San Giovanni Suergiu Monumenti Aperti 2014

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grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU

monumentiaperti 18^ edizione Domenica 25 maggio ore 16.00 Aula Consiliare via Roma “Percorso tra i monumenti del ritmo”, master class di batteria con Ruggero Pazzaglia

guida ai monumenti

San Giovanni Suergiu augura a tutti un week-end ricco di Cultura .

www.monumentiaperti.com

San Giovanni Suergiu

zione che prenderà vita nei Medaus e nella via Garibaldi. Giovanni Suergiu farà rivivere ai visitatori momenti di antiche usanze e tradizioni grazie all’animaAnche nell’edizione 2014 di Monumenti Aperti San Giovanni Suergiu è lieta di dare il benvenuto

Medau Is Loccis Santus Laboratorio di trasformazione dei prodotti tipici sulcitani. Mostra di ricamo antico e moderno.

e curiosi avranno l’opportunità di riappropriarsi del loro passato attraverso il variegato patrimonio

e di merci nelle diverse epoche documentate. Oltre alle bellezze archeologiche e naturalistiche San storico che identifica il nostro Paese come il più importante crocevia del Sud-Ovest sardo di genti coni”, della Soprintendenza per i beni archeologici e delle Associazioni locali turisti, visitatori locali rio. Ancora una volta grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Mara tutti coloro i quali vorranno apprezzare le bellezze archeologiche e naturalistiche del suo territo-

24/25 maggio 2014 San Giovanni Suergiu

Sabato 24 maggio Aula Consiliare via Roma: Presentazione a cura di Sabrina Sabiu “Insediamenti monastici nel Sulcis” San Giovanni Suergiu centro paese: Musica itinerante con la Banda Musicale Ennio Porrino di San Giovanni Suergiu.

www.monumentiaperti.com

Informazioni utili Tutte le indicazioni relative ai singoli monumenti e al territorio saranno reperibili all’Info Point presso via Roma giardino adiacente aula consiliare che offrirà un servizio di orientamento e distribuzione del materiale informativo. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 24 maggio dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Domenica 25 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Il complesso delle Saline è visitabile solo con servizio di guida, che partirà dall’ingresso dell’area esclusivamente alle ore 16 di sabato 24 e alle ore 9.30 e 16 di domenica 25 maggio. Per la visita dei siti archeologici si suggeriscono abbigliamento e scarpe comode.

monumenti aperti sardegna

@monumentiaperti

monumentiaperti #maperti14

È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per la sicurezza dei beni o dei visitatori, le visite ai monumenti.

coordinamento della rete

Cenni storici

tanza con la tappa dell’evento Primavera Attiva “Pedalando tra i monumenti” e “Trekking a cavallo tra i monumenti”. L’edizione 2014 di “Monumenti Aperti” si svolgerà in concomi-

Benvenuti !

Eventi collaterali

Gusta la Città

Il territorio sangiovannese fu abitato già in era prenuragica, punica e romana, come dimostrano vari siti e reperti rinvenuti nell’area. Nel Medioevo venne fondata Villa di Palmas di Sols, appartenente alla curatoria del Sulcis del giudicato di Cagliari. Nel 1258 la villa passò sotto il controllo di Ugolino della Gherardesca, e successivamente alla sua morte fu oggetto di vari passaggi di proprietà e di contese, che insieme a vari assalti arrivati dal mare portarono il centro allo spopolamento. Ripopolatasi progressivamente dal Settecento, nell’area della vecchia Palmas di Sols si formarono vari medau e furriadroxius, piccoli borghi che divennero il nucleo dell’originaria Palmas. Il paese nel corso degli anni continuò a espandersi, sino a diventare comune nel 1853. A pochi chilometri di distanza da Palmas intanto altri medau si stavano progressivamente unendo intorno a quello di Suergiu (all’epoca frazione di Palmas), ai piedi dell’omonimo colle. Si stava formando l’attuale centro cittadino, che mutò nome in Palmas Suergiu, dove il Re trasferì con decreto dell’11 marzo 1863 la sede del comune. Tale atto poté compiersi però concretamente solo nel 1889, anno di ultimazione del nuovo municipio. Nella prima metà del Novecento Palmas Suergiu fu interessata a un rapido sviluppo industriale, che interruppe la monoeconomia agro pastorale sino ad allora presente. Nacquero così la centrale elettrica di Santa Caterina e gli impianti di raffinazione del carbone e di lavorazione del magnesio della SAMIS (trasferiti però a Sant’Antioco negli anni trenta). Oltre a ciò la costruzione della rete delle Ferrovie Meridionali Sarde fece della stazione di Palmas Suergiu il principale scalo ferroviario del Sulcis dell’epoca, in quanto da qui si diramavano le linee per Iglesias, per Siliqua e per Calasetta (linee poi chiuse nel 1974). Dal punto di vista agricolo l’INPS bonificò una larga fetta di territorio paludoso nella zona tra Palmas Suergiu e Palmas (divenuta frazione), stabilendovi un’importante azienda agraria. Tutti questi insediamenti produttivi portarono a un incremento della popolazione, con un flusso migratorio proveniente anche da oltre Tirreno, facilitato inoltre anche dal grande sviluppo che i vicini bacini carboniferi sulcitani stavano vivendo in quell’epoca. Nel dopoguerra, nel 1952 al comune fu data l’attuale denominazione di San Giovanni Suergiu. L’attuale toponimo unisce il nome del patrono cittadino, a cui era intitolata l’antica chiesa di San Giovanni Battista, con quello di Suergiu, uno dei medau attorno al quale si era sviluppato il centro, che a sua volta traeva il suo nome dal vicino monte Suergiu, così chiamato per la presenza di querce da sughero sul colle in passato[5]. La costruzione dell’invaso di Monte Pranu, nella vicina Tratalias, portò nel 1962 all’abbandono dell’originaria Palmas da parte dei suoi abitanti (trasferitisi a pochi chi-

