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Risveglio Pentecostale - Anno LXV - numero 9 - Periodico Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza

Risveglio settembre 2011

“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105)

P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia

gna«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vi , lo iuolo. Ogni tralcio che in me non dà fruttopota toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo affinché ne dia di più» (Giovanni 15:1-2)


Risveglio P E N T E C O S T A L E

Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Spec­chi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giu­sep­pe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consigliere onorario: Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova Tel. 049.­605127 - fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin.it www.assembleedidio.org Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Banca: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 codice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Crist. ADI Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a mem­bri e simpatizzanti delle Chi­e­se Cri­stiane Evan­geliche A.D.I. ed è so­stenuta da offerte vo­lon­ta­rie. In con­formità alla Leg­­ ge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei da­ti personali, la Re­da­zio­ne di Ri­sveglio Pen­te­co­sta­le ga­rantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inol­tre assicura i lettori che i loro dati personali sono custoditi in un archivio elettronico presso la sede del giornale e ver­ranno utilizzati soltanto per in­viare la corrispondenza relativa al mensile Ri­sve­glio Pen­te­co­sta­le. Gli articoli firmati im­pegnano esclu­si­va­men­te i lo­ro au­tori. I manoscritti non pub­blicati non si restituiscono. Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale - Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione 2

Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

Tra le braccia e del nostro Dio NESSUNO È PARI AL NOSTRO DIO Ogni tanto faremmo bene a considerare la grandezza di Dio. Quante opere potenti ha realizzato, appositamente per noi! Pensiamo al creato: un attimo prima non esisteva nulla e dal nulla, tramite la Parola, Dio ha fatto esistere tutto ciò che vediamo… per darci una casa… La Sua infinita potenza e la Sua maestà sono a nostra disposizione: “Sul carro dei cieli, corre in tuo aiuto… nella sua maestà, avanza sulle nubi” (v. 26). Commuove pensare al nostro Signore che “corre” in nostro soccorso. Neppure la luce è più veloce del Suo carro… Tutto questo ci è stato mostrato in Gesù, il Figlio di Dio “Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi” (Ebrei 1:3).

Prova ora ad andare avanti nel tempo più che puoi: Dio ci sarà. C’era prima che noi fossimo, e ci sarà quando noi passeremo… Ma ancor di più dobbiamo realizzare che Lui c’è. C’è nel nostro “oggi”, come Padre e rifugio. Signore, quale grazia! Possiamo anche noi esclamare col salmista Davide: “La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi; una bella eredità mi è toccata!” (Salmo 16:6).

IL NOSTRO DIO HA DELLE BRACCIA “…sotto di te stanno le braccia eterne…”. Significa che proprio il Dio così grande ed eterno ci sostiene con la Sua onnipotenza! Dalle braccia viene il calore del Padre: lasciamoci scaldare dal nostro Dio, facciamoci stringere al Suo cuore. Impariamo a riconoscere “il battito del cuore” del nostro Signore! Dalle braccia vengono le consolazioni del Padre: permettiamoGli di IL NOSTRO DIO C’È prendersi cura di noi anche nei mo“Il Dio eterno è il tuo rifugio”. Dio menti no. è eterno: quale differenza rispetto a Dalle braccia viene la sicurezza del noi stessi e a chiunque altro! Padre: impariamo a rifugiarci in Lui! Prova con la fantasia ad andare inAncora oggi qualcuno pensa che dietro nel tempo più che puoi: ben Dio sia troppo impegnato per poterprima Dio c’era. ci abbracciare, come ai tempi di Ge-


in questo numero

eterne o

“Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne” (Deuteronomio 33:27) sù: “Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: ‘Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto’. E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro” (Marco 10:13-16). Se ti hanno insegnato un Dio lontano, disinteressato agli uomini, lascia che oggi Gesù ti prenda in braccio, che ponga le Sue mani su di te. Non temere il contatto con Lui, perché ancora oggi nelle grandi braccia di Dio, in Gesù nostro Sommo Pastore, troviamo abbondanti benedizioni! LE BRACCIA ETERNE DI DIO ABBRACCIANO UN POPOLO SPECIALE “Te beato, Israele! Chi è pari a te, popolo salvato dal Signore? Egli è lo scudo che ti protegge, e la spada che ti fa trionfare” (v. 29). Nessuno è pari al nostro Dio, ma altrettanto, nessuno è come il popolo di Dio! È vero, siamo un popolo piccolo, forse anche debole, senz’altro insi-

gnificante agli occhi di chi non conosce (e non vuole conoscere) da vicino l’amore di Dio. Ma siamo un popolo salvato dal Signore, che anche in questo verso si presenta col Suo nome più importante: l’Eterno! In Gesù siamo stati salvati dai legami e dai condizionamenti dello spirito di questo mondo lontano da Dio. In Gesù siamo stati lavati dai nostri peccati, da Lui che è l’Autore di una salvezza eterna. Dalla croce Gesù ci ha abbracciati ad uno ad uno. Tramite Gesù siamo stati riconciliati con Dio. Per mezzo di Gesù, Dio è a noi favorevole ed è la nostra difesa: “Egli è lo scudo che ti protegge” (v. 29). Infine, Dio è all’azione per farci vincere le battaglie quotidiane contro ogni realtà terrena e spirituale, attraverso l’arma più potente mai inventata al mondo: la Parola di Dio… “la spada che ti fa trionfare” (v. 29). Nessuno è pari a Te, o Dio! Nessuno ha braccia come le Tue… sono tanto grandi… c’è posto per tutti… anche per me… Grazie, Dio mio! Elio Varricchione

settembre 2011 TRA LE BRACCIA ETERNE DEL NOSTRO DIO

Elio Varricchione ................................pag.2-3

HAITI TERREMOTO DIMENTICATO

Angelo Gargano ............................... pag.4-6

FACIAMO DEL BENE A TUTTI

Giuseppe R. Tilenni . ......................... pag.7-8

UOMINI FEDELI

Alessio Festa . ................................... pag.9-10

I LAVORATORI DELL'UNDICESIMA ORA

Mauro Stevanato ........................... pag.11-12

CANTATE UN CANTICO NUOVO

Giuseppe Crapanzano . .............. pag.13-14

UN DISCEPOLO

Fortunato Saja ............................. pag.15-17

UNA PREGHIERA ESAUDITA EVANGELIZZARE I NON UDENTII

Leonardo Passamonte . .................... pag.18

NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ...............................pag.19-23 APPUNTAMENTI . .................... pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org

Risveglio Pentecostale è disponibile anche in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un programma screen reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo adi.veneto@tin.it (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub). Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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HAITI: TERREMOTO DIMENTICATO

Haiti è una nazione situata nel Mar dei Caraibi. Un tempo colonia francese, è stata - dopo gli Stati Uniti - una delle prime nazioni delle Americhe a dichiarare la propria indipendenza. Il territorio haitiano copre la parte occidentale dell'isola di Hispaniola e confina a est con la Repubblica Dominicana. Haiti è il paese più povero delle Americhe. L'indipendenza dalla Francia è stata dichiarata l'1 gennaio 1804. Venne riconosciuta nel 1825 dalla Francia e nel 1863 dagli Stati Uniti. Dall'inizio del 2004 Haiti è al centro di una rivolta popolare che ha causato disordini e violenza ed ha portato il 29 febbraio alla partenza dall'isola del dimissionario presidente JeanBertrand Aristide. Il governo è stato retto ad interim dal presidente della Corte di Cassazione, Boniface Alexandre, fino alle elezioni presidenziali tenutesi il 7 febbraio 2006 da cui, pur tra molte proteste ed accuse di broglio da parte dei suoi avversari, è uscito eletto René Préval.

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Haiti è il paese meno sviluppato dell'emisfero settentrionale e uno dei più poveri al mondo, ha circa nove milioni di abitanti il 95% dei quali è di origine africana. Il resto della popolazione è formato da mulatti e da sparuti gruppi di europei e levantini (libanesi e siriani). Il 12 gennaio 2010, alle ore 16:53, ora locale, un violento terremoto di magnitudo 7,3 Mw, seguito da numerose repliche di intensità superiore a 5,0 Mw, ha colpito l'entroterra di Haiti in prossimità della capitale Port-au-Prince. Il numero di vittime e l'entità dei danni materiali provocati sono apparsi subito ingenti. Il terremoto ha coinvolto più di 3 milioni di persone; 320.000 persone sarebbero rimaste uccise e 300.000 ferite. Molti edifici della capitale, compresi i quattro ospedali cittadini, il Palazzo presidenziale e la sede dell'Assemblea Nazionale di Haiti, il parlamento, il quartiere generale della missione ONU, sono andati distrutti o gravemente danneggiati. Subito la solidarietà internazionale si è fatta sentire e molti hanno cercato di fare qualcosa per poter lenire le sofferenze di una popolazione già gravemente provata ma che ha visto, con il terribile terremoto verificatosi, peggiorare enormemente la propria condizione. Inizialmente non è stato facile raggiungere l’isola a causa della confusione e dei tanti aiuti fatti giungere sul posto da organizzazioni internazionali, molti dei quali non utilizzati, riLa delegazione delle Assemblee di Dio in Italia con il Presidente e il Segretario delle Assemblee di Dio in Haiti


masti chiusi nei container che li avevano trasportati. Le Assemblee di Dio in Italia, che sono state il riferimento di tanti che hanno voluto dare un tangibile contributo per aiutare la popolazione haitiana, hanno voluto attendere che la situazione si stabilizzasse e, all’inizio di quest’anno, il Consiglio Generale delle Chiese ha incaricato il Dipartimento Missioni Esteri di fare un sopralluogo per verificare il modo di far giungere gli aiuti disponibili. Preso contatto con due importanti organizzazioni che operano sul posto a favore dei bisognosi, la New Missions e le Assemblee di Dio in Haiti, lunedì 20 giugno chi vi scrive, i fratelli Giuseppe Tilenni e Antonino Mortelliti ci siomo recati sul posto per rendersi conto della situazione. Arrivando a Port au Prince, capitale di Haiti, la prima cosa che colpisce è il degrado e le precarie condizioni in cui vivono i superstiti del terremoto. Sembra che l’evento sismico si sia verificato appena da qualche settimana e non un anno e mezzo fa. Infatti un milione e mezzo di persone vivono ancora sotto le tende in condizioni igienico-sanitarie impossibili e la ricostruzione non sembra neanche essere iniziata. Arrivati sul posto, abbiamo incontrato il fratello Tim De Tellis, Presidente della New Missions, un’organizzazione missionaria evangelica nata all’inizio del 1983 per

la visione dei suoi genitori, figli di immigrati italiani, proveniente dalla chiesa di Boston (Boston Christian Assembly, una delle prime chiese dell’opera di origine italiana delle C.C.N.A. negli USA) e i fratelli Davide Mortelliti e Davide Di Staulo delle Assemblee di Dio Canadesi, anch’essi impegnati nella missione e, insieme, abbiamo raggiunto la sede della New Missions. In mezzo a tanto degrado, la modesta sede della missione appariva come un’oasi nel deserto, un luogo dove erano evidenti ordine e pulizia, condizioni rare nell’isola haitiana. Siamo stati colpiti dalla grande mole di lavoro che gli aderenti alla New Missions svolgono. Anche loro, benché colpiti dal terribile terremoto, hanno cercato di rimettersi subito in piedi per continuare il lavoro e, attualmente, si prendono cura di undicimila bambini tra i cinque e i tredici anni, provvedendo loro da mangiare, da vestire e delle scuole dove ricevere istruzione scolastica ed anche biblica. Tutti gli insegnanti sono credenti e la maggior parte di loro sono stati istruiti e formati nelle scuole della missione stessa, accolti sin da bambini e portati a un livello di istruzione tale da poter, a loro volta, istruire altri. Il cinquanta per cento dei bambini haitiani non va a scuola, in quanto l’istruzione è a pagamento e non tutti possono permettersela.

