Sassari Monumenti Aperti 2014

Page 1


Sassari Monumenti Aperti 3 < 4 maggio 2014

In copertina: Museo della CittĂ - Le Stanze del Duca, Palazzo Ducale Foto: Gianni Calaresu Foto dei Monumenti: Archivio fotografico del Comune di Sassari, Confinivisivi

Comune di Sassari

Assessorato alle Culture e Turismo


Museo della Città

Palazzo di Città

1

Ufficio Informazioni Turistiche Infosassari Via Sebastiano Satta, 13 c/o Museo della Città - Palazzo di Città Tel. 079 2008072 - www.comune.sassari.it

Corso Vittorio Emanuele II

Il Palazzo di Città sorge sulla stessa area in cui nella seconda metà del XIII secolo venne costruito il Palazzo Comunale, che rappresentava il potere e le istituzioni della città di Sassari. Realizzato tra il 1826 ed il 1829 su progetto dell’architetto piemontese G. Cominotti, oggi il Palazzo di Città è sede del Museo della Città, il cui percorso espositivo offre una rappresentazione dei luoghi, della memoria e dell’identità urbana attraverso i secoli. Ospita le sale del Teatro Civico, ispirato al Carignano di Torino.

Museo della Città

Palazzo di Città

informazioni utili

1

Punto Informazioni Monumenti Aperti Piazza Azuni Orario delle visite nei siti sabato 3 maggio dalle ore 17.00 alle ore 21.00 domenica 4 maggio dalle ore 10.00 alle ore 21.00 Elenco dei siti alle pagine 12-13 Mappa degli itinerari al centro del libretto Servizio di interpretariato LIS (lingua italiana dei segni) in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi - Sezione Provinciale di Sassari domenica 4 maggio incontri in piazza Azuni alle 10.00, 15.00 e 18.30 per le visite guidate Informazioni per le visite guidate in alcuni siti

Corso Vittorio Emanuele II

Il Palazzo di Città sorge sulla stessa area in cui nella seconda metà del XIII secolo venne costruito il Palazzo Comunale, che rappresentava il potere e le istituzioni della città di Sassari. Realizzato tra il 1826 ed il 1829 su progetto dell’architetto piemontese G. Cominotti, oggi il Palazzo di Città è sede del Museo della Città, il cui percorso espositivo offre una rappresentazione dei luoghi, della memoria e dell’identità urbana attraverso i secoli. Ospita le sale del Teatro Civico, ispirato al Carignano di Torino.

Mus’a Pinacoteca al Canopoleno sabato 3 maggio dalle 17.00 alle 21.00 Ex Tipografia Chiarella Massimo 25 persone sabato 3 maggio visite guidate alle ore 17.30, 18.30, 19.30 domenica 4 maggio visite guidate la mattina alle ore 10.00, 11.00 e 12.00; il pomeriggio alle ore 17.00, 18.00, 19.00 e 20.00 Palazzina Tomè Massimo 15 persone sabato 3 maggio visite guidate ogni ora dalle 17.00 alle 19.00 domenica 4 maggio visite guidate ogni ora la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00

Il Castello Aragonese. Il Barbacane

4

5


Palazzo Giordano Apostoli domenica 4 maggio visite guidate ogni ora la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 Ex Ospedale Civile Santissima Annunziata sabato 3 maggio dalle 16.30 alle 20.00 domenica 4 maggio la mattina dalle 10.00 alle 13.00; il pomeriggio dalle 15.30, ultima visita alle 20.00 Villa Sant’Elia sabato 3 e domenica 4 maggio ultima visita alle ore 19.30 Chiesa di San Donato, Piazza Azuni, Piazza Castello, Palazzo dell’Università, Cimitero Monumentale sabato 3 maggio visite guidate alle ore 17.00 e alle ore 19.00 domenica 4 maggio visite guidate alle ore 10.30, 11.30, 17.00, 19.00 Argentiera - Museo della Miniera domenica 4 maggio visita guidata la mattina dalle 10.30 alle 12.30; il pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 (Bus navetta gratuito, vedi sezione TRASPORTI a pag. 8) Nelle chiese le visite verranno sospese durante le funzioni religiose AVVERTENZE Castello Aragonese. Il Barbacane Visite guidate ogni 30 minuti per massimo 12 persone Si avvisa che il sito, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare) e angusto. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti. • transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte • i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati • usare scarpe chiuse e basse

6

Museo della Città. Palazzo Ducale Le Stanze e le Cantine del Duca Visite guidate ogni 45 minuti per massimo 20 persone Si avvisa che la sezione “Le Cantine del Duca”, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare) e angusto. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti. • transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte • i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati • usare scarpe chiuse e basse Rifugio antiaereo di Via G. A. Sanna Visite guidate ogni 30 minuti per massimo 15 persone Si avvisa che il sito, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare), angusto e sdrucciolevole. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti. • transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte • i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati • usare scarpe chiuse e basse • indossare il caschetto in dotazione

7


TRASPORTI Trenino Aiò Servizio gratuito con partenza ogni ora da piazza Azuni sabato 3 maggio dalle 16.30 alle 19.30 (ultima partenza) domenica 4 maggio dalle 10.00 alle 19.30 (ultima partenza) Bus navetta gratuito per la Chiesa di Sant’Anatolia e l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi Partenza dal Corso Regina Margherita angolo Emiciclo Garibaldi Visita guidata presso la Chiesa di Sant’Anatolia e l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi sabato 3 maggio partenza alle 17.00 e rientro alle 20.00 domenica 4 maggio partenza alle 10.00 e rientro alle 12.00; partenza alle 17.00 e rientro alle 20.00 Massimo 50 posti Bus navetta gratuito per l’Argentiera - Museo della Miniera Partenza dal Corso Regina Margherita angolo Emiciclo Garibaldi Visita guidata all’Argentiera - Museo della Miniera domenica 4 maggio partenza da Sassari alle 9.30 e rientro dall’Argentiera alle 13.00; partenza da Sassari alle 14.30 e rientro dall’Argentiera alle 18.00 Massimo 100 posti

