San Giovanni Suergiu 2015

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Parrocchia Sant’Elena Matzaccara

Sabato dalle 16.00 e domenica dalle 10.00 Mostra “San Giovanni e il Lavoro”

Sabato e domenica “I 50 anni della parrocchia di Sant’Elena Imperatrice” In occasione del 50^ Anniversario di Erezione Canonica della Parrocchia di Sant’Elena Imperatrice di Matzaccara, sarà allestita una mostra fotografica e di oggetti sacri.

grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU

2015 19^ edizione Il Sindaco Federico Palmas

guida ai monumenti

www.monumentiaperti.com

San Giovanni Suergiu

23/24 maggio 2015 www.monumentiaperti.com

Informazioni utili Tutte le indicazioni relative ai singoli monumenti ed al territorio saranno reperibili presso l’InfoPoint di piazza IV Novembre che offrirà un servizio di orientamento e distribuzione del materiale informativo. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Il complesso delle saline è visitabile solo con servizio di guida che partirà dall’ingresso dell’area esclusivamente alle ore 16.00 di sabato 23 ed alle ore 10.00 e 16 di domenica 24 Maggio. Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

monumenti aperti

@monumentiaperti

monumentiaperti #maperti15

coordinamento della rete

Cenni storici Il territorio sangiovannese fu abitato già in era prenuragica, punica e romana, come dimostrano vari siti e reperti rinvenuti nell’area. Nel Medioevo venne fondata Villa di Palmas di Sols, appartenente alla curatoria del Sulcis del giudicato di Cagliari. Nel 1258 la villa passò sotto il controllo di Ugolino della Gherardesca, e successivamente alla sua morte fu oggetto di vari passaggi di proprietà e di contese, che insieme a vari assalti arrivati dal mare portarono il centro allo spopolamento. Ripopolatasi progressivamente dal Settecento, nell’area della vecchia Palmas di Sols si formarono vari medau e furriadroxius, piccoli borghi che divennero il nucleo dell’originaria Palmas. Il paese nel corso degli anni continuò a espandersi, sino a diventare comune nel 1853. A pochi chilometri di distanza da Palmas intanto altri medau si stavano progressivamente unendo intorno a quello di Suergiu (all’epoca frazione di Palmas), ai piedi dell’omonimo colle. Si stava formando l’attuale centro cittadino, che mutò nome in Palmas Suergiu, dove il Re trasferì con decreto dell’11 marzo 1863 la sede del comune. Tale atto poté compiersi però concretamente solo nel 1889, anno di ultimazione del nuovo municipio. Nella prima metà del Novecento Palmas Suergiu fu interessata a un rapido sviluppo industriale, che interruppe la monoeconomia agro pastorale sino ad allora presente. Nacquero così la centrale elettrica di Santa Caterina e gli impianti di raffinazione del carbone e di lavorazione del magnesio della SAMIS (trasferiti però a Sant’Antioco negli anni trenta). Oltre a ciò la costruzione della rete delle Ferrovie Meridionali Sarde fece della stazione di Palmas Suergiu il principale scalo ferroviario del Sulcis dell’epoca, in quanto da qui si diramavano le linee per Iglesias, per Siliqua e per Calasetta (linee poi chiuse nel 1974). Dal punto di vista agricolo l’INPS bonificò una larga fetta di territorio paludoso nella zona tra Palmas Suergiu e Palmas (divenuta frazione), stabilendovi un’importante azienda agraria. Tutti questi insediamenti produttivi portarono a un incremento della popolazione, con un flusso migratorio proveniente anche da oltre Tirreno, facilitato inoltre anche dal grande sviluppo che i vicini bacini carboniferi sulcitani stavano vivendo in quell’epoca. Nel dopoguerra, nel 1952 al comune fu data l’attuale denominazione di San Giovanni Suergiu. L’attuale toponimo unisce il nome del patrono cittadino, a cui era intitolata l’antica chiesa di San Giovanni Battista, con quello di Suergiu, uno dei medau attorno al quale si era sviluppato il centro, che a sua volta traeva il suo nome dal vicino monte Suergiu, così chiamato per la presenza di querce da sughero sul colle in passato[5]. La costruzione dell’invaso di Monte Pranu, nella vicina Tratalias, portò nel 1962 all’abbandono dell’originaria Palmas da parte dei suoi abitanti (trasferitisi a pochi chi-

Sabato e domenica “Pedalando tra i Monumenti”

