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ENDOMETRIOSI e “problemi di coppia”

a cura della dott.SSa roSa peroSi

Durante il normale ciclo mestruale, l’endometrio, tessuto che riveste l’utero, si ispessisce e si prepara per accogliere un possibile impianto di un ovulo fecondato. Se la gravidanza non si verifica, si sfalda e viene eliminato attraverso il flusso mestruale.

Nelle persone affette da endometriosi, il tessuto endometriale cresce al di fuori dell’utero e risponde ai cambiamenti ormonali, ma non potendo essere espulso dal corpo può causare infiammazione, formazione di aderenze, cicatrici e, a volte, intensi dolori durante i rapporti sessuali.

Provate a pensare: il solo pensiero di dover soffrire durante un rapporto sessuale (un atto che dovrebbe essere piacevole, appagante, di abbandono e di unione tra due partner) non fa certo venire quello slancio e quella intraprendenza necessaria ad accendere la miccia che sfocia in una notte di passione, vero?

Ecco, chi soffre di endometriosi, si trova a vivere proprio questa condizione di dolore, con un impatto significativo sulla qualità della propria vita.

Le giovani ragazze che si apprestano a vivere la sessualità, è importante che sappiano che i dolori mestruali e i dolori durante i rapporti sessuali non sono normali e quindi non vanno taciuti. L’endometriosi può interessare la donna già alla prima mestruazione e accompagnarla fino alla menopausa e, tra i diversi sintomi, si possono verificare anche disfunzioni sessuali come perdita del desiderio, dell’eccitazione, difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo o insoddisfazione, dispareunia che spesso portano a rinunciare al rapporto sessuale, proprio per la paura di soffrire.

A volte le ragazze, prima di arrivare ad una diagnosi certa, attribuiscono il proprio dolore a cause psicologiche ed hanno l’impressione che il dolore percepito sia solo nella propria testa, arrivando a sviluppare effetti negativi sulla coppia, perdendo in autostima e vivendo la relazione sentimentale con sofferenza. Inoltre, capita spesso che le difficoltà della donna nell’avere rapporti sessuali possano creare sintomi disfunzionali anche nell’uomo, come: caduta del desiderio, difficoltà di mantenimento dell’erezione, eiaculazione precoce, creando di fatto un circolo vizioso di mantenimento del problema, anche perché l’uomo, non conoscendo fino in fondo le oggettive difficoltà della partner, a volte, potrebbe vedersi come causa del problema, vivendo uno stato di frustrazione e senso di impotenza. La paura di provocare dolore, in alcune occasioni, potrebbe anche indurlo ad evitare la penetrazione.

Nelle donne si possono verificare atteggiamenti fobici e comportamenti di evitamento dell’attività sessuale e conseguentemente per la paura di abbandono, si possono sviluppare sentimenti depressivi, di autosvalutazione e di colpa. Di conseguenza può succedere che le donne abbiano rapporti sempre meno frequenti con ovvie ripercussioni sulla qualità della relazione di coppia. Come vedete, nonostante l’endometriosi sia una patologia organica, può inficiare la relazione di coppia, ecco perché è importante intraprendere una terapia sessuologica che permetta di interrompere gli evitamenti riconoscendo i meccanismi associati.

Discutere, parlare, confrontarsi con il partner sulle difficoltà vissute, porta alla ricerca di soluzioni.

Alcune possibili soluzioni potrebbero essere quelle di:

- dare maggiore spazio alla fase preliminare del rapporto che rappresenta un momento cruciale per rilassare la muscolatura;

- prendersi del tempo per affrontare l’argomento nella coppia, perché la difficoltà di comunicazione nella coppia rappresenta una delle primissime cause di rottura nella relazione, non solo in caso di endometriosi, ma in generale. Parlarsi in maniera efficace e soprattutto in modo sano, aiuterà a capire le necessità di ciascuno e a mettere a nudo le paure e i desideri;

- creare le condizioni ottimali del momento in cui avere i rapporti perché la fretta, a maggior ragione in questi casi, può aumentare il dolore. Oltre a questo, non smetto di sottolineare l’importanza di essere seguiti da equipe multidisciplinari comprendenti ginecologi, sessuologi, psicologi e fisioterapisti.

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