Risveglio Pentecostale - Anno LXV - numero 10 - Periodico Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza
Risveglio ottobre 2011
“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105)
P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia
«Tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento... Tuttavia, Signore, tu sei nostro padre» (Isaia 64:6,8)
Risveglio P E N T E C O S T A L E
Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Specchi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giuseppe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo
lupi
Andate; ecco, io vi mando come
Presidente emerito: Francesco Toppi Consigliere onorario: Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova Tel. 049.605127 - fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin.it www.assembleedidio.org Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Banca: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 codice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Crist. ADI Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I. ed è sostenuta da offerte volontarie. In conformità alla Leg ge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei dati personali, la Redazione di Risveglio Pentecostale garantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono custoditi in un archivio elettronico presso la sede del giornale e verranno utilizzati soltanto per inviare la corrispondenza relativa al mensile Risveglio Pentecostale. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i loro autori. I manoscritti non pubblicati non si restituiscono. Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale - Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione 2
agnelli
Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
Provate a immaginare il dolore di quel pastore che ha lavorato tutta una vita per avere un gregge. Ha gioito quando sono nati gli agnellini, si è affa ticato per portare al pascolo il gregge e accade poi che, una brutta notte, ar rivano i lupi, che sbranano e devastano tutto il gregge. Il lavoro di una vita sva nito in un momento!
Viviamo in un mondo che si ritiene vincente, un mondo che vuole condi zionare tutto e tutti; un mondo che ti offre tre e ne paghi uno, ma, in realtà, offre zero e paghi con la tua vita e per tutta la tua vita. Questa è la realtà alla luce della quale, ogni uomo, anche noi credenti, possiamo risultare perdenti. Il salmista afferma: “Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi e non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori” (Salmo 1:1). Dobbiamo fare la no stra strada senza distrazio ni, dobbiamo seguire “la Via” senza avventurarci per scorciatoie. La via che porta in cielo è una via non a doppia corsia, ma a senso unico. Come credenti sia mo simili ad agnel li in un mondo di lupi, siamo semplici, ma dobbiamo vigilare bene affinché non cadiamo nei tranelli del nemico. Gesù disse: “Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Mat.10:16). Il lupo è un pre datore che agisce spesso nel buio del la notte perciò, se
in questo numero
agnelli in mezzo ai lupi
vogliamo evitare ogni pericolo, dob biamo camminare nella luce di Cri sto Gesù. Il lupo agisce in branco e prima di attaccare la preda cerca di isolarla dal gregge. Non isoliamoci dalla chiesa del Si gnore, e non permettiamo che al cuno resti isolato nella Chiesa del Signore, perché ogni anima ha un grandissimo valore agli occhi di Dio. Il pastore conosce la tattica e il modus operandi di questi anima li che di giorno stanno nascosti nel le loro tane. Il mondo non agisce nel la luce, ma opera nelle tenebre, per ché è sottoposto al principe delle te nebre. I lupi stanno nelle tane e di notte salgono sulle alture e tendono l’orec chio. Il mondo ci guarda per attentare alla nostra anima, più di quello che noi pensiamo, perché giace sotto l’autorità del principe delle tenebre, del leone ruggente. L’udito dei lupi è acutissimo, per cepiscono il leggero beato, il fiato della pecora che si è allontanata dal le altre. Quando attaccano, trascina no in posti sicuri l’animale da sbrana re; talvolta quando scannano le be stie, alcune muoiono per dissangua mento. I danni fatti dal diavolo non danno talvolta risultati immediati, ma, per chi cammina con un piede nel mon do, la morte dell’anima avviene len tamente.
Alcune vittime perdono subito la loro vita, altre muoiono dopo una lunga agonia. Il credente che ritorna nel mondo, che pecca, che si allontana da Dio, non lo fa in un solo momento, ma c’è tutto un cammino che talvolta dura anche anni. Un passo alla volta e, alla fine, ci si trova decisamente lontani da Dio, magari per aver ascoltato qualche errato consiglio ed essersi fidati più dell’uomo che di Dio. “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore ma dentro sono lupi rapaci” (Mat.7:15). Sì, vigiliamo sui “buoni amici” del mondo. Dobbiamo poterci rappor tare con le persone del mondo, per strada, soprattutto nell’ambiente di lavoro, conviverci testimoniando di Cristo, ma non possiamo appartene re loro e condividere le loro scelte! L’apostolo Paolo espone, per rive lazione dello Spirito Santo, la real tà della società di oggi: “Negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza” (2Tim.3:1-5). Poi dà un’esortazione precisa: “Da costoro allontanati”.
ottobre 2011 ANDATE; ECCO IO VI MANDO COME AGNELLI IN MEZZO AI LUPI
Enzo Specchi ...................................... pag.2-4
MISSIONE ALBANIA
Angelo Gargano .............................. pag.5-6
MINI MISSIONE BALCANI
Angelo Gargano................................ pag.7-8
PERCHÉ?
Pasquale Puopolo . ......................... pag.9-10
DIO NON TI DIMENTICHERÀ
Michele Rutigliano ............................. pag.11
CAMBIARE DENTRO
Giorgio Botturi . ............................ pag.12-13
GENITORI E FIGLI
Paolo Faia . .................................... pag.14-16
PROMOSSI ALLA GLORIA VINCENZO SANZO
Paolo Lombardo ................................ pag.17
NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ...............................pag.18-23 APPUNTAMENTI . .................... pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org
Risveglio Pentecostale è disponibile anche in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un programma screen reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo adi.veneto@tin.it (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub). Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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Ricordiamo che Satana è come il leon ruggen te. Pietro scrive: “Siate sobri, vegliate, il vostro avversario, il diavolo va attorno come un leon ruggente, cercando chi possa divorare; resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo” (1Pie.5:8). Qualcuno ha detto che il diavolo è come un ca ne alla catena che abbaia, digrigna i denti. Non ti devi spaventare, ma stai ben attento a non avvi cinarti troppo: quella catena ha un certa lunghez za e c’è un certo spazio in cui questo animale può operare. A volte possiamo correre il rischio di sentir ci così forti da voler competere con il diavolo e con la mentalità del mondo. Se lo faremo saremo perdenti, perché il Signore ci guida quando fac ciamo la Sua volontà, quando parliamo secondo la Sua volontà, quando operiamo secondo la Sua volontà. Alcuni pensano di poter dissetarsi alla fonte del diavolo senza incorrere in conseguenze che, invece, sono reali. L’unica acqua fresca, zampil lante e pura viene da Gesù: “Chi ha sete venga a me e fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Giov.7:37). Con Dio siamo più che vincitori, ma senza di Lui non potremmo affrontare alcuna battaglia. Co me uomini siamo perdenti per natura: “Chi pensa di stare in piedi stia attento a non cadere” (1Cor.10:12). È Gesù che ci rende forti, ci proteg ge, perché solo Lui conosce le nostre debolezze. Saul, Davide e Salomone si sentivano così forti che non confidarono più in Dio, ma sulla propria posizione e sulle proprie capacità. La loro sconfitta ebbe inizio quando iniziarono ad accettare la mentalità del mondo, accoglien do nella propria vita e nella propria casa persone del mondo. C’è uno scopo soltanto per essere in contat to con il mondo, quello di portare il messaggio di Cristo Gesù per la salvezza delle anime. In I Cronache 10:13 sta scritto: “Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il Signore per non avere osservato la Parola del Signore” e nella sua morte coinvolse anche suo figlio, Gionathan. Dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi co sa facciamo, nel bene o nel male, coinvolgiamo quelli che ci stanno vicini, le persone che amia mo. Se una famiglia ha problemi e si divide, la co sa non riguarda solo una persona, il marito o la
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moglie, ma soprattutto coinvolge i figli e perfino la Chiesa del Signore. In II Samuele 12:9 è scritto il rimprovero: “Perché dunque hai tu disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto uccidere Uria, l’Ittita, hai preso per te sua moglie e hai ucciso lui con la spada dei figli di Ammon”. Ti sei usato dei nemici di Israele per ucci dere la persona che ti serviva, Uria. Si può uccidere fisicamente, si può anche ucci dere spiritualmente, nell’anima. Si può ferire sol tanto con una parola! Dio ci aiuti! Dio aveva fatto cose grandi per Davide che, a un punto della sua vita, pensava di poter fare da solo quanto più gli piaceva, come le molte per sone che pensano di amministrare la propria vita come vogliono. L’unico amministratore della vita per la salvez za è Cristo Gesù il Signore. Il codice per la salvezza è la Parola di Dio. Il re Salomone oltre alla figlia di Faraone amò molte donne straniere, delle Moabite, delle Am monite, delle Idumee, delle Sidonie, delle Ittee. Donne appartenenti ai popoli nemici d’Israele dei quali l’Eterno aveva detto ai Suoi figli: “Non andate da loro e non vengano esse da voi. Poiché esse pervertirebbero il vostro cuore per farvi seguire i loro dei” (1Re 11:2). Le sue mogli gli pervertirono il cuore nel tempo della vecchiaia verso altri dei. Salomone non appartenne più tutto all’Eterno, al suo Dio, e fece ciò che è male agli dell’Eterno. Solo se Dio è nella nostra vita, saremo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati (cfr. Rom.8:37). Giuseppe fuggì la tentazione. Dio “è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare” (1.Cor.13:10). Dai lupi di questo mondo, con l’aiuto di Dio è possibile fuggire, le proposte del mondo è possi bile declinarle non tanto per le nostre forze, ma per l’aiuto di Dio, nella certezza delle parole di Gesù: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti, e nessuno può rapirle dalla mano del Padre” (Giovanni 10:27;29). Enzo Specchi
Missione
ALBANIA Gesù disse: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse” (Matteo 9:37,38). Credo che questa sia la preghiera di molti credenti che stanno chiedendo al Signore, insistentemente, di suscitare e preparare degli operai che sentano da parte Sua la responsabilità dell’evangelizzazione dei perduti, anche di quelli che si trovano oltre i nostri confini nazionali. Nell’attesa che il Signore chiami dei predicatori missionari che sentano il peso e il desiderio di essere coinvolti nell’annuncio del Vangelo in quelle parti del mondo dove ancora il messaggio di salvezza è relativamente sconosciuto, le Assemblee di Dio in Italia stanno continuando ad organizzare delle mini missioni che si spingono oltre i nostri confini. Nel mese di luglio 2011, il Dipartimento Missioni Estere ADI, con la collaborazione delle chiese dell’Italia Nord Est e su richiesta dell’Opera consorella delle Assemblee di Dio in Albania (ADA), ha organizzato la terza mini missione per portare sostegno ai credenti del posto e incentivare l’opera d’evangelizzazione degli increduli, in quest’area del mondo prevalentemente musulmana.
