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Femminile e innovazione
from manufatto 03/2023
by lvh.apa
ARTIGIANATO, START-UP E NUOVE TECNOLOGIE. IL RESOCONTO DELL’ESPERIENZA FATTA DA DUE DONNE DEL LVH.APA E IL BILANCIO DEL DEPUTY CEO DI NOI TECHPARK.
Avviare start-up, creare e rilevare un’impresa: tutte attività che rappresentano una sfida, soprattutto per i giovani. Abbiamo intervistato a tale proposito Hubert Hofer, direttore di NOI Techpark, chiedendo inoltre a due donne che hanno rilevato un’impresa di raccontarci come hanno vissuto il passaggio al lavoro autonomo. Silvia Schrentewein è web designer. E già da bambina sapeva che direzione avrebbe imboccato. “Che volessi fare un lavoro creativo l’ho capito già alle elementari. La mia passione per il disegno mi ha spinta a seguire una formazione da grafica. Per me era importante trovare un lavoro che mi consentisse di disegnare e di essere creativa”, così Schrentewein descrive affascinata il suo mestiere. Un altro aspetto positivo è quello della flessibilità. In quanto grafica e web designer può infatti portarsi sempre dietro l’ufficio. Anche stabilire in autonomia dove e quanto lavorare è molto piacevole. La decisione di compiere il passo verso il lavoro autonomo l’ha presa a metà 2022, fondando cova. web&design. Da allora è anche membro della sezione di mestiere dei Designer multimediali in seno all’apa, di cui apprezza il sostegno. “La collaborazione con l’apa è sempre professionale e amichevole. Mi hanno fornito preziose informazioni per l’avvio dell’attività.” Ha così avuto modo di prepararsi accuratamente, prendendosi tutto il tempo necessario e sfruttandolo per acquisire suffi- cienti risorse. Tra i suoi sostenitori ci sono anche amici e familiari, che l’hanno sempre motivata a credere in se stessa e nelle sue capacità. “Il loro incoraggiamento è impagabile. Tant’è vero che alla fine ho effettivamente osato lanciarmi nel lavoro autonomo”, spiega Schrentewein. A preoccuparla erano soprattutto la burocrazia e le questioni giuridiche. “Naturalmente ci sono un paio di ostacoli da superare. Sono sempre stata una creativa, per cui inizialmente non è stato semplice occuparmi di contabilità, tasse e diritti”, spiega la web designer. “Ma con un po’ di fiducia in sé e tanta forza di volontà si può arrivare molto lontano. Alla fine ha funzionato tutto, e ne sono stata positivamente sorpresa.” Un altro aspetto da considerare è la gestione del tempo. “All’inizio bisogna imparare a staccare”, dice Schrentewein. “Una volta, ad esempio, volevo lavorare anche se ero ammalata per riuscire a consegnare puntualmente un lavoro.” Invece è importante fissare da subito orari e limiti. Avere uno zoccolo duro di clienti è una delle sfide da affrontare all’inizio, unita alla necessità di imparare a muoversi in mondi prima sconosciuti come quello della burocrazia. A premerle ora sono soprattutto la stabilità, la soddisfazione della clientela – con cui instaurare rapporti piacevoli – e lavori di qualità.
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L’importante è quindi non perdere mai di vista la fiducia in sé stessi e nel valore del proprio lavoro. È stato questo a consentire alla giovane fondatrice d’impresa di affrontare altri ostacoli. A volte, infatti, c’è la tendenza a non prendere sul serio una giovane donna. È già capitato più volte che i clienti chiedessero di parlare con il “capo”. Soprattutto all’inizio di un progetto, quando si tratta di fare l’offerta e di negoziare il prezzo, è fondamentale mostrarsi sicure di sé con i clienti per evitare di essere etichettate come ragazzine.
Ma il motto, per Schrentewein, è: “Non farti mettere i piedi in testa!”
Ed è questo il consiglio che dà agli altri giovani, e soprattutto alle ragazze che stanno pensando di mettersi in proprio. “Ogni tanto bisogna buttarsi, altrimenti non si può sapere se si riuscirà a farcela. L’importante è essere ben preparati e prendersi tutto il tempo necessario.”
Jana Mazzarol dirige insieme al fratello Thilo l’impresa familiare Schmidhammer di Brunico. L’impresa si occupa principalmente di impianti di riscaldamento, aerazione e impianti sanitari. Com’è stata per lei l’esperienza di rilevare l’impresa?
“Personalmente è stato un passo che ho vissuto con un certo carico emotivo, perché ha rappresentato il lavoro verso un’autonomia di cui sono pienamente responsabile, per tutte le decisioni”, spiega Mazzarol. Eppure, il desiderio che l’impresa fosse rilevata dai figli c’è sempre stato, sia da parte dei genitori sia da parte sua e del fratello, spiega Mazzarol. Ha così iniziato a occuparsene già nel 2019. “Fortunatamente, sia la nostra famiglia sia i nostri collaboratori credono in noi. Così nel 2021 abbiamo potuto avviare la successione, che dal 2022 è ufficiale.”
L’idea di lavorare per l’impresa di famiglia c’è comunque sempre stata. Per questo ha deciso di studiare psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’università. “In parallelo ho potuto iniziare a muovere i primi passi in azienda. E ben presto è stato chiaro che avrei colto al volo questa occasione.” Nel 2019 si è presentata l’opportunità di rilevare la gestione del personale, e di pari passo con l’aumento della responsabilità è aumentato anche l’entusiasmo.
