Olbia Monumenti Aperti 2016

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media partner coordinamento della rete: IMAGO MUNDI Onlus - Associazione Culturale

e-mail: archeolbia@gmail.com Info Point: 3456328150 (Durdica), 3425129458 (Marcello), 3465253674 (Dana), 3336898146 (Stefano)

Gusta la Città Ore 17.30 – 20.00 La sacralità dell’acqua in Sardegna - Convegno – Relatori Giovanna De Martini (archeologa), Gianna Saba (antropologa). Viaggio attraverso uno dei culti più diffusi in Sardegna dalla preistoria a oggi. Chiesa campestre di Cabu Abbas

Domenica 22 Maggio

Ore 09.00 – 13.00 Ritorno alla preistoria - trekking a Riu Mulinu a cura dell’Associazione Thinking Sardinia. Attraverso l’antico percorso campestre si risalirà al Nuraghe Riu Mulinu. Parco Fluviale del Padrongianus SS.125

Domenica 22 Maggio Ore 10.00 – 13.00

Passeggiata botanica presso il parco fluviale del Padrongianus. Passeggiata naturalistica presso il fiume Padrongianus con Gian

www.monumentiaperti.com

Sabato 21 maggio 2016

Paolo Demartis, esperto di botanica popolare sarda, dalla Libera Scuola di Erboristeria popolare sarda Calarighe. Full immersion attraverso i colori e i profumi della vegetazione tipica sarda, alla scoperta degli usi medicinali delle piante di casa nostra. Via Fausania (Centro storico)

Domenica 22 Maggio

Ore 17.00 – 20.00 I giochi del passato – dalla pampana all’I-Pad terza edizione a cura di Teresa Veccia (Bimbi-Si Calzature) I giochi del passato erano semplici, ma impegnavano molto la fantasia e la creatività. Avevano la funzione di socializzare e di formare sul piano fisico e psicologico. L’evento ne riproporrà alcuni, per la gioia dei più piccoli, accompagnandoli con le canzoni dei cartoni animati Castello di Pedres

Domenica 22 Maggio Ore 10.00 – 13.00 Passeggiata botanica presso Castello di Pedres. Passeggiata naturalistica presso il castello di Pedres con Gian Paolo Demartis, esperto di botanica popolare sarda, dalla Libera Scuola di Erboristeria popolare sarda Calarighe. Full immersion attraverso i colori e i profumi della vegetazione tipica sarda, alla scoperta degli usi medicinali delle piante di casa nostra.

La città di Olbia accoglie per il settimo anno consecutivo la manifestazione “Monumenti Aperti” - Città di Olbia, il più grande evento di volontariato culturale della Sardegna che quest’anno compie 20 anni della sua attività sul territorio regionale. Nelle passate edizioni, numerosi appassionati e visitatori hanno potuto conoscere ed apprezzare le bellezze storico-archeologiche della nostra Città; in questi anni numerosi giovani sono stati coinvolti nella manifestazione e hanno potuto rafforzare la propria consapevolezza della città e della sua storia, stringendo tra loro contatti e rapporti culturali. Proprio per questo motivo ogni anno viene proposto, dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni e le scuole cittadine, un notevole elenco di siti e di eventi collaterali ormai diventato segno tangibile e inequivocabile della nostra sensibilità a ciò che rappresenta la ricchezza e il potenziale del nostro territorio. Come Sindaco e come amministrazione, abbiamo sempre sostenuto questo progetto sin dal suo nascere, favorendo la collaborazione fra le Istituzioni e le giovani generazioni interessate a divulgare, valorizzare e riscoprire la loro storia. Attraverso un week-end intero il patrimonio culturale della città viene perciò adottato da giovani studenti e da volontari che raccontano i monumenti riappropriandosi così delle proprie radici. I segni e le tracce del passato si uniscono a ricomporre la trama della nostra storia ed essere così restituite a tutti i cittadini come un dono prezioso. Un ringraziamento sincero vada a tutti gli insegnanti e agli alunni, al gruppo di volontari, che in questa e nelle passate edizioni hanno illustrato e illustreranno, con passione e amore, la città e la sua Storia. Un ringraziamento sincero vada ancora ai singoli gruppi e associazioni che, a vario titolo, hanno partecipato e hanno dato il loro contributo affinché tutto ciò sia stato possibile.