Nelle foto qui sopra a sinistra l’attuale luogo di culto di una chiesa il cui locale è stato interamente distrutto. A destra in alto uno dei tanti edifici crollati a causa del terremoto e sotto una delle tante tendopoli dove ancora oggi vivono circa tre milioni di haitiani.

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Nelle foto qui sopra a sinistra uno dei locali di culto delle Assemblee di Dio andanti distrutti a causa del terremoto. In centr o un’aula provvisoria di scuola gestita dalle Assemblee di Dio. L’edificio scolastico è andato completamente distrutto. A destra studenti di una scuola gestita da New Missions

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Le scuole sono frequentate da chi può e da chi usufruisce di una concessione governativa che provvede a pagarne i costi. Oltre ad essere impegnati nella cura dei bambini poveri, la New Missions è impegnata nella costituzione di chiese e, attualmente, conta ventisei comunità con altrettanti pastori sostenuti a pieno tempo. Altro impegno della New Missions è la costituzione di cliniche in posti strategici dell’isola. Attualmente ne gestiscono alcune, mentre altri locali necessitano di essere riparati a causa dei danni subiti dal terremoto. La Missione ha anche una Scuola Biblica, nella quale vengono formati gli operai cristiani del posto che vengono poi impegnati nell’attività di cure spirituale. Tutto il lavoro svolto dalla New Missions è il frutto dell’amore di credenti degli Stati Uniti e diverse altre nazioni, che si manifesta sostenendo quest’opera cristiana che onora il Vangelo e il nostro caro Padre celeste. Dopo aver incontrato i fratelli della New Missions, ci siamo recati nella capitale, Port au Prince, per parlare con i fratelli responsabili delle Assemblee di Dio locali. Ci ha accolto il fratello Calixte Fleuridor, Presidente delle Assemblee di Dio haitiane. Anch’egli ci ha fornito un resoconto dei danni causati dal terremoto informandoci, tra l’altro, che sono andate distrutte diverse scuole gestite da chiese facenti parte delle Assemblee di Dio, molti locali di culto e la sede della Scuola Biblica. Oltre a ciò diversi credenti hanno perso la casa. Fra loro anche alcuni pastori dal giorno del sisma vivono nelle tendopoli, pur continuando a servire e onorare il Signore. Attualmente le Assemblee di Dio in Hai-

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ti contano circa duecentoventi chiese, di cui trentacinque nella capitale, trecento pastori e circa sessantaseimila membri. Le necessità della popolazione haitiana, compresi i nostri fratelli, sono certamente tante, ma l’amore del popolo di Dio e l’amore del nostro Padre celeste continua a manifestarsi concretamente. Secondo le possibilità che abbiamo e secondo la generosità manifestata nei confronti di questo popolo da molti credenti e non, attraverso le Assemblee di Dio in Italia, siamo in attesa di ricevere alcuni urgenti progetti sia dalla New Mission che dalle Assemblee di Dio in Haiti, al fine di verificare dove e come poterci impegnare per far del bene ai nostri fratelli che sono nel bisogno. Lasciando Haiti giovedì, dopo tre giorni dal nostro arrivo, l’impressione comune è stata che quello di quest’isola sia un terremoto dimenticato dagli uomini. La nostra certezza riposa sulla fedeltà di Dio che continua a dire a ogni Suo figlio: “Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te” (Isaia 49:15). Da parte nostra e di quanti si fregiano del nome di Cristo, rimanga chiaro nel cuore e nella mente il monito e l’insegnamento del nostro Maestro: “Ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi … In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me” (Matteo 25:36,40). Il Signore ci aiuti ad aiutare coloro che sono nel bisogno. Angelo Gargano


Facciamo del bene a tutti

RESOCONTO SULL'UTILIZZO DEI FONDI DERIVANTI DALL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF sto nella sinteticità delle cifre, racconta poco delle preghiere, dell’impegno, della dedizione di quanti offrendo o distribuendo hanno collaborato, anche a diverso titolo, al progresso del Vangelo in maniera così pratica, sempre sospinti dalla consapevolezza che “l’opera mia è per il Re” (Sal.45:1). Nella piena trasparenza sulle modalità di utilizzo di questi fondi, le Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia offrono la garanzia che ogni euro cent corrisposto dallo Stato Italiano per gli effetti della Legge che regola l’Intesa con l’Ente Morale di Culto (Legge n.517 del 22.11.1988) viene utilizzato unicamente con scopi a carattere sociale e umanitario. Le Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in UN’OPERA DI AIUTO UMANITARIO Il S.E.A.S. promuove e sostiene programmi di aiuto Italia, nell’essere vicine praticamente a quanti sono nel bisogno, svolgono questa opera sociale e umain vari Paesi del mondo con progetti nei settori alimentare, medico, sociale e scolastico per le popola- nitaria, che favorisce la diffusione del messaggio di zioni dell’Asia e dell’Africa e nelle situazioni di emer- “Tutto l’Evangelo” verso tutti, senza fare distinzioni genza umanitaria facendo giungere sul posto gli aiuti di religione, lingua, razza e compiono questo servizio da distribuire a quanti sono in situazioni di bisogno. di volontariato alla gloria del Signore. Per mezzo del progetto ADI-Aid di adozioni a distanza sostiene realtà in India e in Africa con centinaia di bambini accolti, vestiti, sfamati, istruiti, facendo pervenire aiuti a sostegno anche delle loro famiglie senza fare discriminazioni fra credenti e non, mostrando anche in questo modo, praticamente, l’amore del Signore Gesù. Nel 2010 alcuni aiuti sono pervenuti anche alle popolazioni di Haiti, duramente colpite da terremoti e epidemie, alle popolazioni della Romania nelle zone colpite dall’inondazione, a quelle nelle Filippine fino a raggiungere anche l’Afganistan. In Italia il S.E.A.S. è intervenuto per l’Istituto Evangelico Betania-Emmaus attivo nell’assistenza a infanzia e anziani e per l’Istituto Evangelico Betesda per anziani; per il Centro Kades, comunità terapeutica per il recupero e la riabilitazione per quanti hanno dipendenza da droghe, alcool e medicinali, oltre in altre situazioni di grave bisogno.

Nel 2010 il S.E.A.S., il Servizio Evangelico di Assistenza Sociale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia, con il Fondo Amministrazione dei proventi derivanti dall’otto per mille dell’IRPEF ha avuto, per grazia di Dio, la possibilità di erogare aiuti a favore di persone in gravi e disagiate situazioni in Italia e all’estero, per un ammontare complessivo che ha superato il milione di euro, intervenendo così per fare del bene a poveri, bambini delle zone disastrate da guerre e calamità naturali, profughi, anziani, emarginati, tossicodipendenti e a quanti di qualsiasi razza, nazione o religione, hanno bisogno di assistenza.

UTILIZZO DEI FONDI DELL’8X1000 Il semplice rendiconto riepilogativo della gestione effettuata dal Fondo Amministrazione dei proventi derivanti dall’otto per mille dell’IRPEF, qui propoRisveglio Pentecostale - Settembre 2011

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RENDICONTO RIEPILOGATIVO DEL FONDO AMMINISTRAZIONE OTTO PER MILLE PER L’ANNO 2010 Descrizione Operazione Entrate Riporto dal 31 dicembre 2009 € 372.020,13 Interessi Netti - anno 2010 € 423,30 Bonifico da Economia e Finanze - Dipartimento del Tesoro relativo alla quota otto per mille IRPEF dovuto per l'anno d'imposta 2006 - Dichiarazioni anno 2007 € 999.881,84 EROGAZIONI PER INTERVENTI UMANITARI A PERSONE E ASSOCIAZIONI EFFETTUATE IN ITALIA Descrizione Operazione Uscite Erogazione a favore Istituto Evangelico "BETESDA" - per assistenza anziani € 178.000,00 Erogazione a Istituto Evangelico "Betania-Emmaus" Fonte Nuova (Roma) - per assistenza anziani e ristrutturazione immobile € 660.000,00 Erogazione a favore Associazione "Amici di Valentina" onlus - Grugliasco (To) € 2.000,00 Erogazione a favore "Patologi oltre frontiera"- A.P.O.F. onlus ong € 5.000,00 Erogazione a favore di Individui € 15.666,67 Erogazione a favore ADI-Aid (Adozione a distanza) € 25.876,90 Erogazione a favore Centro Kades - Melazzo (Al) - Recupero tossicodipendenti € 131.000,00 Totale Erogazioni per interventi in Italia € 1.017.543,57 EROGAZIONI PER INTERVENTI UMANITARI A PERSONE E ASSOCIAZIONI EFFETTUATE AL'ESTERO Descrizione Operazione Erogazione a favore WAGRA - per aiuti umanitari alla popolazione di Haiti Erogazione a favore Convoy of Hope Europe - per aiuti alla popolazione dell'Afghanistan Erogazione a favore PGCAG - Filippine - per aiuti umanitari alle popolazioni Erogazione a favore New Mission Inc. Orlando - per aiuti umanitari alla popolazione di Haiti Erogazioni a favore alluvionati della Romania Totale Erogazioni per interventi Estero Spese bancarie (imposte, commissioni e interessi passivi) RIEPILOGO Descrizione Operazione Entrate Entrate anno 2010 € 1.000.305,14 Uscite anno 2010 Passivo anno 2010 Riporto dal 31 dicembre 2009 € 372.020,13 Rimanenza attiva al 31 dicembre 2010 € 304.656,17 Il Tesoriere delle Assemblee di Dio in Italia Giuseppe Risignolo Tilenni

