Riflessioni tra vita e arte di Angelo Borgonovo

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Note e riflessioni tra vita e Arte

Angelo Borgonovo

2008 - 2009


testi e opere di

Angelo Borgonovo 2008 - 2009

Note e riflessioni tra vita e Arte


1° edizione febbraio 2010 Copyright © 2010 Angelo Borgonovo Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere usata in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo grafico, elettronico o meccanico, inclusa la fotocopiatura, la registrazione su nastro delle immagini, dei testi o con qualsiasi processo di archiviazione senza il permesso dell’autore.

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FINITO DI STAMPARE e rilegato NEL MESE DI FEBBRAIO 2010 presso MAMMA EDITORI officina delle stampe




In ricordo del Padre Barnabita Carlo Maria Negri e di Michele Rusconi figlio di un caro amico



Come un itinerario Prefazione Introduzione Nota dell’autore NOTE E RIFLESSIONI TRA VITA E ARTE Difficile se non impossibile.. Spesso ci si accorge… Nonostante i molti dubbi… Bisogna in un “certo modo”… Cosa esprimere?... Cercavo di applicarmi al lavoro come forma esistenziale di vita… Lentamente con amore infinito Il valore del fare quotidiano A volte si fatica maggiormente Sto cercando in tutti i modi di procedere Ridimensionarsi per progredire Nella mia vita artistica Lavoro perche’ mi è concesso Esempio dei “Santi artisti” Il senso del nostro esistere Un uomo L’arte e’ un dono Giudizio del prossimo Abbandonarsi attivamente Il ritmo familiare Lo specchio di situazioni umane e storiche Il metodo si ribalta Revisione delle opere pittoriche Nebbia pur essendo ad aprile Dialogo mistico Cristo e’ risorto “Rubando” un po’ di tempo alla casa Silenzio L’opera dell’uomo Frammento di verità Alzare gli occhi al cielo Senso profondo di esilio La inattività’ È in atto una lotta forte, serrata Procedere semplicemente Tutto sembra ordinario

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Piccole alghe Osservare è come pregare, ascoltare è come offrire Una libellula La storia del mais Sensibilità purificata Silenzio mistico La seconda benedizione di Dio Ore 20.00 Sera di luglio al Po Incontro con l’amico collezionista Il ritorno alla pittura Responsabilità molto faticose Il Mistero ha prevalso su ogni attesa “Miracoli” Opere eseguite in questi ultimi venti anni Le realtà e le verità “Il dono” Uno sviluppo nell’arte e nella vita un po’ particolare Rapporto arte - vita L’umiltà della natura Le macchine agricole L’umile verità della mia condizione Novembre Studi sulla natura Arte cristiana Qualche tela Note biografiche e opere Postfazione

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PREFAZIONE Questa raccolta di testi autobiografici e immagini è un tentativo di comunicare un’esperienza di vita artistica. Con impegno ho svolto il lavoro costante e difficile di esprimere con verità la mia scelta di vita, il mio essere pittore oggi nel caos culturale che domina. Cercare la verità nel quotidiano, nell’impegno professionale non è e non è mai stato un interesse primario. Ho cercato la verità nel dono, nella vocazione professionale, nell’ordinarietà dello straordinario quotidiano. Mettersi costantemente in discussione, per essere costantemente all’ascolto, alla ricerca, alla realizzazione della verità pittorica. Una verità che si manifesta lentamente per la nostra incapacità di poterla gestire, così come nella vita si cresce da un’esperienza ad un’altra, da una conoscenza ad un’altra. Nel lavoro artistico abbandonando schemi e metodi, insegnamenti umani e dottrinali si entra nell’esperienza viva della testimonianza. Vivere il dono della vocazione artistica, essere pittore diuturnamente, col pensiero, col cuore, con l’amore dei figli, della moglie, compagna di vita e di esistenza, cercando di condividere i frammenti di verità che riusciamo a percepire dal nostro lavoro quotidiano. Così il disegno diviene scrittura, carbone pressato che scrive, segni e immagini, colore leggero, polveroso come il gesso colorato che copre la superficie ricreando atmosfere e sensazioni. Il tema, il paesaggio, la natura, l’uomo, la macchina, la tecnologia, non sono altro che frammenti di verità, istanti del vivere che riempiono la totalità della vita che si realizza nella verità. Quindi un quadro un’opera è espressione, è verità quando si identifica nel “miracolo” cioè nell’immagine che trasmette un’esperienza pura, un’esperienza che rasenta la “pazzia del fallimento”, un’esperienza che si spinge involontariamente al limite della tollerabilità umana per entrare nel sacrificio, nell’impegno oblativo del proprio lavoro. Si colora, si stende la materia, si scrive col pastello, con il colore liquido per esprimere il sentimento spirituale, che compone la materia stessa delle cose, per trascrivere l’anima, il cuore dell’opera e ci si identifica con l’opera. Le opere pittoriche che vedete in questo libro non illustrano, nè accompagnano i testi, ma vivono a sè. Esprimono la varietà delle esperienze pittoriche, riassumono e continuano le esperienze artistiche degli “artisti santi”: Rublëv, Masaccio, Cimabue, Giotto, Michelangelo, Caravaggio, Turner, Van Gogh,


