Iglesias Monumenti Aperti 2014

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Edificato al principio del Novecento, l’edificio oggi noto come “Villa Boldetti” è stata la residenza di Giuseppe Boldetti, esponente di una delle più influenti e ricche famiglie della borghesia iglesiente tra Otto e Novecento. Verso la fine degli anni Trenta, l’edificio venne adattato per ospitare la casa di riposo per operai delle miniere dell’Ente “Principe di Piemonte”. Dal 1987 l’edificio è passato al patrimonio comunale. Per quanto largamente violata nel suo assetto originario, la “Villa Boldetti” conserva ancora segni del suo passato splendore, su tutti la composta facciata liberty. Visite guidate a cura del Gremio dei Vignaioli, Contadini, Tavernari, Calzolai ed Armati delle Vigne. Ingresso: via Trexenta Sabato 16-21 e domenica 10-21

Torre Guelfa

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Il sistema di fortificazioni che difendeva la città sul versante nord è quello meglio conservato e sottoposto a lavori di restauro. Lungo un percorso murario unico in Sardegna, spicca una torre guelfa, situata nel punto più alto da cui si domina l’intera città e il territorio circostante. Attorno alla torre i visitatori potranno vedere una ricostruzione della vita medievale con sbandieratori, armigeri e musici. Visite guidate a cura di: Gruppo Storico Medievale Ghibellina Iglesias, Associazione Culturale Logos, Gruppo Sbandieratori Aquile Ghibelline Iglesias, Quartiere Fontana, Sbandieratori Santa Lucia. Sabato e domenica ore 9.00 - 21.00

Istituto Tecnico Industriale Minerario

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La scuola mineraria fu istituita a Iglesias il 10 settembre del 1871, sotto gli auspici dell’Ingegnere e Ministro delle Finanze Quintino Sella, giunto a Iglesias con l’incarico di compilare una relazione sullo stato dell’industria mineraria in Sardegna. Dalle risultanze di quell’indagine parlamentare scaturì l’esigenza di istituire a Iglesias una scuola per Capi Minatori e Fonditori con annesso Museo Mineralogico e laboratorio docimastico. Fu il Municipio di Iglesias a disporre affinché si adattassero a tale scopo i locali dell’ex convento dei Padri Claustrali. Visite guidate a cura dell’ Istituto tecnico Industriale Minerario “G. Asproni”. Sabato 16.30-19 e domenica ore 9-12.30 e 15.30-19

Museo della Arte Mineraria

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Il museo offre la possibilità di visitare e conoscere alcuni ambienti minerari ricreati fedelmente nei locali sotterranei dell’Istituto Minerario. Dal 1916 esso si dotò di laboratori e ambienti adatti a simulare le condizioni di lavoro minerario, in cui gli allievi si potevano cimentare in esperienze concrete di scavo di una galleria mineraria e nelle operazioni di messa in sicurezza della stessa attraverso la progettazione, la realizzazione e la posa in opera di armature di legno.

Visite guidate a cura della Associazione ONLUS Scuole di miniera. Orari: 9-13 e 16-20

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Chiesa di San Severino

Visite guidate a cura della Associazione Minatori e Memoria. - Sabato ore 16-21 - Domenica ore 9-13 e 16-21

Sabato ore 16-20 e domenica ore 9-20

Nebida (Itinerari Minerari)

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A partire dal villaggio di Nebida, i visitatori potranno camminare lungo i vecchi sentieri che ogni giorno i minatori percorrevano per recarsi al posto di lavoro; saranno visibili alcuni siti minerari dismessi nel territorio che si estende fino a Masua. Sarà inoltre possibile vedere dall’esterno i famosi siti di Porto Flavia e Laveria Lamarmora.