Giovedì 7 luglio quattordici credenti, tra cui quattro pastori, provenienti da diverse chiese dell’Italia Nord Est, sono partiti per Tirana, capitale dell’Albania, dove venivano accolti, al loro arrivo, dal fratello Gezim Spahija, Presidente delle ADA. Dopo aver ricevuto informazioni inerenti alla missione che si apprestavano a compiere, iniziavano il lavoro di edificazione dei credenti e di evangelizzazione dei perduti. In collaborazione con i pastori e i credenti del posto hanno visitato varie chiese, ospitate in locali molto modesti e, a volte, anche fatiscenti, il cui denominatore comune è stata la presenza di persone desiderose di ascoltare la Parola di Dio e di sperimentare la potenza che c’è nel nome di Gesù Cristo. A queste riunioni hanno partecipato anche molti non credenti che hanno ascoltato la parola di Dio per la prima volta e molti cuori sono stai toccati dal messaggio di salvezza. Il gruppo di credenti italiani impegnato nella missione ha svolto un lavoro che li ha portati in varie città e sobborghi dell’Albania testimoniando e predicando il messaggio del Vangelo. È stato toccante constatare la grande fame della Parola di Dio e, in ogni riunione, i pastori provenienti dall’Italia sono stati im-
Nelle foto: sotto a sinistra il fratello Di Bello mentre predica interpretato dal fratello Spahija, a destra una riunione di evangelizzazione alla quale hanno partecipato molti bambini
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Nelle foto qui sopra a sinistra un gruppo di credenti che consegna altri pacchi, in centro il gruppo dei fratelli italiani all’arrivo all’aeroporto di Tirana e, destra, il gruppo dei credenti provenienti dall’Italia insieme al fratello Gezim Spahija e al fratello Costanti, uno dei pochi pastori di origine albanese
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pegnati nella predicazione, mentre persone adulte e bambini hanno ricevuto il messaggio di salvezza. Il pastore Antonio Di Bello, responsabile del gruppo, così racconta l’esperienza fatta in una delle tante riunioni tenute: “Abbiamo celebrato il culto al Signore in un locale non più grande di una decina di metri quadri. Oltre trenta persone adulte e molti bambini erano assiepati in questa stanza e appetivano in modo glorioso la Parola di Dio”. Gloria a Dio! In una nazione come l’Albania, dove l’ateismo era stato reiterato per legge dallo Stato è bello sentire che le persone “appetivano in modo glorioso la Parola di Dio”. Dio è all’opera in questa nazione, lentamente ma progressivamente chiese vengono costituite, c’è bisogno di operai che rispondano alla chiamata del Maestro ed è meraviglioso fare parte di questo glorioso progetto di salvezza che ha il nostro Dio e Padre celeste. Oltre all’opera di edificazione ed evangelizzazione fatta in pubblico nei vari locali messi a disposizione o per le strade, un’altra parte della missione prevedeva la distribuzione di pacchi con generi di prima necessità ad alcune famiglie povere dell’entroterra albanese. Attraverso la generosità delle chiese dell’Italia Nord Est, oltre a finanziare per intero i costi della missione, si è avuta la possibilità di confezionare 200 pacchi del peso medio di oltre venti chilogrammi al cui interno vi erano cibarie, una Bibbia e letteratura in lingua albanese. Lo scopo primario di quest’opera “sociale” non era quello di far giungere cibo alle famiglie, per quanto questo sia biblico, utile e necessario, ma quello di far giungere la Parola di Dio, la Bibbia, in case dove mai è entrata e
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dove, in alcuni casi, risultava completamente sconosciuta. Sono state visitate diverse famiglie che preventivamente erano state selezionate dai pastori del posto, dove è stato consegnato un pacco viveri, la Parola di Dio e, in alcuni casi, data anche la testimonianza di salvezza. Ancora il fratello Antonio Di Bello comunica le sue impressioni: “Abbiamo visitato una zona molto povera. Abbiamo avuto un culto d’evangelizzazione dove c’erano tanti bambini e diversi adulti, soprattutto donne. Dopo la riunione abbiamo distribuito svariati pacchi di alimenti... Quasi in tutte le famiglie dove siamo andati abbiamo avuto la possibilità di pregare per loro e con loro e, sebbene fossero famiglie povere, ci hanno sempre voluto offrire qualcosa...”. La parola di Dio è entrata in queste case ed ora non ci rimane altro che pregare in attesa che il seme sparso possa germogliare e portare frutto. Martedì 12 luglio il gruppo è rientrato in Italia, grato a Dio per l’opportunità data e perché “la Sua benedizione ha veramente consolato i nostri cuori”. Le parole del nostro caro Maestro e Salvatore Gesù Cristo continuano a ritornare alla nostra mente e preghiamo che mai si allontanino da quelli che si ritengono nati di nuovo: “Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra” (Atti 1:8). “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente” (Matteo 28:19,20). Angelo Gargano
mini missione
BALCANI Nelle foto: sotto a sinistra l’esterno di un locale di culto con il gruppo proveniente dall’Italia e con parte di coloro che hanno partecipato alla riunione. A destra momenti di preghiera nel culto al Signore.
Continua l’impegno missionario oltre i confini nazionali delle Assemblee di Dio in Italia. Stiamo pregando che Dio susciti uomini e donne salvati e consacrati al servizio del nostro amato Cristo Gesù, che sentano la chiamata missionaria di andare a predicare il Vangelo “oltre la nostra Gerusalemme” a quanti hanno bisogno di sentire il messaggio di salvezza. Intanto si continua a organizzare mini-missioni con lo scopo di incoraggiare i missionari di altre nazioni che svolgono il loro arduo compito in queste terre, prendere coscienza della realtà spirituale che c’è in queste nazioni e predicare l’Evangelo della grazia agli abitanti di questi luoghi provati da decenni di dittature e di regime comunista. A seguito della prima mini-missione del gennaio scorso in collaborazione con le chiese della Zona Italia Nord Ovest, la seconda organizzata dal Dipartimento Missioni Estere ADI ha visto impegnate le chiese della Lombardia. Lunedì 25 aprile il gruppo di sedici credenti, tra cui tre pastori, si è imbarcato alla volta della capitale albanese, Tirana. Giunti in serata e accolti dal fratello Gezim Spahija, Presidente delle Assemblee di Dio Albanesi (ADA), sono stai accompagnati nei locali della Scuola Biblica delle ADA dove hanno
ricevuto ristoro e informazioni relative alla loro missione. I fratelli provenienti dall’Italia sono stati divisi in tre gruppi, per il programma di attività evangelistica in Macedonia, in Kossovo e Montenegro. Martedì 26 i gruppi si sono mossi insieme agli studenti della Scuola Biblica delle ADA verso il luogo di destinazione raggiunto in alcune ore di viaggio. Il viaggio per la Macedonia è stato segnato da un incidente accorso a uno dei nostri veicoli. A causa del maltempo, un’auto è piombata addosso alla nostra provocando ingenti danni ma, grazie a Dio, nessuno dei fratelli che si trovavano all’interno ha subito conseguenze. Dopo undici ore di viaggio siamo stati accolti a Skopje da un missionario americano, e il gruppo di credenti italiani e studenti della Scuola Biblica albanese ha dato inizio al programma previsto. Con la dovuta cautela da usare quando ci si trova in un paese dove la maggioranza della popolazione è musulmana i fratelli hanno organizzato un rinfresco in un centro commerciale dove anche vi era una sala appositamente preparata per accogliere persone che venivano invitate a consumare una bevanda e, con l’occasione, veniva loro presentato il messaggio della salvez-
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Nelle foto, a sinistra un’affollata riunione di evangelizzazione; in centro momenti di preghiera dopo una visita una famiglia; a destra il gruppo dei fratelli della Lombardia che ha partecipato alla mini missione
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za. Molti sono stati coloro che hanno ascoltato e hanno ricevuto letteratura cristiana. Un’altra attività evangelistica si è svolta per le strade dove, con l’ausilio dell’interprete o parlando con chi comprendeva la lingua italiana, è stato annunciato l’Evangelo e qualcuno ha anche accettato che si pregasse per lui. Queste sono cose che per noi, in Italia, sono usuali e frequenti, ma che in un paese a maggioranza musulmana risultano eccezionali e miracolose. A Skopje, il gruppo proveniente dall’Italia ha avuto anche modo di incontrare e conoscere Rilinda Hoxha, missionaria delle ADA, sostenuta dalle Assemblee di Dio in Italia. In Kossovo la destinazione del gruppo è stata la città di Mitrovicë (Mitroviza) al nord, ai confini con la Serbia. Il gruppo di fratelli, dopo otto ore di viaggio, è stato accolto da un giovane missionario che ha raccomandato cautela nell’annuncio del Vangelo fra i kossovari, popolo a stragrande maggioranza musulmano. Una parte del lavoro è stato fatto visitando famiglie che hanno accolto il gruppo, alcune di queste sono state aiutate nelle loro estreme necessità, anche per il bisogno di medicinali per i loro malati. In qualunque casa si sia entrati, è stato annunciato il messaggio di salvezza. Buona occasione è stata la visita a un campo Rom, dove è stato annunciato il Vangelo e sono state visitate alcune famiglie che lo hanno accolto. Non programmata è stata effettuata una evangelizzazione nella serata di giovedì 28 aprile per le strade della città. Un uomo disagiato, al quale è stato offerto un piatto caldo, ha accettato che gli si parlasse dell’amore di Dio e ha accettato che si pregasse per lui. Appena finito di pregare siamo stati avvicinati da alcuni giovani presenti che, in lingua albanese, con fare duro e minaccioso hanno contestato il nostro operato e invitato il gruppo ad andare via. Il Signore ha dato grande calma nel cuore dei credenti, che hanno approfittato anche di quell’occasione inaspettata per parlare dell’amore di Dio e dell’opera compiuta dal Signore Gesù Cristo sulla croce.
