05/2013 FGE S.r.l. - Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) - Bimestrale - Anno XVI - 05/2013
SocietĂ Oftalmologica Italiana
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NOTIZIARIO
SOI
ISSN - 1973-9427 Tribunale di Asti n° 1/98 del 22/7/1998 Redazione FGE - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle 7/F 14050 Moasca (AT) Nicole Togni e-mail: n.togni@fgeditore.it
SOMMARIO 3 4
Direttore Responsabile Monica Assanta Comitato TECNICO SCIENTIFICO Costantino Bianchi Pier Enrico Gallenga Vittorio Picardo Gerardo Santoni RESPONSABILE SCIENTIFICO Costantino Bianchi Pubblicità FGE S.r.l. Reg. Rivelle 7/F 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 e-mail: info@fgeditore.it
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Editoriale News • Matteo Piovella è confermato Presidente SOI • Accordo Soi-ESCRS 2014 ASMOOI • RC Professionale Ortottisti: solo con ASMOOI Reportage dal 93° Congresso Nazionale SOI Legal • Agli specialisti viene richiesta una diligenza speciale Dalle aziende Eventi Iscrizione 2014 • Quote associative - Perché associarsi Convenzioni SOI • Opportunità per i Soci
Stampa FGE S.r.l. - Moasca (AT) Tiratura copie: 9.000 Formato: 21x29,7 cm Diffusione: spedizione postale, gratuita, a tutti gli oculisti italiani Tariffe Pubblicitarie Pag. intera quadricromia Pag. intera b/n 1/2 pagina quadricromia 2°/3° copertina 4° copertina I.P. b/v interno mista Publiredazionale Veicolazione I.P. Pagina posizione speciale Video Intervista
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NOTIZIARIO
SOI
editoriale Inizia un nuovo anno e inizia anche un quadriennio di lavoro per il nuovo consiglio direttivo eletto durante il 93° Congresso SOI a Roma. Sono diverse le sfide che ci attendono e le affronteremo tutte con il consueto impegno e slancio. Innanzitutto saremo impegnati nell’affermazione dell’ imprescindibile ruolo di riferimento tecnicoscientifico dei Medici Oculisti. La Fondazione “Insieme per la Vista” attivata a fine 2013 sosterrà a pieno regime questo obiettivo . Si tratta di un soggetto nuovo, di cui in Italia si sentiva la mancanza, che servirà ad affermare l’importanza e il ruolo insostituibile del medico oculista e che sarà presente su tutto il territorio. Attraverso questo soggetto potremo far confermare, in modo chiaro e una volta per tutte, la titolarità dei medici oculisti per quanto riguarda servizi fondamentali quali la prevenzione, la cura e la ricerca. Inviteremo tutti i cittadini a sostenere la Fondazione e i 7.000 oculisti italiani a donare l’importo equivalente a una visita oculistica per pagare i medici giovani o specializzandi che verranno reclutati per offrire visite gratuite ai più bisognosi. Attraverso la Fondazione Insieme per la Vista ci proponiamo di tutelare anche la qualità delle prestazioni oculistiche erogate ai cittadini italiani e gli stessi medici nella loro attività quotidiana, in modo che a cascata si possa mantenere il livello d’eccellenza dell’oculistica italiana. Un’impresa non facile: basti ricordare che la chirurgia della cataratta, che rappresenta l’83% dell’attività dei reparti ospedalieri, è passata negli ultimi 6-7 anni da un rimborso di più di 2.000 euro a un rimborso di 600 euro. Questo appiattimento economico ci costringerà a insistere, con sempre maggiore convinzione, presso tutte le sedi opportune per riuscire a introdurre la compartecipazione di spesa da parte del paziente, in modo da mantenere il corretto livello qualitativo per le operazioni “normali” e poter offrire, al contempo, una chirurgia “personalizzata” a chi è in grado di coprirne i costi. Senza la compartecipazione di spesa, l’oculistica italiana rischia di perdere la sua posizione di eccellenza a livello mondiale. Nei prossimi quattro anni, insomma, dovremo affrontare questioni le cui soluzioni ci appaiono del tutto ovvie, ma che purtroppo nel nostro paese non lo sono affatto. Dopo anni in cui abbiamo subito grandi penalizzazioni e siamo stati costretti a interfacciarci con interlocutori non all’altezza, oggi siamo più forti e organizzati e possiamo mettere questi obiettivi in agenda in modo più consapevole e realistico. La competenza dei medici oculisti italiani è assodata e fuori discussione. Speriamo, prima o poi, di trovarne altrettanta nei nostri interlocutori istituzionali.
EDITORIALE
Un nuovo quadriennio di sfide
Matteo Piovella Presidente SOI
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NOTIZIARIO
NEWS
SOI
Matteo Piovella è confermato Presidente SOI Matteo Piovella è stato confermato Presidente della Società Oftalmologica Italiana per la seconda volta con 637 voti a favore rispetto i 409 ottenuti dal suo avversario. Hanno votato 1083 soci SOI. La proclamazione è avvenuta nel corso del 93° Congresso Nazionale di Roma. La conferma di Piovella evidenzia come il programma ed il positivo lavoro messi in atto negli anni dal Presidente uscente sono stati apprezzati e condivisi dalla maggioranza degli oculisti italiani. Infatti, sotto la sua guida la Società Oftamologica Italiana ha quadruplicato il numero degli iscritti potendo oggi contare sulla presenza attiva di 4800 Soci. Per questo la SOI è diventata la Società Oftalmologica più grande d’Europa. Si conferma, pertanto, la continuità direttiva della SOI nel logico aggiornamento del Consiglio Direttivo che ha visto un riferimento significativo nel Segretario Tesoriere Teresio Avitabile. La Lista ‘Insieme per la SOI’ è stata eletta con 909 voti. Il nuovo Consiglio Direttivo SOI 2014-2017 sarà così composto: Romolo Appolloni, Teresio Avitabile, Emilio Campos, Michele Coppola, Stefano Gandolfi, Edoardo Midena, Stefano Miglior, Antonio Mocellin, Alberto Montericcio, Marco Nardi, Antonio Rapisarda, Scipione Rossi, Pasquale Troiano, Lucio Zeppa.
SOI Società Oftalmologica Italiana
A tutti gli eletti, effettivi in carica a partire dal 1 gennaio 2014, i migliori auguri per un positivo e proficuo impegno a vantaggio e sostegno della SOI.
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L’accordo prevede una riduzione sulla quota di iscrizione alla ESCRS - European Society of Cataract and Refractive Surgeons. I soci iscritti a SOI per l’anno 2014 potranno aderire all’ESCRS per l’anno 2014 al costo di 100 Euro (invece di 150 Euro). Non perdete questa opportunità!
Sono inclusi i seguenti benefits: – – – – – – – – – –
Riduzione delle quote di registrazione ai Congressi ESCRS Abbonamento “Journal of Cataract and Refractive Surgery” (12 uscite – solo Full Members) Accesso online “Journal of Cataract and Refractive Surgery” Abbonamento “ESCRS EuroTimes” Bollettino Bimestrale eTIMES Diritto di voto (solo Full Members europei) Accesso all’area riservata ai soci nel sito ESCRS www.escrs.org Accesso al iLearning (la piattaforma online accreditata CME) Accesso all’ESCRS on Demand Kit contenente il certificato rilasciato ai soci ESCRS, la tessera associativa, la password e il codice di accesso per l’area riservata del sito.
NEWS
Accordo Soi-ESCRS 2014
Gli Specializzandi usufruiranno dell’iscrizione gratuita. Dai suddetti benefits sono esclusi il diritto di voto e la ricezione della copia cartacea del Journal. Le coordinate bancarie per il pagamento sono le seguenti: SOI - UNICREDIT SPA Iban IT16 A 02008 05119 000102264203 Causale: adesione accordo SOI/ESCRS 2014 N.B. Il suddetto importo dovrà essere pagato singolarmente e non potrà essere cumulato con altre operazioni di pagamento a favore di SOI.
SOI Società Oftalmologica Italiana
Tutti i soci in regola con la quota SOI 2014 possono usufruire della promozione ESCRS e inviare la loro adesione alla nostra segreteria via fax al n° 06 44 68 403 oppure al seguente indirizzo: segreteria@sedesoi.com, unitamente ad una copia dell’avvenuto pagamento ove richiesto.
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NOTIZIARIO
SOI
RC Professionale Ortottisti: solo con ASMOOI Tutti gli ortottisti assistenti in oftalmologia che aderiscono ad ASMOOI, Associazione Sindacale dei Medici Oculisti e Ortottisti Italiani, con la quota di iscrizione annuale di 100 euro beneficiano di una polizza assicurativa di responsabilità civile. CARATTERISTICHE PRINCIPALI • massimale di 1.000.000 di euro per il risarcimento di danni cagionati a terzi e derivanti dall’esercizio dell’attività professionale dell’ortottista, assistente in oftalmologia; • oggetto dell’assicurazione è l’esercizio dell’attività professionale di ortottista - assistente in oftalmologia; • per i casi di colpa grave, la polizza garantirà l’assicurato dell’indennità da questo dovuta, se civilmente responsabile ai sensi di legge, in caso di rivalsa esercitata dall’Ente presso cui il medesimo esercita la propria attività professionale; • l’assicurazione vale per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta all’Assicurato nel corso del periodo di validità dell’assicurazione, purché conseguenti ad un comportamento colposo posto in essere non oltre cinque anni prima della data di effetto della copertura assicurativa. La garanzia è valida anche per • l’impiego di apparecchi a raggi X ed altre tecniche radianti ed altre tecniche di immagine per scopi diagnostici e terapeutici con esclusione dei danni riconducibili a guasti dei macchinari utilizzati; • l’utilizzo di tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica; • la responsabilità civile derivante all’Assicurato da fatto colposo o doloso commesso da dipendenti o collaboratori subordinati non medici; • la proprietà e conduzione dei locali adibiti a studio professionale e delle attrezzature ivi esistenti; • l’attività libero professionale sia intra muraria sia extra muraria svolte in base al D.M. 28/2/1997; • le perdite patrimoniali cagionate a terzi nello svolgimento dell’attività professionale; • estensione, nel caso di cessazione volontaria dell’attività dell’Assicurato (es. pensionamento, invalidità o morte) della garanzia per l’attività svolta con conseguente facoltà di richiedere da parte dell’Assicurato o dei suoi eredi, un importo pari alla annualità in corso a copertura delle richieste di risarcimento per la durata di ulteriore 5 anni.
