B2eyes magazine 1/2025

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2 - Lam, C.S.Y., Tang, W.C., Zhang, H.Y. et al. Long-term myopia control effect and safety in children wearing DIMS spectacle lenses for 6 years. Sci Rep 13, 5475 (2023). https://doi.org/10.1038/s41598-023-32700-7

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Gennaio 2025 numero 1 www.b2eyes.com

In copertina Divel Italia

EDITORE

FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it

REDAZIONE

Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI)

Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it

Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it

PUBBLICITÀ

Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574

DIRETTORE RESPONSABILE

Angelo Magri a.magri@fgeditore.it

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale

STAMPA

GIUSEPPE LANG ARTI GRAFICHE Srl Via Romairone, 66 - 16163 Genova

REGISTRAZIONE PRESSO il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021

Copia omaggio

© Copyright FGE srl È vietata ogni riproduzione totale o parziale di testi e immagini

Sommario

editoriale

4 Un occhiale solidale per tutti? attualità

6 Meglio un brand in licenza o uno di proprietà?

16 Mido 2025: più spazio per business e formazione

18 Presbiopia, un osservatorio e un talent show a Mido

20 Zeiss: dopo un anno record nuovi progetti per ottici e classe medica

26 Vision Group e Optoteam: una partnership per rafforzare la presenza sul mercato

28 Mocha Mousse: il Pantone dell’anno aumenterà le vendite?

36 l’ottico digitale Sarà un anno troppo “artificiale”?

38 in store Non chiamatele soft, ma power skill

42 lab Test di fissazione: come rilevare eventuali difficoltà visive lenti oftalmiche

48 Hoya: ritorno a Mido con vista sul futuro

lexicon

62 Optometria: dagli Usa all’Italia, oltre un secolo di frizioni linguistiche

6 Meglio un brand in licenza o uno di proprietà?

Zeiss: dopo un anno record nuovi progetti per ottici e classe medica

Vision Group e Optoteam: una partnership per rafforzare la presenza sul mercato

Mido 2025: più spazio per business e formazione

Presbiopia, un osservatorio e un talent show a Mido

Non chiamatele soft, ma power skill

Un occhiale solidale per tutti?

Quello dell’occhiale solidale è diventato un fenomeno diffuso nel nostro settore, quasi un marchio di fabbrica: sono numerose, infatti, le realtà, prevalentemente associative, ma anche formative o di altra natura, che si preoccupano di soddisfare le esigenze visive delle persone più bisognose, spesso con il supporto degli enti territoriali o di organismi assistenziali. Si tratta di iniziative lodevoli e coinvolgenti, le quali aiutano chi è in difficoltà e valorizzano ulteriormente il messaggio sociale che c’è già di per sé dietro una soluzione visiva. A volte si trovano persino su strada, sotto forma di centri ottici veri e propri. Oppure su larga scala, come i progetti di Fondazioni ben strutturate, ad esempio la OneSight di EssilorLuxottica, che proprio nell’anno del Giubileo appena iniziato intensificherà l’attività. Oggi tuttavia non sono soltanto gli ultimi a chiedere che l’industria e il retail vengano loro incontro: sono le stesse dinamiche di mercato a suggerirlo, se non a imporlo. In occasione delle ultime edizioni di Pitti Uomo e delle sfilate maschili, a gennaio, alcuni illustri esponenti della moda italiana hanno ammesso che per risollevare le sorti di un settore in sofferenza, una delle vie è quella di rendere i prezzi più accessibili al cliente finale. Su tutt’altro fronte, nel 2024 il calo delle immatricolazioni sul mercato automobilistico dell’Europa

occidentale è stato pari a quasi il 20% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia, in buona parte a causa dell’aumento dei listini: in un quinquennio il costo medio di un’auto nel nostro paese è passato da 21 mila a 30 mila euro.

Nell’ottica non si è ancora avvertita, almeno a livello di dati, una sensibile contrazione sul mercato interno, come invece è avvenuto per altri comparti. Eppure la costante forbice tra valore e quantità nel sell out e un certo dilazionamento nel far fronte a spese necessarie, come l’occhiale da vista, imputabile prevalentemente all’erosione prodotta dall’inflazione, alle crisi occupazionali sempre più diffuse e ai salari spesso non adeguati al costo della vita, possono essere considerati seri campanelli d’allarme. L’industria, specificatamente quella oftalmica, sta già offrendo risposte concrete, dalle promozioni alla comunicazione per incentivare il traffico in store, fino al potenziamento dei listini per le seconde linee di lenti. Il tutto senza trascurare la qualità del prodotto, la ricerca a monte e il servizio durante e, possibilmente, anche dopo la vendita.

Perché la solidarietà una tantum fa bene e fa star bene: applicarla nel lavoro quotidiano, a salvaguardia non solo del profitto e della propria impresa, ma anche della collettività, significa essere consapevoli del presente e attenti al futuro. E forse anche un po’ migliori.

LENTI FOTOCROMATICHE
UNA STRAORDINARIA COMBINAZIONE

Meglio un brand in licenza o uno di proprietà?

a cura della redazione

B2eyes ha chiesto alle cinque aziende eyewear leader, con un portafoglio diversificato tra marchi propri e non, di spiegare la strategia e l’approccio nei confronti di questi due mondi. Ne emerge un quadro articolato e ricco di opportunità, grazie anche alle potenzialità del digitale, ma con un filo conduttore comune: il centro ottico rimane il punto di riferimento per la scelta finale del consumatore e per la consulenza di cui necessita

Tutti insieme, in una grande famiglia, ognuno con le proprie esigenze e con la propria storia da raccontare: sembrano non esserci differenze sostanziali fra marchi propri e in licenza. Strategie aziendali mirate, ingresso in segmenti di mercato più ampi o più esclusivi, riconoscibilità: entrambi cercano il proprio spazio in un business competitivo, caratterizzato dall’evoluzione del consumatore finale sempre più influenzato dalla tecnologia digitale e dai social.

