Workshop 3D 2010

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WORKSHOP 3D

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IL RENDERING Progettazione allestimento area espositiva lavori QUARTE ITI A|B - 2010 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE SAN MARCO ARTI GRAFICHE E COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE



WORKSHOP 3D2_PRESENTAZIONE Visto il successo dell'esperienza degli scorsi anni è stato proposto agli studenti di classe quarta un'attività di workshop per la realizzazione di simulazioni virtuali attraverso l'uso di programmi 3D. L'obiettivo fondamentale del progetto era quello di sviluppare delle conoscenze relative le tecniche di rendering. Per far questo sono state fornite ulteriori nozioni sull'utilizzo del software Autodesk 3D Studio Max, a cui sono seguite alcune lezioni pratiche nelle quali gli studenti hanno progettato e realizzato i propri elaborati. Il tema sul quale si sono confrontati è nato da una esigenza reale del nostro Istituto: migliorare o aggiornare gli spazi destinati ad area espositiva per i lavori degli studenti.

Suddivisi a gruppi hanno inizialmente preso in esame le attuali soluzioni presenti. Definita l'area di intervento, hanno progettato alcune soluzioni alternative per sviluppare una comunicazione efficace. Gli spazi espositivi dovevano rispondere ai seguenti requisiti: presentarsi in modo originale e moderno, dimostrarsi flessibili nell'utilizzo, essere economici nella loro costruzione. La progettazione realizzata da ciascun gruppo ha tenuto conto delle diverse tipologie dei prodotti che possono essere esposti: elaborati della scuola grafica di diverso ingombro o peso (disegni, fotografie, progetti di packaging, opuscoli, libri, riviste di varia natura) e della scuola elettro-meccanica (oggetti tridimensionali

in metallo, automatismi, circuiti, solidi tridimensionali, componentistica meccanica, etc). Il lavoro ha impiegato gli allievi per complessivamente 30 ore di lavoro e ha dato esiti soddisfacenti sia dal punto di vista delle idee emerse che dal punto di vista tecnico (realizzazione di rendering con inserimento di prodotto virtuale in ambiente reale). Grazie a tutti!

HANNO COLLABORATO AL PROGETTO: prof.ssa Claudia Cellini - Preside prof. Michele Michieletto, prof. Claudio Noventa, prof. Matteo Dittadi, prof. Fabio Mialich, prof. Davide Sartori I docenti del Consiglio di Classe della quarta ITI A e B

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BALLOON_IT'S COMMUNICATION COMUNICAZIONE Il termine "comunicazione" deriva dal latino "communico", che ha il significato di "far partecipe"cioè mettere in relazione più individui tra loro. Ogni giorno siamo chiamati ad esprimere le nostre idee, pensieri e opinioni e soprattutto nel mondo della grafica, la comunicazione è all'ordine del giorno.

IL NOSTRO PROGETTO Il nostro progetto parte proprio da qui, dalla parola comunicazione. Abbiamo deciso di allestire le scale e l'atrio che precedono l'area della grafica, essendo due luoghi della TEAM

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SHANA BELLIO

scuola di passaggio ma finora poco sfruttati per esporre i progetti fatti dagli studenti durante l'anno scolastico. Lungo le pareti delle scale si appenderanno solamente i lavori cartacei, mentre nell'atrio, oltre a questi, sarà possibile esporre oltre a eventuali opuscoli anche i progetti realizzati in 3D. Salendo le scale sulle pareti, abbiamo pensato di disporre un pannello di metallo, con spessore tra i 2-3 mm che, partendo dal basso termina come un equalizzatore musicale con applicata una grafica che rappresenta la scala cromatica. Gli ANDREA CACCO

elaborati cartacei resteranno attaccati usando delle calamite che non andranno a rovinare il supporto, a differenza delle classiche puntine. Sulla parete dell'atrio, abbiamo pensato di creare delle bacheche a forma di "balloon", termine inglese che indica il segno grafico convenzionalmente usato nei fumetti, vignette e fotoromanzi, per contenere i testi pronunciati o pensati da un personaggio. Il balloon ha una forma semplice, è composto da un rettangolo con i bordi arrotondati e con un triangolo posto sulla base. ANDREA VIANELLO

I progetti cartacei saranno attaccati a dei semplici balloon colorati di varia misura ma con larghezza massima di 50x70 cm. I lavori tridimensionali saranno posti su dei balloon, anch'essi colorati e di varia misura, con l'unica differenza che questi ultimi saranno incavati così da poter contenere tutti gli elaborati.


Pannello in metallo

per esposizione di progetti cartacei

Pannello in metallo

per esposizione di progetti cartacei con visione dei balloons

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Visione degli espositori

per oggetti trimensionali e cartacei

Nei due particolari:

"balloon" per oggetti tridimensionali


Visione complessiva del progetto

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COMPOSE CAOS!_EXPRESS YOUR SHELF Il PrOGETTO Componi il caos! Esprimiti con le mensole! Stravagante e disordinato è il design del sistema di ripiani modulari per la custodia di oggetti di varie dimensioni. Il set è composto da quattro cubi differenti tra loro per grandezza e inclinazione, appoggiati alla parete, che vanno a circondare un pannello con diverse aperture applicato al muro con dei perni. Dal soffitto scendono inoltre dei tiranti metallici che sostengono un supporto per l'esposizione di materiale cartaceo. I moduli ripetuti ai lati del pannello, TEAM

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ElENA BASSETTO

riescono a sorreggere un peso di circa 5 kg. Il pannello centrale ha il fine di contenere vari oggetti di piccole e medie dimensioni di peso ridotto. Il tutto è completato da un gioco di luci LED e specchi, che grazie alla riflessione che vanno a creare, danno una migliore visione dell'insieme.

