PORTFOLIO - RACCOLTA INTRODUTTIVA - MANFRDI CALAMAI
INTRODUZIONE. DUE PAROLE. Di tutti i progetti che ho fatto (per ora non tanti) questo, sotto un certo punto di vista, è senzaltro il più difficile. Lo è non tanto per le difficoltà tecniche ad esempio, piuttosto per il significato che ha. Il Portfolio, infatti, è il principale mezzo per trovare lavoro e con i tempi che corrono, trovare lavoro sembra piuttosto difficile. Bisogna considerare anche il fatto che si tratta di un documento di presentazione personale, parlare di sè non è mai facile, principalmente per due motivi, in primo luogo perchè l’immagine che abbiamo di noi, spesso non è la stessa che hanno gli altri, funziona un po’ come quando ascoltiamo la nostra voce registrata, non è come ce la immaginavamo!
L’altro motivo, è che è importante fare una buona impressione, presentarsi come abili professionisti, ma il rischio di sembrare presuntuosi o fanfaroni è molto elevato. Per questo motivo, soprattutto, cercherò di parlare il meno possibile di me e lascerò che sia il portfolio a farlo. A partire dal formato, trattandosi di una “pubblicazione” ed ammettendo che non ne so molto, ho pensato di ispirarmi ai maestri di quest’arte, i Giapponesi, scegliendo un formato giapponese: il JIS B5, una via di mezzo tra A4 e A5. La rilegatura in brossatura a filo refe, mi permette di avere immagini a doppia pagina, per lasciare che siano i progetti a parlare.
L’IMMAGINE CHE ABBIAMO DI NOI, SPESSO NON È LA STESSA CHE HANNO GLI ALTRI, FUNZIONA UN PO’ COME QUANDO ASCOLTIAMO LA NOSTRA VOCE REGISTRATA, NON È COME CE LA IMMAGINAVAMO!
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IN DI CE PORTFOLIO - RACCOLTA INTRODUTTIVA - MANFRDI CALAMAI
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IN
DI CE
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BLACKHOLE
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MANHATTAN
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BIOGRAPY
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OROLOGICALAMAI
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COMING SOON
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SCRIBBLE
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BIOGRAPHY INFO
AND
SKILLS
“Ciao! Mi chiamo Manfredi Calamai, studio, oppure ho studiato, dipende da quando questo trafiletto verrà letto, product design allo IED, prima ho provato a diventare avvocato ma non faceva per me. Conosco bene l’ inglese ed il francese e sono molto curioso.”
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MANFREDI
CALAMAI
FIRENZE 23- 07 - 1990
+39 3 3 4 9 97 5 2 0 0 m a nfred i .ca l a mai @ g mai l .c o m http://m a nfred i ca l a m a i .w i x .c o m/man f re d i c al amai
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Keyshot
Rhinoceros
InDesign
Illustrator
Photoshop
3D Studio Max
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MY SKILLS Per definire una dimensione, va paragonata con un riferimento, ad esempio la lunghezza è legata al metro. In questo caso il mio parametro di riferimento è la totale padronanza della competenza.
Prototyping
Sketching
Technical Drawing
FinalCut
Microsoft Office
Premiere PORTFOLIO - RACCOLTA INTRODUTTIVA - MANFRDI CALAMAI
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BLACKHOLE
C A R G O B I K E Il brief di questo progetto richiedeva di progettare una cargobike per soddisfare i bisogni della mobilità urbana futura. Il principale socoglio che abbiamo dovuto affrontare nel trovare una soluzione a questo problema era la scarsa praticità del concetto stesso di bicicletta da trasporto. In primo luogo per una questione di dimensioni, che alle volte contano, infatti le biciclette
sono tra i migliori mezzi di trasporto urbano, proprio grazie alle loro ridotte dimensioni che consentono di sgusciare nel traffico velocemente. Quindi una cargobike non è appetibile a chiunque, ma soltanto a chi ne abbia un reale bisogno, pochi. Per questo motivo la progettazione si è indirizzata nel cercare di rendere fruibile a chiunque questo genere di mezzi.
