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Risveglio Pentecostale - Anno LXIV - numero 4 - Periodico Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza

Risveglio aprile 2010

“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105)

P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia

“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” [Atti 4:12 ]


Risveglio P E N T E C O S T A L E

Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Spec­chi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giu­sep­pe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consiglieri onorari: Germano Giuliani, Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Tel. 049.­605127 fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin it www.assembleedidio.org Versamenti sul c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a mem­bri e simpatizzanti delle Chi­e­ se Cri­stiane Evan­geliche A.D I. ed è so­stenuta da offerte vo­lon­ta­rie. In con­ formità alla Leg­­ge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei da­ti perso­ nali, la Re­da­zio­ne di Ri­sveglio Pen­te­co­ sta­le ga­rantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inol­tre assicura i lettori che i loro dati perso­ nali sono custoditi in un archivio elet­ tronico presso la sede del giornale e ver­ranno utilizzati soltanto per in­viare la corrispondenza relativa al mensile Ri­sve­glio Pen­te­co­sta­le. Gli articoli fir­ mati im­pegnano esclu­si­va­men­te i lo­ro au­tori. I manoscritti non pub­blicati non si restituiscono.

“Davanti Nell’incoraggiare ed esortare il suo “figliuolo nelle fede”, Timoteo, l’apo­ stolo Paolo delinea la figura del vero servitore del Signore, di colui che è chiamato da Dio a un servizio santo, ricco di gratificazioni morali, e altresì carico di responsabilità spirituali. Il vero servitore del Signore è pro­ fondamente cosciente di quanto im­ pegno comporti la missione affidata­ gli: Dio ci guardi dalla superficialità e dall’approssimazione. Il vero servitore del Signore com­ prende di essere “davanti a Dio”, scrutato e vagliato da Dio e di dover rispondere ogni giorno al Suo Mae­ stro e Signore: “Io sono il Dio Onnipotente: cammina alla mia presenza e sii integro” (Gen.17:1). L’opera è Sua e Gli appartiene in­ teramente (Matteo 9:37-38). Il Signore chiama a fedeltà, a vive­ re con piena coscienza le responsa­ bilità personali, esaminandoci ogni

giorno alla luce della Sua Parola, la­ sciando che lo Spirito Santo illumini e guidi pienamente nella vocazione che ci è stata rivolta (2 Cor.13:5). Un servitore che sa di essere “davanti a Dio” è un uomo impegnato, approvato, integro, leale. Un uomo impegnato: “Sforzati...” Il verbo denota tenacia nel perse­ guire un obiettivo. Coloro che servono il Signore deb­ bono impegnarsi al massimo nel vi­ vere, ricevere e trasmettere il consi­ glio di Dio. Occorre dedizione, ricerca del Si­ gnore, studio, consacrazione, inter­ cessione perché il servitore di Dio sia un “buon soldato di Cristo Gesù”. “Uno che va alla guerra non si immischia in faccende della vita civile se vuol piacere a Colui che lo ha arruolato” (2 Tim.2:4).

in questo numero DAVANTI A DIO Francesco Citarella ...........................pag.2-3

RESOCONTO OTTO PER MILLE Giuseppe Tilenni . .............................pag.4-7

Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pente­ costale - Cristiani Oggi: Vincenzo Spec­ chi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione. 2

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ADI-AID Gaetano Montante ...pag.8-9


a Dio” (2Timoteo 2:15)

Un uomo approvato: “…di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato” Il servitore di Dio ricerca l’appro­ vazione del suo Signore, desidera essere oggetto del “compiacimen­ to” di Dio (Matt.17:5). Un uomo approvato da Dio è fi­ dato, affidabile, obbediente, sotto­ messo, coerente, non incline al tra­ sformismo, non influenzabile, ma pienamente convinto e in armo­ nia con il volere del suo Signore (2 Tim.1:12). Un uomo integro: “…un operaio che non abbia di che vergognarsi” È importante considerarsi sem­ pre semplici operai nel campo di Dio e non dirigenti o funzionari. L’operaio farà il suo dovere con onestà e integrità. Sarà un lavoratore fedele che

guere il lavoro del fabbricante di tende, mestiere cui era dedito Pa­ olo. L’interpretazione e l’esposizione biblica esigono precisione e accu­ ratezza perché si è dinanzi alla Pa­ rola della Verità. Amati servitori del Signore, stia­ mo facendo un gran lavoro e la no­ Un uomo leale: “...che dispen- stra opera è per il Re dei re. Continuiamo a stimare tale lavo­ si rettamente la Parola della ro, vigiliamo sul servizio affidatoci, verità” La lealtà consiste nel riconoscere rimaniamo fermi “sul solido fondail proprio ruolo e i propri limiti, nel mento di Dio”. “Ognuno ci consideri servitori mantenersi coerenti sino alla fine. di Cristo e amministratori dei miUn buon servitore di Dio non steri di Dio. Del resto, quel che si presenta se stesso, ma innalza il suo Signore, espone la Sua Parola e richiede agli amministratori è che non aggiunge altro, ma amministra ciascuno sia trovato fedele”. (1Cor. 4:1-2). con attenzione i beni del suo Ma­ estro, tagliandoli rettamente (vers. Francesco Citarella Riveduta). Il tagliare è un riferimento alla precisione che deve contraddistin­

non delude e non fa vergogna al proprio padrone, anzi è attento, onora, rispetta e ringrazia, come dice Paolo, “colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo me al Suo servizio” (1Tim.1:12).

aprile 2010 NEWS ........................................... pag.18-19

ALL’OMBRA DEL FICO Giovanni Scribano . ........................pag.10-11

L’AMORE DI DIO VINCE SEMPRE Elio Varricchione.............................pag.12,13

NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ..................................pag.20-23 LA COMPLETA ARMATURA DI DIO Andrea Walker................................pag.14-15

APPUNTAMENTI . ........................... pag.24 RECENSIONI .................................... pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org

CHI È GESÙ Germano Giuliani . .........................pag.16-17 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

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UTILIZZO DEI FONDI DALL’OTTO PER

“…Cercate gli uni degli e quello

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Anche nell’anno trascorso, grazie all’utilizzo della quota dell’8 per mille del gettito IRPEF spet­ tante alle Assemblee di Dio in Italia, come si può evincere dalla relazione acclusa, si è intervenuti per portare sollievo e speranza in situazioni di ne­ cessità. Dobbiamo dire, a onor del vero, che la quo­ ta del gettito IRPEF assegnata alle Assemblee di Dio in Italia, è piuttosto minima (si parla, infatti, di una percentuale di scelte espresse inferiore al­ lo 0,20%). Questo determina una disponibilità piuttosto li­ mitata. Eppure, nonostante questo, il Signore ci ha concesso di poter operare a favore di individui e associazioni, sia in Italia che all’estero, dove mag­ giormente si presentavano i bisogni e le necessità. Assistenza agli anziani, sostegno a giovani im­ pegnati nel tentativo di liberarsi da varie dipen­ denze (droga, alcool, ecc.), case di cura, singoli in­ dividui, ecc. sono stati aiutati con il chiaro intento di alleviare le loro sofferenze. Anche al di fuori dei nostri confini non abbia­ mo smesso di far sentire concretamente la nostra solidarietà. In Africa, in due paesi tra i più poveri al mon­ do, il Rwanda e il Burkina Faso è giunto il soste­ gno dell’8 per mille. Nel Rwanda, ancora ferito dalla tragedia della guerra interetnica è stato ero­ gato un contributo di cinquemila euro per aiuti alimentari alla popolazione. In Burkina Faso, dove da anni sosteniamo pro­ getti scolastici e umanitari, nel settembre scorso una violenta alluvione ha investito la capitale Ou­ agadougou, causando morte e distruzione. Oltre ad un container con indumenti ad altro materiale spedito da alcune comunità, il Consiglio 4

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DERIVANTI MILLE DELL’IRPEF

sempre il bene altri di tutti”

Tessalonicesi 5:15)

Generale delle Chiese ADI ha erogato un contributo di ventimila euro per le prime impellenti necessità. Un altro contributo di ventimila eu­ ro è stato erogato in India per aiuti umanitari distribuiti dalle Chiese Evan­ geliche “Maranatha Full Gospel Association” (MFGA), con sede in Chennay, India. Ci rendiamo conto che tutto que­ sto non è altro che meno di una goccia nell’immenso mare del bisogno! Questo dovrebbe essere uno stimo­ lo per tutti noi ad adoperarci maggior­ mente nell’aiutare chi si trova nel biso­ gno. Sicuramente le Assemblee di Dio in Italia non limitano il loro aiuto sola­ mente ai fondi dell’8 per mille, grazie al Signore per la generosità e la pron­ tezza che tutta la fratellanza dimostra sistematicamente per il Servizio Evan­ gelico di Assistenza Sociale (SEAS), ol­ tre che impegnarsi nelle varie e nume­ rose iniziative che le comunità loca­ li portano avanti con entusiasmo e pro­ fitto. Consapevoli di quanto la Parola del Signore ci chiede: “Cosí dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede”: (Galati 6:10), vogliamo conti­ nuare a servire il Signore e nel contem­ po adoperarci per alleviare le sofferen­ ze di chi si trova nel bisogno. Giuseppe Tilenni