SOI Società Oftalmologica Italiana
Il Socio ASMOOI con la stessa quota annuale può, inoltre, usufruire di: • accesso gratuito ad almeno un Congresso Nazionale SOI • tutela sindacale a difesa della professione • consulenza fiscale e tributaria qualificata • aggiornamento professionale ECM (residenziale e FAD), su territorio nazionale • accesso gratuito ad almeno un Congresso SOI • convenzioni esclusive, dedicate alla professione e al tempo libero • promozioni Speciali, attivate nel corso dell’anno • info periodiche online sulle più importanti novità legislative, giurisprudenziali, sindacali, utili alla sfera dei diritti degli addetti ai lavori.
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Ogni informazione è disponibile sul sito www.asmooi.com: tra i SERVIZI sono consultabili le condizioni contrattuali della polizza assicurativa, mentre alla pagina ISCRIZIONE è a disposizione il Modulo di adesione da compilare e rispedire alla segreteria ASMOOI, insieme alla documentazione necessaria per associarsi. Per informazioni: Segreteria ASMOOI – Tel./Fax 06 44340015 – asmooi@asmooi.com
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REPORTAGE
SOI Società Oftalmologica Italiana
REPORTAGE
Nuova formula, grande successo
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La 93° edizione del Congresso SOI è andata al di là di ogni più rosea aspettativa: mentre altri eventi di oftalmologia nel 2013 hanno registrato una flessione anche del 20-30% delle presenze, noi abbiamo superato le 2.500 presenze. Un risultato straordinario, soprattutto perché arriva in un anno di cambiamento epocale, con le giornate congressuali spostate dai tradizionali mercoledì-sabato agli attuali venerdì-lunedì. Spesso i cambiamenti, anche positivi, generano resistenze e ansie: nel nostro caso, alla luce dei risultati, possiamo dire che gli oculisti hanno risposto in modo assolutamente positivo. Questo successo è il frutto del grande impegno profuso nell’organizzazione del congresso, affinché potesse raggiungere il più alto livello qualitativo possibile in termini di servizi e di contenuti. Per farlo abbiamo individuato i migliori esperti in ogni campo e loro si sono messi a disposizione e impegnati per costruire un programma ricco, vario e il più possibile completo. Lo scopo dei Congressi SOI, infatti, è quello di mettere in collegamento, nel più breve tempo possibile, coloro che hanno sviluppato nuove conoscenze con coloro che le devono applicare sui pazienti. Riteniamo, confortati dai numeri, di esserci riusciti anche grazie all’impegno del Comitato Scientifico, del Consiglio Direttivo e di tutta la Segreteria, cui va un caloroso ringraziamento. Ringrazio inoltre i chirurghi e i relatori delle varie sessioni e infine le aziende espositrici. Matteo Piovella
REPORTAGE
Uno scrosciante applauso della sala Cavalieri gremita ha salutato l’intervento della Ministra per l’integrazione Cécile Kyenge al Congresso Nazionale SOI. «Siamo molto felici della presenza di un Ministro della repubblica al congresso SOI», ha sottolineato il presidente Matteo Piovella nell’annunciarla. «Ma il motivo principale della nostra soddisfazione è il fatto di essere molto rassicurati dalla presenza di una persona che per cultura, lavoro, dedizione, è in grado di comprendere la nostra posizione di medici oggi in Italia, con i tantissimi problemi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno», ha aggiunto Piovella. «Purtroppo spesso ci sentiamo penalizzati dal fatto di dover interloquire con persone che non hanno gli strumenti, l’esperienza e le capacità necessarie a comprendere le difficoltà che i medici sono costretti ad affrontare quotidianamente. Ecco perché riteniamo straordinaria la presenza di una Ministra che è anche un medico oculista e naturalmente l’abbiamo nominata socio onorario della SOI. Pur essendo certi delle sue competenze nel ruolo che ricopre, però, avremmo preferito che occupasse un’altra sedia nel consiglio dei Ministri». «Ringrazio tutti per questa accoglienza», ha risposto Cécile Kyenge. «Per me è emozionante tornare nei luoghi dove sono cresciuta professionalmente. Ho fatto l’oculista dal 1995 fino al mese di marzo di quest’anno. Questa è la mia professione, quella per la quale ho investito tutta la mia vita. Il mio sogno non era quello di diventare Ministra, ma bensì medico oculista e sono riuscita a realizzarlo», ha aggiunto. «Essere medico non vuol dire solo curare i pazienti, ma essere a disposizione degli altri e avere la capacità di formare i giovani, che a volte non riescono a realizzare il loro sogno, ma non per questo devono arrendersi. Noi, come istituzioni, dobbiamo accompagnare questo sogno, questo percorso con la formazione, che deve essere sempre più di qualità. Io ho imparato queste cose nel mio percorso professionale, dall’università Cattolica di Roma, dove mi sono laureata, all’Università di Modena dove mi sono specializzata e all’Ospedale Santa Maria di Reggio, dove ho lavorato. Devo dire grazie, in particolare, al dottor Cappuccini, che è stato il mio maestro e mi ha aiutato a realizzare un altro mio sogno, quello di restituire le cose che ho imparato alle persone meno fortunate». Luca Cappuccini è il direttore del reparto di oculistica dell’Ospedale Maggiore di Bologna che ha promosso l’erogazione di borse di studio per formare medici in grado di operare in Africa. «Io sono Ministra per l’integrazione, ma faccio parte di un governo e posso essere a disposizione anche per qualunque tema o esigenza sulla professione di oculista, che è la mia e tale rimarrà anche quando non sarò più ministra», ha concluso.
SOI Società Oftalmologica Italiana
Cécile Kyenge, Ministra dell’Integrazione, Socia Onoraria SOI
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REPORTAGE SOI Società Oftalmologica Italiana
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Live surgery al 93° Congresso Nazionale SOI: un grande lavoro di squadra I pazienti della seduta di live surgery sono stati controllati. «Tutti presentavano un decorso post operatorio più che favorevole», ci ha confermato Ciro Tamburrelli, direttore e primario dell’ospedale oftalmico di Roma, sede nella quale è stata organizzata la due giorni di chirurgia in diretta. Tirare le somme dopo due giorni di attività scientifica non è facile, perché chi vede la manifestazione dall’auditorium è spettatore solamente di quel momento di “perfezione organizzativa” che consente la trasmissione dell’intervento chirurgico programmato come l’evento importante di quel momento. E se in più l’utilizzazione di tecnologica 3D ci mette la sua parte di maggior veridicità della sensazione visiva, il successo è facile da prevedere, ma non è a tutti ben noto o comprensibile quanta fatica e quanto impegno sia invece necessario per realizzare questa manifestazione, che poi svanisce nell’ambito di due o tre sessioni. Radunare pazienti con cataratta o con un glaucoma o con altra patologia vitreo retinica si pensa sia semplice, in una grande struttura. «E invece, cari colleghi e amici», prosegue Tamburrelli, «il lavoro deve iniziare tanti mesi prima, perché vanno scelti sia casi più ordinari che casi più complessi, bisogna che il paziente accetti la realtà dell’evento scientifico, la possibilità di essere operato da un chirurgo esterno alla struttura a lui nota e che soprattutto si armi di tanta pazienza per rientrare all’interno di un percorso organizzativo che molte volte deve essere cambiato all’ultimo istante». In effetti è vero, l’attività di preparazione del convegno è iniziata durante l’estate e si è ancor più espressa dal mese di settembre in poi, con una serie di operatività a livelli differenti e che hanno riguardato Ciro Tamburrelli e tutto il gruppo dell’ospedale oftalmico per la scelta dei pazienti e la programmazione chirurgica, la direzione generale della ASL e la direzione sanitaria per i nulla osta relativi, i permessi per il personale esterno alla struttura, la GDS per i sopralluoghi tecnici e infine le aziende che dovevano fornire le attrezzature tecnologiche e i devices per ciascun paziente. Una macchina, comunque, che ha risposto alla perfezione, con il coordinamento a distanza di Matteo Piovella e del suo staff, tra cui le preziosissime Flavia ed Erika, Ciro Tamburrelli, e il suo team che si allarga alle caposala delle accettazioni sanitarie, al personale di reparto e ai due caposala del blocco operatorio Carmine e Roberto e a tutto il personale del complesso chirurgico, dagli infermieri al personale ausiliario. Un grande lavoro di gruppo, che è stato affrontato con serietà, impegno e professionalità, ma con tanto amore e soddisfazione, così come i loro visi sorridenti anche se stanchi dimostrano nella foto a fine mattinata. Bravi tutti quanti! Vittorio Picardo
a cura di Costantino Bianchi
Prof. Abbott, come si trova in Italia? Era mai stato ad un Congresso SOI? Benissimo, grazie. È la seconda volta che partecipo ad un Congresso della SOI, la prima è stata circa un anno fa a Milano. In realtà, essendo la famiglia di mia moglie originaria di un paese vicino a Udine, posso dire di sentirmi quasi a casa. E che impressione ha avuto del livello dell’Oftalmologia Italiana? Quali sono a suo parere i punti di eccellenza e dove invece potrebbe migliorare? L’impressione che ho tratto dalla mia partecipazione ai lavori congressuali è stata eccellente. Negli anni passati talvolta i colleghi statunitensi venivano in Italia per “insegnare”, ma adesso il dialogo si svolge su un livello assolutamente paritario. Ho visto un’eccellente chirurgia in diretta e anche le presentazioni non avevano assolutamente nulla da invidiare a quelle che vedo negli Stati Uniti e in altre nazioni all’avanguardia. Anzi, parlando più in generale devo ammettere che in taluni settori, nei quali le regole abbastanza costrittive della FDA ci impediscono di utilizzare da subito strumenti e procedure molto innovativi, per noi oftalmologi americani è spesso molto utile e istruttivo ascoltare le comunicazioni dei colleghi europei in generale e italiani in particolare, specie per quanto riguarda la chirurgia. Ovviamente, la mia opinione ha valore solo per quanto riguarda il segmento anteriore dell’occhio, per il resto non sono qualificato ad esprimere opinioni.
