Risveglio pentecostale feb 2010

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Risveglio Pentecostale - Anno LXIV - numero 1 - Periodico Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza

Risveglio febbraio 2010

P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia

“non avranno fame né sete... poiché colui che ha pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti d’acqua” [Isaia 49:10 ]


Risveglio P E N T E C O S T A L E

Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Spec­chi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giu­sep­pe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consiglieri onorari: Germano Giuliani, Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Tel. 049.­605127 fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin.it www.assembleedidio.org Versamenti sul c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a mem­bri e simpatizzanti delle Chi­e­ se Cri­stiane Evan­geliche A.D.I. ed è so­stenuta da offerte vo­lon­ta­rie. In con­ formità alla Leg­­ge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei da­ti perso­ nali, la Re­da­zio­ne di Ri­sveglio Pen­te­co­ sta­le ga­rantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inol­tre assicura i lettori che i loro dati perso­ nali sono custoditi in un archivio elet­ tronico presso la sede del giornale e ver­ranno utilizzati soltanto per in­viare la corrispondenza relativa al mensile Ri­sve­glio Pen­te­co­sta­le. Gli articoli fir­ mati im­pegnano esclu­si­va­men­te i lo­ro au­tori. I manoscritti non pub­blicati non si restituiscono.

Siate dunque pazienti… Giacomo 5:7-8

La Bibbia è la più bella lettera d’amore che uomo possa immaginare, è la lettera d’amore di Dio! Questa lettera ci parla di Gesù e, oggi, ce Lo fa conoscere. Ma, cosa ancor più bella, un giorno potremo abbracciarLo, ci troveremo davanti a Lui, faccia a faccia, e Lo vedremo come Egli è. Questa è la beata speranza dell’amata per il Suo amato, la speranza della Chiesa per lo Sposo: Cristo Gesù il Signore. Giacomo scrive: “Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore”. I tempi in cui scrisse erano veramente molto difficili. Noi dovremmo sempre ringraziare il Signore per la libertà di pensiero e di espressione di cui possiamo godere oggi: a quei tempi vi erano persecuzioni, ma i credenti attendevano anelanti il ritorno di Cristo. Succede anche a noi. Quando abbiamo problemi di salute, di lavoro o di altro genere chiudiamo i nostri occhi, apriamo il nostro cuore e, in preghiera, diciamo: “Vieni, Signore Gesù! Ritorna! Quando verrai?” Il ritorno del Signore Gesù è una dottrina fondamentale e ampiamente trattata nella Scrittura. Il mondo cele-

bra una volta l’anno la nascita di Gesù bambino, ma Egli, non è più in quella stalla, in quella grotta. Egli ha dato la Sua vita per noi sulla croce, è risuscitato il terzo giorno, è asceso al cielo e ora è alla destra dell’Altissimo e intercede per noi. Oltre a questo, Gesù ritornerà. Più di millecinquecento versetti della Bibbia, nell’Antico Testamento, parlano della venuta di Gesù il Signore. E nel Nuovo Testamento, il Suo ritorno è menzionato più di trecento volte. Ben ventitré dei ventisette libri del Nuovo Testamento parlano del ritorno del Signore: quanta importanza ha questo glorioso avvenimento! Siate pazienti, Gesù verrà Il nostro traguardo è la beata speranza del ritorno del nostro Signore Cristo Gesù che disse: “Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giov.16:3). Gesù verrà, asciugherà ogni lacrima, non ci saranno più grida o dolore ma soltanto canti di lode e di gloria davanti al Suo trono di grazia. La Sposa, la Chiesa, Lo sta aspettando. Lui ritornerà perché è fedele e fedeli sono le Sue promesse. Molti, forse, si sono stancati d’aspet-

in questo numero SIATE DUNQUE PAZIENTI... FINO ALLA VENUTA DEL SIGNORE Enzo Specchi......................................pag.2-3

Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pente­ costale - Cristiani Oggi: Vincenzo Spec­ chi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione. 2

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MESSAGGIO DA HAITI Calixte Fleuridor................................pag.4-5


… fino alla venuta del Signore tare e speculano sul ritardo della venuta di Gesù dicendo che non verrà. Nel Vangelo di Matteo si presentano dieci vergini che stavano aspettando lo Sposo e “prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell’olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell’olio nei vasi”. Tutte e dieci le vergini si addormentarono, però solo cinque di loro avevano preso dell’olio, le altre cinque reputarono di poterne fare a meno. “Verso mezzanotte si levo un grido: ecco lo sposo, uscitegli incontro. Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle avvedute: dateci del vostro olio perché le nostre lampade si spengono; ma le avvedute risposero: no perché non basterebbe per noi e per voi. Andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ma mentre quelle andavano a comprarne arrivò lo sposo e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala di nozze e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini dicendo: Signore, signo-

re, aprici; ma egli rispose: Io vi dico in verità: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”. Lo Sposo verrà, c’è necessità di avere dell’olio! Senza la guida, la potenza, la presenza dello Spirito Santo non saremo pronti! Siate pronti, lo Sposo arriverà Quali sono i segni della Sua prossima venuta? Non c’è lo spazio per esaminarli tutti, ma i nostri occhi vedono le molte catastrofi naturali nel mondo e nel nostro piccolo Paese, le guerre, i tumulti, gli attentati. Nella seconda lettera a Timoteo la Scrittura afferma che “negli ultimi giorni verranno tempi difficili perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà mentre ne hanno rinnegato la potenza” e “diranno: Dov’è la promessa della sua venuta?” (2 Pie.3:4). Quanti dicono così non conosco-

no l’amore e non hanno gustato la misericordia di Dio che “non ritarda l’adempimento della Sua promessa come pretendono alcuni, ma è paziente verso di voi non volendo che qualcuno perisca ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pie.3:9). Gesù ritornerà e porterà con Sé la Sua Chiesa. Chiediti: “Se il Signore ritornasse in questo momento, che cosa sarebbe di me?” Se non ti senti a posto, c’è ancora la possibilità di accostarti a Dio; Egli sta ritardando il Suo ritorno proprio perché desidera che tu Lo possa incontrare insieme alla Chiesa, alla Sua Sposa. Non rimandare, perché domani potrebbe essere troppo tardi! Dio ha un piano per la tua vita: “Tu sei mio servo, ti ho scelto e non ti ho rigettato. Tu non temere perché io sono con te, non ti smarrire perché io sono il tuo Dio. Io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia”. “Perché io, il Signore il tuo Dio fortifico la tua mano destra e ti dico: non temere, io ti aiuto!” (Isaia 41:9-10,13) Enzo Specchi

febbraio 2010 LO SPIRITO SANTO NELLA NASCITA DI GESÙ Paolo Lombardo............................. pag.15-16

GETTA IL TUO PANE SULLE ACQUE distribuzioni di Cristiani Oggi ...........................................................pag.6-8 POTENZA DEL TOCCO DEL SIGNORE Angelo Gargano............................... pag.9-10

UNA VERA CONVERSIONE Stefano Zedda pag.11-12 URIA BUON SOLDATO DI GESÙ Roberto Renda pag.13-14

PROMOSSI ALLA GLORIA Sebastiano Longo................................ pag.17 NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ ....................................................... pag.18-23 APPUNTAMENTI............................. pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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Il terremoto che ha colpito Haiti, il paese più povero del continente americano, e che ha distrutto la capitale, Port-au-Prince, facendo oltre 200.000 morti, è entrato con tutta la drammaticità delle sue immagini per mezzo dei mezzi di informazione nella case di tutto il mondo. Grandi le mobilitazioni dei primi momenti, consistenti gli invii di materiali, aiuti, soccorritori… un grande dispiegamento di forze. Le necessità di Haiti andranno crescendo nei mesi a venire quando i riflettori si spegneranno; in questo tempo, e con perseveranza, vogliamo prenderci l’impegno di continuare a pregare per questa popolazione così duramente provata affinché, in questo momento di dolore, possa volgersi verso Colui che può consolare ogni cuore con la Sua presenza, Cristo Gesù, il Signore nostro. Fiumi di parole sono stati detti, scritti, trasmessi su questa terribile vicenda. Riportiamo una comunicazione del fratello Calixte Fleuridor, il presidente delle Assemblee di Dio di Haiti, che scrive da Port-au-Prince. 4

messaggio da

HAITI

Cari fratelli e sorelle in Cristo, la missione delle Assemblee di Dio in Haiti conta più di 220 chiese, che sono di grande utilità per il nostro paese perché ospitano scuole cristiane aperte a tutti. Anche per mezzo del nostro impegno per l’istruzione della nazione, attrav erso la cura dei fanciulli e l’impegno per la salute pubblica stiamo servendo il Signore, e stiamo evangelizzando praticamente. Tutta la nostra fiducia è che il Signore provvederà ogni cosa per raggiungere l’obiettivo di guadagnare anime a Cristo. Vorremmo invitare tutti i missionari e i credenti sparsi nel mondo a partecipare a questo prezioso lavoro che Dio ha preparato per noi con la preghiera. “Non cessate mai di pregare” per noi (1 Tess.5:17). Abbiamo bisogno di pastori per organizzare campagne di evange lizzazione e di risveglio, che ci permettano di raggiungere le anime perdute e fare discepoli per Cristo. Avremmo desiderio di organizzare convegni per pastori e monito ri delle scuole domenicali: anche per questo abbiamo bisogno di preghi ere e di aiuti. Servono urgentemente squadre mediche che possano offrire il proprio impegno nelle nostre cliniche, che siano costituite da creden ti pronti a testimoniare a fatti, e con parole, di Gesù, affinché altre anime possano aprirsi all’Evangelo. Oltre a questo, abbiamo grande necessità di gruppi di fratel li che abbiano professionalità e conoscenze adeguate per lo sgombero e la ricostruzione dei vari edifici delle opere delle Assemblee di Dio di Haiti. Tutta la nostra missione è stata pesantemente colpita dall’ul timo terremoto del 12 gennaio scorso: - 18 chiese sono crollate e altri 9 locali di culto sono molto danneggiati; - 8 abitazioni di pastori sono state interamente demolite, altre 7 sono state gravemente danneggiate; - 10 scuole sono state devastate da crepe profonde e sono, di fatto, inagibili; - diverse case di fratelli e di sorelle sono state interamente distrutte. Più che un aiuto psicologico per quanti sono sopravvissuti al passaggio del terremoto in Haiti, servono missionari pronti a condiv idere la propria fede con queste persone duramente colpite nel fisico e nell’anima. Vi ringraziamo per le vostre preghiere e per il sincero intere ssamento che avete finora dimostrato anche praticamente, inviando le vostre offerte per il popolo di Haiti. Continuate a presentarci al trono della grazia! Calixte Fleuridor