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Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

Uscite € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 5.000,00 € 15.000,00 € 50.000,00 € 125,53 Uscite € 1.067.669,10 -€ 67.363,96

Firenze, 31 dicembre 2010


Fedeli UOMINI

in vista di eventi cruciali

lo prese. In Ebrei 11:5 leggiamo: “Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte¸e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio”. La sua fede, la costante comunione con Dio e il suo rapimento rappresentavano, per la gente della sua generazione, un potente messaggio. In Genesi 6:3 leggiamo: Il Signore disse: “Lo Spirito mio non DIO CHIAMA ENOC Nei primi capitoli della Genesi, contenderà per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli troviamo un primo testimone, non è che carne; i suoi giorni duEnoc “il settimo da Adamo”. reranno quindi centoventi anni”. Questo credente, figlio di Iared, Questo era il giudizio che si sasi distinse per la sua vita vissuta in perfetta comunione con Dio. Il rebbe abbattuto sugli uomini: la suo modo di vivere parlava della loro vita sarebbe stata accorciata drasticamente da circa 1000 anni sua fede nel Dio di Adamo, di a 120 anni! Abele, di Set... Enoc si distinse, nei trecento DIO CHIAMA NOÈ anni che seguirono al suo maDieci secoli dopo, la condizione trimonio, perché camminò con degli uomini era quella descritta Dio, poi scomparve perché Dio Considerando i vari periodi che si sono alternati e di cui troviamo traccia nelle Scritture, notiamo che Dio ha sempre chiamato, alla vigilia di eventi straordinari, degli uomini fedeli e giusti che avevano il compito di annunciare e testimoniare della verità. Questi uomini dovevano svolgere il loro ministerio in nazioni in cui stava per abbattersi il giudizio di Dio.

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in Genesi 6:5-7 “Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. E il Signore disse: “Io sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti”. Prima che il giusto giudizio cadesse sulla terra, Dio chiamò Noè, un uomo di fede! Allora Dio disse a Noè: “nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza; ecco io li distruggerò, insieme con la terra”. “Noè divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della propria famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede”. Lamec, parlando di Noè suo figlio, profetizzò dicendo: “Questo ci consolerà della nostra opera e della fatica delle nostre mani a causa del suolo che il Signore ha maledetto”. Un credente arreso nelle mani del Signore è sempre uno strumento di consolazione.

be dato a quella gente una possibilità per conoscere la verità e ravvedersi dal suo peccato? La Scrittura riserva a questo credente del vecchio testamento delle belle parole. Lo Spirito Santo ispirò Pietro a presentarlo al mondo intero dicendo: “E se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio”. Le persone di Sodoma e Gomorra odiavano Lot perché era giusto.

OGGI DIO CHIAMA TE La Parola di Dio afferma che presto Gesù tornerà come Giudice e tutta la terra sarà sottoposta al suo Suo giusto giudizio. In attesa di questo evento cruciale, ad ognuno di noi è stato affidato il compito di avvisare le persone. Come sentinelle dobbiamo suonare la tromba dell’Evangelo della grazia e fare sentire a tutti in modo forte e continuo che la salvezza è vicina, proprio a portata di mano. LOT IN SODOMA E GOMORR A Fratelli, affrettiamoci, usciamo e “costringiamoli La separazione avvenuta in seguito alle ripetute contese tra i pastori di Lot e quelli di suo zio Abra- con amore irresistibile” ad entrare, perché il tempo sta per scadere! mo, separazione dovuta non a ragioni di fede ma I discepoli dissero: “Maestro, vuoi che facciamo per motivi economici, indusse Lot a trasferirsi nella ricca pianura del Giordano che si estendeva fino al tre tende una per Te, una per Elia e una per Mose?”. Ma Gesù prese i discepoli e scese dal monte lì dove Mare Morto, sulle cui rive sorgevano due fiorenti città marittime, Sodoma e Gomorra, e qui si stabilì c’era un papà disperato e un figlio gravemente malato che aspettavano di essere soccorsi. definitivamente. In queste città Lot si distinse per Non c’è più tempo da perdere, andiamo e testila sua morale e per la sua fede, tanto che le autorità lo elessero ad anziano della Porta che equivaleva al moniamo a tutti. Come il giusto Lot, dobbiamo vivere nel “fango” titolo di Giudice. Lot, l’allevatore di bestiame, si ritrovò in poco tempo ad occupare una posizione im- senza sporcarci. Come Gesù, dobbiamo vivere in mezzo ai peccaportante nella pubblica amministrazione da dove tori rimanendo santi. potè testimoniare alla popolazione della sua fede. Come Paolo vogliamo “sentire una grande tristezLa Scrittura afferma che tutte le cose cooperano za e una sofferenza continua nel mio cuore; perché al bene di quelli che amano il Signore. Dio aveva io stesso vorrei essere anatema, separato da Cristo, bisogno in quelle città corrotte di un testimone fedele, proprio come aveva avuto bisogno di Enoc e per amore dei miei fratelli, miei parenti nella carne” (Rom.9:1-2). di Noè. Mi rivolgo personalmente a te, caro prezioso creLot portò nel suo cuore la fede nell’Iddio di Abramo, che era diventato anche il suo Dio; egli era dente, e ti chiedo di unirti a me nella lettura di questi versetti che si trovano in Proverbi 24:11-12 “Libeconvinto che la fede non dovesse essere nascosta ma manifestata concretamente nel mondo. Il lungo ra quelli che sono condotti a morte, e salva quelli che vacillando, vanno al supplizio. Se dici: “ Ma noi non periodo vissuto sui monti con lo zio Abramo lo aveva arricchito e preparato; ora era pronto a pren- ne sapevamo nulla!....” Colui che pesa i cuori non lo vede forse? Colui che veglia su di te non lo sa forse? dersi le responsabilità di un vero credente. E non renderà Egli a ciascuno secondo le sue opere? Se Lot fosse rimasto nascosto sul monte, chi avrebbe testimoniato a quelle città peccatrici del Alessio Festa Dio Creatore e Signore di tutta la terra? Chi avreb-

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I LAVORATORI DELL’UNDICESIMA ORA

[MATTEO 20:1-16]

Nella parabola dei lavoratori delle diverse ore, il Signore Gesù mette enfasi sui “lavoratori dell’undicesima ora”, cioè sui “lavoratori dell’ultima ora”. Perché la loro figura viene evidenziata più delle altre? Perché ricevono lo stesso premio degli altri? Perché Gesù termina questa parabola dicendo: “Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi”? Probabilmente perché ogni credente, ma soprattutto ognuno che si dispone nei vari modi a servire Dio, dovrebbe in cuor suo considerarsi un “lavoratore dell’undicesima ora”. Vogliamo quindi riflettere su quali possano essere le attitudini che caratterizzano un “lavoratore dell’undicesima ora”. PROFONDA GRATITUDINE VERSO COLUI CHE L’HA CHIAMATO Il padrone della parabola si avvicinò ai lavoratori dell’undicesima ora chiedendo loro perché fossero inoperosi. La risposta fu chiara e triste al contempo: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. È come se quei lavoratori avessero ammesso: “Nessuno ha rivolto la sua attenzione su noi… Non vi sono in noi spiccate qualità, eccellenze tali da attirare l’interesse altrui… In poche parole non vi è valore in noi!” Così anche noi riconosciamo di non essere stati un granché, prima che il vero Signore della Vigna ci chiamasse, e altresì non ci sentiamo chissà chi neppure ora. Non confondiamoci, non abbiamo fatto un favore a Dio rispondendo alla Sua chiamata! Non facciamo un favore a Dio lavorando nella Sua Vigna.

Anzi, Dio ci ha fatto l’onore di cercarci, di raggiungerci nei fallimenti della nostra vita, nelle nostre pusillanimità e di chiamarci al Suo cospetto e al Suo servizio, donandoci una dignità e delle capacità che prima non avevamo. Non scordiamo al riguardo le parole di Gesù: “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga…” (Vangelo di Giovanni 15:16). ZELO ARDENTE AL SUO SERVIZIO “Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo” (verso 12). Questa è stata l’obiezione degli altri lavoratori. In primo luogo la bontà del Signore mise a tacere queste lamentele: “Vedi tu di mal occhio che io sia buono?” (verso 15), ma non solo… Credo che il servo di Dio che realizza in cuor suo di essere un “lavoratore dell’undicesima o dell’ultima ora” ha un cuore che arde, non si dà posa, non bada agli sforzi, alle fatiche, non calcola le rinunce, i sacrifici. Anche davanti agli ostacoli, alle opposizioni, alle delusioni, non si ferma, non toglie “la mano dall’aratro”, ma continua a lavorare con zelo! Il “lavoratore dell’undicesima ora” sa che presto la fatica finirà, sa che poi potrà solo rimpiangere quello che non ha fatto e non ha dato a Gesù. È toccante il racconto di quell’uomo che si impegnò personalmente con tutti i suoi beni a salvare migliaia di ebrei dai campi di sterminio nazisti. Vendendo i Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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suoi cospicui averi, le sue proprietà, riuscì a ottenere una lunga lista di scampati. Quando venne la fine del regime nazista sembra che quell’uomo, anziché sentirsi soddisfatto per quello che aveva fatto, pianse per quello che non era riuscito a fare. Anziché gioire per la lunga lista di sopravvissuti, si disperò vedendo che gli era rimasto un anello d’oro e una costosa automobile… Per evitare rimpianti, spendiamo e spendiamoci ora per Gesù! “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze…” (Ecclesiaste 9:10). GIOIA E STUPORE PER IL PREMIO Con gli altri lavoratori il padrone della parabola ha preso degli accordi, degli impegni: “Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno… Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto” (versi 2 e 4). Con i “lavoratori dell’undicesima ora” non vi è stato accordo sul compenso. Chissà, forse loro si aspettavano al massimo un po’ di cibo, un piatto di minestra, un pezzo di pane… Non vi era accordo, non c’erano garanzie contrattuali, tra loro e il padrone non erano legati da un “dare e avere”. C’è stata solo una chiamata e una risposta. Alla fine vi fu la gioia e lo stupore di ricevere un premio inatteso, che è andato ben al di là di ogni più rosea aspettativa. Chi serve Dio non rivendica alcunché, ma riceve ogni cosa sempre con gioia e con stupore, perché si ritiene al più un “servo disutile”. Non agisce per convenienza, non serve per ottenere… perché chi ha conosciuto veramente il Signore, non può non amarLo e chi Lo ama non può fare a meno di servirLo. Nel giorno in cui saremo faccia a faccia con Lui, nel giorno in cui vedremo e comprenderemo tutto chiaramente, in quel giorno saremo i primi ad essere colmi di stupore quando, solo per la Sua grazia, sentiremo rivolte a noi queste parole dal nostro Signore Gesù: “Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore” (Vangelo di Matteo 25:21). Fratelli, disponiamoci affinché, volgendo lo sguardo verso noi, il Signore della Vigna possa vedere dei “lavoratori dell’undicesima ora”, che Lo servono con profonda gratitudine, zelo ardente e gioia piena di stupore. Mauro Stevanato 12 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - S e t t e m b r e 2 0 1 1

