architecture portfolio Marco giamprini
Marco giamprini Data di nascita Città Nazionalità Email
08 08 1991 Bologna, Pesaro Italiana giamprinimarco@gmail.com
Telefono
+39 3356304971
www.linkedin.com/in/marcogiamprini
istruzione 09.2011 - 03.2019
Ingegneria Edile-Architettura Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Unibo Titolo: Argomento: Coordinatori: Valutazione:
La ricomposizione del paesaggio collinare. La stazione a monte della vecchia funivia Bologna - San Luca. Composizione Architettonica Matteo Agnoletto, Luca Guardigli 100/110
https://issuu.com/marco.giamprini/docs/la_ricomposizione_del_paesaggio_col 09.2015 - 07.2016
ETSIE - Escuela Técnica Superior de Ingeniería de Edificación Universidad de Sevilla, Spagna
09.2015 - 07.2016
ETSA - Escuela Técnica Superior de Arquitectura Universidad de Sevilla, Spagna
09.2005 - 06.2010
Diploma Liceo Scientifico Liceo Scientifico Guglielmo Marconi, Pesaro, Italia Corso ministeriale bilinguismo (Inglese - Francese)
Lingue Italiano
madrelingua
Spagnolo
certificato: DELE Cervantes Nivel B2
Inglese
certificato non ufficiale universitario: B1
Francese
certificato non ufficiale universitario: B1
esperienze lavorative 01.2018 - 03.2018
Ciclostile Architettura | Bologna, Italia Tirocinio Curricolare Sviluppo di un’ottima capacità di lavorare in team su progetti in campo architettonico e di design, migliorando le abilità di gestione dei progetti di grande e piccola scala. Capacità di lavorare su differenti progetti grazie alla buona organizzazione temporale ed assegnazione delle priorità.
01.2019 - in corso
Bolorentals Platform Coop | Bologna, Italia Graphic Design Video animazione, flyers, presentazioni per una nascente cooperativa di condivisione tra proprietari, inquilini e istituzioni locali, che intende raccogliere e concentrare gli annunci in un’unica piattaforma per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di affitti a Bologna.
04.2018 - in corso
SAME Architecture | Bologna, Italia Architettura e Graphic Design Progetto personale con Edoardo Traversa, che si occupa di ricerca e studio sulla postdigital age in architettura. Inoltre è attivo in progetti di grafica come loghi, copertine, poster e brochure.
https://www.instagram.com/same.architecture/
competenze Autodesk Autocad
Adobe After Effects
MacOs
Rhinoceros
Adobe Illustrator
Microsoft Windows
Google SketchUp
Adobe InDesign
Microsoft Office
Cinema4D
Adobe Photoshop
iWork/iMovie
Grasshopper
Adobe Premiere
Open Office
Progetti
01
UR BO
02
120 Hours Competition - 2019
03
Arkxsite Site Memorial Competition - 2018
04 05 06 07
Link ad Issuu
Tesi - Università di Bologna - 2018/2019
Menzione d’onore
VOID
YOU TALKIN’ TO ME?
The Wall, Competition For Designers - 2017
Composizione Architettonica II - Università di Bologna - 2014 ORIOR .
Recupero e conservazione degli edifici - Università di Bologna - 2017
CH . 10
Restauro delle volte di San Francesco - Università di Bologna - 2017 C 03
UR BO
01
Tesi di laurea
Luogo
Bologna, Italia
Team
Progetto individuale
Anno
2018 - 2019
La funivia per san luca La funivia venne inaugurata il 14 Maggio 1931 dalla società SACEF, fondata da Alessandro Ferretti in collaborazione col fascio bolognese. L’esercizio era composto da una stazione a valle, da un pilone centrale che smezzava la tratta di circa 1400 metri, e da una stazione a monte che ospitava sala motori, alloggi dei dipendenti, punti ristoro. Inizialmente la funivia ebbe successo a livello europeo per innovazione in termini di velocità e sicurezza dell’esercizio. Dopo i primi anni di splendore, gli incassi si rivelarono però insufficienti a pareggiare le spese di gestione e a saldare i debiti contratti con le banche locali. Questa fu una costante durante tutto il periodo di funzionamento della funivia. Inoltre, durante la seconda guerra mondiale, i danni subiti in seguito ai bombardamenti obbligarono la società ad un ulteriore esborso economico, che portò negli anni successivi all’impossibilità di continuare a mantere in vita l’esercizio. La funivia chiuse definitivamente in data 7 Novembre 1971.