lometri di distanza nell’omonima nuova frazione), a causa delle infiltrazioni d’acqua che dalla diga avevano minato le fondamenta delle abitazioni (successivamente demolite) di questo e di altri borghi vicini. La progressiva crisi del settore estrattivo e industriale sulcitano costrinse a emigrare molti sangiovannesi, fenomeno in parte placato con la costruzione del polo industriale di Portovesme.

Bibliografia Atzeni Enrico La “cultura del vaso campaniforme” nella necropoli di Locci-Santus (San Giovanni Suergiu), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 119-143 Cancedda Remo Da Palmas de Sol a San Giovanni Suergiu 1809 2010. Ed. 2012 Casula Francesco Cesare Dizionario storico sardo. Carlo Delfino Editore, 2001 Coroneo Roberto. Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300. Ilisso, 1993 Delogu Ignazio Carbonia, Storia di una città. Ed. Tema 2003 Fois Foiso Castelli della Sardegna medievale. Silvana Editoriale, 1992 Lilliu Giovanni Preistoria e protostoria del Sulcis, in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 11-50 Masala Franco Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900. Ed. Ilisso, 2001 Meloni Piero. La costa sulcitana in Tolomeo (Geogr., III,3, 3), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 307314 Mezzolani Sandro e Simoncini Andrea. Sardegna da salvare. Archeologia industriale. Archivio Fotografico Sardo, 1995 Ottelli Luciano Serbariu, storia di una miniera. Ed Tema, 2005 Sabiu Sabrina Rosas una miniera nella Sardegna Contemporanea. AMD edizioni, 2007 Archivio e Biblioteca Comunale di San Giovanni Suergiu

Operatori economici che garantiscono l’apertura del proprio esercizio commerciale in occasione della manifestazione. Gusta la città con loro! Agriturismo Agrifoglio via Portobotte SS 195 km 95 tel. 078168137 Agriturismo Golfo Palmas SS195 km 91 cell. 3496683143 Agriturismo Santa Lucia SP 74 Tratalias Giba, cell. 3485668388

Hotel Ristorante Perda Rubia SP 75 km 2.600 tel. 0781699038 B&B Is Pabis localita’ Is Pabis cell. 3383431057

C.A.V. Rosso Porpora località Is Loccis Santus tel. 0781689415 B&B S’Arenatzu località S’Arenatzu cell. 34803540973478791688

B&B Su Matutzu località Matzaccara vico I Maggio, 8 tel. 0781696141

Partecipano alla manifestazione Le visite guidate ai monumenti sono a cura delle classi dell’Istituto Comprensivo “G.Marconi” - Scuola Media San Giovanni Suergiu e dei volontari. Si ringraziano la Fraternità della Misericordia di San Giovanni Suergiu e la Protezione Civile per l’assistenza in occasione della manifestazione Si ringraziano le associazioni: ACLI-Mani Amiche Associazione Culturale Palmas Vecchio Associazione culturale “Ballando sotto le stelle” Associazioni Equestri Auser Terza Età Banda Musicale Ennio Porrino Circolo Anspi Santa Vitalia Comitato Sant’Elena Imperatrice Cooperativa Destinazione Sulcis Don Bosco Matzaccara Gruppo Folk Simone Serra Gruppo Is Massaius Suerginus Gruppo di Ricamo