Territorio San Giovanni Suergiu

Conoscere e valorizzare il patrimonio storico archeologico e culturale di un territorio fa parte della coscienza civica di tutti. Per questo motivo San Giovanni Suergiu aderisce anche quest’anno alla manifestazione Monumenti Aperti 2015. Rivivere il nostro più antico passato passeggiando sul colle della necropoli Is Loccis Santus da dove è possibile ammirare l’arcipelago sulcitano e riscoprendo l’antica civiltà nuragica presso il nuraghe Candelargiu. Vi aspettiamo per visitare le rovine dell’antico borgo di Palmas Vecchio con la chiesetta di S. Maria del XI sec., i monumenti della II Guerra Mondiale (trincee, caposaldo Avellino e batterie militari) ed il nuraghe Palmas sulla collina omonima. Monumenti aperti sarà impreziosito della rivisitazione della vita degli anni ‘50 de s’arruga de sa cresia beccia e la visita del vecchio medau Is loccis santus. San Giovanni Suergiu è anche paesaggio e natura attraverso le visite guidate alle Saline di Stato. Grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni culturali e l’indispensabile partecipazione degli alunni dell’Istituto Comprensivo G. Marconi si renderà piacevole ed interessante la visita tra le nostre bellezze archeologiche e naturali.

San Giovanni Suergiu

Centro Ex Esmas via G. Di Vittorio

Benvenuti !

Eventi collaterali

Gusta la Città lometri di distanza nell’omonima nuova frazione), a causa delle infiltrazioni d’acqua che dalla diga avevano minato le fondamenta delle abitazioni (successivamente demolite) di questo e di altri borghi vicini. La progressiva crisi del settore estrattivo e industriale sulcitano costrinse a emigrare molti sangiovannesi, fenomeno in parte placato con la costruzione del polo industriale di Portovesme.

Bibliografia Atzeni Enrico La “cultura del vaso campaniforme” nella necropoli di Locci-Santus (San Giovanni Suergiu), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 119-143 Cancedda Remo Da Palmas de Sol a San Giovanni Suergiu 1809 2010. Ed. 2012 Casula Francesco Cesare Dizionario storico sardo. Carlo Delfino Editore, 2001 Coroneo Roberto. Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300. Ilisso, 1993 Delogu Ignazio Carbonia, Storia di una città. Ed. Tema 2003 Fois Foiso Castelli della Sardegna medievale. Silvana Editoriale, 1992 Lilliu Giovanni Preistoria e protostoria del Sulcis, in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 11-50 Masala Franco Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900. Ed. Ilisso, 2001 Meloni Piero. La costa sulcitana in Tolomeo (Geogr., III,3, 3), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 307314 Mezzolani Sandro e Simoncini Andrea. Sardegna da salvare. Archeologia industriale. Archivio Fotografico Sardo, 1995 Ottelli Luciano Serbariu, storia di una miniera. Ed Tema, 2005 Sabiu Sabrina Rosas una miniera nella Sardegna Contemporanea. AMD edizioni, 2007 Archivio e Biblioteca Comunale di San Giovanni Suergiu

Nei nostri ristoranti potrai gustare i delicati sapori del mare che affiancano gli aromi più forti e speziati della terra, in un connubio di tradizioni agropastorali e marinare, accompagnati dai pregiati vini della nostra terra.

Perda Rubia Hotel Ristorante SP. 75 Tel. 0781699038 - Cell. 3483196049 www.hotelperdarubia.it

Agriturismo Agrifoglio Via Porto Botte SS195 Tel. 078168137 Cell. 3282337612 www.agriturismo-agrifoglio.it

HOTEL

AGRITURISMI

PIZZERIE e Piatti Veloci

B&B S’Arenatzu Loc. S’Arenatzu Tel. 0781689174 - Cell. 3478791688 www.sarenatzu.it

Case Vacanze Rosso Porpora loc. Is Loccis Santus Tel. 0781689515 www.borgorossoporpora.com

B&B Is Pabis loc. Is Pabis 4 Cell. 3383431057 - 3288313762 www.ispabis.it

Agriturismo Palmas Vecchio loc. Palmas Vecchio Cell. 3486716248 www.agriturismopalmasvecchio.it

B&B

Agriturismo Golfo Palmas SS195 Cell. 3466351807 - 3496683143 www.golfopalmas.com

Da Marino Via Vittorio Emanuele 9 Tel. 0781689625 Pizzeria da Orazio Via Porto Botte 36 Tel. 0781689600 Pianeta Blu Tavola calda Via Vttorio Emanuele 5 Cell. 3896018816 Pizzeria e focacceria Agrigoglio Via Porto Botte SS 195 Cell. 3481233823

B&B Su Matutzu Vico primo maggio 8 - Matzaccara Tel. 0781696141 - Cell. 347486585 www.sumatutzu.com