“Ho la possibilità di cambiare le cose, contribuendo con quello che sono e con le mie idee e consentendo così, sia all’azienda sia ai collaboratori, di svilupparsi ulteriormente”, precisa Mazzarol. A sostenerla non è stata solo la sua famiglia. “Sono molto grata ai miei genitori per la fiducia che mi hanno dato. E anche i nostri collaboratori mi sostengono. Mi danno molta forza e motivazione.” Il passaggio di consegne non è infatti da sottovalutare.
“Non è una cosa che si fa dall’oggi al domani, dura anzi diversi anni. Le emozioni in gioco sono tante, per questo ci è voluto parecchio tempo, molti colloqui e tanta pa- zienza da parte di tutti”, spiega la giovane imprenditrice. Le sfide da affrontare sono continue.
“Una di queste consiste nel sapersi affermare, soprattutto quando si inizia a lavorare in un’azienda. Ma credo sia così ovunque. Si viene valutati con occhio critico e giudicati da tutti. Una volta che si dimostra di valere qualcosa, ci si è guadagnati la fiducia della squadra”, Mazzarol ne è convinta. Che il capo sia uomo o donna non è particolarmente importante. “Non penso si possano fare distinzioni. Ogni azienda, sia essa composta principalmente da uomini o da donne, ha delle sfide da affrontare.”
E lo stesso vale anche per il tema delle nuove tecnologie. “Punto a una crescita sana, voglio promuovere l’innovazione”, afferma Mazzarol con entusiasmo. “Vale sempre la pena impegnarsi e investire nella propria azienda, anche se a volte i risultati arrivano solo in un secondo momento.” Desidera infatti creare oasi di benessere sia per i clienti sia per i collaboratori.
Il messaggio che desidera mandare ad altri giovane donne che intendono fondare o rilevare un’impresa è il seguente: “Quello che consiglio, alle giovani donne, è di essere consapevoli delle proprie capacità e di percorrere con decisione la propria strada, considerando gli ostacoli come opportunità.”
Il lavoro autonomo l’affascina e la motiva ogni giorno ad andare avanti. “Vado al lavoro tutti i giorni con il sorriso sulle labbra, e la sera esco dall’ufficio sempre contenta, e di questo sono davvero soddisfatta. Penso dipenda dal fatto che non mi annoio mai. Ogni giorno ci sono sfide nuove, ma ho anche la possibilità di raccoglierle e di imparare molto.”
Interview
Quale valore ha la collaborazione tra NOI Techpark ed lvh.apa?
La collaborazione con lvh.apa è estremamente importante per il Techpark NOI. Con la nostra infrastruttura volta alla ricerca ed i nostri servizi, ci rivolgiamo ad aziende di tutte le dimensioni e quindi sia al grande produttore tecnologico che alla piccola realtà artigiana. Per questo è ancora più importante avere una soglia d’ingresso bassa nel nostro quartiere specializzato nell’innovazione. È proprio questo che lvh.apa offre attraverso il proprio comparto Innovazione e Nuovi mercati. Le ditte artigiane sostenute da lvh.apa si rivolgono direttamente all’associazione. In questo modo nascono progetti lungimiranti e l’innovazione diventa sempre più una componente fissa dell’artigianato altoatesino.
Quali progetti condividete con il comparto Innovazione & Nuovi mercati di lvh.apa?
Uno che vorrei mettere in evidenza è indubbiamente quello legato alla collaborazione tra l’ufficio per l’apprendistato e la formazione di Maestro, lvh.apa e noi. Da ormai oltre un anno il nostro obiettivo è quello di integrare l’innovazione e la digitalizzazione come pietra miliare di riferimento nella formazione di Maestro.
Ciò avviene attraverso dei workshop nei nostri laboratori di prototipi Maker Space e Kitchen Lab, nonché attraverso visite guidate ai laboratori scientifici e scambi con esperti e gruppi di ricerca. A volte collaboriamo strettamente anche in occasione di eventi, come per i nostri hackathon. L’anno scorso è nata una start-up a seguito di una sfida che lvh.apa ha presentato in uno dei nostri Hackathon del 2019. L’ultimo Hackathon dello scorso novembre, invece, l’abbiamo affrontato con il supporto di lvh.apa e posto come sfida ai giovani sviluppatori di software.
Quali sono i vantaggi reciproci della collaborazione tra il comparto Innovazione & Nuovi Mercati di lvh.apa ed il Techpark NOI?
Grazie alla sua ubicazione nel quartiere dedicato all’Innovazione, il comparto Innovazione e Nuovi Mercati di lvh.apa beneficia di un ambiente dinamico e di un contatto diretto con istituti di ricerca, aziende, start-up e studenti. Le distanze ridotte dalle persone di riferimento e le competenze necessarie consentono ad lvh.apa di rispondere in modo rapido e diretto alle esigenze delle aziende che si rivolgono all’associazione con una richiesta volta all’innovazione. Come Techpark NOI invece, beneficiamo naturalmente dell’immagine di lvh.apa: il comparto Innovazione e Nuovi Mercati rappresenta il Techpark NOI in modo ottimale tra le piccole realtà artigiane.
Come vede lo sviluppo dell’artigianato al femminile in Alto Adige in relazione all’incubatore di start-up del Techpark NOI?
Negli ultimi anni abbiamo notato con piacere che sempre più start-up fondate e gestite da donne chiedono di essere ammesse al nostro Incubatore di start-up.
Attualmente sono cinque le giovani aziende guidate da donne impegnate che stanno sviluppando le loro idee imprenditoriali nel NOI. Una di esse proviene dal settore dei prodotti di bellezza/cosmetici ed è arrivata a noi attraverso lvh.apa.