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UTILIZZO DE I FONDI DE RIVANTI DALL’OTTO PE R MI LLE DE LL’IRPEF t p Amministrazione r le Fondo Otto per mille: rendiconto riepilogativo anno 2009 20 3 09 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

8,88 € 727.49 4,17 4 € 710.8 2,60 1 .1 9 € 78 6,00 3 .5 3 5 7 € 5,74 3 € 766.7 6,02 2 .2 8 € 77 3,71 € 825.92

Entrate • Riporto dal 31 dicembre 2008: € 637.982,09 • Interessi netti anno 2009: € 7.562,29 • Bonifico da Economia e Finanze, Dipartimento del Tesoro, Direzione Ge­ nerale del Tesoro relativo alla quota otto per mille IRPEF dovuto per l’anno 2006: € 875.923,71

Erogazioni per interventi umanitari a persone e associazioni effettuate in Italia • Erogazioni pro Istituto Evangelico “Betesda”, Macchia di Giarre (Ct), assistenza anziani: € Istituto Evangelico "Betania Emmaus" 109.330,00 € 700.000,00 pari al 60,90% • Erogazioni a favore “Centro Kades”, Acqui Ter­ Istituto Evangelico "Betesda" me (Al), assistenza e recupero tossicodipenden­ € 109.330,00 pari al 9,51% ti: € 176.000,00 ADI-Aid Adozioni a distanza € 25.000,00 pari al 2,17% • Erogazione a favore Fondazione Evangelica Be­ Associazioni all'Estero tania, Ponticelli (Na), donazione per ospedale € 45.000,00 pari al 3,91% evangelico: € 10.000,00 Spese di gestione • Erogazione a favore Istituto “Betania-Emmaus”, € 117,96 pari allo 0,01% per lavori di ristrutturazione e adeguamento A favore di individui in Italia € 53.000,00 pari al 4,61% struttura: € 700.000,00 • Erogazioni per interventi umanitari ad alluvio­ Centro Kades € 176.000,00 pari al 15,31% nati della provincia di Messina: € 31.000,00 Alluvionati Messina • Erogazione a favore di individui: € 53.000,00 € 31.000,00 pari al 2,70% • Erogazione a favore ADI-Aid (Adozione a di­ Ospedale Evangelico Ponticelli (Na) stanza): € 25.000,00 € 10.000,00 pari allo 0,87% Totale Erogazioni per interventi in Italia: € 1.104.330,00 Erogazioni per interventi umanitari a persone e associazioni effettuate all’estero • Erogazioni pro Ruanda (Missionsverein - CH), aiuti alimentari: € 5.000,00 • Erogazione a favore “Eglise des Assemblees de Dieu du Burkina Faso”, aiuto umanitario per allu­ Interventi Italia vione: € 20.000,00 € 1.104.330,00 pari al 96,07% • Erogazione a favore “Maranatha Full Gospel As­ Interventi estero sociation” India per aiuti umanitari: € 20.000,00 € 45.000,00 pari al 3,91% Totale Erogazioni per interventi all’estero: € Spese bancarie € 117,96 pari allo 0,01% 45.000,00 Spese bancarie (Imposte e commissioni): € 117,96 Riepilogo • Entrate anno 2009: € 883.486,00 • Uscite anno 2009: € 1.149.447,96 • Passivo anno 2009: -€ 265.961,96 • Riporto dal 31 dicembre 2008: € 637.982,09 • Rimanenza attiva al 31 dicembre 2009: € 372.020,13

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ARTICOLI DI FEDE Matt.8:16-17; I Pie.2:24; Mar. 16:17-18; Giac.5:14-16 Crediamo e accettiamo l’intera Bib­ bia come la ispirata Parola di Dio, uni­ ca, infallibile e autorevole regola del­ la nostra fede e della nostra condotta (II Tim.3: 15 -17; II Pie.1:21; Ro­m.1:16; I Tes­s.2:13).

Crediamo al battesimo nello Spi­rito Santo, come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si ma­ nifesta, secondo le Scrit­ture, con il se­ gno del parlare in altre lingue e, pra­ ticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella po­ tenza del­l’an­nun­cio di “Tutto l’E­van­ge­ lo” al mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16; 15: 7-9; 19:2-6; Mar. 16:20; Gio­v.16: 13; Matt.28:19-20).

Crediamo nell’unico vero Dio, E­ter­ no, Onnipotente, Creatore e Signo­re di tutte le cose e che nella Sua u­nità vi so­ no tre distinte Per­sone: Pa­dre, Fi­glio­lo e Spirito San­to (Efe.4:6; Matt. 28:19; Luca Crediamo ai carismi e alle grazie del­ 3: 21-22, I Gio­v.5:7). lo Spirito Santo nella vita dei cristiani Crediamo che il Signore Gesù Cri­ che, nell’esercizio del sacerdozio uni­ sto fu concepito dallo Spirito Santo e versale dei credenti, si manifestano per assunse la natura umana in seno di l’edificazione, l’esortazione e la con­ Maria vergine. Vero Dio e vero uomo solazione della comunità cristiana e, (Gio­v.1:1,2, 14; Luca 1:34,35; Matt.1:23). conseguentemente, della società uma­ Crediamo nella Sua vita senza pecca­ na (I Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15; to, nei Suoi miracoli, nella Sua morte vi­ Rom.12:1). caria, come “prezzo di riscatto per tutti” gli uomini, nella Sua resurrezione, nel­ Crediamo ai ministeri del Signore glo­ la Sua ascensione alla destra del Padre, rificato, quali strumenti autorevoli di quale unico mediatore, nel Suo perso­ guida, d’insegnamento, di e­dificazione nale e imminente ritorno per i reden­ e di servizio nella comunità cristiana, ti e poi sulla terra in potenza e gloria rifuggendo da qualsiasi forma gerarchi­ per stabilire il Suo regno (I Pie.2:22; II ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18). Cor.5:21; Atti 2:22; I Pie.3:18; Rom. 1:4; 2:24; I Cor.15:4; Atti 1:9-11, Gio­v. 14:1-3; Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Con­cilio di Ge­ I Cor. 15:25; I Tim.2:5). ru­sa­lem­me, riportate in Atti 15:28-29; Crediamo all’esistenza degli ange­ 16:4. li creati tutti puri e che una parte di questi, caduti in una corruzione e per­ Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna dei reprobi e alla glorifi­ dizione irreparabili, per diretta azio­ cazione dei redenti, i quali hanno per­ ne di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti (Mat­t.25:41; severato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Efe.6:11-12). Celebriamo il battesimo in acqua per immersione, nel nome del Pa­dre e del Figliolo e dello Spirito San­to, per colo­ ro che fanno professione della propria fede nel Si­gnore Gesù Cristo come loro personale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12).

Crediamo che soltanto il ravvedi­ mento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, unico Sommo Sa­cer­do­te, sia­ no indispensabili per la purificazio­ ne dal peccato di chiunque Lo ac­cetta come personale Sal­va­tore e Si­­gnore (Rom.3:22-25; Atti 2:38; I Pie.1:18, 19; Efe.2:8). Crediamo che la rigenerazione (nuo­ va nascita) per opera dello Spi­rito San­­ to è assolutamente essenziale per la sal­ vezza (Giov.3:3; I Pie.1:23; Tito 3:5). Crediamo alla guarigione divina, se­ condo le Sacre Scritture mediante la preghiera, l’unzione dell’olio e l’im­ posizione delle mani (Isa.53:4-5;

Celebriamo la cena del Signore o San­ ta Cena, sotto le due specie del pa­ne e del vino, rammemorando così la morte del Signore e annunziandone il ritorno, amministrata a chi­un­que sia stato bat­ tezzato secondo le regole dell’Evangelo e vive una vita degna e santa davanti a Dio e alla società (I Cor.11:23-29; Luca 22:19-20).