ARTICOLI DI FEDE dell’olio e l’imposizione delle mani (Isa.53:4-5; Matt.8:16-17; I Pie.2:24; Mar.16:17-18; Giac.5:14-16). Crediamo al battesimo nello Spi­rito Santo come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo le Scrit­ture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle SaCrediamo nell’unico vero Dio, E­ cre Scritture, nella potenza del­l’an­ ter­no, Onnipotente, Creatore e nun­cio di “Tutto l’E­van­ge­lo” al monSigno­re di tutte le cose e che nel- do (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44la Sua u­nità vi sono tre distinte Per­ 46; 11:14-16; 15: 7-9; 19:2-6; Mar. sone: Pa­dre, Fi­glio e Spirito San­to 16:20; Gio­v.16:13; Matt.28:19-20). (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21-22, I Crediamo ai carismi e alle grazie Gio­v.5:7). dello Spirito Santo nella vita dei criCrediamo che il Signore Gesù Cri­ stiani che, nell’esercizio del sacerdosto fu concepito dallo Spirito San- zio universale dei credenti, si manito e assunse la natura umana in se- festano per l’edificazione, l’esortano di Maria vergine. Vero Dio e vero zione e la consolazione della comuuomo (Gio­v.1:1,2,14; Luca 1:34,35; nità cristiana e, conseguentemente, Matt.1:23). della società umana (I Cor.12:4-11; Crediamo nella Sua vita senza pec- Gal.5:22; Ebr.13:15; Rom.12:1). cato, nei Suoi miracoli, nella Sua Crediamo ai ministeri del Signore morte vicaria, come “prezzo di riglo­rificato quali strumenti autorescatto per tutti” gli uomini, nella voli di guida, d’insegnamento, di e­ Sua resurrezione, nella Sua ascen- dificazione e di servizio nella comusione alla destra del Padre, quale nità cristiana, rifuggendo da qualunico mediatore, nel Suo persona- siasi forma gerarchica (Efe.1:22-23; le e imminente ritorno per i redenti 4:11-13; 5:23; Col.1:18). e poi sulla terra in potenza e gloria per stabilire il Suo regno (I Pie.2:22; Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Con­cilio II Cor.5:21; Atti 2:22; I Pie.3:18; Rom.1:4; 2:24; I Cor.15:4; Atti 1:9-11, di Ge­ru­sa­lem­me, riportate in Atti Gio­v.14:1-3; I Cor.15:25; I Tim.2:5). 15:28-29; 16:4. Crediamo e accettiamo l’intera Bib­ bia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autorevole regola della nostra fede e condotta (II Tim.3: 15 -17; II Pie.1:21; Ro­m.1:16; I Tes­s.2:13).

Crediamo all’esistenza degli angeli creati puri e che una parte di questi, caduti in una corruzione e perdizione irreparabili, per diretta azione di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti (Mat­t.25:41; Efe.6:11-12).

Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna dei reprobi e alla glorificazione dei redenti, i quali hanno perseverato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Celebriamo il battesimo in acqua per immersione nel nome del Pa­ dre, del Figlio e dello Spirito San­ to per coloro che fanno professione della propria fede nel Si­gnore Gesù Cristo come personale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12).

Crediamo che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, siano indispensabili per la purificazione dal peccato di chiunque Lo ac­cetta come personale Sal­ va­tore e Si­­gnore (Rom.3:22-25; Atti 2:38; I Pie.1:18,19; Efe.2:8). Celebriamo la cena del Signore o San­ta Cena, sotto le due specie del Crediamo che la rigenerazione (nuo­va nascita) per opera dello Spi­ pa­ne e del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il rito San­­to è assolutamente essenziale per la sal­vezza (Giov.3:3; I Suo ritorno, amministrata a chi­un­ que sia stato battezzato secondo le Pie.1:23; Tito 3:5). regole dell’Evangelo e viva una vita degna e santa davanti a Dio e alla Crediamo alla guarigione divina, secondo le Sacre Scritture me- società (I Cor.11:23-29; Luca 22:1920). diante la preghiera, l’unzione


Cantate un cantico nuovo [SALMO 96:1-4]

“Il canto”, quale meravigliosa capacità espressiva ha donato Dio all’uomo! Quante volte nella vita ci sarà capitato di leggere un testo poetico e particolarmente nella nostra infanzia ci è stato anche richiesto di impararne il contenuto a memoria. Anche le più belle espressioni, però, tendono ad essere dimenticate, mentre, quando vengono associate ad un’armonia di suoni, rimangono maggiormente impresse nella mente anche a motivo delle emozioni che destano nell’animo. I Salmi che oggi leggiamo nelle Sacre Scritture venivano, a tal proposito, cantati in melodie con l’accompagnamento degli strumenti dell’epoca. Il Salmo 96 è stato composto dal Re Davide per celebrare il ritorno dell’arca del patto a Gerusalemme (1 Cronache 16), esprimendo così la sua grande allegrezza poiché la presenza di Dio era ritornata fra il popolo d’Israele: “Cantate al Signore un cantico nuovo, cantate al Signore, abitanti di tutta la terra!”. Come Davide, anche noi oggi possiamo cantare un cantico nuovo per dei validi motivi. Uno di questi è sicuramente la salvezza dell’anima, un altro è la costante presenza del Signore nella nostra vita, oppure la certezza della vita eterna. La salvezza dell’anima Quando l’individuo esperimenta la benedizione della nuova nascita non può sottrarsi dal cantare all’Eterno “un cantico nuovo”. Gesù è “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo” (Giov. 1:29), attraverso la Sua morte Egli ha pagato il prezzo di riscatto dell’intera umanità dalla perdizione eterna (Giov.3:16). Quando l’essere umano riesce a comprendere il piano divino per la propria salvezza, ad accettare la validità del sacrificio di Cristo, a realizzare il perdono dei propri peccati, la liberazione dalla malvagità e dalla perversione, allora può affermare con convinzione d’essere nato di nuovo, in altre parole, d’essere una nuova creatura (Giov.3:3-5). Egli può quindi esclamare con gioia: “Le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Cor.5:17). Quando si diventa una nuova creatura in Cristo, l’individuo è completamente trasformato poiché cambia il suo modo di parlare ed il suo modo di pensare, cambia la visione delle cose terrene e la visione di quelle celesti. L’uomo acquista una natura spirituale che si contrappone alla vecchia natura carnale. Attraverso questa nuova spiriRisveglio Pentecostale - Settembre 2011

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tualità gli è permesso di accedere alle grandi verità celesti, a lui prima sconosciute ed incomprensibili, divenendo così partecipe della natura divina (2 Pietro 1:4). Gesù con il Suo sacrificio ha potuto cancellare la macchia del peccato nel cuore dell’uomo (Ebrei 10:10), abolendo così quei sacrifici figurativi e ripetitivi dell’Antico Testamento. Grazie a quel sacrificio unico, perfetto ed irripetibile, l’uomo riceve un cuore nuovo, lavato e rigenerato dall’opera redentrice di Gesù Cristo il Signore (Efes.5:26) e, quale figlio di Dio (Giov.1:12), viene reso capace di cantare un cantico nuovo a motivo della salvezza ricevuta per grazia (Efes.2:8). La costante presenza del Signore nella nostra vita Questo “cantico nuovo” è il patrimonio di un cuore rigenerato, che non deve invecchiare né deteriorarsi. Un cuore nuovo deve quotidianamente essere rinnovato (Tito 3:5) per mezzo delle consolazioni dello Spirito Santo. Come il re Davide aveva preparato un luogo ove riporre e custodire nel tabernacolo l’arca del patto (1 Cron.15:1), allo stesso modo un cuore rigenerato dalla presenza di Dio deve preservare questo inestimabile dono, rimanendo in comunione con Dio e condividendo le benedizioni che riceve giorno per giorno nella Chiesa con i fratelli (Ebrei 10:24-25). La certezza della vita eterna Possiamo poi affermare che c’è motivo di sprone nel rammentarci vicendevolmente la certezza del nostro futuro eterno con il Signore. È un inno corale di lode che ci incoraggia a proseguire il cammino, poiché lodando Dio ci accorgiamo di non essere più soli, in quanto realizziamo in noi stessi l’adempimento della promessa di Cristo fatta ai Suoi discepoli: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente” (Matteo 28:20). Per la presenza di Dio e per l’incoraggiamento dei fratelli, per mezzo di una sincera e sentita lode ed adorazione al Signore, possiamo proseguire, con rinnovate forze, il viaggio di fede che terminerà un giorno nella gloria del cielo. Chi riuscirà a tener vivo un nuovo cantico nel proprio cuore potrà vedere, per fede, il glorioso futuro che gli spetta unitamente a tutti i redenti, potrà cioè essere trasformato e accolto nella gloria celeste per gioire in eterno nella presenza del Signore (2 Pietro 3:10-13). Facciamo nostre, infine, le parole del salmista: “Tutte le fonti della mia gioia sono in te” (Salmo 87:7) e cerchiamo le giuste motivazioni per rallegrarci nella lode e nell’adorazione a Dio. Cantiamo un “cantico nuovo” al fine di realizzare sin d’ora i benefici della salvezza in Cristo Gesù, per poi goderne appieno i privilegi nel cielo insieme alla Sposa del Signore. Giuseppe Crapanzano 14 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - S e t t e m b r e 2 0 1 1

ABC della Salvezza A

AMMETTI DI ESSERE PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati. "Non c'è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23).

B

BISOGNA NASCERE DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). "A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12). "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).

C

CREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE! "In nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). "Perché se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9). "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31).


