Corso firenze modulo ii negoziazione 04 02 2016

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TECNICHE DI NEGOZIAZIONE EFFICACE FIRENZE, 04.02.2016


ANALISI TRANSAZIONALE LE 4 POSIZIONI ESISTENZIALI 1

IO SONO OK – TU SEI OK

2 IO SONO OK – TU NON SEI OK

3

4

TU SEI OK – IO NON SONO OK

IO NON SONO OK – TU NON SEI OK

È il caso di chi ha buona autostima di sé e tratta gli altri allo stesso modo. È la posizione ideale per la negoziazione. Mostra equilibrio e sicurezza. È il caso di chi ha forte autostima, ma non ha stima degli altri, che tratta in modo arrogante, generando rapporti conflittuali. È il caso di chi si sente “inferiore” e ha bisogno dell’approvazione altrui.

È il caso di chi svaluta se stesso ma anche gli altri, costruendo relazioni “in negativo” con scetticismo e distacco.


COME RELAZIONARSI

relazione simmetrica


COME RELAZIONARSI TU

relazione complementare basso-alto IO


COME RELAZIONARSI IO

relazione complementare alto-basso TU


NEGOZIAZIONE APPROCCI E SCUOLE


SCUOLE NEGOZIALI SCUOLA USA (HARVARD)

Matrice economico-strategica

Focus > risultato della negoziazione

SCUOLA EUROPEA

Matrice psico-sociale

Focus > processo negoziale e relazione parti DUPONT

RAIFFA

SEBENIUS


APPROCCI NEGOZIALI NEGOZIAZIONE DISTRIBUTIVA (RIPARTITIVA)

NEGOZIAZIONE GENERATIVA (COOPERATIVA O INTEGRATIVA)

Competitiva / a somma 0

Collaborativa / aumento del risultato

WIN-LOSE

WIN-WIN

Max risultato

Max profitto

Es. vendita /trattativa giuslavoristica

controparti

L’attribuzione di un bene ai contendenti

partner


ATTEGGIAMENTI DI APPROCCIO CONDURRE LA NEGOZIAZIONE ATTEGGIAMENTO DURO = DISTRIBUTIVA = COMPETIZIONE MASSIMIZZARE IL PROFITTO

ATTEGGIAMENTO MORBIDO = INTEGRATIVA = COOPERAZIONE OTTIMIZZARE LA SODDISFAZIONE (DI ENTRAMBI)


UNA GRANDE NEGOZIAZIONE


IMPARARE A CALIBRARE


LA SCUOLA AMERICANA


SCUOLA DI HARVARD: LE 4 CONDIZIONI PER UNA TRATTATIVA EFFICACE

Scindere le persone dai problemi Scindere gli interessi (ciò che conta) dalle posizioni Sviluppare alternative vantaggiose per entrambi Definire i criteri oggettivi di misurazione dei risultati


NEGOZIAMO POSIZIONI

NEGOZIAMO VANTAGGI


PREPARARE LA NEGOZIAZIONE CHIARIRSI DUE ELEMENTI FONDAMENTALI PRIMA DI ANDARE AL TAVOLO NEGOZIALE

La BATNA (Best Alternative to a negotiated Agreement)

La miglior alternativa all’accordo negoziato

La ZOPA (Zone of possible Agreement)

Area in cui è possibile concludere un contratto che soddisfi entrambe le parti

Mai iniziare una negoziazione senza chiarirsi prima quale è un risultato accettabile per noi e non solo il miglior risultato


DEFINIRE L’AMBITO DELLA NEGOZIAZIONE La nostra alternativa

BATNA

(BEST ALTERNATIVE TO A NEGOTIATED AGREEMENT) Miglior alternativa all’accordo negoziato

Richiesta preventivo € 18.000

Professionista

Cliente Soglia di uscita

Soglia di uscita 10.000

14000 ZOPA = Zona di possibile accordo

WAP

(ZONE OF POSSIBLE AGREEMENT)

WALK AWAY PRICE

Per aumentare il potere negoziale meglio conoscere anche la BATNA dell’altro negoziatore

WAP

WALK AWAY PRICE


COSA FARE PER ESSERE PIÙ FORTI AL TAVOLO NEGOZIALE COME AUMENTARE IL PROPRIO POTERE NEGOZIALE BATNA (BEST ALTERNATIVE TO A NEGOTIATED AGREEMENT)

Ho una valida alternativa all’accordo?

WAP (WALK AWAY PRICE)

Qual è il valore minimo del negoziato per me accettabile?

ZOPA (ZONE OF POSSIBLE AGREEMENT) Qual è lo spazio di trattativa?

1. 2. 3. 4.