La chiesa, sorta fuori dal perimetro murario intorno alla fine del secolo XIII, propone un modello architettonico di matrice romanica su cui s’innestano le linee del gotico ormai acclimatatosi anche nell’isola. La facciata in conci di trachite rosa è divisa in due ordini: nel primo si apre il portale sormontato da arco a tutto sesto, nel secondo si colloca una splendida bifora gotica. L’interno ad aula mononavata con cappelle laterali e copertura a falde lignee termina in un vasto ambiente presbiteriale coperto da una bella volta a crociera stel-

Gruppo Folkloristico Città di Iglesias

Associazione Culturale Gremio Vignaiuoli, Contadini, Tavernai,Calzolai e Armati delle Vigne

Gruppo Sbandieratori Aquile Ghibelline Iglesias

Associazione Culturale Logos

Interact Club Iglesias

Associazione Culturale Onlus Minatori e Memoria

Istituto Comprensivo “P. Allori”

Associazione Culturale Remo Branca

Istituto Comprensivo “E.d’Arborea”

Associazione Mineraria Sarda

Istituto Comprensivo “C. Nivola”

Associazione Musici Porta Sant’Antonio

Istituto di Istruzione Superiore “G. Asproni”

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

Istituto Magistrale “C. Baudi di Vesme”

Associazione Nazionale Consiglio dei Role Player Onlus

Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “G.Ferraris”

Associazione Nazionale Italia Nostra Sezione Iglesias

Istituto Tecnico Commerciale “E. Fermi”

Associazione Onlus per il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna

Istituto Tecnico Industriale Statale Minerario “G. Asproni”

Associazione Onlus Pozzo Sella

Paleografe dell’Archivio Storico Comunale

Associazione Onlus Scuole di Miniera

Quartiere Fontana

Associazione Onlus Verde Azzurro Pan di Zucchero

Sbandieratori Santa Lucia

Associazione Periti Industriali Minerari e Minerari Geotecnici

Scuola Civica di Musica di Iglesias

Associazione Santissima Vergine delle Grazie Associazione Studi Storici Fortificazioni Associazione Turistica Pro Loco Iglesias ASD Gennarta

Gruppo Storico Medievale Ghibellina Iglesias

Società Balestrieri Villa Ecclesiae Società Operaia Industriale di Mutuo Soccorso Volontari Rione Sant’Antonio Volontari S. Domenico

Cantina Aru Centro Studi Speleo Archeologici (C.I.S.S.A.) Circolo Musicale “Giuseppe Verdi”

Museo della Civiltà Mineraria - Genna Luas

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Nella miniera di Genna Luas, accordata nel 1871 alla società francese Pétin Gaudet, vennero coltivate a giorno soprattutto terre ferrose calaminari. Sul finire degli anni ’80 del secolo scorso, ENI Risorse progettò l’utilizzo del grande scavo per la realizzazione di una discarica per lo stoccaggio controllato dei rifiuti dei processi metallurgici del piombo e dello zinco. Il progetto prevedeva anche la creazione di un Museo della storia e del lavoro minerario di Genna Luas. Visite guidate a cura dell’Associazione ONLUS per il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna. Sabato e domenica ore 9-13 e 16-20

Museo Etnografico presso Cantina Aru

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Il museo è ubicato in antichi ambienti tradizionali del territorio iglesiente. Il percorso museale si articola in vari spazi e locali caratterizzati da vecchie pavimentazioni e mattoni crudi. Visite guidate a cura di Stefano Priola e dei F.lli Aru (tel. 0781 33702) Degustazione vini della Cantina Aru Orari di visita: 9-12 e 15-18

Benvenuti !

31 Maggio/1 Giugno 2014

Come tradizione, anche quest’anno la città di Iglesias si è mobilitata per offrire con orgoglio ai moltissimi visitatori il suo inestimabile patrimonio culturale. Patrimonio che si è arricchito grazie alla riapertura della Cattedrale di Santa Chiara, al nuovo Museo Diocesano, alla Torre Guelfa, ai percorsi nella frazione mineraria di Nebida e all’esordio della suggestiva chiesa di S. Severino. I cittadini e le associazioni hanno risposto con generosità e con spirito di appartenenza che li contraddistingue, mettendo a disposizione del turista una varietà di siti che coprono millenni di storia, con un compendio degli stili architettonici più importanti dell’Occidente, estesi in uno scenario naturalistico fra i più belli della nostra isola. Dalla storia cittadina, che va dalla Villa Ecclesiae pisana, tra balconi e antichi quartieri, fino al culmine dello sviluppo industriale del novecento europeo, dal mare che svela i gioielli dell’architettura mineraria sino alle meraviglie di una profonda e antica religiosità, i turisti hanno la possibilità di vivere una esperienza emotiva che non dimenticheranno, grazie all’accoglienza degli iglesienti. Un grazie sentito a tutti i volontari che con grande passione valorizzeranno in occasione di Monumenti Aperti decine di luoghi della cultura, capaci di diventare uno strumento formidabile di attrazione turistica. Valore aggiunto della manifestazione è la presenza di una generazione di giovanissimi che affiancherà le guide più esperte nel condurre il visitatore alla scoperta di Iglesias; uno scrigno ricchissimo di dignità umana, memoria storica e speranza per un futuro migliore, davvero unico in Sardegna. Il Sindaco Emilio Gariazzo

