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vita dedicata

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CANTINA

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Una vita dedicata a fare del bene e un'inesauribile forza nel mettersi a disposizione della comunità. Questo e molto di più è Vittore De Carli, giornalista, già presidente di Unitalsi Lombardia, che ha ottenuto per il suo costante impegno per gli altri, il “Premio Campione”. Si tratta di un riconoscimento – promosso dall’associazione di volontariato dei City Angels e ideato dal fondatore e presidente Mario Furlan – conferito a coloro che appunto si sono distinti mettendosi al servizio del prossimo, trasformandosi in un esempio positivo per l’opinione pubblica, per il loro impegno nell’ambito del sociale, del civismo e dell’inclusione. Vittore De Carli, solo per raccontare alcuni tratti della sua personalità, dall'età di 15 anni accompagna ogni anno i malati a Lourdes. Da oltre trent’anni si occupa di trasportare gratuitamente disabili in tutta Italia. Momento cruciale della sua esistenza è il 2015 quando viene colpito da una grave malattia e passa 47 giorni in coma. Da questa esperienza nasce un libro "Dal Buio alla Luce" e si rafforza ancora di più in lui la voglia di essere a servizio degli altri. Spinta che lo porterà anche a realizzare il progetto, inaugurato nel marzo 2023, della Casa d’Accoglienza Fabrizio Frizzi: una struttura dove sei famiglie, che devono accompagnare un figlio a Milano per farsi curare, possono trovare alloggio gratuitamente. Tornando al “Premio Campione”, “si è trattato di un riconoscimento dedicato alle tante persone che fanno parte di quelle associazioni benefiche che non sempre sono sotto i riflettori e che meritano di veder celebrato il loro grande impegno – ci racconta Vittore De Carli – Io iniziai con don Lorenzo Bataloni arciprete in Duomo e ricordo come se fosse oggi il mio primo viaggio a Loreto nel 1973 quando, allora quindicenne, accompagnai un ragazzo di 18 anni che aveva avuto un brutto incidente in moto. Ricordo l'emozione e il coinvolgimento. E da allora non ho mai smesso. Ho compiuto 25 viaggi con Giovanni Paolo II, sempre attento a portare conforto ai malati. Da diversi decenni ormai sono impegnato nel trasportare disabili in tutta Italia. E nel corso del tempo siamo riusciti, grazie anche alla generosità delle persone, a creare una flotta di 23 mezzi da usare per i nostri viaggi. Uno dei pulmini è stato appositamente predisposto per i malati di Sla. E, lo voglio ricordare, è stato donato grazie ai contributi dati tramite la raccolta punti del Bennet. Alla consegna del mezzo, ormai cinque anni fa, erano presenti Gianna Ratti e l'arcivescovo di Milano Mario Delpini che benedisse il pulmino. Con i nostri mezzi abbiamo ad esempio organizzato visite all’Expo di Milano e ai Musei Vaticani”. I vincitori delle 12 sezioni in cui si suddivide il riconoscimento – a Vittore De Carli è andato il Premio di Campione per i malati - sono stati selezionati da una giuria formata da direttori e giornalisti di diciannove organi d'informazione. Il Premio, infine va ricordato come sia noto anche come “Oscar della bontà” o “Oscar della solidarietà”.

Alife dedicated to good deeds and an endless strength in making himself available to the community. This and much more is Vittore De Carli, a journalist and former president of Unitalsi Lombardia who was awarded the "Champion Award" for his constant commitment to others. This is an award - promoted by the City Angels volunteer association and conceived by founder and president Mario Furlan - given to those who have precisely distinguished themselves by putting themselves at the service of others, turning into a positive example for public opinion, for their commitment in the field of social, civic and inclusion. Vittore De Carli, just to recount some of his personality traits, has been accompanying sick people to Lourdes every year since the age of 15. For more than 30 years he has been involved in transporting disabled people throughout Italy free of charge. A crucial moment in his existence is 2015 when he is struck by a serious illness and spends 47 days in a coma. From this experience, a book Dal Buio alla Luce (From Darkness to Light) was born, and the desire to be of service to others was strengthened even more in him. "It was a recognition dedicated to the many people who are part of those charities that are not always in the spotlight and who deserve to see their great commitment celebrated," Vittore De Carli tells us. "I began with Don Lorenzo Bataloni archpriest in the Cathedral and I remember as if it were today my first trip to Loreto in 1973 when, then 15 years old, I accompanied an 18-year-old boy who had had a bad motorcycle accident. I remember the emotion and the emotional involvement. And since then I have never stopped. I have made 25 trips with John Paul II, always careful to bring comfort to the sick. For several decades now I have been involved in transporting the disabled throughout Italy. The winners of the 12 sections into which the award is divided - Vittore De Carli was given the Champion's Award for the Sick - were selected by a jury of editors and journalists from nineteen media outlets.

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