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Per contribuire con un sostegno economico ai bisogni di questa popolazione così colpita, è possibile inviare la propria offerta per mezzo del Fondo SEAS (il Servizio Evangelico di Assistenza Sociale delle Assemblee di Dio in Italia con missione a carattere evangelistico, sociale e umanitario rivolto a quanti sono nel bisogno, senza discriminazione di religione, lingua o razza) indicando nella causale pro Haiti offerte tramite bonifico bancario Banca: Monte dei Paschi di Siena - Ag.8 Firenze Conto intestato a: Assemblee di Dio in Italia - Cassa Nazionale (SEAS) Per rimesse dall’Italia: codice Iban IT 79 V 01030 02808 000000614146 Per rimesse dall’estero: codice Iban IT 79 V 01030 02808 000000614146 BIC/SWIFT PASCITM1FI8 causale pro Haiti offerte tramite c/c bancoposta Bonifico: Codice Iban IT 35 W 07601 02800 000000317503 Bollettino Postale intestato a Assemblee di Dio in Italia - Cassa Nazionale c/c n.317503 causale pro Haiti

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Cristiani Oggi, mezzo di evangelizzazione per raggiungere i perduti con il messaggio di “Tutto l’Evangelo”

Getta il tuo pane

Cristiani Oggi a Abbiategrasso (MI)

Nonostante il messaggio biblico si avvalga sempre più dei sistemi più innovativi dell’hi-tech letterario, il fascino della carta stampata resiste ancora. Sfogliare la Scrittura, un libro di testimonianza, un manuale di studio biblico e, più in breve, avere tra le mani l’elemento cartaceo, rimane un’esperienza unica e insostituibile. Da questa semplice considerazione, quasi un anno fa la chiesa di Abbiategrasso (MI) ha organizzato un progetto di distribuzione gratuita del mensile Cristiani Oggi. Lo scopo era offrire alla cittadinanza un mezzo di edificazione spirituale, esaustivo per pensieri e contenuti cristiani, ma allo stesso tempo donare un giornale con un chiaro format evangelistico. Dopo mesi di capillare evangelizzazione, in questa cittadina dell’hinterland milanese con 27.000 anime, per lo più arroccate su tradizioni religiose, ostiche ai richiami di Dio, possiamo affermare con gioia che qualcosa comincia a muoversi! La parola del Signore è arrivata nelle case di migliaia di persone, oltre 10.000 copie sono state distribuite a più riprese e molteplici sono state le occasioni per annunciare il messaggio di salvezza. Se dovessimo fare un primo bilancio, potremmo dire che l’investimento economico, seppur non trascurabile per una piccola chiesa di 50 anime, sta dando i suoi frutti. Uno dei primi risultati che il “giornale” ha prodotto è stata una maggiore visibilità della nostra Chiesa nel contesto cittadino. Molti sono arrivati alla conoscenza della realtà evangelica a tal punto che quest’opera ha cominciato a infastidire e preoccupare qualche autorità religiosa. Poche settimane fa, ci siamo sentiti apostrofare da uno di loro come “concorrenti della vera fede”. A parte questo e altri episo-

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di di intolleranza per il nostro impegno evangelistico, la Chiesa sta acquisendo sempre più forma e dimensione in una realtà religiosa chiusa su se stessa. Se aggiungiamo a questo l’opportunità di dare in mano alle persone uno strumento di evangelizzazione che possono portare con sé e leggere con calma, possiamo dire che, sostanzialmente, si sta raggiungendo un grande obiettivo. La rivista suscita curiosità perché si presenta in una veste elegante e professionale. La gente chiede incuriosità: “Che cos’è?” La risposta più ovvia sarebbe: “È manna”! Naturalmente dopo le spiegazioni necessarie, possiamo parlare dell’opera di Cristo e testimoniare della nostra fede. Quando abbiamo iniziato a distribuire il giornale, oltre che a contattare le persone, abbiamo provato a lasciarlo anche nei posti più affollati. Ricordo in modo particolare che un giorno abbiamo chiesto il permesso di lasciare un certo numero di riviste nell’atrio della stazione ferroviaria. È stato un vero successo perché quella mattina tutti i pendolari che prendevano il treno, con il biglietto, avevano con sé una copia di Cristiani Oggi. Questa è stata per noi una parentesi importante, purtroppo interrotta dalla burocrazia ferroviaria, ma che ci ha fatto comprendere che quello che stavamo facendo andava nella direzione giusta. Sono passati diversi mesi e una coppia di giovani sposi incontrata in una delle ultime distribuzioni della rivista, sono venuti a trovarci in Chiesa. Il Signore ha toccato i loro cuori per mezzo della predicazione della Sua Parola. Per la Chiesa è stato un grande incoraggiamento nella grazia di Dio. Certo, questo è solo un primo segno di quel pane che, buttato sulle acque, dopo tempo porta frutto. Sebbene coscienti che l’enfasi non va messa sui mezzi, ma sulla Parola, possiamo anche dire che Cristiani Oggi ha dato alla Chiesa, e in particolare ai giovani, un motivo in più per evangelizzare, tanto è che questo “nuovo mezzo” di evangelizzazione ha superato i confini di Abbiategrasso per raggiungere i giovani della chiesa di Pavia, che incoraggiati dal pastore Marco Pandolci hanno chiesto la possibilità di legarsi a noi in questo nuovo impulso evangelistico. Il mio auspicio è che tutte le chiese possano condividere con noi queste semplici esperienze e far diventare il nostro giornale Cristiani Oggi un mezzo di evangelizzazione nazionale per la salvezza di quanti crederanno nel nostro amato Signore e Salvatore Gesù Cristo. Giovanni Pilla


sulle acque Cristiani Oggi a Poggibonsi (SI)

“Ricevete con mansuetudine la Parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre” (Giac.1:21). L’attività di evangelizzazione ci fa rendere conto che il mondo vive in un’aridità spirituale tale che, presentando il “lieto messaggio dell’Evangelo”, queste anime ricevono “acqua che disseta”, come la donna samaritana al pozzo di Giacobbe. Da alcuni anni a Poggibonsi (SI), che conta circa 30.000 abitanti, e nei paesi limitrofi stiamo distribuendo letteratura cristiana gratuita a scopo evangelistico utilizzando un gazebo con tavolini, posizionandoci nella zona del mercato e nelle piazze. Molte persone si avvicinano spontaneamente chiedendo una nuova copia del nostro giornale Cristiani Oggi che, nella sua nuova veste e soprattutto nei suoi contenuti a carattere evangelistico, si sta rivelando un buon supporto per l’evangelizzazione, in quanto ogni mese offre nuovi contenuti ed è di grande edificazione. Per la grazia di Dio attualmente stiamo distribuendo 300 copie ogni mese del nostro giornale Cristiani Oggi, che entra nelle case di persone che non conoscono il Signore come loro personale Salvatore, e in questo ultimo periodo particolare abbiamo potuto donare circa 500 copie del calendario “La Parola giorno per giorno”, mentre in molti chiedono una copia gratuita della Bibbia. Nel libro dell’Ecclesiaste al capitolo 11 verso 1 troviamo scritto: “Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo tu lo ritroverai.” Abbiamo potuto sperimentare la fedeltà della Sua Parola: un giorno, mentre celebravamo il Culto al Signore, una signora è entrata in chiesa ad ascoltare l’annuncio della Parola di Dio; proprio in un giorno di mercato si era avvicinata al tavolino ed aveva preso della letteratura cristiana. Dopo alcuni giorni, mentre attraversa-

va un periodo difficile della sua vita, ha ritrovato nella sua casa quel materiale preso al tavolino, che conteneva versi della Parola di Dio che hanno colpito e consolato il Suo cuore. Da quel giorno il Signore ha cominciato a operare nella sua vita; ora sta frequentando la chiesa e il Signore sta operando nel suo cuore. Vogliamo dare a Dio la gloria e continuare a gettare il pane prezioso della Sua Parola in questo mondo arido, pieno di persone assetate. Marco Roversi

Cristiani Oggi tra i milanesi

Dall’inizio del 2009 tre iniziative della Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. di Milano Via Forze Armate portano il mensile evangelistico Cristiani Oggi tra la gente, con l’intento di raggiungere il cuore di chi non conosce Gesù non solo in maniera verbale, a “tu per tu”, ma anche attraverso la lettura di un giornale cristiano. Cristiani Oggi in metropolitana: ogni sabato pomeriggio centinaia di copie “prendono il treno” all’ingresso della stazione Bisceglie e accompagnano i viaggiatori con la buona notizia del Vangelo, unico giornale distribuito gratuitamente al di fuori dei giorni lavorativi. Un’analoga attività svolta all’ingresso di uno dei più importanti poli ospedalieri milanesi porta un messaggio di speranza con Cristiani Oggi tra gli infermi e i relativi congiunti. Infine, Cristiani Oggi è il principale strumento evangelistico della Operazione Chiesa Aperta: ogni venerdì mattina diverse persone che si recano al mercato (che si tiene praticamente accanto all’edificio di culto) portano a casa anche una copia del mensile, offerto all’ingresso della chiesa tenuta appositamente aperta anche in una qualsiasi mattina della settimana per annunciare il Vangelo. Giacomo Di Stefano Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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Cristiani Oggi a Padova

La fratellanza della Chiesa di Padova ha molti motivi di ringraziamento al Signore per l’anno che si sta chiudendo, in particolare riguardo alla distribuzione di Cristiani Oggi a scopo evangelistico. Dopo un appello accorato rivolto alla fratellanza affinché ogni famiglia e ogni credente si prendesse incarico personalmente di distribuirne delle copie nella zona di residenza, abbiamo visto con gioia che in molti si sono disposti a questo; infatti, il tavolino posizionato all’esterno del locale di culto si è svuotato ogni domenica. Circa mille copie ogni mese sono state distribuite in varie zone della città. Alcune sorelle e alcuni fratelli hanno lasciato ad altri la propria copia di Cristiani Oggi in treno, altri nella sala di attesa del medico; la maggior parte di loro, quando esce per la spesa o per qualche commissione, porta con sé qualche copia del mensile per lasciare un segno, gettando un piccolo seme tratto dall’efficace Parola di Dio. Nell’anno a venire, con l’aiuto del Signore, desideriamo continuare a utilizzare questo strumento apprezzato da chi lo riceve e lo legge, dai contenuti attuali, volti a condurre la vita dell’uomo più vicina a Cristo! Dio continui a benedirci. Domenico Dicuzzo

Cristiani Oggi a Vicenza

Da quando abbiamo visto la nuova impostazione della rivista, il Signore ci ha subito messo in cuore di utilizzare anche questo mezzo per portare il meraviglioso messaggio dell’Evangelo alla città di Vicenza. Sia per la sua semplicità nella lettura, che per i suoi contenuti, è infatti ideale per parlare alla persone della salvezza per grazia in Cristo Gesù, e per far conoscere chi siamo e la nostra fede. Grazie ad articoli che spesso trattano aspetti pratici della vita, si può trasmettere il pensiero di Dio sui vari argomenti di attualità a un mondo sempre più trascinato alla deriva dai più svariati modi di pensare, ma senza punti di riferimento, evidenziando così la volontà di Dio, che porta sempre beneficio spirituale alla vita delle persone, presentando un Dio pronto a manifestarsi ai cuori di coloro che, con fiducia, si rivolgono a Lui. Sono proprio gli argomenti che trattano i vari aspetti dell’esistenza che, abbiamo visto, attirano di più l’interesse delle persone, le quali possono così ricevere un messaggio diretto per situazioni che li interessano e, forse, li riguardano direttamente. È stato bello, in una occasione, poter consegnare una copia di Cristiani Oggi, che trattava della guarigione divina, a una persona che aveva appena manifestato il suo bisogno, incoraggiandola a rivolgersi al Dio vivente che può ogni cosa. Il desiderio che il Signore ha messo nei nostri cuori si è concretizzato questa estate, quando 8

