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La nuova ricerca EuroTrak Ita 2022 UDITO

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CANTINA

CANTINA

di Elisabetta Comerio

In questo numero, insieme alla dottoressa Angela Bracuto, audioprotesista, analizziamo i dati della una nuova ricerca EuroTrak Ita 2022, un progetto promosso dall’EHIMA (Associazione Europea dei Produttori di Apparecchi Acustici).

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Cosa è emerso riguardo il calo uditivo e il relativo utilizzo di apparecchi acustici?

Il totale delle persone intervistate in Italia ammonta a 15.210. Solo il 30% del campione intervistato si è sottoposto ad un test dell’udito negli ultimi 5 anni, la maggior parte dei test sono stati eseguiti da otorinolaringoiatri. 494 persone hanno dichiarato di avere una perdita uditiva e di possedere apparecchi, mentre 823 sanno di avere una perdita di udito ma non portano apparecchi. Purtroppo la maggior parte di chi è consapevole di avere una perdita di udito si rifiuta di utilizzare apparecchi acustici. Le motivazioni che portano a non acquistare apparecchi sono principalmente: “sento quasi sempre bene” (difficilmente si ammette di aver bisogno di un aiuto), “ho una perdita non severa” (ovvero si tende ad aspettare di peggiorare ulteriormente - più grave è la perdita di udito, maggiore è il tasso di adozione delle protesi), “ho priorità più importanti”, “mi vergogno ad indossarli”. La lettura di questi dati ci fa ben comprendere come il benessere uditivo non rientri tra le priorità della popolazione italiana, tra i 5 sensi è forse il più trascurato. Naturalmente questo rappresenta un problema, ancora più ampio data la correlazione tra udito e declino cognitivo. Un vero peccato, anche perché il grado di soddisfazione riscontrato tra gli utilizzatori è alto, l'87% dei proprietari di apparecchi acustici afferma che il proprio apparecchio funziona meglio o come previsto.

Quali i vantaggi degli apparecchi acustici in merito al miglioramento della qualità della vita secondo i nuovi dati Euro Trak ITA 2022?

I vantaggi sono molteplici. Alle persone coinvolte nella ricerca è stato chiesto di valutare i cambiamenti che hanno riscontrato in vari ambiti da quando hanno iniziato a utilizzare gli apparecchi acustici. La vita sociale in generale migliora, nello specifico migliorano le relazioni a casa, la capacità di partecipare alle attività di gruppo, la capacità complessiva di comunicare in modo più efficace nella maggior parte delle situazioni, il senso di indipendenza, il senso di sicurezza, la fiducia in sé stessi. Tra le tante domande somministrate ai partecipanti è stato chiesto se da quando indossano gli apparecchi acustici si sentono più sicuri durante gli spostamenti in città, ad esempio perché sentono i segnali stradali ed i veicoli che si avvicinano: l’83% degli intervistati ha risposto positivamente. Il 67% dei possessori di apparecchi ritiene che avrebbe dovuto acquistarli prima, principalmente per i seguenti motivi: miglior vita sociale, miglior salute mentale/emotiva, migliori prestazioni sul lavoro. Possiamo dire che prendere la decisione di indossare degli apparecchi non è cosa semplice e spesso richiede moltissimo tempo, ma poi la maggior parte degli utilizzatori si pente di non averlo fatto prima. Occorre sottolineare un ulteriore aspetto positivo, la situazione migliora anche per gli altri componenti del nucleo familiare quando la persona ipoacusica inizia ad utilizzare gli apparecchi acustici: migliorano i rapporti in generale, la comunicazione, le attività sociali svolte insieme, soprattutto diminuiscono i litigi spesso legati ad incomprensioni e malintesi. Dalla ricerca emergono anche potenziali risparmi sui costi sociali dovuti all’uso di apparecchi acustici: minor rischio di essere depressi, la sera si è mentalmente meno stanchi e la qualità del sonno migliora in maniera significativa grazie al minor sforzo mentale durante la giornata.

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