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La Parola di Dio è chiara nell’esortare i credenti, sal­ vati per grazia per la fede in Cristo Gesù il Salvatore, a “praticare le buone opere” che sono state “precedentemente preparate da Dio”. Le Assemblee di Dio in Ita­ lia si sono impegnate nel dimostrare con i fatti la fe­ de (Giacomo 2:14-18) per mezzo di aiuti e attività uma­ nitarie, come ADI-aid, impegnata in varie località del mondo. La situazione. Continua la consolidata collabo­ razione con le opere consorelle nel Sud-est Asiatico e nell’Africa. I fratelli delle Assemblee di Dio in India, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Niger e Mali e i fratelli della Maranatha Full Gospel Association rimangono in costante contatto con ADI-aid nell’impegno continuo a sostenere migliaia di bambini e famiglie in condizioni economiche e sociali molto precarie. Le zone in cui operiamo sono problematiche e le difficoltà non mancano. Alcuni centri sono isolati e dif­ ficilmente raggiungibili. Il villaggio africano di Djibò, ad esempio, si trova a circa duecento chilometri dalla capitale burkinabé, alla quale è collegato tramite piste sterrate e isolate. Anche nell’area indiana alcuni centri si trovano inter­ nati e dispersi

ALCUNI BAMBINI ID SOSTENU TI DA A DI-A 8

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tra le foreste del Tamil Nadu e dell’Andra Pradesh, per non parlare delle Isole Andamane. Queste condizio­ ni sfavorevoli sono causa di disagi, ritardi della posta e, di conseguenza, delle letterine inviate dai bambini o di eventuali altre notizie, richieste e invii di materia­ le. Le difficoltà maggiori sono, comunque, quelle do­ vute alle terribili persecuzioni che i nostri fratelli subi­ scono a motivo della fede cristiana. Non dimentichia­ mo di pregare per loro, affinché Dio li aiuti a supera­ re queste difficoltà, e impariamo proprio da queste si­ tuazioni ad apprezzare maggiormente la libertà che è a noi concessa! Le scuole. Quest’anno abbiamo potuto dedicare in Burkina Faso due nuovi edifici scolastici a completa­ mento del lavoro iniziato in precedenza. Uno degli edifici, a Wentoin, è stato realizzato uti­ lizzando i fondi di ADI-aid. L’altro, situato a Djibò, è frutto delle generose offerte di alcuni creden­ ti e comunità. Ho avuto la gioia di essere pre­


sente alla dedicazione di questi edifici che ha avuto un’enorme risonanza in Burkina Faso, attirando anche l’attenzione dei media nazionali. I numeri. L’opera di ADI-aid è attiva da cinque an­ ni nei quali sono stati realizzati otto edifici scolastici, e si prosegue nel sostegno di 3.300 bambini. Vi è la pos­ sibilità di sostenere altri bambini qualora vi siano ri­ chieste. Ricordiamo che l’obiettivo di ADI-aid non è solo nu­ trire e istruire bambini nel bisogno, ma agire anche sul loro, spesso difficile, contesto familiare. Per questo l’at­ tività dell’opera prevede anche la consegna di mate­ riale didattico e la distribuzione di riso, coperte e al­ tri beni di prima necessità alle famiglie dei bambini so­ stenuti. Non va dimenticato che a be­ neficiare di questo so­

IL CAMION DI ADI-AI D

stegno sono tutti i bambini che frequentano le nostre scuole (non solo quelli registrati nelle nostre liste) ai quali è offerto ogni giorno un pasto caldo e trasmesso il messaggio della salvezza. I progetti di adozioni a distanza sono spesso pro­ tagonisti nei mass-media. È una gioia poter portare avanti un’opera così strutturata, anche se non sotto la luce dei riflettori. Vi chiediamo di pregare per questo meraviglioso impegno che il Signore ci ha affidato e di collaborare per dimostrare insieme la nostra fede e predicare l’Evangelo “a ogni creatura”. Gaetano Montante

IL TAGLIO DEL NASTRO A DJIBO

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A l l’O m br a Avete mai avuto il piacere di starvene all’ombra di un albero nell’ora del pisolino pomeridiano? È una cosa piacevolissima. Nella Bibbia c’è un detto proverbiale per esprimere una situazione di pace e di benes­ sere: “essere seduti sotto la sua vigna e il suo fico”. Durante il regno del re Salomone ci fu un tempo di pace per Israele, perciò sta scrit­ to: “Giuda e Israele da Dan fino a Beer-Seba, vissero al sicuro, ognuno all’ombra della sua vite e del suo fico, tutto il tempo che regnò Salomone” (I Re 4:25).

Per questo, nelle parole dei profeti, l’espressione ritorna con una doppia valenza. Talvolta in senso negativo, che esprime un tempo di giudizio: “Certo io li sterminerò, dice il Signore. Non c’è più uva sulla vite, non più fichi sul fico, e le foglie sono appassite! Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi” (Geremia 8:13). Altre volte, invece, l’espressione è inseri­ ta nel quadro del tempo messianico, tanto at­ teso dal popolo di Dio, nel quale ogni cosa sarà rinnovata e la vera pace sarà finalmente realtà per tutti i popoli della terra: “Negli ultimi tempi, il monte della casa del Signore sarà posto in cima ai monti e si eleverà al di sopra delle colline e i popoli affluiranno ad esUna doppia valenza so. Verranno molte nazioni e diranno: «VeniQuesta espressione proverbiale talvolta te, saliamo al monte del Signore, alla casa del prende un significato più profondo: si tratta della pace, della gioia e del benessere che so­ Dio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi senieri!» Poiché no dono del Signore.

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d e l F ic o na notizia di Dio per ogni creatura e la decisione di ritornare a Dio, ascoltare la Sua Parola che giunge nella sua pienezza in Gesù Cristo. Uomini e donne si avviano sul cammi­ no della fede, dando piena fiducia a Dio che si è rivelato in Cristo come Padre pie­ no d’amore. Così il cammino della vita, pur nel­ le sue difficoltà, diventa un cammino nel­ la pace. I credenti che vivono servendo fedel­ mente il Signore si trovano in una situa­ Un futuro non costruito dall’uomo Nel messaggio biblico questo non è un zione paradossale: vivono con gli altri uo­ mini la storia del loro tempo, ne condivi­ tempo che l’umanità possa conquistarsi con i propri sforzi, ma è nelle mani del Si­ dono le sofferenze e le tragedie, non ri­ mangono inerti, ma s’impegnano e sanno gnore. che, tuttavia, non sono sconfitti perché so­ I credenti fedeli a Dio vivono rivol­ ti verso questo tempo, convinti che il loro no coscienti che il Regno di Dio viene. Sanno che ogni battaglia, che annun­ compito è quello di annunziarlo agli altri. In questo passo di Michea appare chia­ ci la pace e la giustizia di Dio, annuncia sempre il Regno di Dio, in cui ognuno sta­ ra la funzione di servizio del popolo sal­ rà sotto la sua vigna e sotto il suo fico, vato nei confronti di tutti i popoli. Finora l’umanità ha cercato di costruir­ senza spavento. Quello che conferma la testimonianza si un futuro lasciandosi guidare dalla pro­ è vivere secondo il modello di Cristo: con pria sapienza e intelligenza con risultati verità, purezza, abnegazione, disponibilità catastrofici. ad aiutare e amare gli altri. Si rinnova di generazione in genera­ Bisogna conquistare l’umanità non ri­ zione l’antica vicenda della torre di Babe­ le, che descrive appunto questa volontà e correndo a metodologie particolari, ma convinzione dell’umanità di voler giunge­ per mezzo di vite vissute similmente a quella di Cristo. re al cielo, ma che si autodistrugge. Ogni credente è chiamato a vivere in Per questo c’è una sola via di scam­ po: quella di ritornare a Dio, di riscoprire mezzo alla gente, a compiere il proprio la­ la fragilità e la grande stoltezza dell’uomo voro quotidiano e a testimoniare di Gesù vivendo come Lui. che crede di poster vivere come se Dio È una vita non più legata indissolubil­ non esistesse. mente alla miseria di ciò che è visibile, né dominata dalla ristrettezza del presente, Scoperta e decisione Si tratta di una scoperta e di una deci­ ma vissuta in vista dell’eternità. Giovanni Scribano sione: la scoperta dell’Evangelo, della buo­ da Sion uscirà la legge, da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato”. (Michea.4:1-4).

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L’Amore di Dio Con il miracolo della nuova nascita ogni cre­ dente è diventato dimora dello Spirito Santo, il Suo tempio (cfr. 1 Corinzi 6:19,20). Dobbiamo al­ lora tenere conto della Sua presenza, che non può essere “passiva”: è in noi e si fa sentire, perché il Suo scopo – tra gli altri – è quello di aiutarci nel cammino di santificazione, che durerà tutta la vi­ ta, per modellarci a immagine e somiglianza di Gesù: “Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1 Tessalonicesi 5:23). Non siamo cristiani solo per una parte di noi stessi e del nostro tempo: siamo cristiani nella no­ stra libertà e “a tutto tondo”, compresi i modi di pensare e di operare. Ora, poniamoci una do­ manda: “È lo Spirito Santo che deve adattarsi alle regole della nostra casa o il contrario?” Ovviamente sappiamo bene dall’insegnamen­ to della Parola che siamo noi a doverci conforma­ re alle Sue regole… che in una parola sono quelle della stessa natura di Dio, che è Amore! Questo Amore è entrato a far parte anche del­ la nostra nuova natura. Quindi, come chi va a Ge­ sù trova Amore, così anche in noi deve trovarsi Amore: quell’Amore di Dio che vince sempre!

