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L’AMORE PER L’ARTE

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QUANTO É VARIO IL NOSTRO ARTIGIANATO? A seguire un dettaglio sulle ultime novità, i trend, i progetti delle sezioni di mestiere ed i temi economici più rilevanti.

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Filip Piccolruaz: una vita a servizio dell'arte

ARTIGIANATO ARTISTICO: NEL LABORATORIO DI FILIP PICCOLRUAZ AD ORTISEI, IN VAL GARDENA, VENGONO REALIZZATE OPERE IN LEGNO, METALLO E PIETRA CHE ALL’INSEGNA DEL MODERNO, DEL SACRO E DEL PROFANO.

Filip Piccolruaz non si è trovato di fronte molte scelte: suo padre, i suoi nonni e i suoi bisnonni erano scultori. Prima ancora di camminare, l'oggi 45enne gattonava sotto il banco da lavoro del padre nel laboratorio per la scultura del legno, maneggiava con cura la carta vetrata e, quando era alunno della scuola elementare, aveva già da tempo familiarità con gli strumenti per intagliare il legno. Coltelli da intaglio e seghe da allora sono hanno sempre fatto parte della sua vita. Filip ha completato il percorso da operaio artigiano qualificato, ha superato l'esame di Maestro artigiano, ha organizzato mostre, ha partecipato alla fiera d'arte UNIKA in Val Gardena, ha insegnato per anni alla scuola professionale per l’artigianato artistico della Val Gardena, ha tenuto lezioni anche all'"Accademia delle belle arti" di Venezia, ha spesso assunto nel suo laboratorio apprendisti, settimanalmente ed anche dall'estero. Al contempo, è diventato presidente del Gruppo Artigianato artistico di lvh.apa. Filip Piccolruaz è stato parimenti uno degli ultimi

01 "Annalena"

©Studio Kostner

02 Creativo e

moderno ©Studio Kostner

03 Al lavoro

©Alan Bianchi

artigiani in Alto Adige a conseguire il master in scultura nel 2014. In generale, l’operatore economico lavora in modo indipendente dal 2000. Oggi vive principalmente di lavori su commissione, anche se all'inizio realizzava solo opere all’insegna della sacralità. Al momento invece, la maggior parte del suo lavoro consiste in figure e rilievi moderni e profani. Tra le altre cose, l’artigiano si dedica a sedie in legno con forme umane e tratti naturalistici, crea figure a grandezza naturale, animali, busti, ritratti e ha avuto modo di abbellire grazie ad essi piazze, fontane, giardini e cortili in Alto Adige, nel resto d'Italia, in Austria, in Germania, in Svizzera, a Giava in Indonesia, in Tanzania ed a Hong Kong. L’artista ama i grandi progetti. Gli piace raccontare di giocatori di calcio a grandezza naturale in bronzo, di nudi femminili o di ritratti di bambini in legno. Ama lavorare con neve e ghiaccio e ne ricava sculture invernali di ogni genere. "Le figure grandi sono le più difficili da vendere - afferma Piccolruaz. Ma i clienti possono chiedergli di tutto e lui ama le sfide. Non a caso la sua clientela è molto variegata: è impegnato con sei o sette figure di grandi dimensioni all'anno, grazie alle quali può vivere se lavora nove o dieci ore al giorno. Per riuscirci ci vogliono resistenza e concentrazione, spiega l'artista. Suo padre, che ha 74 anni, è in pensione, ma lavora ancora in officina. L'intaglio è sempre stato lo scopo della sua vita.

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COSTANTE EVOLUZIONE

Mentre in passato il sacerdote era il principale interlocutore dell'artista per ogni opera sacra, oggi è necessario discutere con vari comitati ecclesiastici. Nel caso dell'arte sacra, ad essere coinvolti sono anche i doratori e i pittori di botti. Per le opere moderne, lo scultore ama invece prendere in mano il pennello da solo. La musica classica lo accompagna nel suo lavoro. Il suo impegno nel Gruppo Artigianato Artistico di lvh.apa, nella fiera dell'artigianato della Val Gardena, nelle mostre e nel suo hobby di cantante lo portano ad essere sempre impegnato. L’artigiano non vorrebbe tuttavia fare cambio con alcuna professione. In questo modo può infatti lavorare a casa, essere presente per la moglie e i figli. È così facendo che si ispira alle mostre, alla natura e agli altri artigiani, mentre in generale detesta copiare. Nella sua testa vengono creati nuovi oggetti mentre lavora su quelli esistenti. Filip Piccolruaz non si accontenta facoilmente: il suo perfezionismo è marcato, e la qualità resta un obiettivo principale. L’artigiano è felice quando i volti dei suoi clienti sorridono: "Ciò significa che il loro cuore è stato toccato". In ogni caso tuttavia, interrompe il suo lavoro solo quando lo ritiene terminato. La promozione dei giovani talenti gli sta a cuore e Filip si impegna per valorizzare l’arte dell'artigianato. Il suo obiettivo è del resto chiaro: 400 anni di tradizione gardenese non devono venir meno.

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