Cézanne, Rouault, Picasso, De Staël, De Kooning, Rotko, Pollock, Morlotti, Vedova, Bodini, Giacometti, Sutherland, Bacon, Kandinskij. Tutti i santi artisti si collegano spiritualmetne in un modo o nell’altro alla Verità, la esprimono nel colore, nella materia, nel segno, nella scrittura, nell’immagine. Nel libro le immagini sono campi di riso, alberi, cavalli, fossi, cieli, trattori, e variano col variare delle situazioni, delle stagioni, delle giornate, degli stati d’animo, delle ansie , delle gioie, e quindi la vita entra nel mistero dell’esistenza, nello spazio, nella luce, nel morire e nel rinascere quotidianamente come il sonno e la veglia. I colori come i suoni, le immagini, le sensazioni, gli atteggiamenti determinano la stesura, creano l’immagine più vicina alla verità. E’ come una preghiera intensa, vissuta quasi costantemente che ti unisce alla Verità. Il raggiungimento dell’amore misericordioso è l’atto creativo dell’artista che si prefeziona. Diventa opera d’arte quando si identifica in ciò che sta facendo fino al totale dono di sè stesso, del suo cuore, del suo spirito che è l’anima. Il suicidio, la morte di molti grandi artisti è un esempio di questo intenso atto di amore misericordioso portato all’esasperazione. L’artista santo diviene così martire, testimone, eucarestia vivente attraverso l’opera e la sua vita. Il suicidio non è quindi un rifiuto di sè ma il desiderio di massima adesione alla Verità che prtroppo in alcuni casi di forte depressione e sforzo creativo porta il santo artista alla caduta nell’abisso dello sconforto e della sofferenza spirituale. Qui se abbandonato dalla Speranza diviene nello sconforto dell’abisso preda del male cedendo alla disperazione e alla morte. La sofferenza e il dolore divengono generatori di vita e a volte della morte

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INTRODUZIONE Abbiamo perso la gioia della vita, inutile fare segni di croce, guardare il sole, vegliare la notte, attendere primavere se la mente, il cuore e l’anima sono aridi deserti, senza cieli, senza nubi, senza venti. La nostra testa, i nostri occhi, la nostra mente sono popolate da idoli. Non abbiamo più segreti da confidare, da trasmetterci. Fino a quando Signore potremo continuare così? Cos’è questa ricerca dell’Eterno che vi è nel nostro cuore che ci lacera, ci divide? Camminiamo feriti cercando la luce tra le tristezze, i dolori, le piccole gioie.



NOTA DELL’AUTORE Le note e le riflessioni sono l’anima delle immagini pittoriche, sono servite al pittore per sentirsi ancora vivo, per dare un senso alla propria vita. Senza nessuna pretesa ho scritto ciò che sentivo e dipinto ciò che osservavo davanti all’esperienza del mistero di una vita.



Note e riflessioni tra vita e Arte



2009 carbone pressato su carta cm 23,5 x 17

Campi DI neve

DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE..

Difficile se non impossibile descrivere il mio stato d’animo, molti fatti esterni condizionano il nostro agire, vivere, pensare. La ricerca della verità (quando ci si accorge) è spesso tradita dalle situazioni, porta ad un “certo stato”, una “condizione quasi di oscurità”. Quando si sono percorse diverse esperienze e si nota il misterioso fallimento di principi, idee, azioni… Non rimane altro che un lento ma rigenerante distacco dalle cose che passano, dalla vita stessa.