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Il primo che ha vinto tramite l’Amore è stato proprio Gesù “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:8). Non potremo mai comprendere fino in fon­ do come il Figlio di Dio, il Santo, possa interessar­ si ai peccatori. Lui, che è stato respinto da “quelli di casa Sua”, oltraggiato e ucciso, ha dovuto com­ battere: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta” (Luca 22:42). Però, per il Suo Amore infinito per noi, ha vinto: “…per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:2). L’Amore di Dio vince sempre, nell’espressione del perdono dei nostri fratelli Può sembrare un paradosso, ma Gesù stes­ so ha avuto meno “problemi” all’esterno tra i Sa­ maritani, che all’interno tra i Giudei. Anche se noi non vorremmo che fosse così, è innegabile che la maggior parte dei problemi vengono “dall’inter­ no”, oggi come allora. Il più delle volte si tratta di aspetti seconda­ ri, poco importanti se non del tutto irrilevanti, ai quali però ci si può aggrappare ostinatamente per avere ragione a tutti i costi. Ma i costi poi si paga­ no davvero e a lungo, perché “un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza; e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello” (Proverbi 18:19). “Perchè non patite qualche torto? Perchè non patite piuttosto qualche danno?” (cfr. 1 Corinzi 6:7) così ci esorta l’apostolo Paolo. Che il Signo­ re ci aiuti! Che il Signore ci dia saggezza per non giungere alla lite e – quando questa ormai si è ve­ rificata – forza e umiltà per muovere il primo pas­ so sulla via del perdono: “Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo” (Efesini 4:32). Signore, che il calore del tuo Amore faccia la sua parte e permetta che si aprano le porte e si sciolgano le sbarre dei cuori offesi diventati for­ tezze e castelli!


vince sempre L’Amore di Dio vince sempre, quando stimiamo l’altro “superiore” a noi stessi Questo aspetto è strettamente collegato al pun­ to precedente. Nello stimare il prossimo è compreso l’Amore di Dio? Non necessariamente. Ma l’Amore è indispensabile per riuscire a stimare l’altro “superiore” a noi stessi (cfr. Filippesi 2:3). Lo stesso apostolo Paolo esorta: “Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto!” (Romani 14:15). Questa non è soltanto una disquisi­ zione tra “onnivori e vegetariani”, ma un esempio al­ largabile a tanti altri nostri modi di pensare e agire. Il verso 13 dello stesso capitolo dice: “Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta”. Lo “scandalo” secon­ do i greci era una pietra posta sulla strada che poteva far inciampare altri, un impedimento al normale cam­ mino. Quindi questi versi presentano la possibilità di “scandalizzare” altri, persino quando abbiamo ragio­ ne, se questa viene volutamente ostentata. Ciò che per noi è un “sassolino” facilmente aggirabile, può es­ sere “una montagna” insuperabile per qualcun altro. Se sottovalutiamo tutto questo e agiamo d’istinto, pos­ siamo “turbare” il nostro fratello, fino a perderlo. Ne vale la pena? Senz’altro no! Signore, aiutaci a “cammi­ nare sulla via dell’Amore”, a stimare il nostro fratel­ lo più di noi stessi, perché il Tuo Amore possa vince­ re sempre!

vi sia spazio per gareggiare contro altri credenti, ma l’impegno per vincere tutti, insieme al Signore. Tutti dobbiamo arrivare in fondo e aiutare altri a fare altret­ tanto, così che ognuno possa ricevere “l’alloro”. L’Amore di Dio vince sempre, se siamo alimentati dalla stessa pazienza di Gesù Chiediamo a Dio luce per comprendere la Sua vo­ lontà e discernere i tempi; chiediamoGli anche sa­ pienza per decidere per il meglio, anche se in alcu­ ni casi vorrà dire “mettere in congelatore” un proget­ to al quale siamo così interessati, in attesa che i tem­ pi giungano a maturazione. Quante volte il Signore si è comportato con noi come il Vignaiolo della parabo­ la del fico? “…Sono ormai tre anni che vengo a cercar frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno? Ma l’altro gli rispose: Signore, lascialo ancora quest’anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai” (Luca 13:7-9). Quanta pazienza ha usato verso noi, quando siamo stati poco o per nul­ la fruttiferi! La pazienza di Gesù non è stata però pas­ siva attesa nella speranza di un ravvedimento: quan­ to lavoro di dissodamento e di sana alimentazione ha svolto e continua a svolgere dentro di noi! L’Amore di Dio vince sempre, se anche noi facciamo altrettanto verso qualcuno che il Signore ci mette davanti.

L’Amore di Dio non solo vince sempre, ma trionfa Gesù non ci ha mai illuso facendoci intendere che con Lui non avremo sofferenze. Anzi dice: “… Nel L’Amore di Dio vince sempre, così che il nomondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho stro fratello non perda vinto il mondo” (Giovanni 16:33). Fratello, sorella, Qualcuno ha detto: “In amore vince chi fugge”. prendiamo insieme coraggio in Cristo! Lasciamo che Nel vero Amore, però, non deve perdere nessuno. Perché dai nostri possibili umani scontri nessuno esca lo Spirito Santo che è in noi comunichi i Suoi senti­ perdente, è necessario mettere al primo posto l’Opera menti al nostro spirito, ci faccia sentire la forza del­ di Dio e la sua unità. Alcune relazioni somigliano alle la Sua intercessione presso il Padre, permetta all’Amo­ attività agonistiche, nelle quali il grande impegno e lo re non solo di emergere e vincere, ma addirittura di trionfare in un… “Chi ci separerà dall’amore di Crispirito combattivo di cui danno prova gli atleti han­ sto?... Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincino come obiettivo quello di superare l’altro, batterlo, vincerlo, talvolta anche atterrarlo. Il “braccio di ferro” tori, in virtù di colui che ci ha amati.” (Romani 8:35; prima o poi farà soccombere uno dei due gareggian­ 37). In questo trionfo dell’Amore, glorificheremo Dio ti, magari preso per stanchezza anche se di forza pa­ “nel nostro corpo” e “nel Suo Corpo” ! ri all’altro. Le regole del nostro Dio sono però ben di­ Elio Varricchione verse. Che nell’arena della nostra vita di credenti non

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LA COMPLETA AR “Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio... Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere...” (Efesini 6:10-24)

Nella seconda parte della lettera agli Efesini pos­ siamo notare come il credente debba fare delle scel­ te in coerenza con la fede e con il piano di Dio per la sua vita, per la sua famiglia e per la chiesa nella società. Tuttavia, il quadro non è completo senza la consapevolezza che non dobbiamo solo vincere del­ le resistenze in noi, ma combattere contro delle for­ ze contrarie a Dio e al Suo piano, e quindi contrarie a noi perché noi siamo inclusi nel piano di Dio. In questo combattimento Dio provvede tutto il neces­ sario perché possiamo vincere. Fortificarsi nel Signore Il credente deve essere sempre più conscio della sua dipendenza dal Signore. Non siamo, né potrem­ mo essere mai, forti da soli. Se questo è vero per il nostro comportamento nella chiesa, nella socie­ tà e nella famiglia, lo è ancora di più nel campo del combattimento spirituale. Ci dobbiamo lasciare for­ tificare dal Signore così come dobbiamo essere sem­ pre “riempiti dallo Spirito” (cfr. Efesini 5:18). Dobbiamo essere forti non per mostrare i musco­ li, ma per svolgere il compito affidato a ciascuno di noi: “Sii forte e mettiti all’opera!” (1 Cronache 28:10) disse Davide a Salomone. “«Ma ora, sii forte, Zorobabel», dice il Signore, «sii forte, Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote; sii forte, popolo tutto del paese», dice il Signore! «Mettetevi al lavoro! Perché io sono con voi,» dice il Signore degli eserciti” (Aggeo 2:4). Rivestirsi della completa armatura di Dio Notiamo tre punti importanti in questo versetto: “Rivestitevi”. Il credente deve indossare l’armatura, così come deve rivestire l’uomo nuovo (4:24). Non è da tenere nell’armadio, o da lucidare per le para­ te, ma serve ogni giorno. È una responsabilità indi­ viduale indossarla. “La completa armatura”. L’armatura deve esse­ re indossata nella sua interezza. Non dobbiamo so­ lo cercare di coprire i nostri punti deboli, così come noi li vediamo, ma affidarci interamente al Signore anche per le cose in cui ci illudiamo di essere forti. “Di Dio”. L’armatura non viene costruita dal cre­ dente ma provveduta dal Signore. Non possiamo ne­ anche usare l’armatura degli altri. Davide affrontò Goliat non con l’armatura di Saul ma con la propria fiducia in Dio.

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RMATURA DI DIO Resistere contro le insidie del diavolo Il nostro avversario ha una sua strategia e dei suoi metodi. Non abbiamo bisogno di farci una grande cultura sui particolari, perché la Bibbia ne parla po­ co, ma dobbiamo renderci conto che abbiamo un nemico insidioso: “Affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni” (2 Corinzi 2:11). Di fronte a questo, non possia­ mo accontentarci di meno di tutta l’armatura di Dio ogni giorno. Il combattimento non avviene quando noi scegliamo, ma quando il nemico attacca, magari con un’imboscata. Facciamoci quindi trovare sempre pronti con l’armatura completa indossata. Il combattimento non è contro carne e sangue La prima regola del combattimento è sapere chi è in realtà il nemico. Noi ci vediamo avversati da per­ sone o ostacolati da noi stessi, ma il vero nemico è invisibile. Quando testimoniamo, ci troviamo spesso a parlare con persone che non accettano o che non comprendono il messaggio. La giusta risposta non è migliorare le nostre cono­ scenze o il modo di presentare il messaggio, anche se dobbiamo studiarci di comunicare bene la nostra fede, ma capire che “il dio di questo mondo ha accecato (loro) le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio” (2 Corinzi 4:4). Se vediamo le persone che ci contrastano come nostri nemici, invece di po­ tenziali fratelli, abbiamo sbagliato bersaglio, a tutto vantaggio della strategia del nemico.

nere le posizioni in faccia al nemico. Dio darà la for­ za per sopportare e superare la prova: “Essi mi erano piombati addosso nel dì della mia calamità, ma il Signore fu il mio sostegno” (Salmo 18:18). È un’illu­ sione credere che il giorno malvagio non possa ve­ nire. Al termine del Sermone sul Monte, Gesù parlò della casa costruita sulla roccia e quella sulla sabbia. In entrambi i casi, “la pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa” (Matteo 7:25,27). Il passo non di­ ce “casomai venisse la pioggia”! Restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. La vittoria viene quando facciamo la nostra parte nonostante tutta l’opposizione del nemico: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede” (2 Timoteo 4:7).