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abbiamo iniziato la distribuzione della rivista nei vari quartieri della città. Cristiani Oggi viene consegnato alle persone che si incontrano, altre volte inserito nelle cassette delle lettere seguendo un programma che ha lo scopo, a Dio piacendo, di raggiungere nell’arco di un anno tutte le famiglie dei 150.000 abitanti di Vicenza, almeno una volta. La distribuzione avviene anche nei paesi limitrofi, nei quali si tengono incontri di preghiera presso famiglie di credenti. La prima località raggiunta è stata Cittadella (PD), un antico paese medioevale, già luogo di prime testimonianze evangeliche nel Veneto. È stata fatta una distribuzione nelle vie del bellissimo centro storico e in alcune zone della città, pregando il Signore affinché, anche in questi luoghi, l’opera di Dio possa continuare a progredire. Daniele Hoffer

Cristiani Oggi nel basso vicentino

Cari in Cristo, Pace. Poche righe per farvi sapere della nuova esperienza di distribuzione di Cristiani Oggi nel corso del 2009. Incoraggiati dal pastore, abbiamo distribuito a più riprese la nostra pubblicazione evangelistica a Lonigo e a Brendola, nel basso vicentino, nelle occasioni che il Signore ci ha dato per spargere ancora il pane sulle acque. Anche se ancora non abbiamo visto il ritorno delle anime alle quali abbiamo donato una copia riportante il timbro con l’indirizzo della nostra comunità, non vogliamo perderci d’animo ma restare perseveranti anche in quest’opera, certi che la Parola del Signore non tornerà indietro a vuoto senza aver portato a compimento quello per cui Lui l’ha mandata. Ricevete un caro saluto fraterno nell’amore del nostro Salvatore, che serviamo qui a Lonigo. Giuseppe Campisi

COME RICHIEDERE PIÙ COPIE DI CRISTIANI OGGI Come avete potuto leggere dalle esperienze riportate, è possibile richiedere copie di Cristiani Oggi da utilizzare come strumento di evangelizzazione facendone richiesta alla redazione: • chiamando il numero 049.605127, • con un fax al numero 049.612565, • con una e mail a cristiani.oggi@assembleedidio.org indicando la quantità richiesta, la periodicità dell’invio richiesto unitamente all’indirizzo di consegna dei pacchi. Il rimborso contribuisce alle spese vive di produzione e inoltro delle copie richieste. “Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni” (Salmo 26:6).


Potenza

del Tocco del Signore

Atti 3:1-11

Il potere è una delle condizioni più ricercate dall’uomo, ma quando questo viene raggiunto, non sempre i risultati sono positivi. Il potere ha la capacità di corrompere le persone che lo gestiscono. Spesso le persone usano il potere per abusare, per soggiogare, per conquistare o distruggere altri. Se da un certo punto di vista il potere ha un aspetto chiaramente negativo, da un altro può averne uno positivo. Nel giorno di Pentecoste la potenza del cielo scese sulla terra e andò ad abitare nei discepoli di Gesù. Il potere di Dio trasformò quei discepoli pieni di dubbi in credenti dinamici e sicuri della propria chiamata. Avevano realizzato la promessa dello Spirito Santo, avevano ricevuto la potenza dall’alto per testimoniare. Questa potenza ricevuta non era fine a se stessa e non avrebbero dovuto usarla per loro stessi. Ricevettero potenza per essere testimoni di Cristo. La potenza dello Spirito Santo è elargita perché si vada agli uomini e si condivida con loro la verità del Vangelo che dà libertà, per toccare gli uomini nei loro bisogni e proporre la vera soluzione: Gesù Cristo, il Signore. Il nostro testo mette in evidenza il potere di Dio che guarisce una persona malata. Questo potere fluisce attraverso uomini e donne, che a loro volta, sono stati toccati dalla potenza di Dio e sono stati salvati. Quest’uomo, che sedeva alla Porta Bella del Tempio, non solo fu guarito fisicamente, ma ricevette una guarigione completa. Il Signore ci aiuti a comprendere che cosa Dio vuole e può fare con il potere del Suo tocco.

Dovunque guardiamo, intorno a noi, vediamo sofferenze e male. Qualche volta le tragedie si manifestano con la malattia, che non è solo fisica, ma può essere mentale, emotiva e spirituale. Esistono vite che, nell’apparenza esteriore, sembrano meravigliose. L’apetto non tradisce alcuna situazione difficile, sembra che tutto vada bene. Purtroppo, dietro la maschera che molti portano, si nascondono situazioni difficili, lotte durissime, vere e proprie tragedie umane. Alcuni vedono naufragare il loro matrimonio, altri stanno perdendo i loro figli, altri ancora sono sull’orlo di un fallimento… c’è anche chi ha perso ogni amor proprio e si sente colpevole e depresso. Dietro a tanti sorrisi di circostanza c’è un bisogno, una necessità. Oggi abbiamo bisogno del Suo tocco speciale in grado di rispondere ai bisogni del nostro essere.

Un tocco celeste Quello zoppo aveva bisogno di un tocco celeste, aveva bisogno di conoscere il potere di Dio. Chi glielo avrebbe fatto conoscere? Gesù era già asceso al cielo, ma aveva mandato lo Spirito Santo per conferire potere ai Suoi discepoli. All’ora nona, le tre del pomeriggio, due discepoli, Pietro e Giovanni, vanno al Tempio per pregare e incontrano quest’uomo che chiede denaro. I discepoli vedono in quest’uomo un’occasione per mettere all’opera il tocco di Dio. Avevano ricevuto da Gesù salvezza e potenza, la Parola di Dio e, quello che avevano, volevano condividerlo con gli altri. Pietro disse a quell’uomo: “Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Una tragedia umana La condizione di quell’uomo era tragica! Era zoppo Gesù Cristo, il Nazareno, cammina” (v.6). Quello che quest’uomo si aspettava era del denafin dalla nascita, non aveva mai potuto camminare ro, ma ciò di cui aveva più bisogno era la guarigione. normalmente, correre e giocare come gli altri ragazPietro gli disse che non aveva quello che lui avrebzi. I suoi genitori dovevano trasportarlo dappertutto, be voluto, ma che aveva quello di cui lui aveva biperché lui non era in grado di camminare da solo. sogno. Quell’uomo avrebbe voluto riempire in quel Ora, diventato adulto, alcuni amici lo portavano giorno il suo piatto, ma Dio voleva riempire il suo davanti alla Porta Bella del Tempio a chiedere l’elecuore. “Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in mosina per poter vivere. Quest’uomo era stato semquell’istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafpre un peso per qualcuno. Non poteva camminare, forzarono”. non poteva lavorare, quello che poteva fare era speAncora oggi c’è bisogno del tocco della potenza di rare nella pietà della gente… Dio. Pietro disse: “Quello che ho, te lo do…”. Possiamo Quest’uomo è simbolo delle tragedie della vita. Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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dare solo quello che abbiamo… Abbiamo Gesù, diamo Gesù alle persone! Abbiamo pace, portiamo questa pace agli uomini! Abbiamo ricevuto potenza, agiamo con potenza per predicare il Vangelo! Abbiamo fede per vedere la mano miracolosa di Dio all’opera, preghiamo per i disperati, per gli ammalati, per i delusi, per gli scoraggiati… Dio è pronto a rispondere ai bisogni dell’uomo con il Suo tocco, che Lui darà quando tu sarai pronto a dare agli altri quello che hai ricevuto da Dio… Una trasformazione salutare Quando una tragedia umana incontra il tocco celeste di Dio, ecco che avviene una trasformazione salutare. “E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio”. Quest’uomo credette a quello che Pietro aveva detto, si fece prendere per mano, mise in moto la sua fede nel Signore alzandosi. Gesù compì un glorioso e potente miracolo. Quest’uomo fu cambiato. Non solo fu guarito, ma il suo cuore si riempì di gioia. La potenza di Dio aveva cambiato totalmente quest’uomo. Ora poteva camminare, lavorare, vivere pienamente. Sì, Dio l’amava, qualcuno si era preso cura di lui… Quest’uomo era stato miracolato fisicamente “e con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare…” (v.8a), e spiritualmente: “…ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio” (v.8b). Quando incontri il tocco di Dio vieni liberato dalle difficoltà umane e, a tua volta, puoi diventare mezzo di liberazione. Dio ti ha dato molte delle Sue grazie. Le persone che stanno intorno a te hanno bisogno di ricevere quello che tu hai. Prendi del tempo, condividi con loro le infinite grazie di Dio, permetti al Signore di usarti per la trasformazione e la salvezza dei peccatori e anche tu sarai uno strumento di gioia e di benedizione. Signore, abbiamo bisogno del tuo tocco! Angelo Gargano 10 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0

ARTICOLI DI FEDE Matt.8:16-17; I Pie.2:24; Mar. 16:17-18; Giac.5:14-16 Crediamo e accettiamo l’intera Bib­ bia come la ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autorevole regola della nostra fede e della nostra condotta (II Tim.3: 15 -17; II Pie.1:21; Ro­m.1:16; I Tes­s.2:13).

Crediamo al battesimo nello Spi­rito Santo, come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo le Scrit­ture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella potenza del­l’an­nun­cio di “Tutto l’E­van­ge­ lo” al mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16; 15: 7-9; 19:2-6; Mar. 16:20; Gio­v.16: 13; Matt.28:19-20).

Crediamo nell’unico vero Dio, E­ter­ no, Onnipotente, Creatore e Signo­re di tutte le cose e che nella Sua u­nità vi sono tre distinte Per­sone: Pa­dre, Fi­glio­lo e Spirito San­to (Efe.4:6; Matt. 28:19; Luca Crediamo ai carismi e alle grazie del3: 21-22, I Gio­v.5:7). lo Spirito Santo nella vita dei cristiani Crediamo che il Signore Gesù Cri­ che, nell’esercizio del sacerdozio unisto fu concepito dallo Spirito Santo e versale dei credenti, si manifestano per assunse la natura umana in seno di l’edificazione, l’esortazione e la conMaria vergine. Vero Dio e vero uomo solazione della comunità cristiana e, (Gio­v.1:1,2, 14; Luca 1:34,35; Matt.1:23). conseguentemente, della società umaCrediamo nella Sua vita senza pecca- na (I Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15; to, nei Suoi miracoli, nella Sua morte vi- Rom.12:1). caria, come “prezzo di riscatto per tutti” gli uomini, nella Sua resurrezione, nel- Crediamo ai ministeri del Signore glo­ la Sua ascensione alla destra del Padre, rificato, quali strumenti autorevoli di quale unico mediatore, nel Suo perso- guida, d’insegnamento, di e­dificazione nale e imminente ritorno per i reden- e di servizio nella comunità cristiana, ti e poi sulla terra in potenza e gloria rifuggendo da qualsiasi forma gerarchiper stabilire il Suo regno (I Pie.2:22; II ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18). Cor.5:21; Atti 2:22; I Pie.3:18; Rom. 1:4; 2:24; I Cor.15:4; Atti 1:9-11, Gio­v. 14:1-3; Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Con­cilio di Ge­ I Cor. 15:25; I Tim.2:5). ru­sa­lem­me, riportate in Atti 15:28-29; Crediamo all’esistenza degli ange16:4. li creati tutti puri e che una parte di questi, caduti in una corruzione e per- Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna dei reprobi e alla glorifidizione irreparabili, per diretta aziocazione dei redenti, i quali hanno perne di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti (Mat­t.25:41; severato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Efe.6:11-12). Crediamo che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, unico Sommo Sa­cer­do­te, siano indispensabili per la purificazione dal peccato di chiunque Lo ac­cetta come personale Sal­va­tore e Si­­gnore (Rom.3:22-25; Atti 2:38; I Pie.1:18, 19; Efe.2:8). Crediamo che la rigenerazione (nuo­ va nascita) per opera dello Spi­rito San­­ to è assolutamente essenziale per la sal­ vezza (Giov.3:3; I Pie.1:23; Tito 3:5). Crediamo alla guarigione divina, secondo le Sacre Scritture mediante la preghiera, l’unzione dell’olio e l’imposizione delle mani (Isa.53:4-5;

Celebriamo il battesimo in acqua per immersione, nel nome del Pa­dre e del Figliolo e dello Spirito San­to, per coloro che fanno professione della propria fede nel Si­gnore Gesù Cristo come loro personale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12). Celebriamo la cena del Signore o San­ ta Cena, sotto le due specie del pa­ne e del vino, rammemorando così la morte del Signore e annunziandone il ritorno, amministrata a chi­un­que sia stato battezzato secondo le regole dell’Evangelo e vive una vita degna e santa davanti a Dio e alla società (I Cor.11:23-29; Luca 22:19-20).