PVC e FOREX. Esse sono rivestite da adesivi che riproducono la corteccia di arbusti alti e possenti e sulla parete sono applicati degli adesivi che vanno a riprodurre elementi che caratterizzano un luogo "sempreverde".

lA zONA ESPOSITrICE

L'effetto di "compose caos!" è stato studiato richiamando la natura e l'utilizzo di materiali riciclabili. È stato così ricreato in maniera stilizzata e idealizzata un habitat naturalistico unendo delle mensole modulari in

La scelta di valorizzare l'angolo a destra delle scale all'ingresso della scuola grafica è dettata dal fatto che al momento risulta poco efficace a livello comunicativo. Il progetto da noi realizzato mira a dare l'opportunità a chi visita la scuola di prendere visione della moltitudine di progetti

GIANMArCO lAzzArINI

GIUlIA OlIVOTTO

lA GrAFICA

e prodotti elaborati dagli studenti o eventualmente permettere la consultazione dell'oggetto che interessa sostando per il tempo necessario. Offre anche uno spazio di archiviazione, dove poter conservare materiale didattico.

NOTE TECNICHE L'intera struttura occupa una superficie di circa 4 metri in larghezza e 2.20 metri in altezza. Il singolo modulo ha una base di 90 cm. Le grafiche possono variare di grandezza e occupare la parete ancora libera In base la tema scelto.


Nella foto in alto la prima idea di "compose caos! "

Nella foto a sinistra il primo modellino cartaceo del progetto

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Un'altra prospettiva di "Compose caos!"

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Nella pagina a destra

il progetto in visione completa


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TOTEM_CHANGE YOUR POINT OF VIEW Dopo un attenta analisi e varie ricerche, abbiamo deciso di prendere spunto da un totem già esistente a forma ottagonale e di modificarne la struttura. La composizione di un totem è in sé molto semplice, funzionale, efficace, e d'impatto; quindi la nostra scelta si è orientata verso questo tipo di espositore.

STRUTTURA Il totem è alto 2 m, ogni facciata è larga 70 cm e spessa circa 1 cm. Le facciate sono otto, sono collegate l'una all'altra da tubi d'acciaio e si alternano a due a due. Quattro facciate sono adibite a TEAM

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LUCIA GIACOMINI

bacheche, dove ogni classe può attaccare il proprio lavoro cartaceo, nelle altre quattro invece sono posizionati dei ripiani a forma di parallelepipedo (quattro per ogni facciata quindi un totale di sedici in tutto il totem) alti 30 cm, larghi 60 cm e profondi 35 cm, nei quali si possono posizionare prototipi o altri oggetti tridimensionali. I ripiani sono incavati in modo da sfruttare lo spazio interno al totem; non creano disturbo alle persone che ossservano il contenuto e sono realizzati in modo da evitare urti che potrebbero rovinare la struttura o i lavori stessi. Per rendere più stabile l'ossatura del ILARIA PITTERI

totem sono stati utilizzati dei tasselli in legno per unire le mensole l'una all'altra (i bastoncini sono alti 2 cm e il loro diametro è di 3,5 cm). Il totem ottagonale viene posizionato a terra grazie a dei piedini (anch'essi d'acciaio) che aumentano la superficie d'appoggio e spostano il baricentro della struttura verso la parte bassa. Le facciate e i ripiani sono realizzati in PVC assicurando così una maggiore resistenza nel tempo.

GRAFICA E FUNZIONALITà La grafica è stata progettata in modo da seguire il visual della nostra MATTIA MANNI

scuola; è semplice, giovanile, con motivi fantasiosi e molto colorati. Ogni facciata ha una sua grafica ma in tutte è presente la sigla del nostro istituto. Il totem presenta una doppia funzionalità: può essere tenuto chiuso (grazie a delle calamite quadrate di grandezza 4 cm poste nei due estremi di due tubi) oppure può essere aperto e addossato ad un muro. Da qui è nato il nostro slogan ovvero "cambia il tuo punto di vista": le persone infatti possono cambiare visuale ogni volta che lo desiderano.


Abbiamo deciso di posizionare il totem nella sala antistante l'aula magna (anche se non è l'unico luogo dove è possibile ubicarlo): secondo noi questo è uno spazio poco valorizzato nonostante vi transiti tanta gente. Con il nostro espostitore si potrebbe quindi sfruttare adeguatamente.

