MINIGUIDA
ISOLE EOLIE ITALIA
Crociere
SKIPPER ARMATORI
ASSOCIAZIONE DEGLI SKIPPER D E L L A
C O S TA
A D R I AT I C A
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CROCIERA IN BARCA A VELA ALLE ISOLE EOLIE Appunti di viaggio per gli ospiti Le isole Eolie sono un arcipelago famoso in tutto il mondo per la bellezza delle sue acque azzurrissime e per la mondanità delle sue spiagge. Le sette isole Eolie secondo la leggenda, erano non solo la dimora del Dio dei venti Eolo, ma soprattutto un luogo magico del Mediterraneo. L’arcipelago comprende sette atolli (Stromboli, Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Alicudi, Filicudi), più una manciata di isolotti e scogli che si estendono al largo della costa di Milazzo in un’area di circa 20 miglia. Patrimonio dell’UNESCO, luogo noto per la decisiva battaglia a mare tra i Romani ed i Cartaginesi nel 260 a.C. e per una bellezza naturale veramente incredibile, le Isole Eolie rappresentano una delle zone di navigazione più suggestive del Mediterraneo. La nostra base di imbarco è a Portorosa, circa 20 Km a ovest di Milazzo (MS).
Sabato: Portorosa Ore 16,00 Check in Incontro dell’equipaggio con lo staff di Skipperarmatori presso il meeting point all’interno del porto turistico di Portorosa, trasferimento sulla barca, assegnazione delle cuccette e breve introduzione sulle norme di sicurezza e convivenza a bordo. Domenica: Portorosa > Vulcano (2,5 ore) Salpiamo in mattinata alla volta di Vulcano dirigendoci verso la solitaria spiaggia nera dell’asino a Gelso sul versante meridionale per poi visitare la grotta del Cavallo sulla costa occidentale dove pranzeremo. Ci trasferiremo poi nella baia di levante e scenderemo a terra per fare un bagno nelle sorgenti solfuree nei pressi delle quali pernotteremo. Lunedì: Vulcano > Lipari (1 ora) Rotta verso Lipari per visitare le Cave di pomice, i Faraglioni. Nel tardo pomeriggio libera uscita per la visita della cittadina di Lipari e per chi vuole del museo archeologico e vulcanologico. Martedì: Lipari > Salina (1 ora) Veleggiata verso Salina e visita a Pollara, piccola frazione dove è stato girato “il postino” di Massimo Troisi, quindi dopo aver fatto il giro dell’isola, faremo acqua a S.Marina e poi pernotteremo nella suggestiva baia di Rinella, dove gusteremo una splendida cena al tramonto.
Mercoledì: Salina > Stromboli (4 ore) Rotta verso Stromboli e bagno nei pressi di Ginostra nel lato Sud Ovest dell’isola. Nel pomeriggio è possibile organizzare una escursione sul vulcano o ammirare le eruzioni dal mare. Dopo una buona cena in una taverna locale, pernotteremo nell'isola dei gechi. Giovedì: Stromboli > Panarea (2 ore) In mattinata visita a Strombolicchio e poi veleggiata verso Panarea dove visiteremo Basiluzzo con la sua vegetazione ricca di palme nane, Calajunco che è una bellissima piscina naturale verde turchese, l’isolotto Lisca Bianca con la famosa grotta degli Innamorati e Lisca Nera. Sosta nella spettacolare baia Milazzese e poi tutti a terra per esplorare l'isola con la sua movida. Venerdì: Panarea > Vulcano> Portorosa (5 ore) Partiremo di buon ora in direzione sud verso Vulcano dove giungeremo in una costa molto variegata e ricca di colorazioni rossastre tipiche dell’Isola. Prima di rientrare a Portorosa avremo il tempo di un ultimo bagno presso la spiaggia di Vinci con le sue fumarole. E’ tempo di rientrare, ormeggeremo nuovamente a Portorosa e trascorreremo la serata festeggiando insieme l’ultima notte in barca. Sabato: Portorosa Ore 9,00 Check out e sbarco