Rossana

Nel 2023 Ray-Ban e Oakley hanno rappresentato

un peso del 12% e del 5% sul fatturato globale

ESSILORLUXOTTICA

Avete strategie diversificate per i marchi in licenza rispetto ai marchi di proprietà? Come si differenziano dal punto di vista di design, qualità e prezzo?

EssilorLuxottica è una realtà che racchiude al suo interno alcuni brand riconosciuti a livello mondiale. Grazie a un portafoglio ben bilanciato, che comprende sia marchi di proprietà sia in licenza, il gruppo riesce a coprire una vasta gamma di segmenti di mercato, soddisfacendo così le diverse esigenze e preferenze dei consumatori, spesso ridefinendo anche gli standard di eccellenza nel settore.

Nel nostro portfolio possiamo vantare alcuni tra i brand più iconici. Pensiamo ad esempio a Ray-Ban, il marchio di occhiali più amato al mondo, simbolo di stile e innovazione. Poi c’è Oakley, leader nel design di occhiali per prestazioni sportive, apprezzato da chi pratica sport a livello globale. Oltre a questi, anche Persol, Oliver Peoples, Vogue Eyewear, Arnette, Alain Mikli e Bliz. Guardando ai numeri, nel 2023 Ray-Ban e Oakley hanno rappresentato una voce significativa delle vendite del gruppo, rispettivamente con un peso del 12% e del 5% sul fatturato globale.

Naturalmente, non possiamo dimenticare l’importanza delle licenze. Tra queste Giorgio Armani, Burberry, Chanel, Coach, Dolce&Gabbana, Ferrari, Jimmy Choo,

Michael Kors, Moncler, Gruppo Prada, Ralph Lauren, Tiffany & Co. e Versace. In particolare, la licenza Prada è una delle più rilevanti per noi, con le vendite generate dai marchi Prada, Prada Linea Rossa e Miu Miu che nel 2023 complessivamente a livello globale hanno rappresentato circa il 3% del totale delle vendite del gruppo.

I nostri brand sono strategici per il successo sia a livello mondiale sia nei singoli mercati. Siamo una realtà estremamente diversificata, sempre attenta alle evoluzioni del mercato e alle esigenze dei consumatori: l’obiettivo comune, indipendentemente dalla natura del marchio, è garantire eccellenza, coerenza e innovazione in ogni prodotto, facendo emergere la sua identità unica all’interno di un portafoglio che rappresenta un punto di riferimento nel mercato dell’eyewear. Ciascun brand è gestito con la stessa dedizione e attenzione, garantendo che tutti i prodotti rispecchino solidi standard di qualità e un design distintivo, in linea con l’identità del brand stesso e le aspettative del consumatore. Per i marchi in licenza, lavoriamo a stretto contatto con i rispettivi team creativi per garantire che ogni collezione si integri con il loro stile e personalità. Questo dialogo costante esalta l’unicità di ciascuno di essi, assicurando una perfetta coerenza con le collezioni. Per gli housebrand, la strategia e lo sviluppo creativo sono interamente gestiti all’interno dell’azienda, con un forte focus sulla valorizzazione del marchio e sull’innovazione continua. Ogni brand, sia in licenza sia di proprietà, ha un posizionamento chiaro e distintivo che ci consente di rispondere alle diverse esigenze dei consumatori. Il nostro portafoglio copre una vasta gamma di fasce di prezzo, stili e identità, assicurando una proposta diversificata e di qualità.

Che tipo di supporto fornite ai centri ottici per la vendita?

Il nostro impegno verso i centri ottici si concretizza in una serie di iniziative e di strumenti pensati per favorire il loro successo commerciale, rafforzando al contempo la relazione con il consumatore. Un aspetto cruciale è rappresentato dai materiali di comunicazione e visual merchandising: offriamo ai partner soluzioni per ottimizzare la presentazione dei prodotti, che vanno dalle vetrine ai display interni, fino ai kit di marketing digitale per potenziare la visibilità online. Questi strumenti supportano la creazione di un'esperienza d'acquisto coerente, coinvolgente e di alta qualità per il cliente finale. Un primo esempio sono le nostre vetrine digitali, che consentono di proporre nel proprio negozio contenuti dinamici e campagne di brand sempre aggiornate e offrono una visibilità sostenibile e innovativa, contribuendo a catturare l'attenzione dei consumatori e a rafforzare l'immagine del brand. In aggiunta, grazie

Più di semplici fornitori:

desideriamo essere partner strategici per i centri ottici

allo Smart Shopper, i consumatori hanno un accesso potenzialmente illimitato alle collezioni e ai marchi del gruppo, oltre alla possibilità di provare virtualmente qualsiasi montatura del catalogo attraverso la realtà aumentata e avanzate tecnologie proprietarie. I servizi di personalizzazione del prodotto, come Ray-Ban Remix e Oakley Custom, inclusi all'interno di Smart Shopper, sono pensati per offrire un'esperienza ancora più personalizzata. Recentemente sono state introdotte anche nuove esperienze digitali, tra cui il FindThe-Perfect-Frame, che tiene in considerazione il rilevamento delle caratteristiche facciali basato sull’intelligenza artificiale, come la forma del viso, il colore e la distanza degli occhi, la posizione delle orecchie, la larghezza del ponte nasale e i gusti dei consumatori per consigliare gli occhiali più adatti a ogni singola persona.