Pro Loco di San Giovanni Suergiu Quadrifoglio ‘95 S’Arriu de Is Fa.In.A.S V.S.C. Palmas Si ringraziano inoltre: Le famiglie, Pistis Locci e Steri La disponibilità degli abitanti della via Garibaldi. Valeria Randazzo per la foto delle Saline. Tutte le volontarie e tutti i volontari che hanno contribuito in vario modo per la buona riuscita della manifestazione.


grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU

monumentiaperti 18^ edizione Domenica 25 maggio ore 16.00 Aula Consiliare via Roma “Percorso tra i monumenti del ritmo”, master class di batteria con Ruggero Pazzaglia Sabato 24 maggio Aula Consiliare via Roma: Presentazione a cura di Sabrina Sabiu “Insediamenti monastici nel Sulcis” tanza con la tappa dell’evento Primavera Attiva “Pedalando tra i monumenti” e “Trekking a cavallo tra i monumenti”. L’edizione 2014 di “Monumenti Aperti” si svolgerà in concomi-

Medau Is Loccis Santus Laboratorio di trasformazione dei prodotti tipici sulcitani. Mostra di ricamo antico e moderno. San Giovanni Suergiu centro paese: Musica itinerante con la Banda Musicale Ennio Porrino di San Giovanni Suergiu.

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San Giovanni Suergiu

San Giovanni Suergiu augura a tutti un week-end ricco di Cultura . zione che prenderà vita nei Medaus e nella via Garibaldi. Giovanni Suergiu farà rivivere ai visitatori momenti di antiche usanze e tradizioni grazie all’animae di merci nelle diverse epoche documentate. Oltre alle bellezze archeologiche e naturalistiche San storico che identifica il nostro Paese come il più importante crocevia del Sud-Ovest sardo di genti e curiosi avranno l’opportunità di riappropriarsi del loro passato attraverso il variegato patrimonio coni”, della Soprintendenza per i beni archeologici e delle Associazioni locali turisti, visitatori locali rio. Ancora una volta grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Mara tutti coloro i quali vorranno apprezzare le bellezze archeologiche e naturalistiche del suo territoAnche nell’edizione 2014 di Monumenti Aperti San Giovanni Suergiu è lieta di dare il benvenuto

24/25 maggio 2014

Benvenuti !

Informazioni utili Tutte le indicazioni relative ai singoli monumenti e al territorio saranno reperibili all’Info Point presso via Roma giardino adiacente aula consiliare che offrirà un servizio di orientamento e distribuzione del materiale informativo. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 24 maggio dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Domenica 25 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Il complesso delle Saline è visitabile solo con servizio di guida, che partirà dall’ingresso dell’area esclusivamente alle ore 16 di sabato 24 e alle ore 9.30 e 16 di domenica 25 maggio. Per la visita dei siti archeologici si suggeriscono abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per la sicurezza dei beni o dei visitatori, le visite ai monumenti.