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VULCANO Vulcano è l'isola più meridionale di tutto l'arcipelago delle Eolie, dista meno di 12 miglia dalla costa settentrionale della Sicilia. E' formata da più vulcani, di cui il più alto - il Grande Cratere - domina il porto. L'ultima eruzione distrusse completamente l'abitato, ma oggi l'attività vulcanica si limita a fumarole, a fonti sulfuree calde e polle sottomarine di gas bollenti che riscaldano in alcuni punti le acque marine. Dal mare, Vulcano offre fantastiche visioni di coste impervie e multicolori, anche se ben poche sono le possibilità di scalo date le profondità irregolari e le forti correnti dell'isola. Visiteremo la spiaggia nera di Gelso che sarà la prima tappa per poi raggiungere la grotta del cavallo. Nel tardo pomeriggio arriveremo a Porto Levante per passare la notte. Chi vorrà potrà immergersi nella piscina naturale di fanghi solforosi che sorge nelle immediate vicinanze del porto. Spiaggia nera di Gelso La caratteristica principale di questa spiaggia è quella di essere costituita da sabbia di origine lavica e quindi il colore predominante è il nero. Le acque di questa spiaggia oltre ad essere cristalline ed incontaminate, sono incorniciate da decine e decine di profumatissimi gelsi. Interessante la visita ad una chiesette piccolissima posta lì vicino.
Grotta del Cavallo Conosciuta anche come Grotta dell' Eremita, presenta gallerie, laghetti, stalattiti, stalagmiti, cannule e colonne che costituiscono il paesaggio di questa mirabile opera della natura. Nella grotta, alcune gallerie presentano un fondo detritico e in altri casi veri e propri strati di guano di pipistrelli che vi abitano numerosi. Proprio grazie alla presenza del fosforo di guano si è avuta la formazione di un minerale assai raro in grotta il carbonato apatite. L'effetto combinato delle acque sulfuree e i vapori da esse sprigionati hanno dato luogo a volte con conformazioni a cupola, particolarissime. La Grotta è percorribile per intero con il tender, sfruttando la luce riflessa che filtra da un sifone naturale. Porto Levante Ormeggeremo di fronte ad una bella spiaggia, la cui caratteristica è di avere una sabbia di colore grigio- rossastro. Qui si verificano il fenomeno del gorgoglio dell'acqua provocato da fumarole sottomarine che generano sulla superficie marina innumerevoli bolle. Sul fondo si scorgono depositi di zolfo colloidale che conferiscono al mare un aspetto lattiginoso. Chi vorrà potrà scendere a terra per immergersi nella piscina dei fanghi.
Piscina naturale fanghi Consigliamo a tutti i ns. ospiti di provare ad immergersi in questa piscina naturale, attenzione pero’ ai forti e sgradevoli odori che l'immersione lascia sulla pelle ed impregna indelebilmente tutto l'abbigliamento (usare indumenti che si e’ disposti a “sacrificare”..)