Un discepolo Or a Damasco c'era un discepolo di nome Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». (Atti 9:10)

provvedeva ai bisogni dei suoi. Era un buon marito, un buon padre e un buon discepolo cristiano. Forse il pastore della chiesa non lo aveva molto notato, ma Dio lo guardava con interesse. Un discepolo è letteralmente, colui La Bibbia dice che “Dio conosce la via che professa i principi appresi, direttadei giusti”. Se vivi nell’ombra, Dio ti mente o indirettamente, da un Maestro, al quale si sente legato da partico- vede, conosce la tua vita, i tuoi bisogni, vede le tue lacrime, ascolta la tua lari motivi di affinità spirituale. Un discepolo di nome Anania viveva a preghiera e ti è vicino. “Un certo Anania, uomo pio seconDamasco. Dio aveva un piano per una do la legge, al quale tutti i Giudei che certa persona. abitavano là rendevano buona testiQuasi sempre, quando Dio desidera compiere un’opera, cerca qualcuno che monianza”. Questo verso della Parola collabori con Lui, perciò dà mandato a di Dio descrive le caratteristiche di quest’uomo: era pio, devoto secondo la qualche Suo figliolo perché agisca nel legge e aveva una buona testimonianSuo nome. za da parte di tutte le persone che lo Dio non dà incarico soltanto agli evangelisti, ai pastori, o ai diaconi, ma conoscevano. Era devoto, anche le piccole cose erasceglie quella persona che è disposta, no importanti per lui. Era un Giudeo, pronta, volenterosa a compiere la Sua ma principalmente un Cristiano. Era volontà. È quanto possiamo vedere nel nostro disciplinato, osservava i comandamentesto: Dio sceglie un discepolo di nome ti di Dio. I comandi divini, che regolano la Anania. La Bibbia non ci dice che Anania fos- vita del pastore, regolano anche la vita di ogni credente, le regole che ci sono se un predicatore, un evangelista o un in Chiesa valgono anche a scuola, sul diacono, ma dice soltanto che era un posto di lavoro e nella vita quotidiana. discepolo che abitava in Damasco. Ci sono persone che in chiesa semAnania è ricordato, nel Nuovo Tebrano degli angeli e fuori vivono come stamento, soltanto due volte: la prima se Dio non ci fosse. nel nostro testo (Atti 9:10), la seconda Ma Dio cerca uomini coerenti con la al capitolo 22:12. “Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti loro professione di fede. Non soltanto Anania era un uomo i Giudei che abitavano là rendevano pio, ma aveva anche una buona testibuona testimonianza, venne da me, e, accostatosi, mi disse: "Fratello Saulo, ri- monianza da parte di tutte le persone cupera la vista". E in quell'istante riebbi che lo conoscevano. È da notare che il periodo in cui la vista e lo guardai” Anania viveva era un periodo difficile Anania viveva a Damasco, andava per chiunque fosse un vero credente: in chiesa durante la settimana, lavoc’era la persecuzione e Saulo da Tarso rava e, come buon padre di famiglia, Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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cercava di distruggere la Chiesa, seminando terrore e morte. Molti compagni di lavoro e vicini di casa di Anania non erano credenti cristiani, ma, quando guardavano i comportamenti di Anania e vedevano che tipo di marito, padre e lavoratore egli fosse, vedevano una persona speciale e nei suoi comportamenti la fedeltà a Dio. Vedevano l’assiduità con la quale frequentava la chiesa, vedevano il suo amore per il prossimo e non potevano fare a meno di testimoniare: “È un cristiano... un uomo speciale!” Sono certo che questa testimonianza non può essere il frutto di qualche settimana di vita. La Bibbia afferma che siamo come delle epistole viventi fra le persone, lettere di Cristo. Molti non leggono la Bibbia, però possono “leggere” la mia e la tua vita. Dio parla ad Anania, che è subito pronto a rispondere alla chiamata. Da questo possiamo ricevere qualche insegnamento. Primo: era ubbidiente. Dio disse ad Anania: “Voglio che tu vada a cercare in casa di Giuda un uomo, Saulo da Tarso”. Era un nome che, da solo, già incuteva in ogni credente una grande paura in quanto si conosceva bene la persecuzione verso la Chiesa che quest’uomo stava conducendo. Non era un compito facile, Saulo aveva portato tanti credenti in prigione. “Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest'uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. E qui ha ricevuto autorità dai capi dei sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli, ai re, e ai figli d'Israele”. Quante obiezioni avrebbe potuto avanzare Anania! “Perché mandi me?... Quanto dovrò combattere con Saulo? Andrò verso la morte?” Ma Anania stava servendo il Signore e viveva fedelmente desiderando solo fare la volontà di Dio. Questo è dimostrato dalla sua ubbidienza.

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Secondo: era leale. Leale verso Dio e leale verso Saulo. Al cap.9:17 “Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo»”. Molte persone giudee avevano una certa stima di Gesù: alcuni Lo consideravano Giovanni Battista, altri Elia ed altri Geremia o uno dei profeti. Presso gli Israeliti il ministerio profetico era un ministerio importate. Forse anche Saulo da Tarso riconosceva che Gesù era stato un buon maestro, un profeta, ma stava perseguitando i cristiani perché essi credevano che Gesù era il Signore, il Figlio di Dio, il Messia. Anania, appena entrato da Saulo, per prima cosa annunziò: “Il Signore, Gesù ... mi ha mandato”. Forse noi, al posto di Anania , saremmo stati più prudenti. Ma Anania era un uomo convinto, un uomo devoto, un uomo ubbidiente, un uomo leale con la sua testimonianza. “Fratello Saulo, il Signore Gesù mi ha mandato...” Non era disposto a nascondere la sua testimonianza neanche a quell’uomo che aveva mandato in prigione tanti suoi confratelli. Dio, ancora oggi, cerca nella Sua Chiesa persone come Anania. Anania non era molto differente da noi; Dio ha visto la sua volontà, la sua ubbidienza, la sua umiltà e la sua disponibilità a fare quanto richiesto. Nel Giorno della Pentecoste Pietro è stato un brillante predicatore, la cui predicazione produsse un gran numero di convertiti. Pietro in quei giorni era ancora vivo, ma Dio mandò Anania e non Pietro da Saulo. Era vivo anche Giovanni, l’apostolo dell’amore, ma Dio non scelse Pietro o Giovanni, né altri fra gli apostoli. Dio chiamò un certo discepolo ordinario di Damasco. Dio guarda anche alle persone ordinarie che offrono un servizio leale, che non è sempre quello più in evidenza.


Se un cieco entra in una stanza dove c’è una rosa, non può vederla, ma percepisce la fragranza che essa emana. Non è necessario essere in vista, in prima fila, ma la fragranza della nostra vita cristiana deve essere come il profumo di una rosa, in casa, in chiesa, sul nostro posto di lavoro. Dio si diletta nella fragranza della nostra vita devota a Lui. Essere è più importante che fare. Immagina: vai in casa di un amico ammalato, costretto a letto, e lui ti chiede un po’ d’acqua da bere. Sul tavolo ci sono due bicchieri, uno di cristallo, arricchito con qualche fregio di valore, ma sporco, pieno di polvere. Accanto c’è un altro bicchiere, di vetro ordinario, semplice, ma lindo e trasparente. In quale dei due bicchieri metteresti l’acqua da offrire al tuo amico? In quello sporco o in quello pulito? Quali sono le persone che Dio cerca? Cercherà quelle brillanti, o utilizzerà quelle ordinarie se pulite? Quello che siamo è importante a volte più di quello che facciamo. Anania, pur menzionato poche volte nella Bibbia, ha fatto un buon lavoro! Dopo la preghiera, la guarigione e il battesimo, Saulo ha iniziato un lavoro straordinario per il Signore Gesù. Leggendo il Nuovo Testamento vediamo quante lettere ha scritto… Come Anania ha fatto un buon lavoro, pur essendo soltanto un discepolo ordinario, così noi, o Signore, anche se siamo uomini ordinari, desideriamo essere uomini pii, devoti e di buona testimonianza! Fortunato Saja

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Una preghiera esaudita: evangelizzare i non udenti Culti interpretati in LIS, la Lingua Italiana dei Segni “Un uomo mi si presentò davanti, in veste risplendente e disse: Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita” (Atti 10:30-31) Da una telecamera giocattolo… Nel 2010 abbiamo installato nella sala di culto della nostra comunità una telecamera giocattolo, acquistata una trentina d’anni prima. Lo scopo era di far sentire i culti, alle sorelle che accudivano i bambini, nel salone soprastante la chiesa; che gioia per le sorelle! Un giorno il fratello Davide, un tutto fare in gamba, ha registrato il culto tramite un PC e dopo una settimana lo ha reso disponibile in internet. Diversi fedeli espressero così il desiderio di rendere disponibili i culti con continuità. Avevamo necessità di un sito web che una coppia di giovani, Gianluca e Serena, hanno realizzato in tre giorni e tre notti. Così per sei mesi abbiamo “trasmesso” i culti settimana dopo settimana. Con gioia abbiamo notato che diversi fedeli ci seguivano con assiduità. Un giorno ho ricevuto una telefonata da mio fratello Francesco, che abita negli USA che mi ha deto: “Ho visto il culto con i suoceri e abbiamo pianto di gioia, abbiamo cantato con la comunità i cantici che sessant’anni prima si cantavano in Italia. È stata una grande allegrezza vederli tanto commuovere gustando il messaggio della Parola di Dio in italiano”. Questi cari fratelli novantenni e italiani non possono più uscire per andare in chiesa per ragioni di salute e, inconsapevolmente, abbiamo dato loro tanta gioia.