2009 carbone pressato su carta cm 23,5 x 17

Canneto con neve

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2009 gessetti acquarello su carta cm 37,5 x 25

Risaie alla Ranera

SPESSO CI SI ACCORGE…

Spesso ci si accorge con l’esperienza personale, del triste primato della falsità, del male, dell’ipocrisia. Non si può allora far altro che cercare nella purezza, nell’onestà, nel distacco dalle cose di essere più veri, più reali, più testimoni della verità. Sono ormai molti anni che mi dedico nella pittura ad uno studio, un’analisi, un abbandono nel lavoro, nel vivere, nell’agire quotidiano, nella preghiera contemplativa, nella vita Sacramentale della Chiesa e non trovo risposte sincere, trovo spesso giustificazioni aberranti, esasperazioni della Verità che spesso rasentano il fanatismo, la “vuotezza”. Si ripetono fatti e gesti senza apporre un cambiamento spesso per non ammettere le proprie deviazioni, i propri errori. Cercando inconsciamente di rimuoverli, di giustificarli, di accettarli come aspetti del vivere quotidiano. È come assistere a una liturgia vuota, un bisogno di ripetere con dei gesti un atto, un modo di vivere, un modo di pensare, per giustificarsi, per sentirsi vivi, per sperare ancora nella vita, nell’esistenza ma senza gustarla, senza condividerla, senza offrirla, come impegno, come sacrificio, come limite per se e per il prossimo. Dipingere diventa ora un dovere, un’esigenza, un modo di essere e soprattutto un modo di comunicare con il Creatore e con il mio prossimo. Senza questo atteggiamento amoroso, di donazione sincera e costruttiva non vi è il “dono”, non vi è oblazione di se stessi, non vi è la “lucrosa perdita” di se per essere preghiera vivente, ringraziamento di ciò che siamo.

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2008 carbone pressato acrilico cm 24 x 31

2009 pastello a olio su carta cm 21 x 29,5

2009 pastello a cera su carta cm 21 x 29,5

Terra tra Ranera e Inverno

Gennaio

Paesaggio

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feb. 2009, past. cera, carb. press., acquar. su carta cm 23 x 33,5

gennaio 2009 carbone pressato cm 17 x 24

gennaio 2009 carbone pressato cm 17 x 24

Neve 18,30

Scende la neve

Terra verso Monteleone

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NONOSTANTE I MOLTI DUBBI…

Nonostante i molti dubbi e le continue tentazioni ”culturali”… Cerco di abbandonarmi allo Spirito (Santo), spirito di verità e procedere nella pittura come lavoro sincero, maturo, tendente al discernimento artistico e culturale di ciò che è stato fatto e di ciò che si può fare. La pesantezza delle difficoltà a dipingere è sempre molto forte… Bisogna rimuovere tutta una “cultura”, una conoscenza e mettersi in un atteggiamento sereno, disponibile all’ascolto. Fondamentale è la “purezza” dello Spirito, il distacco dai desideri e dalle situazioni per arrivare a una pace interiore che si riflette nel modo di operare, bisogna recuperare uno spirito di semplicità. Credo che questo modo di esistere, per me misterioso mi avvicini maggiormente ad un intimità nella Trinità e quindi mi permetta di accedere alla pittura, al dipingere, atto che come sappiamo è di per se inutile.

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2009 carbone pressato acrilico, cm 21 x 29,5

Boschetto a Villanterio

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2009 past. a cera, acrilico e spray cm 23 x 34,5

Terra a Febbraio

BISOGNA IN UN “CERTO MODO”…

Bisogna in un “certo modo” vivere la Sofferenza, partecipare alla sofferenza del Cristo nella nostra giornata, nella nostra vita come se tutto fosse voluto per il nostro bene e il bene dei fratelli. Il lavoro diventa così purificazione dal male, dalle imperfezioni. Così anche la pittura deve venire concepita come purificazione, equilibrio, gioia nella fatica, gioia nella semplicità imparando ad offrire tutto al Signore con riconoscenza. Ancora molto spesso sono travolto da dubbi, analisi artistiche e pittoriche… Ma lascio (almeno come desiderio) questi problemi al passato e con grande umiltà e semplicità mi rimetto al lento e laborioso lavoro di pittura.

2009 carbone pressato e acquarello, cm 21 x 29,5

Paesaggio

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Feb. 2009 cart. pressato, acq., acrilico cm 21 x 29,5

2009 past. a cera, acrilico, acq. su carta cm 34,5 x 23

Villanterio feb. 2009 past., acq. su carta cm 21 x 29,5

Cavo Marocco

Paesaggio a febbraio

Boschetto verso sera

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