 Totem chiuso inserito nell'ambiente reale

Particolare visione in prospettiva dall'alto

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Particolare ripiano con libri Esempi di grafica applicabile

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 Totem aperto addossato al muro Particolare tasselli

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EXPO_INVITARE, OSSERVARE, COLPIRE! LA ZONA ESPOSITRICE Per realizzare il nostro lavoro siamo partiti da una domanda: come possiamo utilizzare uno spazio vuoto non sfruttato e inserisci un'esposizione? Per dare una risposta occorre considerare fattori molto importanti: non bisogna ostruire uscite di sicurezza o passaggi, tenere gli espositori fissati in modo che anche se toccati non possano cadere, fare in modo che l'allestimento attiri la gente e la invogli a guardare. Procedendo per punti, la nostra prima necessità era di trovare lo spazio. Abbiamo individuato la zona che precede il convitto, di fronte alle entrate TEAM

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GIOVANNI SACCAROLA

per l'aula magna, e lungo il corridoio fino allo spazio tra le due entrate. Solitamente quando l'Istituto ospita conferenze o corsi di aggiornamento, la gente sale al piano superiore utilizzando le scale che partono dalla hall; perciò si ritroverebbero davanti alla nostra zona espositrice.

GLI ESPOSITORI SMONTABILI E I MATERIALI COSTITUENTI Gli espositori scelti e creati hanno tutti componenti smontabili che rendono comodo e facile il trasporto e la costruzione. I materiali che abbiamo pensato di utilizzare sono: ILARIA POLO DEL VECCHIO

legno per le mensole e i ripiani che sostengono i progetti realizzati e alluminio, per l'applicazione della grafica e l'esposizione dei lavori cartacei: Abbiamo deciso di usare un materiale resistente allo strappo e lucido per via della saturazione dei colori: un tessuto particolare. Vista l'importanza dell'impatto ambientale al giorno d'oggi, per il nostro progetto abbiamo voluto utilizzare materiali interamente riciclati e altrettanto riciclabili. Grazie a questo i costi sono notevolmente ridotti senza danneggiare la qualità della struttura, il che è un grande vantaggio. LEONARDO VISENTIN

L'ESPOSIZIONE E LE POSSIBILI VARIANTI Il progetto è stato realizzato con lo scopo di contenere elaborati grafici realizzati da studenti della scuola, ma anche altri tipi di produzioni per altre esposizioni modificando la grafica relativa, poiché gli espositori sono versatili. La capacità fisica di sostenere il peso del prodotto è limitata perciò dovrà rimanere entro una certa soglia. Ogni espositore ha tre mensole da utilizzare per posizionare i prototipi. Essendo tutti e tre nella stessa stanza, possono riguardare uno stesso lavoro.


Nella foto a destra:

l'entrata dell'aula magna, prima.

In basso: l'aula magna con la nostra bacheca magnetica inserita.

Dietro questi espositori abbiamo sistemato un manifesto che fa da sfondo. Un altro tipo di espositore è una bacheca collocata tra le due entrate dell'aula magna. Su questa andranno messi in mostra i lavori cartacei, quindi disegni e progetti. Per fissarli alla bacheca si utilizzeranno dei magneti. Le calamite saranno posizionate davanti alla carta e dietro la bacheca, in modo da non forare i supporti.

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TITOLO

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In alto a sinistra:

la sala che precede il convitto prima dell'esposizione.

Nei due particolari:

le mensole degli espositori

Nella foto sopra:

il rendering visto dalla stessa angolazione nell'anticamera del convitto.


In alto: la panoramica della zona espositrice con il rendering applicato Nelle foto in basso: prima e dopo il rendering

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TEMPORARY ART_ART BY YOUNG! FilOsOFiA La filosofia perseguita per il riempimento di questo spazio è stata quella di poter offrire versatilità ed efficacia visiva. Ricerca di materiali pregiati da coniugare in modo originale con altri economici e di forte impatto visivo. Stile pulito e moderno per un pubblico a cui piace credere nel futuro, un pubblico che non si accontenta del prodotto ma chiede anche un confezionamento adeguato allo spirito grafico di qualità. Non necessariamente i materiali devono essere costosi per questo TEAM

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giAnlucA MAsiERO

utilizziamo materiali poveri in perfetta armonia con altri di qualità superiore e decisamente più pregiati.

MATERiAli Materiali poveri e scarti di stampa per riciclare ed aiutare l'ambiente, strappati e riassemblati per l'installazione su pannello di polistirolo a sua volta coperto da un pannello di plexiglass da 0,3 mm. Cavetti d'acciaio per l'affissione di prodotti grafici esposti temporaneamente e connessi ai cavi grazie a molle anch'esse d'acciaio. Luce bianchissima su faretti EDOARDO FERRARi

in grado di orientare la luce sulle diverse composizioni.

FAsi OPERATivE Progettazione: scelta dello stile e sintetizzazione del recupero dello spazio. Scelta di recuperare uno spazio molto ampio situato al primo piano in direzione della scuola grafica. Ricerca materiali: attenzione particolari all'ambiente e ai costi dei materiali per offrire un prodotto efficace e di qualità. Impatto ambientale: fotografia dello spazio e ambientazione del progetto per simulare l'intero recupero in contesto reale. EDOARDO PAvAn

cOnclusiOni E RingRAziAMEnTi Nella speranza che il nostro prodotto non resti un semplice progetto ci auguriamo che si possa realmente allestire questo spazio dedicato a noi grafici con idee innovative. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno reso possibile questa significativa esperienza.