PROgramma sabato 3 maggio Piazza Azuni ore 16.00 Raduno degli studenti ore 16.30 Spettacolo degli Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri ORARIO DELLE VISITE NEI SITI sabato 3 maggio dalle ore 17.00 alle ore 21.00 domenica 4 maggio dalle ore 10.00 alle ore 21.00

EVENTI sabato 3 maggio dalle 17.00 alle 19.00 > Piazza Sant’Agostino Soprintendenza per Beni Archeologici “SSOUL. L’anima della città” Laboratorio di archeologia urbana Associazione Culturale Laboratorio Provvisorio ore 18.00 e ore 19.00 > Liceo “D. A. Azuni” Intermezzi musicali Liceo Musicale “D. A. Azuni”

> Piazza Università “Arte in Musica” ore 20.00 Tributo a Lucio Dalla ore 22.00 “I Vaghi” – Tributo The Beatles Associazione Culturale Eventi6

ore 20.00 > Palazzo Infermeria San Pietro Incontro musicale col Duo Tradivaria Associazione Culturale Euterpe 8

9


ore 21.00 > Museo della Città - Palazzo di Città Candelieri Residencies Art Program 2013 “Nico Vascellari * Ascesa (preludio)” Performance e intervento installativo sulla Discesa dei Candelieri Comune di Sassari in collaborazione con Progetto Contemporaneo, EXFÈ, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali - Università di Sassari

sabato 3 e domenica 4 maggio sabato dalle 17.00 alle 21.00 e domenica dalle 10.00 alle 21.00

domenica 4 maggio ore 11.00 > Palazzo Manca di Mores Mattina in musica con gli allievi della scuola Clusterart Associazione Culturale Euterpe

> Ex Ospedale Civile Santissima Annunziata ore 11.00 - Esibizione del Coro dell’Associazione Culturale Paulis ore 17.00 - Esibizione del Coro Cuncordu Planu de Murtas di Pozzomaggiore Biblioteca Universitaria di Sassari – Ministero per i Beni e le Attività culturali

> Museo della Città - Palazzo della Frumentaria Mostra “Splendori dal Giappone. Le storie del principe Genji nel periodo Edo e nelle incisioni di Miyayama Hiroaki” a cura di Caterina Virdis Limentani Comune di Sassari in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia e Associazione Tabularasa

> Palazzo Ducale – Sala Duce Mostra “Rosari - Piccoli cosmi da scoprire”

ore 12.00 > Museo della Città - Palazzo di Città Intervento dell’Orchestra del Liceo Musicale Azuni e dell’Orchestra Jazz del Liceo Musicale Azuni Liceo Musicale “D. A. Azuni”

ore 12.00 > Banco di Sardegna - Sala Siglienti Concerto per voce e piano. Ilenia Romano – voce, Maria Tedde – pianoforte Banco di Sardegna

Associazione Ma.Ma.

> Museo Nazionale “G.A. Sanna” Mostra-evento “Stationes. Passione, resurrezione e devozione nel tempo”

ore 12.00 e ore 18.00 > Liceo “D. A. Azuni” Intermezzi musicali Liceo Musicale “D. A. Azuni”

Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro

ore 18.30 > Palazzo Ducale – Cortile “Musica al Museo” Concerto del quartetto Arenara

> Museo Storico della Brigata Sassari Esposizione dei cimeli del Museo del Risorgimento di Sanluri Proiezione del video “Trincee” di E. Mocci sulla storia della Brigata nel primo conflitto mondiale

Comune di Sassari in collaborazione con Associazione Sardobarda

ore 20.00 > Piazza d’Italia Spettacolo degli Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri

Museo Storico della Brigata Sassari

> Liceo Artistico “F. Figari” Performance “Tra arte e moda” Allestimenti “Opere in bianco” e “Architettura in scala Esposizioni degli elaborati prodotti dagli allievi Mostra “Segnali di fumo” Liceo Artistico “F. Figari” 10

