Arbus Monumenti Aperti 2014

Page 1

www.visitarbus.com

www.ciaoarbus.it

www.prolocoarbus.it

coordinamento della rete

#maperti14

Il Palazzo della Direzione di Ingurtosu è visitabile esclusivamente nelle pertinenze esterne. Nelle chiese le visite saranno sospese durante le funzioni religiose.

monumentiaperti

Sui portali turistici del Comune di Arbus, del Consorzio CIAO Arbus e dell’Associazione Turistica Pro Loco Arbus è possibile trovare tutte le informazioni utili sulle attività produttive del territorio che offrono servizi di ristorazione, pernottamento e svago.

@monumentiaperti

I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 17 maggio dalle 16.00 alle 20.00, e la domenica 18 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Ricettività / Ristorazione monumenti aperti sardegna

Informazioni utili Istituto comprensivo statale “P. Leo” I.P.S.C.T. Arbus Associazione Zampa Verde Associazione mineralogica Arbus Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna Naracauli escursioni A.U.S.E.R. Arbus Associazione culturale BeS Arbus Associazione culturale folcloristica “Sant’Antonio” Associazione turistica Pro Loco Arbus Igea Spa Gruppo Archeologico Cugui Associazione Culturale ETNO Parrocchia San Sebastiano Martire Parrocchia B. V. Maria Regina Parrocchia Sant’Antonio da Padova Associazione Angeli del Cuore Gruppo Folk Pro Loco Città di Arbus Sig. Giuseppe Florissera Sig. Paolo Pusceddu Comune di Arbus - Assessorato alla Cultura

Partecipano alla manifestazione 10/11 MAGGIO Bosa Cagliari

24/25 MAGGIO Elmas Gonnesa Ozieri

Padria San Giovanni Suergiu Sant’Antioco Santo Stefano Belbo (CN) Serdiana Siddi Telti Teulada 31 MAGGIO/1° GIUGNO Buggerru Dolianova Gonnosfanadiga Iglesias Olbia Porto Torres Portoscuso Quartucciu Quartu Sant’Elena Santa Giusta Selargius Soleminis Villasor

DANIELE PANI

17/18 MAGGIO Alghero Arbus Assemini Cabras Capoterra Carbonia Sadali San Teodoro Sestu Settimo San Pietro Sinnai Tortolì - Arbatax Villanovafranca

III edizione della “Corsa di Sant’Antonio” organizzata dall’Associazione Cult. Perm. Sant’Antonio di Santadi - Arbus col contributo economico dell’Assessorato allo Sport del Comune di Arbus.

15^ Festa di San Pio da Pietralcina. La frazione marina rinnova la devozione al Santo di Pietralcina con una processione lungo le strade del borgo animata da gruppi folk e confraternite locali.

Sabato 17, ore 16.00 – 20.00 e domenica 18, ore 9.00 – 20.00 Casa Museo Antonio Corda

Mostra Fotografica “Comenti Fiaus” a cura della Consulta per la valorizzazione della Lingua e della Cultura dei Sardi del Comune di Arbus. Esposizione di immagini e pellicole dello Studio Fotografico D’Antonio che per anni ha raccontato Arbus come “Città dei Fiori”.

www.monumentiaperti.com

Domenica 18, ore 10:00 Sant’Antonio di Santadi

Arbus

Ricerche storiche: Mauro Caddeo, Paola Corrias, Antonello Dessì, Carla Lampis, Luciano Lampis, Salvatore Murtas, Elvio Pani, Antonello Piras, Ignazio Sanna, Carlo Vinci, Don Tarcisio Ortu, Don Nicola Demelas, Don Eliseo Lilliu, Associazione Culturale “BeS”, Associazione Zampa Verde.

Sabato 17 - ore 16.00 Sant’Antonio di Santadi 3/4 MAGGIO Codrongianos Fluminimaggiore Oristano San Gavino Monreale Sanluri Sardara Sassari

Benvenuti !