Nella foto a destra lo spazio arredato in una rappresentazione progettuale

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Nelle foto in alto la grafica applicata al pannello e vista completa del lavoro

A sinistra dettaglio dei cavetti d'acciaio e dei materiali applicati


Viste del pannello con le luci applicate allo spazio espositivo

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WAVES_LIGHT AND EASY

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ScElTA dEll'UBicAzionE

Scopo dEl progETTo

dEScrizionE dEl progETTo

Per il nostro progetto abbiamo scelto di allestire la zona che si trova in prossimità dell'ingresso del settore grafico, in modo da sfruttare l'ampio spazio disponibile attualmente poco utilizzato. Essendo una zona luminosa e frequentata ci sembrava il luogo ideale in cui esporre i nostri lavori in modo efficace e senza creare disturbo ai quotidiani transiti degli studenti e alle quotidiane attività scolastiche.

Lo scopo del nostro progetto è quello di esporre in modo funzionale, elegante e moderno alcuni lavori eseguiti dagli studenti del San Marco. Abbiamo cercato un modo per allestire la zona, con lavori ma anche immagini di vita della scuola. Questo è stato scelto per dare anche un aspetto nuovo e gradevole. Volevamo creare un luogo più ricercato e un tipo di esposizione diversa dalle classiche, che ti facesse entrare completamente nello spirito della scuola e nello stile di lavoro.

Il progetto è costituito da due parti fondamentali: un cilindro espositore attaccato al soffitto e dei pannelli ad onda attaccati al muro. Abbiamo inoltre posizionato nell'open space a lato delle scale una mensola per esporre lavori solidi e prototipi. Il cilindro è posto a un'altezza di 1.90 m, è cavo e all'interno è illuminato da una sola luce bianca centrale che scende dal soffitto e si ferma a un terzo del cilindro. La nostra idea è quella di esporre su di esso lavori cartacei sia all'interno che all'esterno così da sfruttarlo completamente.

SArA dE piEri

niccolÓ gorin

EMAnUElE pAgliUcA

I pannelli ad onda sono invece composti da varie fasce attaccate una all'altra con lunghezze diverse per dare un'idea di cascata. Il loro compito è quello di essere da supporto per foto, realizzate nei momenti significativi dell'anno scolastico: momenti di festa, uscite formative, pomeriggi di gioco. La mensola modellata a onda dovrà invece contenere singoli lavori.


i MATEriAli Abbiamo voluto utilizzare dei materiali economici e facilmente reperibili. I pannelli ad onda e la mensola sono costituiti da "plexiglass deBeers" trasparente da 3 mm facilmente attaccabile al muro con dei semplici ganci in alluminio. Il cilindro invece è in "polionda classic" da 5mm rivestito per rendere più liscia la superficie; è sostenuto tramite un cavo in alluminio unito alla struttura di sostegno.

Nella foto in alto a destra:

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Nella foto in basso a destra:

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ricostruzione della zona con la proposta di allestimento dettaglio del cilindro espositore


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Nella foto in alto a sinistra:

particolare della struttura attraverso la quale il cilindro espositore è appeso al soffitto.

Nella foto in basso a sinistra: particolare della mensola.

Nella foto in alto a destra:

riproduzione dell'area destinata alla presentazione lavori

Nella pagina a lato:

dettaglio dei pannelli ad onda sulla parete perpendicolare alle scale


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STICK & DISPLAY_EXPOSE YOURSELF Per realizzare questo espositore siamo partiti dal presupposto di creare un prodotto che fosse in grado sia di contenere degli oggetti tridimensionali ma anche permettere ai nostri elaborati stampati di essere esposti con semplicità. Inizialmente avevamo pensato di realizzare un espositore molto capiente ma che probabilmente sarebbe stato difficile da produrre in base ai materiali e alla struttura. Ci siamo quindi confrontati, e dopo un chiarimento, abbiamo scelto un prodotto simile al precedente ma di più facile costruzione e successiva collocazione. TEAM

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ALESSAnDro AnoE'

STrUTTUrA Il nostro elaborato si presenta formato da una serie di ripiani/mensole sovrapposte ed unite tra di loro tramite un anima di alluminio. Queste sono posizionate simmetricamente lasciando uno spazio interno dove ci sono tre lastre metalliche in grado di ospitare degli stampati. Questi vengono fissati alla lastra tramite dei magneti. La struttura è modulare in quanto può essere ripetuta nella parete dove viene collocata. Per i materiali, ci siamo ispirati alle colorazioni usate in una serie di prodotti realizzati da Ikea che sono composti PAoLo FArICELLI

da compensato, truciolare e plastica. Le colorazioni che abbiamo deciso di assegnare alle mensole sono olmo, rovere oppure ebano. L'altezza del nostro espositore è complessivamente di circa 210 cm. La larghezza di ogni scaffale è di circa 120 cm per una profondità di 40 cm.

MATErIALI L'anima del nostro prodotto è di allumino mentre gli scaffali sono di legno compensato. Questi materiali sono facili da reperire ed economici ma garantiscono al tempo stesso buona presentazione e durata. MATTEo STrADIoTTo

Di conseguenza il peso complessivo della struttura non è eccessivo; è facile da montare e trasportare.

APPLICAzIonE Abbiamo pensato di sfruttare l'espositore come archivio per i lavori ma anche come espositore per gli elaborati dell'anno scolastico in corso.