Preghiera e testimonianza Talvolta si sente parlare di guerra spirituale come un’attività a sé a cui pochi sanno o possono dedicar­ si. Questo nasce da un concetto errato sia del com­ battimento sia dei combattenti. Il vero terreno di combattimento per noi è qui sulla terra, benché riceviamo la nostra forza dal cie­ lo. Tutti i credenti sono chiamati a combattere, per­ ché tutti sono chiamati a testimoniare. Il combattimento spirituale si vince quando ani­ me scampano dal regno del nemico per fare par­ te del regno di Dio. Gesù stesso disse: “Non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Luca 10:20). Stare fermi nella fede non è quindi fine a se stes­ so, ma necessario per la testimonianza. Paolo chie­ Stare saldi e restare in piedi Alcuni concepiscono il combattimento spirituale de preghiere perché possa annunciare il vangelo come un assalto alle fortezze del nemico. Il linguag­ con franchezza, ma esorta anche a pregare “per tutti i santi” (v.18) perché ciascuno, in qualunque cir­ gio di Paolo qui è diverso e parla della difesa delle costanza, possa parlare di Cristo. La preghiera deve posizioni già acquisite. Vediamone tre aspetti. Stare saldi. Non dobbiamo abbandonare la nostra precedere, accompagnare e seguire la testimonianza. posizione: “Se appunto perseverate nella fede, fonda- La testimonianza non è solo un’attività individuale, ti e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza ma anche collettiva: “State fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la del vangelo” (Colossesi 1:23). “Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa!” fede del vangelo, per nulla spaventati dagli avversari” (Filippesi 1:27,28a). Preghiamo gli uni per gli altri (Ebrei 10:35). Avanzare contro il nemico può sem­ brare più appagante, ma se le posizioni guadagnate affinché la nostra testimonianza possa essere effica­ vengono poi abbandonate, tutto è stato fatto invano. ce per la salvezza delle anime. Andrea Walker Resistere nel giorno malvagio. Dobbiamo mante­ R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

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? ù s e G è i Ch Riflessioni Essenziali

Gesù è venuto nel mondo non per l’in­ tervento di seme umano, ma per la po­ tenza creatrice dello Spirito di Dio, lo Spi­ rito Santo; dal seno di una vergine, Ma­ ria di Nazaret (Luca 1:26-35). Quale ve­ ro Dio si è umiliato, abbassando se stes­ so; quale vero uomo è di origine e natu­ ra divina. FIGLIO DI DIO Gesù stesso si definì Figlio di Dio e Fi­ glio dell’uomo. Per questa Sua asserzione si decise di ucciderLo: “Io e il Padre siamo uno...” (Giov.10:30). I giudei Gli risposero: “Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” (v.33). Gesù rispose loro: “Come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia perché ho detto: Sono Figlio di Dio?” (Giovanni 10:36). Qui il termine “santificato” sta per: messo a parte, scelto, incaricato in modo specifico per l’opera di salvezza e di redenzione del genere umano. GESÙ VERO DIO Mosè, chiamato da Dio a liberare il Suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto, disse a Dio: “Ecco, quando sarò andato dai figli di Israele e avrò detto loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi, se essi dicono: Qual è il suo nome? Che cosa risponderò loro?” Dio disse a Mosè: “L’Io sono mi ha mandato da voi” (Esodo 3:14). Così si esprimerà anche Gesù ai fa­ risei, in procinto di immolarsi sulla cro­ ce per poi risuscitare e salire al cielo: “Se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati... Quando avrete innalza16 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

to [crocifisso] il Figlio dell’ uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato… Prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Giovanni 8:24, 28, 58). Il Figlio e il Padre sono l’“Io sono”. UNITÀ DI DIO Alla vigilia della Sua morte, Gesù disse ai Suoi discepoli: “Ora il Figlio dell’uomo è glorificato e Dio è glorificato in Lui. Se Dio è glorificato in Lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso e lo glorificherà presto” (Giovanni 13:31-32). Questa dichiara­ zione non è certamente un gioco di paro­ le, ma l’affermazione dell’unità di Dio: Pa­ dre, Figlio e Spirito Santo. Gesù ha detto esplicitamente: “... Se non credete a me, credete alle mie opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre” (Giovanni 10:37-38). Non si tratta solamente di coeren­ za nei propositi, ma come dato di fatto. L’apostolo Paolo, nella sua lettera ai cri­ stiani di Colosse, per divina ispirazione afferma riguardo al Gesù Figlio dell’uo­ mo: “...Perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della deità...” (Colossesi 2:9). E ancora Gesù: “Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato, e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato” (Giovanni 12:41). GESÙ FRATELLO E AMICO DEI CREDENTI Sempre un apostolo di Gesù scrive di quale tipo di missione il Padre Lo aves­ se destinato: “... Per condurre molti figli [credenti] alla gloria, era giusto che Colui,


a causa del quale e per mezzo del quale sono [esistano] tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l’autore della loro salvezza [Gesù]. Sia Colui che santifica, sia quelli che sono santificati, provengono tutti da Uno; per questo [a li­ vello spirituale] Egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: “Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli” (Ebrei 2:1013). Ma ora è Gesù stesso che si esprime riguardo a quanti credono in Lui. Mentre stava istruendo la folla qual­ cuno Lo raggiunse, disturbandoLo, per dirGli: “Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che vogliono vederti”. Ma Egli rispose: “Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in patica” (Luca 8:19-21). Lui stesso ebbe a dire agli effettivi credenti: “Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici se fate le cose che Io vi comando. Io non vi chiamo più servi... ma vi ho chiamati amici...” (Giovanni 15:12-15). Questa grande dimostrazione di af­ fetto non va comunque interpretata con leggerezza. Non è un “amicone”, non dà pacche sulle spalle, non ne riceve e non può es­ sere rinchiuso come soggetto di una mi­ stica canzonetta: il vero Uomo è anche vero Dio! Gesù Cristo, quale Dio, ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, badiamo dunque a non ridurLo a nostra imma­ gine e somiglianza prima di essere resi perfetti dal tocco finale della Sua reden­ zione (Efesini 4:30; Ebrei 10:14). “Perchè quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio Suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli...” (Romani 8:29-30). Studiamoci dunque di essere fratelli e amici di Gesù, gioiosamente ma con ri­ spetto.

che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere Colui che è il vero Dio Padre; e noi siamo in Colui che è il vero, cioè nel Suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna”; “...Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita” (1 Giovanni 5:20,11,12). Gesù, il Figlio, pregando il Padre per i credenti, disse: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio e Colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”.(Giovanni 17:3). “Dio [il vero] ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel Figlio Suo” che è il vero, fattoci cono­ scere dal Padre. Tutto ciò che al di fuori del Dio unico e vero viene reputa­ to divinità, si tratti di cosa o di persona, non è altro che un idolo: “Figlioli guardatevi dagli idoli”! (1 Giovanni 5:20). Le testimonianze stori­ che del passato e del presen­ te, riguardo a chi era ed è Gesù, il Figlio di Dio, il ve­ ro Dio e vero uomo, so­ no innumerevoli, la Bibbia ne è piena, dalla Genesi all’Apocalisse. Egli risulta essere “lo stesso ieri, oggi e in eterno”, ma va preso in con­ siderazione soprattutto come vero Dio! Germano Giuliani

ULTERIORE CONFERMA Qui deve concorrere l’illuminazio­ ne dello Spirito Santo: “Sappiamo pure R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