Iglesias

guida ai monumenti

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Visite guidate a cura della Associazione Onlus Verde Azzurro Pan di Zucchero a partire dalla Piazza Rosa dei Venti - sabato e domenica ore 9-21

Acquedotto Pisano Loc. Campera 40 39 38 41 Monteponi

S.Severino 37

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Genna Luas

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La chiesa è situata sul lato destro della strada statale che porta a Gonnesa, prima della biforcazione per Bindua. Alla sinistra dell’ingresso, un lapide portava l’iscrizione “In onorem Sancti Severini Episcopi Severinus De Villa edificavit MDCCLXXXIV” Severino De Villa era un Canonico della cattedrale di Iglesias. La zona dove sorge la chiesa appare già esistente, come vestigia di San Zeferino, nel Cabreo delle baronie che compongono tutta la Diocesi di Iglesias del 1794. Affianco alla chiesa vi è un parco della memoria nella quale sono ricordati i minatori morti sul lavoro.

Visite guidate a cura della Associazine Mineraria Sarda

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Visite guidate a cura del Gruppo Folk Città di Iglesias - Sabato e domenica ore 9-12,30 e 16,30-21

Nata nel febbraio del 1896 per promuovere le conoscenze geologiche e gli avvenimenti tecnici delle attività minerarie sarde, l’Associazione Mineraria Sarda ha varcato i confini sia regionali sia nazionali per la grande capacità scientifica e culturale che ha saputo esprimere in oltre 100 anni di storia. L’attività è svolta, senza soluzione di continuità, nella sede sociale di via Roma in Iglesias in una palazzina dalle linee Liberty, sorta all’interno di un vasto giardino e realizzata nei primi decenni del ‘900.

Chiesa di Nostra Signora di Valverde

Ex Mattatoio

L’edificio del mattatoio comunale fu inaugurato nel 1936 in una zona allora distante dal centro abitato posta a ridosso della stazione ferroviaria.Non più operativo dall’inizio del decennio, dopo il restauro è diventata la sede di alcune associazioni culturali e ha già ospitato numerosi eventi. Al suo interno è visitabile una interessante e completa esposizione di gioielli e di costumi tradizionali della città di Iglesias.

Visite guidate a cura della Associazione Periti Industriali Minerari e Minerari Geotecnici, della Corporazione Lavoratori di Fosse, della Associazione Studi Storici Fortificazioni e della Associazione Balestrieri Iglesias. Visite guidate gallerie: sabato ore 16-17-1819; domenica ore 10-11-12 e 16-17-18-19

Palazzina della Ass. Mineraria Sarda

La chiesa del Santissimo Salvatore rappresenta uno dei rari esempi di architettura religiosa di epoca bizantina conservati in Sardegna. La sua costruzione è, infatti, riconducibile al periodo compreso fra il X e l’XI secolo, così come rivelano le sue strutture murarie. Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo “C. Nivola”. - Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-13 e 16-21.

Il complesso minerario di Monteponi è tra i più importanti esempi di archeologia industriale europea. La palazzina Bellavista risale alla seconda metà dell’800 ed era la sede della direzione della miniera. Nell’ex Scuola elementare sono ricreati gli ambienti scolastici dell’epoca mineraria con materiale autentico. Nella Foresteria impiegati è visitabile il magnifico affresco di Aligi Sassu, intitolato “la Miniera”, realizzato nel 1950 in occasione del centenario della società Monteponi.