21/22 maggio 2016

Olbia

guida ai monumenti

Sindaco di Olbia On. Giovanni Maria Enrico Giovannelli

grafica: Daniele Pani foto: ConfiniVisivi Stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

Olbia

Nei nostri ristoranti potrai gustare i delicati sapori del mare che affiancano gli aromi più forti e speziati della terra, in un connubio di tradizioni agropastorali e marinare, accompagnati dai pregiati vini della nostra terra.

Biblioteca Simpliciana P.zza Panedda, 3

#maperti16

Ore 17.30 Ulisse, il mito, Olbia - Cortometraggio Regia di Giovanni Ambrosini, ideato da Maria Grazia De Filippi

Informazioni utili

Enoteca Cosimino, Whine bar Piazza Regina Elena, 3 Tel. 078921001 Caffè La Tasca Via Cavour, 3 cell 3478536185 Il Golosone caffè ristoro, gelateria Corso Umberto, 41 Tel. 078924043 Bar Muzzetto Corso Umberto, 1 Tel. 078922176 Bar Principe Umberto Via Principe Umberto, 5 Tel. 0789209045

Bar Mary Via Regina Elena, 1 Glamour Cafè Corso Umberto, 65 Bar Tujipa Corso Umberto, 136 Grand Hotel President via Principe Umberto 9 Tel. 078927501 La locanda del Conte Mameli via delle Terme 8 Tel. 078923008 PalaRENT di Agata Pala Via Regina Elena 1197a, Tel. 078924310 B’art Cafe via Umbria 32 Tel. 0789206103 Venerdì 20 maggio 2016

per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso in particolare al Nuraghe Riu Mulinu avverrà esclusivamente con l’evento organizzato della Domenica dalle 09.00 alle 13.00.

Biblioteca Simpliciana P.zza Panedda, 3

I monumenti saranno visitabili gratuitamente il: sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno posticipate di mezzora nel pomeriggio oppure sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento,

Saluti del Sindaco

Eventi collaterali

COMUNE DI Olbia

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Eventi collaterali Biblioteca Simpliciana P.zza Panedda, 3

Venerdì 20 maggio 2016

Paolo Demartis, esperto di botanica popolare sarda, dalla Libera Scuola di Erboristeria popolare sarda Calarighe. Full immersion attraverso i colori e i profumi della vegetazione tipica sarda, alla scoperta degli usi medicinali delle piante di casa nostra.

Ore 17.00 – 20.00 I giochi del passato – dalla pampana all’I-Pad terza edizione a cura di Teresa Veccia (Bimbi-Si Calzature) I giochi del passato erano semplici, ma impegnavano molto la fantasia e la creatività. Avevano la funzione di socializzare e di formare sul piano fisico e psicologico. L’evento ne riproporrà alcuni, per la gioia dei più piccoli, accompagnandoli con le canzoni dei cartoni animati

Chiesa campestre di Cabu Abbas

Via Fausania (Centro storico)

Ore 17.30 Ulisse, il mito, Olbia - Cortometraggio Regia di Giovanni Ambrosini, ideato da Maria Grazia De Filippi Biblioteca Simpliciana P.zza Panedda, 3

Sabato 21 maggio 2016

Ore 17.30 – 20.00 La sacralità dell’acqua in Sardegna - Convegno – Relatori Giovanna De Martini (archeologa), Gianna Saba (antropologa). Viaggio attraverso uno dei culti più diffusi in Sardegna dalla preistoria a oggi.

Domenica 22 Maggio

Ore 09.00 – 13.00 Ritorno alla preistoria - trekking a Riu Mulinu a cura dell’Associazione Thinking Sardinia. Attraverso l’antico percorso campestre si risalirà al Nuraghe Riu Mulinu. Parco Fluviale del Padrongianus SS.125

Domenica 22 Maggio

Domenica 22 Maggio

Bar Mary Via Regina Elena, 1 Glamour Cafè Corso Umberto, 65 Bar Tujipa Corso Umberto, 136 Grand Hotel President via Principe Umberto 9 Tel. 078927501 La locanda del Conte Mameli via delle Terme 8 Tel. 078923008 PalaRENT di Agata Pala Via Regina Elena 1197a, Tel. 078924310 B’art Cafe via Umbria 32 Tel. 0789206103 Castello di Pedres Domenica 22 Maggio Ore 10.00 – 13.00 Passeggiata botanica presso Castello di Pedres. Passeggiata naturalistica presso il castello di Pedres con Gian Paolo Demartis, esperto di botanica popolare sarda, dalla Libera Scuola di Erboristeria popolare sarda Calarighe. Full immersion attraverso i colori e i profumi della vegetazione tipica sarda, alla scoperta degli usi medicinali delle piante di casa nostra.