11


Percorso 1

Percorso 3 4

il castello aragonese. il barbacane

5

palazzo d’usini

30

banco di sardegna sala siglienti

31

casa cugurra

piazza azuni

32

rifugio antiaereo di via g. a. sanna

27

museo storico della brigata sassari

33

museo archeologico nazionale g.a. sanna

28

piazza castello palazzo giordano apostoli banca di credito sardo

ex ospedale civile santissima annunziata

1 2 3 museo della città

29

34

Percorso 2

Percorso 4 44

convitto e azienda agraria istituto n. pellegrini

45

giardini dell’istituto agrario

46

santuario di nostra signora di latte dolce

47

chiesa di sant’anatolia

48

argentiera museo della miniera

museo della città

1

palazzo di città

2

palazzo ducale

2a le stanze del duca 2b le cantine del duca

3

palazzo della frumentaria

6

palazzo dell’insinuazione

7

palazzo infermeria san pietro

8

altare prenuragico di monte d’accoddi

rete culturale

23

cinta muraria

24

madonna del carmelo

25

palazzina tomè

26

9

cattedrale di san nicola

15

chiesa di santa caterina

35

palazzo dell’università

10

chiesa san michele

santa maria di betlem

museo diocesano

chiesa delle monache cappuccine

36

11

16 17

chiesa di sant’apollinare

37

chiesa di san giuseppe

18

38

villa sant’elia

torre di porta sant’antonio

39

liceo artistico f. figari

19

scuola di san donato

40

liceo classico d. a. azuni

20

chiesa di san donato

41

palazzina acquedotto

21

piazza tola

42

parco di monserrato

22

ex tipografia chiarella

43

cimitero monumentale

11a cattedrale di san nicola 11b chiesa di san michele

12

chiesa di giacomo

13

palazzo don simone manca di mores

14

mus’a pinacoteca al canopoleno

mappa degli itinerari al centro del libretto 12

13


Thàmus Sassari culturale e museale

Sassari culturale e Sassari museale: un unico marchio identifica i principali siti e luoghi della cultura. Il nome Thàmus nasce dall’incontro tra il toponimo medievale della città di Thatari e il circuito museale, racchiudendo in sei lettere l’identità, la cultura e la storia di Sassari. Il marchio riproduce la decorazione del soffitto dell’atrio di ingresso al teatro del Palazzo di Città. Nella rete culturale vanno ricordati in territorio urbano, oltre al Museo della Città - Palazzo di Città e le sue sedi del Palazzo della Frumentaria e delle Stanze e delle Cantine del Duca: Palazzo Ducale, Palazzo D’Usini, Palazzo dell’Insinuazione, Palazzo Infermeria San Pietro, la Fontana di Rosello, il Castello Aragonese – il Barbacane. Nel territorio extra urbano l’area archeologica di Monte d’Accoddi e la domus de janas di Montalè a Li Punti.

Decorazione della volta di ingresso alla sala del teatro.

14

Museo della Città - Palazzo di Città


Museo della Città

Palazzo di Città

1

Corso Vittorio Emanuele II

I sITI Monumenti Aperti

Il Palazzo di Città sorge sulla stessa area in cui nella seconda metà del XIII secolo venne costruito il Palazzo Comunale, che rappresentava il potere e le istituzioni della città di Sassari. Realizzato tra il 1826 ed il 1829 su progetto dell’architetto piemontese G. Cominotti, oggi il Palazzo di Città è sede del Museo della Città, il cui percorso espositivo offre una rappresentazione dei luoghi, della memoria e dell’identità urbana attraverso i secoli. Ospita le sale del Teatro Civico, ispirato al Carignano di Torino.

Palazzo Ducale

2

Piazza del Comune

II Palazzo del Duca dell’Asinara, attualmente sede del Municipio, è sorto tra il 1775 e il 1805 ad opera di maestri lombardi. Rappresenta il massimo esempio di architettura civile con funzioni pubbliche presente in città. L’androne settecentesco introduce il visitatore al piano nobile, con numerose sale di notevole interesse, tra cui la Sala Consiliare, originariamente la sala da ballo e di ricevimento del Duca e l’antica cappella. 17


Museo della Città - Palazzo Ducale

Le Stanze del Duca

2/a

Museo della Città

Palazzo della Frumentaria

13

Piazza del Comune

Via delle Muraglie

La sezione museale “Le Stanze del Duca” si propone di completare e arricchire la visita dell’edificio, di illustrare la storia della più importante residenza civile di Sassari e della vita che si svolgeva al suo interno nella prima metà dell’Ottocento. Un percorso suggestivo e scenografico che vuole rievocare l’organizzazione e le funzioni degli ambienti al tempo del Duca, con oggetti che ne illustrano la vita quotidiana. Tra i reperti esposti diversi recipienti di maiolica sassarese ed altre maioliche policrome italiane coeve.

L’edificio, risalente alla fine del Cinquecento, fino al 1833 era destinato all’ammasso del grano in caso di carestie o assedio. Il Palazzo fu costruito in due fasi, la prima dal 1597 al 1598 e la seconda dal 1607 al 1608. É costituito da due stabili fra loro similari, strutturati su due piani non comunicanti. Attualmente è la sezione del Museo della Città destinata a spazio espositivo in occasione di mostre temporanee.

Museo della Città - Palazzo Ducale

Castello Aragonese

Le Cantine del Duca

2/b

Il Barbacane

4

Piazza Castello

Piazza del Comune

Gli ambienti, situati al di sotto dei piani pavimentati, sono stati messi in luce a seguito di due indagini archeologiche (1985 e 2006). Tra i vani scantinati, probabilmente pertinenti ad abitazioni cinquecentesche, si snoda un percorso che attraversa cisterne, pozzi e pozzi neri, lungo una passerella sospesa sulle cantine del palazzo la cui architettura singolare rende il luogo suggestivo e capace di suscitare grande emozione. Vedi la sezione Avvertenze da pagina 6

Il Castello di Sassari fu costruito dagli aragonesi intorno agli anni trenta del 1300. Venuta meno la funzione militare, divenne sede dell’Inquisizione nel 1564. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce il Barbacane, realizzato tra la metà del 1400 e il 1503: una struttura difensiva posizionata all’interno del fossato, al di sotto della facciata del Castello e funzionale alla difesa e all’attacco con le nuove armi da fuoco. Il Barbacane è costituito da due corridoi sovrapposti lunghi circa 80 metri, ciascuno dotato di 20 bocche da fuoco per archibugi. Vedi la sezione Avvertenze da pagina 6

18

19


5

Palazzo d’Usini Piazza Tola

Palazzo

7

Infermeria San Pietro Largo Infermeria San Pietro

Su precedenti strutture tardo gotiche, nel 1577 fu riedificato il nuovo palazzo che si affaccia su piazza Tola. Esso rappresenta con le sue forme la prima espressione di edilizia abitativa rinascimentale nell’isola. II palazzo ha subito internamente varie modifiche e attualmente è destinato a sede della Biblioteca Comunale.

Palazzo dell’Insinuazione

6

Nel 1662 risultava edificato il primo corpo dell’edificio destinato ad assistere malati, poveri e bisognosi. Il complesso era inserito in un isolato a forte concentrazione abitativa e commerciale, localizzato in prossimità del primo nucleo abitativo della Thathari medievale. A questa prima fase sono riferiti gli spazi della mensa e della cappella, di cui si può ancora oggi ammirare il portale di ingresso. Tra il 1892 e il 1896 il complesso subì diverse trasformazioni. Ristrutturato, è attualmente sede dell’Assessorato alle Culture e al Turismo del Comune di Sassari.

