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MARIO CUCINELLA Immaginare un mondo dove la bellezza è espressione della sostenibilità
ce come nelle strutture nelle quali il principio di sostenibilità è applicato sin dalla fase progettuale?
Il miglioramento degli edifici è sempre possibile. Molto spesso le costruzioni, siano esse fabbriche in cui produrre oggetti o case da abitare, sono state realizzate con uno spirito in cui il tema dell’energia non era contemplato. E’ chiaro, non possiamo pretendere che, in un edificio esistente, magari costruito negli anni ’60-’70, si raggiunga il massimo degli obiettivi. Il fine non è di arrivare al vertice dell’efficientamento nell’esistente, ma di apportare un miglioramento un po' in tutti gli edifici. Per i manufatti con vincoli storici o situati in contesti paesaggistici ambientali vincolati, si può intervenire con piccoli interventi, come cappotti interni, miglioramenti impiantistici o sostituzione di serramenti, sono operazioni che vanno, comunque, nella direzione giusta.
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La sommatoria dei provvedimenti conduce verso la sostenibilità generale. L’errore, forse, è quello di pretendere che tutto il mondo, costruito decenni o secoli fa, risponda alle esigenze moderne. Bisognerebbe lavorare di più sul contemporaneo, in modo che assorba i problemi, invece che creare condizioni di futuro risanamento. È possibile intervenire ovunque, perché gli edifici del secolo scorso sono talmente poveri dal punto di vista delle prestazioni che i miglioramenti sono subito molto efficaci.
Come cercare un buon efficientamento mantenendo parametri estetici validi?
C’è sempre un bilancio da fare sui materiali che vengono usati. Bisogna evitare che, per risparmiare energia, ne venga usata altrettanta per produrre i componenti. Per questo è importante usare materiali naturali come il sughero, ad esempio, ottimo isolante. Sul mercato esistono prodotti con ottima resa e produzione sostenibile, i costi sono maggiori rispetto al polistirolo, ma qui diventa un problema di coscienza. Fortunatamente c’è un’ampia parte di opinione pubblica che comincia ad apprezzare gli immobili anche dal punto di vista ambientale.
In quale materiale, che ha sperimentato, ha trovato equilibrio fra estetica, essere naturale e resa sostenibile?
Per fare una sintesi estrema ci sono due materiali che rispondono a questi parametri. Il primo è il legno, usato nei suoi aspetti più puri nel progetto dell'Asilo Nido Iride di Guastalla. Per i trattamenti del materiale sono stati utilizzati prodotti rigorosamente naturali e la resa è stata assolutamente soddisfacente. Nel progetto, il senso estetico è ampliato nel suo concetto: costituisce il rapporto fra la materia e la modalità con cui, chi la usa, genera un’estetica legata alla sostenibilità. Un progetto sperimentale è quello di TECLA – Technology and Clay, realizzato con la terra, per dare una risposta ad un’agenda molto ambiziosa. Oggi si parla correntemente di edifici a impatto zero, ma purtroppo non è assolutamente vero, per cui TECLA – Technology and Clay è la dimostrazione che alcuni manufatti possano davvero aprire uno scenario nuovo. La terra, presa sul posto, poi stampata ha dato vita ad un edificio la cui estetica è rappresentata proprio dall’uso della materia, è chiaro non potremo costruire tutto in terra, ma abbiamo di fronte una sfida con la quale ci dobbiamo confrontare ed è necessaria un po' di sperimentazione altrimenti si farà molta fatica a trovare la strada giusta. Per cui posso dire che questi materiali mi hanno dato, non solo una qualità estetica, ma un piacere di viverli, legato ad un feeling fra l’essere umano, il legno e la terra.
Per quanto riguarda l’utilizzo della terra, la sperimentazione continua con altri edifici?
Dopo la sperimentazione di TECLA – Techno - logy and Clay, unico edificio contemporaneo al mondo costruito con solo terra, stiamo lavorando su una tipologia diversa, cioè, realizzare aggregati più ampi in modo da costruire una sorta di piccolo villaggio, miscele con materiali tecnologici per l’indurimento della terra e resistenza all’acqua, sono additivi per dare stabilità alla materia che rappresentano solo il 5% del totale. L’idea che portiamo avanti è quella di realizzare prototipi di edifici dove il 90% della materia sia la terra, e crediamo che rispetto ad un edificio totalmente in cemento ci sia una bella differenza.
Quale luogo italiano può essere considerato predisposto alla sostenibilità?
Sicuramente il Trentino Alto Adige, in quanto c’è un rapporto importante con la montagna, un luogo di grande fragilità e sensibilità al cambiamento climatico e gli stessi abitanti hanno un rapporto molto forte con la natura. Da tempo in Trentino sono stati realizzati edifici con alte performance di sostenibilità. La sensibilità degli abitanti nasce dal rispetto innato della natura che li circonda. I territori più sensibili sono quelli che hanno un rapporto diretto con l’ambiente circostante che sia mare o montagna, per assurdo i paesi più poveri nel mondo sono quelli più sostenibili e quelli sviluppati hanno la maggior incoscienza ecologica. Tornare alle nostre radici di Paese contadino aiuterebbe molto in questo processo. Il progetto della Girondella, in Svizzera, molto vicino al territorio comasco può essere considerato un esempio di edificio ambientalmente responsabile?