Eventi collaterali

www.monumentiaperti.com

17/18 maggio 2014

Arbus anche quest’anno si ripropone per accogliere “Monumenti Aperti”, evento giunto ormai alla XVIII edizione. D’altronde la nostra terra profuma anche quando non è primavera, e l’opera d’arte che merita di essere visitata, assaporata, goduta è il nostro territorio, unico nel suo genere, che rappresenta davvero un monumento aperto alle emozioni di chi ama scoprire i tesori della natura, il fascino della memoria, i sapori antichi delle tradizioni eno-gastronomiche locali. Siete giunti in un territorio che si racconta da sé, che ha bisogno di un rispettoso silenzio per essere colto nelle sue forme, nei suoi profumi e nei suoi sapori; un territorio che dal centro urbano si apre verso il mare a testimoniare una storia ancora recente, un valore da conservare e trasmettere alle future generazioni. Giunti ad Arbus è d’obbligo la visita al Museo del Coltello e alla Casa Museo Corda, testimonianze della tradizione agropastorale che resiste alle tentazioni del tempo e alle contaminazioni della modernità. Tra i monumenti già sottratti all’abbandono e all’usura del tempo non potrete esimervi dal visitare la Foresteria, il Museo “Alberto e Giovanni Antonio Castoldi” ospitato presso l’Ufficio Geologico di Montevecchio, impreziosito dalla donazione di documenti e gioielli da parte della famiglia Sanna Castoldi, erede di colui che oggi viene riscoperto come uno fra i più importanti imprenditori italiani del diciannovesimo secolo: Giovanni Antonio Sanna. Per il secondo anno in occasione di Monumenti Aperti Arbus vuole valorizzare le Chiese di San Sebastiano martire, patrono del paese onorato coi tradizionali falò del 19 gennaio, e delle Chiese Campestri della Madonna d’Itria e di Sant’Antonio da Padova, i cui festeggiamenti ricadono rispettivamente il 1 giugno dal 13 al 17 giugno 2014.

Arbus

guida ai monumenti

www.monumentiaperti.com

Se poi deciderete di incamminarvi verso quell’angolo di Paradiso che risponde al nome di Piscinas, non tralasciate la visita alla Chiesa di Santa Barbara di Ingurtosu, patrona dei minatori, al Pozzo Gal, al Palazzo della Direzione e alla Laveria Brassey di Naracauli (in queste ultime due è possibile solo la visita esterna). Queste testimonianze di archeologia industriale vi racconteranno la storia gloriosa e controversa della nostra vicenda mineraria e potrete cogliere il senso di disappunto delle occasioni mancate di contro ai primi segnali di un processo di valorizzazione che attende decisioni forti.

monumenti aperti sardegna

#maperti14

@monumentiaperti

monumentiaperti

Se infine riterrete doverosa una passeggiata sulle dune di Piscinas o di Torre dei Corsari, monumenti aperti tutto l’anno, docili ai capricci del vento, attenti a non calpestare qualche cespuglio di elicrisio rischiate l’inebriamento! Gli operatori turistici e della ristorazione sperano di ospitarvi nelle proprie strutture per farvi apprezzare i sapori i della cucina di classe e quelli antichi della tradizione contadina.

18^ edizione

18^ edizione Il Sindaco

Assessore alla Cultura

Francesco Atzori

Gianni Lampis

monumentiaperti

coordinamento della rete

COMUNE DI ARBUS

grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari


3/4 MAGGIO Codrongianos Fluminimaggiore Oristano San Gavino Monreale Sanluri Sardara Sassari 10/11 MAGGIO Bosa Cagliari

17/18 MAGGIO Alghero Arbus Assemini Cabras Capoterra Carbonia Sadali San Teodoro Sestu Settimo San Pietro Sinnai Tortolì - Arbatax Villanovafranca

www.monumentiaperti.com

Eventi collaterali Sabato 17 - ore 16.00

Padria San Giovanni Suergiu Sant’Antioco Santo Stefano Belbo (CN) Serdiana Siddi Telti Teulada

Domenica 18, ore 10:00 15^ Festa di San Pio da Pietralcina. La frazione marina rinnova la devozione al Santo di Pietralcina con una processione lungo le strade del borgo animata da gruppi folk e confraternite locali.