Enoteca Cosimino, Whine bar Piazza Regina Elena, 3 Tel. 078921001 Caffè La Tasca Via Cavour, 3 cell 3478536185 Il Golosone caffè ristoro, gelateria Corso Umberto, 41 Tel. 078924043 Bar Muzzetto Corso Umberto, 1 Tel. 078922176 Bar Principe Umberto Via Principe Umberto, 5 Tel. 0789209045

Nei nostri ristoranti potrai gustare i delicati sapori del mare che affiancano gli aromi più forti e speziati della terra, in un connubio di tradizioni agropastorali e marinare, accompagnati dai pregiati vini della nostra terra.

Ore 10.00 – 13.00

e-mail: archeolbia@gmail.com Info Point: 3456328150 (Durdica), 3425129458 (Marcello), 3465253674 (Dana), 3336898146 (Stefano) per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso in particolare al Nuraghe Riu Mulinu avverrà esclusivamente con l’evento organizzato della Domenica dalle 09.00 alle 13.00. #maperti16

Gusta la Città Passeggiata botanica presso il parco fluviale del Padrongianus. Passeggiata naturalistica presso il fiume Padrongianus con Gian

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I monumenti saranno visitabili gratuitamente il: sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno posticipate di mezzora nel pomeriggio oppure sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento,

Informazioni utili

Saluti del Sindaco La città di Olbia accoglie per il settimo anno consecutivo la manifestazione “Monumenti Aperti” - Città di Olbia, il più grande evento di volontariato culturale della Sardegna che quest’anno compie 20 anni della sua attività sul territorio regionale. Nelle passate edizioni, numerosi appassionati e visitatori hanno potuto conoscere ed apprezzare le bellezze storico-archeologiche della nostra Città; in questi anni numerosi giovani sono stati coinvolti nella manifestazione e hanno potuto rafforzare la propria consapevolezza della città e della sua storia, stringendo tra loro contatti e rapporti culturali. Proprio per questo motivo ogni anno viene proposto, dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni e le scuole cittadine, un notevole elenco di siti e di eventi collaterali ormai diventato segno tangibile e inequivocabile della nostra sensibilità a ciò che rappresenta la ricchezza e il potenziale del nostro territorio. Come Sindaco e come amministrazione, abbiamo sempre sostenuto questo progetto sin dal suo nascere, favorendo la collaborazione fra le Istituzioni e le giovani generazioni interessate a divulgare, valorizzare e riscoprire la loro storia. Attraverso un week-end intero il patrimonio culturale della città viene perciò adottato da giovani studenti e da volontari che raccontano i monumenti riappropriandosi così delle proprie radici. I segni e le tracce del passato si uniscono a ricomporre la trama della nostra storia ed essere così restituite a tutti i cittadini come un dono prezioso. Un ringraziamento sincero vada a tutti gli insegnanti e agli alunni, al gruppo di volontari, che in questa e nelle passate edizioni hanno illustrato e illustreranno, con passione e amore, la città e la sua Storia. Un ringraziamento sincero vada ancora ai singoli gruppi e associazioni che, a vario titolo, hanno partecipato e hanno dato il loro contributo affinché tutto ciò sia stato possibile.

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21/22 maggio 2016

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guida ai monumenti

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Sindaco di Olbia On. Giovanni Maria Enrico Giovannelli

grafica: Daniele Pani foto: ConfiniVisivi Stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI Olbia


Museo Archeologico

Terme

Isolotto Peddone – Molo Brin Il Museo Archeologico, progettato dall’Arch. V. MACIOCCO, espone i principali reperti provenienti dagli scavi archeologici di Olbia e dal territorio circostante. I reperti esposti consentono di ripercorrere la storia della città a partire dall’Età nuragica (XVII sec. a.C.) attraverso le fasi: fenicia, greca, cartaginese, romana e medievale (XIV sec. d.C.). Il Museo espone, inoltre, tre dei ventiquattro relitti di navi di Età romana e medievale rinvenuti durante lo scavo per la costruzione del tunnel della S.S. 125. I relitti testimoniano due eventi fondamentali della storia di Olbia: l’attacco all’antico scalo portuale ad opera dei Vandali intorno al 450 d.C. e la riapertura delle rotte commerciali grazie alla Repubblica marinara di Pisa nel XI sec.