Gruppo Folk “Is Meurreddus”

Associazione Culturale Agorà

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Parco di Villa Boldetti

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Ente Concerti Città di Iglesias

Associazione Castellani de Gioiosa Guardia

Iglesias

Chiesa del Santo Salvatore

Monteponi - Palazzina 41 Bellavista, ex scuola elementare e Foresteria impiegati

Corporazione Lavoratori di Fosse

Associazione Balestrieri Iglesias

monumenti aperti sardegna

Visite guidate a cura dell’IPSIA “G. Ferraris” e dell’ Interact Club Iglesias - Orari di accesso: sabato e domenica ore 10-12 e 15-17

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Le visite guidate a cura del personale del Centro Studi Speleo Archeologici avranno luogo su prenotazione al n. 349 6135481. Sabato ore 15-20; domenica ore 9-13, 15-20

Associazione Artistico-Culturale “P.Allori”

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Il Cimitero di Iglesias accolse il primo defunto il 20 agosto 1835. Lo spazio cimiteriale si rivelò ben presto insufficiente e si dovette provvedere a frequenti ampliamenti. La caratteristica fondamentale del cimitero di Iglesias è la presenza di pregevolissime sculture, ben 65 delle quali realizzate dall’artista Giuseppe Sartorio.

Coro di Iglesias

monumentiaperti

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Comitato Quartiere Castello

Arciconfraternita del Santo Monte

Informazioni utili I monumenti saranno visitabili gratuitamente secondo gli orari indicati nelle schede dei singoli siti. Per la visita si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese verranno sospese durante le funzioni religiose. è facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Cimitero Monumentale

Comune di Iglesias

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La valle carsica di Corongiu de Mari fu intensamente abitata fin dalle prime fasi della preistoria sarda. Numerose sono le testimonianze che ancora sopravvivono nelle decine di caverne. La grotta della Volpe fu utilizzata come sepoltura dalle popolazioni preistoriche dell’età del Rame, tra i reperti del corredo funebre sono interessanti i vasi della cultura Campaniforme.

Partecipano alla manifestazione

Info Point curato dall’Ufficio Turistico: Via XXVII Marzo angolo Via Mazzini (vicino Piazza Municipio) Orario: Sabato 10.00 - 12.00 | 16.00 – 20.00 Domenica 10.00 -20.00

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Visite guidate a cura dell’ I.T. C.G. “ Enrico Fermi” compatibilmente con gli orari delle funzioni liturgiche.

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coordinamento della rete

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Sito Archeologico di Corongiu ‘e mari

INFO: 0781.274505 - infoturistiche@comune.iglesias.ca.it

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lare costolonata e gemmata. In una di queste gemme di volta si legge il nome dell’autore e l’anno della messa in opera, 1592.

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Fin dall’età pisana la città di Villa di Chiesa viene dotata di un sistema di approvvigionamento idrico che collegava la fontana di Piazza Vecchia alle sorgenti delle colline di Bingiargia. Nel 1578 alcuni documenti ricordano l’esistenza di due canalizzazioni provenienti dalle regioni di Bingiargia e di Campeda. Ma risale solo al 1763 il primo atto certo, stilato dal vicerè, che documenti la costruzione di un deposito chiuso per la raccolta dell’acqua della “Mitza de susu”, allora necessario per rifornire costantemente la città in un periodo di allarmante siccità. Visite guidate a cura del Centro Studi Speleo Archeologici Iglesias Sabato 16:00 - 20:00 - Domenica 09:0013:30 14:30-20:00

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grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI IGLESIAS


Casa Rodriguez

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La casa della famiglia Rodriguez è sita nel cuore del centro storico e risale alla metà dell’800. Oltrepassato il giardino, si può visitare il cosiddetto piano nobile, con locali decorati con affreschi in stile Art Nouveau, la cucina e i balconi che danno sulla via Sarcidano. Era certamente una abitazione molto moderna per i tempi, con le toilettes e uno spogliatoio per ogni camera da letto, il cui impianto è rimasto immutato nonostante gli ambienti abbiano oggi destinazioni diverse. Recentemente il piano nobile è stato acquistato e restaurato da Marina Tozzo, iglesiente par parte di madre, che ha riportato alla luce le decorazioni e restituito alla città un pezzo della sua storia.

Iglesias

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Mura Pisane

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L’antica Villa di Chiesa si dotò di un sistema difensivo a partire probabilmente dalla fine del Duecento, periodo in cui la città si andò strutturando nelle forme del Comune posto sotto l’egida della famiglia pisana dei Donoratico. Di un circuito murario vero e proprio, se pur di dimensioni ridotte, si hanno invece notizie dagli inizi del Trecento. Nella sua forma definitiva la cinta muraria di Iglesias, costruita in pietra locale con la tecnica dell’“opus incertum” e coronata da merlatura, si sviluppava per un percorso vagamente quadrilatero di circa di 1,5 km.

