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LE MALGHE: BENI PREZIOSI CON INVESTIMENTI CONTINUI
from Notizie in Comune
Tra gli interventi i più recenti, quelli che hanno interessato Malga Valazza al Passo Valles e Malga Doch a Calaita, che sono state dotate di un locale di stoccaggio del latte a servizio dell’attività zootecnica e di alpeggio nel rispetto delle normative igienico-sanitarie vigenti.
I prossimi investimenti vedranno coinvolte Malga Venegiota, con un intervento di recupero e messa a norma, Malga Pala e Malga Fratazza. È fresca la notizia che il Comune ha vinto un bando sul PNRR, con un progetto che prevede lavori di adeguamen- to igienico-sanitario di Malga Pala ottenendo un finanziamento di 150 mila euro. Inoltre, sarà realizzato l’accesso stradale.
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Novità in arrivo anche per Malga Fratazza, il ristorante tipico, classica meta gastronomica di turisti e residenti sia in estate sia in inverno a due passi dal centro di San Martino di Castrozza.
Come si ricorderà, la storica malga sulle piste della Tognola era stata distrutta da un terribile incendio il 9 aprile 2020: fin da subito, l’Amministrazione comunale aveva espresso la volontà di ricostruirla rendendola un punto di riferimento per l’accoglienza turistica in ogni stagione, rea- lizzando un pubblico esercizio di livello medio/alto, sia dal punto di vista funzionale che progettuale.
E così è stato fatto. Ora si attende la prossima primavera-estate per cominciare i lavori. A differenza di prima, il ristorante, dalla funzionale architettura contemporanea, sarà raggiungibile comodamente sci ai piedi da entrambe le piste Tognola 1 e Tognola 3 e sarà visibile sia dal parcheggio degli impianti, sia dalla cabinovia, per un indubbio richiamo. E rimarrà raggiungibile comodamente a piedi e in auto.
Accoglierà circa 120 coperti, una sessantina all’interno e altrettanti sul plateatico esterno. Tutto è pensato per essere spazioso: dal bancone del bar per accogliere gli sciatori ed escursionisti che preferiranno la sosta breve, alla cucina per permettere di lavorare agevolmente e in sicurezza, fino ai bagni fruibili dall’esterno senza scomode scale interne. L’area scelta per la ricostruzione è un po’ più a valle della precedente e consentirà di godere al meglio l’eccezionale panorama sulle cime circostanti, in particolare le Pale di San Martino. Permetterà, inoltre, di integrare nel declivio naturale gran parte del piano seminterrato affinché il volume possa risultare ben inserito nel contesto e non impattante. Sarà un edificio all’avanguardia non solo dal punto di vista architettonico, ma anche del fabbisogno energetico. Richiamerà la tradizione una centrale stufa ad olle che riscalderà l’ambiente, donando quel tocco di calore tipicamente montano.