Raffigurazione struttura (parte inferiore)

Raffigurazione struttura (parte superiore)

Idea di Logo WorkShop 2010

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Vista laterale corridoio aula magna con inserimento dell'espositore (rendering)

Ingrandimento particolare mensole (rendering)


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Vista frontale corridoio aula magna con inserimento oggetti (rendering)

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Vista laterale corridoio aula magna con inserimento dell'espositore (rendering)

Colori mensole

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NEW ISSM STYLE_NEW STYLE FOR THE STAIRS OBBIETTIVO DEL GRUPPO L’obbiettivo del nostro gruppo è stato quello di rendere più funzionale un’area dell’istituto, l'entrata della grafica, secondo noi poco valorizzata. Il nostro intento è stato quello di rendere l’ambiente preso in considerazione, un piccolo angolo rappresentativo della complessa struttura del nostro istituto (ambito grafico, meccanico, elettronico e meccatronico) creando un'area di esposizione lavori eseguiti nel corso degli anni dagli studenti, in modo da fornire ai ragazzi e ai genitori interessati testimonianze reali degli elaborati svolti. TEAM

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LEONARDO BURANELLI

A ogni indirizzo scolastico abbiamo assegnato un angolo o una parte dell'area considerata, ogni sezione è stata graficamente distinta in modo da renderla singolare ma appartenente alla stessa famiglia cioè l’ISSM. I materiali usati sono economici leggeri e quindi versatili, le strutture portanti e più consistenti sono costituite da alluminio o legno, mentre gli espositori e i supporti su cui sono applicate le grafiche sono di materiale plastico in foglio. Uno degli espositori permette la visione del suo interno dove verranno

introdotti successivamente i lavori dei ragazzi. Esso verrà posto sotto alla finestra in modo da garantire comunque la propagazione della luce naturale. Un espositore in plexiglass posto vicino all’entrata della grafica ospiterà i volantini pubblicitari dell’istituto, mentre dei pannelli situati lungo il corridoio principale dell’ambiente, introdurranno le attività scolastiche dei vari indirizzi. Questi ultimi saranno costituiti da materiale leggero ( alluminio ) in modo da garantire il facile spostamento e quindi una diversa disposizione in un futuro.

ALESSANDRO SORATO

ANDREA VIDALI

MATERIALI USATI

CONSIDERAZIONI FATTE PRIMA DELL'ELABORAZIONE Tutti gli espositori che creano l’allestimento sono costituiti e disposti in modo tale da non influenzare la sicurezza e quindi garantire il fluido passaggio degli alunni. Abbiamo collocato gli espositori in modo da garantire una certa libertà, e quindi dare una sensazione di spazio. La disposizione degli elementi e stata studiata in modo tale da non influenzare l'entrata della luce naturale all'interno dell'ambiente, che dopo la rielaborazione risulta graficamente più piacevole, accogliente e funzionale.


Ambiente scelto per il progetto

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Rappresentazione dell'ambiente prima

Particolare dell'ambiente dopo la

Nella foto un particolare dell'area di

Espositore creato per contenimento di

della rielaborazione intervento

rielaborazione oggetti


Applicazione del logo della scuola A sinistra: ambiente prima della rielaborazione

A destra: collocazione dell'espositore nell'ambiente

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ISSM SHELFS_NUOVE IDEE DA "SOSTENERE"

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STEP ONE: RICERCA DEL LUOGO

STEP TWO: NECESSITÀ

STEP THREE: PROGETTO

STEP FOUR: COMPOSIZIONE

Trovare un luogo consono all’esposizione degli elaborati e che non disturbasse le varie uscite di sicurezza ha ristretto il campo a poche aree scolastiche. Noi abbiamo pensato allo spazio adiacente all’aula magna, vicino all'entrata del convitto. Questo luogo è poco considerato ma secondo noi si trova in una posizione strategica in quanto è visibile sia dagli studenti e/o genitori nel periodo scolastico che a persone esterne.

Abbiamo riscontrato maggiore difficoltà nell’unire un espositore per i lavori cartacei con alcune mensole per ospitare oggetti o progetti 3D, per non penalizzare i lavori che di anno in anno si fanno sempre più concreti. Dopo vari bozzetti, per non differenziare i lavori dell’ITI con quelli del CFP, siamo giunti ad una conclusione che poi ha dato origine al progetto finale: l'unione del logo ISSM con le mensole espositrici, in modo da creare una struttura portante che ci rappresentasse tutti.

ISSM SHELFS altro non è che un supporto composto da mensole in vetro e da un espositore libro. Ciò che caratterizza le nostre mensole è che sono state ricostruite sulla base del logo ISSM. Abbiamo scelto di squadrare le quattro lettere così che le loro curve diventassero ripiani orizzontali utilizzabili per l'esposizione dei progetti 3D. Per aumentare la quantità di spazio usufruibile abbiamo aggiunto mensole di vetro tra le lettere. Infine un pannello di cartongesso rosso fa da sfondo alla struttura.

Dal punto di vista estetico abbiamo adoperato due tonalità: bianco per la struttura della mensola e rosso come sfondo. Per quanto riguarda i materiali scelti sono: plexiglass bianco opaco per la struttura portante mentre per le mensole vetro trasparente chiaro. Per lo sfondo ci siamo orientati verso un colore sgargiante che desse risalto alle mensole e alla struttura stessa: a nostro parere il rosso è la scelta perfetta. Sono stati inserti dei giochi di luce con appositi faretti illuminanti allo scopo di valorizzare i progetti in esposizione.