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Visite ed esposizione a cura del Circolo Musicale “Giuseppe Verdi”. Sabato e domenica ore 9-20

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Chiesa di S. Francesco d’Assisi

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Visite guidate a cura dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Asproni”. - Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-13, 16-21

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Visite guidate a cura dell’Isituto Comprensivo “C. Nivola” sabato e domenica compatibilmente con gli orari delle funzioni liturgiche.

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Itinerario del Liberty

Santuario di N.S. delle Grazie

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Via Roma e Via Cattaneo Fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Iglesias visse l’apogeo della sua storia industriale. Grazie ai dirigenti delle maggiori società minerarie, che provenivano soprattutto da Francia, Belgio, Germania e Gran Bretagna, l’architettura di Iglesias acquisì un connotato mitteleuropeo.

Cattedrale di Santa Chiara Ex Scuola elementare “Foiso Fois”

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I lavori di costruzione iniziarono nel 1901 e terminarono nel 1903: venne inaugurato l’11 giugno 1904 ed è intitolato a Foiso Fois. Dal momento della sua costruzione, fino a pochi anni fa ha ospitato le classi delle scuole elementari, tranne i primi anni del dopoguerra dove vennero ospitate le classi della scuola media. Visite guidate a cura dell’Associazione Remo Branca, dell’IPSIA G. Ferraris, Interact Club Iglesias e dei Servizi Sociali del Comune di Iglesias Sabato e domenica ore 11-13 e 17,30-20

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La cattedrale di Santa Chiara è stata recentemente riaperta al culto dopo un lungo periodo di rifacimenti riguardanti soprattutto l’interno. Essa fu costruita tra il 1284 ed il 1288 sotto gli auspici del Conte Ugolino di Donoratico, ed è l’unica Cattedrale della Cristianità dedicata alla Santa di Assisi, testimonianza della transizione dalle linee romaniche a quelle gotiche, entrambe però lette in chiave isolane. La facciata, affiancata da un campanile a canna quadrata, in cui è collocata una campana fusa da Andrea Pisano nel 1337, attualmente caratterizzata da un contrasto cromatico ottenuto dall’accostamento di materiale lapideo di diversa consistenza, era in origine in trachite. Tale prospetto rimanda a quel linguaggio romanico intessuto di tradizione pisana e caratterizzato dalla presenza di archetti pensili che connotano molte chiese isolane costruite sotto l’influenza artistica di Pisa. Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea sabato 16-21 e domenica ore 9-21, compatibilmente con gli orari delle funzioni religiose.

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La chiesa, originariamente dedicata a San Saturno, fu costruita nel secolo XIII, ma di quel periodo si conserva solo la parte inferiore della facciata. Le restanti strutture sono il frutto di un intervento di adeguamento compiuto sull’edificio nei primi decenni del secolo XVII. Sul lato sinistro dell’ingresso si trova una grata con una piccola porta che serviva per la comunione delle monache Clarisse, il cui monastero era addossato sul lato sinistro dell’edificio. Nel presbiterio, sulla parete di fondo, entro una nicchia, è conservato il simulacro ligneo di Nostra Signora delle Grazie, venerata dalla comunità iglesiente perché grazie alla sua intercessione la città fu liberata dalle cavallette nel 1735.

Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo “E. d’Arborea” Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo “E. d’Arborea” - Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

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La chiesa e il convento rappresentano non solo un importante testimonianza della presenza dei frati minori ad Iglesias, ma anche un notevole esempio di architettura gotico-catalana nella sua declinazione sarda. E proprio in coincidenza con l’arrivo dei Francescani in Sardegna nel 1324 è presumibile supporre la data di nascita dell’edificio. L’edificio costruito a partire dal 1400 ha subito nel tempo modifiche e pesanti rimaneggiamenti. Le sue vicende si complicano dal 1866, anno della soppressione degli ordini religiosi e dell’incameramento del complesso nei beni dello Stato Sabaudo.