Inoltre, promuoviamo l’importanza della formazione e della conoscenza, elementi fondanti dell’evoluzione dell’intero settore, attraverso Leonardo, l’ecosistema del gruppo EssilorLuxottica che favorisce la crescita e lo sviluppo personale e professionale dei propri dipendenti e clienti. Leonardo mette a disposizione dell’intero settore un’ampia varietà di contenuti, relativi a marchi e prodotti, gestione della vista, gestione delle persone e supporto alla vendita. La piattaforma integra la sua offerta con un calendario di eventi e classi virtuali, dando l’accesso anche ad approfondimenti scientifici e studi clinici.

A sostegno dei centri ottici, il nostro team sul territorio è sempre presente per offrire consulenza personalizzata, ottimizzare la gestione degli assortimenti, potenziare le vendite e sviluppare strategie efficaci. Il nostro obiettivo è essere più di semplici fornitori: desideriamo essere partner strategici per i centri ottici, aiutandoli a rispondere alle sfide del mercato e a costruire relazioni solide e durature con i consumatori.

Com’è cambiata la richiesta del consumatore finale dal pre-Covid a oggi nei confronti dei marchi in licenza e degli housebrand? Quanto incidono il web e i social nella scelta e nelle modalità di acquisto?

Dal pre-Covid le richieste del consumatore finale sono cambiate profondamente, sia nei confronti dei marchi in licenza sia degli housebrand. Oggi i clienti cercano autenticità, qualità e coerenza, ma anche innovazione e sostenibilità, elementi centrali nelle decisioni d'acquisto.

Nel caso degli occhiali in licenza, si aspettano che il

Persol

prodotto rifletta pienamente l'identità del marchio, riconoscendo una forte coerenza tra il design e i valori distintivi del brand. È nostro compito garantire che questi valori siano comunicati in modo efficace, sia nei negozi, attraverso una presentazione curata e differenziante, sia al consumatore finale lungo tutto il percorso d'acquisto. Per quanto riguarda gli housebrand, rappresentano un'opportunità per proporre un'identità chiara e una proposta unica, in grado di rispondere alle richieste di un cliente finale sempre più attento alla qualità e all'autenticità. Attraverso questi marchi possiamo dare vita a collezioni innovative e distintive, puntando su una gestione completa del prodotto e della comunicazione per raccontare la nostra visione e il nostro impegno in termini di sostenibilità e design.

MARCHON EYEWEAR

Avete strategie diversificate per i marchi in licenza rispetto ai marchi di proprietà? Come si differenziano dal punto di vista di design, qualità e prezzo?

Il web e i social media hanno accelerato tali cambiamenti, trasformandosi in strumenti fondamentali per la scoperta, l'ispirazione e il confronto. Tuttavia il negozio fisico rimane cruciale nel settore dell'ottica, dove l'esperienza diretta del prodotto e la consulenza personalizzata sono insostituibili. L'omnicanalità è diventata quindi un aspetto strategico chiave: il consumatore scopre il prodotto online o sui social, ma spesso desidera un'interazione nel punto vendita, dove è possibile ricevere assistenza dedicata e provare concretamente gli occhiali. Questo vale sia per i marchi in licenza sia per gli housebrand, confermando la necessità di un'integrazione fluida tra digitale e fisico per offrire un'esperienza d'acquisto coerente e completa. •

Housebrand: maggiore libertà

In licenza: a stretto contatto con il marchio

Per quanto riguarda le licenze, i nostri team lavorano a stretto contatto con il designer e con il marchio stesso per garantire che ci sia una connessione autentica con la linea eyewear. Si cerca ispirazione all’interno del brand, che si tratti di abbigliamento, borse o calzature, ed è fondamentale per noi che gli occhiali raccontino la sua storia. Con i marchi di proprietà, invece, i nostri team di sviluppo prodotto hanno maggiore libertà in termini di design, materiali, vestibilità, price point e altro.

Che tipo di supporto fornite ai centri ottici per la vendita?

offrire un'esperienza personalizzata al cliente che desidera acquistare una nuova montatura.

Formazione e supporto per gli ottici a ogni lancio stagionale

Offriamo costantemente corsi di formazione agli ottici e ai loro staff sia attraverso la nostra forza vendite sia attraverso i brand team, affinché ci sia una conoscenza approfondita dei marchi, dei materiali e delle tecnologie impiegate. Forniamo kit di presentazione personalizzati e strumenti di storytelling innovativi per accompagnare ogni lancio stagionale, con l'obiettivo di aiutare gli ottici a creare un legame più diretto tra i consumatori e i marchi. Dallo sviluppo del prodotto al marketing, dalle PR ai rivenditori, è essenziale

Com’è cambiata la richiesta del consumatore finale dal pre-Covid a oggi nei confronti dei marchi in licenza e degli housebrand? Quanto incidono il web e i social nella scelta e nelle modalità di acquisto?