Una vera conversione “Vi siete convertiti dagli idoli a Dio” (I Tessalonicesi 1:9)

Le Epistole di Paolo ai Tessalonicesi furono scritte intorno al 50 d.C., dalla città di Corinto. La prima è caratterizzata dalla descrizione della beata speranza della Chiesa, la certezza assoluta del ritorno del Signore. Allo stesso tempo, è tracciato un meraviglioso profilo della chiesa di Tessalonica, le attitudini dei credenti che la componevano, i loro progressi spirituali, il loro amore per l’opera di Dio. Essi si erano “convertiti dagli idoli a Dio”, erano nati di nuovo, generati secondo la volontà di Dio mediante la Parola di verità. Si trattò di una conversione profonda, reale e genuina, che produsse un effettivo cambiamento, radicale e sostanziale. Un vero ravvedimento è seguito dal frutto che lo accompagna e lo rende evidente. Talvolta accade che taluni pensino di essersi convertiti dagli idoli a Dio, quando in realtà non sono mai nati di nuovo. Probabilmente questi hanno solo aderito a una chiesa, senza aver dato il cuore a Cristo. Hanno approvato, a livello mentale, l’indubbia veridicità del messaggio del Vangelo, senza però permettere allo Spirito Santo di compiere un’opera nuova nella loro vita. Le radici della loro esperienza non sono scese in profondità nel benedetto suolo della Grazia, la loro è stata solo esperienza superficiale, fine a se stessa. È opportuno che ogni credente valuti la profondità della sua esperienza spirituale e preghi affinché altri cuori possano aprirsi completamente alla potenza del messaggio della croce del Salvatore. Quali sono i tratti distintivi di una conversione autentica? Dal primo capitolo di questa epistola è possibile trarre insegnamenti che permettono di comprendere che cosa significa convertirsi “dagli idoli all’Iddio vivente e vero”.

Una conversione autentica produce: Una lode particolare “Noi ringraziamo sempre Dio per voi tutti, nominandovi nelle nostre preghiere” (v.2) Paolo ringraziava il Signore per la chiesa di Tessalonica, nominava quei cari credenti nelle sue preghiere, con gioia. L’amore intenso che questo servo del Signore provava per la fratellanza, lo portava a gioire a motivo dei progressi spirituali da essa conseguiti. Spesso li pensava, era felice della loro maturità cristiana, giubilava nella presenza del Creatore considerando il loro esempio di fede. Quando una persona coltiva un’intima comunione con Dio, non può fare a meno di gioire sinceramente quando un membro del corpo di Cristo è onorato. Senza dubbio, una conversione autentica, quotidianamente alimentata da una profonda devozione, produce, inevitabilmente, felicità per l’altrui benessere spirituale. Il credente, per questo motivo, dovrebbe ogni giorno, proprio come Paolo, ringraziare il Signore per coloro che sono strumenti nelle Sue mani, che s’affaticano per l’Evangelo, che sono d’edificazione e preziosi punti di riferimento per la Chiesa tutta. Colui che è davvero nato di nuovo, sarà naturalmente portato ad esercitare questa sana attività spirituale: ricorderà, nelle sue preghiere, tutti coloro che onorano il Signore, ringraziando sempre Dio per loro. Un’opera consequenziale “Ricordandoci continuamente… dell’opera della vostra fede” (v.3) Paolo ricordava volentieri i fratelli di Tessalonica, considerando in primo luogo la loro opera di fede. Avevano creduto in Cristo quale loro Salvatore e Signore, erano stati giusti-

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ficati dinanzi a Dio e avevano pace con Lui. Questa autentica conversione caratterizzava la loro vita cristiana, portando del frutto evidente. La loro fede era seguita dalle opere. Non si erano convertiti per oziare, ma per servire il Signore (cfr. Giac.2:20-26). Una conversione autentica genera sempre operosità nel servizio, zelo ardente e gioia entusiasmante nel lavorare alacremente per il l’Iddio fedele. Il vero credente è disponibile, umile nell’aiutare, nel collaborare e nell’essere utile per l’opera di Dio.

ne sperano nel Signore per cquistare nuove forze e spiccare il volo come le aquile. Anche nell’angoscia guardano a Colui che non li lascia e non li abbandona. È tempo che i veri credenti si distinguano per la loro indomita e costante speranza. I cuori di quanti credono si rinfranchino nel Signore!

Una consapevolezza fondamentale “Conosciamo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione” (v.4) L’apostolo Paolo poteva dire di conoscere la posizione spirituale dei Tessalonicesi. Osservandone la condotta e la chiara manifestazione dei loro senUna fatica inevitabile timenti, era nelle condizioni di trarre le sue parti“Ricordandoci continuamente… delle fatiche colari conclusioni. Egli riconosceva la loro salvezdel vostro amore” (v.3) za. Comprese che Dio aveva fatto un’opera meraviPaolo elogiava i Tessalonicesi per la purezza e bellezza del loro amore, tratto distintivo della loro gliosa nella loro vita. Era chiaro: si erano convertiti dagli idoli all’Iddio vivente e vero! genuina conversione. Amare davvero, spesse volLa chiarezza della testimonianza dei credenti di te, significa faticare. È inevitabile. Amare Dio e il Tessalonica dà modo di riflettere sulla grande reprossimo significa impegnarsi, sopportare, rinunsponsabilità della quale deve essere consapevole ciare. Colui che è nato di nuovo non “amerà a fatica”, ma sarà ben disposto ad affrontare le fatiche colui che ha creduto in Gesù. Il cristiano, in quanto tale, porta il nome di Criderivanti da un servizio svolto senza riserve per la gloria del Suo Salvatore. Per amore, sarà anche di- sto e deve desiderare, con ardore, che chi lo circonda possa notare la sua fede, il suo amore, i suoi sposto a subire qualche torto, a rinunciare alle rivalse personali e a dimostrare lo stesso sentimento progressi spirituali ed il suo servizio perseverante. Le persone che osservano i figli di Dio debbono rianche nei confronti dei suoi nemici. Colui che ha conoscere che in loro c’è qualcosa di diverso, di sperimentato una conversione autentica, dunque, speciale e soprannaturale. affronterà, a volte soffrendo, scherni, incomprenUna conversione autentica produce uno spicsioni, delusioni, malintesi, ricordando quello che dovette subire il suo Maestro, confidando nella Sua cato senso di responsabilità nei confronti del proprio prossimo, in primo luogo i perduti, ma anche piena comprensione. la fratellanza. Si tratta della fondamentale consapeAmare, comprendere, perdonare, sopportare: azioni umanamente ostiche, ma indispensabili per volezza della nostra missione e del nostro compito di ambasciatori del Cristo vivente. Che ogni crechi ha dato il cuore a Cristo. Questo amore è la dente brami intensamente camminare in modo decarta d’identità del vero discepolo di Gesù, segno gno della chiamata che gli è stata rivolta, affinché inequivocabile di un genuino ravvedimento. altri possano dire, come Paolo scrisse alla chiesa di Tessalonica: “Conosciamo, fratelli amati da Dio, Una speranza incessante “Ricordandoci continuamente… della costanza la vostra elezione”. della vostra speranza” (v.3) Una conversione autentica non può prescindere I credenti di Tessalonica erano animati da una speranza incrollabile. Speravano sempre, costante- dal sincero rendimento di grazie a Dio, anche per mente, qualsiasi cosa accadesse nella loro vita. Era- coloro che Lo onorano con tutto il cuore. Il ravveno nati di nuovo, consapevoli della fedeltà di Colui dimento favorisce, come naturale conseguenza, le opere della fede, le fatiche dell’amore e la costanza che servivano e consci della potenza di Colui nel quale avevano creduto. Questa speranza nelle divi- della speranza, attitudini intimamente connesse alne promesse non li rendeva confusi né delusi, an- la fondamentale consapevolezza di una grande responsabilità, quella di portare degnamente il nome zi, rafforzava il loro amore per il Salvatore. Speradel Salvatore del quale ci si fregia. vano contro speranza perché fidavano nell’Onnipotente. Stefano Zedda Quanti hanno realizzato un’autentica conversio12 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0


Uria buon soldato per Gesù Il capitolo 11 del secondo libro di Samuele riporta la storia di un uomo annoverato fra gli eroi dell’esercito di Davide. Il suo nome, Uria, significa “l’Eterno è la mia luce” o “luce di Dio”. Egli, nonostante la sua drammatica morte, è una bella figura di quanti vivono, e sono anche disposti a morire, perché la luce divina continui a splendere. In che modo brillò la luce di Uria?