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Il gruppo diretto in Montenegro è stato accolto, nella città di Ulcinj, da una sorella missionaria che, dopo le dovute presentazioni, ci ha parlato delle sue esperienze, ricordando quanto sia difficile parlare della salvezza ad una popolazione di estrazione musulmana, specialmente per una donna, con una serie infinita di problemi da affrontare. Il lavoro missionario in questa nazione è ancora agli inizi ma, oltre alla sorella, ci sono altri missionari tra i quali un fratello tedesco sposato a un’italiana che racconta le loro esperienze fatte in questa terra, dove l’opera di Cristo e quasi sconosciuta. Il lavoro del gruppo proveniente dall’Italia si è svolto in un centro che accoglie bambini autistici, in cui si è avuto modo di distribuire letteratura cristiana e parlare, con la dovuta delicatezza, con le mamme di questi bambini e gli operatori che ascoltavano il messaggio del Vangelo e le varie testimonianze di salvezza. Toccante è stato il dialogo con la responsabile del centro che, visibilmente commossa, ha ascoltato dell’opera di Cristo e le testimonianze dei fratelli che componevano il gruppo. Incoraggiante è stato l’incontro fatto con una coppia montenegrina convertitasi all’Evangelo che, con il suo bambino, ha testimoniato dell’esperienza della salvezza, incoraggiandoci nel considerare le meraviglie del Signore compiute in quella nazione. Venerdì 29 aprile, i tre gruppi hanno iniziato il viaggio di ritorno verso Tirana e si sono incontrati presso i locali della Scuola Biblica raccontandosi le esperienze fatte. Sabato 30 aprile il gruppo si è imbarcato per fare ritorno in Italia. Questa esperienza ha messo un grande peso nel cuore dei partecipanti di pregare per i Balcani. Il nostro desiderio è che Dio possa suscitare operai che sentano di impegnarsi in prima persona per l’evangelizzazione di queste zone, affinchè un grande popolo proveniente da queste nazioni possa fare parte della grande folla che parteciperà alle nozze dell’Agnello (Apocalisse 19:1-10). A Dio sia la gloria! Angelo Gargano
Perché?
“o uomo, chi sei t u che r eplichi a Dio? ” [Rom a ni 9:20]
La vita di ciascun uomo è caratterizzata da molti “perché”. Quanti sono i perché senza risposta, quanti gli inter rogativi che lacerano l’anima dell’uomo, provocando sofferenza, dolore, afflizione! Alcuni perché sono superficiali, altri più profondi… “Perché la sofferenza? Perché la malattia? Perché la dif ficoltà? Perché questa dura prova? Perché questo even to negativo? Perché sono in questa circostanza? Perché questa tempesta improvvisa nella mia vita? Perché il di stacco di un mio caro?…” A volte queste domande atta nagliano anche la mente del credente, che vede il pro prio cammino sempre più difficile da percorrere, pieno di difficoltà e di ostacoli. Risolto un problema, ecco pre sentarsene un altro, ottenuta una vittoria, ecco subi to presentarsi un’altra battaglia. Il rischio è quello di ce dere alle pressioni, è quello di arrendersi, di fermarsi, di non combattere più, di non lottare… Il credente deve ricordare, soprattutto in circostanze avverse, che “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno...” (Romani 8:28) e “Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare” (1 Corinzi 10:13). Il credente deve aver impressa nella propria mente la consapevolezza che Dio è per lui un padre buono, che non si “diverte” nel far soffrire i propri figli, ma è pron to a donare il meglio per loro! Paolo afferma: “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” (Romani 8:32). Gesù un giorno disse: “Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7:11). Il Padre celeste darà ai Suoi figli cose buone! Cose, cioè, che producono benessere, soddisfazione, appaga mento, non malessere, insoddisfazione, inquietudine… Ci sono cose che possono apparire belle, ma non sono buone, cose che l’uomo desidera e che pensa possano produrre benessere alla propria vita, invece risultano essere nocive e dannose! Il Signore sa che cosa è buono per i propri figli! L’uomo in genere ha un proprio concetto di bontà, pensa che sia buono non attraversare momenti diffici
li, che sia buono per lui non avere problemi economici, pensa che sia buono non essere ammalato o soffrire o sentirsi solo… e quando si trova immerso nelle varie dif ficoltà della vita è pronto a giudicare l’operato di Dio e mette in dubbio il Suo amore meraviglioso. Il Signore a volte permette varie difficoltà nella vita dell’uomo per diversi motivi. Sensibilizzare il cuore dell’uomo alla Sua voce. “È meglio andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; poiché là è la fine d'ogni uomo, e colui che vive vi porrà mente.” (Ecclesiaste 7:2). “Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”. (Osea 2:14). Fin dai primi versi della Bibbia il Cre atore del cielo e della terra, l’Onnipotente, ci viene pre sentato come l’Iddio che parla; Egli ha sempre parlato al Suo popolo e continua a parlare ancora oggi! L’uomo però non ci bada (Giobbe 33:14), è impegnato in tante attività, in tanti progetti… e non si ferma ad ascoltare la Sua voce. Il Signore quindi si trova “costretto” a per mettere delle situazioni difficili, affinché possiamo fer marci e ascoltarLo! Formare il carattere dei Suoi figli. Non c’è crescita senza sofferenza e senza rinuncia; a nessun uomo piace soffrire e rinunciare. Si fa di tutto per evitare la soffe renza e la si vuole evitare anche alle persone care; il ge nitore ad esempio vorrebbe evitare dei dolori al figlio, e fa di tutto per custodirlo in una “campana di vetro” ma, inevitabilmente, prima o poi il giovane si troverà
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ad affrontare qualche difficoltà da solo e in quella occasione andrà in crisi, in quanto non gli è stato permesso di crescere… La sofferenza ci aiuta a di ventare uomini e donne di Dio pronti ad essere usati dalle mani del Maestro! Uomini e donne che hanno affrontato difficoltà di vario genere, che hanno superato la “prova del fuoco” e sono diventati dei validi strumenti nelle ma ni di Dio! Quanta sofferenza dovette “gustare” Abramo, quando gli fu chie sto di sacrificare il figlio Isacco. Quanta fede ripose in Dio, a tal punto da cre dere che Lui sarebbe stato potente da farlo ritornare in vita (Ebrei 11:19). Quanto era cresciuto Abramo!
ABC della Salvezza A
ConoscerLo di più. Nelle varie difficoltà Dio si rivela per quello che è, non per quello che noi vorremmo che Lui fosse. A volte ci si dimentica che Dio ha dei piani diversi dai nostri; Egli mostra di avere dei desideri diversi dai nostri e spesso facciamo fatica ad attuarli, a sottometterci alla Sua volontà e que sto provoca sofferenza! Ricordiamoci sempre ciò che il Signore ricorda a me e a te: “Io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11). Il Signo re ha dei progetti per la mia e la tua vita, forse non sono conformi ai nostri, ma il Suo piano senza dubbio è migliore del nostro, la Sua volontà è buona, gradita e perfetta (Romani 12:2)! Desideriamo quindi dire, come Gesù quan do si trovò in un momento di estrema sofferenza: “Padre… non la mia volontà, ma la tua sia fatta …”(Luca 22:42).
AMMETTI DI ESSERE PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati. "Non c'è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23).
Realizzare l’aiuto e la liberazione di Dio. Proprio nella sofferenza possia mo capire ancora di più alcuni versetti della Sua Parola: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”, “Il Signore è il mio aiuto, io non temerò…” (Ebrei 13:5, 6), e ancora “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente” (Matteo 28:20); “Ma ora così parla il Signore, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto, e dei popoli in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te…” (Isaia 43:1-5). “Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca” (Sal.213:1). Nei momenti più duri, più difficili della vita possiamo contare sulla presenza, l’aiuto e la liberazione sicura del nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù, uni co vero amico!
BISOGNA NASCERE DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). "A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12). "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).
Per prepararlo per il cielo. “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria…” (2 Corinzi 4:17). La prova porta il credente a comprendere e a dare il giusto va lore a tutte le cose; in altre circostanze di iperattività, di benessere, di salu te non si ferma a riflettere su quante cose inutili lo tengono legato e quanta fatica e tempo spende per ricercarle, trascurando le cose celesti! La cosa più importante, che a volte dimentichiamo, è che Dio ci vuole pronti per il cielo! Se ti trovi ad affrontare qualche difficoltà, se il mare è in tempesta, se sei nella sofferenza, non chiederti perché, non contendere con Dio, non replica re a Lui, ma sappi che il Signore veglia sulla tua vita, si prende cura di te e ti aiuterà a superare ogni situazione difficile, dandoti la Sua pace! Non temere, soltanto continua ad avere fede (Marco 5:36)! Pasquale Puopolo 10 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - O t t o b r e 2 0 1 1
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CREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE! "In nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). "Perché se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9). "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31).