Altare Prenuragico di

Monte D’Accoddi

8

Via Insinuazione

S.S. 131 Sassari-Porto Torres

Nel 1874 si diede il via alle consistenti opere di ampliamento e riattamento delle strutture secentesche, che portarono il Palazzotto dell’Insinuazione alle forme attuali. L’archivio dell’Insinuazione venne ceduto dall’Amministrazione Comunale al Consiglio Notarile nel 1885, assumendo la denominazione di Archivio Notarile, funzione che assolse sino 1985. In tale data fu riacquistato dall’Amministrazione comunale per farne la sede dell’Archivio Storico Comunale.

L’area archeologica, situata a circa 11 km da Sassari, comprende un altare, un villaggio e una necropoli composta da almeno otto ipogei. L’altare, a forma di piramide tronca con rampa d’accesso, è unico nel suo genere nell’isola e nel Mediterraneo occidentale e ricorda gli ziqqurat mesopotamici. Il complesso, risalente alla cultura di Ozieri, del Neolitico Recente, è andato in disuso e in rovina prima dell’Età Nuragica.

20

21


Cattedrale di

San Nicola

9

Piazza Duomo

Museo Diocesano Piazza Duomo

Sulla chiesa romanica di San Nicola, della quale resta soltanto il campanile, venne innalzata nel 1480 l’omonima Cattedrale, in stile gotico-catalano. Ai primi anni del XVIII secolo risale invece l’imponente facciata barocca, di notevole impatto ornamentale. Nel retro dell’altare si trova il coro, pregevole opera lignea di ebanisti sassaresi della seconda metà del secolo XVII.

Chiesa di

San Michele

10

Piazza Duomo

Il Museo consta di tre sezioni: la sezione ori, argenti e paramenti sacri, la Pinacoteca e la cosiddetta sezione Archeologica e della pietà popolare. La prima è ospitata nella Cattedrale di San Nicola presso la sagrestia aragonese, nell’aula capitolare e nei locali dell’antico archivio capitolare. Le altre due sezioni sono ospitate nella vicina chiesa di San Michele.

Chiesa di

San Giacomo

12

Piazza Duomo

La chiesa, eretta nel Settecento, anticamente era intitolata a San Gavino poiché in essa ebbe sede la confraternita dei Bainzini. All’interno lo stemma austriaco con aquila bicipite, situato nel lato destro della navata, attesta che la chiesa attuale è stata costruita tra il 1708 e il 1717. Questa presenta un’unica navata coperta con volta a botte con abside semicircolare. Da questa cappella si accede alla cripta che si estende per tutta la lunghezza della chiesa. 22

11

La chiesa di fondazione duecentesca, esternamente contraffortata e dalla facciata semplice, si presenta internamente ad aula unica coperta con volta a botte. Sulle pareti laterali dell’aula sono visibili due altari settecenteschi, mentre intorno al 1780 furono realizzati da stuccatori piemontesi due altari in stile barocchetto di gusto rocaille, raro esempio di questo tipo in città.

23



Palazzo

Don Simone Manca di Mores

13

Piazza Duomo

Chiesa di

Santa Caterina Piazza Santa Caterina

In Piazza Duomo il Palazzo Manca di Mores presenta un elegante prospetto caratterizzato da belle finestre contornate e da una serie di balconi. Al centro della facciata è lo stemma della nobile casata. La forma attuale del Palazzo è dovuta alla ricostruzione avvenuta intorno al 1838 e verosimilmente dopo il 1840. L’ala di sinistra è identificabile con la Canonica, sorta di convento costruito tra il 1438 e il 1441. L’interno presenta ampie sale dalle volte decorate e bellissimi camini neoclassici in marmo.

L’ingresso per i disabili è situato in via Canopolo.

Mus’a

Chiesa delle

Pinacoteca al Canopoleno

141

Piazza Santa Caterina

Allestita nel seicentesco palazzo gesuitico del Canopoleno espone oltre quattrocento opere di diverse scuole artistiche dal Medioevo al Contemporaneo. D’interesse le opere recentemente esposte del Maestro di Ozieri e le nuove sale dedicate a Giovanni Marghinotti e alla grafica e pittura dei Maestri dell’Arte Sarda del ‘900. L’ingresso per i disabili è situato in via Canopolo. i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5 26

15

Fondata dai gesuiti nel XVI secolo, richiama i canoni architettonici tardo-rinascimentali tipici della Controriforma, con influenze tardo-gotiche, in particolare nel sistema delle coperture. All’interno va segnalata la tela raffigurante l’incoronazione della Vergine, in cui si intravede la secentesca Fontana del Rosello, e il crocifisso ligneo anch’esso del Seicento.

Monache Cappuccine

16

Largo Monache Cappuccine

Il Convento, risalente al XVII secolo, è l’unico in città ancora abitato dalle suore di clausura. La chiesa annessa, ultimata nel 1695, presenta un raro interno tardo barocco ricco di opere, alcune delle quali risalenti al Seicento. L’altare classicheggiante in legno policromo fu realizzato nei primissimi del Settecento. Si possono inoltre ammirare le grandi tele tra cui la pregevole opera del calabrese Mattia Preti. 27


Chiesa di

Sant’Apollinare

17

Via Sant’Apollinare

Scuola di

San Donato

19

Via A. Fontana

La chiesa, situata nel nucleo originario della città, era già parrocchia nel 1278. Fu ampliata intorno alla seconda metà del XVII secolo e in seguito distrutta da un incendio nel 1651. Venne ricostruita agli inizi del Novecento e dell’edificio originario rimangono solo poche tracce. All’interno il crocifisso ligneo in stile gotico del XIII secolo, miracolosamente scampato all’incendio, oggetto di grande venerazione.