analisi critica La stazione di arrivo della vecchia Funivia Bologna-San Luca, si trova sul Colle della Guardia, a poche decine di metri dal Santuario della Madonna di San Luca. Questa zona, nonostante sia un polo di riferimento turistico, non presenta attività di contesto alternative alla visita della basilica. E’ alquanto paradossale dato che la visita al monumento viene preceduta dalla camminata che percorre il lungo portico di San Luca, al termine della quale il visitatore è portato ed invogliato alla sosta. Risulta come il flusso di turisti e locali in visita, che porta vita all’area di interesse, possa essere nuova linfa per rigenerare e revitalizzare un luogo storico della città.
urban room L’obiettivo è valorizzare la zona creando una possibilità di sosta, realizzando un urban room fortemente votato alle arti visive e performative, in analogia con il progetto iniziale mai realizzato di botteghe per artisti locali nel binomio funivia-santuario. Il concetto di urban room nasce dalle ricerche in campo architettonico e sociale dello studio Mossessian Architecture, che mirano al recupero dei luoghi pubblici nel loro significato fisico e collettivo, ponendo l’immobilità come scelta prioritaria per vivere uno spazio pubblico, nel momento in cui essi sono diventati frutto della frenesia della vita odierna dove la mobilità costante pare l’unica opzione.
arco come matrice In coerenza col contesto è stato scelto come morfema compositivo la figura dell’arco che, attraverso semplici operazioni compositive nelle due e tre dimensioni, determina e giustifica le scelte progettuali.
dal raumplan alla traiettoria di koolhaas L’edificio è il risultato di avvenimenti storici e interventi provvisionali che hanno portato al profondo mutamento della sua organizzazione iniziale, tanto da generare un’assetto degli spazi interni con ambienti ad altezze variabili, richiamando il Raumplan di Adolf Loos, che è una soluzione progettuale nelle tre dimensioni, dove prevale l’ottimizzazione degli spazi a seconda delle necessità, e dove il percorso viene quindi subordinato agli spazi stessi. NeL corso degli anni questa soluzione progettuale viene più volte ripresa ed analizzata: da Campo Baeza, che discretezza il Raumplan secondo ripetizioni di operazioni geometriche e lo utilizza per risolvere il problema legato al declivio, a Koolhaas che lo reinterpreta in maniera critica nello schema per le due biblioteche a Jussieu e nella progettazione dell’ambasciata olandese a Berlino. Egli definisce la sua “traiettoria”, che concettualmente è il ribaltamento dei dettami del Raumplan, dove sovverte la priorità fra spazio e percorso. Gli spazi entrano quindi a far parte del percorso stesso, che modifica la sua forma emancipandosi dal resto dell’edificio che funge solo da scatola. Il progetto si concentra sulla contrapposizione del raumplan dello stato di fatto terminando con la traiettoria di koolhaas nel nuovo intervento.
strategia compositiva Inizialmente si è definita una base volumetrica su cui lavorare, attraverso criteri di simmetria rispetto all’esistente. Utilizzando poi combinazioni di elementari operazioni compositive sull’arco, si definisce una maglia regolare di archi ad estradosso piano, ottenendo lo spazio principale dove si andrà a divincolare la “traiettoria”, scomposto in quadrati da 6x6 metri. Nel tentativo di determinare la soluzione più funzionale internamente, si è definita una sotto-schematizzazione dello spazio in quadrati da 2,5x2,5 metri, secondo la quale si organizza appunto la traiettoria e si definisce la dimensione di archi minori che andranno a comporre i prospetti. Il percorso interno si sviluppa quindi su tre livelli dove troviamo open spaces e spazi dedicati alle arti performative e visuali, rispettando le indicazioni altimetriche dell’edificio originale. Due dei livelli sono appesi alle travi di copertura, attraverso una struttura leggera metallica, a ricordare il percorso delle cabine della funivia stessa.