DIO NON TI DIMENTICHERÀ C'è parola di conforto per te: Dio non ti dimenticherà mai, non si dimenticherà di te! Non ha dimenticato le tue preghiere, quando le nubi si addensavano nella tua vita e hai gridato a Lui perché non riuscivi più a vedere l’orizzonte delle gloriose promesse di Dio. Non ti ha dimenticato, quando vedevi il tuo futuro che si oscurava e le tue giornate nere di angoscia e di tormento sembravano non passare mai. Non ha dimenticato il tuo amore e il tuo zelo per Lui perché Lui ha manifestato il Suo amore verso di te, perdonando i tuoi peccati ed aprendoti la via della salvezza. Quel bicchiere d’acqua dato all’assetato, quel sorriso che hai avuto per lo sconfortato, quella parola per chi non aveva più parole, quella stretta di mano all’amico, quel gesto di comprensione verso colui che forse da te si aspettava soltanto sdegno e disprezzo: Dio non ha dimenticato! Dio non ha dimenticato il giorno in cui hai manifestato il Suo amore verso il prossimo, quando ti sei identificato con l’estraneo e hai difeso il debole. Dio non ha dimenticato la tua testimonianza di fedeltà e di obbedienza alla Sua Parola, che ha esercitato sugli altri una profonda convinzione di peccato, quando questa testimonianza parlava più forte delle tue parole, quando gli altri hanno visto Gesù in te e attraverso di te. Gesù sa ascoltare la voce del tuo cuore e vede il tuo bisogno, quando ti appoggi alle infinite risorse della grazia. Dio non ha
dimenticato e non dimenticherà i momenti in cui, chiudendoti nella tua cameretta di preghiera, hai lottato contro le potenze che cercavano di lacerare la tua anima e di allontanarti da Colui che ti ha tanto amato e ha dato la Sua vita per te. Non ha dimenticato le tue lacrime e, mentre i tuoi difetti, le tue penurie, la tua stessa carne ti calunniavano davanti a Dio, tu hai ripetuto la breve ma gloriosa preghiera del pubblicano nel Tempio: “Abbi pietà di me”. Dio non ha dimenticato i pochi spiccioli della vedova, ma ricorda la sua offerta; altri non hanno badato a quel gesto e forse lo hanno disprezzato, ma Lui lo ha registrato nel Suo Libro eterno, e un giorno lo leggerà davanti agli angeli del cielo e dirà: “Vieni, mio buon servitore”. Dio non dimenticherà l’umiltà della donna cananea, la fede del centurione, l’adorazione di Maria nella casa dell’arrogante fariseo, ed il tocco della Sua veste, che guarì quella donna dal flusso di sangue. Dio è sempre a disposizione per tutti coloro che con fede credono che il Gesù dei miracoli è presente e vivente, anche se la folla dei curiosi e di coloro che vanno in cerca di novità sembra gridare più forte. Dio non ti dimentica, caro fratello, cara sorella. Dio non dimentica la tua fatica e il tuo fervore: stanne certo! La Sua grazia, il Suo amore e la Sua consolazione siano con te fino alla fine. Michele Rutigliano Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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Cambiare de Molti si danno una gran pena a risiste marsi il look con tiraggi vari e infiltrazioni di ogni sorta. Altri si sottopongono ad interventi di chirurgia estetica. Tengono così tanto al le apparenze che impegnano non pochi soldi per ostentare una bellezza botuli nica e del tutto passeggera: il processo dell’invecchiamento è lento ma inesora bile (sic!). Altri si rendono conto che hanno biso gno di cambiare atteggiamento verso gli altri. Altri ancora cambiano opinione e pen siero nei riguardi di qualche presa di po sizione preconcetta che hanno sostenuto fino a qualche tempo prima. Poi ci sono quelli che cambiano parti to, squadra di calcio, idea religiosa, lavo ro, casa, fidanzato... Viviamo in un mondo contrassegnato da continui mutamenti: cambia il tempo e, spesso, i nostri umori con esso! L’Ecclesiaste mette in risalto proprio questa verità ma, allo stesso tempo, di chiara laconicamente che “non c'è nulla di nuovo sotto il sole” (1:9). Il tono del li bro è incalzante e quanto mai ripetitivo, come un pendolo che si muove in conti nuazione ma che, di fatto, è sempre nella sua posizione. Ma il punto è questo: in effetti, i cam biamenti che vediamo sono tutt’altro che reali: “Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà”, non è forse quello che sentiamo dire dalla gen te per strada? “Questo già succedeva in passato, ma nessuno lo sapeva, le perso ne sono sempre state le stesse!”; i discor si sono più o meno questi. Questo per ché i cambiamenti, per quanto epocali o individuali; di portata storica o familiari, finché si fanno “sotto il sole” rimangono
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sempre epidermici, superficiali, di faccia ta e meramente apparenti. Il cambiamento vero è quello interiore, quello che l’Evangelo, per la virtù divina dello Spirito Santo, concepisce e produce nel cuore e, di riflesso, nella mente e nel la vita più in generale del credente. L’uomo procede nei suoi cambiamenti da fuori, Dio parte da dentro: la differen za si riscontra fondamentalmente da do ve tutto si origina e questo ne caratteriz za l’essenza stessa. Il Signore non mette la proverbiale “pezza”, o per dirla in termini evangeli ci “la stoffa nuova nel vestito vecchio” a mo’ di miglioramento estetico; lo Spirito Santo interviene dentro, laddove bisogna principiare l’opera, alla radice. L’esperienza cristiana non è paragona bile al lavoro di un buon truccatore che, con una buona dose di belletto e di me stiere, rimette un po’ a posto il nostro aspetto esteriore, ma l’opera si produce all’interno e si manifesta all'esterno at traverso una vita di santità e consacrazio ne. Il profeta Ezechiele è molto esplici to nel merito quando, da parte di Dio, di chiara la volontà divina di operare nel Suo popolo: “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne” (36:26). Il Signore non voleva produrre una ri forma sociale, un rinnovamento religioso e neppure provvedere un corso politico nuovo al Suo popolo, ma dare un cuore e uno spirito nuovi. Di fronte all’impossibilità umana, agli inutili tentativi dell’individuo, ai buoni propositi venuti meno, il Signore stesso si produce in un’opera che non può essere surrogata da qualcosa di esteriore e po
dentro sticcio: è soltanto ciò che Dio ci può dare, quello che Lui ci mette dentro che fa la differenza e che genera un cambiamento reale e duraturo. Quello che il Signore ci vuole do nare è uno “spirito nuovo”, un “cuore nuovo”: da lì si parte, ogni co sa compiuta dallo Spirito Santo ha la sua autentica origine “dentro di noi”. L’intervento di Dio si fa precede re da qualcosa che viene tolto, un cuore duro insensibile, per fare spa zio ad uno nuovo, spirituale. Ma c’è un elemento dal qua le non si può prescindere: il ravve dimento. Questo, in ultima analisi, muove la mano del “chirurgo divi no”. È l’uomo, compunto dallo Spi rito Santo, che si riconosce e si di chiara bisognoso dell’intervento del Medico perfetto. Sia nell’Antico sia nel Nuovo Te stamento vediamo che questa azio ne si fa precedere dal grido di aiu to, dall’invocazione suscitata dal la presa di coscienza di un popo
lo o un individuo che si riconosco no bisognosi della grazia di Dio: “Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato” (Romani 10:13; Atti 2:21) e si fa seguire da un’esperienza di manifesto rav vedimento e conversione autentici: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati” (Atti 3:19). Quest’opera miracolosa è, let teralmente, un atto creativo di Dio compiuto nel cuore del credente che riconosce di essere peccatore e bisognoso di “cambiare dentro”. Gesù definisce questa esperienza la “nuova nascita”. Il peccatore che si ravvede e si sottopone a quest’intervento divi no nasce di nuovo, riceve un cuo re nuovo, uno spirito nuovo e le co se vecchie passano, perché tutto diventa nuovo (cfr. I Corinzi 5:17). Questo è vero cambiamento, cam biamento dentro! Giorgio Botturi
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Genitori e figli Dio attraverso la Sua Parola rivolge un invito chiaro e importante ai genitori e ai figli in modo che essi vivano in famiglia secondo la Sua volontà e realizzino la benedizione della vita famigliare: “Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto … e voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore” (Efesini 6:1,4). I principi stabiliti dalla Scrittura che regolano il rapporto tra genitori e figli, visti alla luce della società nella quale viviamo, per molti sono considerati obsoleti e fuori luogo. I rapporti interpersonali all’interno delle famiglie, a causa
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dell’egoismo, sono sempre più superficiali e distaccati, causando fratture, incomprensioni, insofferenze e contrasti. I mezzi di comunicazione riportano quotidianamente notizie di drammi famigliari che sovente sfociano anche in tragedie, al punto che la gente sembra assuefatta. Il fenomeno della crisi famigliare è allo studio dei sociologi e le ricette proposte per risolvere il problema sono le più disparate. Gli sforzi profusi sono tanti, ma i risultati non arrivano. La crisi tra genitori e figli è inarrestabile e dilagante. La Parola di Dio presenta profeticamente un