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Il sito sul quale un tempo era edificato il castello, del quale ormai si hanno solo poche ma interessanti tracce, è posto sulla collina a nord-ovest che domina la città. La costruzione del castello fu originariamente intrapresa dai Pisani con il nome di San Guantino; esso venne effettivamente rifondato e rinominato dagli Aragonesi nel 1325. Nei secoli seguenti, il castello vide diminuire la sua importanza militare. Alla fine dell’Ottocento del castello non doveva rimanere molto: i ruderi erano ormai inglobati da strutture private, inclusa la villa in stile neogotico dell’ingegner Edoardo Sanna.

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La struttura dell’attuale Teatro Electra era stata voluta alla fine degli anni ‘20, con finalità di cinematografo, dal farmacista Pietro Murroni che aveva ristrutturato il vecchio Monte Granatico che si affacciava sulla piazza nella quale c’era anche la sua farmacia. La gestione della sala cinematografica non ebbe momenti facili, per cui poco oltre trent’anni fa venne deciso di chiuderla. Intorno al 1990 si cominciò a parlare di riapertura del locale, previa ristrutturazione e adattamento a teatro.

Visita guidata a cura dell’Associazione Santissima Vergine delle Grazie. Sabato e domenica compatibilmente con gli orari delle funzioni liturgiche.

Chiesa Oratorio di San Michele Chiesa di Sant’Antonio Abate

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La chiesa ha un grande valore storico in quanto, a ragione delle sue architetture originarie superstiti, è riconducibile ai secoli X-XI e cioè a un periodo di cui poco o niente si conosce dell’organizzazione del territorio. È ancora leggibile l’originario assetto a tre navate separate da grandi arcate su pilastri a sezione quadrata e terminanti in altrettante absidi. Il tipo di copertura originario – forse a botte – e l’andamento del prospetto – presumibilmente a capanna – sono stati del tutto manomessi da interventi successivi. Visite guidate a cura del gruppo volontari di S. Antonio Abate - Sabato e domenica ore 9-13 e 16-21

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La Chiesa di San Michele risale presumibilmente al XVI secolo ed è legata indissolubilmente all’Arciconfraternita del Santo Monte che ne è proprietaria e, fin dalle origini, la elegge a suo oratorio. Lateralmente si apre la “Cappella dei Misteri”, voltata a botte, la quale ospita i simulacri lignei che vengono portati in processione durante la Settimana Santa, le cui origini sono attestate al 1684. Tra questi è degno di nota il prezioso Crocifero del 1600 con le braccia snodate. Apertura e visite guidate a cura della Arciconfraternita del Santo Monte Sabato e domenica 8,30-13 e 16-21

Chiesa della Purissima

Quartiere Sa Costera

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Annesso alla chiesa di San Francesco, i frati minori conventuali eressero il loro convento. Di questa struttura che, originariamente, comprendeva quattro bracci disposti in modo ortogonale intorno ad uno spazio verde e sviluppati in altezza su due livelli di cui quello inferiore loggiato, restano attualmente solo alcune parti riconducibili alla seconda metà del XIV. Questi ambienti, recentemente restaurati, costituiscono oggi un suggestivo spazio espositivo.

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Visite guidate a cura delle archiviste paleografe Sabato e domenica ore 9-13 e 16-20

Visite guidate a cura del personale dell’Archivio Storico, dell’Associazione del Centro Iglesiente Studi Speleo Archeologici e dell’ Istituto Comprensivo “E. dArborea” Sabato e domenica ore 9-12 e 16-20

Chiostro di S. Francesco

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Castello Salvaterra

Teatro Electra

Visite guidate a cura dell’Ente Concerti Città di Iglesias. Domenica ore 9-22

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monumentiaperti

Visite a cura dell’Istituto Comprensivo “ P. Allori” Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

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La Mostra Archeologica della Collezione Pistis – Corsi e la mostra grafica fotografica del Patrimonio Archeologico del Comune di Iglesias sono ospitate nel salone delle conferenze dell’Archivio Storico Comunale in Via delle Carceri. Importanti e suggestivi reperti paletnologici, che dalla preistoria, attraverso l’età feniciopunica e romana giungono sino al medioevo, sono diventati di proprietà comunale in seguito alla donazione fatta dagli eredi dell’Ispettore Salvatore Pistis.

