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FORNITURE PER IL FUTURO

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BORSA APPRENDISTI

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ECONOMIA E POLITICA

PROTAGONISTI NELLE DECISIONI: L’artigianato non è rilevante soltanto a livello locale, bensì anche in ambito nazionale ed internazionale.

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Gas: tra paure e speranze

LA SITUAZIONE COMPLESSIVA IN EUROPA E SOPRATTUTTO IN ITALIA È RICCA DI NOVITÀ. LA PRIORITÀ PER IL NOSTRO PAESE È QUELLA DI REPERIRE UN’ALTERNATIVA VALIDA ALLE FORNITURE PROVENIENTI DA EST.

“L’inverno sta arrivando” non è unicamente la frase cult di una delle più rinomate serie televisive degli ultimi anni, bensì anche il pensiero condiviso dalla maggior parte degli europei nelle ultime settimane, a maggior ragione considerando che la direzione dei prezzi delle materie prime e del gas nel corso del 2022 ha conosciuto di fatto un’unica direzione: quella al rialzo. L’Italia non fa eccezione e il conflitto in Ucraina il Governo a reperire soluzioni alternative per assicurarsi le forniture di gas, al fine di ridurre il più possibile la dipendenza dalla Russia. Da allora, notizie quasi quotidiane stanno continuando a scuotere il mercato del gas e dell’energia. Di recente, Vladimir Putin ha ad esempio chiuso il rubinetto del gasdotto Nord Stream 1, facendo salire nuovamente i prezzi alle stelle.

LA SITUAZIONE ALGERINA

L’Algeria è stata vista come il partner in grado di garantire all’Italia la compensazione necessaria per colmare il gap di rifornimenti in caso di interruzione delle forniture da parte della Russia. In base agli accordi tra i due Paesi, a partire da novembre le forniture di gas dal Paese nordafricano avrebbero dovuto aumentare sensibilmente, fino a raggiungere circa i 9 miliardi di metri cubi all’anno (di cui 1 miliardo nel solo mese di novembre). Il tutto con un incremento progressivo della fornitura fino alla fine del 2024. Con il passare dei giorni si sono tuttavia palesate delle difficoltà: secondo diversi rapporti, l’Algeria starebbe infatti avendo problemi a garantire l’attuazione dell’accordo sul gas firmato con

I MESI INVERNALI SI PREANNUNCIANO MOLTO COMPLESSI

l’Italia. Sonatrach, la compagnia petrolifera nazionale del Paese nordafricano, sembra avere problemi a garantire concretamente le quantità aggiuntive di gas già promesse al nostro Paese. Il nuovo Governo italiano potrebbe di conseguenza essere costretto a rinegoziare l’accordo sul gas, nonché a trovare al più presto delle alternative per l’inverno. Eni per il momento ha negato i problemi nell’approvvigionamento, sottolineando che in Italia vengono già pompati 70 milioni di metri cubi al giorno. Questo valore è in grado di coprire il 36% della domanda totale di approvvigionamento, che è più di tre volte la quantità che l’Italia riceve attualmente dalla Russia.

I POSSIBILI SCENARI

Ma cosa succederà al gas in Italia? Il razionamento della materia prima al momento rimane escluso. Se dovesse tuttavia verificarsi uno scenario di scarsità della risorsa, misure drastiche potrebbero essere in agguato. Il piano italiano di gestione delle crisi prevede tre fasi: “early warning”, “alert” ed “emergency”. La fase 3 si raggiungerebbe qualora l’offerta di gas risultasse effettivamente insufficiente a soddisfare