sone non udenti? Una sera, a tavola la sorella Lionella lanciò un’idea, quasi una sfida: “Perché non trasmettere insieme ai culti anche un culto “interpretato” in LIS, la Lingua Italiana dei Segni? Occorreva acquistare un’altra telecamera per riprendere l’operatore LIS, studiare come creare un file unico con le immagini provenienti dalle due telecamere, trovare un operatore LIS che fosse presente ogni domenica ai culti e trovare il modo di non essere invasivi, durante i culti, nei confronti della chiesa, per la presenza dell’operatore LIS. Quante difficoltà! Per prima cosa abbiamo messo in preghiera tutto nelle mani di Dio. La domenica successiva, alla fine del culto, presentammo questo progetto alla comunità raccogliendo ampi consensi. Abbiamo contattato la sorella Patrizia di Palermo il cui marito, Benedetto, è non udente. Lei conosce Evangelizzare i non udenti... Da più di un anno si faceva strada bene la “Lingua Italiana dei Segni”, un pensiero: come evangelizzare, far così, domenica 3 aprile 2011 è stato “ascoltare” la Parola di Dio alle per- registrato il primo culto interpre18 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - S e t t e m b r e 2 0 1 1

tato in LIS, trasmesso domenica 10 aprile. Nella prima settimana di trasmissione del culto LIS i contatti al nostro sito sono saliti a quota 238, stabilizzandosi oggi in circa un centinaio di contatti settimanali fra culti interpretati in LIS e culti in audiovideo. Abbiamo anche ricevuto telefonate da famiglie con qualche familiare non udente, che ci hanno incoraggiato facendoci sapere che le loro preghiere sono state esaudite. È bello comprendere come l'Amore di Dio ci abbia spinto a fare cose che non pensavamo fino a qualche mese fa. Questa continua ad essere una esperienza meravigliosa che sta arricchendo tanto la chiesa di Belmonte Mezzagno. Quanti conoscono persone non udenti comunichino loro l’indirizzo del sito www.adibelmontemezzagno.it affinché possano “ascoltare”, con il cuore, il messaggio della Parola di Dio. Leonardo Passamonte


Notizie dalle nostre Comunità 42° INCONTRO GIOVANILE CALABRO Giovedì 2 giugno presso il Gran Teatro Tenda sito nell’area del Parco Commerciale Le Fontane di Catanzaro Lido, si sono dati appuntamento i giovani delle Chiese Cristiane Evangeliche della Calabria per il 42° Incontro Giovanile Calabro. Auto e pullman hanno condotto circa 2000 credenti provenienti da tutte le province calabre per partecipare attivamente all’Incontro in un’atmosfera di solenne adorazione e meditazione. L’Incontro è stato caratterizzato da musica e canti cristiani, testimonianze e studio biblico su un tema molto caro ai pentecostali: Il battesimo nello Spirito Santo. Il relatore, nonché predicatore anche al culto conclusivo del pomeriggio, è stato il fratello Sebastiano Bozzon, pastore delle chiese di Civitavecchia e Ostia Lido (RM). In una società secolarizzata ed edonista che si fonda su piaceri, profitti e prepotenze che coinvolgono anche il mondo religioso, questo Incontro ha richiamato i presenti ad una maggiore considerazione dei valori etici e spirituali, insistendo sul valore

e l’importanza della Parola di Dio (la Sacra Bibbia). Una delle locandine sottolineava una verità molto sentita ed attuale: “150 anni fa è cominciata l’unità d’Italia, ma ancora molti Italiani sono divisi, altri si dividono giorno per giorno, famiglie distrutte, matrimoni in crisi, figli abbandonati, e altre simili divisioni creano profondi disagi”. Un messaggio forte ma vero. L’opuscolo concludeva così: Gesù è ancora la risposta e la soluzione al disastro provocato dal peccato. Severino Nicastro

BATTESIMI A NAPOLI SANTA LUCIA Desideriamo condividere con la fratellanza la gioia per la salvezza delle anime. Domenica 5 giugno è stato un giorno di grande festa per la Chiesa di Napoli Santa Lucia. Quattro credenti di questa comunità hanno testimoniato pubblicamente la loro fede in Cristo mediante il battesimo in acqua, secondo l'insegnamento dell'Evangelo. La predicazione della Parola di Dio, tratta da Giovanni 2, ha ricordato ai presenti l'importanza di invitare Gesù nella nostra vita, perché di Lui noi abbiamo e avremo sem-

pre bisogno. Fare ciò che Egli ci dice ci consente di vedere risolto ogni problema e anche gli eventuali imprevisti, che la vita ci riserva, vengono superati per l'intervento del divin Salvatore. La domenica successiva, 12 giugno, abbiamo celebrato la Cena del Signore, consolati ed edificati dalla Parola di Dio. Possiamo avere piena fiducia nel fatto che il Signore porterà a compimento l'opera da Lui iniziata. Paolo Vitulli

INCONTRO FRATERNO COMUNITÀ DEL NOVARESE Vogliamo ringraziare, e lodare il Signore, perché nella Sua fedeltà continua a portare avanti l’opera Sua e nonostante i nostri limiti e le nostre imperfezioni Egli continua a largirci la Sua preziosa benedizione. Domenica 5 Giugno 2011, presso l’Aula Magna dell’Università di Novara, si è tenuto un incontro fraterno tra alcune comunità del novarese. La sala dell’Università era gremita da oltre 500 persone ed è stato incoraggiante vedere il desiderio di comunione tra i membri delle nostre comunità. Presenti anche simpatizzanti e amici di credenti. Fino dall'inizio del culto, iniziato alle ore 18.00, abbiamo avvertito la presenza del Signore, la benedizione di Dio è arrivata a ciascuno dei presenti attraverso i cantici e le preghiere che sono state elevate a Dio da molti cuori desiderosi di lodarLo. Il fratello Antonino Mortelliti, pastore a Novara, ha presieduto il culto; i giovani del-

la stessa comunità hanno suonato e cantato, lasciandosi usare dallo Spirito Santo per edificare i presenti. Per l’occasione sono stati nostri ospiti il fratello Mike Player, sovrintendente della I.F.C.A. (C.C.N.A.), e la sua consorte. La predicazione della Parola di Dio ha toccato tutti, il testo predicato ricordava la storia del Figliuol Prodigo e metteva in evidenza sia l’indifferenza del fratello rimasto nella casa del Padre, sia il grande amore del Padre, che ha bramato con tutto il suo cuore il ritorno a casa del figlio perduto. La presenza di Dio è scesa su ogni persona presente, portando nuova speranza in ogni cuore. Ringraziamo il Signore per ogni bene che ci è stato largito in questa giornata, riconoscendo che dobbiamo tutto alla Sua grazia, ed a Lui ci affidiamo. Michele Mango

BATTESIMI A NAPOLI VIA MIRAGLIA Con grande gioia ringraziamo il Signore per l'occasione che ci ha dato Domenica 5 giugno di vedere 19 tra fratelli e sorelle scendere nelle acque battesimali nella comunità di Napoli del quartiere Poggioreale. Il Signore ci ha concesso una giornata di benedizioni, perché tante persone per la prima volta hanno potuto constatare l’opera di Dio nei cuori ed hanno ascoltato il messaggio della Parola di Dio, che per l’occasione ci è stato esposto dal fratello Daniele Scarallo, pastore a Sorrento (NA). Tra i neofiti alcuni sono giovani cresciuti nella chiesa e coppie convertitesi negli ultimi 2 anni. Siamo grati al Signore perché possiamo testimoniare come la chiesa cresca ancora oggi per la grazia e l’opera di Dio. Pregate per noi. Antonio Barone

Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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Notizie dalle nostre Comunità DEDICAZIONE A SCALEA (CS) Con gioia desideriamo ringraziare il Signore perché Egli sostiene l’opera Sua. Sabato 11 giugno è stato celebrato il culto di dedicazione del nuovo locale a Scalea. Questa piccola cittadina si dispone su un vasto promontorio che si affaccia sul mare, diventando in estate una meta turistica e balneare anche per molti credenti, che vengono a farci visita. Essendo Scalea una località marina, la sua popolazione si moltiplica in estate in modo esponenziale, passando da circa 11.000 abitanti a 100.000 unità. Da diversi anni ormai è presente in questa zona la testimonianza dell’opera di Dio, sostenuta sia dai membri della chiesa che dai molti “fratelli turisti”. I credenti che vengono a trovarci durante il periodo estivo soggiornano nei diversi paesi della zona tra cui: Cittadella del Capo, Diamante, Cirella, Belvedere M.mo, S. Nicola Arcella, Praia a Mare e Tortora. È bello poter constatare come, pur provenendo da diverse parti d’Italia, ciò che ci unisce è l’amore di Dio e la testimonianza di ciò che il Signore ha fatto nella nostra vita, famiglia e chiesa in modo da poter dare gloria al nostro Salvatore. È stata una gioia poter condividere con la fratellanza questo momento di letizia, il Signore ha manifestato la Sua bontà ed ha ascoltato le nostre preghiere, dandoci la possibilità di aprire al centro della cittadina di Scalea una testi-

monianza. Al culto hanno partecipato diversi ospiti ed alcuni di essi hanno ascoltato per la prima volta il messaggio della parola del Signore, predicato dal fratello Bruno Carchedi, pastore della comunità di Gioiosa Ionica e Siderno, che ha invitato quanti erano presenti a confidare in Dio e nella Sua salvezza. Abbiamo inoltre ricevuto la gradita visita dei credenti delle comunità vicine tra cui Mormanno, Trebisacce e Saracena che ci hanno supportato con la loro collaborazione. Nei giorni successivi abbiamo avuto altre riunioni in cui il Signore ha continuato a benedire. La nostra preghiera è che la Sua parola faccia breccia nei cuori di coloro che per la prima volta hanno ascoltato il messaggio di salvezza e che il Signore continui a portare avanti l’opera Sua. Franco Liguori

BRESCIA: BATTESIMI Con gioia condividiamo con la fratellanza l’opera di salvezza che il Signore continua a compiere nelle anime che accolgono e sperimentano la Grazia di Dio. Domenica 12 giugno 2011, quattro credenti della comunità di Brescia hanno pubblicamente dichiarato la loro fede nel Salvatore Gesù Cristo, manifestando, con il patto del battesimo in acqua, la loro scelta di servirLo secondo l’insegnamento dell’Evangelo. Il messaggio della Parola di Dio è stato ministrato dal fratello Lorenzo Framarin, pastore della comunità ADI di Lonigo (VI). La meditazione, basata sul testo di Isaia 8:17-20, ha enfatizzato il bisogno di aspettare il Signore per lasciarsi condurre nei Suoi sentieri. Fuori da essi vi

sono soltanto inganni e pericoli mortali, ma per chi sa aspettare il Signore si leva sempre la luce della vita, delle Sue mirabili testimonianze. La predicazione dell’Evangelo e la narrazione delle opere divine hanno raggiunto i numerosi ascoltatori, sensibilizzando i cuori degli amici intervenuti per l’occasione, ad aprire fiduciosamente il cuore a Cristo. Continuiamo a pregare, affinché mentre esaltiamo il Signore e testimoniamo delle Sue meraviglie, tanti altri possano gustare l’adempimento del Suo piano di redenzione per ogni creatura umana. Al nostro Dio e Salvatore siano la gratitudine, la lode e la gloria! Alessandro Cravana