SOI Società Oftalmologica Italiana
Professore di Oftalmologia al Beckman Vision Center, Università della California, San Francisco e Past President della American Academy of Ophthalmology
REPORTAGE
Intervista a Richard L. Abbott
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REPORTAGE SOI Società Oftalmologica Italiana
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Veniamo ora a temi che riguardano più strettamente le presentazioni che lei ha fatto al Congresso. Lei ha detto che anche se attualmente per la chirurgia oculare, soprattutto della cataratta, la più praticata è l’anestesia topica, vi è un certo ritorno di preferenze per l’anestesia locale per infiltrazione. Come lo spiega? Chiaramente, l’anestesia topica continua a godere di una larga popolarità ma in non pochi casi i chirurghi in USA preferiscono oggi praticare un’anestesia per infiltrazione locale. Questo nei casi difficili; nei pazienti che non danno sufficienti garanzie di collaborazione, vuoi per l’età che per le condizioni mentali; quando si richieda una affidabile stabilità del bulbo oculare. Inoltre, alcuni chirurghi si sentono più sicuri lavorando con un’anestesia che sia meno dipendente dalla collaborazione dei pazienti. L’età media dei nostri pazienti si sta allungando sempre più, abbiamo sempre più numerosi i casi di deficit dell’udito e dell’attenzione, e quindi ecco che il pendolo sta tornando un poco indietro. In estrema sintesi, come per le tecniche chirurgiche anche quelle anestesiologiche vanno “cucite su misura” sulle necessità del singolo paziente. Che ne dice del ruolo dell’anestesista nella chirurgia oftalmica? Come giudica alcune opinioni per cui “Basta che l’anestesista sia presente nell’edificio dove si opera”? Per essere franco, devo dire chiaramente che la trovo una pazzia. È assolutamente impossibile che un chirurgo oftalmico, impegnato in un procedura che focalizza tutta la sua attenzione sul campo operatorio, con ambedue le mani impegnate (e praticamente anche i piedi) possa prestare attenzione alle esigenze generali del paziente. Il paziente va seguito sotto il profilo delle sue funzioni vitali mediante monitoraggio continuo elettrocardiografico, ossimetrico, della frequenza cardiaca e respiratoria, della pressione arteriosa. Da noi abbiamo una figura intermedia, l’infermiere con specializzazione in anestesia, che è in grado di fare tutto questo e, soprattutto, è in grado di “tirar fuori” il paziente da un eventuale stato di depressione respiratoria, cardiocircolatoria o dello stato di coscienza. Dove queste figure intermedie non sono disponibili, è necessario che un anestesista sia presente. Al massimo, si può discutere se può seguire anche un altro paziente nella stessa sala o in quella accanto, ma non oltre. Noi siamo totalmente responsabili della salute del paziente, e qui non si tratta nemmeno più di un rischio oculare, ma di un rischio per la sopravvivenza. Grazie infinite, Prof. Abbot, per averci così chiaramente illustrato il suo pensiero. Grazie a voi per avermi invitato.
REPORTAGE
La SOI SOE Medal Lecture 2013 è andata a Roberto Dell’Omo, ricercatore in Oftalmologia presso l’Università degli studi del Molise, Campobasso, che ha tenuto la lettura magistrale “In vivo near-infrared fluorescence imaging of aqueous humor outflow structures”. «Si esplorano le potenzialità dell’associazione indocianinaviscoelastico come nuovo “tracer” per la visualizzazione delle vie di deflusso dell’umor acqueo in vivo», ci ha spiegato. «La speranza è che tale metodica, per il momento invasiva perché connessa all’intervento di canaloplastica, possa, grazie alla tecnologia dei liposomi, divenire una procedura ambulatoriale in grado di fornire informazioni importanti per il trattamento dei pazienti affetti da glaucoma». Dell’Omo ha naturalmente espresso soddisfazione per la SOI SOE Medal Lecture. «È un grande onore per me e per il gruppo con cui ho lavorato ricevere questo prestigioso riconoscimento», ha commentato. «Ringrazio di cuore i componenti del team che hanno lavorato a questo progetto, innanzitutto il professor Costagliola e il dottore Lucio Zeppa che sono gli ideatori, poi il professor Luigi Ambrosone, che ha curato l’aspetto chimico-fisico e il professor Germano Guerra, responsabile della valutazione istologica. Mi hanno scelto come portavoce delle loro intuizioni e dei risultati che hanno ottenuto lavorando intensamente per lo sviluppo di questa nuova metodica. Condivido questo riconoscimento con la mia famiglia e i colleghi che mi hanno pazientemente e affettuosamente supportato durante lo svolgimento del lavoro». Abbiamo infine chiesto a Dell’omo quali sono i suoi progetti per il futuro e se ha un sogno nel cassetto. «Da un anno lavoro come ricercatore presso l’Università degli studi del Molise», ci ha risposto. «È un impegno che mi appassiona, una sfida in una realtà piccola e di recente costituzione, ma che credo abbia grandi potenzialità. Il sogno nel cassetto è quello di fornire il mio contributo per la crescita e lo sviluppo del nascente Dipartimento di Oftalmologia».
SOI Società Oftalmologica Italiana
SOI-SOE Medal Lecture sulla visualizzazione delle vie di deflusso dell’umor acqueo
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REPORTAGE
Mario Zingirian SOI Medal Lecture sulla vitreolisi enzimatica
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È andata a Mario Romano, classe 1978, la Mario Zingirian SOI Medal Lecture 2013. Argomento della lettura magistrale, la vitreolisi enzimatica. «Abbiamo a oggi il modo per modificare la storia naturale di alcune patologie dell’interfaccia vitreoretinica, laddove una vigile attesa, per poi procedere con una vitrectomia, era invece la sola alternativa prima dell’avvento della vitreolisi», ci ha spiegato. «Un distacco posteriore di vitreo anomalo è in grado di generare un’adesione del vitreo che può determinare una trazione e/o un foro maculare con irreversibili danni funzionali. Scopo della mia lettura è riclassificare l’interfaccia con una nomenclatura confacente alle nuove potenzialità terapeutiche e definire un’adeguata selezione del paziente per ottenere i migliori risultati funzionali. Come provato da letteratura i migliori candidati a tale approccio sono pazienti fachici con età inferiore ai 65 anni. La lesione all’OCT deve essere inferiore ai 1.500 microns per adesione e trazione vitreo maculare (VMA/VMT), e inferiore a 400 microns in caso di fori maculari (FTMH) con trazione vitreale ancora presente. I risultati migliorano ulteriormente se il paziente ha lesioni inferiori a 1.000 microns per VMA/VMT e inferiori a 250 microns per FTMH». Romano, che attualmente lavora presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), dove è responsabile dell’attività clinica e di ricerca in patologie vitreo-retiniche, nonostante la giovane età ha già alle spalle grandi esperienze. Non mancano, naturalmente, progetti e sogni nel cassetto e non necessariamente sono tutti legati all’oftalmologia. «Le passate esperienze estere mi hanno aiutato, oltre che nella formazione, nel dare un giusto equilibro e peso alle cose, a pianificare i progetti con razionalità, a maturare un giusto rapporto con pazienti e colleghi. A oggi il sogno nel cassetto è creare un gruppo di entusiasti chirurghi vitreoretinici capace di innovare combinando l’attività assistenziale a quella di ricerca. E poi c’è altro altrettanto importante: un paio di settimane fa ho corso una maratona con un buon tempo al di sotto delle 4 ore, spero in futuro di riuscire a correrne altre facendo meglio». In attesa di migliorare le prestazioni da maratoneta, Romano si gode il meritato riconoscimento della SOI. «Ringrazio di cuore l’intero consiglio direttivo della SOI per avermi ritenuto degno per conferimento di questo prestigioso premio. Desidero condividere questo riconoscimento con mia moglie Martina, che ringrazio per il suo sforzo quotidiano e per il suo continuo sostegno, e con i miei due figli Lucia e Ferdinando ultimo nato da appena 2 mesi. Grazie davvero».
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Alfredo Reibaldi, Direttore scientifico del Polo Nazionale per la Prevenzione della cecità della Sezione Italiana della International Agency For The Prevention Of Blidness (IAPB), ha tenuto la lettura magistrale intestata a Renato Frezzotti sul melanoma uveale. «Si tratta di un tumore purtroppo frequente a tutte le latitudini e molto aggressivo», ci ha spiegato. «La mia lettura, trattandosi di un argomento ben conosciuto, riporta quelli che sono gli argomenti più nuovi quali lo studio genetico, che consente delle implicazioni non solo diagnostiche, ma apre nuovi possibili scenari per quanto riguarda il trattamento del tumore e possibilmente anche delle metastasi», ha aggiunto. «La diagnostica, accanto a capisaldi come l’oftalmoscopia, l’ecografia standardizzata e l’angiografia retinica soprattutto con il verde di indocianina, presenta delle novità quali l’autofluorescenza o la biopsia del tumore, che ci consentono di arrivare a una diagnosi quanto più certa possibile. Le indicazioni al trattamento sono presentate alla luce della letteratura ma anche forti dell’esperienza che ci siamo fatti a Catania nella Clinica Oculistica dell’Università con l’istituzione del centro regionale per il trattamento del melanoma oculare 12 anni fa, per cui abbiamo potuto raccogliere una casistica molto numerosa proveniente da tutta la Sicilia e, grazie al trattamento con l’acceleratore di protoni di alcuni particolari tipi di melanoma, da altre regioni Italiane». L’attività chirurgica svolta personalmente dal professor Reibaldi o sotto la sua responsabilità, infatti, copre tutta la gamma degli interventi oftalmici, attualmente con un numero annuale di circa 2.000 interventi di elezione, cui vanno aggiunte 25.000 prestazioni annue svolte nei vari ambulatori e Centri specialistici dell’Istituto, comprendenti gli interventi ambulatoriali. Il professor Reibaldi ha espresso la sua soddisfazione per la Medal Lecture: «Sono onorato, perché l’occasione mi dà modo di parlare del professor Renato Frezzotti che per me, pur non essendo un suo allievo, ha rappresentato un punto di riferimento costante per le sue doti cliniche e scientifiche e per il suo rigore morale», ha commentato. «Ovviamente al giorno d’oggi è impossibile fare tutto da soli, specie nel campo dei tumori, per cui sono profondamente grato a tutti i collaboratori del centro di oncologia oculare della Clinica Oculistica della nostra Università, che sicuramente sotto la direzione del mio allievo professor Teresio Avitabile, che ha preso il mio posto, faranno ancora meglio nell’interesse dei pazienti che si affidano alle nostre cure», ha concluso.