Conoscere la propria BATNA Crearsi un BATNA Rinforzare la propria BATNA Indebolire la BATNA della controparte

Essere flessibile e valutare i diversi vantaggi. La BATNA potrebbe non coincidere più con la WAP Es. sono disposto a contrattare al ribasso a fronte di vantaggi di visibilità Ampliare la ZOPA inserendo altri elementi prima non considerati lontani dal tavolo negoziale


LA NEGOZIAZIONE NELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE


QUANTE NEGOZIAZIONI PER IL PROFESSIONISTA DELL’AREA LEGALE?

INTERNA

Con il cliente

ESTERNA

Con la controparte


COME PREPARARE LA NEGOZIAZIONE: IL CLIENTE CONOSCERE LE REALI MOTIVAZIONI DEL CLIENTE • reali motivazioni del proprio cliente • obiettivi Strumenti: domande e ascolto attivo. CONSAPEVOLEZZA SUL RAPPORTO DI FORZA “INTERNO” • siamo noi i dominanti (= il cliente si fida di noi e si affida a noi), oppure è il cliente il dominante (decide lui e impone la linea da seguire, si fida poco e vuole mantenere il controllo di ogni passo). Strumenti: domande e calibrazione CHIARIRE L’AMBITO DELLA NEGOZIAZIONE • Vuol dire fare chiarezza sulla zona di possibile accordo con la controparte e quindi il valore max-min della negoziazione Strumenti: domande e fissare per iscritto


COME PREPARARE LA NEGOZIAZIONE: IL CLIENTE CHIARIRE LE REGOLE DEL RAPPORTO INTERNO • Si tratta di definire tutti gli aspetti principali che regoleranno la relazione professionale: entità degli onorari e modalità di calcolo (a forfait, incentivo, orario), timing dei pagamenti, modalità di pagamento, ogni quanto ci confronteremo sull’andamento del negoziato ecc. Strumenti: mettere per iscritto. ACQUISIRE DATI SULL’AVVOCATO DI CONTROPARTE (PER AVVOCATI) • Se negozieremo con l’avvocato di controparte sarà utile avere più informazioni possibile su: - chi è l’avvocato di controparte (esperienza, caratteristiche professionali ecc.); - che rapporto hanno cliente e avvocato (chi è dominante); - che limiti negoziali ha l’avvocato di controparte (max-min);


NEGOZIARE LA PARCELLA

Focus sui benefici


UN TEMPO….


PRINCIPI DI COMUNICAZIONE PERSUASIVA


PRINCIPI DI PERSUASIONE CONTRASTO RECIPROCITÀ COERENZA PRINCIPI DI PERSUASIONE

CONFORMISMO AUTORITÀ SINTONIA SCARSITÀ CREDIBILITÀ AFFIDABILITÀ


ROBERT CIALDINI


CONTRASTO Un evento condiziona cronologicamente quello successivo e pertanto se si presentano vicine due alternative, prima quella più gravosa e poi quella più vantaggiosa, se ne percepirà immediatamente la differenza

“Effetto Alone”


RECIPROCITÀ Quando viene offerta qualcosa si è portati a ricambiare, in modo particolare se è completamente inattesa


COERENZA Quando si prende una posizione si è portati a difenderla anche a costo di andare contro i nostri interessi, perché è socialmente condannata l’incoerenza

“Proprio per questo…” “Vuoi davvero…allora…” “Quanto conta per te?....allora…”

“Sei davvero convinto?...dunque…” Se così è…di conseguenza…” “Se pensi che…sarai d’accordo che…”


Da qui discende il principio del DISPENDIO SPRECATO

Quanto più ho investito su un comportamento, tanto più rimarrò legato alla condotta tenuta


CONFORMISMO Le persone tendono a conformare i propri comportamenti a quelli di coloro che ritengono simili, per soddisfare il bisogno di appartenenza ad un gruppo


AUTORITÀ Quando un’opinione o informazione deriva da un esperto o autorità acquista maggior valore e le persone sono più disposte a seguirla


SIMPATIA (SINTONIA) Tendiamo ad acconsentire alle richieste di chi è simile a noi, perché pensiamo che abbia la stessa scala di valori. Siamo inoltre portati ad accondiscendere a chi ci è più simpatico


SCARSITÀ Le opportunità ci appaiono più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata


CREDIBILITÀ E AFFIDABILITÀ Le persone una volta che ci hanno dato credito saranno più favorevoli a darcelo nuovamente

1) Essere precisi

2) Essere oggettivi


QUALCHE TECNICA PERSUASIVA REFRAMING PARTIRE CON RICHIESTE ELEVATE INDEBOLIRE LE CONVINZIONI CON I DUBBI TECNICHE DI PERSUASIONE