III edizione della “Corsa di Sant’Antonio” organizzata dall’Associazione Cult. Perm. Sant’Antonio di Santadi - Arbus col contributo economico dell’Assessorato allo Sport del Comune di Arbus.

Sant’Antonio di Santadi

Sant’Antonio di Santadi

Sabato 17, ore 16.00 – 20.00 e domenica 18, ore 9.00 – 20.00

www.prolocoarbus.it 24/25 MAGGIO Elmas Gonnesa Ozieri

www.ciaoarbus.it

Ricerche storiche: Mauro Caddeo, Paola Corrias, Antonello Dessì, Carla Lampis, Luciano Lampis, Salvatore Murtas, Elvio Pani, Antonello Piras, Ignazio Sanna, Carlo Vinci, Don Tarcisio Ortu, Don Nicola Demelas, Don Eliseo Lilliu, Associazione Culturale “BeS”, Associazione Zampa Verde.

Benvenuti !

17/18 maggio 2014

Arbus anche quest’anno si ripropone per accogliere “Monumenti Aperti”, evento giunto ormai alla XVIII edizione. D’altronde la nostra terra profuma anche quando non è primavera, e l’opera d’arte che merita di essere visitata, assaporata, goduta è il nostro territorio, unico nel suo genere, che rappresenta davvero un monumento aperto alle emozioni di chi ama scoprire i tesori della natura, il fascino della memoria, i sapori antichi delle tradizioni eno-gastronomiche locali. Siete giunti in un territorio che si racconta da sé, che ha bisogno di un rispettoso silenzio per essere colto nelle sue forme, nei suoi profumi e nei suoi sapori; un territorio che dal centro urbano si apre verso il mare a testimoniare una storia ancora recente, un valore da conservare e trasmettere alle future generazioni. Giunti ad Arbus è d’obbligo la visita al Museo del Coltello e alla Casa Museo Corda, testimonianze della tradizione agropastorale che resiste alle tentazioni del tempo e alle contaminazioni della modernità.

Casa Museo Antonio Corda

31 MAGGIO/1° GIUGNO Buggerru Dolianova Gonnosfanadiga Iglesias Olbia Porto Torres Portoscuso Quartucciu Quartu Sant’Elena Santa Giusta Selargius Soleminis Villasor

www.visitarbus.com coordinamento della rete

#maperti14 monumentiaperti

Sui portali turistici del Comune di Arbus, del Consorzio CIAO Arbus e dell’Associazione Turistica Pro Loco Arbus è possibile trovare tutte le informazioni utili sulle attività produttive del territorio che offrono servizi di ristorazione, pernottamento e svago.

@monumentiaperti

Ricettività / Ristorazione monumenti aperti sardegna

Comune di Arbus - Assessorato alla Cultura

Partecipano alla manifestazione DANIELE PANI

Il Palazzo della Direzione di Ingurtosu è visitabile esclusivamente nelle pertinenze esterne. Nelle chiese le visite saranno sospese durante le funzioni religiose. I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 17 maggio dalle 16.00 alle 20.00, e la domenica 18 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Informazioni utili Istituto comprensivo statale “P. Leo” I.P.S.C.T. Arbus Associazione Zampa Verde Associazione mineralogica Arbus Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna Naracauli escursioni A.U.S.E.R. Arbus Associazione culturale BeS Arbus Associazione culturale folcloristica “Sant’Antonio” Associazione turistica Pro Loco Arbus Igea Spa Gruppo Archeologico Cugui Associazione Culturale ETNO Parrocchia San Sebastiano Martire Parrocchia B. V. Maria Regina Parrocchia Sant’Antonio da Padova Associazione Angeli del Cuore Gruppo Folk Pro Loco Città di Arbus Sig. Giuseppe Florissera Sig. Paolo Pusceddu

Arbus

www.monumentiaperti.com

Mostra Fotografica “Comenti Fiaus” a cura della Consulta per la valorizzazione della Lingua e della Cultura dei Sardi del Comune di Arbus. Esposizione di immagini e pellicole dello Studio Fotografico D’Antonio che per anni ha raccontato Arbus come “Città dei Fiori”.