“DATE A CESARE QUEL CHE È DI CESARE” QUESTO PROGETTO È STATO SVILUPPATO DA: MANFREDI CALAMAI MARGHERITA FONSECA GIORGIA ERCOLE E TOMMASO PARDINI.
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TRATTANDOSI DI MOBILITA’ FUTURA ANCHE IL CONCEPT E’ PIUTTOSTO “FUTURISTA” SIA DA UN PUNTO DI VISTA ESTETICO CHE FUNZIONALE. SONO TRE GLI ASPETTI CHIAVE: IL DESIGN BASATO SULLE REGOLE FRATTALI, L’AREA DI CARICO CHE SI RIDUCE QUANDO NON E’ USATA E IL SISTEMA DI STERZATA INDIRETTA IDRAULICO.
Questo progetto è nato dal la volontà di comunicare dinamismo ed efficenza. Ciascuna linea è legata alle altre secondo le regole delle geometrie frattali. Un altro elemento che colpisce è il sistema di sterzata indiretta idraulica. Rimuovere il piantone dello sterzo ci
ha permesso di ricavare più spazio per il carico. Carico che è posto su delle pedane mobili, che si aprono solo all’occorrenza, altrimenti questa bicicletta ha dimensioni addirittura più ridotte di una comune bicicletta da città.
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MANHATTAN ICE CREAM PACKAGING
Lo scopo del progetto è quello di creare una famiglia di prodotti versatili ed eleganti, che rispondano ad ogni esigenza di un servizio di catering. Per renderlo possibile ci siamo concentrati prima di tutto sulla funzionalità ed a risolvere il problema della logistica e della gestione degli spazi. Problema risolto tramite un sisema di piegature dei prodotti stessi. Poi, si è escogitato un sistema di packaging e kit per rendere il prodotto appetibile anche ad i privati. Manfredi
calamai
-
Margherita
Fonseca
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-
Giorgio
Ricciardi
22 La coppetta: si tratta della componente principale del progetto. Sono presenti due misure, una alta per contenere dessert generici ed una bassa specifica per i gelati. La caratteristica principale di questa coppetta è che grazie ad un sistema di piegature è capace di collassare su sestessa, riducendo di circa l’ 80% le sue dimensioni, rendendo praticolo stoccaggio. in secondo luogo è dotata di una doppia parete, per isolare l’utente dal freddo e viceversa.
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Il vassoio espositore: Trattandosi di prodotti ideati per il servizio catering, la componente scenica assume un peso considerevole all’ interno del progetto. Per creare un prodotto scenico, senza allontanarsi dal master plan di progettare un sistema attento all’ambiente “from cradle to grave”, sono state integrate più funzioni nello stesso oggetto. Grazie a delle guide in alluminio estruso, tre espositori si trasformano in un vassoio. PORTFOLIO - RACCOLTA INTRODUTTIVA - MANFRDI CALAMAI
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PER COMPLETARE IL PROGETTO È STATO STUDIATO UN SISTEMA DI PACKAGING, CHE OTTIMIZZI GLI SPAZZI. AD ESEMPIO, IN UNA SCATOLA DI 125X135X60MM, SONO CONTENUTE 30 COPPETTE.
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S C R I B B L E
3D PRINTED DESK LAMP L’ idea fu quella di realizzare una lampada da tavolo, prodotta esclusivamente con la tecnologia dello stampaggio 3D. Si stratta di una tecnologia nuova, che permette di realizzare forme altrimenti impossibili. Sempre di più la progettazzione sente l’influenza del digitale, quindi per questo progetto volevo rappresentare il fatto che, malgrado tutti i nuovi strumenti per progettare, il disegno nasce sempre dalla carta. Per farlo, la lampada doveva assomigliare il più possibile ad uno schizzo. C’era anche da comunicare la continuità tra futuro, presente e passato, per farlo ho cercato di creare un shilouette, il più vicina possibile a quella di una lampada classica.