SCHEMATIZZAZIONE DEGLI SPAZI IN PIANTA
SCHEMATIZZAZIONE LIVELLO 1
SCHEMATIZZAZIONE LIVELLO 2
02 Luogo
120 hours competition Isole Svalbard, Norvegia
Team
M. Giamprini, M. Natalini, L. Tiozzo
Anno
2019 Menzione d’onore
Non c’è progresso senza memoria. In un mondo destinato a morire in 100 anni, Kane Tanaka, di 116 anni, detiene il record di donna più anziana sulla Terra. Il suo obiettivo è portare la conoscenza ai margini del mondo, in un forte che oggi sembra minuscolo, ma che mostrerà la sua maestosità nel corso degli anni. Il duro paesaggio delle isole Svalbard diventa il contesto più appropriato per custodire la conoscenza umana. Come i semi vivranno per sempre nell’Hibernate Garden of Eden creato dalla Svalbard Global Seed Vault, così i pensieri di Kane e quelli dei seguenti uomini e donne più anziani saranno tenuti al sicuro, dipinti sulle pareti della torre. Al giorno d’oggi sembra un piccolo parallelepipedo senza valore, ma nel corso degli anni è destinato a diventare un punto di riferimento potente, che raggiungerà il suo apice dopo 100 anni attraverso un’esplosione di colori, rappresentando l’universalità della conoscenza e delle culture. Una persona alla volta sarà in grado di creare una comunità che va oltre il significato fisico, che raccoglie l’intera intelligenza in vista della prossima rinascita umana, con alcuni semi in mano.
PIANTA
VOID
Luogo
arkxsite - site memorial Lisbona, Portogallo
Team
G. Bonaccorso, M. Giamprini
Anno
2018
Il Memorial Site, situato a Lisbona, è un nuovo punto di riferimento e un punto di destinazione che invita i visitatori ad un’esperienza unica e singolare tra la terra e l’acqua; è una passeggiata contemplativa attraverso la storia che conduce a un luogo di raccolta ed un punto di osservazione dove il fiume Tago diventa un potente scenario.
SEZIONE
03
l memoriale è il ricordo degli avvenimenti catastrofici che hanno sconvolto Lisbona nel 1755. L’enorme volume funge da simbolo delle passate calamità. La missione del progetto è di generare una figura monolitica e mistica, che incoraggi il visitatore ad entrare ma anche a viverla al suo esterno. Infatti la forma basica si riferisce ad un cubo girato che galleggia nell’acqua, dove le superfici esterne sono coperte da una continua scalinata che offre ai visitatori una nuova esperienza e un posto dove rilassarsi guardando il panorama. Internamente il cubo viene svuotato da un volume sferico e completato da una passerella ellittica ed inclinata. Sulla parte superiore, in direzione sud, si apre un pozzo di luce naturale per creare un cono ascetico di luce all’interno del volume mistico. Questo effetto emotivo è enfatizzato dalle strisce radiali di luce che provengono dalle sottoscale. Sul fondo, invece, si aprono due fori per permettere all’acqua di entrare nella stanza e generare l’eco dei suoni dell’acqua che completano l’esperienza sensoriale all’interno del memoriale.
YOU TALKIN’ TO ME?
04 Luogo
the wall - competition Bologna, Italia
Team
Copelli, Giamprini, Massai, Traversa
Anno
2017
Il concorso di idee “The Wall” incoraggia a riflettere sulla reinterpretazione del concetto di muro. Il muro è elemento di divisione, segna un confine, definisce uno spazio: è espressione della stessa ragione umana, che conosce la realtà per opposti, per astratte ed intangibili tassonomie che erigono muri immaginari fra le diverse espressioni del conosciuto: caldo e freddo, bianco e nero, buono e cattivo; realtà fisiche od astratte separate da un confine psicologico che distingue un’entità dall’altra. “you talkin’ to me?” si pone l’obbietivo di invertire questa riflessione, studiando come un elemento di chiusura possa invece diventare un elemento di apertura. Il luogo scelto per il muro è Piazza Prendiparte, un piccolo spazio dominato dall’alta torre che si affaccia su di esso. “you talkin’ to me?” è composto da verticali ed orizzontali superfici specchiate di altezza variabile, che permettono di vedere tutto il contesto attorno. Il compito del muro specchiato è quello di amplificare le possibilità visive e gli spazi, portando tutti gli elementi alla stessa dimensione surreale ma reale.
“YOU TALKIN’ TO ME?”