Torre di

Porta Sant’Antonio

18

L’edificio scolastico di San Donato, progettato dall’ing. Silvio Sanna nel 1906, venne portato a termine nel 1914. Nel 1915 il caseggiato divenne caserma per i soldati in partenza per il fronte e solo al termine della Grande Guerra nel 1918 l’edificio fu finalmente disponibile per le scolaresche. La scuola più antica di Sassari conserva nel suo archivio storico registri e documenti che, dall’epoca del fascismo ai giorni nostri, raccontano la vita del centro storico attraverso i ricordi di tanti insegnanti e dei tanti bambini che sono cresciuti all’interno delle sue accoglienti mura.

Chiesa di

San Donato

20

Piazza Sant’Antonio

Via San Donato

Sull’antica Piazza Sant’Antonio, caratterizzata dalla colonna istoriata, opera dello scultore Eugenio Tavolara, si erge la superstite torre merlata quadrangolare, caratterizzata da merli e feritoie. Probabilmente la torre si è salvata dalla distruzione poiché prima dell’abbattimento del Castello e della quasi totalità delle antiche mura nel 1878 le torri vennero affidate a privati che le utilizzarono come abitazioni.

La chiesa di San Donato venne eretta nella seconda metà del Duecento e fu costituita in parrocchia già nel 1278 quando furono istituite le cinque parrocchie della città murata. La chiesa mantenne l’aspetto originario sino alla fine del Seicento. L’interno è a navata unica voltata a botte lunettata, con quattro cappelle per parte. Queste ultime ospitano gli altari lignei seisettecenteschi, uno dei quali, quello della Santa Croce, include il Crocifisso ligneo seicentesco. i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

28

29


Piazza Tola

21

Cinta Muraria

23

Corso Trinità

L’antica Piazza Carra Manna (poi Piazza Tola), d’età medievale, venne ricostruita nel XVII secolo dopo aver liberato lo spazio dalle costruzioni che vi insistevano. La Piazza veniva usata anche per il mercato, che diventerà stabile nel 1833 e per un breve periodo fu chiamata Piazza delle Erbe. Sono presenti diversi palazzi di pregevole architettura tra cui il rinascimentale Palazzo Manca d’Usini del 1577, attuale sede della Biblioteca Comunale. Al centro della piazza è collocato il monumento marmoreo di Pasquale Tola (1800 – 1878).

Ex Tipografia

Chiarella

22

Via La Marmora 8

Il complesso dell’ex tipografia Chiarella ha una superficie complessiva di 2.400 metri quadrati articolati su più livelli. Ha assunto nel corso del tempo dal XIII ad oggi diverse connotazioni: sorse come carcere cittadino e restò tale fino alla metà del XIX secolo, diventò poi sede del famoso mobilificio Clemente a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento e infine tipografia nel secondo dopoguerra. Scavi archeologici hanno rivelato le mura trecentesche, la stanza delle guardie, la sezione femminile e le celle sotterranee tra cui la celebre fossa in cui venivano gettati i criminali più pericolosi.

Costruita dai pisani nel XIII secolo, racchiudeva l’abitato con un percorso murato di circa due chilometri e mezzo, intervallato da 36 torri. Sassari mantenne il suo aspetto di città fortificata fino alla metà del XIX secolo; oggi sopravvivono solo brevi tratti, visibili con alcune torri in Corso Trinità, Via Torre Tonda e in Piazza S. Antonio, dove è presente l’unica torre provvista di merlatura completa.

Chiesa della

Madonna del Carmelo

241

Archivolto del Carmine

Edificata a partire dal 1637, la chiesa si trova in corrispondenza del cosiddetto Archivolto del Carmine, una sorta di diaframma tra la città vecchia e quella nuova, realizzato nella seconda meta dell’Ottocento. L’interno è a navata unica voltata a botte con cappelle laterali. L’altare maggiore settecentesco in stucco e marmo espone la piccola tela raffigurante la “Madonna col Bambino” del Sassoferrato.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

30

31


Palazzina

Tomè

25

Museo Storico della

Brigata Sassari

27

Piazza Azuni

Piazza Castello

Posta alla confluenza della Piazza Azuni con il Corso Vittorio Emanuele, Casa Tomè si eleva su quattro piani. Al terreno si apre il portale centinato, inquadrato da due lesene ioniche e un’aggettante cornice modanata; segue il piano primo, libero da qualsiasi decorazione. Il secondo piano è occupato interamente dal grande appartamento padronale, con un’ala composta da galleria, studio e sala di ricevimento. L’immobile intorno al 1920 fu acquistato dal commendator Giuseppe Tomè, commerciante e collezionista d’arte, che alla morte nominò suo erede il Comune di Sassari.

Realizzato nel 1992, è ubicato al piano terra della Caserma “La Marmora”, sorta alla fine del XIX secolo nel sito dell’antico Castello Aragonese. L’impianto espositivo è incentrato sul tema della Prima Guerra Mondiale, durante la quale l’Unità Brigata Sassari diede grandissimo esempio di abnegazione e valore militare. Il percorso museale si sviluppa attraverso cinque sale che raccolgono un’interessante documentazione fotografica, armi e cimeli riferiti alle località dove i reggimenti sardi diedero prova del loro coraggio.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

Piazza Azuni

26

Piazza Castello

28

Piazza Azuni, posta nella confluenza del Corso Vittorio Emanuele II con la via Luzzati e il Largo Cavallotti, prese forma nel 1853 con la demolizione dell’antica chiesa di Santa Caterina e dell’attiguo antichissimo Palazzo del Governo di probabile origine Giudicale e quindi sede del Governatore di Sassari e del Capo di Sopra. Nella bella cornice che si venne a creare sorsero palazzi di prestigio e nel 1856 fu eretto il più antico monumento cittadino, quello a Domenico Alberto Azuni, opera del genovese Rubatto.