GIULIA BERGAMO

MIRCO TABOR CARNIEL

ENRICO ROCCARO

NADIN ZANCATO


Render finale dell'ISSM SHELFS, con ambiente destinato ad ospitarlo

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Nel particolare a sinistra i faretti offrono l'adeguata illuminazione degli oggetti esposti

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Nel particolare a destra

si può osservare come la lettera M sia ideata per favorire l'illuminazione delle mensole


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Nel particolare a sinistra l'espositore libro ospita i lavori stampati su carta

Nella foto in alto a sinistra... sdf Nei due particolari...

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Nel particolare a destra

le mensole di vetro e i ripiani formati dalle lettere sono destinati all'esposizione degli oggetti

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MAGNETIC FIELD_EASY, QUICK, ATTRACTIVE !

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INTroDuzIoNE

sTruTTurA

Sulla base di un precedente progetto si è deciso di creare ed allestire un'area interna all'edificio scolastico adibita all'esposizione di lavori eseguiti dagli studenti; tali elaborati saranno applicati ed esposti in una sorta di espositore disposto lungo la parete del corridoio a lato del settore grafico. Sarà inoltre possibile apprezzare comodamente il tutto grazie alla presenza di un divanetto posto frontalmente alla struttura.

L'intelaiatura dell'espositore è di design semplice e sobrio e riesce comunque a mantenere una certa imponenza ed un aspetto d'impatto. Non necessita di sostegni aggiuntivi, è autoilluminato tramite dei faretti posti alla sommità ed è, grazie al supporto stampabile, ampiamente personalizzabile. Inoltre nella parte posteriore è applicato un foglio magnetico che permette di applicare delle calamite che svolgono la funzione di tener ancorati i lavori all'espositore. È quindi possibile variare ed applicare, senza apportare ulteriori

NICoLA VANIN

DAMIANo Buzzo

modifiche alla struttura portante, ogni qualvolta vi sia la necessità, la tipologia dei progetti esposti. I magneti cromati che dovranno fissare i diversi elementi esposti contengono in rilievo la grafica del logo dell'Istituto Salesiano San Marco.

MATErIALI L'espositore è composto da un corpo (telaio) con incastro di tubi in fibra di carbonio, alcuni dei quali presentano dei magneti che fungeranno da sostegno per il materiale di rivestimento. È completamente richiudibile e facilmente trasportabile. ALBErTo DE rosE

È rivestita con un foglio di PVC espanso di spessore 0,05 mm che funge da sfondo per l'applicazione di un'eventuale grafica. Il divanetto, posto frontalmente, è costituito da un'anima in legno sopra la quale uno strato di pelle imbottita garantirà una comoda seduta.

Nella pagina a lato: vista laterale sinistra


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Nella pagina a lato:

vista laterale destra

 Dettaglio magnete Dettaglio seduta

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EXPO ISSM_ESPOSITORE VERSATILE UN ESPOSITORE VERSATILE Il nostro gruppo ha pensato di creare una sorta di espositore per lavori. L’oggetto consiste in un ripiano applicabile ad una parete che può “ospitare” sia lavori tridimensionali, che bidimensionali come ad esempio tavole da disegno. Il ripiano può essere inclinato per permettere una consultazione agevole del materiale esposto a seconda delle esigenze. Abbiamo deciso di allestire lo spazio all’ingresso dei laboratori grafici dell’Istituto che al momento risulta essere inutilizzato per presentare TEAM

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DAVIDE CASADORO

ai visitatori progetti realizzati concretamente dagli studenti. In quest’area si ipotizza di esporre elaborati di varia natura, stampati, oggetti di packaging e prototipi creati durante le lezioni di tecnica del messaggio visivo, laboratorio o attività di workshop. I visitatori della scuola potrebbero così soffermarsi in questa zona per poter vedere e capire concretamente ciò che alla fine del percorso scolastico uno studente è in grado di realizzare. Pensiamo che la visione concreta di questi elaborati possa stimolare enormemente la curiosità dei ragazzi ALBERTO BAESSO

soprattutto durante i momenti di scuola aperta, sviluppando in loro maggiore interesse nei confronti della grafica, della comunicazione e quindi anche nei confronti della nostra scuola. Per dare maggior forza al nostro allestimento abbiamo inoltre cercato di creare un logo dalle linee sinuose richiamate dalla grafica posizionata dietro le ante. Tale espositore è realizzato usando una base di alluminio che sorregge delle ante di vetro. Inoltre sono presenti ulteriori pannelli in plexiglass posizionati sulla parte inferiore delle pareti con le finestre, FILIPPO GIN

per non lasciarle inutilizzate. Nel muro viene posta la grafica del progetto realizzata applicando direttamente alla parete un adesivo in PVC.