Tra i monumenti già sottratti all’abbandono e all’usura del tempo non potrete esimervi dal visitare la Foresteria, il Museo “Alberto e Giovanni Antonio Castoldi” ospitato presso l’Ufficio Geologico di Montevecchio, impreziosito dalla donazione di documenti e gioielli da parte della famiglia Sanna Castoldi, erede di colui che oggi viene riscoperto come uno fra i più importanti imprenditori italiani del diciannovesimo secolo: Giovanni Antonio Sanna. Per il secondo anno in occasione di Monumenti Aperti Arbus vuole valorizzare le Chiese di San Sebastiano martire, patrono del paese onorato coi tradizionali falò del 19 gennaio, e delle Chiese Campestri della Madonna d’Itria e di Sant’Antonio da Padova, i cui festeggiamenti ricadono rispettivamente il 1 giugno dal 13 al 17 giugno 2014.

Arbus

www.monumentiaperti.com

guida ai monumenti

Se poi deciderete di incamminarvi verso quell’angolo di Paradiso che risponde al nome di Piscinas, non tralasciate la visita alla Chiesa di Santa Barbara di Ingurtosu, patrona dei minatori, al Pozzo Gal, al Palazzo della Direzione e alla Laveria Brassey di Naracauli (in queste ultime due è possibile solo la visita esterna). Queste testimonianze di archeologia industriale vi racconteranno la storia gloriosa e controversa della nostra vicenda mineraria e potrete cogliere il senso di disappunto delle occasioni mancate di contro ai primi segnali di un processo di valorizzazione che attende decisioni forti. Se infine riterrete doverosa una passeggiata sulle dune di Piscinas o di Torre dei Corsari, monumenti aperti tutto l’anno, docili ai capricci del vento, attenti a non calpestare qualche cespuglio di elicrisio rischiate l’inebriamento!

monumenti aperti sardegna

#maperti14

@monumentiaperti

Gli operatori turistici e della ristorazione sperano di ospitarvi nelle proprie strutture per farvi apprezzare i sapori i della cucina di classe e quelli antichi della tradizione contadina.

monumentiaperti

18^ edizione

18^ edizione Il Sindaco

monumentiaperti

Assessore alla Cultura

Francesco Atzori

Gianni Lampis

coordinamento della rete

COMUNE DI ARBUS

grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari


Arbus

www.monumentiaperti.com

17/18 maggio 2014

monumenti aperti sardegna

@monumentiaperti

#maperti14 monumentiaperti

3 2 4

Casa Museo del Coltello Sardo

1

Pozzo Gal

1

La Casa Museo del Coltello Sardo si trova ad Arbus, in via Roma al n. 15 ed è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu che acquisisce l’arte di trattare i metalli fin da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e scolaresche.

6

7

8

Palazzo della Direzione

10

Ingurtosu

Ingurtosu

Pozzo Gal, deve il suo nome al cognome di un dirigente della Penarroya, che intorno agli anni venti, gestiva le miniere tramite la Società Pertusola. La sua messa in funzione era finalizzata alla coltivazione in sotterraneo del filone Brassey, scoperto durante la sua presidenza nella società Gennamari ed Ingurtosu da Lord Thomas Alnut Brassey. Questo filone è la continuazione del filone Montevecchio coltivato nelle omonime miniere e con la sua estensione di 8 Km rappresentò la più importante manifestazione metallo genica filoniana della Sardegna. Il recupero del sito produttivo di Pozzo Gal rappresenta il primo e più importante intervento del Comune di Arbus nel programma di valorizzazione di testimonianze dell’archeologia industriale.