REPORTAGE
Renato Frezzotti SOI Medal Lecture sul melanoma uveale
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REPORTAGE
I premi ASMOOI 2013
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Il premio ASMOOI “Una vita spesa per la professione di medico oculista” è andato quest’anno a Giustino Boccassini, Primario Oculista presso l’Ospedale C.T.O. di Roma, e a Francesco Tita, Responsabile provinciale servizi territoriali di Oculistica ASP 3 di Catania. Giustino Boccassini ha al suo attivo una casistica operatoria di più di 10.500 interventi di ogni tipologia di chirurgia oculare, con particolare riguardo al segmento anteriore dell’occhio. «Non sono soltanto soddisfatto per questo riconoscimento, ma anche sorpreso e commosso», ha commentato. «Desidero dedicare questo premio alla mia famiglia, a mia moglie in particolare, per la comprensione e l’aiuto costante. Da sinistra: C.M. Villani, G. Boccassini, A. Rapisarda Un ringraziamento va al Professor Mario Stirpe per l’amicizia e la stima da sempre dimostratemi». Gli abbiamo chiesto qual è stato il suo maggior successo come oculista, quello che gli ha dato maggior soddisfazione. «La più grande soddisfazione sono certo di averla ottenuta nell’aiutare tutti quei pazienti che nel corso degli anni ho avuto modo di incontrare e che con il loro affetto sincero mi hanno dimostrato la loro gratitudine», ci ha raccontato. «Inoltre grande soddisfazione mi è derivata dall’aver contribuito a realizzare un miglior funzionamento delle strutture pubbliche nelle quali ho operato quale dirigente (Ospedale CTO-Alesini e Ospedale Oftalmico di Roma). Tale obiettivo è stato raggiunto, seppure con grandi difficoltà e sacrifici come può ben comprendere chi lavora nella struttura pubblica, anche grazie all’ausilio di operatori motivati. La grande affettuosità e riconoscenza dei pazienti, in tutti questi anni, ne è la testimonianza». L’impegno di Boccassini, naturalmente, non finisce qui. «Per un futuro che mi auguro ancora lungo», ha concluso, «vorrei continuare a svolgere la mia attività come oculista accanto a mia figlia Barbara, che ha scelto di seguire le mie orme, e a dedicarmi a fare il nonno, come già faccio da alcuni mesi». Ridare alla specialistica ambulatoriale dignità e visibilità: è questo l’impegno che Francesco Tita porta avanti da sempre. «La maggiore soddisfazione viene dai pazienti. Essere per loro un punto di riferimento per tanti anni ripaga di eventuali sacrifici. Si può fare dell’ottima sanità anche dentro le strutture ambulatoriali delle ASP», ha raccontato. «Questo premio mi
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A Marcella Capasso Barbato è invece andato il riconoscimento “Una vita spesa per la professione di ortottista”. In diretta collaborazione con la professoressa Nancy Mary Capobianco, la dottoressa Capasso Barbato ha contribuito all’apertura e organizzazione della Prima Scuola Universitaria in Italia di tre A.A. con nuovo ordinamento e titolo di “Ortottista e Assistente di Oftalmologia”, Da sinistra: C.M. Villani, M. capasso Barbato, M. Piovella fortemente voluta e realizzata dal professor Renato Frezzotti con notevole anticipo rispetto alle successive Direttive Europee e Riforme Universitarie. E proprio insieme al professor Frezzotti e alla professoressa Capobianco ha lavorato intensamente alla realizzazione, stesura e approvazione del Profilo Professionale di Ortottista Assistente di Oftalmologia (D.M. 743 del 14/09/1994 in G.U. 09/01/1995 N° 6). «Nella mia vita professionale l’aver contribuito alla stesura, all’approvazione e alla pubblicazione del profilo professionale dell’ortottista assistente di oftalmologia è la cosa di cui vado più orgogliosa», ci ha raccontato. «È stato un momento storico, una svolta per tutta la nostra categoria e sono felice di aver contribuito personalmente alla modifica degli ordinamenti universitari delle professioni sanitarie». Emozionata e felice per il premio, la Capasso Barbato ha un pensiero molto speciale: «Il premio lo dedico a mio padre Paolo, che mi ha sempre supportato nella mia lunga carriera con tutti i sacrifici che ne sono derivati e che quest’anno ha compiuto 100 anni», ha aggiunto. «Vorrei poi ringraziare professionalmente e umanamente i miei maestri: il professor Renato Frezzotti, la professoressa Nancy Mary Capobianco e il professor Mario d’Esposito, oltre naturalmente al consiglio direttivo e al presidente dell’ASMOOI», ha concluso.
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soddisfa e mi commuove: non mi aspettavo un riconoscimento così prestigioso. In parte sono anche sorpreso, perché non credo di avere fatto qualcosa di “speciale” per meritarlo. Ho solo lavorato con tanto impegno e tanta onestà». Impegno e onestà che vuole dedicare e condividere: «Dedico questo premio sicuramente a mio padre, il professor Carlo Tita, il mio più grande maestro di oculistica e di vita. Al professor Moro con cui sono cresciuto nei primi anni di lavoro. Negli ultimi anni ho imparato moltissimo da un fraterno amico che è Antonello Rapisarda: a lui debbo tanto della mia crescita professionale e umana». Anche per Tita il riconoscimento di ASMOOI è una spinta ulteriore al raggiungimento degli obiettivi per il futuro, che consistono nel «continuare a lavorare per i pazienti e per fare crescere ancora le strutture ambulatoriali in maniera che possano rappresentare un terzo polo (oltre a quelle ospedaliero e universitario) della Sanità pubblica, il più efficiente e concorrenziale possibile». «Un doveroso ringraziamento», ha concluso Tita, «al Consiglio Direttivo della SOI-ASMOOI, alla mia famiglia e ai miei pazienti, che mi hanno consentito di fare uno stupendo lavoro per oltre 40 anni».
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Premio SOI Federica Fortunato ad Angela Turturo
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Angela Turtoro è la giovane vincitrice della borsa di studio annuale del valore di 2.500 euro messa a disposizione dalla famiglia Fortunato in memoria della figlia Federica, studentessa della facoltà di Medicina all’Università La Sapienza, prossima alla laurea e aspirante alla specializzazione di oculista. “Negli ultimi anni mi sono sempre occupata degli studi tomografici del bulbo oculare applicati in età pediatrica”, ci ha raccontato la dottoressa Turtoro. “L’OCT in età pediatrica consente l’utilizzo intraoperatorio e ha notevoli vantaggi, come quello di poter essere eseguito in occhi infiammati senza rischio di infezioni iatrogene. Il lavoro ha riguardato un bambino di 18 mesi affetto da una retinopatia del pretermine al 4 stadio e sottoposto a un cerchiaggio bilaterale. In fase preoperatoria siamo riusciti a studiare la camera anteriore durante la visita in narcosi e questa ha evidenziato una chiusura della camera anteriore sui 4 punti cardinali a eccezione di un settore, quello infero-temporale. Lo studio di questi settori ha consentito al chirurgo di trovare un accesso libero alla camera anteriore e quindi di eseguire un intervento di ripristino senza sanguinamento. Questo dimostra come l’OCT sia una tecnica semplice, veloce, non invasiva e che negli ultimi tempi si sta rilevando indispensabile”, ha aggiunto. La dottoressa Turtoro si è detta orgogliosa ed emozionata per il premio ricevuto e ha spiegato come intende utilizzare la borsa di studio: “Sono felice perché il premio porta il nome di Federica, che io ho avuto modo di conoscere. Per questo motivo penso di devolvere il ricavato del premio all’ospedale a lei intitolato in Burkina Faso, dove io spero di poter andare a portare la mia esperienza chirurgia e lavorativa quanto prima”, ha concluso.
Borsa di studio Società Oftalmologica Calabrese a Lucia Ambrosio La Borsa di Studio di 2.500 euro messa a disposizione dalla Società Oftalmologica Calabrese (SOC) è stata assegnata a Lucia Ambrosio per il miglior lavoro presentato quest’anno sul glaucoma. “Si è trattato di un lavoro di elettrofisiologia su pazienti con glaucoma precoce. Li abbiamo divisi in due gruppi, uno l’abbiamo trattato farmacologicamente, e abbiamo effettuato l’elettroretinogramma da pattern pre e post trattamento. Dopo 12 mesi abbiamo constatato che nei pazienti trattati si verificava un aumento dell’elettroretinogramma da pattern”, ci ha spiegato la dottoressa Ambrosio. “Sono contentissima del riconoscimento ricevuto da parte dei colleghi della SOI. Ringrazio la Società Oftalmologica Calabrese e in particolare il professor Scorza, che per primo ha apprezzato la ricerca. La mia riconoscenza va soprattutto ai professori Vittorio Porciatti e Benedetto Falsini, che sono state le mie guide per la ricerca nel campo della visione”, ha aggiunto.