Mentre il Covid ha sicuramente creato nuove sfide, il desiderio dei clienti di trovare innovazione e valore nell’eyewear non è cambiato. Cerchiamo costantemente modi per accelerare i nostri sforzi di digitalizzazione, in particolare in aree come design e sviluppo prodotto, merchandising, previsioni di vendita e marketing. Oggi lavoriamo in modo più intelligente ed efficiente rispetto al periodo pre-Covid, utilizzando strumenti digitali, portfolio online, presentazioni dei marchi e virtual try-on. Questi strumenti ci hanno permesso di rimanere in sintonia con le esigenze dei consumatori, soddisfare la richiesta di nuovi prodotti e far crescere il nostro business. •

Strumenti digitali per essere in sintonia con il consumatore

Lacoste

8-10 febbraio 2025

Padiglione: 4 - Stand:

VIENI A TROVARCI PRESSO LO STAND PERSOL

SAFILO

Avete strategie diversificate per i marchi in licenza rispetto ai marchi di proprietà? Come si differenziano dal punto di vista di design, qualità e prezzo?

Il portafoglio del gruppo è composto da oltre trenta brand tra quelli di proprietà e in licenza e copre tutti i settori, dal fashion luxury al mass cool, per soddisfare le richieste di ogni fascia di mercato e consumatore finale. I marchi di proprietà rivestono grande importanza strategica per gli obiettivi di sviluppo del gruppo. I principali sono: Carrera, Smith, Polaroid e Blenders Eyewear.

Oltre trenta brand per tutti i segmenti

Da maggio 2024 Eyewear by David Beckham si è trasformato in licenza perpetua, assicurando al portafoglio Safilo uno dei marchi di maggiore successo degli ultimi anni e segnando un’altra pietra miliare per la strategia del gruppo. I brand in licenza sono fra i più importanti e diversificati nel mercato dell’occhialeria.

Tra il 2023 e i primi mesi del 2024 Safilo ha rinnovato le partnership con le principali licenze in portafoglio, come kate spade new york, Tommy Hilfiger, Juicy Couture, Fossil, Boss, Hugo, Moschino, Levi’s, Missoni e Marc Jacobs, mediamente di circa 6 anni.

A metà gennaio 2025 abbiamo inoltre annunciato il rinnovo dell’accordo di licenza per le collezioni eyewear di Under Armour fino al 2031. Infine, nel 2023 abbiamo siglato due nuovi accordi di licenza, con i marchi Etro e Stuart Weitzman.

Che tipo di supporto fornite ai centri ottici per la vendita?

Oltre a un team di vendita altamente qualificato e dedicato a ciascun marchio, Safilo ha sviluppato You&Safilo, un innovativo b2b e-commerce di ultima generazione per gli ottici. Questa piattaforma offre un accesso semplice e immediato a una vasta gamma di servizi: un catalogo completo di tutti i marchi Safilo, un sistema rapido e sicuro per effettuare ordini, un’area dedicata all'assistenza post-vendita e un’ampia scelta di promozioni esclusive. Inoltre, grazie a Omnia, la piattaforma di contenuti digitali integrata, i clienti hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari per promuovere ef-

You&Safilo, un e-commerce b2b di ultima generazione per gli ottici

Lukasz Karpinski, commercial officer Italy, Dach & global key accounts

ficacemente i prodotti Safilo e incrementare il proprio business.

Com’è cambiata la richiesta del consumatore finale dal pre-Covid a oggi nei confronti dei marchi in licenza e degli house brand? Quanto incidono il web e i social nella scelta e nelle modalità di acquisto?

La richiesta è cambiata, poiché il cliente finale ha una maggiore tendenza a documentarsi sul prodotto che acquista: il web e i social media hanno accelerato il processo di evoluzione del consumatore.

Oggi

il web

indirizza la scelta dell’occhiale, anche da vista

La categoria di prodotto sole ha subìto una profonda trasformazione perché sempre più spesso la scelta di un occhiale viene effettuata in base ai trend, alle forme e ai colori comunicati tramite le piattaforme digitali, collaborando con influencer, performer e ambassador.

Tale tendenza è diffusa particolarmente tra i giovani, ma sta progressivamente coinvolgendo anche altre fasce d’età, fra i 25 e i 45 anni. Le piattaforme digitali hanno maggiore influenza sul mercato degli occhiali da sole, anche se negli ultimi anni sono sempre di più i prodotti da vista diventati iconici anche grazie alla visibilità offerta dagli opinion leader online. •

Eyewear by David Beckham
Polaroid

MARCOLIN

Avete strategie diversificate per i marchi in licenza rispetto ai marchi di proprietà? Come si differenziano dal punto di vista di design, qualità e prezzo?

Le variabili che consideriamo per definire la strategia di un marchio sono legate principalmente all’identità e al posizionamento che lo stesso dovrà rappresentare nel mercato. Ciascuno per il suo cluster di riferimento esprime quindi identità distintive, che rispettano specifici target e guidano scelte stilistiche, di posizionamento prezzo, di comunicazione e, infine, di distribuzione. La qualità, invece, è un valore costante: ogni prodotto viene sviluppato per offrire la massima qualità possibile nel suo segmento di mercato, seguendo criteri rigorosi e un approccio sostenibile che rappresenta il cuore del nostro lavoro quotidiano.

Identità, qualità e sostenibilità al primo posto

Che tipo di supporto fornite ai centri ottici per la vendita?

Agenti e soluzioni personalizzate a disposizione degli ottici

Marcolin supporta i centri ottici con una rete capillare di agenti, che visitano quotidianamente i partner per offrire assistenza diretta e consulenza. Inoltre, mettiamo a disposizione soluzioni su misura per la visibilità e l’attivazione del punto vendita, adattandoci alle specifiche esigenze di ogni cliente. L’obiettivo è aumentare il traffico in negozio e migliorare l’esperienza di acquisto del consumatore finale, valorizzando al massimo il potenziale di vendita dei nostri partner.