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news

XXI Convegno Pastorale ADI Il convegno pastorale, a cadenza biennale, è riservato ai ministri del­ la Assemblee di Dio in Italia e del­ le Chiese Cristiane Italiane del Nord Europa. All’edizione di quest’anno che si terrà a Paestum, presso la sa­ la convegni dell’Hotel Ariston, è sta­ to eccezionalmente esteso l’invi­ to anche ai componenti dei Consi­ gli di Chiesa. Questo appuntamen­ to è utile per rinsaldare i legami fra­ terni di collaborazione per lo svilup­ po dell’opera di Dio nella nostra na­ zione. Il tema dell’incontro, enunciato dall’epistola di Paolo ai Colossesi, è “…Collaborano con me per il regno di Dio…” (Col.4:11). A Dio piacendo la predicazio­ ne durante i culti sarà affidata al

fratello Warren D. Bullock, mem­ bro dell’Esecutivo delle Assemblee di Dio degli USA, mentre gli stu­ di biblici saranno tenuti da fratelli del Consiglio Generale delle Chiese ADI, che il Signore userà certamen­ te per l’edificazione di quanti inter­ verranno. Questa opportunità di incontro per il corpo pastorale e i più stret­ ti collaboratori nell’opera è propi­ zia occasione per rinnovare la per­ sonale consacrazione al servizio del Signore Gesù Cristo, e per ricercare ancor più l’aiuto dall’alto per conti­ nuare ad annunciare l’Evangelo del­ la grazia. Invitiamo tutti a pregare per questo Convegno, affinché il Si­ gnore spanda sul Suo popolo piog­ ge abbondanti di benedizione

Anche tu puoi fare del bene scegliendo a chi destinare l’8 e il 5 per mille dell’IRPEF Lo Stato Italiano offre a tutti i contribuenti, dipendenti, autonomi e pensionati la possibilità di scegliere a chi destinare l’8 e il 5 per mille dell’IRPEF. Scegli con la tua firma di desti­ nare l’8 per mille dell’IRPEF alle Assemblee di Dio in Italia; è una op­ portunità per fare del bene a quanti hanno bisogno per mezzo dei nostri programmi di aiuto umanitario. La scelta è possibile a tutti coloro

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che ricevono i modelli C.U.D. (ex 101, 201, certificati di pensione...) an­ che se non sono tenuti a presentarli. È necessario firmare la copia del modello nella casella: Assemblee di Dio in Italia, e ricordarsi di firmare anche in fondo alla copia del model­ lo, dove è indicato “firma”. Il modello va inserito in una bu­ sta dove deve essere scritto: “Scelta per la destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’IRPEF”. Qui va inserito an­ che il foglio del riquadro “Sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale...” firmato con indicato il Codice Fisca­ le del Centro Kades: 01361460064. All’esterno della busta occorre ri­ cordarsi di scrivere il proprio codice fiscale, cognome e nome. La busta, chiusa e controfirmata sulla chiusura, va consegnata allo sportello di una banca o di un uf­ ficio postale che ne darà ricevuta gratuitamente. Le scelte non determinano un aumento delle imposte da pagare

Il Centro Kades opera nel campo delle tossicodipendenze, dell’alco­ lismo e dei comportamenti patolo­ gici. Al Centro Kades si adotta un programma simile ad altre comunità terapeutiche, con la differenza che si affrontano le problematiche degli utenti con l’aiuto dell’efficace Parola di Dio. Ringraziamo Dio perché ci ha dato modo di vedere la vita di molte donne e molti uomini trasfor­ mata dall’efficace opera dello Spirito Santo. La realizzazione di questi servizi di assistenza ha richiesto no­ tevoli risorse umane ed economiche, ma Dio ci ha sempre sostenuto. codice fiscale del Centro Kades

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la scelta che non ti costa nulla


Le Assemblee di Dio nel mondo crescono L’opera di Dio nel mondo continua a crescere al di là delle nostre aspettative. Dio sta benedicendo l’opera di fedeltà dei missionari e delle chiese delle Assemblee di Dio sparse in tutte le nazioni (WAGF). In questi ulti­ mi dieci anni a livello mondiale si sono aggiunte, ogni anno, 13.000 nuove chiese e più di tre milioni di nuo­ vi membri, come ci fa sapere la divisione delle missio­ ni mondiali delle Assemblee di Dio. Naturalmente con l’entrata dell’Evangelo in molte nazioni ci confrontiamo continuamente con nuove opportunità per evangelizza­ re i perduti, per formare collaboratori, per aiutare i po­ veri e i sofferenti, spinti dalle compassioni del nostro Si­ gnore Gesù Cristo. Grazie a Dio per quanti continuano a collaborare con generosità anche sostenendo l’ope­ ra di Dio con la preghiera. Ecco un breve elenco di al­ cuni bisogni molto sentiti in seno alle Assemblee di Dio Mondiali: costruzione di chiese in Vietnam (il Gover­

no vietnamita ha finalmente riconosciuto l’attività del­ le Assemblee di Dio); orfanotrofio nella Cina Centra­ le; Mbeya, Scuola Biblica in Tanzania (52 nuove chie­ se negli ultimi 8 mesi); Shutka, Macedonia: programma umanitario di nutrizione per centinaia di bambini; ma­ teriale per la formazione di collaboratori e pastori nel Nord Asia; clinica medica a Les Cayes, Haiti; centro di formazione a Orahovica, in Croazia; sala di Culto per la Scuola Biblica in Argentina; letteratura e materiali di prima necessità per Samoa e le Filippine; casa di riposo per gli Indiani Shuar a Cucua, Equador; casa per anzia­ ni senza famiglia in Ukraina Naturalmente questi sono solo alcuni dei bisogni per i quali vi chiediamo in particolare il sostegno delle vo­ stre preghiere. David Mortelliti, Montreal, Canada Membro Esecutivo WAGF

Congresso WAGF 2011 a Chennai, India Si è conclusa la riunione del Consiglio Esecutivo del­ le Assemblee di Dio Mondiali tenutasi ad Amsterdam, per organizzare la prossima Conferenza Mondiale del­ le Assemblee di Dio in programma a Chennai, India, dal 6 al 9 Febbraio 2011. L’invito rivolto ai responsabi­ li delle Assemblee di Dio nel mondo da parte del Con­ siglio Esecutivo, con la presidenza del fratello George O.Wood, soprintendente generale delle Assemblee di Dio negli Stati Uniti, intende favorire l’incontro dei di­ versi responsabili provenienti da ogni parte del mon­ do. Il fratello David Mohan, durante un incontro, ha ri­ cordato come nel passato il mondo Evangelico ha invia­ to molti missionari in India. “Ora - ha affermato - è ve­ nuto il tempo che l’India inizi a mandare missionari nel mondo”. Quando il fratello Mohan arrivò a Madras (co­ sì si chiamava allora) nel 1973, sostenuto dalle missioni delle Assemblee di Dio USA, diede inizio all’opera loca­ le con una chiesa formata da soli tredici credenti. Oggi quell’opera conta 40.000 membri e sostiene più di due­ cento missionari nel nord dell’India e nelle regioni limi­ trofe. Le Assemblee di Dio in India oggi contano 7.500 chiese, con la visione, se il Signore non ritorna, di aprir­ ne altre 25.000. Chiediamo che fervide preghiere da ogni parte del

mondo siano innalzate a Dio per la buona riuscita di questo Convegno, con il desiderio di continuare a unire le nostre forze in un sempre maggiore impegno evan­ gelistico nel mondo prima del ritorno del Signore Ge­ sù Cristo. David Mortelliti membro dell’esecutivo WAGF

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Notizie dalle nostre Comunità NOTIZIE DA PESARO Pace a voi nel Signore, fratelli! È con piacere che voglia­ mo informarvi riguardo l’opera che Dio sta facendo anche in queste zone; il 30 novembre 2008 cinque neofiti (tre sorel­ le e due fratelli) hanno scelto di fare un patto con il Signore e scendere nelle acque battesimali. Nell’occasione il fratello ospite è stato Savino Cavone, pastore di Civitanova Marche e Macerata. Il 13 dicembre 2009 due sorelle hanno scelto di fa­ re un patto con il Signore scendendo nelle acque battesima­ li; il fratello ospite per l’occasione è stato Luca Marino pasto­ re della comunità di Perugia, e il testo usato è stato tratto da Efesini 2:11-19. Il fratello ha parlato dell’importanza dell’esse­ re discepoli, puntualizzando sull’identità del credente. È sta­ ta una bella festa, il locale di culto era pieno e diverse anime per la prima volta hanno ascoltato il meraviglioso messaggio NOTIZIE DA TORREMAGGIORE (FG) Il 5 dicembre abbiamo avuto un servizio di battesimi nel corso del quale sono scesi nelle acque battesimali tre giova­ ni che hanno riconosciuto Gesù come personale Salvatore e Signore. Il Signore li ha battezzati nello Spirito Santo qual­ che mese dopo. Abbiamo avuto la gioia di incontrare mol­ ti parenti dei neofiti e tante altre persone che sono state invi­ tate. Per l’occasione abbiamo avuto con noi il fratello Pietro Bifulco, pastore della Chiesa di Taranto, via Emilia, che ci ha portato il consiglio della Parola di Dio. La Parola predica­ ta è stata di benedizione e ha portato molti a riflettere sul­ la buona scelta di accettare Cristo come personale Salvatore e Signore. Il 9 gennaio abbiamo celebrato la Cena del Signore

della Parola di Dio. In ultimo, fratelli vi chiediamo preghiere per la nostra comunità, perché, dato che presto altri saranno pronti per scendere nelle acque battesimali, ci troveremo nel­ la necessità di cercare un nuovo locale che incontri le nostre esigenze, ormai cambiate. A Dio vada tutta la gloria! Otello Ercolani

ed è stato con noi il fratello Carmine Lamanna, segretario di zona della Puglia e Basilicata, che ci ha portato il consiglio della Parola di Dio, ed il Signore ci ha molto benedetti, dan­ do a tutti la possibilità di comprendere il sacrificio del Signore Gesù. Desidero ringraziare il Signore perché Dio sta operan­ do in modo meraviglioso in questa cittadina e in quelle cir­ convicine tramite un programma di evangelizzazione conti­ nuo. A settembre prossimo, Dio volendo, avremo la possibili­ tà di aprire una missione nella cittadina di San Paolo Civitate, vicino a Torremaggiore. A Dio sia la gloria. Vanni Bondesan