PIAZZETTA
ACCESSES
PRENDIPARTE
TOWERS
VIA OBER DAN
VIA DE LL’INDI PENDE N
ZA
BUILDINGS
PIAZZA NETTU NO
LI
VIA D EGLI
PIAZZA
PIAZ ZA DI RAV PO EGN RTA ANA
VIA RI ZZO
“you talkin’ to me” è un muro. “you talkin’ to me” è uno specchio. “you talkin’ to me” è un passaggio. “you talkin’ to me” rigenera la connessione storica tra muri e torri nella città di Bologna. “you talkin’ to me” genera uno spazio più ampio all’interno della piccola ‘piazzetta Prendiparte’. “you talkin’ to me” è in legno, è modulare, è sostenibile, è smontabile e rimontabile. “you talkin’ to me” genera la suggestione di una superspazialità, cambiando la visione del muro da oggetto di divisione, verso una nuova concezione del guardare basata sulla riflessione.
OREFI
CI
MAGG
IORE
h.16 “YOU TALKIN’ TO ME?” - WALL “YOU TALKIN’ TO ME?”
BUILDINGS
VIA CA RBON ARA
SECTION LINE
DESIGN LINES
h.57 h.13 h.16
VIA DEGLI ALBARI
4m
PIAZZE
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IPARTE
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2,5m 1,5m
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VIA S ANT’A L
Ò
N A-A
15 0 x20 x15
15 0 x20 x15 x4
15 0 x20 x15 x 19 leg
x3 x1 0
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legno
250x20x20 x19
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legno
150
plexiglass riflettente
o
100x100x0,3 x260
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legno
250x20x20 x4
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x20 ,3 0x0 x10 100
s las xig te ple etten rifl
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1m
1m
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1m
1m
no
1,5 m
1m
1
2
3
4
5
6
sistema costruttivo Il muro è composto da un semplice sistema che permette un rapido montaggio e smontaggio dell’opera, raggiungendo l’obiettivo di un elemento facilmente spostabile in diverse collocazioni. Consiste in uno scheletro ligneo montato attraverso un sistema modulare con incastro a coda di rondine, diventando il sistema di supporto della struttura (2, 3, 4). La pelle del muro è composta da dei pannelli in plexiglass riflettente che vengono avvitate alla struttura lignea, garantendo un facile smontaggio durante le operazioni di spostamento dell’opera.
ORIOR .
05 Luogo
Composizione architettonica II San Felice sul Panaro (BO), Italia
Team
M. Giamprini, F. Lazzarini
Anno
2014
il terremoto in emilia nel 2012 Maggio 2012: due importanti terremoti colpiscono il nord Italia provocando morti, feriti e danni diffusi alle province limitrofe di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Centinaia di strutture di rilievo storico vengono danneggiate e distrutte, fra cui antiche torri, chiese e castelli medievali. Molti paesi si ritrovano in ginocchio, privati della loro identità storica. Il progetto interviene, nel preciso caso di San Felice sul Panaro in provincia di Modena, su una delle torri simbolo delle antiche mura della città. Il crollo della torre viene interpretato come un paradosso, come il simbolo della debolezza che può scaturire da quello che una volta era inequivocabilmente simbolo di solidità. È proprio attraverso lo studio dell’inversione di questo paradosso che la nuova torre intende porsi come segno identificativo di rinascita e nuovo simbolo di riferimento costante per una città profondamente ferita.
studio della forma L’inversione del paradosso parte dall’analisi del sismogramma dell’evento emiliano che riporta alla mente storie, tragedie e ricordi. Rispettando la sensibilità del tema e l’impatto visivo, la morfologia viene sintetizzata per gradi, fino a raggiungere un aspetto massivo, diventando un nuovo simbolo di solidità per la città. All’interno, un percorso dedicato alla memoria storica della città si sviluppa per piani, passando attraverso tutti gli eventi che hanno caratterizzato la sua storia passata e più recente. L’ultimo piano, aperto per ospitare un belvedere, inverte l’orientamento delle strisce per slanciare la torre verso l’alto e, simbolicamente, verso un nuovo inizio.
progetto La torre si eleva verso l’alto in un contesto fortemente caratterizzato dallo sviluppo orizzontale. Si erge come un simbolo di rinascita slanciandosi verso il cielo. Internamente il viaggio fotografico informa sulla storia della città e si sviluppa in un ambiente mistico reso possibile dai tagli di luce che entrano naturalmente dalle piccole aperture sulla pelle esterna. La struttura è composta dall’alternarsi di travi lignee delle dimensioni di 20x20 cm e 20x40 cm, rese solidali da un sistema di compressione composto da cavi e piastre in acciaio. Il percorso interno si sviluppa su una scala autoportante in cemento armato, che conduce alla vetta fino al punto panoramico. Qui termina il viaggio fotografico sulla storia e si apre uno sguardo sull’esterno, sugli spettacolari paesaggi rurali emiliani che richiamano la rinascita.