quadro chiaro di quello che oggi avviene in molte case: “Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio” (II Timoteo 3:1-4). I PROBLEMI TRA GENITORI E FIGLI I problemi che inclinano o compromettono il rapporto tra genitori e figli possono essere tanti e, se non affrontati e risolti per tempo, sfaldano l’unità e l’armonia famigliare, causando tanta sofferenza. La mancanza di dialogo induce i giovani a confidarsi con i coetanei piuttosto che con i propri genitori. A causa della vita frenetica, i rapporti all’interno della famiglia spesso sono superficiali e frettolosi. La Scrittura afferma che “IIl ragazzo lasciato a seé stesso, fa vergogna a sua madre” (Proverbi 29:15). I figli che sostituiscono i genitori con gli amici hanno inevitabilmente dei problemi, perché manca loro una figura indispensabile e insostituibile. Un’altra causa dei problemi famigliari è la diversità a motivo del divario generazionale. Negli ultimi anni ci sono stati tanti e repentini cambiamenti che hanno minato l’armonia famigliare. Le ultime generazioni vivono nell’era “del tutto e subito”, non apprezzando in questo modo i sacrifici dei genitori e pretendendo di possedere cose griffate e alla moda. I genitori, dal canto loro, non sapendo come gestire l’insoddisfazione e la ribellione dei figli, finiscono per concedere tutto quello che chiedono, anche perché, se dovessero negare loro qualcosa gli amici hanno, la reazione potrebbe essere forte e i dispiaceri tanti. È responsabilità dei genitori “mantenere, istruire ed educare la prole”, come recita il Codice Civile; i figli, però, non necessitano soltanto di cibo, di vestiario, di libri, ma anche di amore, di attenzioni e di biblici e sani insegnamenti
cristiani “Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai” (Deuteronomio 6:6, 7). I beni materiali sono necessari, è importante, però, non tralasciare quelli spirituali, che arricchiscono veramente la famiglia “È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia” (Proverbi 17:1). LA DIVERSITÀ DEI RUOLI Dio ha stabilito che nella famiglia vi sia diversità di ruoli, questo, però, non significa che vi sia diversità di dignità. Il cambiamento dei ruoli all’interno della famiglia è causa di problemi e contrasti. Ci sono giovani che, a causa dell’assenza prolungata di entrambi i genitori, si devono gestire autonomamente. Gli adolescenti, a differenza dei bambini, sono sotto tanti aspetti autosufficienti, questo però non significa che possano fare a meno della guida, dei consigli e dell’aiuto dei genitori. I figli da parte loro devono contribuire all’armonia famigliare, sapendo che non ci sono soltanto dei privilegi, ma anche delle responsabilità, che devono essere portate avanti con umiltà e dedizione per il bene e il rispetto di tutta la famiglia. La Parola di Dio rimane una pietra miliare per ogni membro della famiglia, in modo che tutti sappiano a quali responsabilità sono chiamati dal Signore per il bene e la felicità di tutto il nucleo familiare “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene nel Signore. Mariti, amate le vostre mogli, e non v’inasprite contro di loro. Figli, ubbidite ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è gradito al Signore. Padri, non irritate i vostri figli, affinché non si scoraggino” (Colossesi 3:18-21). Il quinto comandamento afferma: “Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà” (Esodo 20:12). Gesù ha ribadito il principio del rispetto che i figli debbono ai genitori per tutta la vita (Matteo 15:3-9). Onorare significa: “Rendere degno della massima stima e considerazione”. È necessario quindi che i figli manifestino il massimo rispetRisveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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to nei confronti dei propri genitori e che questi, dal canto loro, curino i figli dando tutto quello di cui necessitano spiritualmente, moralmente e materialmente. “Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo” (I Timoteo 5:8). I genitori e i figli che occupano nella propria famiglia il ruolo stabilito dalla Scrittura costruiranno una casa stabile e benedetta da Dio: “La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza” (Proverbi 24:3). Dio fa una promessa ai figli che agiscono secondo la sua volontà: “Onora tuo padre e tua madre, affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra” (Efesini 6:2,3). LA SOLUZIONE PER UN BUON RAPPORTO TRA GENITORI E FIGLI Le incomprensioni tra genitori e figli, lo stravolgimento dei ruoli all’interno della famiglia, possono portare tanti problemi e molti dispiaceri. La soluzione per una situazione difficile in casa non è certamente la fuga dalla famiglia per rifugiarsi negli amici, nel lavoro, nei divertimenti, nella droga, nell’alcol. Il rimedio si trova rivolgendosi al Signore lasciando che sia Dio a guidare le cose e ad operare secondo la Sua Parola. I genitori e i figli, che desiderano vivere una vita benedetta e in una famiglia felice, devono prima di tutto dare il cuore al Signore, arrendersi totalmente nelle Sue mani e lasciarsi guidare da Dio. “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie” (Salmo 127:1). Dio opera potentemente nella vita e nelle famiglie di tutti coloro che si rivolgono a Lui e fanno della Sacra Scrittura il “manuale” che regola i rapporti tra figli e genitori: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesú. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (II Timoteo 3:14-17). Paolo Faia
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ARTICOLI DI FEDE dell’olio e l’imposizione delle mani (Isa.53:4-5; Matt.8:16-17; I Pie.2:24; Mar.16:17-18; Giac.5:14-16). Crediamo al battesimo nello Spirito Santo come esperienza susseguen te a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo le Scritture, con il segno del parlare in altre lin gue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ub bidienza a tutta la verità delle Sa Crediamo nell’unico vero Dio, E cre Scritture, nella potenza dell’an terno, Onnipotente, Creatore e nuncio di “Tutto l’Evangelo” al mon Signore di tutte le cose e che nel do (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44la Sua unità vi sono tre distinte Per 46; 11:14-16; 15: 7-9; 19:2-6; Mar. sone: Padre, Figlio e Spirito Santo 16:20; Giov.16:13; Matt.28:19-20). (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21-22, I Crediamo ai carismi e alle grazie Giov.5:7). dello Spirito Santo nella vita dei cri Crediamo che il Signore Gesù Cri stiani che, nell’esercizio del sacerdo sto fu concepito dallo Spirito San zio universale dei credenti, si mani to e assunse la natura umana in se festano per l’edificazione, l’esorta no di Maria vergine. Vero Dio e vero zione e la consolazione della comu uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35; nità cristiana e, conseguentemente, Matt.1:23). della società umana (I Cor.12:4-11; Crediamo nella Sua vita senza pec Gal.5:22; Ebr.13:15; Rom.12:1). cato, nei Suoi miracoli, nella Sua Crediamo ai ministeri del Signore morte vicaria, come “prezzo di riglorificato quali strumenti autore scatto per tutti” gli uomini, nella voli di guida, d’insegnamento, di e Sua resurrezione, nella Sua ascen dificazione e di servizio nella comu sione alla destra del Padre, quale nità cristiana, rifuggendo da qual unico mediatore, nel Suo persona siasi forma gerarchica (Efe.1:22-23; le e imminente ritorno per i redenti 4:11-13; 5:23; Col.1:18). e poi sulla terra in potenza e gloria per stabilire il Suo regno (I Pie.2:22; Crediamo all’attualità e alla validi tà delle deliberazioni del Concilio II Cor.5:21; Atti 2:22; I Pie.3:18; Rom.1:4; 2:24; I Cor.15:4; Atti 1:9-11, di Gerusalemme, riportate in Atti Giov.14:1-3; I Cor.15:25; I Tim.2:5). 15:28-29; 16:4. Crediamo e accettiamo l’intera Bib bia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autorevole rego la della nostra fede e condotta (II Tim.3: 15 -17; II Pie.1:21; Rom.1:16; I Tess.2:13).
Crediamo all’esistenza degli angeli creati puri e che una parte di questi, caduti in una corruzione e perdizio ne irreparabili, per diretta azione di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti (Matt.25:41; Efe.6:11-12).
Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna dei reprobi e alla glorificazione dei redenti, i qua li hanno perseverato nella fede fi no alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Celebriamo il battesimo in acqua per immersione nel nome del Pa dre, del Figlio e dello Spirito San to per coloro che fanno professione della propria fede nel Signore Ge sù Cristo come personale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12).
Crediamo che soltanto il ravvedi mento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, siano indispensabili per la purificazione dal peccato di chiun que Lo accetta come personale Sal vatore e Signore (Rom.3:22-25; Atti 2:38; I Pie.1:18,19; Efe.2:8). Celebriamo la cena del Signore o Santa Cena, sotto le due specie del Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spi pane e del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il rito Santo è assolutamente es senziale per la salvezza (Giov.3:3; I Suo ritorno, amministrata a chiun que sia stato battezzato secondo le Pie.1:23; Tito 3:5). regole dell’Evangelo e viva una vi ta degna e santa davanti a Dio e alla Crediamo alla guarigione divi na, secondo le Sacre Scritture me società (I Cor.11:23-29; Luca 22:1920). diante la preghiera, l’unzione
PROMOSSI ALLA GLORIA
Vincenzo Sanzo 1932-2011
Il fratello Vincenzo Sanzo è nato il 18 marzo 1932 a Chiaravalle Centrale (CZ) e a marzo avrebbe raggiunto gli ottant’anni.Convertito all’Evangelo nell’agosto del 1953 con una profonda rigenerazione spirituale, crebbe nel suo cammino di fede con il fratello Francesco Rauti, che pagò metà della sua prima Bibbia (l’altra metà fu pagata dalla madre) e lo istruì con le sue lettere mentre il fratello Vincenzo era militare a Chieti. Sei mesi dopo, sempre a Chiaravalle, assieme ad altri fu battezzato nello Spirito Santo. Cominciò a predicare per caso, perché ai fratelli pastori s’era rotta l’automobile e i fratelli di Africo Nuovo (RC) invitarono lui, che era arrivato a piedi in paese, ad esporre la Parola di Dio. Il 16 marzo 1956 sposò Maria Rauti, unica ragazza convertita a Chiaravalle Centrale e nipote del fratello Rauti. Pur facendo “il commerciante boschivo”, lo zelo della sua conversione e della sua fede nel Signore lo impegnavano a visitare gli altri gruppi evangelici della zona. Cominciò a visitare anche Crotone, dove il fratello Rauti aveva iniziato una fiorente opera, poi Cariati Marina, dai primi culti fino a celebrare i primi battesimi, e poi Terravecchia, in provincia di Cosenza. Nel 1957, anno in cui nacque il figlio Elia, durante una gravissima crisi di salute in cui il medico sentenziò la sua morte, fu invece indotto a servire il Signore per fede e a tempo pieno. Egli stesso non sapeva spiegare come dall’arrivo di una lettera con una offerta, nel tempo il denaro sembrava non finisse mai. Dio ha sempre provveduto al sostegno di questa famiglia, tramite qualcuno. Il fratello Vincenzo fu strumento usato da Dio per la conversione di molti, in guarigioni e incontri improvvisi scaturiti da polemiche, ma trasformati da Dio in occasioni per evangelizzare. Cariati Marina, Terravecchia, Torretta di Crucoli fino all’altra parte della Calabria, Nocera Terinese, Nicastro, Lamezia Terme sono i paesi nei quali il fratello Sanzo contribuì a portare la testimonianza dell’Evangelo. Nel 1962 fece la prima visita in Germania e in Svizzera, a Basilea e a Stäfa (Zurigo), per una visita a suo fratello e per evangelizzare gli italiani collaborando il fratello Francesco Cortese. Nel 1963 un fratello evangelico valdese gli regalò una Fiat 750 in buone condizioni, che gli permise di cessare gli spostamenti della famiglia in scooter e di viaggiare al riparo dalla pioggia e dal freddo. Nell’aprile 1965 si trasferì in Germania, prima a