La piazza nasce dopo la demolizione del Castello nel 1887. Da allora la piazza prese la conformazione attuale, venne livellata e alberata per diventare assieme alla neonata piazza d’Italia il “salotto buono della città”. Alla fine del XIX secolo venne costruita la Caserma La Marmora, che occupa tutto un lato dell’attuale piazza.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

32

33


Palazzo

Giordano Apostoli

291

Casa

Cugurra

31

Banca di Credito Sardo - Piazza d’Italia

Via Roma

L’edificio, in stile neogotico, fu costruito nel 1878. Di pianta rettangolare, si articola su tre livelli a sviluppo orizzontale. Il piano terra, rivestito in trachite a bugnato rustico, presenta centralmente un imponente portale d’ingresso. Le sfarzose sale interne sono anch’esse decorate e arredate in stile neogotico, ricche di fregi, stucchi e affreschi. Di particolare interesse la cosiddetta “sala gialla”, oggi salone di rappresentanza, e lo scalone con ricorrenti motivi decorativi che rivelano uno straordinario bestiario di ascendenza medioevale.

Casa Cugurra, sorta nella via Roma con un impianto aperto sulla strada giustificato dalla sua perifericità di allora, è caratterizzata da una singolare costruzione realizzata in due tempi che passa da richiami neobarocchi a decorazioni in ceramica e graniglia colorata di matrice modernista. La prima parte, realizzata a fine Ottocento, presenta vivaci decorazioni nell’ingresso principale architravato con una lunetta poggiante su lesene. Gli stucchi decorativi sono altresì presenti nel corpo rientrante nel giardino con volute, timpani spezzati, figure sinuose, busti, medaglioni, completati da statue sulla balaustra e da medaglioni contenenti figure di uomini illustri.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

Palazzo del Banco di Sardegna

Sala Stefano Siglienti

30

Rifugio Antiaereo

32

Piazzetta Banco di Sardegna

Via G. A. Sanna

Il palazzo, costruito nel 1927, si sviluppa su cinque piani, di cui i due più bassi si affacciano sul Fosso della Noce, mentre i tre superiori su Viale Umberto I. Lo stile su un’impostazione di reminiscenze rinascimentali (il gioco dei tre corpi sporgenti, il bugnato in trachite al piano terra), conferisce al palazzo la stessa aria autorevole che era stata data, quarant’anni prima, al vicino Palazzo della Provincia. Dal 1980 è sede del Banco di Sardegna. La Sala di rappresentanza del palazzo, intitolata all’economista sassarese Stefano Siglienti, ospitava lo sportello bancario del quale è stata mantenuta la grande cassaforte.

Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, anche a Sassari, sotto le rigide regole dell’Unione Nazionale di Protezione Antiaerea, iniziarono i lavori per la costruzione di rifugi antiaerei. Nel rifugio adiacente il Museo Archeologico Nazionale “G. A. Sanna” erano presenti quattro ingressi, ora murati, accessibili tramite ripide scalinate che portano all’interno dei corridoi principali. Il sotterraneo è costituito da lunghi corridoi intersecati da altri brevi spazi che presentano ancora alcune caratteristiche dell’epoca, come i portalampada, unica fonte di luce all’interno di queste strutture sotterranee scavate nella nuda roccia.

34

Vedi la sezione Avvertenze da pagina 6 35


Museo Archeologico Nazionale

G.A. Sanna

331

Palazzo della

Università

35

Via Roma

Piazza Università

Inaugurato nel 1931, il Museo “G. A. Sanna” è la principale istituzione museale della Sardegna centrosettentrionale per dimensioni e importanza scientifica delle sue raccolte, nonché importante riferimento culturale. Il Museo presenta le diverse fasi della storia della Sardegna attraverso reperti e oggetti che vanno dal Paleolitico ai giorni nostri. Comprende raccolte archeologiche, etnografiche e un’importante pinacoteca. Recentemente è stata ricostituita la sezione etnografica intitolata a Gavino Clemente, che espone esemplari di antichi abiti maschili e femminili.

Nata circa 450 anni fa come Università regia, quella di Sassari è stata la prima Università della Sardegna. Nel 1611 i gesuiti iniziarono i lavori del loro Studio generale, o Collegio di S. Giuseppe, oggi sede di rappresentanza dell’Università. Nel 1927 vennero modificati il prospetto e il porticato interno, che si affaccia sul cortile centrale sul quale gravitavano le aule di studio. II fronte posteriore, unica parte rimanente dell’edificio secentesco, si affaccia imponente sui giardini pubblici cittadini.

Ex Ospedale Civile

Chiesa di

Santissima Annunziata

34

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

Santa Maria di Betlem

361

Piazza Fiume

Piazza Santa Maria

Il complesso monumentale ospiterà la Biblioteca Universitaria di Sassari, istituto periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Istituita nel 1765 da Vittorio Amedeo III, possiede attualmente circa 300.000 volumi, costituendo, a tutti gli effetti, la memoria storica della città. Sarà possibile visitare l’androne, l’atrio ed il vestibolo dei Benefattori con lapidi murate, statue e busti dedicati a coloro che contribuirono alla costruzione e allo sviluppo dell’Ospedale. Si potrà accedere, inoltre, alla Cappella dedicata alla SS. Annunziata.

Di fondazione romanica (XII secolo) ha subito nel corso dei secoli le influenze delle numerose conquiste alle quali è stata soggetta la città. Dalla sagrestia si accede al chiostro di origine duecentesca all’interno del quale è possibile ammirare la fontana cosiddetta del Brigliadore. Il 14 agosto di ogni anno, da cinque secoli, le antiche corporazioni di arti e mestieri sciolgono il voto alla Vergine Assunta esposta all’interno della chiesa con l’offerta di dieci ceri di legno in occasione della Discesa dei Candelieri.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

36

37


Chiesa di

San Giuseppe

371

Liceo Artistico F. Figari

39

Corso Regina Margherita

Piazza D’Armi

La chiesa è stata realizzata tra il 1884 e il 1888, su progetto dell’ingegnere del Comune Francesco Agnesa, in un’area rimasta isolata dal resto della città fino alla vigilia della prima guerra mondiale. La facciata venne ideata sul modello della palladiana basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia: suddivisa in due ordini che corrispondono rispettivamente alla navata centrale e alle due navate laterali, essa è caratterizzata da quattro colonne con capitelli corinzi. L’interno, a pianta rettangolare, presenta tre navate voltate a botte, cappelle laterali e abside semicircolare. Nella chiesa è custodito il simulacro seicentesco di Nostra Signora della Mercede.