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monumentiaperti #maperti14

coordinamento della rete

Il territorio sangiovannese fu abitato già in era prenuragica, punica e romana, come dimostrano vari siti e reperti rinvenuti nell’area. Nel Medioevo venne fondata Villa di Palmas di Sols, appartenente alla curatoria del Sulcis del giudicato di Cagliari. Nel 1258 la villa passò sotto il controllo di Ugolino della Gherardesca, e successivamente alla sua morte fu oggetto di vari passaggi di proprietà e di contese, che insieme a vari assalti arrivati dal mare portarono il centro allo spopolamento. Ripopolatasi progressivamente dal Settecento, nell’area della vecchia Palmas di Sols si formarono vari medau e furriadroxius, piccoli borghi che divennero il nucleo dell’originaria Palmas. Il paese nel corso degli anni continuò a espandersi, sino a diventare comune nel 1853. A pochi chilometri di distanza da Palmas intanto altri medau si stavano progressivamente unendo intorno a quello di Suergiu (all’epoca frazione di Palmas), ai piedi dell’omonimo colle. Si stava formando l’attuale centro cittadino, che mutò nome in Palmas Suergiu, dove il Re trasferì con decreto dell’11 marzo 1863 la sede del comune. Tale atto poté compiersi però concretamente solo nel 1889, anno di ultimazione del nuovo municipio. Nella prima metà del Novecento Palmas Suergiu fu interessata a un rapido sviluppo industriale, che interruppe la monoeconomia agro pastorale sino ad allora presente. Nacquero così la centrale elettrica di Santa Caterina e gli impianti di raffinazione del carbone e di lavorazione del magnesio della SAMIS (trasferiti però a Sant’Antioco negli anni trenta). Oltre a ciò la costruzione della rete delle Ferrovie Meridionali Sarde fece della stazione di Palmas Suergiu il principale scalo ferroviario del Sulcis dell’epoca, in quanto da qui si diramavano le linee per Iglesias, per Siliqua e per Calasetta (linee poi chiuse nel 1974). Dal punto di vista agricolo l’INPS bonificò una larga fetta di territorio paludoso nella zona tra Palmas Suergiu e Palmas (divenuta frazione), stabilendovi un’importante azienda agraria. Tutti questi insediamenti produttivi portarono a un incremento della popolazione, con un flusso migratorio proveniente anche da oltre Tirreno, facilitato inoltre anche dal grande sviluppo che i vicini bacini carboniferi sulcitani stavano vivendo in quell’epoca. Nel dopoguerra, nel 1952 al comune fu data l’attuale denominazione di San Giovanni Suergiu. L’attuale toponimo unisce il nome del patrono cittadino, a cui era intitolata l’antica chiesa di San Giovanni Battista, con quello di Suergiu, uno dei medau attorno al quale si era sviluppato il centro, che a sua volta traeva il suo nome dal vicino monte Suergiu, così chiamato per la presenza di querce da sughero sul colle in passato[5]. La costruzione dell’invaso di Monte Pranu, nella vicina Tratalias, portò nel 1962 all’abbandono dell’originaria Palmas da parte dei suoi abitanti (trasferitisi a pochi chi-

Eventi collaterali

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Cenni storici

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Gusta la Città lometri di distanza nell’omonima nuova frazione), a causa delle infiltrazioni d’acqua che dalla diga avevano minato le fondamenta delle abitazioni (successivamente demolite) di questo e di altri borghi vicini. La progressiva crisi del settore estrattivo e industriale sulcitano costrinse a emigrare molti sangiovannesi, fenomeno in parte placato con la costruzione del polo industriale di Portovesme.

Bibliografia Atzeni Enrico La “cultura del vaso campaniforme” nella necropoli di Locci-Santus (San Giovanni Suergiu), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 119-143 Cancedda Remo Da Palmas de Sol a San Giovanni Suergiu 1809 2010. Ed. 2012 Casula Francesco Cesare Dizionario storico sardo. Carlo Delfino Editore, 2001 Coroneo Roberto. Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300. Ilisso, 1993 Delogu Ignazio Carbonia, Storia di una città. Ed. Tema 2003 Fois Foiso Castelli della Sardegna medievale. Silvana Editoriale, 1992 Lilliu Giovanni Preistoria e protostoria del Sulcis, in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 11-50 Masala Franco Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900. Ed. Ilisso, 2001 Meloni Piero. La costa sulcitana in Tolomeo (Geogr., III,3, 3), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 307314 Mezzolani Sandro e Simoncini Andrea. Sardegna da salvare. Archeologia industriale. Archivio Fotografico Sardo, 1995 Ottelli Luciano Serbariu, storia di una miniera. Ed Tema, 2005 Sabiu Sabrina Rosas una miniera nella Sardegna Contemporanea. AMD edizioni, 2007 Archivio e Biblioteca Comunale di San Giovanni Suergiu

Operatori economici che garantiscono l’apertura del proprio esercizio commerciale in occasione della manifestazione. Gusta la città con loro! Agriturismo Agrifoglio via Portobotte SS 195 km 95 tel. 078168137 Agriturismo Golfo Palmas SS195 km 91 cell. 3496683143 Agriturismo Santa Lucia SP 74 Tratalias Giba, cell. 3485668388

Hotel Ristorante Perda Rubia SP 75 km 2.600 tel. 0781699038 B&B Is Pabis localita’ Is Pabis cell. 3383431057

C.A.V. Rosso Porpora località Is Loccis Santus tel. 0781689415 B&B S’Arenatzu località S’Arenatzu cell. 34803540973478791688