Saarbrücken e poi ad Oberhausen, per visitare alcuni fratelli provenienti dalla Calabria con i quali cominciò a tenere dei culti. La collaborazione con altri pastori della zona contribuì al diffondersi dell’opera del Signore con la formazione di gruppi a Saarbrücken, a Neunkirchen e a Sankt Ingbert, Duisburg, Burscheid, Colonia, Dortmund, Mülheim an der Ruhr e Ratingen, comunità che da anni hanno ormai il proprio pastore, come scrive il fratello Sanzo nel suo breve libro “Considerare il costo dell’impegno” che si concludeva così: “L’11 febbraio 1957, con mia moglie e mio figlio Elia, sono partito in missione con una Bibbia Diodati, la fede e la speranza nel Signore, con la certezza che quello fosse il piano di Dio. Il Signore si è preso cura di noi e in tutti questi anni ci ha fatto sperimentare un miracolo dopo l’altro, provvedendo materialmente e spiritualmente, a me e ai miei figli, i quali frequentano tutti e cinque i culti. Sono passati ormai 50 anni, più di 41 anni in Germania”. Gli anni passati erano ormai diventati oggi oltre 55, ma Dio è sempre stato fedele e generoso nell’aiutare e benedire il fratello Sanzo con la famiglia e la Sua opera. Ricordiamo la sua affermazione in una assemblea pastorale: “I medici hanno detto che sono ammalato, ma io non l’ho ancora detto, perché sto bene!” Una dichiarazione di fede! Ora Dio l’ha chiamato alla casa eterna e siamo certi che lo ha accolto dicendogli “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Il fratello Vincenzo è stato un uomo di fede che non ha mai dubitato di Dio, della Sua Parola e della Sua provvidenza; la sua vita lo dimostra chiaramente. Uomo coraggioso che ha sempre affermato quello in cui credeva, senza offendere nessuno, ma con chiarezza e fermezza. Il fratello Vincenzo Sanzo è stato un uomo attivo e fedele, che non ha mai considerato troppo grande il prezzo da pagare per servire il Signore, ma ha continuato a camminare con l’Onnipotente! È a Dio soltanto che va il ringraziamento, tutto l’onore e tutta la gloria! Paolo Lombardo Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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Notizie dalle nostre Comunità NOTIZIE DA CASTELFRANCO VENETO (TV) Con profonda gratitudine al nostro Signore condividiamo con la fratellanza la gioia che Egli ci dato di svolgere il 30 aprile scorso una giornata di evangelizzazione presso l’aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale “E.Barsanti” a Castelfranco Veneto. Alla presenza di numerose anime accorse per l’occasione ci è stata data la possibilità di innalzare dei cantici alla gloria del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Fondamentale è stata la collaborazione della corale della Chiesa di Padova, accompagnata dal fratello Vincenzo Specchi, che hanno presentato alcuni canti Gospel. Toccanti sono state le testimonianze ma la cosa più importante è che tutti hanno potuto ascoltare il messaggio
dell’Evangelo, in cui è stato sottolineato in modo chiaro come ricevere “il dono di Dio, in Cristo Gesù nostro Signore” (Romani 6:23). Senza appoggiarsi sulla provvisorietà delle cose terrene e mondane siamo stati incoraggiati ad avere fede in Gesù Cristo, l’Unico nome che ci è stato dato, per mezzo del quale abbiamo ad essere salvati. Melchiorre De Martino
BATTESIMI A PADOVA Domenica 29 maggio durante il culto di battesimi alla gloria di Dio otto anime hanno testimoniato di aver accettato Cristo come loro personale salvatore e il Signore. Le testimonianze rese dai battezzanti che hanno toccato tutti i presenti, ci hanno ricordato ancora una volta che il miracolo più grande è la salvezza dell’anima. Gesù Cristo è Colui che perdona, dona pace, sicurezza, certezza per il presente e per tutta l’eternità. Il locale per l’occasione era gremito di credenti, parenti e amici dei neofiti, ed è stato un’occasione meravigliosa d’evangelizzazione. Preghiamo per quanti hanno ascoltato la Parola di Dio per la prima volta, affinché il seme della parola porti frutti alla gloria di Dio. Dio ci benedica! Vincenzo Specchi
BATTESIMI A LINERI-MISTERBIANCO (CT) Desideriamo ringraziare il Signore perché continua a mostrare il Suo amore salvando delle anime. Domenica 22 maggio 2011, una sorella della nostra comunità di Lineri-Misterbianco è scesa nelle acque battesimali testimoniando con gioia la fede in Cristo Gesù. Per l’occasione il consiglio della parola di Dio ha avuto come tema il passaggio di Luca 9:37-43: “e tutti rimasero sbalorditi della grandezza di Dio”, evidenziando che ogni uomo lontano da Dio è come il ragazzo del brano, schiavo del nemico delle anime nostre. Ma Gesù è venuto per liberare l’uomo dalla schiavitù del peccato, producendo il miracolo più grande, la salvezza! Ancora oggi Gesù ci sbalordisce e ci meraviglia salvando delle anime. La domenica successiva abbiamo celebrato un culto di Cena del Signore, e per l’occasione, il messaggio della Parola di Dio è stato esposto dal fratello Antonino Barbera, pastore a
Mascalcia e Macchia di Giarre (Ct). Ringraziamo il Signore anche per la presenza di persone nuove e vogliamo insieme pregarLo con tutto il cuore affinché continui a benedire la Sua opera.
Antonio Bruno
NOTIZIE DA CUNEO Nei mesi di giugno e luglio 2011 abbiamo avuto la gioia di evangelizzare all’aperto tramite dei culti pubblici nella città di Cuneo, nonché nei paesi di Saluzzo e Mondovì (CN). Alla predicazione della Parola, come alla presidenza, i pastori Aiello, Crapanzano G., Martucci, Salerno C., Lucibello, Testa E. hanno offerto la loro collaborazione alla gloria di Dio. Incoraggiante è stato l’apporto delle comunità di Pinerolo (TO) e Fossano (CN) e del coro di Asti nel raggiungere località dove non è ancora pre18 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - O t t o b r e 2 0 1 1
sente la testimonianza pentecostale. Molte persone sono state compunte dall’Evangelo, parecchie si sono avvicinate, permettendoci di iniziare a curarle, visitarle in casa e pregare insieme a loro. Il Signore sta operando con grande potenza, toccando in profondità anime bisognose di salvezza. Pregate per noi, affinché possiamo presto raccogliere con abbondanza il frutto del seme sparso. Biagio Vitale
CONVEGNO PROVINCIALE A CASTELLANA SICULA Con immensa gioia desideriamo comunicare a tutta la fratellanza che giovedì 2 giugno la piccola comunità di Castellana Sicula ha vissuto un giorno di grandi benedizioni celesti; per la prima volta, infatti, si è svolto in questo piccolo paese nel cuore delle Madonie il Convegno Provinciale tanto atteso e desiderato e per il quale abbiamo tanto pregato, affinchè il Signore manifestasse tutta la Sua gloria. Per l'occasione è stato insieme a noi il fratello Vito Nuzzo, pastore della comunità di Messina che ci ha presentato lo studio sul tema "Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità" (III Giov. 4), ed è stato il predicatore del culto serale. Ringraziamo il Signore anche per il culto mattutino e per la predicazione del fratello Vincenzo Infantino, pastore a Godrano (Pa). Il Signore ci ha onorati con la Sua presenza e ci ha anche dato l'onore di servire i fratelli che hanno raggiunto il nostro paese nonostante sia uno degli ultimi comuni della provincia di Palermo. La partecipazione della fratellanza ha superato tutte le nostre aspettative e la struttura, grazie a Dio, ci ha permesso di ospitare gli oltre 400 partecipanti nel miglior modo possibile. Anche
molti nostri compaesani sono stati presenti e hanno potuto ascoltare per la prima volta il messaggio dell'Evangelo. Nel pomeriggio la corale di Bagheria e il gruppo giovanile di Belmonte Mezzagno hanno allietato i nostri cuori con i canti, le testimonianze e la lode a Dio. Il Signore ha esaudito la nostra preghiera di dare a Lui la gloria in quel giorno e di poter testimoniare a tutti che siamo il Suo popolo. Chiediamo a tutti coloro che leggeranno queste righe fervide preghiere, affinché il Signore mandi la Sua pioggia per far germogliare il frutto di questa semina. Dio ci benedica. Calogero Pietro Geraci
NOTIZIE DA BORDIGHERA (IMPERIA) Siamo grati al Signore per la bontà che ci ha usato nel concederci di vedere scendere nelle acque battesimali tre sorelle e un fratello il 5 giugno 2011. Una giornata meravigliosa alla presenza del Signore! È stato con noi il fratello Mauro Stevanato,
pastore a Thiene e Valdagno (VI). La Parola del Signore, tratta dal testo di Isaia 33:17-24, ha toccato i cuori di ogni credente e di quanti erano presenti per la prima volta, costatando e gustando la presenza del Signore; in modo particolare il verso 20 ci ha incoraggiato a fissare le nostre fondamenta in Cristo, affinchè la nostra vita non sia trasportata nel mondo. Domenica 19 giugno è stato con noi il fratello Vincenzo Messina, Pastore a Chiavari (GE), e insieme abbiamo offerto al Signore un culto di Santa Cena, ricordando la morte del Signore nostro Gesù Cristo e annunziando il Suo ritorno. Meravigliosa la parola del Signore, con il passo di 1 Corinzi 11:26-27, sempre pronta a benedire e a richiamare a un servizio vero e sincero di una fede viva. Ringraziamo il Signore per ogni bene e per tutti i credenti e Pastori che vengono a trovarci e ci fanno visita. A Dio tutta la Gloria! Luigi Amodei