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Il Breve di Villa di Chiesa è il documento più antico conservato nell’Archivio Storico Comunale di Iglesias, sito nei locali dell’ex Carcere mandamentale (Via delle Carceri) risalente al XVIII secolo. Si tratta di un codice di leggi databile al 1327; è un bel manoscritto in lingua volgare pisana su pergamena, in buono stato di conservazione e privo di particolari ornamentazioni. Riportato alla luce dal Conte Carlo Baudi di Vesme nel 1865 è suddiviso in quattro sezioni denominate libri.

Mostra Collezione Pistis Corsi

monumenti aperti sardegna

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La chiesa era la sede della omonima confraternita ed era originariamente situata in piazza san Francesco. Fu spostata nella attuale posizione ai primi del ‘900 in seguito alla demolizione di parte delle mura e alla costruzione dell’edificio delle attuali Scuole Maschili. La facciata presenta elementi architettonici e decorativi in stile tardo-gotico.

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Visite guidate a cura della associazione AGORA’, Sabato ore 16-21 - Domenica ore 9-21

Archivio storico

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Chiesa di San Marcello

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Museo Diocesano

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Il Museo Diocesano di Iglesias è stato inaugurato il 17 novembre 2013. In occasione della riapertura al culto della cattedrale di Santa Chiara e della ricorrenza del 250° anniversario della ritrovata autonomia della Diocesi sulcitana dalla Cattedra di Cagliari (1763), il Museo propone al pubblico l’esposizione Itinera artis itinera fidei. La chiesa di Santa Chiara ad Iglesias dalle origini al Settecento, allestita in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias. Visite guidate a cura dei Volontari Diocesani. Sabato ore 16-20, domenica ore 9-13 e 16-20

Piazza Municipio e Palazzo Civico

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La piazza Municipio racchiude molti elementi architettonici di rilievo di diversi periodi storici, dalla Cattedrale di santa Chiara del 1284 al Palazzo Arcivescovile risalente al 18° secolo, fino al Municipio, dalla fisionomia neoclassica. Il palazzo civico fu edificato alla fine del secolo XIX sul luogo in cui precedentemente insisteva una modesta Casa del Comune di epoca tardomedievale che ospitava anche il Monte Granatico. Con il crescere delle necessità burocratiche il consiglio comunale deliberò negli anni 1870/1871 la costruzione di un nuovo palazzo Comunale che sostituisse quello più antico ritenuto insufficiente.

La costruzione sorge sull’area in cui insisteva il Palazzo dei Donoratico, realizzato presumibilmente in epoca pisana (secolo XIII-XIV) e di cui forse conserva qualche tratto murario. L’interno rivela strutture riconducibili all’intervento architettonico promosso dalla Compagnia di Gesù cui, nel 1578, l’area fu affidata.

Visite guidate a cura dell’Istituto Magistrale “Baudi di Vesme”, e dell’Istituto Comprensivo “E. d’Arborea” - Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-13 e 16-21.

Visite guidate a cura della Associazione dei Candelieri della B.V. Assunta compatibilmente con gli orari delle funzioni liturgiche. Sabato 15,30-21 e domenica 9-21

La Piazza Lamarmora rappresenta il punto di intersezione di diverse strade e percorsi del centro storico e di conseguenza si pone come un naturale luogo di incontro e di socializzazione. Lo slargo, è caratterizzato dalla fontana detta de “Su Maimoni”, una ricostruzione di recente realizzazione che ripropone un’antica fontana, di difficile datazione e dai più attribuita alla fine del XVIII secolo, che venne demolita per ragioni di viabilità nel 1872.

Chiesa di San Giuseppe

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La chiesa risale al XVI secolo e sorse poco distante da quella di Santa Lucia con annesso ospedale gestito dai frati. Con la caduta in disuso di Santa Lucia, il Santuario di San Giuseppe divenne la nuova sede dell’antica confraternita di Santa Lucia che progressivamente cambiò nome. Visite guidate a cura dell’Associazione Agorà. Sabato e domenica compatibilmente con le funzioni liturgiche

Chiesa di San Domenico

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La costruzione di questo edificio di culto dall’impostazione tardogotica fu patrocinata,tra il 1609 e il 1611, dal vescovo di Alghero Nicolò Canavera, nativo di Iglesias. Successivamente, grazie ad un lascito del canonico Michele Fença alla chiesa fu annesso un convento di frati domenicani che, accettando le condizioni del lascito, s’impegnavano a impartire gratuitamente l’istruzione ai bambini poveri. Visite guidate a cura dei Volontari di San Domenico. Sabato e domenica ore 9-21