Com’è cambiata la richiesta del consumatore finale dal pre-Covid a oggi nei confronti dei marchi in licenza e degli house brand? Quanto incidono il web e i social nella scelta e nelle modalità di acquisto?

Oggi il consumatore è sempre più consapevole e attento ai valori che i brand rappresentano, richiedendo

autenticità e trasparenza non solo ai marchi in licenza, ma anche agli housebrand. Questa evoluzione nelle aspettative spinge le aziende a comunicare in modo più chiaro e coerente i propri principi, costruendo re lazioni autentiche e significative con il proprio pubbli co. In tale contesto, il web e i social media giocano un ruolo cruciale: non sono più solo strumenti per influen zare le scelte d'acquisto, ma vere e proprie piattaforme per instaurare un dialogo diretto e continuo con la community. È qui che prende forma una connessione autentica, capace di trasformare un semplice consumatore in un ambasciatore del brand. Per noi i canali digitali rappresentano una straordinaria oppor tunità per comunicare i valori che da oltre 60 anni ci distinguono. Attraverso lo storytelling non vogliamo solo raccontare ciò che facciamo, ma suscitare emo zioni, ispirare fiducia e trasmettere l’essenza di una storia che si intreccia con la vita delle persone. Que sto approccio ci permette di mantenere viva la nostra identità e di evolverci restando fedeli a ciò che siamo. •

Nei

canali digitali ogni consumatore può diventare un ambasciatore del brand

Christian Louboutin

DE RIGO

Avete strategie diversificate per i marchi in licenza rispetto ai marchi di proprietà? Come si differenziano dal punto di vista di design, qualità e prezzo?

Ogni brand ha un suo dna e questo si riflette nel design, nel prezzo e nella strategia di comunicazione, quindi la differenza non è tra housebrand e licenze, ma tra ciascun marchio, a prescindere. In termini di qualità, cerchiamo di offrire sempre il massimo, anche sui brand più entry. Certo, va valutato il rapporto qualità-prezzo, ma la qualità è comunque sempre elevata. Nel nostro portfolio, tra l’altro, abbiamo licenze posizionate su diverse fasce di prezzo e dunque la differenza esiste anche tra le licenze.

Ciascun marchio
è differente, che sia in licenza o meno

Che tipo di supporto fornite ai centri ottici per la vendita?

Per noi la relazione con gli ottici è fondamentale e ci impegniamo a dare il massimo supporto e disponibilità, cercando di venire incontro alle loro esigenze. Forniamo numerosi materiali punto vendita personalizzati per ciascun brand, proponiamo promozioni specifiche, mettiamo a disposizione digital pack per la comunicazione online e stiamo lavorando molto anche lato formazione sia fisica sia attraverso piattaforme online, in quanto comprendiamo quanto sia complesso il ruolo dei nostri partner, considerando il numero di brand trattati in ogni negozio: è importante conoscerli per venderli.

È importante conoscere i brand per venderli
I

consumatori oggi incrociano le informazioni online con quelle offline

Com’è cambiata la richiesta del consumatore finale dal pre-Covid a oggi nei confronti dei marchi in licenza e degli housebrand? Quanto incidono il web e i social nella scelta e nelle modalità di acquisto? I consumatori stanno evolvendo e sicuramente la pandemia ha dato una grossa accelerazione al cambiamento. È mutato molto il modo di documentarsi: il web e i social sono sempre più rilevanti come mezzi di comunicazione, ma anche di “informazione” e non soltanto per i giovani. I clienti finali sono più esigenti e fanno acquisti mirati e consapevoli, spesso incrociando le informazioni online con quelle offline. Anche in questo caso, non parlerei di una differenza generale tra housebrand e licenze, ma di scelta consapevole di un marchio rispetto a un altro. •

Barbara De Rigo, chief marketing officer
Police
Roberto Cavalli

Un palco per il futuro dell’industria

EssilorLuxottica presenta “Leonardo In Conversation”, una serie di interventi con esperti su tematiche chiave per il mondo dell’ottica, spaziando tra vision, fashion e tech. Inquadra il QR code per scoprire il calendario completo e registrarti agli eventi.

8 FEBBRAIO – 10 FEBBRAIO 2025 dalle 9:00 alle 19:00

Mido. Fiera Milano, Rho Padiglione 3, Stand S08 S20 U09 U19

Mido 2025: più spazio per business e formazione

A cura della redazione

Il salone, in programma a Fieramilano Rho dall’8 al 10 febbraio, è ancora in crescita, con circa 1.000 mq in più rispetto a un anno fa, per un totale di oltre 1.200 espositori: al debutto anche The Vision Stage, l’area dedicata all’informazione e all’aggiornamento con un ricco programma di eventi e di ospiti

Sono oltre 1.200 gli espositori di Mido 2025, provenienti da più di 50 paesi, tra cui Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Usa, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, ma anche India, Australia, Sud Africa, Canada, Brasile e Ucraina. Rispetto all’edizione 2024 gli organizzatori hanno predisposto circa 1.000 metri quadrati netti in più nei 7 padiglioni di Fieramilano Rho, per un totale di circa 45 mila. «A essere stati ampliati sono in particolare il padiglione 6, che ospita le aree Academy, Start Up e Mido Tech, oltre a un nuovo allestimento d’ispirazione green e capace di evocare lo stile dei caratteristici borghi italiani, e i padiglioni 2 e 4, regno del Design e del Design Tech, per dare più spazio all’innovazione e all’avanguardia», spiegano gli organizzatori di Mido. Rivisti nel layout anche gli altri padiglioni: l’1 con il suo Fashion District, punto di riferimento della moda e del lusso, la cui piazza ospita la cerimonia di premiazione

dei Mido Awards, in programma nel pomeriggio di sabato 8 febbraio; il 3, dedicato alle lenti; il 5 e il 7, che accolgono l’area Fair East, per le grandi e piccole realtà del panorama imprenditoriale asiatico.