Partecipano alla manifestazione Le visite guidate ai monumenti sono a cura delle classi dell’Istituto Comprensivo “G.Marconi”. Si Ringraziano la Fraternità della Misericordia di San Giovanni Suergiu per l’assistenza in occasione della manifestazione. Si Ringraziano tutte le associazioni locali. Si ringraziano per le foto Valeria Randazzo, Riccardo Locci e Monica Dessi.


grafica: Daniele Pani

foto: ConfiniVisivi e archivi comunali stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU

2015 19^ edizione Il Sindaco Federico Palmas

Sabato e domenica “I 50 anni della parrocchia di Sant’Elena Imperatrice” In occasione del 50^ Anniversario di Erezione Canonica della Parrocchia di Sant’Elena Imperatrice di Matzaccara, sarà allestita una mostra fotografica e di oggetti sacri.

Sabato dalle 16.00 e domenica dalle 10.00 Mostra “San Giovanni e il Lavoro”

Parrocchia Sant’Elena Matzaccara

Centro Ex Esmas via G. Di Vittorio

Sabato e domenica “Pedalando tra i Monumenti”

Territorio San Giovanni Suergiu

Conoscere e valorizzare il patrimonio storico archeologico e culturale di un territorio fa parte della coscienza civica di tutti. Per questo motivo San Giovanni Suergiu aderisce anche quest’anno alla manifestazione Monumenti Aperti 2015. Rivivere il nostro più antico passato passeggiando sul colle della necropoli Is Loccis Santus da dove è possibile ammirare l’arcipelago sulcitano e riscoprendo l’antica civiltà nuragica presso il nuraghe Candelargiu. Vi aspettiamo per visitare le rovine dell’antico borgo di Palmas Vecchio con la chiesetta di S. Maria del XI sec., i monumenti della II Guerra Mondiale (trincee, caposaldo Avellino e batterie militari) ed il nuraghe Palmas sulla collina omonima. Monumenti aperti sarà impreziosito della rivisitazione della vita degli anni ‘50 de s’arruga de sa cresia beccia e la visita del vecchio medau Is loccis santus. San Giovanni Suergiu è anche paesaggio e natura attraverso le visite guidate alle Saline di Stato. Grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni culturali e l’indispensabile partecipazione degli alunni dell’Istituto Comprensivo G. Marconi si renderà piacevole ed interessante la visita tra le nostre bellezze archeologiche e naturali.

guida ai monumenti

23/24 maggio 2015

Benvenuti !

Informazioni utili Tutte le indicazioni relative ai singoli monumenti ed al territorio saranno reperibili presso l’InfoPoint di piazza IV Novembre che offrirà un servizio di orientamento e distribuzione del materiale informativo. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Il complesso delle saline è visitabile solo con servizio di guida che partirà dall’ingresso dell’area esclusivamente alle ore 16.00 di sabato 23 ed alle ore 10.00 e 16 di domenica 24 Maggio. Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

monumenti aperti

@monumentiaperti

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coordinamento della rete

Il territorio sangiovannese fu abitato già in era prenuragica, punica e romana, come dimostrano vari siti e reperti rinvenuti nell’area. Nel Medioevo venne fondata Villa di Palmas di Sols, appartenente alla curatoria del Sulcis del giudicato di Cagliari. Nel 1258 la villa passò sotto il controllo di Ugolino della Gherardesca, e successivamente alla sua morte fu oggetto di vari passaggi di proprietà e di contese, che insieme a vari assalti arrivati dal mare portarono il centro allo spopolamento. Ripopolatasi progressivamente dal Settecento, nell’area della vecchia Palmas di Sols si formarono vari medau e furriadroxius, piccoli borghi che divennero il nucleo dell’originaria Palmas. Il paese nel corso degli anni continuò a espandersi, sino a diventare comune nel 1853. A pochi chilometri di distanza da Palmas intanto altri medau si stavano progressivamente unendo intorno a quello di Suergiu (all’epoca frazione di Palmas), ai piedi dell’omonimo colle. Si stava formando l’attuale centro cittadino, che mutò nome in Palmas Suergiu, dove il Re trasferì con decreto dell’11 marzo 1863 la sede del comune. Tale atto poté compiersi però concretamente solo nel 1889, anno di ultimazione del nuovo municipio. Nella prima metà del Novecento Palmas Suergiu fu interessata a un rapido sviluppo industriale, che interruppe la monoeconomia agro pastorale sino ad allora presente. Nacquero così la centrale elettrica di Santa Caterina e gli impianti di raffinazione del carbone e di lavorazione del magnesio della SAMIS (trasferiti però a Sant’Antioco negli anni trenta). Oltre a ciò la costruzione della rete delle Ferrovie Meridionali Sarde fece della stazione di Palmas Suergiu il principale scalo ferroviario del Sulcis dell’epoca, in quanto da qui si diramavano le linee per Iglesias, per Siliqua e per Calasetta (linee poi chiuse nel 1974). Dal punto di vista agricolo l’INPS bonificò una larga fetta di territorio paludoso nella zona tra Palmas Suergiu e Palmas (divenuta frazione), stabilendovi un’importante azienda agraria. Tutti questi insediamenti produttivi portarono a un incremento della popolazione, con un flusso migratorio proveniente anche da oltre Tirreno, facilitato inoltre anche dal grande sviluppo che i vicini bacini carboniferi sulcitani stavano vivendo in quell’epoca. Nel dopoguerra, nel 1952 al comune fu data l’attuale denominazione di San Giovanni Suergiu. L’attuale toponimo unisce il nome del patrono cittadino, a cui era intitolata l’antica chiesa di San Giovanni Battista, con quello di Suergiu, uno dei medau attorno al quale si era sviluppato il centro, che a sua volta traeva il suo nome dal vicino monte Suergiu, così chiamato per la presenza di querce da sughero sul colle in passato[5]. La costruzione dell’invaso di Monte Pranu, nella vicina Tratalias, portò nel 1962 all’abbandono dell’originaria Palmas da parte dei suoi abitanti (trasferitisi a pochi chi-