In Svizzera sono molto pragmatici, al di là del rispetto delle norme hanno apprezzato molto il progetto che cercava un’empatia con il resto della valle. È stata recuperata una parte della fabbrica di orologi esistente, compresa la turbina. Sfruttare il costruito implica che non ci sia stato incremento di emissioni di vario genere. Il tema del recupero, oltre ad essere funzionale all’ambiente ha anche un valore legato alla memoria di una comunità, i segni della contemporaneità devono dialogare con la storia, altrimenti si perde il filo del senso del nostro tempo. Girondella è incentrata sull’equilibrio fra la memoria di un passato radicato su un territorio e la contemporaneità. L’architettura contemporanea non deve essere aggressiva, ma deve dialogare con l’esistente che è lo spirito di Girondella, la capacità di inserirsi in un contesto senza turbare gli equilibri preesistenti.
Mario Cucinella is one of the most successful architects of the moment. A student of Giancarlo de Carlo in the faculty of architecture in Genoa, he founded MCA Mario Cucinella Architects in Paris in 1992. The studio made up of an ever-expanding multidisciplinary team has headquarters in Milan and in Bologna. Mario Cucinella's work covers all design areas, from urban regeneration master plans to schools, hospitals, and complex historic preservation projects. The fundamental theme on which Mario Cucinella's efforts are based is the integration of environmental and energy strategies in design, the goal of which is that we achieve a unified thought: "beauty should be an expression of sustainability." To give young people adequate tools to face the environmental challenge, Cucinella founded SOS - School of Sustainabilty in 2015. The importance of his work and ongoing commitment as an educator on environmental issues make him one of the greatest Italian architects of our time, a symbol of sustainability in the global architectural scene.
Can effective energy efficiency be achieved on existing buildings as in constructions in which the principle of sustainability is applied from the design stage?
Improvement of buildings is always possible. Very often the buildings, whether factories in which to produce objects or houses to live in, were built in a spirit in which the subject of energy was not taken into account. Clearly, we cannot expect that in an existing building, perhaps built in the 1960s-70s, we will achieve the maximum goals. The goal is not to reach the pinnacle of efficiency in the existing, but to make an improvement somewhat in all buildings. For buildings with historical constraints or located in constrained environmental landscape contexts, small interventions, such as interior coats, plant improvements or replacement of windows and doors, are operations that go, however, in the right direction. The summation of measures leads toward overall sustainability. The mistake, perhaps, is to expect the whole world, built decades or centuries ago, to respond to modern needs. More work should be done on the contemporary, so that it absorbs problems, rather than creating conditions for future rehabilitation. It is possible to intervene anywhere, because buildings of the last century are so poor in performance that improvements are immediately very effective.
How to seek good efficiency while maintaining good aesthetic parameters?
There is always a balance to be made on the materials that are used. It must be avoided that, in order to save energy, as much energy is used to produce the components. This is why it is important to use natural materials such as cork, for example, which is an excellent insulator. There are products on the market with excellent yield and sustainable production, the costs are higher than polystyrene, but here it becomes an issue of conscience. Fortunately, there is a large section of public opinion that is beginning to appreciate real estate from the environmental point of view as well.
In what material, which have you experimented with, have you found a balance between aesthetics, being natural and sustainable performance?
To make an extreme summary, there are two materials that meet these parameters. The first is wood, used in its purest aspects in the design of the nursery Iride in Guastalla. Strictly natural products were used for the material treatments, and the performance was absolutely satisfactory. In the project, the aesthetic sense is expanded in its concept: it constitutes the relationship between the material and the way in which, those who use it, generate an aesthetic linked to sustainability. An experimental project is that of TECLA – Technology and Clay, made with earth, to give an answer to a very ambitious agenda. Today there is current talk of zero-impact buildings, but unfortunately this is not absolutely true, so TECLA – Technology and Clay, is a demonstration that some artifacts can really open up a new scenario. The earth, taken on site, then molded gave birth to a building whose aesthetic is represented precisely by the use of the material, it is clear that we will not be able to build everything in earth, but we are faced with a challenge with which we have to deal and some experimenting is necessary otherwise it will be very difficult to find the right way. So I can say that these materials have given me, not only an aesthetic quality, but a pleasure to experience them, related to a feeling between the human being, the wood and the earth. With regard to the use of earth, does the experiment continue with other buildings?
After experimenting with TECLA – Technology and Clay, the only contemporary building in the world built with only earth, we are working on a different type, that is, making larger aggregates so as to build a kind of small village, mixtures with technological materials for earth hardening and water resistance, they are additives to give stability to the material that represent only 5 percent of the total. The idea we pursue is to make prototype buildings where 90 percent of the material is earth, and we believe that compared to a totally concrete building there is a big difference. What Italian place can be considered predisposed to sustainability?
Definitely Trentino Alto Adige, as there is an important relationship with the mountains, a place of great fragility and sensitivity to climate change, and the inhabitants themselves have a very strong relationship with nature. Buildings with high sustainability performan - ce have long been built in Trentino. The inhabitants' sensitivity stems from their innate respect for the nature that surrounds them. The most sensitive territories are those that have a direct relationship with their surroundings whether sea or mountains, absurdly the poorest countries in the world are the most sustainable and the developed ones have the most ecological unawareness. Going back to our roots as a farming country would help a lot in this process. Can the Girondella project in Switzerland, very close to the Como area, be considered an example of an environmentally responsible building?
In Switzerland people are very pragmatic, beyond compliance they really appreciated the project that sought empathy with the rest of the valley. A part of the existing watch factory was recovered, including the turbine. Making use of the built implies that there was no increase in emissions of various kinds. The theme of recovery, in addition to being functional to the environment also has a value related to the memory of a community, the signs of contemporaneity must dialogue with history, otherwise we lose the thread of the sense of our time. Girondella focuses on the balance between the memory of a past rooted on a territory and the contemporary. Contemporary architecture should not be aggressive, but should be dialoguing with the existing which is the spirit of Girondella, the ability to fit into a context without affecting the pre-existing balance.