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LIPARI Lipari è la capitale delle isole Eolie, è l'isola più vasta, la più popolata e la più attrezzata dell'arcipelago. Ed è stata anche la prima isola ad essere abitata, infatti i primi abitanti dell'arcipelago si installarono sulla collina del Castello, attorno a cui si è sviluppato in seguito il bellissimo paese di Lipari. Lipari è uno scalo estremamente piacevole ed affascinante con le sue viuzze che salgono al castello costruito nel XVI sec. La più grande ed attrezzata isola dell'arcipelago, a Lipari si trova il principale porto di tutte le Eolie. Visiteremo le cave di pomice ed i faraglioni, pranzeremo in baia e nel tardo pomeriggio ormeggeremo nella cittadina di Lipari per una passeggiata in centro e per chi vuole una visita al museo archeologico. Museo archeologico di Lipari Il Museo archeologico, ubicato all’inteno del castello, espone reperti provenienti dagli scavi nell'arcipelago Eoliano dagli anni 40 ad oggi. Il Museo è costituito da cinque padiglioni: archeologia marina, isole minori, archeologia classica, vulcanologia, biogeografia ed il padiglione epigrafico. Oggi il Castello rappresenta il centro della vita culturale delle Isole Eolie, animato dalla presenza giornaliera di molti visitatori che possono ripercorrere le tappe della storia delle isole attraverso la visione degli scavi archeologici, delle chiese principali (XVI-XVIII secolo), tra cui la cattedrale dedicata a San Bartolomeo e delle mura di fortificazione. Spiaggia Canneto Lasciando il centro abitato dell’isola troviamo Canneto, una località balneare con una spiaggia lunghissima dove alla fine troviamo una discoteca sul mare, raggiungibile direttamente con il tender. Molto suggestiva è la cava della pomice, tra Canneto e Porticello dove è possibile ancorarsi in sicurezza. Cava di pomice La pomice è una roccia magmatica effusiva, leggerissima a causa dell'elevata porosità. Essa si forma principalmente da eruzioni di tipo esplosivo e la porosità è dovuta alla formazione di bolle di gas di struttura simile alla schiuma. E’ l'unica pietra che galleggia nell'acqua. È usata in campo cosmetico ed in quello del lavaggio industriale (stone wash). In edilizia viene usata per alleggerire il calcestruzzo e come isolante acustico e termico; rientra nei materiali approvati per la bioedilizia. Nessun rischio deriva alla salute dell'uomo ed all'ambiente dal maneggiarla ed usarla. Gli scarti di lavorazione accumulandosi nel tempo, hanno formato colline di polvere bianca simile a neve che si riversa direttamente nel mare. Tali collinette sono una grande attrazione per i velisti che vi si arrampicano per poi scivolare direttamente in acqua fare un bagno con effetto di “peeling” naturale. Ossidiana L'ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento delle lave. All'interno dei vulcani le temperature e le pressioni sono così elevate da fondere i silicati dando origine alla lava. La lava a contatto dell'aria, si raffredda molto rapidamente dando origine all'ossidiana. L'ossidiana è un vetro naturale, del tutto simile a quello di produzione umana. In passato era utilizzata per fabbricare collane preziose e punte di armi. Oggi viene usata solo per l’ oggettistica artigianale. Souvenir Nell’isola è possibile acquistare lo squisito vino Malvasia di Lipari, liquore agli agrumi, liquore di corbezzolo, marmellate, composte e confetture, i capperi, pistacchi, origano di Lipari, cannella, finocchietto selvatico.
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SALINA E’ la seconda isola per estensione e per popolazione dopo Lipari e conta complessivamente circa 2.300 abitanti. Formata da sei antichi vulcani, possiede il primo e terzo rilievo più alto dell'arcipelago: il monte "Fossa delle Felci", 962 m e il "Monte dei Porri", 860 m, che conservano la tipica forma conica. Attorno al VII secolo d.C. Salina fu l’isola più popolata, perché i vulcani di Lipari erano in attività. Salina è la più fertile e ricca d'acqua delle Eolie; vi si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la "Malvasia delle Lipari", un vino di sapore dolce e capperi che sono esportati in tutto il mondo. L'attuale nome deriva da un laghetto ancora visibile a punta Lingua, estremità SE di Salina, dal quale si estraeva il sale. La produzione industriale del sale risale al periodo ellenistico e a testimonianza restano le vasche della salina e un piccolo museo dedicato alla cultura materiale dell'isola. Visiteremo la spiaggia dello Scario e di Pollara e poi dormiremo nella bellissima baia di Rinella. Spiaggia dello Scario La Spiaggia dello Scario di Salina è situata sul versante settentrionale dell'isola, nei pressi del comune di Malfa. Lo Scario è un sito dal grande valore ambientale e storico, ove un tempo facevano scalo i velieri che commerciavano con la Campania. Si tratta di una suggestiva spiaggia di ciottoli e sassi arrotondati circondata da macchia mediterranea, bagnata da un bellissimo mare limpido e cristallino. Per la conformazione del suo litorale, la spiaggia è ideale soprattutto per un bagno. Il centro di Malfa si raggiunge facilmente a piedi con una passeggiata di circa 5 minuti.