Corso Umberto I, 54 La città di Olbia aveva due impianti termali; uno era situato nel cuore antico della città mentre l’altro era in prossimità del lato settentrionale della antica cinta muraria (via Nanni). Quello situato nel cuore della città era costituito da due complessi: i bagni al coperto e i bagni allo scoperto. I primi erano costituiti da Calidarium, Tiepidarium e dal Frigidarium. I secondi erano costituiti da una vasca centrale collegata ad altre 6 più piccole. Il secondo complesso fu scoperto durante uno scavo per lavori pubblici e furono rinvenute due vasche e un pre-fornium.

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Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-19.00

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 17.00-20.00

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Palazzo Ex-Genio Civile Isolotto Peddone - Molo Brin (Cortile interno Museo Archeologico) La villa costruita negli anni Venti, ex sede del Genio Civile, ha subito nel corso degli ultimi decenni ampliamenti che non hanno sminuito l’importanza del corpo centrale preesistente. Si fa apprezzare per l’armonioso inserimento nel paesaggio urbano e marino. Oggi una nuova costruzione destinata a museo archeologico la rende invisibile dall’esterno perché inserita all’interno del cortile della struttura museale. (Tratto da: Olbia, la Terranova del nostro passato – di Vittorio Farnetti)

Biblioteca Comunale Simpliciana Corso Umberto I, 54 Il palazzo fu costruito alla fine del secolo scorso e fu sede del Municipio fino al 1935 circa. Successivamente fu occupato dal Commissariato di Polizia e dalla Pretura con il relativo carcere mandamentale, quindi dall’ufficio postale e dal Comando di Polizia municipale. La biblioteca custodisce più di 17.000 volumi; 2055 volumi sono donazioni di Dionigi Panedda, storico e rigoroso studioso della Città di Olbia.

Chiesa di San Paolo e Tempio di Melqart-Ercole

Palazzo comunale e porto antico, Foro romano e Chiese gemelle

Piazza Santa Croce – Via Cagliari L’anno di costruzione della chiesa è probabilmente il 1747, scolpito su uno dei grandi archi della navata centrale. Dal 1939 in poi venne realizzato l’ampliamento dell’edificio con una pianta a croce latina. Sull’intersezione dei due bracci si leva una cupola sormontata da lanterne rivestita esternamente da piastrelle di ceramica colorata. Una prima frequentazione è attestata a partire dall’età arcaica, per proseguire poi in quella punica, come è confermato dalla scoperta di strutture relative ad un edificio sacro attribuito al III-II sec. a.C. Tale edificio viene riconosciuto come ingresso monumentale dell’area sacra, dedicata probabilmente al dio protettore di alcune città fenicie e puniche: Melqart.

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-19.00

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Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00

Carreras Bezzas cisterna Vie parallele dell’antico tracciato medievale – Via Romana - via Olbia – via Garibaldi – Via Porto Romano 4 Alcuni degli isolati e delle strade in questa zona risalgono almeno al XVII-XVIII sec. d.C. come testimoniano le iscrizioni scolpite sulle architravi di alcune case. Lo schema seguito delle iscrizioni si articola in nome e cognome del proprietario, JHS J(esus) H(ominum) S(alvator) – Gesù Salvatore degli uomini, anno di fondazione. Il censimento condotto negli anni ’40 attestò la presenza di 30 iscrizioni ma oggi se ne possono vedere meno di 20. Al giorno d’oggi le iscrizioni superstiti del Settecento assommano a 12. Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-18.00

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la prima progettazione, modifica da porre in relazione alla obliterazione e successiva ricostruzione dello specus, già notate in Via Canova. Tutta la zona attraversata dal suddetto tratto di acquedotto era un’area non ancora urbanizzata ai margini della zona palustre attorno alla città.