FORZA DELLA RIPETIZIONE INVENTARE UN NEMICO COMUNE ESTERNO USO DEL NOME DELL’INTERLOCUTORE ALL’INIZIO E FINE DELLA FRASE USO DI ESPRESSIONI DI GRATITUDINE L’ILLUSIONE DI LIBERTÀ


GLI ELEMENTI PSICOLOGICI DELLA TRATTATIVA


Se una cosa ci appartiene tendiamo a sopravvalutarla”


Approccio mentale a “somma zero” per molti (soprattutto legali)


Convinzioni che chi è aggressivo è più forte (soprattutto se con il legale è presente il cliente)


“

Si attribuisce maggior peso a ciò che si potrebbe perdere piuttosto che ai vantaggi che si potrebbero ottenere

�


“

Convinzione che le concessioni sono segno di debolezza

�


QUALCHE TRUCCO


1 Il concorrente che non esiste‌


2 Il collega cattivo che fa da spalla‌


3 Il capo che non accetterebbe mai‌


4 Individuare un nemico comune esterno‌


5 Le scadenze creano ansia e riducono le opzioni‌


TATTICHE NEGOZIALI


1 Non so nulla > per avere informazioni


2 Chi gioca in casa prepara l’ambiente


3 Ultimatum > prendere o lasciare‌ma davvero?


4 Usare il tempo come alleato (sfibrare)


5 Tattica del “salumiere” ancora un po’, avrei bisogno di…


6 Il silenzio per creare stati di soggezione e ansia


7 Controbilanciare sempre “concessioni-richieste�


NEGOZIARE PER GESTIRE I CONFLITTI



LE REGOLE FONDAMENTALI


SCINDERE LE PERSONE DAI PROBLEMI


MAI ATTACCARE L’IDENTITÀ


LASCIARE SEMPRE UNA VIA DI FUGA


10 REGOLE PER COMUNICARE CON EFFICACIA 1. Trova una base comune e parti da lì 2. Coinvolgi l’altro facendo domande 3. Ascolta con interesse ciò che l’altro ha da dire 4. Cerca di capire quali sono le esigenze e l’interesse dell’altro che determinano il suo punto di vista altrimenti parlerete di pretesti 5. Cerca di capire quali sono le paure dell’altra parte che lo spingono a comportarsi in quel modo critico o aggressivo 6. Usa l’umorismo per scaricare le paure e ammorbidire la tensione reciproca 7. Cerca strategicamente di avere un punto di vista oggettivo dicendo qualcosa che ti mette in discussione, con cui ammetti qualche errore o torto 8. Parti dalla convinzione che esistono numerosi punti di accordo e che si tratta solo di trovarli 9. Distingui le difficoltà e i problemi dalle persone 10. Sospendi il giudizio e parla del fatto e non dell’identità altrui


CONFLITTI IN STUDIO Conflitti tra colleghi

Conflitti tra gerarchie

Conflitti con il titolare


CONFLITTI IN STUDIO DIFFERENTI VALORI CATTIVA GESTIONE COLLABORATORI

PROMESSE NON MANTENUTE

COMPETITIVITA’

GIOCHI DI POTERE

CONFLITTI

INGIUSTIZIE/PREF ERENZE

DIVERSI OBIETTIVI STRESS/RITMI


CONFLITTI IN STUDIO EMAIL

RELATA REFERO

OCCASIONI

COLLOQUI

RIUNIONI


TEST Quali sono le prime 3 cause di conflitti in Studio?

Come vengono gestite?

Quali conseguenze comportano?

Quali sono i “danni prodotti�


LA GESTIONE DEI CONFLITTI NOI

Parte in causa Terzi

COMPORTAMENTI PIÙ DIFFUSI IN STUDIO

Negoziazione Mediazione

Negazione

Evitamento

Aula giudiziaria

Cercare colpe (torto/ragione)


TEST Quale è il tuo modo di affrontare i conflitti in Studio?

Quale convinzione è alla base di tale approccio?

Quali sono normalmente gli esiti?

Quale scopo ti poni?

Potresti fare di meglio? Come?


COME NASCE L’APPROCCIO AL CONFLITTO La gestione dei conflitti è legato alla principalmente alla gestione delle emozioni Quindi trova nella cultura dell’individuo Ruolo fondamentale lo giocano le CONVINZIONI e gli SCHEMI DI COMPORTAMENTO che si formano nei primi 6 anni di vita e poi vengono ritoccati fino ai 12 anni, per poi essere confermati e consolidati nell’adolescenza e nell’età adulta

Diventano così il nostro COPIONE relazionale



Grazie per aver partecipato!


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