In Sala Cavalieri, è stato assegnato il premio Innovazione e Ricerca 2013 di SOI al Gruppo iVis Technologies/Ligi Tecnologie Medicali, che opera dal 1992 nel settore oftalmico con un’innovativa offerta di apparecchiature per la chirurgia corneale customizzata, progettate e realizzate interamente all’interno del gruppo. «La nostra attività principe è correlata a trattare quei pazienti che nonostante gli occhiali hanno una visione complessa, non ottimale», ci ha spiegato Giuseppe D’Ippolito, proprietario della società. La piattaforma per chirurgia corneale terapeutica e refrattiva iVis Suite™, infatti, è in grado di correggere una serie di patologie corneali quali decentramenti, astigmatismi irregolari, cicatrici corneali, leucomi, regolarizzazioni corneali cross-linkate e da Pterigio, oltre agli interventi refrattivi customizzati. «Abbiamo sviluppato una serie di brevetti sui quali si basa il nostro sistema per chirurgia corneale non a contatto: non c’è alcuna interferenza tra il chirurgo e la macchina, la quale automaticamente riconosce l’occhio del paziente ed effettua il trattamento». iVis Suite™ esegue solo procedure terapeutiche e refrattive personalizzate, rispettando l’unicità dei dati morfologici, pupillometrici e refrattivi di ciascun paziente. La procedura chirurgica customizzata trans-epiteliale no-touch cTen™, proprietaria di iVis, è un’alternativa alla Lasik che non richiede la creazione del flap corneale, rispettando così la struttura meccanica della cornea e minimizzando l’invasività del trattamento. cTen™ inoltre è no-touch: la iVis Suite™, pur garantendo al chirurgo la massima flessibilità nella progettazione dell’intervento chirurgico, è stata progettata per operare in maniera completamente automatizzata, eliminando qualsiasi manipolazione della cornea per evitare interferenze di processo che potrebbero influire negativamente sul risultato chirurgico finale. Il sistema della iVisTechnologies, così all’avanguardia, è il frutto di anni di ricerca e sviluppo, che la SOI ha voluto quest’anno premiare: «Ringrazio tutta l’oftalmologia italiana che ha dato la possibilità a un’azienda italiana, e del sud in particolare, di competere con le multinazionali», ha commento D’Ippolito. «Questo premio ci dà ulteriore forza per migliorare le nostre attività per il futuro».
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Da sinistra: T. Avitabile, G. D’Ippolito, M. Nardi, M. Piovella
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Premio innovazione e ricerca a iVis Technologies/Ligi Tecnologie Medicali
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Medaglia d’Oro Maestri dell’Oftalmologia Italiana
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Quest’anno il prestigioso riconoscimento è andato a Luciano Cerulli e Adolfo Sebastiani, ai quali abbiamo chiesto un commento prima della premiazione. «È stata certamente una sorpresa che ovviamente mi onora e gratifica», ci ha detto il professor Sebastiani. «Spero di aver dato qualche cosa ai miei allievi e collaboratori; certamente molto ho avuto da loro, in particolare nel periodo di dieci anni in cui Da sinistra: T. Avitabile, L. Cerulli, M. Nardi, M. Piovella ho diretto la Clinica Oculistica di Napoli Federico II. Lo scambio di esperienze tra scuole diverse, oggi rarissimo, è estremamente utile e formativo per tutti coloro che siano disponibili a cogliere quanto di positivo derivi da questa opportunità». Nel ripercorre la sua carriera per individuarne le tappe più significative, Sebastiani non ha esitazioni: «Mi sono dedicato fin dal 1991 alla chirurgia rifrattiva con laser a eccimeri», ci ha spiegato. «In un periodo nel quale esistevano molti dubbi sulla sicurezza di questa procedura, ho condotto una serie di lavori scientifici relativi in particolare agli effetti biologici del laser a eccimeri sulla struttura oculare. Ricordo che eravamo veramente in pochi in Italia e nel mondo a credere in questa terapia innovativa. La mia soddisfazione a distanza di tempo è che questa tecnica si sia affermata e perfezionata, divenendo sempre più sicura e affidabile. Peraltro, da sempre ho consigliato e praticato prudenza e attenta valutazione pre-operatoria». Anche riguardo ai progetti e obiettivi futuri il professor Sebastiani non ha dubbi. «Ritengo che per la mia passata carica di Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e attualmente Prorettore alla Sanità dell’Università di Ferrara, possa utilizzare queste esperienze in generale nel campo della sanità universitaria ma anche in particolare della oculistica universitaria e non. La nostra disciplina ritengo meriti di essere salvaguardata e promossa nel mare magnum della sanità. Basti pensare al noto problema della utilizzazione di farmaci biotecnologici il cui costo elevato costituisce una “sorpresa” per i Manager sanitari abituati a spese farmaceutiche molto modeste in oculistica». Non A.Sebastiani manca, infine, un ringraziamento particolare: «Posso dire che quasi tutto quello che ho realizzato nella mia carriera lo devo al professor Antonio Rossi mio Maestro, quello sì vero Maestro dell’Oftalmologia. Ho avuto il privilegio di essere suo allievo e di raccogliere il suo esempio di cultura, professionalità, etica e profonda umanità», ha concluso Sebastiani. Anche per il professor Cerulli il premio rappresenta una gradita sorpresa: «Sono veramente
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SOI, per essere più vicina ai suoi Soci e ai cittadini, ha lanciato la sua APP per smartphone e tablet, su sistemi Android e Apple. L’App SOI è divisa in 3 aree: – Congressi, dove consultare i programmi dei Congressi SOI, ricercare e visualizzare gli eventi ai quali sei iscritto e salvarli VERSIONE ANDROID tra i preferiti, la mappa della sede, la lista degli espositori, e ogni informazione utile legata al Congresso; – Pubblicazioni, dove aggiornarti sulle ultime pubblicazioni della SOI; – Istituzionale, con le informazioni generali relative alla SOI, dove è possibile consultare documenti come gli Atti di Consenso e le Linee Guida, oppure visionare i Concorsi SOI attivi. Inoltre sull’App sono consultabili le news ufficiali SOI. Scarica l’APP per essere sempre aggiornato sulle iniziative della SOI e dei suoi Congressi!
IndexOfta L’indice razionale degli eventi oftalmologici italiani Sviluppato e realizzato dalla SOI, IndexOfta (www.indexofta.it) è il portale degli eventi oftalmologici italiani che si pone l’obiettivo di migliorare il sistema organizzativo delle manifestazioni congressuali, razionalizzando gli eventi sul nostro territorio e contribuendo alla promozione dell’intero settore nel Paese. IndexOfta nasce dalla volontà congiunta di aziende e professionisti di potenziare l’offerta congressuale in oftalmologia e mettere a disposizione di tutti gli operatori una proposta tematica diversificata. Tutti i soggetti deputati alla formazione e all’aggiornamento scientifico e professionale sono invitati a inserire i propri eventi sulla piattaforma on line. Il sistema terrà conto delle seguenti indicazioni: – osservanza del periodo di sospensione congressuale SOI (1-31 maggio; 5 novembre-10 dicembre); – realizzazione di tre eventi sullo stesso argomento per settimana.
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Il mondo SOI in un’APP
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strafelice», ci ha detto, «non solo perché è il riconoscimento di una vita dedicata all’università, ma perché credo che rappresenti soprattutto un riconoscimento per la scuola e per tutti quelli che hanno collaborato con me, sin da quando ero all’Università La Sapienza, poi a Chieti e infine a Tor Vergata. Ricordo ancora il mio primo incarico di insegnamento all’Università di Chieti», ha aggiunto. «Facevamo lezioni nell’ex carcere perché non c’era ancora la struttura universitaria. E lo stesso è successo al mio arrivo a Tor Vergata, dove come si suol dire era “tutta campagna”. Oggi invece rappresenta una consolidata realtà della sanità e dell’Università laziale». E questo anche grazie al suo prezioso contributo e all’impegno che il professor Cerulli ha profuso e continuerà a profondere per la crescita della struttura. «Vorrei ringraziare il mio primo maestro, il professor Bietti, e poi il mio secondo maestro, il professor Scuderi, e tutti i miei allievi», ha concluso, «perché noi siamo una squadra, di cui io sono solo l’allenatore. Naturalmente ringrazio anche la mia famiglia che mi ha supportato in questi lunghi anni».
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NOTIZIARIO
LEGAL
SOI Agli specialisti
viene richiesta una diligenza speciale a cura di Raffaele La Placa, David Teppati
La terza sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 24801/2013, tratta della competenza richiesta al medico specialista. La fattispecie presa in esame riguardava il risarcimento dei danni richiesto da una paziente a seguito di un intervento di diversi anni fa, svolto presso una casa di cura, di facoemulsificazione della cataratta all’occhio destro, nel corso del quale il medico provocava la caduta del cristallino nel vitreo e la totale perdita di visus all’occhio, con la conseguente cecità totale, essendo già priva della vista dall’occhio sinistro. Al fine di proseguire le cure la ricorrente era poi stata ricoverata, su consiglio dello stesso medico, presso un ospedale oftalmico, ma presso tale struttura non aveva ricevuto la necessaria terapia chirurgica della complicanza, tanto che la sua situazione era peggiorata ulteriormente. La Corte di Cassazione ripercorrendo le tappe giurisprudenziali in tema di responsabilità medica, conferma che per i medici specialisti si richiede una diligenza speciale. La prestazione del medico, invero, deve essere informata, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176 c.c., comma 2, e art. 2236 c.c. alla diligenza professionale propria che discende dalla specifica attività esercitata. In tale ambito va distinta una diligenza professionale generica ed una diligenza variamente qualificata, giacché chi assume una obbligazione nella veste di specialista, o un obbligazione che presupponga una tale qualità, è tenuto alla perizia che è normale della categoria. Per la Suprema Corte l’esercizio di una attività medica specializzata comporta pertanto per il medico la specifica conoscenza ed applicazione delle cognizioni tecniche che sono tipiche del settore specialistico in cui viene svolta l’attività professionale.