Il monumentale Palazzo della Direzione della miniera di Ingurtosu, venne progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann. La costruzione dell’edificio durò diversi anni, durante i quali si apportarono numerose variazioni al progetto originario. I lavori vennero conclusi dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. L’edificio richiama la tradizione costruttiva Nord-Europea, in particolar modo il castello di Wartburg, dell’ XI secolo, sito ad Eisenach in Germania. Il riferimento a questa architettura tedesca è un omaggio all’Ingegnere Bornemann, originario appunto di Eisenach. All’interno del palazzo, furono installati gli uffici della Direzione della miniera di Ingurtosu, i laboratori nonché l’abitazione del direttore. Tutto restò immutato per l’intero periodo dell’attività della miniera di Ingurtosu. È possibile solamente la visita esterna.

5

Pinacoteca Florisserra Vinci

Chiesa di San Sebastiano

Chiesa di Nostra Signora d’Itria 3

La Pinacoteca Florissera Vinci è ospitata in un’abitazione sita in Arbus in Vc. V° Repubblica n. 12, risalente al primo decennio del 1900. Ospita le opere dell’artista Giuseppe Florisserra, artista locale ideatore della tecnica di pittura denominata «goccismo», il cui lavoro ha ricevuto svariati riconoscimenti, anche internazionali I muri portanti del piano terra sono realizzati in pietra mentre quelli del primo piano sono in mattoni crudi, tipici dell’edilizia locale dell’epoca. Nel cortile d’ingresso sono visibili delle sculture. Al piano terra sono in esposizione 16 quadri mentre al primo piano si possono ammirare 45 quadri e 6 sculture, oltre che visitare lo studio di lavoro dell’artista.

2

Le prime notizie documentate risalgono al 1591, anno in cui si iniziarono a raccogliere le offerte per la costruzione per mezzo dei “collettori”. Il 7 marzo 1591 vengono depositate le prime somme. Dopo due anni la somma depositata ammontava a 69 lire 16 soldi e 14 denari. Altre entrate si avevano dalle Obrerie delle feste, tolte le spese per le celebrazioni il resto veniva consegnato per i lavori della chiesa. I lavori andarono avanti fino al 1638. La chiesa si affacia nella monumentale Piazza dell’Immacolata da cui è possibile ammirare il Montegranatico Comunale, oggi chiuso per interventi edilizi di sistemazione della struttura.

Museo Etnografico Antonio Corda

4

Accoglie reperti della civiltà contadina offrendo al visitatore un’ampia panoramica di attrezzi, in uso nel faticoso vivere quotidiano. Il museo ha sede in un’antica dimora di famiglia contadina benestante del centro abitato. L’edificio è stato risanato, restaurato e ristrutturato alle nuove funzioni, pur conservando tutti gli aspetti originali più significativi, per volontà del nuovo proprietario. Il complesso si articola in un corpo espositivo a più livelli, attorno al vecchio cortile con pozzo a vista panoramica verso “Sa Rocca ‘e su Casteddu”.

Località Madonna d’Itria

11

8

9 10

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

5

frazione di Sant’Antonio di Santadi Le prime testimonianze della tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova nella piccola borgata arburese, a cui è intitolata l’omonima chiesa campestre, sono riconducibili al 1694, come evidenziato in un documento dell’archivio parrocchiale di San Sebastiano. Si narra del ritrovamento a pochi chilometri da Santadi di una statua in legno alta circa 50 centimetri. Nel viaggio verso Arbus, paese sotto la cui giurisdizione era il villaggio, i buoi che trainavano il carro si fermarono all’ingresso della Frazione dove oggi sorge la cappella dedicata al Santo. Dopo diversi tentativi giunse, dopo quasi 14 ore di cammino, nella Chiesa di San Sebastiano in Arbus, per poi sparire durante la stessa notte. Fu rinvenuta a Santadi e per questo motivo tale circostanza fu interpretata come precisa volontà del Santo di far erigere una chiesetta in suo onore.