DETTAGLI STATO DI FATTO Per garantire un comportamento adeguato alle azioni sismiche, sono stati analizzate le murature e i nodi chiave della struttura. L’edificio è composto da una prima fascia di muratura in pietra e da una seconda in muratura. I punti deboli sono stati individuati nell’apparecchiatura muraria e nei nodi tetto/muratura, nel cambio di muratura e nella zona delle fondazioni.
CH . 10
06 Luogo
RECUPERo e cONSERVAZIONe DEGLI EDIFICI
NODO TETTO/MURATURA
Fossombrone (PU) , Italia
Team
Progetto individuale
Anno
2017
obbiettivi dell'intervento Il progetto è incentrato sulla ristrutturazione di una casa in muratura nelle campagne di Pesaro, con l’obiettivo principale di migliorarne la resistenza alle azioni sismiche e garantire una classe energetica sufficiente.
PROSPETTO OVEST - STATO DI FATTO
NODO MURATURE/SOLAIO
FONDAZIONI
PROSPETTO NORD - STATO DI FATTO
SOSTITUZIONI
RIMOZIONI
INTONACO ARMATO
SCUCI E CUCI
PROSPETTO OVEST - INTERVENTO
interventi sulla muratura Sono stati rimossi dall’edificio gli elementi incongruenti nel sistema murario. Successivamente attraverso interventi di scuci e cuci sono state ripristinate le porzioni di muratura sconnessa. Infine internamente ed esternamente è stato applicato uno strato di intonaco armato per garantire un comportamento monolitico da parte della muratura.
PROSPETTO NORD - INTERVENTO
NODO TETTO/MURATURA
dettagli intervento Oltre agli interventi di consolidamento sulla muratura, si è intervenuto sui punti deboli emersi dall’analisi iniziale. Le fondazioni sono state rinforzate attraverso l’inserimento di una sottomurazione per aumentarne la resistenza. Internamente sono state posizionate a livello dei solai delle cerchiature metalliche attraverso profili UPN per garantire la scatolarità della struttura. Fra la copertura e la muratura invece è stato inserito un cordolo a traliccio in acciaio per evitare l’azione spingente da parte della struttura del tetto. Per quanto riguarda infine l’efficientamento energetico è stato applicato esternamente un cappotto in fibra di legno e XPS.
NODO MURATURE/SOLAIO
FONDAZIONE
destinazione d'uso L’obiettivo finale dell’intervento di recupero era quello di creare una struttura ricettiva di bed&breakfast, desinato a poche persone, nella cornice naturale che caratterizza il paesaggio delle campagne pesaresi. L’edificio è quindi composto da due camere con bagno privato al piano superiore, mentre al piano terra si trovano le zone comuni, ovvero la cucina e sala da pranzo, e il porticato esterno destinato alle stagioni primaverili ed estive. Sempre al piano terra si trovano anche la reception e i locali di servizio destinati al personale.
.08 scala 1:100
Pianta livello copertura
scala 1:100
Sezione trasversale F-F
scala 1:100
Sezione trasversale M-M
scala 1:100
Sezione trasversale L-L
C 03
07
restauro delle volte di san Francesco
Luogo
San Giovanni in Persiceto (Bo), Italia
Team F. Del Priore, M. Giamprini, F. Mulazzani Sezione trasversale H-H
scala 1:100
Sezione trasversale E-E Sezione trasversale F-F
scala 1:100 scala 1:100
Sezione trasversale H-H Sezione trasversale G-G
scala 1:100
scala 1:100
scala 1:100
Sezione longitudinale B-B
scala 1:100 scala 1:100
Pianta livello copertura
Sezione trasversale E-E
metodi di rilievo Inizialmente viene eseguita un’accurata trilaterazione per ricostruire graficamente il piano di riferimento. Questo ha permesso di sovrapporlo con le piante storiche corrispondenti ai livelli inferiori della chiesa. La sovrapposizione è stata possibile portando la verticale dal livello del suolo al livello di estradosso delle volte Sezione trasversale G-G Sezione trasversale E-E utilizzando un filo a piombo in due punti distinti.