Eventi collaterali

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San Giovanni Suergiu

San Giovanni Suergiu

Cenni storici

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Gusta la Città lometri di distanza nell’omonima nuova frazione), a causa delle infiltrazioni d’acqua che dalla diga avevano minato le fondamenta delle abitazioni (successivamente demolite) di questo e di altri borghi vicini. La progressiva crisi del settore estrattivo e industriale sulcitano costrinse a emigrare molti sangiovannesi, fenomeno in parte placato con la costruzione del polo industriale di Portovesme.

Bibliografia Atzeni Enrico La “cultura del vaso campaniforme” nella necropoli di Locci-Santus (San Giovanni Suergiu), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 119-143 Cancedda Remo Da Palmas de Sol a San Giovanni Suergiu 1809 2010. Ed. 2012 Casula Francesco Cesare Dizionario storico sardo. Carlo Delfino Editore, 2001 Coroneo Roberto. Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300. Ilisso, 1993 Delogu Ignazio Carbonia, Storia di una città. Ed. Tema 2003 Fois Foiso Castelli della Sardegna medievale. Silvana Editoriale, 1992 Lilliu Giovanni Preistoria e protostoria del Sulcis, in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 11-50 Masala Franco Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900. Ed. Ilisso, 2001 Meloni Piero. La costa sulcitana in Tolomeo (Geogr., III,3, 3), in Santoni, Vincenzo (a cura di). Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio. S’Alvure, 1995, pp. 307314 Mezzolani Sandro e Simoncini Andrea. Sardegna da salvare. Archeologia industriale. Archivio Fotografico Sardo, 1995 Ottelli Luciano Serbariu, storia di una miniera. Ed Tema, 2005 Sabiu Sabrina Rosas una miniera nella Sardegna Contemporanea. AMD edizioni, 2007 Archivio e Biblioteca Comunale di San Giovanni Suergiu

Nei nostri ristoranti potrai gustare i delicati sapori del mare che affiancano gli aromi più forti e speziati della terra, in un connubio di tradizioni agropastorali e marinare, accompagnati dai pregiati vini della nostra terra. AGRITURISMI

HOTEL

PIZZERIE e Piatti Veloci

Agriturismo Agrifoglio Via Porto Botte SS195 Tel. 078168137 Cell. 3282337612 www.agriturismo-agrifoglio.it

Perda Rubia Hotel Ristorante SP. 75 Tel. 0781699038 - Cell. 3483196049 www.hotelperdarubia.it

Da Marino Via Vittorio Emanuele 9 Tel. 0781689625

Agriturismo Golfo Palmas SS195 Cell. 3466351807 - 3496683143 www.golfopalmas.com

B&B

Agriturismo Palmas Vecchio loc. Palmas Vecchio Cell. 3486716248 www.agriturismopalmasvecchio.it

B&B Is Pabis loc. Is Pabis 4 Cell. 3383431057 - 3288313762 www.ispabis.it

Pianeta Blu Tavola calda Via Vttorio Emanuele 5 Cell. 3896018816

Case Vacanze Rosso Porpora loc. Is Loccis Santus Tel. 0781689515 www.borgorossoporpora.com