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 17.00-20.00

Lungomare Principe Umberto Corso Umberto n.7 e 14 Il complesso archeologico del porto antico è situato al di sotto dell’attuale lungomare di via Principe Umberto e via Genova. Durante gli scavi del 1999 e 2001, sono state rinvenute 24 navi di cui due di età neroniana - vespasianea, 11 del periodo vandalico e 6 di epoca medievale. Di fronte all’area di scavo sopra citata esistevano due chiese, rispettivamente al n° 7 e n° 14 di Corso Umberto. I due templi in età romana si aprivano sul foro (la cui parte della pavimentazione è visibile accanto al palazzo comunale), ovvero il piazzale circondato da edifici pubblici dove i cittadini si radunavano per trattare gli affari. Da esso si dipartiva il decumanus maximus (ora Corso Umberto), che costituiva, con il cardo maximus, la strada principale di un tessuto viario e urbanistico a incrocio regolare di assi orientato NNO-SSE

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Asilo San Vincenzo (Villa Clorinda)

della quale vi era probabilmente una seconda tholos della quale oggi purtroppo residua solo l’alzato.

Via De Filippi, 38

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-18.00

Un palazzetto in stile liberty caratterizzato da un ingresso “a baldacchino”, la cui parte superiore, una terrazza, è chiusa da una balaustra. Alcune finestre nei fianchi sono caratterizzate dalla forma a bifora che conclude a sesto acuto. L’apertura delle finestre è spartita da una colonna a sorreggere due archetti, caratteristica questa insieme all’aggiunta di una torre smerlata, che richiama un forte gusto medievale nella costruzione tuttora purtroppo chiusa tra corpi aggiunti e ristrutturazioni.

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-18.00

Chiesa di San Simplicio Piazza San Simplicio – via Fausto Noce La chiesa romanica di San Simplicio, ex cattedrale del giudicato di Gallura, risultava ubicata nettamente al di fuori del perimetro urbano dell’antica città medievale denominata Civita. Nel 304 d.C. Simplicio, vescovo di Fausania all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano, sarebbe stato martirizzato, secondo la tradizione, nel luogo dove poi, tra il 594 e il 611, sarebbe sorta la prima chiesa paleocristiana a lui dedicata. La sua costruzione iniziò verso la fine dell’anno 1000 e fu portata a termine in fasi successive nella prima metà del XII secolo.

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-18.00

Nuraghe Riu Mulinu Via Sa Rughittula

Castello di Pedres

Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-18.30

Acquedotto romano “Solladas” Via Canova angolo Via Aldo Moro In prossimità del vecchio Ospedale “S. Giovanni di Dio”, tra Via Canova e Viale Aldo Moro, riappaiono in luce alcuni piedritti residuo dell’ultimo tratto dell’acquedotto di Olbia. Su qualche tratto murario si possono osservare i resti di due condotte, una delle quali obliterata dall’altra. Nel corso degli scavi effettuati nel 2003 sotto la direzione del Sanciu nel cortile interno dell’Ospedale, sono stati rinvenuti quattro piedritti inseriti nella roccia opportunamente scavata, a testimonianza di una modifica del tracciato dell’acquedotto, dovuta evidentemente a errori di calcolo del-

Pozzo sacro “Sa Testa” Via Eritrea S.P. 82 Il monumento è riconducibile al Bronzo Finale (XII-XI secolo a.C.). Si articola in tre parti: una corte cerimoniale circolare, un vestibolo e il pozzo vero e proprio. Attraverso quattro gradini si accede alla corte, delimitata da un muro dotato alla base di sedili destinati ai fedeli e/o alle offerte votive. Il pavimento lastricato della corte è attraversato da una canaletta per lo scolo dell’acqua in eccesso. Tra l’area cerimoniale della corte e la scala vi è il vestibolo, di forma trapezoidale. Tramite una scala di 17 gradini, si accede al pozzo vero e proprio, costituito da una camera circolare, nella quale si raccoglie l’acqua sorgiva, coperta a tholos (falsa volta) e al di sopra