Spiaggia di Pollara La Spiaggia Pollara è situata sull'estremità nord occidentale dell'isola, nei pressi del bel paesino omonimo. Si tratta della spiaggia più bella di Salina, caratterizzata da un litorale di sassi e ghiaia scuri per l'origine vulcanica e delimitata alle spalle da una suggestiva falesia di tufo a strapiombo sul mare, che nelle ore del crepuscolo riflette i colori caldi del sole sulle acque del mare, regalando scorci indimenticabili. Pollara, uno dei cinque paesini che ci rimanda inevitabilmente a qualche anno fa, quandoTroisi, sul set del film “Il postino” girava per le strade interrate dell’isola, alla conquista della sua amata sotto i consigli di Pablo Neruda. A Pollara è anche possibile visitare la casa di Neruda e tutti gli ambienti del film.
Rinella Rinella, pittoresco borgo di pescatori, caratterizzato dalla costa ricca di grotte e da un graziosissimo porticciolo di approdo. Molto bella è la spiaggia di ciottoli e sabbia nera. Lungo la costa, a sinistra del porticciolo, si possono ammirare alcune grotte scavate nel tufo che, un tempo, venivano utilizzate dai pescatori come ricovero per le barche. In prossimità di Rinella si riscontrano tracce dell'attività post-vulcanica, come i fenomeni chiamati "sconcassi" che consistono in una copiosa emanazione submarina di gas e vapori. L'esalazione, quando si accentua, determina lo sconvolgimento del fondo del mare.
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STROMBOLI Stromboli detto “Iddu” è l'isola più settentrionale delle Eolie ed è uno dei vulcani più attivi del mondo con la sua persistente attività esplosiva. E’ un’isola dal fascino particolare, dove è possibile percepire il respiro della terra. Il vulcano è alto 926 mt. e raggiunge una profondità di circa 1700 mt. al di sotto del livello del mare. Stromboli ha una popolazione di 400 abitanti ed i principali borghi abitati sono Scari, Piscità, Ficogrande e a sudovest, solo raggiungibile via mare, c'è Ginostra dove d'inverno restano circa 30 abitanti e con l'unico mezzo di trasporto che è il mulo. Caratteristica dell'isola, oltre alle stradine strette percorribili solo dal motocarro e dai motorini elettrici, è il divieto di diffondere musica dopo le due di notte e la mancata illuminazione notturna nelle strade, che il comune vuol mantenere come importante attrattiva turistica. Storia geologica e vulcanologica di Stromboli Stromboli è un'isola di formazione molto recente, l'ultima fra le Eolie ad essere emersa dal mare. Probabilmente la sua nascita è stata preceduta da quella dello Strombolicchio, un piccolo vulcano di cui l'ultimo resto è lo scoglio isolato nel mare, ad una distanza di 1,5 km dall'isola attuale verso Nord Est. Il vulcano così formatosi è in realtà la parte sommitale di un edificio vulcanico che, seguitandone il più o meno regolare pendio, scende fino alla profondità di 3.000 metri dal livello marino. E un vulcano cioè di dimensioni simili all'Etna, di cui si vede solo il cocuzzolo. Escursione al vulcano Si assiste allo straordinario spettacolo offerto dal cratere dal quale escono le fiamme e si vedono ribollire le lave fuse. Stromboli ha infatti un'attività vulcanica che dura ininterrotta attraverso i millenni. E’ un continuo succedersi di esplosioni, ora dall'una ora dall'altra delle sue bocche, che lanciano in aria brandelli di lava incandescente. Questi ricadono all'intorno o rotolano lungo la sciara che arriva fino al mare. Le esplosioni si succedono con ritmo abbastanza regolare, che può variare da pochi minuti a qualche ora, sempre accompagnate da impressionanti fragori e da emissioni di nuvole di gas. Non è infrequente che qualche brandello di lava caschi anche nella zona su cui sostano gli escursionisti, sicché la salita al vulcano, anche se affascinante (soprattutto di notte) non è del tutto priva di pericoli. E’ quindi obbligatorio essere accompagnati da una guida esperta. La