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La condotta del medico specialista dovrà pertanto essere esaminata con maggior rigore ai fini della responsabilità professionale, dovendo aversi riguardo invero alla peculiare specializzazione nonché alla necessità di adeguare la condotta alla natura e al livello di pericolosità della prestazione.
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Nel particolare la Corte di Cassazione, riconoscendo la responsabilità del medico, fa proprie le affermazioni della Corte di Appello laddove la sentenza di secondo grado afferma che “tenuto conto del fatto che il medico è primario dell’Ospedale Oftalmico ed oftalmologo specialista; che la scelta del medesimo quale chirurgo comportava la conoscenza, da parte sua, più approfondita e completa delle situazioni di rischio e delle conseguenti misure necessarie e prevenirle e ad affrontarle; si ha che tutto ciò aggrava la sua responsabilità, e non vale ad escluderla, richiedendosi da lui un diligenza sicuramente maggiore all’ordinaria, che pure sarebbe bastevole ad impedire l’evento dannoso”.
Dorlede
ÂŽ
Dorzolamide cloridrato / Timololo maleato 20 mg/ml + 5 mg/ml Collirio, soluzione
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE. DORLEDE 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione. Dorzolamide cloridrato/Timololo maleato 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA. Un ml di soluzione contiene 20 mg di dorzolamide (come cloridrato) e 5 mg di timololo (come maleato). Eccipiente: benzalconio cloruro (0,075 mg/ml).Per lâ&#x20AC;&#x2122;elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA. Collirio, soluzione. Dorlede è una soluzione viscosa, da incolore a leggermente giallognola. 4. INFORMAZIONI CLINICHE. 4.1 Indicazioni terapeutiche. Dorlede è indicato per il trattamento della pressione intraoculare elevata (PIO) nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto o con glaucoma pseudoesfoliativo, quando un β-bloccante per uso topico in monoterapia non è sufficiente. 4.2 Posologia e modo di somministrazione. La dose è una goccia di Dorlede nel sacco congiuntivale dellâ&#x20AC;&#x2122;occhio o degli occhi affetto/i due volte al giorno. Se si usa un altro agente oftalmico topico, Dorlede e lâ&#x20AC;&#x2122;altro agente devono essere somministrati ad almeno 10 minuti di distanza. Vedere paragrafo 6.6, â&#x20AC;&#x153;Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazioneâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti riduce lâ&#x20AC;&#x2122;assorbimento sistemico del medicinale. Questo può comportare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche ed un aumento dell'attivitĂ locale. Uso pediatrico. Lâ&#x20AC;&#x2122;efficacia nei pazienti pediatrici non è stata dimostrata. La sicurezza nei pazienti pediatrici di etĂ inferiore a 2 anni non è stata dimostrata (per informazioni riguardanti il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici di etĂ â&#x2030;Ľ 2 anni e <6 anni vedere paragrafo 5.1). 4.3 Controindicazioni %PSMFEF Ă&#x2019; DPOUSPJOEJDBUP OFJ QB[JFOUJ DPO t JQFSTFOTJCJMJUĂ&#x2039; BJ QSJODJQJ BUUJWJ P B VOP RVBMTJBTJ EFHMJ FDDJQJFOUJ t NBMBUUJB SFBUUJWB EFMMF WJF BFSFF JODMVTF BTNB CSPODIJBMF P BOBNOFTJ EJ BTNB CSPODIJBMF PQQVSF NBMBUUJB QPMNPOBSF DSPOJDB PTUSVUUJWB HSBWF t CSBEJDBSEJB TJOVTBMF TJOESPNF EFM OPEP EFM TFOP CMPDDP TFOP BUSJBMF CMPDDP BUSJPWFOUSJDPMBSF EJ TFDPOEP P UFS[P HSBEP OPO DPOUSPMMBUP EB QBDF NBLFS JOTVĂłDJFO[B DBSEJBDB DPODMBNBUB TIPDL DBSEJPHFOP t HSBWF DPNQSPNJTTJPOF SFOBMF DMFBSBODF EFMMB DSFBUJOJOB NM NJO P BDJEPTJ JQFSDMPSFNJDB -F TVEEFUUF DPOUSPJOEJDB[JPOJ TPOP CBTBUF TVJ DPNQPOFOUJ F OPO TPOP TQFDJĂśDIF EFMM BTTPDJB[JPOF 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego. $PNF BMUSJ BHFOUJ PGUBMNJDJ QFS VTP UPQJDP UJNPMPMP QVĂ&#x203A; FTTFSF BTTPSCJUP QFS WJB TJTUFNJDB " DBVTB EFM DPNQPOFOUF Čť BESFOFSHJDP UJNPMPMP QPTTPOP WFSJĂśDBSTJ HMJ TUFTTJ UJQJ EJ reazioni avverse cardiovascolari e polmonari osservate con agenti β-bloccanti adrenergici per uso sistemico. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica nell'occhio è inferiore a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell'assorbimento sistemico. Patologie cardiache: Nei pazienti con malattie cardiovascolari (es. malattia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione la terapia con β-bloccanti dovrebbe essere attentamente valutata e dovrebbe essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di peggioramento di queste malattie e delle reazioni avverse. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i β-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie respiratorie. In seguito alla somministrazione di alcuni β-bloccanti oftalmici sono state riportate reazioni respiratorie, compreso decesso per broncospasmo in pazienti con asma. Dorlede deve FTTFSF VTBUP DPO DBVUFMB OFJ QB[JFOUJ DPO NBMBUUJB QPMNPOBSF DSPOJDB PTUSVUUJWB #1$0 EJ HSBEP EB MJFWF B NPEFSBUP F TPMP TF J QPUFO[JBMJ CFOFĂśDJ TVQFSBOP J QPUFO[JBMJ SJTDIJ Ipoglicemia/diabete. Gli agenti β-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o con diabete labile, poichĂŠ tali agenti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta. La terapia con β-bloccanti può anche mascherare alcuni sintomi di ipertiroidismo. Malattie della cornea. I β-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti affetti da malattie corneali devono essere trattati con cautela. Distaccamento coroidale. Distacco della coroide è TUBUP SJQPSUBUP EVSBOUF MB TPNNJOJTUSB[JPOF EJ UFSBQJF DIF SJEVDPOP MB DPNQPOFOUF BDRVPTB BE FTFNQJP UJNPMPMP BDFUB[PMBNJEF JO TFHVJUP B QSPDFEVSF EJ ĂśMUSB[JPOF Anestesia chirurgica. Le preparazioni oftalmiche a base di β-bloccanti possono bloccare gli effetti β-agonisti sistemici: ad esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato quando il paziente è in trattamento con timololo. Compromissione epatica. - BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP OPO Ă&#x2019; TUBUB TUVEJBUB OFJ QB[JFOUJ DPO DPNQSPNJTTJPOF FQBUJDB JO UBMJ QB[JFOUJ EFWF QFSUBOUP FTTFSF VTBUB DPO DBVUFMB Immunologia e ipersensibilitĂ . Come nel caso di altri agenti oftalmici per uso topico, questo NFEJDJOBMF QVĂ&#x203A; FTTFSF BTTPSCJUP QFS WJB TJTUFNJDB *M QSJODJQJP BUUJWP EPS[PMBNJEF Ă&#x2019; VOB TVMGPOBNJEF QFSUBOUP JO TFHVJUP BMM VTP PDVMBSF QPTTPOP WFSJĂśDBSTJ HMJ TUFTTJ UJQJ EJ SFB[JPOJ BWWFSTF SJTDPOUSBUJ DPO MB TPNNJOJTUSB[JPOF TJTUFNJDB EFMMF TVMGPOBNJEJ 2VBMPSB TJ NBOJGFTUJOP TFHOJ EJ SFB[JPOJ HSBWJ P EJ JQFSTFOTJCJMJUĂ&#x2039; TPTQFOEFSF M VTP EJ RVFTUB QSFQBSB[JPOF $PO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP TPOP TUBUF PTTFSWBUF SFB[JPOJ BWWFSTF PDVMBSJ MPDBMJ TJNJMJ B RVFMMF PTTFSWBUF DPO JM DPMMJSJP B CBTF EJ EPS[PMBNJEF DMPSJESBUP 4F TJ WFSJĂśDBOP RVFTUF SFB[JPOJ TJ EFWF QSFOEFSF JO DPOTJEFSB[JPOF M JOUFSSV[JPOF EFMMB UFSBQJB DPO %PSMFEF Reazioni anafilattiche. Quando assumono β-bloccanti, i QB[JFOUJ DPO BOBNOFTJ EJ BUPQJB P EJ HSBWF SFB[JPOF BOBĂśMBUUJDB WFSTP VOB WBSJFUĂ&#x2039; EJ BMMFSHFOJ QPUSFCCFSP FTTFSF QJĂĄ SFBUUJWJ OFJ DPOGSPOUJ EJ VOB SJQFUVUB FTQPTJ[JPOF B UBMJ BMMFSHFOJ F OPO SJTQPOEFSF BMMF EPTJ BCJUVBMJ EJ BESFOBMJOB VTBUF QFS USBUUBSF MF SFB[JPOJ BOBĂśMBUUJDIF Terapia concomitante. La somministrazione concomitante dei seguenti medicinali non è raccomandata: - dorzolamide e inibitori orali dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica - altri agenti β-bloccanti. L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti dei β-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato ai pazienti giĂ trattati con β-bloccanti sistemici. La risposta di questi pazienti deve essere strettamente monitorata. Lâ&#x20AC;&#x2122;uso di due agenti bloccanti β-adrenergici per uso topico non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Sospensione della terapia. Come nel caso dei β-bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione di timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa in modo graduale. Ulteriori effetti del β-blocco. La terapia con β-bloccanti può aggravare i sintomi di miastenia gravis. Ulteriori effetti dellâ&#x20AC;&#x2122;inibizione dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica. A causa dellâ&#x20AC;&#x2122;alterazione dellâ&#x20AC;&#x2122;equilibrio acido-basico, la terapia con inibitori orali dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica è stata associata a urolitiasi, specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali. 4FCCFOF DPO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP OPO TJBOP TUBUF PTTFSWBUF BMUFSB[JPOJ EFMM FRVJMJCSJP BDJEP CBTJDP Ă&#x2019; TUBUB SJQPSUBUB VSPMJUJBTJ DPO GSFRVFO[B OPO DPNVOF 1PJDIĂ? %PSMFEF DPOUJFOF VO JOJCJUPSF UPQJDP dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, in corso di terapia con Dorlede i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio di urolitiasi. Altro. La gestione dei pazienti DPO HMBVDPNB BE BOHPMP DIJVTP JO GBTF BDVUB SJDIJFEF JOUFSWFOUJ UFSBQFVUJDJ JO BHHJVOUB BHMJ BHFOUJ JQPUFOTJWJ PDVMBSJ - BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP OPO Ă&#x2019; TUBUB TUVEJBUB OFJ QB[JFOUJ DPO HMBVDPNB BE BOHPMP DIJVTP JO fase acuta. Nei pazienti con difetti corneali cronici preesistenti e/o anamnesi di chirurgia intraoculare, con lâ&#x20AC;&#x2122;uso di dorzolamide sono stati riportati edema corneale e scompenso corneale irreversibile. In tali pazienti dorzolamide per uso topico deve essere usata con cautela. Come anche a seguito della somministrazione di altre sostanze utilizzate per il trattamento del glaucoma, dopo terapia prolungata in alcuni pazienti è stata riportata una riduzione della SJTQPTUB B UJNPMPMP NBMFBUP PGUBMNJDP 5VUUBWJB OFM DPSTP EJ TUVEJ DMJOJDJ OFJ RVBMJ QB[JFOUJ TPOP TUBUJ TFHVJUJ QFS BMNFOP USF BOOJ EPQP MB TUBCJMJ[[B[JPOF JOJ[JBMF OPO TPOP TUBUF PTTFSWBUF EJòFSFO[F TJHOJĂśDBUJWF OFMMB QSFTTJPOF intraoculare media. Uso di lenti a contatto. Dorlede contiene il conservante benzalconio cloruro, che può causare irritazione oculare. Rimuovere le lenti a contatto prima dellâ&#x20AC;&#x2122;applicazione e attendere almeno 15 minuti prima di reinserirle. Benzalconio cloruro è noto per alterare il colore delle lenti a contatto morbide. Uso pediatrico. Vedere paragrafo 5.1. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione. /PO TPOP TUBUJ FòFUUVBUJ TUVEJ TQFDJĂśDJ EJ JOUFSB[JPOF DPO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP %VSBOUF JM USBUUBNFOUP DPNCJOBUP DPO JOJCJUPSJ EFM $:1 % FT chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo è stato riportato un potenziamento del β-blocco sistemico (per esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione). Il principio attivo dorzolamide contenuto in Dorlede è un inibitore dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica che, sebbene somministrato topicamente, è assorbito per via sistemica. Nel corso di studi clinici la soluzione oftalmica di dorzolamide cloridrato non è stata associata ad alterazioni dellâ&#x20AC;&#x2122;equilibrio acido-basico. Tuttavia queste alterazioni sono state riportate con inibitori orali dellâ&#x20AC;&#x2122;anidrasi carbonica e, in alcune circostanze, hanno dato luogo a interazioni (per esempio tossicitĂ associata a terapia con dosi elevate di salicilato). Nei pazienti in terapia con Dorlede deve pertanto essere preso in considerazione il potenziale per tali interazioni. In seguito allâ&#x20AC;&#x2122;uso concomitante di β-bloccanti oftalmici ed adrenalina (epinefrina) è stata occasionalmente riportata midriasi, sebbene Dorlede da solo abbia un effetto scarso o nullo sul diametro pupillare. I β-bloccanti possono incrementare lâ&#x20AC;&#x2122;effetto ipoglicemizzante dei medicinali antidiabetici. Gli agenti bloccanti β-adrenergici orali possono esacerbare M JQFSUFOTJPOF iEJ SJNCBM[Pw DIF QVĂ&#x203A; GBS TFHVJUP BMMB TPTQFOTJPOF EJ DMPOJEJOB /FM DPSTP EJ TUVEJ DMJOJDJ M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP Ă&#x2019; TUBUB VTBUB JO DPODPNJUBO[B DPO J TFHVFOUJ NFEJDJOBMJ TJTUFNJDJ TFO[B BMDVOB FWJEFO[B EJ JOUFSB[JPOJ BWWFSTF "$& JOJCJUPSJ CMPDDBOUJ EFJ DBOBMJ EFM DBMDJP EJVSFUJDJ QSJODJQJ BUUJWJ BOUJOĂśBNNBUPSJ OPO TUFSPJEFJ JODMVTP BDJEP BDFUJMTBMJDJMJDP F PSNPOJ DPNF FTUSPHFOJ JOTVMJOB UJSPYJOB 5VUUBWJB RVBOEP MB TPMV[JPOF oftalmica di timololo maleato viene somministrata in combinazione a bloccanti dei canali del calcio orali, agenti β-bloccanti, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina, esiste il potenziale di effetti additivi che risulta nellâ&#x20AC;&#x2122;ipotensione e/o marcata bradicardia. 4.6 Gravidanza e allattamento. Gravidanza. Non sono disponibili dati adeguati relativamente all'uso di dorzolamide/timololo durante la gravidanza. Non sono stati effettuati studi nelle donne in gravidanza. Nei conigli trattati con dosi maternotossiche di dorzolamide associate ad acidosi metabolica sono state osservate malformazioni dei corpi vertebrali. Dorlede non deve essere usato durante la gravidanza. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell'assorbimento sistemico. Quando i β-bloccanti sono somministrati per via orale, gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di rallentamento della crescita intrauterina. /FM OFPOBUP TPOP TUBUJ JOPMUSF PTTFSWBUJ TFHOJ F TJOUPNJ EJ Čť CMPDDP FT CSBEJDBSEJB JQPUFOTJPOF QSPCMFNJ SFTQJSBUPSJ F JQPHMJDFNJB RVBOEP J Čť CMPDDBOUJ TPOP TUBUJ TPNNJOJTUSBUJ ĂśOP BM QBSUP 4F %PSMFEF WJFOF TPNNJOJTUSBUP ĂśOP BM parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita. Uso durante lâ&#x20AC;&#x2122;allattamento. Non è noto se dorzolamide venga escreta nel latte materno. Nei ratti che allattavano e ricevevano dorzolamide sono state osservate riduzioni dellâ&#x20AC;&#x2122;accrescimento del peso corporeo dei neonati. I β-bloccanti vengono escreti nel latte materno. Non si ritiene tuttavia probabile che la somministrazione di dosi terapeutiche di timololo in forma di collirio possa determinare la presenza di quantitĂ sufficienti di prodotto nel latte materno, tali da causare sintomi clinici di β-blocco nel neonato. Vedere il paragrafo 4.2 per quanto riguarda la riduzione dell'assorbimento sistemico. Dorlede non deve essere usato durante l'allattamento. 4.7 Effetti sulla capacitĂ di guidare veicoli e sullâ&#x20AC;&#x2122;uso di macchinari. Dorlede esercita unâ&#x20AC;&#x2122;influenza da lieve a moderata sulla capacitĂ di guidare veicoli e/o usare macchinari. In alcuni pazienti possibili reazioni avverse, come lâ&#x20AC;&#x2122;offuscamento della vista, potrebbero compromettere la capacitĂ di guidare veicoli e/o usare macchinari 4.8 Effetti indesiderati. /FM DPSTP EJ TUVEJ DMJOJDJ OPO TPOP TUBUF PTTFSWBUF SFB[JPOJ BWWFSTF TQFDJĂśDIF QFS M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP MF SFB[JPOJ BWWFSTF TPOP TUBUF MJNJUBUF B RVFMMF SJQPSUBUF JO QSFDFEFO[B DPO EPS[PMBNJEF DMPSJESBUP F P UJNPMPMP NBMFBUP *O HFOFSF MF SFB[JPOJ BWWFSTF DPNVOJ TPOP TUBUF MJFWJ F OPO IBOOP RVJOEJ SJDIJFTUP M JOUFSSV[JPOF EFMMB UFSBQJB /FM DPSTP EJ TUVEJ DMJOJDJ QB[JFOUJ TPOP TUBUJ USBUUBUJ DPO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP *M DJSDB EJ UVUUJ J QB[JFOUJ IB TPTQFTP MB UFSBQJB DPO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP B DBVTB EJ SFB[JPOJ BWWFSTF PDVMBSJ B MJWFMMP MPDBMF M DJSDB EJ UVUUJ J QB[JFOUJ M IB TPTQFTB B DBVTB EJ SFB[JPOJ BWWFSTF MPDBMJ JOEJDBUJWF EJ BMMFSHJB P JQFSTFOTJCJMJUĂ&#x2039; DPNF JOĂśBNNB[JPOF EFMMB QBMQFCSB F DPOHJVOUJWJUF $PNF BMUSJ NFEJDJOBMJ PGUBMNJDJ QFS VTP UPQJDP UJNPMPMP WJFOF BTTPSCJUP OFMMB DJSDPMB[JPOF TJTUFNJDB $JĂ&#x203A; QVĂ&#x203A; DBVTBSF effetti indesiderati simili a quelli degli agenti β-bloccanti. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione topica oftalmica è inferiore a quella della somministrazione sistemica. Gli effetti indesiderati elencati DPNQSFOEPOP SFB[JPOJ WJTJCJMJ BMMhJOUFSOP EFMMB DMBTTF EFJ CFUB CMPDDBOUJ PGUBMNJDJ %VSBOUF HMJ TUVEJ DMJOJDJ P EVSBOUF M FTQFSJFO[B QPTU NBSLFUJOH DPO M BTTPDJB[JPOF ĂśTTB EPS[PMBNJEF F UJNPMPMP P DPO VOP EFJ TVPJ DPNQPOFOUJ TPOP TUBUF SJQPSUBUF MF TFHVFOUJ SFB[JPOJ BWWFSTF .PMUP DPNVOF Ĺť $PNVOF Ĺť /PO DPNVOF Ĺť 3BSP Ĺť /PO OPUB MB GSFRVFO[B OPO QVĂ&#x203A; FTTFSF EFĂśOJUB TVMMB CBTF EFJ EBUJ EJTQPOJCJli). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo - Timololo maleato soluzione oftalmica - Raro: lupus eritematoso sistemico. Patologie del sistema nervoso - Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica - Comune: cefalea* - Raro: capogiri*, parestesia*. Timololo maleato soluzione oftalmica - Comune: cefalea* - Non comune: capogiri* - Raro: insonnia*, perdita della memoria, parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, accidente cerebrovascolare*. Disturbi psichiatrici - Timololo maleato soluzione oftalmica - Non comune: depressione* - Raro: incubi*, diminuzione della libido*. Patologie dellâ&#x20AC;&#x2122;occhio - Molto comune: bruciore e dolore pungente. Comune: iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione. Dorzolamide cloridrato soluzione oftalmica - $PNVOF JOĂśBNNB[JPOF EFMMF QBMQFCSF JSSJUB[JPOF EFMMF QBMQFCSF /PO DPNVOF iridociclite* - Raro: irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione delle palpebre*, miopia transitoria (che si è risolta dopo lâ&#x20AC;&#x2122;interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di DIJSVSHJB ĂśMUSBOUF Timololo maleato soluzione oftalmica - Comune: segni e sintomi di irritazione oculare (es. bruciore, pizzicore, prurito, lacrimazione, arrossamento) incluse blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilitĂ corneale e TFDDIF[[B PDVMBSF /PO DPNVOF EJTUVSCJ WJTJWJ JODMVTF BMUFSB[JPOJ EFMMB SJGSB[JPOF EPWVUF JO BMDVOJ DBTJ BMMB TPTQFOTJPOF EFMMB UFSBQJB NJPUJDB 3BSP QUPTJ EJQMPQJB EJTUBDDP EFMMB DPSPJEF B TFHVJUP EJ DIJSVSHJB ĂśMUSBOUF vedere