Oltre ai buyer internazionali, sono attesi dunque migliaia di visitatori da tutta Italia, anche grazie a I Treni per Mido, il tradizionale servizio offerto dagli organizzatori del salone milanese, che quest’anno aggiunge la tratta costiera a est del nostro paese: l’opportunità riservata agli ottici del nostro paese è per domenica 9 febbraio, seconda giornata della mostra. Al debutto in occasione dell’edizione 2025 della manifestazione il nuovo percorso con partenze da Ancona, con fermate a Pesaro, Rimini e Forlì, per poi arrivare direttamente a Milano. La tratta adriatica, studiata per facilitare la partecipazione anche dei professionisti di Puglia, Abruzzo e Molise, si affianca a quelle ormai consolidate, per un totale di sette città di partenza: Torino, Venezia con relative fermate a Padova, Vicenza, Verona e Brescia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e, appunto, Ancona.

Completamente rinnovato, anche nel nome, The Vision Stage, l’ex Otticlub: offre un programma ricco di conferenze, panel e workshop che spaziano dai trend globali al made in Italy, dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica, dal confronto interdisciplinare ai temi dell’inclusione e del ruolo delle donne nell’industria ottica. Quest’anno è prevista anche la presenza di ospiti di spicco extra settore, fra cui l’attore e autore Paolo Ruffini e l’ex calciatore Billy Costacurta.

Visitatori all'ultima edizione della rassegna fieristica milanese

DA FEBBRAIO

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La lente monofocale evoluta di serie con il trattamento antiriflesso più facile da pulire1 con proprietà oleofobiche, idrofobiche e antistatiche1 .

Presbiopia, un osservatorio e un talent show a Mido

A cura della redazione

Due eventi all’interno della nuova area The Vision Stage danno seguito al dialogo interdisciplinare per la gestione del soggetto presbite, portato avanti negli ultimi due anni con il Forum. Sono organizzati da Fabiano Editore, che propone anche un incontro sulla miopia e il b2eyes TG, giunto alla quarta edizione

Dopo il kit d’ingresso con i relativi strumenti e materiali per classe medica e area ottico optometrica, presentato nel novembre scor so al Forum Presbiopia di Napoli, domenica 9 febbraio alle 17, seconda giornata di Mido, è in programma il lan cio del portale dell’Osservatorio Presbiopia, al termine dell’evento “Visioni condivise: progetti e prospettive di integrazione tra area ottica e area medica”: organiz zato da Fabiano Editore, in collaborazione con Anfao, Gruppo Lenti Anfao, Federottica e Mido, prevede la conduzione di Nicola Di Lernia e la presenza dei vertici delle principali associazioni della filiera. L’Osservato rio è una piattaforma permanente, che verrà costan temente aggiornata con i nominativi dei professionisti interessati, ottici optometristi, medici oculisti e ortot tisti, e che fornirà e promuoverà una serie di servizi: la geolocalizzazione degli aderenti, i supporti per esegui re una refrazione di qualità, le informazioni relative alle ultime tecnologie sotto forma di schede tecniche, una consulenza personalizzata online sulle soluzioni dei casi di mancato adattamento, un’informazione costan te in ambito medico con rubriche o eventi continuativi e sugli appuntamenti congressuali nazionali e locali sul tema presbiopia. In sostanza, l’Osservatorio si propone di essere il fil rouge che unisce, in una continuità ope rativa, le attività del mondo medico e di quello ottico optometrico, le novità tecnologiche e le iniziative na zionali e internazionali sull'argomento presbiopia. Lunedì 10 febbraio alle 10 torna, inoltre, il talent show

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Padiglione 3 P02, P10, R01, R09

Zeiss: dopo un anno record nuovi progetti per ottici e classe medica

La multinazionale ha chiuso l’ultimo esercizio sfiorando per la prima volta nella sua storia gli 11 miliardi di euro di fatturato.

Positivi anche i risultati della divisione Vision Care, Italia inclusa, dove l’oftalmica si rivela trainante: per supportarla continuano gli investimenti non solo in prodotto, ma anche in comunicazione, formazione e presenza su territorio

Iricavi dell’ultimo anno fiscale di Zeiss, conclusosi il 30 settembre scorso, hanno fatto registrare 10,894 miliardi di euro: un livello mai raggiunto dal gruppo, con un incremento dell’8% rispetto all’esercizio precedente. «Nonostante un contesto geopolitico e un quadro macroeconomico complesso, tutti e quattro i segmenti di business hanno contribuito positivamente alla crescita - spiegano dalla società con casa madre a Oberkochen, in Germania - Da notare che anche gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati considerevoli, con il 15% del fatturato reinvestito. Rispetto all’anno precedente il numero totale di dipendenti nel mondo è aumentato di 3.493 unità, salendo a 46.485. I collaboratori che operano nell’R&D sono quasi 6.951, oltre il 14% del totale. A oggi Zeiss detiene circa 12.500 brevetti in tutto il mondo: nell’ultimo anno fiscale sono stati 740 i nuovi brevetti richiesti, a conferma del costante impegno del gruppo per definire nuovi standard in tutti i settori in cui opera».