L’attuale Liceo artistico di Sassari vide i suoi natali nel 1940, quando l’allora Ministero dell’Educazione Nazionale promosse l’allora Regia Scuola per le arti edili e fabbrili nata nel 1923 allo status di Regio Istituto d’Arte per la Sardegna. Lo stabile di Piazza d’Armi, in origine una fabbrica di calzature, ha subito nel tempo diversi rimaneggiamenti, tra i quali si notano dei particolari in stile liberty nella balconata, nei cornicioni e nelle finestre. La Scuola d’Arte ricevette l’impulso fondamentale per la sua trasformazione in Istituto, grazie alla solerzia di Filippo Figari, che la guidò dal 1935 al 1958.

Villa Sant’Elia

381

Liceo Classico D. A. Azuni

40

Via IV Novembre

Via Rolando

L’edificazione della villa risale agli anni 19111913. L’edificio principale ha un tocco fortemente aulico di ascendenza rococò piemontese, fatta eccezione per le logge poi chiuse da vetrate, le terrazze a disegno circolare, piccoli dettagli come gli ornamenti dei pluviali e la torretta aperta a loggia. Intorno alla villa un vasto terreno con vialetti pedonali, statue, percorsi a pergolato che conducono ad un gazebo. Oggi ospita la sede dell’Associazione degli Industriali del Nord Sardegna.

Inaugurato nel 1933, l’edificio mette in evidenza il lungo fronte segnato verticalmente da lesene con due avancorpi laterali, raccordati tramite un blocco centrale su tre livelli, preceduto da una doppia scalinata parallela alla facciata. All’interno luminosi e larghi corridoi servono i vari piani raccordati da scale ampie con ringhiere in ferro battuto. Nel 1933 il pittore Mario Delitala, incaricato di dipingere l’aula magna, realizzò soggetti ispirati all’indirizzo classico dell’istituto (“Eracle e Chirone, i Giganti”) con un linguaggio figurativo tradizionale.

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

38

39


Palazzina

Acquedotto

411

Cimitero Monumentale

43

Viale Adua, ang. Via Gramsci

Via San Paolo

Il Nuovo Acquedotto di Sassari venne inaugurato il 5 Agosto del 1880. Purtroppo da subito ci si accorse della scarsa salubrità delle acque che dalle fonti e dal bacino del Bunnari arrivavano alla città convogliate in un tunnel sotterraneo. I problemi legati alla potabilità delle acque si protrassero per oltre 20 anni. L’Acquedotto di Sassari, dopo un breve periodo di utilizzo a scopo irriguo, venne completamente soppiantato dal nuovo impianto cittadino realizzato solo nel dopoguerra.

Ricavato nell’orto adiacente il convento e la chiesa di San Paolo, il cimitero monumentale venne inaugurato il 12 luglio 1837 e ampliato già nel 1839. La seconda metà del XIX secolo fu caratterizzata dalla costituzione di numerose tombe di famiglia. Queste vere e proprie opere d’arte funeraria, realizzate da validi artisti sardi e provenienti dalla Penisola tra i quali lo scultore piemontese Giuseppe Sartorio, particolarmente apprezzato in tutta l’isola, accentuano la dimensione commemorativa individuale secondo un’idea di decoro tipicamente borghese.

Parco di Monserrato

42

i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

Convitto e Azienda Agraria Istituto N. Pellegrini

441

Via Budapest

Via Bellini

Situato alla periferia della nucleo urbano, il più grande polmone verde di Sassari ha per Sassari un grande valore simbolico e storico, in quanto tutta la proprietà era indubbiamente la più importante delle tenute nobiliari del territorio cittadino. Nella seconda metà del XIX secolo il parco, che si estende per sei ettari, assunse l’attuale impianto neoclassico, Vennero predisposti manufatti di pregio architettonico quali il Tempietto delle Acque, il Ninfeo, la Torre e la Vasca del Belvedere, in stile neogotico: una vera e propria opera d’arte, progettata sfruttando le naturali pendenze del territorio e concepita come sistema integrato di architettura e natura.

L’Istituto Tecnico Agrario “N.Pellegrini” nasce a Sassari nel 1894 come Regia Scuola Pratica di Agricoltura. L’antica sede della scuola è attualmente utilizzata come struttura residenziale per gli studenti fuori sede ed è circondata da un’azienda agraria di circa trenta ettari con oliveti, frutteti ed orti; sono anche presenti tre dragonare. Nelle due giornate saranno esposti strumenti scientifici, materiale fotografico storico e antichi strumenti di lavoro.

40

41


Giardini dell’Istituto Agrario

45

Chiesa di

Sant’Anatolia

47

Via Bellini

Località Caniga

Dopo anni di abbandono rinascono i giardini presso l’istituto agrario Pellegrini. La storica area verde, risalente agli anni ’30, ospita specie di notevole rilevanza botanica: dalle siepi di ligustro ed eponimo ad esemplari di melograno da fiore, oleandri, lillà, cotoneaster, viali di leccio, pino marittimo e palme delle Canarie. Nel giardino si possono oggi ammirare la fontana e l’acciottolato che in origine abbellivano questa oasi rigogliosa, frequentata assiduamente per diversi decenni dai cittadini sassaresi.