Lo stop è in agguato ©Pixabay

la domanda e si attiverebbe al verificarsi di una delle sei condizioni (ad esempio dai giorni di allerta consecutivi al raggiungimento del limite di volume) oltre il quale si ricorre allo stoccaggio strategico. Tale situazione può derivare da una condizione di allarme o essere attivata improvvisamente, prevedendo misure non di mercato: interventi atti ad aumentare la disponibilità di gas nella rete, regole ben definite per la produzione di energia elettrica, riduzione obbligatoria dei prelievi di gas da parte dei clienti industriali, definizione di nuove soglie di temperatura e/o di tempo per il riscaldamento, sospensione della protezione dei prezzi, uso dello stoccaggio strategico o interruzione della fornitura di gas a determinate industrie. L’auspicio condiviso è naturalmente che nessuna di simili situazioni di emergenza vada a verificarsi, determinando un’influenza così drastica sulla vita dei cittadini e delle imprese. L’enorme problema della carenza di gas non può essere risolto da nessun Paese autonomamente, ma è importante attivare tutte le misure possibili senza mettere a rischio posti di lavoro. L’appello che lvh.apa ha deciso di rivolgere alle famiglie è quello di impegnarsi al massimo nel risparmio di gas. Ogni metro cubo di gas risparmiato contribuisce del resto ad aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento in Alto Adige in vista delle incerte prospettive dei prossimi mesi.

Servono soluzioni condivise ©Pixabay

Un nuovo regolamento

IL PRIMO REGOLAMENTO ATTUATIVO DEL PIANO DI SVILUPPO TURISTICO PROVINCIALE REGOLA I CRITERI E LE MODALITÀ DI RILEVAMENTO DEI POSTI LETTO PER GLI OSPITI, NONCHÉ LA DETERMINAZIONE DEL LIMITE MASSIMO DI POSTI LETTO E LE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE.

Attraverso la modifica alla legge provinciale Territorio e Paesaggio del 21 luglio 2022, la Giunta Provinciale ha definito il tetto massimo dei posti letto sulla base del piano PPST 2030+. Il regolamento attuativo è stato approvato il 13 settembre.

IL CENSIMENTO DEI POSTI LETTO

Il primo passaggio riguarda il censimento di tutti i posti letto a livello provinciale, un compito riservato ai comuni. Il regolamento attuativo stabilisce che, per le strutture ricettive esistenti al 31.12.2019, il tetto massimo di posti letto venga determinato sulla base dell’autorizzazione o dei pernottamenti segnalati in una data liberamente selezionabile relativa al 2019. L’aumento del numero di posti letto può essere richiesto fino al 31.3.2023, a condizione che vengano soddisfatti determinati prerequisiti. Le strutture che hanno aperto dall’1.1.2020 e che hanno poi aumentato il numero di posti letto attraverso interventi strutturali possono aggiungere questi posti letto a quelli previsti dall’autorizzazione iniziale. Per i campeggi, invece, contano tre letti per piazzola o casa mobile. Lo scopo dell’indagine è quello di avere un limite massimo di

Braies © Daniel J. Schwarz/ Unsplash.com Limitazioni ©Pixabay

posti letto per gli ospiti, che consiste nella somma di tutti i posti letto legali per gli ospiti di età superiore ai 14 anni.

CONTINGENTAMENTO

A seguire è previsto un contingentamento dei posti letto disponibili per gli ospiti, sulla base di quattro diverse categorie: posti letto degli esercizi di ristorazione, posti letto per ospiti in base alla legge provinciale per l’affitto di camere private e appartamenti ammobiliati per vacanze, posti letto per ospiti in base alla legge provinciale per le attività di agriturismo, posti letto per ospiti assegnabili a livello comunale. Se l’attività di un’azienda viene interrotta, i letti rientrano in gran parte nella quota comunale (95%). Essi possono essere riassegnati separatamente in base ai letti per ospiti alberghieri ed extra-alberghieri. Il restante 5% rientra invece nella quota provinciale.

ASSEGNAZIONE E DEROGHE

Per l’assegnazione di posti letto a livello comunale, è necessario presentare una domanda al comune competente. In situazioni particolari, la Giunta provinciale può assegnare ulteriori posti letto su richiesta del comune. Per evitare un blocco del settore, sono stati concessi 7000 posti letto a livello comunale e 1000 a livello provinciale come anticipo. I posti letto assegnati devono essere tuttavia compensati con posti letto abbandonati entro dieci anni. Sono previste esenzioni per le attività ricettive nuove e per quelle già esistenti nei centri storici, come incentivo alla loro rivitalizzazione, e per gli agriturismi, previa approvazione dei relativi criteri da parte della Giunta provinciale, con l’obiettivo di preservare le aziende agricole a conduzione familiare.

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