ANNO SCOLASTICO 2017/2018
Viticoltura ISCHOOL (BG)
Prof. Cavadini Marco
Occhio!!! Clima
Esigenze radiative
Risorse idriche
Temperatura
Suolo
Esigenze radiative 4 pigmenti importanti: antociani, carotenoidi, clorofille, fitocromo Le scelte agronomiche sono influenzate dalla necissità di far arrivare luce alla chioma, e dalla necessità di arieggiarla, oltre al fatto di lasciar spazio per operare alle macchine operatrici La vite è una specie longidiurna quantitativa
Esigenze termiche T° cardinale minima 10°C crescita limitata T<15°C crescita ottimale tra 22 e 28°C T° cardinale massima 33-34°C T° minima critica varia in funzione del periodo dell'anno Relazione tra disponibilità termica, scelta varietale e stile di vino Fabbisogno di freddo
Esigenze idriche Sarebbe bellissimo se piovesse sempre la corretta quantità d'acqua nel preciso istante in cui serve.... ne più, ne meno... * eccesso idrico * siccità * modestà siccità * attacco di patogeni
Suolo "Fertilità" del suolo come interazione tra elementi nutritivi, irrigazione, concimazioni, lavorazioni meccaniche, ma soprattutto VOCAZIONALITà DI UN SUOLO A UNA SPECIFICA COLTURA
Vivaismo Viticolo
Moltiplicazione per seme
Moltiplcazione per talea
Moltiplicazione in vitro
Moltiplicazione per innesto
Innesto erbaceo
Moltiplicazione per seme Nascita di individui differenti dalle piante madri Non utilizzato per la viticoltura di "produzione" Fattore di variabilitĂ
Moltiplicazione per talea (occhio alla fillossera) CapacitĂ dei tralci di vite di produrre radici a livello dei signoli nodi Margotta Propaggine Barbatella
Moltiplicazione per innesto Permette di realizzare piante complete di radici e gemme provenienti da piante geneticamente differenti.Â
Procedimento dell'innesto al tavolo
produzione di marza e talea trattamenti antifungini conservazione a bassa temperatura reidratazione e successivo innesto al tavolo paraffinatura forzatura pulizia, stimolazione del "callo" paraffinatura e trapianto in vivaio estrazione dal terreno preparazione per la vendita e immagazzinamento
Moltiplicazione in vitro Contenitore trasparente, sterile e isolato, con elementi nutritivi mescolati in un tessuto gelatinoso Punto critico: fase di adattamento nelle condizioni di campo Problematico con Vitis vinifera, ma utile per i portinnesti. Elevata resa evitando il vivaio, ma richiede strutture specifiche
Sistemazioni in collina e in pianura Erosione Scolo delle acque in eccesso Agevolazione delle operazioni colturali
Paralleli al lato piĂš lungo Orientamento nord-sud
Nathaniel Fitz Social Media Associate
Sistemazione a Ritocchino Filari nel senso della massima pendenza Facilitata la meccanizzazione Limita i lavori manuali Facilita il deflusso delle acque (occhio all'erosione) Se presenti diverse inclinazioni = Sistemazione a Spina
Sistemazione in Traverso Molto utilizzata in passato Lavorazioni a mano o con l'aiuto di animali Difesa dal dilavamento e dall'erosione
Terrazzamenti e ciglionamenti Necessari per pendenze superiori al 40-45%
Forme di allevamento della vite
I primi anni di allevamento hanno come obbiettivo quello di costituire un fusto in grado di portare i tralci fruttiferi. Il fusto viene appoggiato ad una palificazione, e la "forma di allevamento" è l'insieme della disposizione del fusto e dei tralci.
Obiettivi
Esposizione delle foglie per tutta la giornata
Buon arieggiamento dei grappoli
Esposizione alla luce dei grappoli
Omogenea distribuzione dei grappoli sulla pianta
Componenti della forma d'allevamento
Disposizione nello spazio dei germogli
Altezza dell'impalcatura
Equilibrio vegetoproduttivo
Alberata
Casarsa
Raggi
Alberello
Guyot
Sylvoz
Cordone libero
Pergola veronese
Cordone speronato
Cordone doppio GDC
Tendone
Alberata
Casarsa
Raggi
Alberello
Sylvoz
Guyot
Cordone libero
Pergola veronese
Cordone speronato
Cordone doppio GDC
Tendone