CASTELLANZA: BATTESIMI Desideriamo condividere con la fratellanza la gioia che il Signore ci ha dato domenica 19 giugno nel vedere sei giovani scendere nelle acque battesimali. Nonostante il dilagare dell’immoralità, della confusione nella nostra società, siamo grati a Dio come la potenza della predicazione dell'Evangelo raggiunge il cuore delle persone, cambiando radicalmente la loro vita: da peccatori, perduti, depressi, stanchi e delusi, in figli di Dio, nati di nuovo. L’Auditorium della cittadina di Gorla Minore, utilizzato per l’occasione, era gremito di credenti e di tante persone nuove, alcune delle quali dopo la riunione hanno manifestato interesse per la nostra fede. Abbiamo potuto ascoltare il messaggio della Parola di Dio dal libro degli Atti 8:26, ministrato dal fratello Antonino Mortelliti, pastore della chiesa di Novara che ha toccato i nostri cuori. Era presente anche il fratello Rocco Giovinazzo della chiesa di Melbourne (Australia), che ha illustrato brevemente l’opera del Signore nelle chiese italiane in Australia, testimoniando della fedeltà di Dio. Durante la riunione, siamo stati allietati da alcuni brani eseguiti dal coro della chiesa di Castellanza. Le commosse testimonianze dei neo battezzati 20 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - S e t t e m b r e 2 0 1 1

hanno fatto da cornice a una giornata meravigliosa, dai loro volti traspariva la gioia della salvezza, e il desiderio di servire il nostro caro Gesù. Vi chiediamo di unirvi a noi nelle preghiere, in modo che il Signore continui a chiamare altre anime perdute nel mondo e le conduca alla Sua grazia donando, vita eterna. Silvano Basile


BATTESIMI A PARMA E CENA DEL SIGNORE A PIACENZA “Il Signore ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia” (Salmo 126:3). Le parole di questo salmo esprimono in maniera esaustiva i sentimenti di gratitudine realizzati dai credenti di Parma e Piacenza per le meraviglie che il Signore continua a compiere per il Suo popolo nelle città emiliane. Domenica 12 Giugno in un’atmosfera di commozione e di gratitudine a Dio ci siamo riuniti nel locale di Parma per offrire il culto al Signore. Siamo stati molto edificati nel vedere sette credenti, che si vanno a sommare ai dieci della volta scorsa, testimoniare della loro esperienza di conversione con l’ubbidienza al comando del Signore del battesimo in acqua. Per l’occasione abbiamo avuto la gradita visita del fratello Vito Nuzzo, pastore della comunità di Messina, coi noi per alcuni giorni e che il Signore ha usato per la nostra edificazione. Il passo della Scrittura letto e meditato è stato Ebrei 12:1-3. La predicazione ha marcato l’importanza della fede in Dio, nella Sua Parola, nell’opera e nella Persona di Gesù Cristo il Salvatore e Signore. Traendo spunto dal capitolo undici dell’epistola agli Ebrei, il fratello Nuzzo ha evidenziato cinque aspetti della fede. Prima di tutto il riferimento è stato ad Abele e al suo sacrificio “più eccellente”, questo ci parla della necessità di offrire a Dio il proprio cuore. Il secondo esempio è stato tratto da Enoc, il quale camminò con Dio e questo lo rese gradito al Signore. In terzo luogo il fratello ha considerato Noè che per fede “preparò un’arca per sé e per la propria famiglia”. La fede in Dio induce i credenti ad agire sempre secondo la Sua volontà, rivelata attraverso la Sua Parola, e a preparare ciò che Lui richiede. Il quarto esempio considerato è stato quello di Abramo, il quale per fede fu disponibile a fare tutto quello che Dio gli chiedeva; in questo possiamo considerare l’importanza

dell’ubbidienza. Infine è stata considerata la decisione di Mosè di onorare il Signore a costo di essere maltrattato con il popolo di Dio. Nel pomeriggio ci siamo nuovamente riuniti alla presenza del Signore nel locale di culto di Piacenza, dove abbiamo “adorato Dio in Spirito e verità” e ricordato la morte e la resurrezione di Gesù nell’attesa del Suo ritorno, attraverso i simboli del pane e del vino. Lo strumento usato da Dio per ministrarci la Sua Parola è stato ancora il fratello Vito Nuzzo. Il passo letto e predicato è stato quello di Giobbe 33:19-24. Il Signore attraverso l’esposizione della Sua Parola ci ha ricordato che Gesù ha pagato il prezzo del nostro riscatto e per questo i redenti si accostano alla cena del Signore con profonda gratitudine e grande riconoscenza a Gesù, “autore di una salvezza eterna”. In una società in crisi, in un mondo di continui e repentini cambiamenti, il desiderio, la preghiera e l’impegno dei credenti di Parma e Piacenza sono quelli di rimanere radicati e fermi nella Parola di Dio, onorare il Signore e testimoniare fedelmente di Cristo alle centinaia di migliaia di parmigiani e piacentini, nell’attesa del ritorno di Gesù il Signore. Paolo Faia

BATTESIMI A MONTESILVANO – PESCARA Per la Grazia di Dio, domenica 19 Giugno 2011, il Signore ci ha concesso di partecipare ad una giornata di festa, in cui 10 credenti, 2 fratelli e 8 sorelle, hanno testimoniato della loro fede in Gesù con il battesimo in acqua per immersione secondo l’insegnamento della Parola di Dio (Matteo 28:19,20). Durante il culto il Signore ha edificato le nostre anime con la preghiera, il canto della nostra corale, le testimonianze dei neofiti, ma soprattutto con il lieto messaggio dell’Evangelo, il cui testo è stato preso dal libro dal profeta Isaia 43:14-21. Gradito ospite è stato il fratello Eliseo Fragnito, accompagnato dalla moglie, che ha sottolineato la volontà di Dio di fare “una cosa nuova” (v.19). La nostra preghiera continua ad essere rivolta a Dio, affinché Egli non cessi di “creare” delle nuove vite dal punto di vista spirituale, ma anche che ci conceda di vedere un’opera nuova nelle nostre zone: “dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:13,14). Alla fine del culto abbiamo ancora goduto della comunione fraterna con un’agape, intrattenendoci con credenti e simpatizzanti. Ancora una volta possiamo

testimoniare che l’opera di Dio avanza non per i nostri meriti, ma per l’azione efficace dello Spirito di Dio. Tante possono essere le difficoltà che una chiesa locale si trova ad affrontare e tale realtà era già presente negli Atti degli Apostoli, ma la nostra preghiera è che non manchi mai l’intervento dello Spirito di Dio. Preghiamo gli uni per gli altri. Michele Venditti

Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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Notizie dalle nostre Comunità NOTIZIE DA SANTO STEFANO DI CAMASTRA Con gioia comunichiamo ai lettori del Risveglio Pentecostale che la Comunità di Santo Stefano di Camastra, con la fattiva collaborazione del gruppo evangelistico della Chiesa di Milazzo e i credenti della zona, ha tenuto un culto di evangelizzazione all’aperto l’11 giugno 2011 nella piazza principale del paese. Il tema della predicazione è stato l’invito alla salvezza, meditando dal libro degli Atti 2:37-47. Numerose sono le persone che hanno ascoltato la Parola di Dio in quella sera. Il 9 luglio 2011 nella cittadina di Castel di Tusa (ME) è stato esposto il consiglio di Dio riguardante il piano del Signore per il Suo Figlio Gesù, il Quale, adempiendo la Sua volontà, ha fatto tutto ciò che è necessario per la salvezza dei perduti. È stato annunciato il messaggio dell’Evangelo. Preghiamo che il Signore possa aggiun-

gere alla Sua Chiesa “quelli che sono sulla Via della salvezza”. Antonino Vitale

NOTIZIE DA SAVA (TA) Con gioia comunichiamo che, dopo tre anni dall’apertura di un piccolo locale di culto, il Signore ci ha dato grazia di installare dal 2 all’8 Luglio un gazebo in una piazza centrale di Sava. Con immensa commozione abbiamo visto sera dopo sera l’interessamento di molti cittadini alla Parola di Dio. Un grande lavoro di Evangelizzazione è stato svolto dal gruppo dei credenti locali che in questo tempo si è avvicinato al Signore, collaborando nell’impegno di custodia del gazebo e distribuendo letteratura cristiana e inviti non solo in Sava, ma anche nei vicini paesi di

Manduria e Torricella, di cui alcuni credenti di Sava fanno parte. Il Signore ci ha benedetto in un modo meraviglioso in tutte le serate, usando diversi fratelli nella predicazione della Parola di Dio. In questo grande paese e nei paesi limitrofi il Signore sta compiendo una bella opera, e con l’aiuto del nostro Dio vogliamo andare avanti uniti nella fede e continuando a predicare l’Evangelo con franchezza, aspettando con gioia il ritorno del nostro amato Salvatore e Signore, Cristo Gesù. Scorrano Daniele

BATTESIMI A VILLAFRANCA TIRRENA Con un cuore grato al Signore, vogliamo condividere con la fratellanza la gioia che abbiamo avuto a Villafranca Tirrena il giorno 3 luglio di vedere altre quattro anime scendere nelle acque battesimali e testimoniare della loro scelta di seguire Cristo. Per l'occasione il locale di culto era gremito per la presenza di tanti parenti e amici dei neofiti che hanno avuto modo di ascoltare la parola del Signore, che ci è stata ministrata dal fratello Grancagnolo, pastore delle comunità di Letojanni e Catania, via Mirko. Il testo della predicazione, "avendo fiducia in questo: che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la con-

durrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Fil.1:6) è stato di grande incoraggiamento non solo per i nuovi credenti ma per tutti a confidare nell'aiuto del Signore che, avendo iniziato in noi un'opera buona, ci aiuterà sicuramente a restarGli fedeli fino alla fine. Invitamo i fratelli a pregare per la nostra comunità, perchè stiamo svolgendo una campagna evangelistica con dei culti all'aperto e, Dio volendo, anche con la tenda di evangelizzazione con il desiderio di vedere presto altre anime aggiungersi alla schiera dei credenti. Armando Sofia