scala 1:100
2017
Sezione scala 1:100trasversale H-H
scala 1:100
Sezione trasversale L-L Sezione trasversale E-E
scala 1:100
a.a. 2016/2017
scala 1:100
Sezione trasversale L-L
scala 1:100
Sezione trasversale M-M
abaco delle volte La seconda principale operazione è stata la valutazione dei diversi tipi di volte: a botte, a vela, a crociera e una cupola. Questo ha permesso di comporre un EX CHIESA DI SAN FRANCESCO in San Giovanni in Persiceto indice delle volte, utilizzato per studiare le migliori tipologie di intervento. Sezione trasversale H-H
scala 1:100
Laurea Magistrale a ciclo unico in INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di BOLOGNA
Sezione trasversale H-H
Sezione t
scala 1:100
RESTAURO ARCHITETTONICO -
Sezione trasversale G-G
Anno
Prof. Ing. Claudio Galli Ing. Fabio Lugli
scala 1:100
Laboratorio progettuale di Restauro Architettonico sulla copertura della chiesa
scala 1:100
Sezione trasversale L-L
.08
scala 1:100
Francesco AMODEO Fabio DEL PRIORE Marco GIAMPRINI Francesca MULAZZANI
Sezione t
0000702906 0000636474 0000632405 0000630598
RINFORZO E CONSOLIDAMENTO DELLE VOLTE Il sistema delle volte è stato analizzato in profondità, cercando di individuarne lo schema costruttivo e l’apparecchiatura muraria. Questo ha permesso di determinare la scelta di intervento utilizzando un sistema di rinforzo e consolidamento con: - nastri estradossali in fibra di acciaio con malta certificata UNI EN 998 per volte a botte - rete diffusa estradossale in acciaio e basalto con malta certificata UNI EN 998 per volte a crociera
lta unghiata
Dettaglio incastro costolone-volta a botte
scala 1:20
Sezione costruttiva volta u
Dettaglio incastro costolone-volta a botte
Assonometria apparecchiatura muraria costolone
scala 1:20
scala 1:50 Sezione costruttiva volta unghiata
Dettaglio incastro costolone-volta a botte
scala 1:20
scala 1:50
Apparecchiatura muraria a doppia curva
Apparecchiatura muraria a doppia curvatura cupola
Dettaglio incastro costolone-volta a botte SISTEMA COSTRUTTIVO DI ARCHI E VOLTE scala 1:20
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa
Assonometria apparecchiatura muraria costolone
Sezione costruttiva volta unghiata Sezione costruttiva volta unghiata
scala 1:50
scala 1:50
Apparecchiatura muraria a doppia curvatura cupola
Apparecchiatura muraria a doppia curvatura cupola
Funziona
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa-volta a botte Sezione costruttiva arco con catene estradossali scala 1:50
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa
Assonometria apparecchiatura muraria costolone
Assonometria apparecchiatura muraria costolone
Sezione costruttiva arco con ca
a.a. RESTAURO ARCHITETTONICO -PURA Prof.IDRAULICA Ing. ClaudioNATURALE Galli NATURALE FORZO RINFORZO E CONSOLIDAMENTO E CONSOLIDAMENTO DI VOLTA DI VOLTA A BOTTE A BOTTE MEDIANTE MEDIANTE PLACCAGGIO PLACCAGGIO ESTRADOSSALE ESTRADOSSALE CONCON FASCE FASCE IN FIBRA IN FIBRA DI ACCIAIO DI ACCIAIO GALVANIZZATO GALVANIZZATO UHTSS UHTSS E GEOMALTA E GEOMALTA CERTIFICATA CERTIFICATA EN 998 EN DI 998 DI2016/2017 PURA CALCE CALCE IDRAULICA NHL 3.5 3 EXNHL CHIESA DI SA Laurea Magistrale a ciclo unico in INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di BOLOGNA
SISTEMI DI RINFORZO E CONSOLIDAMENTO DELLE VOLTE
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa
1
2
apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa-volta a botte scala 1:50 Sezione costruttiva arcoAssonometria con catene estradossali
3
RESTAURO ARCHITETTONICO -
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa
n catene estradossali