Brillò per valore “Voi siete la luce del mondo…” (Matteo 5:14) Il fatto che il nome di Uria sia incluso nella lista dei valorosi guerrieri al servizio del re Davide (cfr. II Samuele 23:39; I Cronache 11:41) rivela il valore di quest’uomo. Nell’elenco vi erano guerrieri forti e valorosi e

Brillò per fede “Eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore” (Efesini 5:8) Uria è un ittita discendente di Heth, secondo figlio di Canaan. Il popolo degli ittiti fiorì in Asia Minore tra il 1900 ed il 1200 a.C. Abitavano la parte centrale dell’Anatolia, la moderna Turchia, ma estesero la loro presenza fino al nord del monte Libano. La loro storia si intreccia con quella del popolo di Israele. Abramo comprò la caverna di Macpela da un ittita (Genesi 23:10-20) ed Esaù sposò due donne ittite (Genesi 26:34). Dopo la presa di Gerico e di Ai, Giosuè stesso dovette combattere contro una coalizione di popoli che comprendeva, fra l’altro, gli ittiti (Giosuè 9:1). Nonostante le sue origini, Uria sposò una donna che apparteneva al popolo d’Israele e, per farlo, abbracciò la fede nel vero Dio, con tutte le implicazioni e le responsabilità che ciò comportava. Nonostante le sue origini, egli fu disposto ad un cambiamento radicale, pur di servire una giusta causa. Non importa quali sono le tue origini, se sei disposto a lasciare che lo Spirito Santo ti trasformi, potrai divenire uno strumento prezioso nelle mani di Cristo, il Re dei Re. Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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per essere ammesso in un gruppo così prestigioso doveva aver eccelso per valore, disciplina, impegno. Sicuramente, Uria sviluppò le sue qualità di combattente in seguito all’esercizio, a costo di sofferenze e rinunce. Se alla stragrande maggioranza delle persone dei nostri giorni parole quali disciplina, impegno, rinuncia possono sembrare sorpassate, da relegare nel linguaggio di un tempo antico, non si può dimenticare l’insegnamento del Signore Gesù: “Chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo” (Luca 14:27). Brillò per abnegazione “Non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa” (Matteo 5:15) Un’altra delle qualità che contraddistinguono Uria è senz’altro la sua incondizionata fedeltà al re Davide, che lo conduce alla totale abnegazione. Pur essendo stato richiamato a casa, continua ad essere un buon soldato che, per piacere a chi l’ha arruolato, “non s’immischia in faccende della vita civile” (2 Timoteo 2:4). Uria è disposto a rinunciare alle comodità personali; a dormire a casa sua nonostante il lungo viaggio (2 Samuele 11:8-11), per mantenersi pronto per la battaglia, perché “in tempo di guerra non c’è congedo” (Ecclesiaste 8:8). Egli sopportava le sofferenze come dovrebbe “un buon soldato di Cristo Gesù” (2 Timoteo 2:3). L’esercito che il Signore approva è composto di credenti pronti al sacrificio, mai disposti ad arrendersi né a deporre le armi: “Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere (Efesini 6:13).

rappresentano da sempre ciò che il mondo vuole “spegnere” nel cuore del credente: la sua capacità di essere luce nel Signore, cioè di testimoniare con potenza, coerenza e perseveranza la potenza dell’amore di Dio. Lo stesso tipo di protezione riservata da Dio al Suo fedele servo Uria viene garantita ancora oggi ad ogni credente che sinceramente cerca di servire il Signore. Brillò per il suo coraggio “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:16) Uria, essendo uno dei capi dell’esercito di Davide, al pari di Ioab, sapeva dove fosse il pericolo maggiore. Ciononostante, Uria non si tirò indietro di fronte all’ordine del suo capitano ed espose la propria vita, soccombendo per una causa che lo vedeva impegnato anche a costo di tutto. Tradito dal suo stesso capitano, morì insieme con altri uomini innocenti. Tuttavia, Dio stesso sorse in difesa del Suo servo, riprendendo pubblicamente Davide per mezzo del profeta e svelando la sua colpa (II Samuele 12:9).

Nonostante la sua tragica morte, la luce e la testimonianza di Uria continuano a splendere ancora oggi. Il suo nome non è stato dimenticato e continuerà ad essere una luce che splende e si eleva al disopra delle tenebre. Mentre ciascuno di noi viene bombardato in modo continuo e subdolo da modelli comportamentali che si ispirano alla volgarità, all’immoralità, ad azioni illecite e perniciose, la Parola di Dio ci propone la figura di Uria, il quale seppe essere all’altezza del suo compito e che, a distanza di secoli, appare ancora oggi come un modello di comportamento e di fede da imitare. È un invito che riguarda in particolare i più giovani, affinché sappiano adottare modelli di viBrillò per coerenza ta che permettano di diventare dei buoni soldati “…poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò in Cristo Gesù, così da realizzare il piano di Dio che è bontà, giustizia e verità” (Efesini 5:9) La rettitudine di Uria colpì profondamente il re per la propria vita. Ma riguarda anche i credenti di ogni età, affinDavide, il quale, essendo caduto in peccato, non poté sopportarlo e decise di farlo morire, di spe- ché ciascuno di noi perseveri nella fede e sappia comportarsi in ogni tempo “in modo degno del gnere la sua luce! vangelo di Cristo” (Filippesi 1:27). Le tenebre si scontrano sempre con la luce, ogni mancanza viene sempre svelate dalla luce. Roberto Renda Le qualità di Uria, che Davide cercò di colpire, 14 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0


L O S PI R I T O S A N T O I N T U T T E L E S C R I T T U R E

Lo Spirito Santo nella nascita di Gesu’ «Giuseppe… non temere di prendere con te Maria; perchè ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo» (Matteo 1:20,21) In questa riflessione vediamo lo Spirito Santo nella nascita di Gesù Cristo, una nascita unica e straordinaria, progettata e voluta espressamente da Dio allo scopo di offrire la salvezza a chiunque.

Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l’angelo la lasciò” L’angelo Gabriele, dunque, incontrò Maria, la salutò, la rassicurò e le spiegò il grande piano divino. In Luca 1: 26-38, leggiamo “Al sesto mese, In particolare le comunicò che ella avrebl’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una be concepito e partorito un figlio, che avrebbe città di Galilea, chiamata Nazaret, a una ver- chiamato Gesù. Questi sarebbe stato il Figlio gine fidanzata a un uomo chiamato Giusepdell’Altissimo e avrebbe avuto un regno senpe, della casa di Davide; e il nome della verza fine. gine era Maria. L’angelo, entrato da lei, disMaria domandò: «Come avverrà questo, dal se: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signomomento che non conosco uomo?» e l’angelo rire è con te». Ella fu turbata a queste parole, e si spose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la podomandava che cosa volesse dire un tale salu- tenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; to. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepi- Santo, Figlio di Dio… poiché nessuna parola di rai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Ge- Dio rimarrà inefficace» sù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio Ogni vera fanciulla israelita sapeva deldell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono la profezia di Isaia 7:14 “Il Signore stesso vi dadi Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa rà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partodi Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà rirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele”, per mai fine». Maria disse all’angelo: «Come avver- cui Maria subito disse: «Ecco, io sono la serva rà questo, dal momento che non conosco uodel Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». mo?» L’angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verE l’angelo la lasciò” rà su di te e la potenza dell’Altissimo ti copriGiuseppe, lo sposo promesso di Maria, perà dell’ombra sua; perciò, anche colui che na- rò, non sapeva nulla di tutto questo. scerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Ecco, Ecco che nell’altro racconto di Matteo 1:18Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei 25 abbiamo il riscontro della stessa storia con un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il seGiuseppe. “La nascita di Gesù Cristo avvensto mese, per lei, che era chiamata sterile; poi- ne in questo modo. Maria, sua madre, era staché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace». ta promessa sposa a Giuseppe e, prima che fos-

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sero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi». Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù” È logico che l’annuncio fosse fatto prima a Maria, ma è riportato dopo nel Vangelo di Luca. Matteo dice soltanto “Maria…promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”. Non essendone informato, non conoscendone i particolari, è chiaro che Giuseppe rimanesse contrariato e perplesso. Occorreva, dunque, anche per lui una rivelazione soprannaturale! Apprezziamo certamente la sua straordinaria discrezione, volendo lasciare segretamente Maria. L’intervento divino, però, mediante l’angelo, in sogno, e la spiegazione delle Scritture sono ancora più straordinari! Quando Dio parla, tutte le perplessità umane, i preconcetti, i risentimenti crollano. Tutto è illuminato! Giuseppe, in conclusione, accetta, ubbidisce e si comporta di conseguenza. Le considerazioni, che si potrebbero fare, sono tantissime, ma vediamone soltanto alcune. Leggendo il Vangelo di Matteo giustamente dall’inizio, fin dal primo versetto, ci troviamo davanti una genealogia di tantissime persone bisognose di luce e di salvezza, come

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tutti gli uomini d’ogni tempo e luogo! Ecco che Dio interviene, nella storia degli uomini, per provvedere tale luce e salvezza! Egli compie il miracolo più straordinario, mandando il Figlio Suo, Gesù Cristo, per tutti. Il Suo amore, però, non è semplicemente immenso nel provvedere il Salvatore e il riscatto per ogni creatura che Lo voglia accettare. No! Non soltanto questo! L’amore di Dio è altrettanto tenero e delicato, perché spiega a Maria e poi anche a Giuseppe tutto ciò che è necessario personalmente per loro. Il piano di Dio non si limita soltanto alla manifestazione del Salvatore Gesù, ma prosegue nel promettere che Egli, oltre che la salvezza, ci assicura la presenza stessa di Dio: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi» Maria, Giuseppe e chiunque altro, di fronte a questo piano, a queste rivelazioni e a queste certezze, non possono fare altro che sottomettersi e gioire, onorando Dio con una vita di ubbidienza e consacrazione. Ecco ciò che occorre fare anche oggi, a distanza di secoli e di millenni. Lo Spirito Santo, perciò, nella nascita del Signor Gesù svolge un ruolo importantissimo, ma altresì in Maria, in Giuseppe ed in ciascuno di noi per farcelo accettare, realizzare e vivere! Che le parole dell’angelo siano per tutti noi! «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio… Giuseppe… non temere… perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi». Dio ci benedica tutti! Paolo Lombardo


Sebastiano Longo

Promossi alla gloria

1922-2009

Il fratello Sebastiano Longo nacque il 22 dicembre del 1922 in una contrada del piccolo paese di Mongiuffi Melia in provincia di Messina. Il 5 luglio del 1943, Sebastiano venne chiamato a prestare servizio militare presso l’aeronautica a Bari. In quel momento importante della sua vita, per le prima volta invocò il Signore. “Le bombe caddero vicino a me, vi era chi gridava, la paura era tanta, ma io gridai al Signore chiedendoGli aiuto; in quell’istante la gioia invase il mio cuore, non c’era più paura... da quel momento la mia vita cambiò, mi sentivo un altro”. Nel 1946 il fratello Sebastiano ritorna al suo paese, l’esperienza fatta lo spinge a impegnarsi nella vita religiosa e in politica con l’incarico di assessore. Il 28 dicembre 1948 sposa Angela Savoca con cui ha vissuto 60 anni ed ha avuto cinque figli. Il loro matrimonio non fu facile perché osteggiato dai suoceri, i quali volevano che la loro figlia sposasse un benestante. Dopo un anno di matrimonio in cui gli attacchi dei suoceri miravano a separarlo dalla moglie, Sebastiano decise di affrontarli. “Mi alzai di mattina presto, mi vestii, presi la pistola e la caricai, ma in quel momento, mi ricordai di quell’esperienza che avevo fatto quand’ero militare, con le bombe che mi cadevano vicino; così mi sedetti sul letto, riposi la pistola e invocai il Signore. In quel momento udii una voce dire: “Io sono il Signore”. Vidi una luce che illuminò in modo particolare il mio cuore. In quel momento confessai a Dio tutti i miei peccati, realizzai per la prima volta veramente che cosa significasse perdono, Gesù entrò nel mio cuore. Subito, presi la pistola e la buttai via”. Il fratello Sebastiano non comprese subito quanto gli era accaduto, ma il Signore non lo lasciò solo. Un suo amico convertito al Signore gli fece dono di un Vangelo. “Arrivato a casa mi sedetti per leggere il Vangelo di Marco che mi era stato donato; proseguivo nella lettura, quando arrivai al capitolo 13, in quel momento in modo particolare il Signore si rivelò ancora una volta al mio cuore, sentii la Sua presenza, caddi in ginocchio e comincia ad adorarLo come mai avevo fatto prima, in spirito e verità. Passai la notte senza dormire, avevo un forte desiderio di andare a portare il lieto messaggio di Gesù a tutti coloro che conoscevo. Appena fu giorno, uscii di casa e andai a parlare di Gesù ad uno dei miei tre fratelli”. L’opera evangelistica iniziò così dalla sua famiglia. Sebastiano avrà la gioia di vedere i suoi genitori, due dei suoi tre fratelli e le