Michele D’Adamo, amministratore delegato del gruppo nel nostro paese, dove è presente con le società Carl Zeiss, che include le divisioni Medical Technology, Research Microscopy Solution e Industrial Quality Solutions, e Carl Zeiss Vision Italia, la quale raggruppa le divisioni lenti da vista e da sole

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A MIDO 8-10 FEBBRAIO 2025 RHO, MILANO

Uno scorcio dell’automatizzazione del magazzino di lenti a contatto presso la filiale italiana di Castiglione Olona, in provincia di Varese

I semiconduttori viaggiano a doppia cifra

Secondo il presidente e ceo Karl Lamprecht, i risultati del periodo sono stati nel complesso ottimi e con una buona crescita dei ricavi. «Allo stesso tempo, però, non è stato possibile per tutte le divisioni evitare l’impatto dell’attuale incertezza dei mercati», afferma il manager, ricordando l’importante investimento non solo in ricerca e sviluppo, ma anche «nell’espansione mirata di personale e infrastrutture». Se tutte e quattro le divisioni in cui la multinazionale è strutturata hanno contribuito al balzo in avanti, grazie soprattutto alla spinta all’innovazione, sintetizzabile proprio nel 15% in ricerca e sviluppo, e pur a fronte di un contesto di mercato competitivo, che ha influenzato in maniera differente ciascuna di esse, nel ’23-’24 è stato in particolare il segmento Semiconductor Manufacturing Technology a registrare una crescita importante (+16%). Per quanto riguarda, invece, il Consumer Markets, «ha chiuso l'anno fiscale con un buon risultato: nonostante una notevole riluttanza da parte dei consumatori a spendere, al suo interno la divisione Vision Care ha generato una crescita del fatturato, forte delle importanti innovazioni introdotte nel settore delle lenti da vista, delle tecnologie per l’ottico optometrista e grazie alla capacità di affrontare in maniera completa problematiche sociali come la crescente diffusione della miopia nei bambini e nei ragazzi», precisano da casa madre.

Vista al top, sole con le difficoltà di lusso e moda

Anche nel nostro paese Zeiss ha chiuso positivamente l’esercizio, con una crescita a doppia cifra di Carl Zeiss, che include le business unit Medical Technology, Research Microscopy Solution e Industrial Quality

Solutions, mentre Carl Zeiss Vision Italia, la quale raggruppa le divisioni lenti da vista e da sole, ha confermato il trend positivo degli ultimi anni, seppur con un tasso di crescita inferiore. Secondo Michele d’Adamo, amministratore delegato del gruppo in Italia, «stiamo attraversando una fase macroeconomica sicuramente incerta e sfidante, ma i risultati ottenuti dimostrano la validità della nostra strategia a lungo termine: una strategia di differenziazione basata sulla continua spinta all’innovazione di prodotto e di servizio, sullo sviluppo di processi sempre più efficienti e data driven, nonché sulla costante valorizzazione delle nostre risorse umane», spiega l'amministratore delegato. Così se, da un lato, la multinazionale punta su trasformazione digitale e processi data driven, sostenibilità verso l’ambiente e le comunità e valorizzazione delle risorse umane come strategie trasversali alle sue quattro divisioni, nel 2025 il segmento Vision Care a livello nazionale si focalizzerà ancora di più sul territorio: questa divisione oggi si avvale di più di 450 collaboratori e di 6 filiali nel nostro paese e nell’ultimo esercizio la crescita è stata superiore per l’oftalmica, mentre il sole ha inevitabilmente risentito delle difficoltà del lusso e più in generale della moda. «L’incremento è stato comunque complessivamente in linea con quello dell'esercizio precedente e il flusso di cassa positivo – afferma D’Adamo - Inoltre anche il primo trimestre del nuovo anno fiscale, ottobre-dicembre 2024, è partito bene sul mercato interno: nell’oftalmica a un aumento in valore si è aggiunto un leggero miglioramento anche nei volumi rispetto alle previsioni. E le prospettive per il 2025 sono positive, al netto delle numerose variabili macro: ci si aspetta, infatti, una ripresa dei consumi grazie al recupero dei salari sull’inflazione, tenendo in

(al netto degli effetti cambio)

* Non identico al gruppo Carl Zeiss Meditec

Nella tabella, i risultati finanziari del gruppo Zeiss al 30 settembre 2024

Fatturato (in Miliardi di euro) Variazione

considerazione peraltro che l’oftalmica è sempre stata una categoria resiliente».

Academy e campagne consumer sostengono il business del retail

Comunicazione e formazione si confermano due asset rilevanti. «Quest’anno, oltre a nuovi lanci di prodotto, punteremo ancora molto sulla Zeiss Academy, che ha evidenziato anche un ritorno dal punto di vista economico - precisa l’amministratore delegato del gruppo Zeiss in Italia - Quando si hanno partner formati e preparati, infatti, si possono vendere prodotti a più alto valore aggiunto e siamo in grado di offrire servizi sempre più dedicati. Abbiamo poi in programma ulteriori investimenti in comunicazione, da un lato per sostenere i nostri clienti, dall’altro per mantenere alta la conoscenza del brand. A livello commerciale, non abbiamo alcuna intenzione di andare direttamente all’u-

tente finale, per cui quando facciamo comunicazione consumer la facciamo nell’interesse degli ottici, coinvolgendoli. In altre parole, le nostre attività sono volte al "drive to store", con l’obiettivo di supportarlo perché abbia successo: del resto il suo successo è il nostro, ma non va dimenticato che abbiamo un marchio importante, il quale rappresenta un plus per il consumatore, per cui deve essere valorizzato».