Prof. Ing. Claudio Galli Ing. Fabio Lugli
a.a. 2016/2017
Laurea Magistrale in INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA scala 1:50 Sezione costruttiva arcoa ciclo conunicocatene estradossali Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di BOLOGNA
scala 1:50
Ing. Fabio Lugli
Laboratorio progett
Rinforzo e consolidamento di volte a botte: 1 - rimozione del materiale di riempimento e delle degrado Funzionamento staticocause delle catene di estradossali negli archi Apparecchiatura muraria a doppia curv 2 - fasce in fibra di acciaio con interasse EX CHIESA DI SAN FRANCESCO in Sanmetro Giovanni in Persiceto pari ad un T 3 - strato di geomalta in calce idraulica scala 1:100
Laboratorio progettuale di Restauro Architettonico sulla copertura della chiesa
Francesco AMODEO Fabio DEL PRIORE Marco GIAMPRINI Francesca MULAZZANI
0000702906 0000636474 0000632405 0000630598
RINFORZO RINFORZO RINFORZO E CONSOLIDAMENTO E CONSOLIDAMENTO E CONSOLIDAMENTO DI VOLTA DIDI VOLTA VOLTA UNGHIATA UNGHIATA UNGHIATA CON CON CON PLACCAGGIO PLACCAGGIO PLACCAGGIO ESTRADOSSALE ESTRADOSSALE ESTRADOSSALE A RETE A RETE A RETE DIFFUSA DIFFUSA DIFFUSA IN FIBRA ININ FIBRA FIBRA NATURALE NATURALE NATURALE DI BASALTO DIDI BASALTO BASALTO E ACCIAIO E ACCIAIO E ACCIAIO INOX INOX INO E GE
Rinforzo e consolidamento di volte a crociera: Funzionamento statico delle catene estradossali negli archi Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa-volta a botte 1 - rimozione del materiale di riempimento e delle cause di degrado EX CHIESA1 DI SAN FRANCESCO in San Giovanni in Persiceto 2 - rete diffusa in fibra di basalto e acciaio 3 - strato di geomalta in calce idraulica RESTAURO ARCHITETTONICO -
a.a. 2016/2017
Laurea Magistrale a ciclo unico in INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Scuola di Ingegneria e Architettura - Sede di BOLOGNA
Prof. Ing. Claudio Galli Ing. Fabio Lugli
Assonometria apparecchiatura muraria costolone-mattoni d'attesa-volta a botte
Laboratorio progettuale di Restauro Architettonico sulla copertura della chiesa
scala 1:100
Apparecchiatura muraria a doppia curvatura volta a vela
2
Francesco AMODEO Fabio DEL PRIORE Marco GIAMPRINI Francesca MULAZZANI
.12
0000702906 0000636474 0000632405 0000630598
Funzionamento statico delle catene estradossali negli archi
3 muratura TAVOLE TEMATICHE_dettagli scala 1:100
Apparecchiatura muraria a doppia curvatura volta a vela
referenze
PI. 03162981207 CICLOSTILE ARCHITETTURA srl web. www.ciclostilearchitettura.me Via delle Moline, 4 - 40126 Bologna ITA TF. 051 222 076 PI. 03162981207 CICLOSTILE ARCHITETTURA srl web. www.ciclostilearchitettura.me Via delle Moline, 4 - 40126 Bologna ITA TF. 051 222 076 27/03/18 PI. 03162981207 www.ciclostilearchitettura.me Reference web. Letter
To whom it may concern
To whom it may concern To whom it may concern
27/03/18 It's a pleasure for us to provide this reference on behalf of Marco Giamprini, To whom it may concern Reference Letter who collaborated from January to March 2018, engaged in different types of work for our of fice. 27/03/18 Reference Letterwe were able to fully appreciate his skills and meticulous preparation, During this time, It's a pleasure for us to provide this reference on behalf of Marco Giamprini, as as his impeccable professionalism and organizational skills. types of work for our of fice. 27/03/18 whowell collaborated from January to March 2018, engaged in different Reference Letter It's a pleasure for us to provide this reference on behalf of Marco Giamprini,
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