salita al vulcano si fa generalmente partendo la sera intorno alle 17 dall'abitato di Stromboli, richiede almeno tre ore di marcia all’andata ed 1,5 ore al ritorno offrendo pero’ spettacoli unici e indimenticabili. . Per chi non vorrà risalire il vulcano a piedi, la serata proseguirà in barca, per ammirare lo spettacolo della “Sciara del fuoco” dal mare. Scoglio dello Strombolicchio Partiremo per il giro dell’isola iniziando dalla spiaggia di finissima sabbia nera di Ficogrande. Questa spiagga ha avuto un'importanza particolare in quanto ospitava i velieri che attraversavano il Mar Tirreno. Visitermo poi lo scoglio dello Strombolicchio, risultato di una delle eruzioni vulcaniche più antiche delle Eolie. Lo scoglio è oggi sede di un faro marino raggiungibile tramite 200 scalini ed alimentato con pannelli solari
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PANAREA Panarea è l'isola più piccola e la meno elevata dell'arcipelago eoliano, nonché la più antica, e con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca e Nera, Dattilo, Bottaro e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, costituisce un micro arcipelago fra Lipari. La popolazione è di soli 200 abitanti stabili e gli isolani vivono soprattutto del successo turistico dell'isola, esploso alla fine degli anni settanta. Comunemente nota come l'isola dei Vip, è tra le isole siciliane più frequentate dai turisti nei mesi estivi. Sarà poi per il fatto che sull’isola le auto sono bandite e che ci si sposta solo su motorini e pittoresche motocarrozzelle, ma a Panarea il divertimento fa rima con autenticità. Visiteremo Cala Junco, Lisca Bianca, Basiluzzo, baia Milazzese per poi tuffarci, dopo una cena in baia, nella movida notturna. Cala Junco Cala Junco è per molti la più bella località di Panarea. Si tratta di una stupenda piscina naturale di acqua trasparente racchiusa tra pareti rocciose dalle inverosimili striature verdi, turchesi e blu. Anticamente, era il porto naturale di Capo Milazzese, rifugio di tutte le barche dei pescatori locali. Cala Junco si trova nella parte più meridionale dell'isola, ed ed è facilmente raggiungibile in barca.
Grotta degli Innamorati L'isolotto di Lisca Bianca, così chiamato per il colore delle sue rocce, ha al suo interno la Grotta degli Innamorati: si tratta di una piccola grotta e la leggenda dice che coloro che si baciano al suo interno rimarranno uniti per sempre. Vicino a Lisca Bianca vi sono i famosi gorghi di Panarea, bolle di svariate dimensioni che affiorano a pelo d’acqua. Il fenomeno è dovuto alla fuoriuscita di gas vulcanici che premono sotto la crosta terrestre. I gorghi si trovano a soli 15 metri di profondità ed è pertanto facile poterli osservare da vicino. Isolotti di Panarea Una volta terminato il periplo dell'isola, ci si dirige verso gli isolotti di Panarea e gli altri scogli: durante l'escursione si possono ammirare le antiche vestigia romane di Spinazzola e Basiluzzo. Vicino Basiluzzo sul fondale si può ammirare un rudere di periodo romano. Vedremo gli isolotti di Bottaro, Lisca Nera e Dattilo con la sua particolare forma piramidale. Vicino Dattilo vi sono i cinque Panarelli e le Formiche.
Movida Eoliana Nel pomeriggio, ormai vicini al tramonto, ci fermeremo nei pressi di Dattilo, di fronte al paese. Il calar del sole ci permetterà di assistere ad uno spettacolo mozzafiato: la luce calda del tramonto illumina gli isolotti antistanti Panarea e i suoi colori si mischiano al giallo dello zolfo e al rosso scuro del ferro che caratterizzano le loro rocce, generando uno spettacolo di luci senza eguali. Poi tutti a terra a passeggiare per le vie del paese, per poi ritrovarsi tutti insieme per un aperitivo al Sushi Bar. Chi vorrà potrà trascorrere l’ultima notte della crociera nella discoteca più famosa delle Eolie, il Raya, in alternativa, ci dirigeremo verso Baia Milazzese, più riparata e tranquilla.