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Schizzi iniziali dell'allestimento Schizzo e sviluppo del logo

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TEAM

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Vista della parete Vista della parete

P. 46 ete spazio trover gli che In questo tanti lavori alcuni dei durante compiono l’anno. studenti

CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE

GRAFICA | MECCANICA | ELETTRO ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO PARITARIO

GRAFICA E COMUNICAZIONE MECCATRONICA ED ENERGIA

Elementi costitutivi e grafiche


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I pannelli a cui sono fissati ulteriori ripiani

Schema e dettaglio dell'espositore; possibilità di ospitare oggetti tridimensionali e anche tavole da disegno


GRAPHICS FOR THE FUTURE_ZONA ESPOSIZIONE

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DOVE

CAMBIAMENTI

Dal momento che il nostro scopo era trovare una zona poco valorizzata della scuola per trasformarla in un'area dedicata all'esposizione dei lavori degli studenti, abbiamo pensato sviluppare il nostro progetto nella zona che precede l'ingresso alla scuola Grafica, accanto alle scale. Da molto tempo si mostrano in quello spazio alcuni lavori di vario genere, che però sono stati poco valorizzati. Con l'ausilio di pannelli, espositori e di una nuova disposizione dei lavori, siamo stati in grado (virtualmente) di migliorare il posto e renderlo più accattivante.

Ci siamo trovati davanti a questo lungo corridoio ad "L" che affianca le scale, e la prima cosa che abbiamo pensato necessitasse del nostro intervento è stato il bisogno di attirare l'attenzione, per cui abbiamo subito pensato all'inserimento di un pannello volto verso le scale. In seguito abbiamo deciso di tenere la bacheca già presente nel tratto di corridoio più lungo (utile per appendere volantini, biglietti, foto ecc..), e di aggiungere sotto di essa un tavolo espositore che ci permette di inserire una grafica e di appoggiare su di esso i lavori tridimensionali che

creiamo in laboratorio. Infatti i nostri lavori non si limitano a progetti realizzati su un foglio che si può appendere, ma in questo tavolo si può lasciare spazio alla parte del Packaging e dei lavori simili. Lungo il corridoio erano presenti due piccoli tavoli triangolari, sui quali vengono appoggiati dei mezzi busti per l'esposizione di magliette. Abbiamo deciso di tenerli, inserendo però una grafica anziché lasciarli neri. Infine, nel lato del corridoio più corto, un ultimo tavolo espositore pensato per i lavori consultabili (dal libretto, al prototipo). Anche questo elemento è decorato con della grafica.

STEFANO FAVARO

MATTEO MAINARDI

CHIARA TESAN

GRAFICA Per la grafica ci siamo ispirati alla pubblicità della scuola di quest'anno, creando qualcosa di coordinato usando soprattutto gli elementi grafici presenti nei volantini e nei manifesti. Per il pannello abbiamo progettato due grafiche: una per il fronte e una per il retro, perché sarà visto da ambo la parti. La parte vista da chi passa per il corridoio e chi scende le scale presenta la scritta "Graphics for the future" e in sottotitolo "zona esposizione lavori"; sotto la barra colori usata spesso nella pubblicità della scuola e in alto a destra il logo del San Marco. Dall'altra parte,


4Nella foto a sinistra è rappresentata

la visuale dal corridoio nella quale si vedono in maniera particolare i tavoli espositori, e il lato del pannello che dovrebbe attirare l'attenzione di chi scende le scale o si sposta verso l'ingresso della scuola grafica.

invece, oltre al titolo del progetto, il logo e la barra colori, abbiamo aggiunto la foto della mano usata nella pubblicitĂ di quest'anno e una banda rossa sotto, con alcune informazioni sulla scuola. Nei tavoli triangolari verranno applicate due grafiche nelle facciate rivolte al pubblico. In quella a sinistra la solita mano sporca di colore, a destra una foto artistica dell'effetto dell'inchiostro nell'acqua. In entrambe compare il titolo del progetto e il logo del San Marco, da un lato di colore arancione (il colore del CFP) dall'altro azzurro (il colore del ITI).

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6Nella foto sottostante è mostrato

l'angolo del corridoio nel quale saranno disposti i tavoli triangolari con (eventualmente) i "manichini" per volorizzare le grafiche applicate alle magliette.

GRAPHICS FOR THE FUTURE zona esposizione lavori

GRAPHICS FOR THE FUTURE zona esposizione lavori

I migliori lavori realizzati in grafica dai ragazzi del CFP e dell ITI

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CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO PARITARIO

GRAFICA E COMUNICAZIONE

Nelle foto di questa pagina ci sono le

TEAM

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varie grafiche che abbiamo progettato per i vari elementi disposti nella spazio dell'area esposizione. I tavoli espositori hanno la possibilità di mettere grafiche diverse: nella colonna a destra le possibili soluzioni.

P. 50 CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO PARITARIO

GRAFICA E COMUNICAZIONE


3Nella foto a sinistra dettagli di

due tavoli espositivi che saranno posti lungo il corridoio e nei quali sarà possibile appoggiare i lavori tridimensionali prodotti in grafica.

6Nella foto in basso si può vedere il

pannello espositivo. È stata applicata una grafica adatta alla scuola, lasciando però un notevole spazio bianco, pensato per dare la possibilità di attaccare eventuali avvisi, annotazioni o manifesti inerenti alla scuola o ai lavori esposti.