La prima citazione della chiesa di Sant’Anatolia risale al 31 gennaio 1571. L’edificio presenta una facciata timpanata piatta e bianca segnata da una cornice marcapiano. Il portale d’ingresso rettangolare è preceduto da una scalinata in trachite. Il corpo centrale della chiesa è a campata unica con sei cappelle laterali, tre per parte, che conducono verso l’altare maggiore nel quale è ospitato il simulacro della Santa.

Santuario di

Argentiera

Nostra Signora del Latte Dolce

46

Museo della Miniera

48

Viale Kennedy

Il Santuario, costruito presumibilmente tra il 1177 e il 1190, venne abbandonato nel Cinquecento. Quando, nel 1825, venne riportato alla luce, al suo interno conservava quasi intatta una lunetta dipinta raffigurante la Madonna che allatta il Bambino Gesù (risalente al XIV sec.). Il ritrovamento apparve miracoloso agli abitanti della borgata, che da lì in avanti cominciò ad essere chiamata “zona del Latte Dolce”. La chiesa ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche strutturali, tra le quali, nel 1954, la costruzione di un portichetto rustico in corrispondenza dell’ingresso. 42

Il villaggio dell’Argentiera nasce come borgo di minatori e prende il nome dal materiale estratto dai giacimenti di piombo e zinco argentifero. La miniera, utilizzata in epoca romana e medievale riprese l’attività di estrazione nel 1867 sino agli anni settanta del Novecento. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e dopo diverse e alterne vicende la miniera esaurì la sua attività. Il complesso architettonico costituisce uno dei maggiori esempi di archeologia mineraria della Sardegna ed è attualmente oggetto di progetti di riqualificazione urbanistica e ambientale. i Per gli orari delle visite guidate vedi la sezione INFORMAZIONI UTILI da pag. 5

43


Gruppo locale di coordinamento Comune di Sassari Assessorato alle Culture e Turismo

Coordinamento Norma Pelusio, Mariangela Valentini Segreteria organizzativa Maria Bruna Salis, Anna Maria Piras Coordinamento regionale Monumenti Aperti Associazione Culturale Imago Mundi Fabrizio Frongia Alessandro Piludu Si ringrazia: Università degli Studi di Sassari, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro, Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etno-Antropologici per le Province di Sassari e Nuoro, Biblioteca Universitaria di Sassari - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato degli Enti Locali Finanze e Urbanistica, Banco di Sardegna, Banca di Credito Sardo, Associazione Industriali del Nord Sardegna, Brigata Meccanizzata “Sassari”, Arcidiocesi di Sassari, Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Sassari, Associazione Nostra Signora del Latte Dolce, Associazione Santa Anatolia - Caniga, Arciconfraternita dell’Orazione e Morte, Banca del Tempo, Famiglia Felice Peretti, Direzione Didattica Primo Circolo “San Donato”, Liceo Artistico “F. Figari”, Liceo Classico “D. A. Azuni”, IIS “N. Pellegrini” - Istituto Tecnico Agrario, Ente Nazionale Sordi - Sezione Provinciale di Sassari, Cooperativa Areté, Associazione Culturale Laboratorio Provvisorio, Associazione Sandalyon, Associazione Culturale “Enrico Berlinguer”, Gruppo Speleologico Ambientale Sassari, Gruppo Speleologico Sassarese Statua della Venere Bagnante Museo della Città - Palazzo di Città

44

45


Un particolare ringraziamento agli istituti scolastici cittadini:

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “G. DESSÍ E A. LA MARMORA” Dirigente Scolastico Maria Antonietta Porcu Anna Nieddu, Pierina Troffa, Nora Ninniri, Maria Grazia Corda

LICEO GINNASIO STATALE “D.A. AZUNI” Dirigente Scolastico Massimo Sechi Maria Livia Alivesi, Dante Casu, Stefania Gala, Rossana Mundula, Anna Sanna, Davide Soddu, Maria Solinas, Mario Tola

ISTITUTO TECNICO PER LE ATTIVITÀ SOCIALI “S. RUJU” Dirigente Scolastico Simone Sechi Sara Frassetto, Simonetta Franca, Giusy Vadalà, Silvia Zuddas

LICEO GINNASIO STATALE annesso CONVITTO CANOPOLENO Dirigente Scolastico Giovanna Contini Ida Colagrossi, Maria Cristina Dessanti, Annamaria Canneddu

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “G. M. DEVILLA” Dirigente Scolastico Andreina Maria Desole Valentina Ganadu, Lucia Tavera

LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. MARCONI” Dirigente Scolastico Angela Fadda Grazia Sini, Daniela Foddai, Marisa Loriga, Rosa Corona

IIS “N. PELLEGRINI” – ISTITUTO TECNICO AGRARIO Dirigente Scolastico Rosanna Arru Anna Maria Lamberti, Gabriella Tola

LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. SPANO” Dirigente Scolastico Francesco Accardo Antonella Canu, Rossella Derudas, Francesca Tanda

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE Dirigente Scolastico Roberto Cesaraccio Monica Anelli, Adriana Bagella, Massimo Battaglia, Graziano Caputa, Rita Sechi, Alessandra Usai

LICEO “M. DI CASTELVÍ” Liceo delle Scienze Umane, Liceo Economico Sociale, Liceo Linguistico, Liceo Linguistico Internazionale Dirigente Scolastico Cristiana Piazza Valerio Mazzenga, Clementina Pugliese

LICEO ARTISTICO “F. FIGARI” Dirigente Scolastico Roberto Puzzu Giancarlo Catta, Carmelo Iaria, Barbara Masala, Franca Mascolo, Piero Masia, Marco Pinna, Pierina Tilocca, Claudio Vendramin

ISTITUTO PROFESSIONALE PER IL COMMERCIO “GIOVANNI XXIII” – SEDE ASSOCIATA “G. DESSÍ E A. LA MARMORA” Dirigente Scolastico Maria Antonietta Porcu Virginia Orunesu

46

47


Comune di Sassari

Assessorato alle Culture e Turismo


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.