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EFFICACIA DELLA COMBINAZIONE DI SODIO IALURONATO 0,1% E CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA 0,5% (OPTIVE FUSION™) NELLA RISOLUZIONE DELLA DISEPITELIZZAZIONE CORNEALE DA LENTE A CONTATTO PER ORTOCHERATOLOGIA A cura di: Fabio Mazzolani Consulente presso: Policlinico di Monza, Centri Oculistici Quattroelle
INTRODUZIONE Sono oggi a disposizione dei pazienti diversi tipi di lenti a contatto (LAC) create per soddisfare ogni necessità: dalle LAC rigide in grado di correggere gran parte dei difetti refrattivi e fornire un ottimo aiuto a scopo terapeutico (ad esempio per i pazienti affetti da cheratocono), alle morbide o gas-permeabili usa e getta. L’introduzione di nuovi tipi di LAC quali le lenti per ortocheratologia (Figura 1), da indossare anche durante il sonno, ha ulteriormente allargato il numero dei pazienti interessati al loro uso e le potenziali alterazioni della cornea e della superficie lacrimale a loro riconducibili. Spesso, l’intolleranza all’uso di questi dispositivi è conseguenza dell’interazione tra fattori strutturali della lente, fattori ambientali e anatomici propri del portatore. Possono, pertanto, presentarsi cambiamenti a livello corneale e congiuntivale in termini di struttura, produzione lacrimale e ossigenazione. I fenomeni di intolleranza e le eventuali complicazioni possono determinare l’insorgenza di disturbi tipici del portatore di lenti a contatto o amplificare patologie oculari pre-esistenti. La lunga serie di problemi che possono verificarsi spazia da disagi minori fino alla compromissione visiva tipica delle lesioni corneali evolute. L’uso delle LAC per ortocheratologia deve essere sconsigliato ai pazienti che presentano una lacrimazione scarsa. In quest’ultimo caso, l’epitelio corneale può essere particolarmente soggetto ad erosioni o abrasioni che rappresentano Figura 1. Lente per trattamento ortocheratologico spesso la sede di infezioni corneali. Il
CASO
CLINICO
Paziente di 38 anni viene inviata dal proprio contattologo per comparsa improvvisa di fastidio monolaterale (occhio destro) al porto della lente a contatto per il trattamento ortocheratologico. Tale trattamento è stato iniziato 4 anni fa in entrambi gli occhi. La miopia riferita prima del trattamento correttivo era -3.00 D bilaterale. Prima dell’insorgenza dei sintomi, il paziente raggiunge 10/10 senza correzione con mantenimento di una sufficiente qualità visiva per la propria attività professionale nell’arco dell’intera giornata e sino al riposizionamento della lente a contatto nelle ore serali (Figura 2). Attualmente il visus è di 8/10 non migliorabili con correzione, l’esame della funzionalità lacrimale evidenzia in entrambi gli occhi BUT patologico (BUT: OD: 7” OS: 10”) con aree di non corretta distribuzione del film lacrimale in entrambi gli occhi (Figura 3 e 5). Per motivi professionali il paziente non puo’ ricorrere alla sospensione del trattamento ortocheratologico e alla sostituzione temporanea con lenti a tempiale, pertanto si decide di provare a mantenere il porto notturno associato all’instillazione di una nuova soluzione oftalmica idratante: Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5% (Optive Fusion®, Allergan).
Figura 3. Presenza di disepitelizzazione centrale in OD e alterata distribuzione del film lacrimale in entrambi gli occhi.
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sintomo iniziale é rappresentato, in caso di abrasione corneale, da fastidio intenso ed eventuale calo visivo che può essere accompagnato da iperemia congiuntivale e visione offuscata. In questi casi é indicata la sospensione delle LAC fino alla completa riepitelizzazione con somministrazione frequente di lacrime artificiali.
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Figura 2. Topografia di trattamento ortocheratologico in atto, il trattamento appare centrato e simmetrico.
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EFFICACIA DELLA COMBINAZIONE DI SODIO IALURONATO 0,1% E CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA 0,5% (OPTIVE FUSION™) NELLA RISOLUZIONE DELLA DISEPITELIZZAZIONE CORNEALE DA LENTE A CONTATTO PER ORTOCHERATOLOGIA
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Figura 4. Ripristino della normale distribuzione del film lacrimale e scomparsa dell’area di disepitelizzazione centrale grazie all’introduzione della soluzione idratante combinata di Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5%.
Figura 5. Ripristino della normale distribuzione del film lacrimale grazie all’introduzione della soluzione idratante combinata di Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5% nell’occhio controlaterale.
TERAPIA Grazie alla doppia azione lubrificante ed osmoprotettiva. della soluzione idratante combinata di Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5% , il BUT si normalizza (OD: 15” OS: 18 ) già a distanza di soli 7 giorni e senza l’interruzione dell’utilizzo della lente a contatto (Figura 4 e 5). Il visus a distanza di una settimana è di 10/10 naturali.
CONCLUSIONI In molti casi la terapia con lubrificanti oculari si dimostra insufficiente alla risoluzione della sintomatologia e della patologia infiammatoria della superficie oculare, costringendo il paziente a ricorre a terapia antiinfiammatoria anche cortisonica e alla sospensione della lente a contatto. In questo caso la semplice corretta idratazione della superficie oculare con una nuova soluzione oftalmica, ha permesso il ripristino della normale barriera corneale epiteliale e della funzionalità lacrimale. Il prodotto utilizzato è un sostituto lacrimale di ultima generazione, ottenuto da anni ricerca che hanno permesso di combinare l’acido ialuronico e la carbossimetilcellulosa, creando una sinergia tra i due polimeri che offre un comfort e una protezione superiore all’uso delle 2 sostanze singolarmente. La combinazione di queste 2 sostanze prende il nome di bridged matrix che garantisce il comfort immediato dell’acido ialuronico ma che si mantiene nel tempo grazie alla elevata proprietà mucoadesiva dalla carbossimetilcellulosa. Oltre a questo bisogna ricordare l’importanza dei soluti compatibili sulla salute cellulare, infatti queste sostanze riducono l’iperosmolaritá, causa di stress e apoptosi cellulare.
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SOCIO Ordinario*
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OFTALMOLOGI STRANIERI (con residenza e attività professionale all’estero)
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* I Soci che rinnovano dopo il 31 gennaio 2014 possono aderire versando la quota di Socio Benemerito Sostenitore. Come da Regolamento della Società i soci che facciano richiesta di iscriversi nuovamente a Soi, dopo un periodo di interruzione associativa di non oltre 2 anni, potranno aderire versando la quota di Socio Benemerito a euro 700. I nuovi iscritti e tutti i soci fermi al 2010 pagheranno la quota Soi di Socio Ordinario a euro 500. Nella quota di Socio Benemerito Sostenitore sono comprese le seguenti agevolazioni: • la polizza infortuni (limitata alla partecipazione ai due congressi annuali) • la polizza che in materia di circolazione stradale offre un contributo per i corsi di aggiornamento per il riacquisto dei punti patente • l’apposita tutela legale per i casi di incidente della circolazione stradale A tutti i Congressi SOI il ritiro del badge e della borsa potrà essere effettuato al desk dedicato ai Soci Benemeriti Sostenitori.
Perché associarsi Con una quota ragionevole si ottengono i seguenti vantaggi: Un’estensione sul massimale di 2.080.000 euro della propria polizza di responsabilità professionale Polizza di tutela legale Sistema di tutela professionale del medico oftalmologo La Relazione Ufficiale e i Quaderni di Oftalmologia L’abbonamento annuale all’European Journal of Ophthalmology Il “Notiziario SOI” - Organo Ufficiale dell’Associazione L’ingresso gratuito ai Congressi SOI La possibilità di aderire alla convenzione assicurativa di RC professionale 1° rischio SOI La possibilità di garantirsi con una copertura postuma La possibilità di ottenere la CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ “CERSOI”- norma ISO 9001:2008 La possibilità di aderire ad ASOC - Autocertificazione Studi Oculistici in Community Sconti Convenzioni
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