B&B Su Matutzu località Matzaccara vico I Maggio, 8 tel. 0781696141

Partecipano alla manifestazione Le visite guidate ai monumenti sono a cura delle classi dell’Istituto Comprensivo “G.Marconi” - Scuola Media San Giovanni Suergiu e dei volontari. Si ringraziano la Fraternità della Misericordia di San Giovanni Suergiu e la Protezione Civile per l’assistenza in occasione della manifestazione Si ringraziano le associazioni: ACLI-Mani Amiche Associazione Culturale Palmas Vecchio Associazione culturale “Ballando sotto le stelle” Associazioni Equestri Auser Terza Età Banda Musicale Ennio Porrino Circolo Anspi Santa Vitalia Comitato Sant’Elena Imperatrice Cooperativa Destinazione Sulcis Don Bosco Matzaccara Gruppo Folk Simone Serra Gruppo Is Massaius Suerginus Gruppo di Ricamo

Pro Loco di San Giovanni Suergiu Quadrifoglio ‘95 S’Arriu de Is Fa.In.A.S V.S.C. Palmas Si ringraziano inoltre: Le famiglie, Pistis Locci e Steri La disponibilità degli abitanti della via Garibaldi. Valeria Randazzo per la foto delle Saline. Tutte le volontarie e tutti i volontari che hanno contribuito in vario modo per la buona riuscita della manifestazione.


S’arruga de Sa Cresia Beccia

San Giovanni Suergiu

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Via Garibaldi In quella che era la via del centro del paese si potranno rivivere momenti passati attraverso quelle che erano le usanze e le abitudini del “vicinato” de “s’arruga de sa cresia beccia”. Percorrendo la Via si si giunge a quella che fino al 1935 era la parrocchiale del Comune situata in quello che anticamente doveva essere il centro del paese. Nei primi anni Trenta venne abbandonata a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava e in cui si trova ancora oggi e venne sostituita dall’attuale Chiesa di San Giovanni Battista situata in Piazza IV novembre.

24/25 maggio 2014

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Postazione panoramica Matzaccara

In località Is Loccis Santus seguendo le indicazioni dalla S.S.126 si può visitare una delle necropoli più importanti della Sardegna con le sue 13 sepolture a Domus de Janas che secondo gli studiosi dovrebbero risalire al 3000 a.c. Inoltre dalla cima della collina si può ammirare un fantastico panorama con vista sull’isola di Sant’Antioco, sull’isola di San Pietro e sul Golfo di Palmas fino a capo Teulada.

I Medaus

monumentiaperti

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In località Palaingiai si può trovare uno tra i più imponenti complessi nuragici del territorio. Accanto al nuraghe a pianta trilobata sono presenti una capanna e un pozzo risalente anch’esso all’età nuragica.

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Nuraghe Candelargiu.

Necropoli di Is Loccis Santus

#maperti14

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Il “belvedere” del nostro territorio, una delle vette più panoramiche del Sulcis dalla quale è possibile ammirare l’arcipelago sulcitano in tutta la sua naturale bellezza e l’antica Populum, odierna Matzaccara.

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In tutto il territorio di San Giovanni Suergiu si possono trovare circa 70 piccoli agglomerati che in genere prendono il nome dalla famiglia insediatasi per prima. Alcuni di questi sono ancora oggi abitati. Quest’anno sarà possibile visitare il caratteristico medau di Is Loccis Santus dove verranno messi in scena tradizionali momenti di “vita vissuta”.

Palmas Vecchio

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Nell’antico borgo di Palmas Vecchio sarà possibile ammirare l’esterno della piccola chiesa campestre intitolata a Santa Maria risalente al 1066. La chiesa come il resto del paese fu abbandonata nei primi anni ‘60 e grazie all’impegno del parroco del paese Don Nicolino Vacca (a cui è dedicata la piazza adiacente) l’edificio fu restituito al culto nel 1996. Nella stesso borgo è possibile visitare i resti di quello che doveva essere il Castello e salendo nel monte di Palmas i resti del Nuraghe e delle Trincee sotteranee e Batterie della II guerra mondiale.

Saline

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Casa naturale dei fenicotteri, dove hanno costituito una delle più importanti popolazioni europee di questa specie, le Saline di Stato offrono ai visitatori un percorso dove conoscere, attraverso l’esperienza di chi vi opera giornalmente, la lavorazione del sale. Estesa su una fascia pericostiera lunga 20 Km è un luogo

naturalistico unico nel contesto isolano dove trovano il loro habitat gru, aironi bianchi maggiori, pernici di mare, gabbiani roseo e corallino, cavaliere d’Italia e anatre di varie specie.


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