sue tre sorelle arrendersi al Signore. Nel dicembre del 1949 testimonia di aver accettato Cristo Gesù battezzandosi nel fiume di Mongiuffi Melia, suo paese natio. Dopo il battesimo in acqua e nello Spirito Santo, il fratello Sebastiano sente la chiamata del Signore a servirLo. Oltre alla sua attività lavorativa nel campo dell’edilizia, si dedica all’opera evangelistica. Anche se molti complottarono contro di lui, questo non gli impedì di continuare a servire il Signore con fedeltà. La sua predicazione non era eloquente, era un “popolano senza istruzione”, ma chi lo sentiva parlare riconosceva che era stato con Gesù. Il fratello Sebastiano era un uomo di fede intraprendente. La costanza nel seminare la Parola gli ha permesso di vedere un grande raccolto. Oggi in quattordici paesi da S. Teresa di Riva, a Taormina fino a Fiumefreddo di Sicilia, ci sono delle comunità avviate grazie all’impegno del fratello Sebastiano. Il suo servizio a Dio non si limitava al campo spirituale, infatti otto di questi locali di culto sono stati anche frutto del suo lavoro secolare. Nonostante si sia impegnato nei quattro culti la domenica e cinque infrasettimanali, ha incoraggiato diversi fratelli ad impegnarsi per il servizio pastorale. Sentiremo tutti la sua mancanza, ci mancheranno il suo sorriso e la sua stretta di mano, i suoi incoraggiamenti a restare fedeli al Fedele, i suoi costanti consigli a chiedere guarigione al Guaritore, le sue esortazioni a rimanere attaccati alla sana dottrina. Chi ha trascorso del tempo in sua compagnia ha imparato come servire i fratelli, come essere ospitali e umili, come chiedere la guida dello Spirito Santo in ogni circostanza della vita. Anche nella malattia è rimasto mansueto fino all’ultimo, gentile e premuroso verso chi lo visitava e non ha mai smesso di glorificare il Nostro Creatore. Fino alla fine ha incoraggiato quei fratelli pastori che lo hanno visitato, esortandoli a continuare a predicare la Parola di Dio e ad andare avanti senza abbandonare la franchezza. Il 27 Novembre 2009 si sono svolti i funerali nella piazza del suo paese di residenza, Letojanni, per poter ancora una volta testimoniare di Gesù, lui che con Paolo ha potuto dire: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione”. Cristhian Santoro Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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Notizie dalle nostre Comunità DEDICAZIONE LOCALE DI CULTO A MARINA GINOSA (TA) Marina di Ginosa è stata promossa oasi protetta dalla Regione Puglia per le caratteristiche che la rendono meta estiva preferita da molti vacanzieri, italiani e stranieri. La popolazione locale, di circa 6.000 abitanti, raggiunge, e spesso supera, le 80.000 presenze nel periodo estivo. Per noi questa è un’occasione preziosa per evangelizzare, certi che la testimonianza sia più efficace perché diffusa in una popolazione eterogenea, i cui componenti a fine della vacanza ritornano ai propri luoghi di residenza, con un nuovo messaggio nel loro cuore. Il lavoro prosegue con lo stesso impegno nel rimanente periodo fra gli abitanti che abitano la piccola cittadina abitualmente. Abbiamo avvertito lo stimolo di cercare e trovare un locale che fosse un punto di riferimento per tutti e per l’intero anno dove si predicasse il messaggio dell’Evangelo, l’estate per eventuali fedeli in vacanza e coloro che gradissero visitarci dopo aver ascoltato la Buona Novella che, instancabili, cerchiamo di divulgare con il massimo impegno. Abbiamo la gioia di continuare ad evangelizzare anche attraverso l’utilizzo di Radioevangelo Ginosa che modula i suoi programmi su FM 102,300 Mhz. Ringraziamo il Signore con tutto il cuore per averci concesso, domenica 8 ottobre, di dedicare a Marina di Ginosa, un nuovo locale, celebrando un culto alla Sua gloria. Il Signore, che già in passato ci spingeva in tal senso, gradisce e benedice questo luogo e ci ha concesso di avere un locale do-

ve ogni domenica mattina alle 10 e ogni mercoledì sera alle 19 si celebrano regolari culti per i fedeli locali e per visitatori che si aggiungono spesso. Il culto di dedicazione è stato presieduto dal fratello Carmine Lamanna, pastore delle comunità di Matera via San Pardo e Ginosa, che durante la conduzione ha ricordato per sommi capi come il Signore abbia favorito e preservato la testimonianza dell’Evangelo in questa località. Il nuovo locale era gremito di fedeli giunti da Matera, Ginosa ed altre comunità, sostenuti dalla presenza del Signore che allietava il cuore dei presenti con la Sua gioia. Il messaggio della Parola, prendendo spunto dal Salmo 27, è stato esposto dal fratello Nicola Caponio, pastore delle comunità di Matera, vico XX Settembre ed Altamura (BA), e ha benedetto i numerosi ascoltanti. Ricordiamo che il Signor Gesù incaricò i Suoi, e con essi anche noi, di evangelizzare ad ogni creatura diligentemente, per questo chiediamo preghiere per una maggiore diffusione dell’Evangelo, affinché altri possano venire a ravvedimento e conoscere Cristo. “Perchè qui una larga porta... si è aperta a un lavoro efficace” (1 Corinzi 16:9). Dopo questa benedetta circostanza abbiamo avuto un servizio di battesimi e la Santa Cena nella comunità di Ginosa. Abbiamo gioito, commossi, nel vedere scendere nelle acque battesimali un neoconvertito della veneranda età di 83 anni, grazie a Dio. Il messaggio della Parola del Signore è stato amministrato dal fratello Cosimo Motolese. Dio ha guidato ogni cosa per la Sua gloria. Carmine Lamanna

DALL’INGHILTERRA Carissimi del Risveglio Pentecostale, “Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo” (Efesini 1:1-4). Carissimi fratelli in Cristo, vi ringrazio molto del giornale che ci mandate ogni mese e vi dico che esso è una grande benedizione. Grazie mille, il Signore vi ricompensi il doppio. Preghiamo anche per voi. Dio vi benedica! “Beati quelli che trovano in te la 18 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0

loro forza, che hanno a cuore le vie del santuario! Quando attraversano la valle di Baca essi la trasformano in luogo di fonti e la pioggia d’autunno la ricopre di benedizioni” (Salmo 84:5-7). Vi mando questo assegno per il nuovo abbonamento. Vi abbraccio nell’amore del Signore. Pace del Signore Lia Sicurelli in Fragapane


NOTIZIE DA TORRE DEL GRECO (NA) Desideriamo condividere la nostra gioia con tutta la fratellanza per come il Signore sta operando nella nostra comunità di Torre del Greco. Il 22 Novembre 2009 il Signore ci ha dato grazia di svolgere un culto di battesimi nel quale 27 neofiti hanno testimoniato della loro fede scendendo nelle acque battesimali. Siamo stati grandemente edificati attraverso le tante testimonianze che attribuivano solo a Dio la gloria, per le salvezze e i miracoli ricevuti. Numerosissime famiglie hanno avuto per la prima volta la gioia di ascoltare la predicazione della Parola di Dio predicata per l’occasione dal fratello Renato Mottola pastore della comunità di Matinella. Per me è stato un momento speciale, anche perche Dio mi ha dato la grazia di vedere realizzata una Sua promessa, infatti anche mio padre a 71 anni è sceso nelle acque battesimali. Per noi tutti questo è stato un anno di grande benedizione. Abbiamo avuto l’onore di svolgere diversi culti all’aperto sul nostro bel litorale e avere una campagna evangelistica di 10 giorni per mezzo della tenda, dove tanti sono stati toccati dal messaggio della Parola e tuttora fraquentano i culti regolarmente.

BATTESIMI A VILLABATE (PA) Ringraziato sia Dio per come rimane buono, fedele e continua a salvare anime. Il 15 novembre 2009, nella comunità di Villabate, sono scesi nelle acque battesimali due fratelli e una sorella, frutto delle preghiere dei figli. Per l’occasione è stato con noi il pastore Leonardo Passamonte. Il messaggio del-

Inoltre, anche se sotto una tenda e all’aperto, il nostro amorevole Padre celeste si è compiaciuto di battezzare nello Spirito Santo negli ultimi mesi circa 20 persone, tra cui l’ultima proprio a Fiuggi nell’incontro A.D.I.- I.B.I. Per tutto questo diamo solo a Dio la gloria, consapevoli che non abbiamo ancora iniziato, perche il nostro più grande desiderio è quello di vedere che l’opera nella nostra città, nel campo dove Dio ci ha chiamata a lavorare, possa ancora di piu spandersi e vedere tantissime famiglie conquistate a Cristo. Dio ci benedica! Raimondo Mennella

la Sua Parola è stato tratto da Matteo 6:5-15: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Siamo stati tutti quanti esortati a non dimenticare di curare il nostro rapporto personale con Lui. Non dimentichiamo mai, quando preghiamo, di chiudere la porta dietro di noi, affinché nessuna distrazione possa interromperci; evitiamo che distrazioni e pensieri vani s’insinuino nella nostra mente proprio nel momento in cui vogliamo metterci in comunione con il Signore. La domenica successiva abbiamo celebrato la Cena del Signore ed è stato tra noi il fratello Giuseppe Nicosia che, partendo da Matteo 26:26-28, ha parlato dei vari tipi di calici che nella Bibbia compaiono: il ca1ice della salvezza (Salmo 116:13), il calice dell’eredità (Sa1mo 16:5), il calice della sofferenza (Matteo 26:39), il calice della Santa Cena (Matteo 26:27) e il calice dell’ira di Dio (Apocalisse 16:19). Quanto a noi vogliamo attingere ai calici della salvezza e dell’eredità. Dio ci benedica insieme. Andrea Giunta Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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Notizie dalle nostre Comunità ASTI: LA PAROLA DI DIO TORNA IN OSPEDALE Il 21 novembre 2009, a distanza di un anno, la chiesa di Asti ha ripetuto un’esperienza davvero particolare: tenere un culto evangelistico all’ospedale civile. Nell’ampio spazio che si trova nel cuore dell’ospedale, una vera e propria piazza al coperto, si sono raccolte oltre 200 persone che, dopo aver seguito i canti del coro della chiesa, hanno ascoltato le testimonianze di fede di alcuni credenti e l’annuncio del messaggio di salvezza, portato in quest’occasione dal fratello Alessandro Cravana, pastore a Brescia e Cremona. È sempre difficile descrivere i sentimenti che su-

scita la condivisione della Parola della Vita, la vera vita, quella eterna, in un luogo come un ospedale. Ciò che ci spinge ad esserci e a fare così la nostra piccola parte è la fiducia che la Parola di Dio può portare reale sollievo e nuova speranza a chi l’ascolta, ai ricoverati e ai loro parenti, ma anche agli operatori sanitari. “Seminate secondo giustizia e farete una raccolta di misericordia; dissodatevi un campo nuovo, poiché è tempo di cercare il Signore…” (Osea 10:12). Enzo Martucci

