inconto con Gesu'

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Un incontro con Gesù Esaminando la Parola di Dio, vogliamo parlare di un uomo che ha incontrato Gesù e con Lui ha iniziato un nuovo cammino. Quando incontriamo il Signore, Egli fa sempre qualcosa nella nostra vita. Questo è ciò che può capitare a ciascuno di noi. ATTI 3:1-8 dice: “1 Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell'ora nona, 2 mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella», per chiedere l'elemosina a quelli che entravano nel tempio. 3 Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l'elemosina. 4 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» 5 Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. 6 Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» 7 Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. 8 E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.” Quest’uomo incontra Gesù e incomincia a camminare. A dire la verità la storia di quest’uomo è un po’ singolare perché la Scrittura ci dice che egli era zoppo fin dalla nascita e ogni giorno lo deponevano presso la Porta del Tempio detta “Bella” e più avanti scopriremo che quest’uomo era infermo da tanto tempo, quindi c’era una buona probabilità che quest’uomo si trovava davanti a quella Porta, già da vari giorni e quindi aveva già visto Gesù che andava nel Tempio. Non si capisce per quale ragione però, non avesse chiesto prima l’elemosina a Gesù. Non sappiamo nemmeno per quale ragione, avendo guarito tanti sordi , muti, ciechi, avendo anche risuscitato dei morti, Gesù non abbia mai guarito quest’uomo. Ma una cosa sappiamo, che nel momento in cui quest’uomo si incontra con Gesù la sua vita cambia. E’ un uomo la cui zoppia lo costringeva a chiedere l’elemosina, era un uomo la cui deformità lo lasciava fuori dal Tempio, era anche costretto a restare “sulla Porta”. Arriva però il giorno in cui Pietro e Giovanni, ad un’ora per noi insolita, le 15:00 del pomeriggio, vanno al Tempio per pregare, incontrano quest’uomo che chiede loro l’elemosina e in un istante qualcosa cambia. Questi due Apostoli, guidati dallo Spirito Santo, annunciano a quest’uomo il Gesù, che cambia la vita. Possiamo ben dire che quell’uomo da quel giorno in poi iniziò un nuovo cammino, iniziò a camminare, perché vedete una delle figure del peccato nella scrittura è proprio la zoppia, l’essere zoppi. Non avere la capacità di camminare, la paralisi, è una metafora che ben ci fa capire cosa può fare il peccato nell’anima nostra. Purtroppo tanti di noi che camminano con le loro gambe, che non sono né paralitici né zoppi, hanno però un’anima paralizzata e zoppa. Quanti di noi possiamo testimoniare che eravamo in quella condizione, che eravamo sulla soglia della casa del Signore, che eravamo vicini a conoscere Dio, che sentivamo i canti che si cantavano nel Tempio, sentivamo i sacrifici che venivano offerti nel Tempio, vedevamo gli uomini andare e venire, vedevamo e sentivamo che c’era qualcosa ma rimanevamo fuori; fino al giorno in cui abbiamo incontrato Gesù che ha dato un nuovo inizio alla nostra vita. Non c’è età per questo incontro, giovani o anziani non fa differenza, l’importante è accettare Gesù e camminare con Lui.


Quest’uomo era fuori, non poteva entrare nel Tempio, non poteva andare alla presenza di Dio, ma arrivano due uomini che gli parlano di Gesù Cristo il Nazareno , lo prendono per la mano e in quell’istante la forza guaritrice di Cristo entra in lui; questa è l’opera del Signore. Alcuni di noi erano zoppi, mutilati dal peccato, l’anima nostra non riusciva a gioire, ad avere pace con Dio, non riusciva ad avere nessun piacere, e qualunque piacere durava poco e lasciava l’amaro in bocca, fino a quando non è arrivato Gesù ed Egli ci ha rimesso in piedi e ci ha fatto iniziare un nuovo cammino. Chiediamo al Signore di avere un nuovo inizio, di avere comunione con Lui e con la chiesa, non basta essere ospiti in una chiesa è tempo che tu entri a far parte della famiglia del Signore , questo significa aver ricevuto Gesù come personale Salvatore delle nostre anime, aver creduto che Egli è morto per i nostri peccati. Caro amico o amica, Gesù oggi vuole prenderti per mano e rialzarti, vuole farti iniziare un nuovo cammino. A. Esposito


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