Foresteria di Montevecchio

6

La Foresteria per gli ingegneri e dirigenti della miniera, costruita a Montevecchio nel 1930 insieme al fabbricato destinato agli alloggi degli impiegati, rappresenta un complesso unitario dove gli intenti di rappresentatività sono espressi con il lessico dell’eclettismo di fine secolo; fatto di ambienti spaziosi, ariosi loggiati d’ingresso e apparati decorativi che sono tipici delle residenze urbane dei quartieri ottocenteschi delle grandi città. Attualmente la Foresteria ospita, in alcuni suoi locali, una splendida collezione di diorami (Collezione Dellaca’), riproducenti la vita mineraria in varie epoche. Uno splendido percorso didattico di impareggiabile intereresse che stimola e affascina il visitatore, guidandolo in un entusiasmante viaggio nel mondo minerario.

Per raggiungere la borgata di Sant’Antonio di Santadi: da Arbus procedere verso Guspini sulla S.S. 126, si esce da Guspini in direzione Oristano e dopo circa km. 1,2 si svolta a sinistra per Sant’Antonio di Santadi, dove si arriva dopo circa 27 km. La chiesa si trova sulla piazza principale della borgata.

11

7 Ufficio Geologico, Museo Mineralogico e Museo Alberto e Giovanni Antonio Castoldi Montevecchio L’edificio sorge alla fine degli anni ’40 allo scopo di dotare di una sede adeguata il “Servizio Geologico Minerario” della Montevecchio – Società Italiana del Piombo e dello Zinco, servizio che si occupava dello studio del giacimento compreso nelle concessioni della società. Oltre ad ospitare il laboratorio mineropetrografico della miniera, l’edificio è stato voluto dalla società per l’esposizione a fini didattico – museali dei numerosi campioni di minerale provenienti dal giacimento della zona e da altri siti minerari ed inoltre per la redazione delle carte geologiche e dei piani delle miniere. Nello stesso edificio ha sede il museo Alberto e Giovanni Antonio Castoldi, donata da Giulia Lenzi Castoldi al Comune di Arbus. E’ una collezione di oggetti raccolti e conservati da più generazioni della famiglia Castoldi, composta da accessori d’uso personale, reperti archeologici, gioielli sardi e pezzi d’antiquariato.

Chiesa di Santa Barbara

9

Ingurtosu La chiesa di Santa Barbara in Ingurtosu, che si erge tra gli alberi ed il verde della macchia mediterranea, da lontano con il suo stile insolito e il suo snello campanile, richiama alla memoria un suggestivo paesaggio alpino. Al piazzale circostante si accede per mezzo di una lunga scalinata in granito; la chiesa è divisa da tre navate, la cui volta centrale è sostenuta da quattro colonne di granito che ne accentuano l’altezza. Per la sua edificazione il Papa San Pio X offrì 20.000 lire perché si costruisse la chiesa e la casa canonica. Queste ultime, secondo accordi intercorsi tra la Diocesi e l’Amministrazione Mineraria, sarebbero restate sempre a “disposizione dell’autorità ecclesiastica” anche dopo la chiusura della miniera. La chiesa fu inaugurata il 21 maggio 1916.

Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. Nel 1584 Pabillonis fu distrutto dai turchi, nel 1610 subì la stessa sorte Serru. E’ facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Nel 1640 circa fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria. Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria era custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre era sicuramente edificata nel 1666. In questa data risulta dal registro dei defunti il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Ma si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 era stata costruita la cappella nella parrocchia. Come si raggiunge Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore ed Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il seniero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km ed all’incrocio, svoltare a destra e proseguire ancora per 3,5 km sino a reggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.