BATTESIMI A VILLA LITERNO (CE) Comunichiamo con gioia alla fratellanza che domenica 3 luglio è stata una festa per la comunità di Villa Literno (CE). Una credente di età avanzata che da pochi anni frequenta detta comunità, ha testimoniato con il battesimo la sua conversione, ubbidendo al comandamento del Signore. Per l'occasione è stata offerta dal comune di Villa Literno una sala comunale molto ampia che era gremita di credenti e persone che per la prima volta hanno ascoltato la Parola. Strumento che Dio ha usato per la predicazione della Parola è stato il fratello Daniele Di Iorio pastore della comunità di San Cipriano D'Aversa e Vomero. Il testo predicato è stato tratto da Atti 16:22-34. La domenica successiva abbiamo celebrato un culto di Santa Cena e per l'occasione è stato invitato il fratello Antonio Fenicia, pastore di Frattaminore e Orta di Atella. Il testo della Parola, tratto da 1 Sam. 30:1-15 ha messo in risalto la figura dell'Egiziano, dell'uomo 22 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - S e t t e m b r e 2 0 1 1

che vive nel peccato ed è prossimo alla morte, e la figura di Davide accostandola a quella di Cristo che ci ha trovati, guariti e salvati. Natale Giosué


EVANGELIZZAZIONE A FIUGGI Siamo grati al Signore che anche quest’ anno ci ha dato la possibilità di predicare l’Evangelo nella cittadina di Fiuggi nota a tutta la fratellanza in quanto meta di numerosi appuntamenti a livello nazionale. Il giorno 30 luglio nel centralissimo Parco Helstedt, sito in via Prenestina, abbiamo avuto la gioia di poter fare un culto all’aperto. Nella settimana che ha preceduto la riunione abbiamo potuto distribuire numerosi volantini che preannunciavano l’avvenimento, accompagnati da opuscoli che parlavano della salvezza e di come Dio ha fatto cose grandi per noi. Anche il pomeriggio prima del culto ci siamo posizionati con un banchetto e numerosissime persone si sono avvicinate e con interesse hanno ricevuto in dono opuscoli, copie del Vangelo di Giovanni e del Nuovo Testamento ricevendo un invito per la serata. All’orario di inizio del culto molte persone si sono avvicinate con interesse, alcune si sono sedute con noi ed altre hanno ascoltato a distanza mentre passeggiavano. Il Signore non ha mancato di parlare ai nostri cuori attraverso la Sua Santa , Divina e Benedetta Parola che per l’occasione è stata predicata dal fratello Antonio Campisi, pastore a Sonnino

Scalo e Terracina. Alla fine del culto abbiamo allacciato diversi contatti con persone alle quali abbiamo rivolto l’invito a partecipare ai culti che settimanalmente teniamo a Fiuggi, per il momento in una casa messa a disposizione da una famiglia di credenti che abita proprio nella cittadina termale. Invitiamo voi tutti a pregare per noi affinché, quando piacerà al Signore, ci possa essere data grazia di aprire anche a Fiuggi un locale di culto a Lode e Gloria del nostro Dio. Francesco Alboreto

INCONTRO CON I NON UDENTI CRISTIANI EVANGELICI A BELMONTE MEZZAGNO (PA) Sabato 30 luglio abbiamo avuto un Incontro con i non udenti cristiani evangelici nella chiesa di Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo. Erano presenti fratelli da tutta Italia, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dal Lazio e dalla Sicilia. Abbiamo goduto di una giornata intensa in comunione con Dio ed è stato bello gioire alla Sua presenza insieme ai nostri fratelli non udenti. Quanto amore fraterno, commozione e emozione abbiamo provato per tutta la durata dell’incontro essendo insieme a lodare il nome del Signore! Vedere le barriere della discriminazione crollare e al loro posto godere di un abbraccio divino ed un calore fraterno ed amore spirituale ci ha dato grande gioia, forza e consolazione. Nel culto di mattina, il fratello Ernesto Brolo, pastore a Paceco (TP), ha portato il messaggio della Parola di Dio in 2 Re 4:1-7 ricordando quell’olio che si fermò solo quando tutti i vasi della vedova furono pieni. La sera il messaggio della Parola è stato portato dal fratello Paolo Mercante, pastore a Francofonte (SR), leggendo in Isaia 57:15-21,

ha sottolineato che a coloro che decidono per Dio e sono a Lui ubbidienti, Egli darà guarigione, li guiderà e darà le Sue consolazioni nell'afflizione. Alcuni giovani, nei giorni precedenti, hanno imparato alcuni cantici nella Lingua Italiana dei Segni (LIS) e durante i culti hanno lodato Iddio con questi canti. Tanti hanno pianto dalla gioia e dalla gloriosa presenza di Dio. Abbiamo ascoltato diverse testimonianze da parte dei nostri fratelli non udenti che hanno esposto il grande bisogno di raggiungere le migliaia di persone non udenti, e annunziare loro la Parola di Dio. I non udenti evangelici pentecostali in Italia, ad oggi, arrivano a una quarantina. Considerando che la popolazione dei sordi in Italia è di circa 90.000 persone, si comprende quanto lavoro c’è ancora da compiere. Il Signore possa sempre più sensibilizzare tanti credenti e servi di Dio a dedicarsi a questa opera, mentre continuiamo a trafficare i talenti da Lui ricevuti e attendiamo il Suo glorioso ritorno. Leonardo Passamonte

BATTESIMI A BAGHERIA Vogliamo rendere partecipi della gioia della Chiesa ADI di Bagheria, via Spataro, perchè domenica 31 Luglio sono scesi nelle acque battesimali due neofiti, confessando il Signore Gesù Cristo come personale Salvatore. Nella certezza che Dio continuerà la sua opera di salvezza, Lo ringraziamo perchè la nostra comunità

è frequentata da altri simpatizzanti. Poichè Dio ha fatto cose grandi, noi siamo nella gioia. Vogliate pregare per noi, affinchè il Signore ci dia grazia di far festa ancora con altri che trovano la pace e la salvezza in Cristo Gesù, Benedetto in eterno. Tommaso Incandela Risveglio Pentecostale - Settembre 2011

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appuntamenti INCONTRO CAMPISTICO ITALIA N.E. Sabato 10 settembre presso l'Hotel Bologna di Pieve di Cento (BO): Incontro Campistico Italia Nord Est. Predicatore il fratello Felice Antonio Loria, presidente ADI.

RADUNO GIOVANILE LOMBARDIA Sabato 24 settembre 2011, presso il locale di culto di Milano - Via delle Forze Armate 338: Raduno Giovanile della zona Lombardia. Predicatore e relatore dello studio biblico il pastore Terry Peretti.

INCONTRO CAMPISTI EMMANUEL Sabato 15 ottobre 2011, presso la chiesa evangelica ADI via Boito a Mottola (TA): Incontro dei Campisti Emmanuel. Predicatore e relatore dello studio biblico sarà il fratello Sergiopaolo Chiribiri, pastore a NapoliRADUNO OVER 40 INCONTRO INTERPROVINCIALE Secondigliano. PUGLIA E BASILICATA CALTANISSETTA - ENNA Sabato 24 settembre 2011, presso Domenica 25 settembre 2011, a RIUNIONE PASTORALE E CONl’Hotel Villaggio Porto Giardino Serradifalco (CL): Incontro Inter- SIGLI DI CHIESA NORD-OVEST di Monopoli: Incontro Fraterno provinciale delle chiese delle pro- Sabato 15 ottobre 2011, a Torinoper credenti “over” 40 della Zona vince di Caltanissetta ed Enna. Via Spalato: Convegno per paPuglia e Basilicata. Predicatore il Ospite il fratello Calogero Palum- stori e consiglieri di chiesa Italia fratello Abele Trosino, pastore a bo, pastore a Paternò (CT). Nord Ovest. Crotone.

INCONTRO NAZIONALE GIOVANILE ADI-IBI Da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre 2011, a Fiuggi Terme (FR), presso la tensostruttura del PalaFiuggi, in Via IV Giugno: XXXVI Incontro Nazionale Giovanile ADI-IBI. Predicatore nei culti serali il fratello Alton Garrison, Assistente Sovrintendente delle Assemblies of God negli Stati Uniti.

INCONTRO NAZIONALE GIOVANILE ADI-IBI Dal 29 ottobre al 1 novembre 2011, a Fiuggi Terme (FR), il XXXVI Incontro Nazionale Giovanile ADI-IBI Il PalaFiuggi è la sede in cui si terranno gli incontri e i culti. Predicatore ufficiale sarà il fratello Alton Garrison, Assistente Sovrintendente delle Assemblee

Risveglio P E N T E C O S T A L E

di Dio negli Stati Uniti d’America. Vogliamo fin d’ora pregare per l’affluenza a questo appuntamento riservato ai credenti di età compresa fra i 18 e i 40 anni, a cui possono anche accedere minorenni dai 15 ai 17 anni, accompagnati da responsabili di comunità o dai genitori, e giovani

famiglie con figli più piccoli, fino ai 14 anni, per i quali si proporranno delle attività opportunamente studiate per fasce d’età. Preghiamo che l’effusione di Spirito Santo vivifichi, compunga, potenzi dall’alto un giovane popolo che si raduna ai piedi del Signore per cercare la Sua faccia.

Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Spedizione in Abbonamento Postale - Poste Italiane spa Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova D.L.353/03 (conv. L.27/02/04 n.46) art.1 com.2, DCB Vicenza Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova

STAMPE PERIODICHE Imprimé à taxe réduite - taxe perçue - tassa pagata - Italia In caso di mancata consegna si prega di restituire al mittente Redazione Risveglio Pentecostale, Via Alti­chieri da Zevio 1, 35132 Padova che si impegna a corrispondere il diritto fisso Banca: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 speci­fi­cando il motivo contrassegnando con una X il quadraticodice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Cristiana ADI no corrispondente: Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Destinatario ❏ SCONOSCIUTO “Assemblee di Dio in Italia” ❏ PARTITO Questo numero di Risveglio Pen­te­co­stale è consultabile ❏ TRASFERITO all’indirizzo http://www.assembleedidio.org/risveglio.php Direzione, Redazione e Amministrazione: ❏ IRREPERIBILE Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova ❏ DECEDUTO Questo numero di Risveglio Pentecostale è disponibile in Tel. 049.­605127 - fax 049.612565 edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato Indirizzo ❏ INSUFFICIENTE e mail: adi.veneto@tin.it leggibile mediante computer con un programma screen ❏ INESATTO reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richie❏ RIFIUTATO “Risveglio Pen­te­costale” è la pubblicazione delle As­­­sem­blee sta all’indirizzo adi.veneto@tin.it (i file sono disponibili nei Oggetto ❏ NON RICHIESTO di Dio in Ita­lia che fin dal 1946 ha lo scopo di essere struformati .rtf .txt .doc .epub). ❏ NON AMMESSO mento di edificazione per la Chiesa del Signore, sostenengrazie per la cortese collaborazione Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza dosi esclusivamente con libere offerte. Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517

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