ASTI: BATTESIMI E CULTI DI RISVEGLIO Com’è ormai consuetudine da qualche tempo, approfittando delle festività di fine anno, i credenti della chiesa di Asti si so­ no dati appuntamento per celebrare dei culti di risveglio. Dal 24 al 26 dicembre, ogni sera, la Parola di Dio ha edificato i cuori di quanti sono venuti per riceverla, scegliendo di trovar­ si nella casa del Signore piuttosto che altrove. In particolare, sabato 26 si è celebrato un culto di battesimi durante il qua­ le sono scesi nelle acque battesimali sei credenti. Quattro di loro sono giovani ventenni, un altro è il marito di una sorel­ la che, pur avendo ricevuto la testimonianza da diverso tem­

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po, ha aspettato di compiere ben settant’anni prima di dare il cuore al Signore, mentre l’ultima è una giovane donna salvata potentemente dal Signore dopo essere finita nelle fitte maglie di una setta. Al culto sono intervenute ben oltre quattrocen­ to persone, almeno cento delle quali erano amici e parenti, in aggiunta a diversi fratelli della chiesa di Genova e dei dintor­ ni. Dalle pagine di questo giornale vogliamo ribadire che Dio è fedele e che “…la mano del Signore non è troppo corta per salvare…” (Isaia 59:1). Vincenzo Martucci


DEDICAZIONE NUOVO LOCALE DI CULTO A RIBERA (AG) Desideriamo condividere la nostra gioia alla fratellanza per­ ché nell’anno 2009 il nostro buon Padre celeste ci ha soccor­ si e sostenuti, concedendoci di completare i lavori del nuovo locale di culto di Ribera (Ag). Il primo febbraio 2009 abbiamo avuto la gioia di potere effettuare il tanto atteso trasferimen­ to della comunità nel nuovo locale di culto, allora ancora in corso di completamento, realizzato nella zona nuova della cit­ tà di Ribera. Rendiamo lode e gloria al Signore perché il 7 no­ vembre abbiamo gioito nel dedicare al Signore il nuovo locale di culto. Per l’occasione sono intervenuti le autorità locali oltre la deputazione regionale e nazionale riberese e tanti cittadini invitati per l’occasione. È stata una buona occasione di testi­ monianza evangelica e di comunione fraterna per la chiesa di Ribera, che ha avuto la gioia immensa di ospitare per la se­ conda volta il coro della Chiesa di Raffadali insieme al pasto­ re, il fratello Gaetano Montante. La Parola di Dio è stata predi­ cata dal fartello Vito Nuzzo, pastore delle Chiese di Agrigento e Porto Empedocle. Siamo grati al Signore per i tanti pasto­ ri e credenti delle chiese della provincia e fuori provincia che ci hanno onorato con la loro presenza. È stata consegnata al­

la Chiesa di Ribera que­ sta semplice e splendida struttura che con tanto amore e sa­ crificio è ri­ uscita a rea­ lizzare, alla lode e gloria del nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù. Siamo grati al Signore per averci concesso questo nuo­ vo locale e giorni meravigliosi di comunione fraterna. Possa il 2010 essere ricolmo delle benedizioni divine per vivere nuo­ vi ed incoraggianti momenti di gioia nel Signore. “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio… lodando Dio e godendo del favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati”. Questo è il nostro desiderio aiutateci con le vostre preghiere. Michelangelo Montante

BATTESIMO A PETRALIA SOTTANA (PA) Il 28 febbraio è stato un giorno di festa per la Comunità di Petralia Sottana e diaspora (Alte Madonie), per il battesi­ mo di una sorella che ha accettato Gesù come proprio perso­ nale Salvatore. Il locale della chiesa era gremito in ogni par­ te. Sono giunti fratelli e sorelle dalle comunità di Misilmeri, Villabate, Alimena, Calcarelli , nonché diversi simpatizzanti locali e dei paesi vicini. La gioia è stata grande. Il coro dei credenti di Misilmeri ci ha portato a riflettere sul­ la grandezza di Dio. Con la meditazione della Parola in 2 Re cap.6 e 7, portata dal fratello Ruben Infantino di Misilmeri, il Signore ci ha ricordato che in Lui troviamo salvezza e vita eterna. Commovente e gioioso è stato il momento del batte­ simo; la presenza del Signore è stata avvertita da tutti e i sim­ patizzanti sono stati così toccati da potere dire: “Oggi abbia­ mo visto cose meravigliose”. Concluso il culto la comunità lo­ cale ha accolto i presenti con una semplice agape fraterna. La

domenica succes­ siva abbiamo lo­ dato il Signore con un culto di Santa Cena. Ringraziamo Dio per la Sua be­ nevolenza e per il Suo amore. Sempre più fidu­ ciosi vogliamo af­ fidare a Lui ogni giorno della no­ stra vita. Dario Librizzi R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

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Notizie dalle nostre Comunità ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR) - CONVEGNO DI ZONA CALABRIA Quando un incontro è permeato dalla presenza del Signore diviene un evento che lascia un ricordo intramontabile nel cuore e nella mente. Questo è ciò che è avvenuto il 27 feb­ braio u.s. presso la chiesa di Isola di Capo Rizzuto (KR) in occasione del Convegno di Zona Calabria, cui hanno pre­ so parte circa 1000 credenti tra pastori, consiglieri e monito­ ri di Scuola Domenicale delle rispettive comunità di prove­ nienza. Fratelli e sorelle sono stati fatti partecipi dell’esorta­ zione di Pietro: “Pascete il gregge di Dio che è tra voi” (cfr. I Pietro 5:1-4), approfondita dal fratello Vincenzo Specchi nel­ lo studio biblico. Gli argomenti, tra cui la natura e la respon­

sabilità del pascere, convergono nel requisito indispensabi­ le dell’amore per la famiglia spirituale cui apparteniamo, le Assemblee di Dio in Italia. Nel culto pomeridiano l’accogliente locale di culto era gre­ mito di fedeli. Gli intensi momenti di adorazione hanno pre­ parato una percettibile e dolce discesa dello Spirito Santo. I contenuti squisitamente spirituali della riunione sono stati arricchiti ulteriormente dalla sincera ospitalità della comuni­ tà locale e dalle proficue conversazioni tra credenti che rin­ saldano la comunione. Salvatore Esposito

NOTIZIE DA CENTO (FE) Con profonda gratitudine al Signore desideriamo condivi­ dere con tutti i lettori la gioia che il Signore ci ha permes­ so di godere nel vedere ancora una volta qui a Cento (Fe) al­ tre tre care anime che con il battesimo in acqua hanno testi­ moniato pubblicamente della loro fede e della loro esperien­ za con il Signore. Abbiamo ascoltato la loro esperienza e in­ sieme abbiamo lodato il Signore per come ha salvato que­ sti Suoi figliuoli. Per l’occasio­ ne la sala era piena non solo di credenti ma anche di mol­ ti amici che ci hanno onorato con la loro presenza ed han­ no potuto ascoltare il messag­ gio dell’Evangelo. Abbiamo avuto tra noi il caro fratel­ lo Salvatore Esposito, pastore a Castrovillari (CS) e diaspo­ ra, che, sia il sabato sera per i battesimi sia la domenica nel servizio di santa Cena, è sta­ to lo strumento che Dio ha usato per parlare a tutti noi. 22 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

Il Signore nel Suo immenso amore ci sta portando avanti non solo a Cento (Fe) ma anche a Finale Emilia (Mo), dove pos­ siamo vedere molte persone interessate all’Evangelo. Stiamo evangelizzando anche in altri comuni circonvicini e la nostra preghiera e il nostro impegno sono nel vedere ancora oggi il Signore all’opera su quanti Lo cercano sinceramente. Aiutateci con le vostre preghiere. Eliseo Lattuca