ASTI : INCONTRO GIOVANILE DELL’ITALIA NORD OVEST Oltre quattrocento giovani delle chiese ADI di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta si sono ritrovati Sabato 28 novembre 2009 nel locale di culto della chiesa di Asti per trascorrere un tempo di preziosa comunione alla presenza del Signore. Sono passati vent’anni da quando è stata presa l’iniziativa di

favorire l’incontro dei giovani della zona, perché si edificassero insieme con l’ascolto della Parola di Dio. Il relatore dello studio biblico con il quale è iniziato l’incontro, nonché predicatore al culto di risveglio, è stato il fratello Carmelo Fiscelli, pastore a Benevento e diaspora, che ha accettato di farci visita e di essere lo strumento nelle mani di Dio per la nostra edificazione. Il tema del suo studio è stato: “Nessuno ti potrà stare a fronte tutti i giorni della tua vita”, tratto da Giosuè 1:1-9, e ha ricordato a noi tutti che nella vita cristiana “il segreto della vittoria… è ancora la presenza del Signore”. Il Signore ci ha concesso un bel tempo insieme e a Lui vogliamo dire tutti insieme, come il Salmista: “…Parata di santità… la tua gioventù viene a te come la rugiada” (Salmo 110:3). Vincenzo Martucci

NOTIZIE DA TRANI (BA) Il 25 ottobre la comunità di Trani e i fratelli delle comunità limitrofe si sono riuniti per celebrare la Santa Cena. Il locale di culto era gremito di credenti, erano presenti anche diversi simpatizzanti, che hanno potuto condividere con noi le benedizioni del Signore e il messaggio della Sua Parola, portato dal fratello Enzo De Fano, pastore della chiesa di Bari, Via G.Petru. La Parola ha toccato profondamente i nostri cuori, consolando e benedicendo tutti i presenti. Possiamo testimoniare che l’opera del Signore va avanti e restiamo fermi nella verità della Parola. Il 28 novembre scorso abbiamo celebrato la Santa Cena nella comunità di Bisceglie; ancora una volta il Signore ha parlato al nostro cuore tramite la Sua divina Parola predicata dal fratello Braida Ubaldo, responsabile della comunità di Ruvo di Puglia (BA). La speranza della vera chiesa del Signore non è terrena, ma è celeste. Noi nati di nuovo, salvati per grazia, celebrando la Santa Cena come Gesù ha istituito, annunziamo la Sua morte vicaria, la Sua resurrezione e il Suo 20 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0

glorioso ritorno, quando Egli all’improvviso apparirà per rapire la Sua Chiesa, Sua sposa per l’eternità. La testimonianza del Vangelo in questa zona viene proclamato con culti di evangelizzazione nelle pubbliche piazze di Trani e Bisceglie, distribuzione di trattati e della Parola del Signore, Evangeli di Giovanni e copie del Nuovo Testamento, seminando con la speranza che molti accettino Cristo Gesù come loro Salvatore. Nel mese di dicembre abbiamo distribuito in molte famiglie di Trani un calendario cristiano per l’anno nuovo. Ci affidiamo alle preghiere dei credenti. Salvatore Greco


BATTESIMI AD ACERRA (NA) In un atmosfera di gloria, di lode e gioia immensa e con un cuore pieno di gratitudine al Signore per la Sua immutabile fedeltà, il 20 dicembre 2009 cinque giovani della nostra comunità di Acerra (rione Gescal) sono scesi nelle acque battesimali, confessando la loro fede in Cristo e il profondo desiderio di servirLo volontariamente e con tutto il cuore, secondo l’insegnamento della Parola di Dio. Tutto ciò testimonia che il tempo dei miracoli non è finito, anzi, è segno che l’opera del Signore avanza sempre più potentemente, considerando il nostro tempo di disordine etico e morale. I battesimi sono sempre un momento di festa non solo in cielo e nella comunità, ma anche per tutti coloro che per la prima volta hanno potuto partecipare ed ascoltare il messaggio dell’evangelo della grazia. Eravamo proprio tanti! Credenti, parenti, conoscenti e amici dei neofiti, i quali hanno espresso il desiderio di tornare ancora fra noi e seguire le nostre riunioni anche infrasettimanali. Che meraviglia! Il messaggio della Parola di Dio è stato predicato dal fratello Daniele Melluso, pastore della chiesa di Napoli. La Parola di Dio, tratta dall’Evangelo di Matteo, ci ha grandemente benedetti, incoraggiando tutti a proseguire nel nostro cammino di fede, nella certezza di quelle promesse che ancora fanno eco nei nostri cuori: “Io non ti lascerò… non ti abbandonerò… sarò con te fino alla fine dell’età presente!” Domenica 27 dicembre 2009 ab-

biamo ricordato la morte del Signore con i simboli del pane e del vino ed anche in questa occasione il Signore ha continuato a benedire la Sua chiesa. Desideriamo dare tutta la gloria e il ringraziamento al Re dei re, al Signore dei signori, Cristo Gesù, che porterà avanti di gloria in gloria e di vittoria in vittoria la Sua opera, continuando a chiamare moltitudini di persone a ravvedimento! Abbiamo bisogno in questo tempo di opportunità della visione di Dio in tutta la Sua santità! Aniello Cucco

COMUNITÀ DI CASTELLANA SICULA E POLIZZI GENEROSA (PA) “Simone,Simone, ecco satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno” (Luca 22:31-32). La comunità di Castellana Sicula e Polizzi Generosa, paesi sui monti delle Madonie in provincia di Palermo, ha fatta proprio l’esperienza espressa nelle parole di Gesù; tante sono state le benedizioni che il Signore ci ha elargito nella Sua grande misericordia. Il 26 giugno i fratelli del Comitato di Zona Rodolfo Arata, Antonino Mancuso e Giuseppe Conserva sono stati nella nostra comunità per celebrare un culto al Signore. Il Signore ha parlato ai nostri cuori con la Sua Parola tramite il Suo servo, il fratello Mancuso. In quest’ultimo periodo un’intera famiglia si è accostata alla parola di Dio, due figli si sono già battezzati, e insieme con loro anche mio figlio e sua moglie. Altri, a breve, faranno patto con il Signore. Domenica 27 dicembre ab-

biamo chiuso l’anno ricordando la morte di Gesù, accostandoci alla cena del Signore. È stato con noi il fratello Biagio Calderone della comunità di Mussomeli e Casteltermini (CL) che ha meditato la parola in Esodo 12, presentando l’Agnello di Dio quale offerta redentrice per i nostri peccati. Con cuore grato a Dio Lo ringraziamo per tutto quello che ci ha concesso per quello che ci elargirà in questo nuovo anno. Quando il Signore torna, vogliamo essere pronti ad incontrarLo. Pietro Geraci

BATTESIMI AD AGROPOLI (SA) Siamo grati al Signore che anche nel 2009 ci ha dato la gioia di celebrare due servizi battesimali e di vedere 8 credenti scendere nelle acque, il 18 Aprile e il 26 Dicembre. Per queste occasioni, la Parola del Signore

predicata sotto la potente unzione dello Spirito Santo è stata portata dal fratello Aniello A. Esposito, pastore della comunità di Portici (Na), e dal fratello Francesco Lugubre, pastore della comunità di Ponte e Apice (Bn). In entrambi le riunioni, meravigliosa è stata la benedizione del Signore che ha accolto credenti, amici e parenti convenuti per l’occasione. Pregate per noi, perché il Signore continui l’opera Sua, salvando ancora tante anime, in vista del Suo glorioso ritorno. Claudio Cammarano Risveglio Pentecostale - Febbraio 2010

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Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI A ROVIGO Domenica 27 Dicembre 2009 la Chiesa di Rovigo si è ralle- mandato suo figlio nel mondo per giudicare il mondo,ma pergrata in modo particolare durante il culto in cui una sorella è ché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:17). scesa nelle acque battesimali testimoniando a tutti di apparAndrea Grapeggia tenere a Gesù. È stato edificante sentire la sua testimonianza. Avendo vissuto in una famiglia di credenti, la Parola di Dio era stata seminata nel suo cuore quando era ancora piccola e quel seme adesso sta portando il giusto frutto. Abbiamo avuto anche la gioia di avere con noi il fratello Vincenzo Specchi, pastore delle Chiese di Padova e Vicenza, che ha portato il messaggio della Parola di Dio tratto da Giovanni 3:1-21. È stata posta enfasi sul fatto che Dio Padre ha fatto qualcosa che l’uomo non sarebbe stato in grado di fare, cioè dare il Suo unico Figlio per la salvezza del mondo. Alla fine del culto una famiglia, che veniva nel locale di culto per la prima volta, ha chiesto di fare una preghiera particolare insieme per ricevere Gesù come personale Salvatore e adesso sta frequentando una delle nostre comunità in Lombardia. “Dio ha non ha BATTESIMI E SANTA CENA A MATERA VIA SAN PARDO Siamo lieti di comunicare che nella comunità di Matera, Via San Pardo, è stato celebrato un culto con battesimi e, la domenica seguente, abbiamo celebrato la Cena del Signore. Il 27 dicembre 2009 quattro neofiti sono scesi nelle acque battesimali, due sorelle e due fratelli, fra i quali vi era una coppia di giovani sposi. In testimonianza hanno tutti dimostrato una gioia indescrivibile per la loro scelta, definita come la più importante della loro vita. L’atmosfera in comunità era particolarmente solenne ed il messaggio della Parola ministrato dal fratello Tarabella, pastore della comunità di Foggia, Via Scaramella e San Severo (FG), ha illustrato, in una circo-

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stanziata meditazione, l’importanza dell’arco posto fra le nuvole dal Signore, dopo il diluvio universale, per siglare un patto eterno con l’uomo, che si perpetua per quelli che accettano il Signore, scegliendo di seguirLo per il resto della propria vita. La domenica successiva, 3 gennaio 2010, in un clima particolarmente benedetto, nel quale s’avvertiva la presenza del Signore fin dall’apertura del culto, abbiamo celebrato la Cena del Signore, evento che ci ha stretti in un particolare ed evidente vincolo d’amore, specialmente per i quattro fedeli che la domenica precedente erano scesi nelle acque battesimali, impazienti d’accostarsi alla sacra mensa. In questa occasione è stato gradito ospite il fratello Favasuli, pastore della comunità di Gravina in Puglia (BA) che, leggendo nell’Evangelo di Giovanni degli ultimi momenti della vita di Gesù, incoraggiava gli ascoltanti a guardare Gesù morente sulla croce per scrutare, con l’occhio della fede, l’importanza e la portata di un sacrificio unico e sempre valido per la salvezza di tutti coloro che lo accettano e sono disposti a nascere di nuovo. Chi legge questi brevi appunti, può facilmente immaginare le benedizioni, la tangibile presenza del Signore e l’atmosfera di profonda commozione vissute dalla comunità. Grati al Signore per averci concesso di vivere questi meravigliosi momenti spirituali in una profonda gioia nel Signore, Lo ringraziamo e ne rendiamo testimonianza. Carmine Lamanna