Piazza Lamarmora

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Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo “P. Allori”. Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Palazzo Liberty

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Sulla base delle tecniche costruttive impiegate e in considerazione della sua ubicazione centrale rispetto alle mura pisane con le quali il Conte Ugolino della Gherardesca aveva cinto e fortificato la città di Villa di Chiesa, il fabbricato della Palazzina Lamarmora è stato impostato sin dal periodo medievale con l’intento di realizzare un’importante struttura di base capace di reggere Ie successive elevazioni. Proprio al centro delle mura pisane il fabbricato è riportato nella prima cartografia della città di Iglesias realizzata nel 1794 dal misuratore Maina. L’edificio potrà essere visitato a gruppi di 5 persone a cura dell’Associazione Pozzo Sella per il Parco Geominerario nei seguenti orari: sabato dalle ore 18 alle ore 20.00 - domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.00.

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In questa area della antica Villa di Chiesa sottostante il perimetro murario settentrionale, vi sono splendidi esempi di architettura residenziale risalenti alle varie epoche, oltre a manufatti di interesse storico come la meridiana visibile in Piazza Fenza e is Grifoneddus, un lavatoio molto noto e oggi in disuso. Un percorso guidato tra giardini e stretti vicoli, lungo 700 anni di storia e di vita quotidiana, mostrerà al visitatore le ricchezze nascoste nel quartiere. Visite guidate a cura dell’ ITCG “Enrico Fermi” Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Frantoio Orrù

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Situato in Via Cavallotti, a pochi passi dall’antica Porta Sant’Antonio, il frantoio iniziò la sua attività circa 100 anni fa al piano terra di un’abitazione. Negli anni 1950 circa venne sostituito il sistema di alimentazione, diventando elettrico. Nella struttura sono ancora presenti la molazza (costituita da una vasca dove venivano versate le olive e in essa 2 ruote cilindriche di granito chiamate macelli, poste verticalmente e a distanza diversa dal centro della vasca, corrono sul fondo schiacciando le olive), le vasche di decantazione e altri macchinari usati per la lavorazione a freddo dell’olio. Visite guidate a cura di Gruppo Folk “Is Meurreddus” e Associazione “Consiglio dei Role Player” Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Piazza Sella

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La Piazza Sella, con le sue panchine e le enormi aiuole che circondano alberi centenari, ha un ruolo centrale sia dal punto di vista sociale, come luogo di incontro, sia per quanto riguarda la viabilità per Cagliari. La prima evoluzione urbanistica della piazza si estese dal 1841 al 1885, con progressivi ampliamenti fra il 1909 e il 1914 che ne definirono la pianta quadrangolare. Al centro della piazza troneggia il monumento a Quintino Sella, uno dei simboli più noti della città. Visite guidate a cura dell’ Istituto Comprensivo “E. d’Arborea”. Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Piazza Oberdan

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Adiacente a Piazza Sella, Piazza Oberdan custodisce uno dei più pregevoli Monumenti ai Caduti della Sardegna, opera del più illustre scultore sardo dell’epoca, Francesco Ciusa. Il monumento fu commissionato all’artista da un comitato locale nel 1921 e venne inaugurato nel 1929. Il tema cardine del monumento è la guerra, ma non intesa come impresa gloriosa, bensì come sacrificio. L’interpretazione anti-eroica del monumento non fu gradita al Comitato, il quale impose al Ciusa l’aggiunta di una “Vittoria alata”, che egli con disapprovazione realizzò solo nel 1927, per poi rifiutare moralmente la paternità della sua opera. Visite guidate a cura dell’ Istituto Comprensivo “E. d’Arborea”. Sabato ore 16-21 e domenica ore 9-21

Museo della Memoria Casa del Combattente

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Il Museo della Memoria ospita numerosi reperti storici militari del ‘900. L’Associazione ha operato a partire dal 1920, anno di fondazione della locale sezione Combattenti, il cui primo presidente fu Claudio Ottelli. La sede venne inaugurata il 10 luglio 1938. All’interno dell’edificio si può anche visitare il Sacrario che ricorda i caduti iglesienti dalla Grande Guerra alla seconda Guerra Mondiale. Visite guidate a cura dei soci dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Orari: 9,30-12 e 16-21


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