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THE BOX_L'ARTE DEL LAVORO

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13 P. 52

Il progetto da noi creato consiste in un espositore da parete composto da nove cubi che vanno a formare un parallelepipedo posto sopra a quattro basi quadrate dello stesso materiale. L’idea nasce dalla volontà di creare un’espositore quasi artistico, che viene applicato sulla parete ad un altezza tale da non disturbare il transito delle persone. La misura dei quattro quadrati posti nei quattro angoli è di 60 cm per lato, mentre il parallelepipedo centrale misura 90x90 cm. Al suo interno si sviluppano nove cubi da 30 cm di larghezza e 20 cm di profondità. L’espositore può essere ingrandito

aumentando il modulo, soddisfando così le esigenze di ogni cliente. Il nostro progetto è indicato per esporre oggetti di vario tipo, a seconda delle necessità, ma può anche essere un elemento di arredo. Il materiale che abbiamo scelto di utilizzare è il plexiglass; i nove cubi che vanno a formare il corpo centrale sono realizzati in plexiglass trasparente in modo tale che si riesca a intravedere la grafica sul fondo realizzato in plexiglass opalino. Abbiamo scelto questo tipo di materiale oltre per le sue caratteristiche estetiche anche per la sua durata nel tempo e per la sua resistenza.

DALLA LIBERA ALESSANDRO

GOZZO PIETRO

La grafica che abbiamo o applicato è stata scelta in modo da creare un progetto in sintonia con all’ambiente scolastico del San Marco, infatti abbiamo inserito la grafica ricorrente dell’Istituto. Creando questo espositore abbiamo potuto unire un materiale versatile con un’idea originale, in modo da ottenere un oggetto moderno, funzionale e allo stesso tempo di facile composizione; utilizzando sempre lo stesso modulo lo si può ingrandire o rimpicciolire a piacimento. Abbiamo deciso di posizionare l’espositore in un luogo molto GASPARE GASPARINI

frequentato della scuola quale l’entrata del cortile interno, in modo da creare un forte impatto visivo che cattura l’attenzione. Essendo installato su una via di fuga l’espositore è posizionato ad un’altezza tale da non interferire con il passaggio delle persone. L’investimento da sostenere per realizzare il prodotto risulta essere contenuto.

SANTURI MATTEO


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Nella foto in alto vista dell'ambiente

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A destra l'assonometria dell'espositore


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Nella foto in alto vista laterale del box


Nella foto in alto vista laterale dell'espositore

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Nella foto a destra vista frontale dell'ambiente


LIGHTCASE_SI SPOSTA CON UN DITO INTRODuZIONE Il gruppo ha realizzato un espositore semplice ma innovativo dal punto di vista dei materiali, che si adatta alla maggior parte degli ambienti di esposizione.

MATERIALI Come materiali abbiamo utilizzato un sandwich lightforce 10 mm, ovvero, un accoppiato di materiali plastici. Due pannelli di PVC spessi un millimetro sono uniti da una mousse ultraleggera di poliuretano espanso; la composizione di questo materiali permette una forte TEAM

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SONIA BORTOLuZZI

resistenza e contemporaneamente un alto grado di leggerezza. Questo materiale è economico e riciclabile, ma comunque completamente stampabile. Per coprire gli scompartimenti che compongono il mobile, sono stati utilizzati dei pannelli si plexiglass trasparente dello spessore di 3 mm delle grandezza di 50 x 50 cm, che attraverso delle guide possono essere inserite e tolte in base all'esigenza.

LA STRuTTuRA L'espositore viene costruito ripetendo un modulo di dimensione FABIO SERNAGIOTTO

50x50 cm con 50 cm di profondità, fino al raggiungimento della dimensione desiderata. La lunghezza del modulo può essere modificata in base alla quantità di materiali che si vogliono inserire al loro interno. Questo è reso possibile grazie alla possibilità di estrarre i pannelli che dividono la struttura verticalmente. L'estrazione avviene attraverso delle apposite guide, dello spessore di 5 mm, che sono create direttamente sui pannelli orizzontali, che rimangono fissi. Quando il supporto è estratto si possono coprire le fessure inserendo delle guarnizioni in gomma. ALBERTO BROLLO

VERSATILITÀ Essendo il materiale di costruzione molto resistente, l' espositore è adatto a sostenere molte tipologie di materiali, ovviamente non è indicato per l'esposizione di oggetti particolarmente pesanti, (indicativamente oltre 60 kg). Si adatta a qualsiasi tipo di ambiente; inoltre per ambienti ampi abbiamo pensato a un doppio espositore: non sono altro che due strutture di quelle precedentemente descritte collegate grazie a due "cerniere" che si possono chiudere ed aprire in maniera fluida permettendo anche una visione a 360° dei materiali esposti all'interno.


Nella foto in alto a destra: l'espositore semi-aperto

Nella foto in alto:

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Nelle foto a lato:

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espositore aperto

l'espositore visibile a 360°


Nelle foto in alto a sinistra

e in basso al centro: il particolare delle "cerniere" rispettivamente chiuse a aperte

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14 P. 58

Nella foto sopra:

guida per l'inserimento del pannello di plexiglass


Nelle foto:

l'espositore applicato a un ambiente

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE SAN MARCO ARTI GRAFICHE E COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE

VIA DEI SALESIANI, 15 - 30174 MESTRE - VENEZIA TEL. 041 5498200 - FAX 041 5498126 - ITISANMARCO@ISSM.IT - WWW.ISSM.IT


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