CASALNUOVO (NA): BATTESIMI E CENA DEL SIGNORE Cari fratelli in Cristo, Pace del Signore! Il giorno sei gennafratello Giovanni Scarallo. Il Signore, anche attraverso questo io 2010 venticinque fratelli battesimi, quattro della comunità Suo strumento, ha distribuito la dolce Sua Parola. Siamo ben di Brusciano, undici di Casalnuovo, quattro di Casoria, tre di intenzionati ad impegnarci per trafficare sempre più quei taPomigliano e tre di Volla sono scesi nelle acque battesimali. lenti che Lui ci ha donato, col desiderio di onorarLo e servirPer l’occasione è stato con noi il fratello Pasquale Contrino, Lo con la certezza che l’unzione del Suo Santo Spirito è per il cui messaggio ben si addice- tutti quelli che Lo amano e Lo onorano di cuore puro. va ai numerosi visitatori venuti A Gesù, capo e compitore di fede, vada la nostra gratitudine per vedere i loro parenti onora- per quanto sta facendo in queste zone. Pregate per noi! re il Signore. Che Dio vi benedica e vi dia ogni Sua particolare attenzione La domenica successiva abe benedizione! biamo celebrato la Cena del Stefano D’Alessandro Signore ed è stato con noi il ZONA ITALIA NORD-OVEST: RADUNO CAMPISTICO/FRATERNO Mercoledì 6 Gennaio, in occasione del raduno campistico fraterno della zona Italia Nord-Ovest, il Signore ci ha concesso una meravigliosa giornata di sole che ha favorito l’afflusso dei credenti al capiente locale di culto della chiesa di Torino, via Spalato. La sala si è gremita di circa 1600 credenti provenienti dal Nord-Ovest d’Italia, grazie anche alla sensibilizzazione dei fratelli pastori della zona, che erano presenti in larghissima maggioranza. L’incontro è iniziato alle ore 10:30 con il primo culto al Signore, in un’atmosfera di comunione fraterna. Gradito ospite per l’occasione è stato il fratello François Mattina, pastore della chiesa delle Assemblee di Dio a Montpellier - Francia, che il Signore ha guidato con il Suo Santo Spirito per amministrarci la Parola di Dio. Il fratello Mattina era accompagnato dalla sua gentile consorte, la sorella Evangelina, che nel culto pomeridiano ci ha resi partecipi della sua testimonianza, esortando particolarmente i giovani presenti a ritenersi dei privilegiati di appartenere ad una famiglia di credenti e di frequentare la chiesa per ricevere i preziosi insegnamenti della Parola di Dio. La sorella ha inoltre rivolto un invito ai genitori, affinché continuino a pregare per la salvezza dei loro figli, per la loro consacrazione a Dio e per il loro impegno nell’Opera del Signore. I fratelli organizzatori hanno colto l’occasione per presentare una relazione sulle attività svolte al Centro Comunitario Evangelico di Zona e sulle iniziative che si intendono intraprendere, a Dio piacendo, nel prossimo futuro. Per quanto riguarda il “Val d’Ulivi” sono state rese note le recenti migliorie apportate alla struttura e messo in evidenza l’aumento delle partecipazioni ai turni negli ultimi anni. I nostri Centri Comunitari sono strutture che, nelle attività programmate nel corso dei turni, si adoperano per l’edificazione, l’istruzione e la formazione dei credenti d’ogni età. Dio sia ringraziato per tutti quei credenti che volontariamente e gratuitamente offrono il loro servizio. Nel culto pomeridiano il coro delle chiese della provincia di Torino, composto da circa cento membri provenienti da dieci comunità e gruppi, hanno cantato dei canti al Signore per l’edificazione dei presenti. Il messaggio della Parola di Dio nei due culti della giornata ha avuto come unico tema una domanda: “Che cosa Vedi? Vedo il Signore!” I testi di riferimento sono stati Zaccaria capitolo 4 e Isaia 6:1-9. La Parola di

Dio ha ammonito riguardo la necessità di essere svegliati dal Signore come lo fu il servo di Dio, Zaccaria. Dio non gradisce che le cose siano lasciate a metà: “Le mani di Zorobabele hanno gettato le fondamenta di questa casa e le sue mani la termineranno” (Zaccaria 4:9). Il tempio sarebbe stato completato grazie alla forza dello Spirito Santo, attraverso la rimozione di ogni ostacolo che è il peccato. La Parola di Dio si sarebbe adempiuta, le critiche sarebbero state messe a tacere e Dio sarebbe stato esaltato. Nel culto del pomeriggio il messaggio sulla necessità di vedere la gloria di Dio è stato completato nella predicazione sul capitolo 6 di Isaia. Il profeta vede la rivelazione della gloria di Dio. Vede anche se stesso e la propria indegnità e viene purificato per mezzo del fuoco. Quando il peccato è rimosso, allora può rispondere alla chiamata al servizio di Dio: “Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!» (Isaia 6:8). Tutti i presenti sono stati toccati nell’intimo dalla predicazione della Parola di Dio e dopo aver speso del tempo in adorazione, prima di concludere, è intervenuto il coro dei bimbi preparato nel corso dell’incontro, con la commozione di tutti. Possiamo unirci al salmista: “Ecco quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme!” Giuseppe Crapanzano

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appuntamenti

INCONTRO FRATERNO BARI Sabato 6 marzo 2010 a Trani (BA), ore 16.30, si terrà un Incontro Fraterno delle chiese della provincia di Bari. Relatore dello studio e predicatore sarà il pastore Domeni­ co Modugno. INCONTRO STRAORDINARIO PASTORI E CONSIGLIERI CAMPANIA - MOLISE Sabato 6 marzo 2010, a Roccamonfina (CE), si terrà un Incontro Straordinario per pastori e consiglieri di chiesa della zona Campania e Molise. Ospite il pastore Paolo Lombardo. INCONTRO FRATERNO PALERMO Domenica 7 marzo 2010 si terrà a Montelepre (PA), presso la sala Villa Orchidea, un Incon­ tro Fraterno delle chiese della provincia di Palermo. Ospite il pastore Elio Varricchione. INCONTRO FRATERNO TARANTO Sabato 20 marzo 2010 a Mottola (TA), presso la chiesa ADI di Via Boito 60, alle ore 18.00,

si terrà un Incontro Fraterno delle chiese della provincia di Taranto. Ospite il pastore Marco Roversi. INCONTRO FRATERNO FOGGIA Sabato 20 marzo 2010 a Apricena (FG), pres­ so la Sala Auditorium “Casa Matteo Salva­ tore”, si terrà un Incontro Fraterno delle chiese della provincia di Foggia. Ore 17 preghiera; ore 18 culto. Predicatore il pasto­ re Felice Antonio Loria. INCONTRO FRATERNO SALERNO Sabato 20 marzo 2010 a Matinella (SA), si terrà un Incontro Fraterno delle chiese della provincia di Salerno, con gli studenti dell’Istituto Biblico Italiano, accompagnati dal pastore Eliseo Cardarelli. RADUNO CAMPISTICO LOMBARDIA Sabato 27 marzo 2010, a Milano, Via delle Forze Armate 338, si terrà il Raduno Campi­ stico della Zona Lombardia. Ospite il pasto­ re Elio Marrocco, presidente delle Assem­ blee di Dio Canadesi.

Hai un’occasione per fare del bene ai poveri, ai bambini delle zone disastrate dalla guerra, ai profughi, agli anziani, agli emarginati, ai tossicodipendenti e a quanti, di qualsiasi razza, nazione o religione, hanno urgente bisogno di assistenza. In collaborazione con le chiese con­ sorelle all’estero, il S.E.A.S. sta prodigandosi per far pervenire il proprio sostegno umanitario alle popolazioni colpite dal terribile sisma che ha sconvolto Haiti.

CONVEGNO PASTORALE ITALIA CENTRALE E SARDEGNA Sabato 27 marzo 2010 a Tossicia (TE) si terrà il Convegno Pastorale, riservato a pastori e consiglieri di chiesa, della zona Italia Centrale e Sardegna. Predicatore il pastore Maurizio Morandi. Relatore dello studio biblico il pastore Eliseo Cardarelli. INCONTRO PASTORI E CONSIGLIERI BRINDISI - LECCE Sabato 27 marzo 2010 a Lecce, Via delle Ani­ me 100, alle ore 18.30, si terrà un Incontro dei pastori e dei consiglieri delle Chiese delle province di Brindisi e Lecce. CONVEGNO PASTORALE NORD OVEST Sabato 27 marzo 2010, presso il Centro Comunitario Evangelico “Val d’Ulivi” a Castelletto Merli (AL), si terrà il Convegno Pastorale della zona Italia Nord Ovest, riser­ vato a pastori e consorti. Ospite il pastore Giuseppe Tilenni.

Firma ed invita altri a firmare sui modelli predi­ sposti. Se non firmi o non consegni i Modelli la tua quota sarà comunque amministrata da altri. Se, invece, ritieni che questa sia una opportunità per fare del bene a quanti hanno bisogno, per mezzo dei nostri programmi di aiuto umanitario, allora firma ed invita altri a firmare scegliendo così a chi desideri devolvere la tua quota di otto per mille dell’IRPEF.

Servizio Evangelico Assistenza Sociale Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Via dei Bruzi, 11 - 00185 Roma - Tel. 06491518 - 06491165 - Fax 064463591

SOSTIENI IL CENTRO KADES CON IL 5 PER MILLE Lo Stato Italiano offre a tutti i contribuenti, dipendenti, autonomi e pensionati la pos­ sibilità di scegliere a quale associazione senza scopo di lucro destinare il 5 per mille

dell’IRPEF. Sostieni il Centro Kades indican­ nizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale...” do la scelta nel Modello Unico, nel Modello e riportando il Codice Fiscale del Centro 730 o nel CUD apponendo la firma nel riqua­ Kades dro “Sostegno del volontariato, delle Orga­

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Centro Kades onlus - associato alle Assemblee di Dio in Italia - Loc. Basso Erro, 41 - 15010 Melazzo (AL) Telefono 0144.41222 - fax 0144.41182 - e mail: kades@libero.it - offerte: CCP n. 10669158 - http: www.assembleedidio.org/kades

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Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova Tel. 049.­605127 - fax 049.612565 e mail: adi.veneto@tin.it 24 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - F e b b r a i o 2 0 1 0

Versamenti c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale Via Altichieri da Zevio, 1 - 35132 Padova “Risveglio Pen­te­costale” è una pubblicazione delle As­­­sem­blee di Dio in Ita­lia, che fin dal 1946 ha lo scopo d’essere, con l’aiu­ to di Dio, strumento di edificazione per la Chiesa del Signore, sostenendosi esclusivamente con libere offerte. Questo numero di Risveglio Pen­te­co­stale è consultabile anche su internet all’indirizzo web delle Chiese Cri­stia­ne Evangeli­ che A.D.I.: www.assembleedidio.org Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza

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