MATERA VIA XX SETTEMBRE BATTESIMI E NOTIZIE Ringraziamo il Signore per la risposta alla preghiera nostra e di che Dio continui a dare refrigerio alle nostre comunità in attesa Habacuc 3:2. Ci da gioia vedere l’avanzamento della Sua opera. di sempre più grandi benedizioni. Il Signore ha toccanto con la benedizione la nostra comunità di Salvatore Notaristefano Matera via XX Settembre, facendoci rallegrare nel vedere l’11 giugno scendere nelle acque del battesimo sei giovani ragazzi che hanno testimoniato della loro fede in Gesù. Il giorno seguente, domenica 12, abbiamo celebrato la cena del Signore e in questi servizi particolarmente emozionanti il nostro cuore è stato toccato dalla Parola predicata dal fratello Giuseppe Leccese, pastore a Castelfranco di Sotto (PI). L’impegno al servizio del nostro Dio ha visto questa comunità nei mesi seguenti sul fronte dell’evangelizzazione infatti con l’utilizzo di un grande palco abbiamo predicato l’Evangelo per più serate nel centro di questa città turistica gremita di gente. Dall’utima settimana d’agosto agli inizi di settembre abbiamo installato la tenda in cui è stata predicata la Parola da diversi servitori del Signore e ci siamo rallegrati nel vedere nuove anime ascoltare l’Evangelo. Preghiamo Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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Notizie dalle nostre Comunità INCONTRO GIOVANILE INTERPROVINCIALE DELL'EMILIA “Il tuo popolo si offre volenteroso quando raduni il tuo esercito. Parata di santità, dal seno dell’alba la tua gioventú viene a te come rugiada” (Salmo 110:3). Le parole di questo versetto lette durante il culto esprimono chiaramente quanto realizzato dai partecipanti all’Incontro Giovanile. Sabato 11 giugno si è svolto presso il locale di culto di Parma il primo Incontro Giovanile delle chiese A.D.I. delle provincie di Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Parma e Piacenza. Ringraziato sia il Signore per le Sue abbondanti benedizioni che Egli ha sparse sugli oltre duecentocinquanta giovani che si sono riuniti per ascoltare la predicazione della Parola di Dio, per realizzare le benedizioni del Signore e per sperimentare la comunione fraterna. Strumento d’edificazione a tale scopo è stato il fratello Vito Nuzzo, pastore della comunità di Messina. Nello studio, il tema è stato tratto dalla III epistola di Giovanni versetto 4, che dice: “Non ho gioia piú grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità”. Il primo punto trattato ha evidenziato la “Verità” quale termine biblico prezioso con un significato evangelico ricco ed edificante. Non è un’idea, un’ideologia o un sistema filosofico o sociale. La Verità è la Paro-
la di Dio fatta carne, Gesù è la Verità. Il fratello Nuzzo nell’esposizione dello studio ha elencato, alla luce degli insegnamenti biblici, i tanti effetti e i molteplici benefici realizzati dai giovani credenti che vivono secondo la verità della Sacra Scrittura. Il secondo punto considerato ha rilevato la necessità di camminare nella verità della Parola di Dio per avere comunione con il Signore e con i Suoi figli. I giovani credenti che camminano nella verità realizzano una profonda e benefica comunione con Dio. Il cammino dei credenti, è stato sottolineato nello studio, deve proseguire con regolarità e con coerenza alla Parola di Dio. Infine, il fratello ha considerato la gioia quale realizzazione nel cuore di una vita vissuta secondo la verità della Sacra Scrittura. Dopo una breve pausa caratterizzata da una piacevole comunione fraterna, ci siamo nuovamente riuniti per offrire il culto al Signore. Il fratello Nuzzo, usato ancora una volta dal Signore per la predicazione della Parola di Dio, ha letto e meditato il passo di Giovanni 18:1-11. Il tema della meditazione è stato: il giardino, luogo della comunione con Dio. Per i credenti è fondamentale avere comunione con Dio e occorre fare attenzione che nulla ostacoli o comprometta il rapporto che c’è tra il Signore e i Suoi discepoli. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio ed essere stati toccati da essa, abbiamo trascorso un prezioso tempo in adorazione nel quale il Signore ha operato nella vita di tutti coloro che hanno aperto il cuore alla Sua presenza. Terminato il culto, i giovani hanno trascorso la serata nel cortile del locale dove hanno mangiato insieme e realizzato ancora una piacevole e profittevole comunione fraterna. Ringraziamo il Signore perché la Sua Parola ha istruito, edificato e rinfrancato i giovani partecipanti, ravvivando il desiderio e la preghiera che l’Opera di Dio progredisca in Emilia e in tutta la nostra nazione. Paolo Faia
BATTESIMI A CATANIA VIA BARCELLONA Desidero ringraziare il Signore per la Sua infinita grazia!! Il 19 giugno abbiamo potuto svolgere un culto “speciale” in cui 11 giovani e 2 adulti scendendo nelle acque battesimali, hanno dichiarato pubblicamente la loro fede in Cristo e il loro impegno nel servizio con integrità di cuore. Per l’occasione il fratello Rosario La Spina, pastore della comunità di Acireale e Acitrezza, ci ha esposto il consiglio della Parola di Dio tratto da Apocalisse capitolo 22 verso 12 . Siamo rimasti, inoltre, felicemente meravigliati nel vedere che molti degli intervenuti ai battesimi (amici, parenti, ecc) hanno realmente compreso l’importanza di questo gesto di obbedienza fatto nella consapevolezza di aver prima esperimentato nella propria vita la nuova nascita! Voglia il Signore portare avanti l’Opera Sua in questi giovani neofiti,alcuni dei quali già battezzati di Spirito Santo, nella nostra comunità e nell’intera città di Catania; preghiamo che il Signore nella Sua 20 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - O t t o b r e 2 0 1 1
infinita misericordia continui a chiamare dei servitori nel Suo campo affinchè ci sia un abbondante raccolto per la Sua gloria e per la nostra gioia. Giovanni Bonaventura
BATTESIMI A CONEGLIANO VENETO (TV) "E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato". Marco 16:15-16 Cari fratelli in Cristo, è con immensa gioia che rendo noto la felicità e la gioia che il nostro Dio ci ha elargito, dandoci la possibilità di avere il giorno 26 giugno 2011 un servizio battesimale in cui un credente ha testimoniato pubblicamente della sua fede nell'Iddio vero e in Gesù Cristo il Salvatore. Ospite per l'occasione è stato il fratello Spolzino, pastore della comunità di Pordenone, accompagnato dalla sua famiglia e da parecchi fedeli della comunità. Altri fedeli, provenienti da comunità vicine, si sono aggiunti a noi, facendo sì che la festa fosse grande e veramente sentita. Abbiamo concluso in bellezza con la Santa
Cena e un'agape finale. Pregate per noi, perché è nostro desiderio ripetere al più presto questa esperienza. Dio benedica il Suo popolo. Giacomo Aceto
NOTIZIE DA COLICO (LC) E MORBEGNO (SO) Con grande gioia desideriamo informare la fratellanza che nei giorni 24-26 giugno 2011 il Gruppo Risveglio della Lombardia, costituito da credenti provenienti dalle nostre comunità locali, ha svolto una campagna evangelistica nel territorio di Colico (Lc) e Morbegno (So) sviluppata nel corso dei tre giorni, con la distribuzione di migliaia di opuscoli, con diverse testimonianze durante i culti all’aperto tenuti nei vari paesi e sopratutto con la predicazione dell’Evangelo. Molte anime sono state raggiunte e alcune di loro hanno preso parte ai due incontri speciali che si sono tenuti nella sala comunale Sabato e Domenica pomeriggio a Morbegno. Venerdì sera, abbiamo anche avuto la gioia di dedicare nella stessa cittadina di Morbegno un locale di culto per la Gloria del Signore. Per l’occasione il fratello Silvano Basile pastore della chiesa di Castellanza, e membro del Comitato di Zona, ha predicato la Parola di Dio, leggendo un passo da Ecclesiaste 9:14-15. Il messaggio è stato di grande incoraggiamento per ognuno di noi, esortandoci a resistere davanti ai bastioni del nemico che cerca di abbatterci, con lo sconforto, l’incredulità, la corruzione …. e a ricordarci sempre dell’uomo saggio e povero che salvò la piccola città, figura di Gesù Cristo. Egli, infatti, è stato abbandonato, tradito, disprezzato ma fedelmente ha adempiuto fino alla fine il suo mandato, salvandoci dalla morte eterna e attraverso il nostro umile servizio di testimoni fedeli certamente salverà anche la piccola città di Morbegno. Sono stati giorni
veramente benedetti, sappiamo di aver lasciato un solco importante per la salvezza delle anime in tutti i paesi che abbiamo evangelizzato. Durante questi tre giorni abbiamo avuto una partecipazione complessiva di circa sessanta credenti che, oltre ad evangelizzare, hanno incoraggiato i credenti della Valtellina, che con costanza da molti anni annunciano l’Evangelo a questo popolo dove un tempo la testimonianza evangelica primeggiava a livello nazionale. Siamo certi che Dio in ogni tempo porta avanti l’opera Sua; quanto a noi proclamiamo: “Anima mia avanti , con forza!” (Giudici 5:21). Flavio di Palo
BATTESIMI A BAGHERIA (PA) VIA AMENDOLA Comunichiamo alla fratellanza la gioia di Dio vissuta in maniera speciale della chiesa di Bagheria quando domenica 26 giugno si è svolto un culto con la celebrazione di battesimi in acqua. In un’atmosfera festante come angeli in cielo la chiesa si è unita con amore cristiano agli otto neofiti che hanno dichiarato il loro