Via Castello Pedrese – DCN 131/direzione Olbia-Nuoro, seguire per Loiri Si ipotizza che il nome del fortilizio sia derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, piccolo nucleo demico medievale abbandonato nel XIV-XV secolo. Il complesso è datato al XII secolo ed è edificato su una ripida emergenza rocciosa alta 89 m., dalla quale si sovrasta la parte meridionale della conca di Olbia. La scalinata di restauro attualmente utilizzata ne ricalca una precedente, ricavata nel corso della seconda guerra mondiale, quando sulla cima del colle venne impiantata una postazione di contraerea. Il mastio è collocato all’estremità opposta dell’ingresso. Si conservano in alzato solo due lati, per un’altezza di oltre dieci metri. Al suo interno la torre era originariamente costituita da quattro piani lignei. Al di sotto del piano più basso vi è una cisterna che accumulava l’acqua piovana. A pochi metri ad ovest del mastio si osserva l’angolo formato dai due alzati residui di un’altra cisterna. Visite guidate sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.30-18.00

Tomba dei Giganti “Su Monte ‘e S’Abe” Via Castello Pedrese – DCN 131/direzione Olbia-Nuoro seguire per Loiri Le tombe dei giganti costituiscono la principale tipologia di monumento funerario proprio della civiltà nuragica. Si compongono di un corridoio megalitico coperto con lastre orizzontali, nel quale venivano seppelliti i defunti, e di un’esedra costituita da lastroni infissi nel terreno, forse a suggerire la forma di una testa di toro, animale sacro nella religiosità preistorica. Nell’area antistante l’esedra si svolgevano i rituali funerari e si deponevano le offerte. La tomba di Su monte ‘e s’Abe, con un corridoio lungo oltre 28 metri, è una delle più lunghe di tutta la Sardegna, anche se la monumentalità del complesso risulta ridimensionata dall’assenza della grande stele centrale. Il corridoio si data al 1800 a. C. circa, in età prenuragica, mentre l’esedra fu aggiunta in un secondo momento, in piena età nuragica (1500 a. C.). Visite guidate sabato e domenica 10.0013.00 e 15.30-18.00

Dall’alto della collina granitica di Cabu Abbas il nuraghe di Riu Mulinu domina ampiamente la piana di Olbia e il golfo antistante. Il complesso si compone di un nuraghe monotorre collocato sulla cima di un mammellone roccioso, elevato con conci di media e piccola pezzatura disposti su filari ordinati. L’interno del nuraghe si compone di corridoio aperto verso oriente sulla cui destra si apre una nicchia mentre sulla sinistra si sviluppa la scala che conduce al livello superiore. Il corridoio prosegue in una camera circolare con due nicchie contrapposte che ospita una sorta di pozzo usato come deposito. Una poderosa muraglia, con ingressi contrapposti, si sviluppa tutto intorno al nuraghe poggiandosi oppure in alcuni casi inglobando le escrescenze granitiche della cima. Le differenze di fattura tra il nuraghe e la muraglia inducono in un primo tempo a ipotizzare due momenti costruttivi differenti ma al momento non sussistono elementi probanti. L’inquadramento cronologico è fornito dagli elementi di cultura materiale rinvenuti i quali permettono di fissare la forbice temporale tra il Bronzo Medio e il Bronzo Finale. Visite guidate solo domenica 09.00-13.00

Mura Puniche Via Torino Il tratto murario, tutt’oggi meglio conservato, è situato tra Via regina Elena e Via Mameli e precisamente in Via Torino. Lungo circa m. 64 appartiene al settore occidentale delle mura ed è caratterizzato da un torrione, da una apertura e da una doppia cortina. Il torrione ha una forma quadrangolare ed è stato costruito con blocchi di grosse dimensioni, ben levigati nella sola faccia a vista appena sbozzati all’interno. Tale torrione, corrisponderebbe a uno di quelli ricordati dal Panedda e denominato “Torre B”, ma già il Taramelli nel 1911, con il ritrovamento di un tratto murario pari a m. 100, ne segnalava 4, descrivendo in maniera precisa la torre “A”, che presentava una suddivisione interna in due sezioni una delle quali a sua volta era suddivisa in tre comparti. Tra la torre “A” e la torre “B”, oggi ancora visibile, abbiamo un‟apertura che corrispondeva ad una porta del tratto occidentale, larga m. 3,45 dove sono ancora visibili i basamenti degli stipiti. Dopo l’apertura riprende per m. 28 l’andamento del tratto murario, largo m. 6 e costituito da due paramenti, ottenendo così la doppia cortina, certamente più sicura come difesa dagli attacchi alla città nel versante occidentale. Visite guidate sabato e domenica 10.0013.00 e 15.30-18.00


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