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La "Pelle di Milano" raccontata con gli occhi giovanili dei "comaschi"

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CANTINA

CANTINA

Moïse Leon Rutz e Ludo Guaita

"La pelle di Milano” ha tanti odori, profumi e produce reazioni differenti in base a chi le si avvicina per scoprirla, annusarla e guardarla. E proprio questo è anche il titolo scelto per una raccolta di 15 racconti, frutto di un contest al quale hanno aderito scrittori fra i diciotto e i trent’anni. Il progetto nasce infatti da una sfida lanciata dal Laboratorio Formentini per l’editoria (si tratta di uno spazio per la valorizzazione del lavoro editoriale), e dalla casa editrice Mondadori attraverso il concorso di racconti ScriviMi, al quale hanno risposto più di trecento partecipanti che a Milano abitano o hanno abitato per ragioni di studio, di lavoro, di amore, oppure perché ci sono nati, ci sono arrivati e sono partiti. La giuria – composta da Giacomo Papi e Alberto Rollo, Malika Ayane, Daria Bignardi, Giorgio Fontana, Vittorio Graziani, Fabio Guarnaccia, Helena Janeczek, Gaia Manzini, Michele Serra e Cristina Taglietti – non ha voluto semplicemente creare uno specchio in cui poter ammirare l’immagine della città, ma ha invece cercato di comporre un ritratto vero di quello che è oggi Milano. Tra gli autori selezionanti c'è anche il 24enne Moïse Leon Rutz (con il racconto Il nostro Duomo), cresciuto a Como dove è tornato a vivere dopo una parentesi in Ticino. A lui abbiamo chiesto di raccontarci come è stato il percorso che lo ha portato a partecipare all'iniziativa. "Devo dire che nel mio caso i social spesso molto criticati sono stati di grande aiuto. Ho infatti scoperto il concorso su Istagram e ho deciso di partecipare. Avevo da tempo un'idea per un racconto ambientato a Milano e così l'ho realizzato – racconta – E' la storia di un gruppo di giovani che da una piccola città, come potrebbe essere Como, partono e, attraver- so un viaggio in treno rocambolesco arrivano a Lambrate dove, una volta scesi vanno a un rave party in un fabbrica abbandonata dove si sviluppa la storia. Ho voluto raccontare un aspetto del mondo giovanile usando un linguaggio nuovo, particolare, molto parlato, senza punteggiatura. Proprio per dare un'impressione di velocità e immediatezza a chi legge". Nel futuro di Moïse ci sono già molte altre storie da narrare sulle quali sta riflettendo. Intanto "sono all'ultimo anno di Lettere moderne all'Università Statale di Milano. Ho diversi spunti, mentalmente sono pronto. Certo che l'emozione di essere pubblicato è stata veramente forte. Avevo già pubblicato in diverse riviste on line ma nulla di simile" Tra i suoi autori preferiti quelli della beat generation a stelle e strisce ma che Irvin Welsh. In Italia Pier Vittorio Tondelli e Vanni Santoni solo per citarne alcuni. Nella raccolta "Pelle di Milano" è inserita anche un'altra scrittrice del lago che vive attualmente a Menaggio ma sogna di tornare a Milano. Si tratta di Ludo Guaita con il racconto "Anastomosi radicale". Animo giovane e in movimento perenne racconta la sua esperienza. "Nel 2022 non sapevo bene cosa fare nella vita e dopo 4 anni di lavoro nel settore del turismo, avevo deciso di smettere e iscrivermi a un corso di scrittura creativa on line. Saputo del concorso mi sono messa alla prova realizzando il mio scritto, che definirei di realismo magico, mettendo a confronto la vita in una città come Milano dove la natura c'è ma non si vede e quella in un luogo dove il contatto con il verde è maggiore come sul lago o lungo un fiume. Io stessa mi definisco una ragazza cresciuta tra bosco e fiume avendo vissuto a lungo a Grandola e Uniti”.

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"La pelle di Milano" has many smells, scents and produces different reactions depending on who approaches it to discover, smell and look at it. And just this is also the title chosen for a collection of 15 short stories, the result of a contest in which writers between the ages of eighteen and thirty entered. In fact, the project comes from a challenge launched by the Laboratorio Formentini per l'editoria (this is a space for the enhancement of editorial work), and the Mondadori publishing house through the short story contest ScriviMi, to which more than three hundred participants responded who live or have lived in Milan for reasons of study, work, love, or because they were born there, arrived there and left. Among the selected authors is also 24-year-old Moïse Leon Rutz (with the short story Il nostro Duomo), who grew up in Como, where he has moved back to live after a stint in Ticino. We asked him to tell us how the PROGRAM that led him to participate in the initiative was. "I have to say that in my case the often highly criticized social networks were a great help. In fact, I discovered the contest on Instagram and decided to participate. I had for some time had an idea for a story set in Milan and so I realized it," he says. "It is the story of a group of young people who from a small city, as Como could be, leave and, through a rocambolic train ride arrive in Lambrate where, once they get off, they go to a rave party in an abandoned factory where the story unfolds. I wanted to tell an aspect of the world of youth using a new, particular, very spoken language, without punctuation." Also included in the collection "Pelle di Milano" is another writer from the lake, living in Menaggio: Ludo Guaita with the story "Radical Anastomosis". "In 2022 I didn't quite know what to do with my life and after 4 years of working in the tourism industry, I decided to quit and enroll in an online creative writing course. Upon hearing about the contest, I put myself to the test by producing my writing, which I would call magic realism, comparing life in a city like Milan where nature is there but cannot be seen and that in a place where the contact is greater such as on the lake or along a river. I myself call myself a girl who grew up between forest and river having lived for a long time in Grandola e Uniti".

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