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SEMPRE DI PIÙ LA PROGETTAZZIONE SENTE L’INFLUENZA DEL DIGITALE, QUINDI PER QUESTO PROGETTO VOLEVO RAPPRESENTARE IL FATTO CHE, MALGRADO TUTTI I NUOVI STRUMENTI PER PROGETTARE, IL DISEGNO NASCE SEMPRE DALLA CARTA.
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O R O L O G I C A L A M A I
WATCHMAKING Orologi Calamai nasce dal desiderio di Francesco Calamai di realizzare un sogno: Fabbricare orologi unici al mondo. Prodotti che abbiano una vera storia e la qualità indescrivibile del lavoro dell’uomo. Prodotti nei quali la qualità di ogni singolo componente sia la migliore raggiungibile. Prodotti dedicati a tutte quelle persone che non desiderano apparire, ma fanno della ricerca personale un’ espressione della loro individualità. Il protagonista di questa storia, è Giosuè Calamai, pilota di caccia della Regia Areonautica Militare Italiana. Una vita vissuta con personalità, professionalità e coraggio. La forza e la poesia di questa storia, raccontata da un papà,hanno portato Francesco Calamai ad intraprendere una nuova avventura ed a scegliere un simbolo: il mitico e selvaggio caccia F104, conosciuto come “starfighter” e la sua trasformazione in un particolare orologio, il G50, risultato della fusione della turbina del caccia.
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G50 CRONO L’orologio G-50 non è frutto di uno sterile processo industriale, bensì è stato forgiato dall’acciaio della turbina General Electric che equipaggiava il mitico F-104 dell’Aeronautica Militare Italiana, con l’obbiettivo di realizzare una macchina unica, fatta a mano, che durerà nel tempo. Per la fusione è stata utilizzata la tecnologia della micro-fusione al fine di ottenere una pulizia di materiale come per un aereo supersonico. La cassa è stata ricavata da pieno, tramite la tecnologia dell’elettroerosione, tecnologia che consente la migliore precisione di realizzazione. Successivamente satinata a mano. “Spero che indossare questo orologio renderà orgoglioso il suo possessore almeno quanto ha reso orgoglioso me realizzarlo.”
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COMING
SOON
LAMPADA A PUTRELLA
Questa è una progettazzione fatta all’inizio del terzo anno allo IED, il brif riguardava la realizzazione di una famiglia di lampade da esterno per il roofgarden di una catena di grandi alberghi. Dalla analisi condotta ci siamo resi conto che si chiamano “roofgarden”
ma che di garden ce ne era veramente poco. Il progetto quindi ha preso la piega di denunciare questo fatto. Per farlo abbiamo tratto ispirazione dalla teoria del caos, creando una speciale lente che genera un effetto unico.
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La forma delle lampade prende spunto dai contesti urbani, in particolare da New York. Infatti questa è l’emblema della città. In particolare il design rimane il più semplice possibile, assumendo la forma di una putrella, anima dei
grandi edifici. Questa putrella è snaturata dalla luce che ne scaturisce che ha una forma caotica. Per essere piu specifici, la teoria del caos, prefede dei sistemi, attrattori di Lorentz, i cui risultati pimprevedibili, ispirano l’effetto luminoso.
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Se siete arrivati fino qui a leggere, vuol dire che vi è piaciuto quello che avete visto fin’ ora, spero, quindi ora; un piccolo appunto sulla struttura generale di questo portfolio: per renderlo il più flessible possibile, ho deciso di fare un book che raccolga in linea di massima alcuni
dei progetti che ho fatto, per poi approfondirli, dedicandogli un’ altro book a testa. Lo so, è un rischio, è un po’ come i sequel dei film, il primo è sempre il migliore, ma giuro che ho fatto del mio meglio e che ci ho messo lo stesso impegno in ciascuno!
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“CHOOSE A JOB YOU LOVE AND YOU’LL NEVER HAVE TO WORK A DAY IN YOUR LIFE” - Confucius
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