B&B S’Arenatzu Loc. S’Arenatzu Tel. 0781689174 - Cell. 3478791688 www.sarenatzu.it B&B Su Matutzu Vico primo maggio 8 - Matzaccara Tel. 0781696141 - Cell. 347486585 www.sumatutzu.com

Partecipano alla manifestazione Le visite guidate ai monumenti sono a cura delle classi dell’Istituto Comprensivo “G.Marconi”. Si Ringraziano la Fraternità della Misericordia di San Giovanni Suergiu per l’assistenza in occasione della manifestazione. Si Ringraziano tutte le associazioni locali. Si ringraziano per le foto Valeria Randazzo, Riccardo Locci e Monica Dessi.

Pizzeria da Orazio Via Porto Botte 36 Tel. 0781689600

Pizzeria e focacceria Agrigoglio Via Porto Botte SS 195 Cell. 3481233823


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Necropoli di is Loccis Santus

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In località Is Loccis Santus seguendo le indicazioni dalla S.S.126 si può visitare una delle necropoli più importanti della Sardegna con le sue 13 sepolture a Domus de Janas che secondo gli studiosi dovrebbero risalire al 3000 a.c. Inoltre dalla cima della collina si può ammirare un fantastico panorama con vista sull’isola di Sant’Antioco, sull’isola di San Pietro e sul Golfo di Palmas fino a capo Teulada.

S’arruga de Sa Cresia Beccia

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Via Garibaldi In quella che era la via del centro del paese si potranno rivivere momenti passati attraverso quelle che erano le usanze e le abitudini del “vicinato” de “s’arruga de sa cresia beccia”. Percorrendo la Via si si giunge a quella che fino al 1935 era la parrocchiale del Comune situata in quello che anticamente doveva essere il centro del paese. Nei primi anni Trenta venne abbandonata a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava e in cui si trova ancora oggi e venne sostituita dall’attuale Chiesa di San Giovanni Battista situata in Piazza IV novembre.

I Medaus

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In tutto il territorio di San Giovanni Suergiu si possono trovare circa 70 piccoli agglomerati che in genere prendono il nome dalla famiglia insediatasi per prima. Alcuni di questi sono ancora oggi abitati. Il Medau di Is Loccis Santus ,in particolare, è uno degli esempi più felici di questi abitati. Mai del tutto abbandonato, esso negli ultimi decenni è stato recuperato e ristrutturato con grande rigore filologico : tutte le case sono infatti restaurate con mattoni in terra cruda (ladiri) realizzati con il materiale argilloso a disposizione nei dintorni del medau e i tetti con canne e legno.

Palmas Vecchio

Nuraghe Candelargiu

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In località Palaingiai si puo’ trovare uno tra i più imponenti complessi nuragici del territorio. Accanto al nuraghe a pianta trilobata sono presenti una capanna e un pozzo risalente anch’esso all’età nuragica. Il sito del nuraghe candelargiu è oggetto di scavi archeologici grazie a un accordo tra il Comune di San Giovanni Suergiu e il “Colegio officia de doctores y licenciados on filosofia, letras y ciencias de huelva y Sevilla”. Gli scavi iniziati lo scorso settembre proseguiranno anche nel periodo estivo del 2015.

Saline

Casa naturale dei fenicotteri, dove hanno costituito una delle più importanti popolazioni europee di questa specie, le Saline di Stato offrono ai visitatori un percorso dove conoscere, attraverso l’esperienza di chi vi opera giornalmente, la lavorazione del sale. Estesa su una fascia pericostiera lunga 20 Km è un luogo naturalistico unico nel contesto isolano dove trovano il loro habitat gru, aironi bianchi maggiori, pernici di mare, gabbiani roseo e corallino, cavaliere d’Italia e anatre di varie specie.

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Nell’antico borgo di Palmas Vecchio sarà possibile ammirare l’esterno della piccola chiesa campestre intitolata a Santa Maria risalente al 1066. La chiesa come il resto del paese fu abbandonata nei primi anni ‘60 e grazie all’impegno del parroco del paese Don Nicolino Vacca (a cui è dedicata la piazza adiacente) l’edificio fu restituito al culto nel 1996. Nella stesso borgo è possibile visitare i resti di quello che doveva essere il Castello e salendo nel monte di Palmas i resti del Nuraghe e delle Trincee sotteranee e Batterie della II guerra mondiale.

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Murale di Palmas

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Nel frazione di Palmas sarà possibile ammirare il murales rappresentante uno stralcio di vita realizzato dall’artista locale Gianni Loi come dono alla comunità per il 50° anniversario della nascita del paese.


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