BATTESIMI A DOMODOSSOLA E CASTELLETTO TICINO Desideriamo condividere con la fratellanza la nostra gioia per aver visto nuove anime delle nostre comunità scendere nelle acque battesimali. Sabato 6 marzo u.s. due sorelle e un fratello della chiesa di Domodossola e una sorella della missione del­ la chiesa di Arona a Castelletto Ticino hanno fatto il patto con il Signore pubblicamente. L’occasione dei battesimi si è rivela­ ta una grande festa. La chiesa di Arona ha messo a disposizio­ ne i propri locali per celebrare il culto a Dio e numerosi fede­ li delle chiese vicine sono convenuti insieme per condivide­ re momenti di viva comunione fraterna. La riunione ha avu­ to un evidente scopo evangelistico. A tal proposito, sono sta­ ti invitati il fratello Angelo Gargano, pastore a Torino e segre­ tario della nostra Zona, in qualità di predicatore, e la corale di Torino via Spalato, che ci ha edificato con alcuni cantici. Il messaggio della Parola di Dio ha tratto spunto dalla parabola del figlio prodigo (Luca 15:11-24) per sottolineare non tanto le vicende del figlio, quanto piuttosto l’amore particolare del padre, figura dell’Amore immenso del nostro Padre celeste, sempre pronto ad accoglierci a Sé. Chi scrive può testimonia­ re come la predicazione sia stata di particolare incoraggia­ mento per i battezzandi, oltreché di profonda riflessione per alcuni simpatizzanti venuti nella casa del Signore per “curio­ sità”. Al termine del culto, la chiesa di Arona ha gentilmente

offerto ai presenti un rinfresco, per darci la possibilità di stare ancora un po’ insieme. Ci rallegriamo per ogni momento in cui il popolo di Dio si può riunire davanti al suo Re e ancor di più perché ancora oggi il nostro Dio salva e trasforma le vite. A Lui vada la gloria in eterno! Corrado Siciliano

NOTIZIE DA TRANI (BA) Comunichiamo a tutta la fratellanza che il 6 marzo 2010, nella città di Trani, si è tenuto il raduno delle comunità del­ la provincia di Bari. Per tale occasione abbiamo affittato una grande sala e distribuite centinaia d’inviti per amici e paren­ ti dei credenti locali, invitandoli a partecipare al culto con­ clusivo dell’incontro, per ascoltare il messaggio della Parola di Dio. Per l’occasione è stato con noi il fratello Domenico Modugno, pastore della comunità di Modugno (BA), per esporre lo studio biblico a tutti i pastori, consiglieri ed i col­ laboratori delle nostre comunità. Il tema dello studio è stato l’eredità, “la vigna di Nabot” (1 Re 21). L’insegnamento, spiri­ tualmente profondo, ha incoraggiato tutti i presenti ricordan­ do che l’eredità spirituale acquisita daI nostri padri della fe­ de, fondata su di Cristo pietra angolare, non deve essere di­

menticata né trascurata, ma proclamata, conservata e curata. Tutti questi valori spirituali vanno difesi combattendo stre­ nuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta e per sempre. Al termine dello studio, altri credenti e cono­ scenti hanno riempito la sala per il culto conclusivo. Tutti in­ sieme abbiamo lodato il Signore e gioito nel sentire cantare le lodi a Dio dal nascente coro di Andria e di Corato, per poi ascoltare il messaggio della Parola. Il Signore ha continuato a parlare ai nostri cuori, incoraggiando tutti ad essere sem­ pre pronti per il ritorno di Cristo Gesù. Dopo aver ringrazia­ to il Signore per le Sue benedizioni, siamo tornati alle nostre case con la gioia del Signore nel cuore. Salvatore Greco

NOTIZIE DA S. AGATA MILITELLO Cari fratelli, pace del Signore! Vi comunichiamo con gioia che Dio ci ha concesso di organizzare il 13 Marzo, presso il locale di culto della Chiesa di S.Agata di Militello, il Convegno Pastorale della provincia di Messina. A questo incontro hanno parte­ cipato anche i Consiglieri di Chiesa e gli incaricati delle va­ rie missioni. È stato un giorno importante, perché siamo stati confortati e incoraggiati dalla Parola di Dio. Predicatore per l’occasione è stato il fratello Simone Caporaletti, pastore del­ le chiese di Bologna, Modena e Carpi. Il Signore ha usato il Suo servo sia nello studio mattutino dal titolo: “Come un pa­

store”, che nella predicazione durante il culto pomeridiamo. La presenza dello Spirito Santo è stata tangibile fin dai primi momenti, tutti i partecipanti sono tornati a casa con la bene­ dizione di Dio nel proprio cuore. Ci aspettiamo di più, desi­ deriamo di più e sicuramente l’amato Padre non si farà atten­ dere a lungo. Ringraziamo il nostro Dio per questi momen­ ti di comunione e di refrigerio che ci ha concesso; vi chiedia­ mo di pregare per tutti noi. Dio vi benedica. Davide Valentino R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

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appuntamenti INCONTRO FRATERNO MATERA - POTENZA Sabato 24 aprile 2010 a Potenza, alle ore 18.00, si terrà il 2° Incontro Fraterno delle chiese delle province di Matera e Potenza.

XXI CONVEGNO PASTORALE Da mercoledì 28 aprile a sabato 1° maggio 2010, a Capaccio Scalo/Paestum (SA), presso l’Hotel “Ariston” si terrà il XXI Convegno Pastorale. Predicatore sarà il pastore Warren D. Bullock, membro dell’Esecutivo delle Assemblee di Dio degli USA. Relatori degli studi biblici saranno i fratelli del Consiglio Generale delle Chiese.

INCONTRO FRATERNO FOGGIA Sabato 24 Aprile 2010 a Trinitapoli (FG), presso la “Sala Auditorium dell’Assunta” in Via Marconi, (di fronte al Super Cinema), ci sarà l’Incontro Provinciale delle chiese della provincia di Foggia. Relatore dello Studio INCONTRO FRATERNO TARANTO Biblico e predicatore al Culto serale sarà il Sabato 15 maggio 2010 a San Giorgio Jonico pastore Francesco Arnese. (TA), alle ore 18.00, si terrà un Incontro Fra­ terno delle chiese della provincia di Taranto. INCONTRO FRATERNO BRINDISI - LECCE CONVEGNO PASTORALE LOMBARDIA Sabato 24 aprile 2010 a Ugento (LE), Via P. Sabato 15 maggio 2010, presso il locale di Vitale 13, alle ore 18.00, si terrà un Incontro culto di Cesano Boscone (MI), si terrà il Fraterno delle Chiese delle province di Brin­ Convegno Pastorale della zona Lombardia. disi e Lecce. Ospite per lo studio e la predicazione il pa­ store Vincenzo Martucci.

CULTO DI RINGRAZIAMENTO PER IL 31° ANNIVERSARIO DEL CENTRO KADES Sabato 29 maggio 2010, presso il Centro Ka­ des, Località Basso Erro 41 - Melazzo (AL), si terrà un culto di ringraziamento per il 31° anno di attività del Centro Kades. Ospite il pastore Paolo Lombardo. RADUNO GIOVANILE CAMPANIA E MOLISE Dal 21 al 23 maggio 2010, a Paestum (SA), si terrà il Raduno Giovanile della zona Campa­ nia e Molise. Ospiti i pastori Vincenzo Labate e Gaetano Montante. INCONTRO FRATERNO FOGGIA Sabato 22 maggio 2010 a San Severo (FG), presso la chiesa ADI di Via Brindisi 59, si terrà un Incontro Fraterno delle chiese della provincia di Foggia.

recensioni

Un dono prezioso “Un dono prezioso” è un compen­ dio biblico volto a far conoscere ed amare la fede cristiana. Include per intero il Vangelo di Giovanni e il libro dei Proverbi, i cui testi sono approfonditi dal commen­ tario abbreviato di Matthew Henry. Inoltre, arricchiscono il volume sei sermoni di Charles Haddon Spurge­ on su alcuni miracoli e parabole del Signore Gesù. Sarà sicuramente un “dono pre­ zioso” che regalerà qualche giorno di buona lettura a un nostro parente

Risveglio

P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia”

Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova Tel. 049.­605127 - fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin.it 24 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 0

o amico che anela ad una maggiore comprensione della salvezza e della vita di fede. Un dono prezioso Charles H. Spurgeon e Matthew Henry editore: Hilkia Inc. da richiedere a ADI-Media Via della Formica, 23 00155 Roma Tel.06.2284970; fax 06.2251432 e-mail: adi@adi-media.it Versamenti c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova “Risveglio Pen­te­costale” è una pubblicazione delle As­­­sem­blee di Dio in Ita­lia, che fin dal 1946 ha lo scopo d’essere, con l’aiu­ to di Dio, strumento di edificazione per la Chiesa del Signore, sostenendosi esclusivamente con libere offerte. Questo numero di Risveglio Pen­te­co­stale è consultabile anche su internet all’indirizzo web delle Chiese Cri­stia­ne Evangeli­ che A.D.I.: www.assembleedidio.org Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza

STAMPE PERIODICHE Imprimé à taxe réduite - taxe perçue - tassa pagata - Italia In caso di mancata consegna si prega di restituire al mittente Redazione Risveglio Pentecostale, Via Alti­chieri da Zevio 1, 35132 Padova che si impegna a corrispondere il diritto fisso speci­fi­cando il motivo contrassegnando con una X il quadratino corrispondente: Destinatario ❏ SCONOSCIUTO ❏ PARTITO ❏ TRASFERITO ❏ IRREPERIBILE ❏ DECEDUTO Indirizzo ❏ INSUFFICIENTE ❏ INESATTO Oggetto ❏ RIFIUTATO ❏ NON RICHIESTO ❏ NON AMMESSO grazie per la cortese collaborazione


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