patto di fedeltà con il Signore nostro Gesù Cristo. È stata anche un’occasione di evangelizzazione per i molti visitatori presenti toccati dal messaggio della Parola e dalle testimonianze dei battezzandi. Per il messaggio della Parola di Dio abbiamo avuto tra noi il fratello Romano Salvatore, pastore a San Paolo (CT) accompagnato dalla moglie e parte della famiglia. Il fratello è stato un prezioso strumento nelle mani del Signore. Ricordo inoltre che si è tenuto un altro servizio battesimale, due giorni dopo, per due sorelle che erano state impedite di battezzarsi di domenica per situazioni familiari. Il Signore anche qui ci ha straordinariamente benedetti. Giuseppe Leonardi Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI A BENEVENTO Desideriamo far partecipe tutta la fratellanza della gioia che il Gesù e la loro intenzione di servirLo tutti i giorni della loro vita. Signore ci ha concesso domenica 3 luglio nel vedere scendere Diamo tutta la gloria al Signore! A noi resta di esserGli fedele nelle acque battesimali sei giovani che hanno dato il cuore al fino alla fine. Signore e fatto patto con Lui. Tra questi c'era il marito di una soAlessandro De Nigro rella che da tanti anni stava pregando e aspettando l'opera del Signore nella vita di suo marito;sia questo un incoraggiamento a tante sorelle che stanno pregando per i loro mariti: il Signore risponde è fedele. È stato toccante il momento delle testimonianze personali dell'opera meravigliosa del Signore e questo alla presenza di tanti fedeli, amici ed alcuni insegnanti della scuola che questi giovani frequentano. Poi sono scesi nelle acque battesimali , dichiarando la loro fede in
RIUNIONE DEL CONSIGLIO GENERALE DELLE CHIESE ADI A VICENZA Nei giorni 6-8 settembre 2011 si è tenuta a Vicenza la consueta riunione trimestrale del Consiglio Generale delle Chiese delle Assemblee di Dio in Italia. Nell’occasione, oltre ad esaminare i numerosi temi riguardanti lo sviluppo dell’Opera nella nostra nazione, è stato possibile godere della comunione spirituale con i fratelli membri del Consiglio Generale e i segretari delle varie zone d’Italia. Un momento particolarmente significativo e di grande edificazione è stato offerto dalla celebrazione del culto presieduto dal pastore Vincenzo Specchi nella chiesa ospitante. La vista di centinaia di credenti delle comunità di Vicenza, Padova, Treviso, Lonigo, Thiene, Bassano del Grappa che gremivano la sala di culto è stata motivo di grande gioia nonché di gratitudine a Dio per l’opera che Egli ha compiuto in questa zona d’Italia tramite la fedeltà dei Suoi servitori. Il messaggio della Parola di Dio è stato annunciato in maniera
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incisiva dal fratello Felice A. Loria. Dopo la lettura di due passi biblici (Cantico dei Cantici 6; Abacuc 3:1-6), il fratello Loria si è soffermato soprattutto sulle parole: “Signore, dà vita all’opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!” La vita non è frutto dell’attivismo, delle novità o dei nostri bei sistemi umani: essa è originata da Dio e Dio solo la può e vuole concedere. La conoscenza della Sua opera viene dopo; prima ci deve essere la vita e poi ci sarà di conseguenza la conoscenza: “Per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.” (Isaia 53:11). La nostra gratitudine a Dio per questa preziosa occasione di comunione fraterna non si ferma alla beata contemplazione per il progresso raggiunto, ma è sempre unita alla preghiera che Egli continui a dare vita alla Sua opera nel corso degli anni! Eliseo Fragnito
BATTESIMI A PAOLA A Paola (CS) erano oltre 20 anni che non si celebravano i battesimi, ed il Signore ci ha dato grazia, il giorno 9 settembre 2011, di vedere un giovane di 18 anni e due coppie di sposi del luogo testimoniare pubblicamente la loro fede. Inoltre, hanno completato il numero, due credenti rumeni che frequentano la chiesa di Cosenza. Nel locale di culto era presente un folto gruppi di credenti e parenti. Dopo il servizio battesimale, abbiamo ricordato la morte del Salvatore con un servizio di “Cena del Signore”, cui è seguita un’agape alla quale hanno partecipato numerosi fratelli della chiesa di Cosenza. Silvestre Lerose
NOTIZIE DA LOCRI L’11 Settembre, data storica per gli USA, a dieci anni dall’attacco terroristico di New York alle Twin Towers. Da quel giorno la società non è più la stessa, tutti per mezzo dei media hanno potuto vedere come viviamo in un mondo crudele e malvagio. Per noi a Locri e diaspora questo 11 settembre 2011 è stato un
giorno diverso, un giorno non di sconfitta ma di vittoria e di gioia perché cinque anime hanno fatto patto col Signore scendendo nelle acque del battesimo nel locale di Locri. Qui l’opera del Signore è nata nel giugno del 1990. Il 3 luglio 1993 ci furono i primi sette battesimi, tra cui quello di una sorella all’ottavo mese di gravidanza alla quale dopo un mese nacque una figlia, oggi diciottenne. Una dei neofiti scesi nelle acque del battesimo è proprio quella bambina di allora! Non si è salvati per eredità, ma per nascita in Cristo Gesù! La gioia è stata immensa anche perché fra questi cari scesi nelle acque battesimali, oltre mia figlia, c'era anche un giovane che ha scelto di fare semplicemente il meccanico d’automobili pur potendo ereditare la prospera attività del padre, e che ha testimoniato di come abbia preso questa decisione per il Signore vedendo la coerenza di quanti frequentano la chiesa. Questo ci ha riempito di timore per la grande responsabilità che abbiamo verso il mondo che perisce: “Da questo conosceranno che siete veramente miei discepoli”, Signore, aiutaci! La domenica successiva ci siamo accostati alla Cena del Signore, per ricordare Cristo, fonte di ogni bene. Elvezio Godano
BATTESIMI A CREMONA Desideriamo condividere, con la nostra amata fratellanza, la mirabile opera di redenzione che Cristo ancora attua nella vita di quanti si arrendono alla grazia del Signore, ravvedendosi dai propri peccati. Domenica 11 settembre 2011, tre sorelle e due fratelli della comunità di Cremona hanno testimoniato la loro fede nel Signore Gesù Cristo come proprio Salvatore, dichiarando, mediante il battesimo in acqua, la loro decisione di servirLo secondo l’insegnamento di tutto l’Evangelo. La predicazione della Parola di Dio è stata ministrata dal fratello Paolo Faia, pastore delle comunità ADI di Parma e di Piacenza. L’esposizione biblica, basata sul testo di Ezechiele 47:1-12, ha portato l’attenzione sulle varie esperienze del cammino cristiano, regolato dalla Parola di Dio. Il punto di partenza è la fede nell’opera compiuta al Calvario, nel sangue di Gesù sparso sulla croce per
lavarci da ogni peccato. Gesù è la porta per il perdono ed anche la via per la comunione con Dio, che si approfondisce ed eleva progressivamente verso la meta celeste. Una sempre maggiore dipendenza dal Signore reca guarigione interiore e consente di portare ogni frutto alla Sua gloria. Il messaggio dell’Evangelo, i cantici presentati dal coro della comunità di Parma ed il racconto dell’opera di miracolosa trasformazione realizzata da questi cinque credenti hanno edificato gli astanti, sensibilizzando i cuori di tanti amici ad affidarsi totalmente al Redentore. Continuiamo ad innalzare Cristo, “tenendo alta la parola di vita”, affinché tanti altri, nel mondo intero, possano riconoscere il divino progetto di salvezza per ogni peccatore perduto. Al nostro amorevole e onnipotente Dio sia tutta la lode! Alessandro Cravana Risveglio Pentecostale - Ottobre 2011
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appuntamenti INCONTRO INTERPROVINCIALE POTENZA E MATERA Sabato 1 ottobre 2011, a Rionero in Vulture (PZ): Incontro delle Chiese ADI delle province di Potenza e Matera. Ospite il fratello Carmelo Fiscelli, pastore a Benevento e Apice (BN)
INCONTRO PROVINCIALE PALERMO Domenica 2 ottobre 2011, presso l’Hotel Costa Verde di Cefalù (PA): Incontro Provinciale delle Chiese ADI della provincia di Palermo. Ospite il fratello Antonino Barresi, pastore della Chiesa ADI di Palermo - Tommaso Natale.
INCONTRO CAMPISTI EMMANUEL Sabato 15 ottobre 2011, presso la Chiesa ADI di Mottola (TA):Incontro dei Campisti Emmanuel. Ospite predicatore e relatore dello studio biblico sarà il fratello Sergiopaolo Chiribiri, pastore a Napoli-Secondigliano.
INCONTRO INTERPROVINCIALE RAGUSA E SIRACUSA Domenica 2 ottobre 2011, a Villasmundo (SR): Incontro delle Chiese ADI delle province di Ragusa e Siracusa. Ospite il fratello Aniello Cucco, pastore ad Acerra (NA)
CONVEGNO NAZIONALE RADIO COMUNITARIE ADI Sabato 8 ottobre 2011 nella Chiesa di Bari, Via F.lli Rosselli: Convegno Nazionale delle Radio comunitarie ADI.
RIUNIONE PASTORALE E CONSIGLI DI CHIESA NORD-OVEST Sabato 15 ottobre 2011, a TorinoVia Spalato: riunione per pastori e Consigli di Chiesa della Zona Italia Nord Ovest.
INCONTRO NAZIONALE GIOVANILE ADI-IBI Da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre 2011, a Fiuggi Terme (FR), presso la tensostruttura del PalaFiuggi, in Via IV Giugno: XXXVI Incontro Nazionale Giovanile ADI-IBI. Predicatore nei culti serali il fratello Alton Garrison, Assistente Sovrintendente delle Assemblies of God negli Stati Uniti.
INCONTRO NAZIONALE GIOVANILE ADI-IBI Dal 29 ottobre al 1 novembre 2011, a Fiuggi Terme (FR), il XXXVI Incontro Nazionale Giovanile ADI-IBI Il PalaFiuggi è la sede in cui si terranno gli incontri e i culti. Predicatore ufficiale sarà il fratello Alton Garrison, Assistente Sovrintendente delle Assemblee
Risveglio P E N T E C O S T A L E
di Dio negli Stati Uniti d’America. Vogliamo fin d’ora pregare per l’affluenza a questo appuntamento riservato ai credenti di età compresa fra i 18 e i 40 anni, a cui possono anche accedere minorenni dai 15 ai 17 anni, accompagnati da responsabili di comunità o dai genitori, e giovani
famiglie con figli più piccoli, fino ai 14 anni, per i quali si proporranno delle attività opportunamente studiate per fasce d’età. Preghiamo che l’effusione di Spirito Santo vivifichi, compunga, potenzi dall’alto un giovane popolo che si raduna ai piedi del Signore per cercare la Sua faccia.
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