Per raggiungere questo obiettivo Zeiss Vision Care Italia organizza da tempo numerosi incontri sul territorio, utili momenti per entrare in ascolto delle esigenze della clientela: si tratta prevalentemente di eventi locali, di open day presso le sei filiali, nonché di visite mirate da parte di agenti o trainer nei centri ottici partner. Relazioni interpersonali e presenza sul territorio sono due aspetti fondamentali anche nel rapporto con l’area oftalmologica. «Appare evidente la crescente attenzione da parte dell’industria e della distribuzione ottica nei confronti di questo mondo: si tratta di un fatto sicuramente positivo, perché va nell’interesse dell’utente finale - conclude D’Adamo - Nell’ultimo anno la nostra filiera ha evidenziato una maggiore visione d’insieme in tale ambito: come gruppo abbiamo partecipato a diversi congressi in Italia, aiutati dal fatto di avere una divisione medicale molto importante che tuttavia si occupa della parte chirurgica e diagnostica, per cui non va in sovrapposizione con le competenze di quella dedicata al vision care. Chiaramente il tema del controllo della progressione miopica si conferma rilevante e in futuro ci saranno ulteriori sviluppi: si tratta quindi di un’area di focus per accelerare il processo di integrazione tra classe medica e mondo dell’ottica».

Una fase dell’attività produttiva negli stabilimenti della società, con sede centrale a Oberkochen, zona sud ovest della Germania
La sede di Carl Zeiss Vision Italia a Castiglione Olona

Vision Group e Optoteam: una partnership per rafforzare la presenza sul mercato

a cura della redazione

L’integrazione societaria tra il più grande network italiano e l’azienda toscana specializzata nella distribuzione punta anche a potenziare i servizi offerti agli ottici affiliati e ai consumatori

L’integrazione tra Vision Group e Optoteam, gruppo d’acquisto che fornisce anche servizi professionali e prodotti, «rappresenta una risposta concreta alle rapide trasformazioni del mercato e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, puntando a creare valore in un contesto economico in evoluzione - spiegano le due realtà - L’obiettivo comune è promuovere una crescita sostenibile per tutti gli stakeholder, basata sull’efficienza e sull’adozione di tecnologie innovative».

Optoteam, nata dall’esperienza di oltre quattro decenni dei soci fondatori, è una società specializzata nella distribuzione ottica, creata con l'obiettivo di fornire soluzioni innovative e di alta qualità per l’ottica

professionale: affidabilità e assistenza al cliente ne hanno fatto un punto di riferimento per i suoi 12 punti vendita diretti e per gli oltre 200 centri ottici affiliati sul territorio toscano. Questi, grazie alla partnership, potranno usufruire dei servizi che Vision Group già offre al proprio network, composto da 2.700 centri ottici, tra cui imprenditori affiliati e punti vendita diretti con le insegne VisionOttica e VistaSì, pur mantenendo la loro essenza local e la loro identità.

«Ho sempre stimato il percorso intrapreso dai soci di Optoteam e sono onorato di poter contribuire al futuro di questa bella realtà, della quale preserveremo valori e visione», commenta Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group.

«Riconoscendoci nei valori e nella visione di Vision Group, vogliamo dare continuità all’esperienza che abbiamo costruito in questi anni, certi della nostra scelta di collaborare con il gruppo che a oggi risulta essere il più importante e organizzato nel settore dell’ottica», afferma Massimo Zebi, amministratore delegato di Optoteam.

Il management delle due realtà in occasione dell'accordo: da sinistra, Stefano Fiaschi, Luca Di Giovanni, Massimo Zebi, Marco Procacciante, Roberto Posarelli, Sergio Perris, Silvano Biagiotti e Christian Tagliaferri

Mocha Mousse: il Pantone dell’anno aumenterà le vendite?

Negli spazi del centro ottico il colore può modificare il comportamento dei clienti, rendendoli più inclini all’acquisto grazie alla proposta, adeguatamente comunicata, di collezioni eyewear di tendenza e all’abbinamento delle lenti

Il colore si vede e si sente, comunica emozioni e influenza le decisioni. È davvero singolare come venga assimilato a un linguaggio visivo silenzioso tra i più potenti, con cui la moda si esprime e impatta sull’umore oltre che su ciò che acquistiamo. Oggi infatti le scelte cromatiche del consumatore non seguono più il solo gusto personale: la cultura che ruota intorno al colore quale fenomeno sociale è entrata nell’immaginario comune, come l’invito a seguire le tendenze. E anche nel mondo dell’ottica questa attitudine è ormai sdoganata.

In particolare, nell’industria e nel retail, l’utilizzo di codici Pantone consente di trasferire i requisiti cromatici esatti attraverso un linguaggio riconosciuto in tutto il mondo e in maniera univoca. Ogni anno, infatti, il Pantone Color Institute, presieduto dalla color expert Leatrice Eiseman, consiglia alle aziende come utilizzare al meglio i colori per la propria immagine e le

strategie di vendita. Inoltre, dal 2000, analizza nell’arco di nove mesi le tendenze globali per decretare una tonalità in grado di riflettere lo spirito del momento. Non è solo una scelta estetica: dietro ci sono rigorose ricerche culturali, psicologiche e sociali. L’annuncio del Color of the Year è così diventato un evento significativo nell’ambito del design. Quando lo scorso dicembre Pantone si è espresso in merito al Colore 2025, Mocha Mousse, che evoca la voglia di armonia, benessere e piccoli piaceri della vita quotidiana, i canali digitali degli ottici, dei brand eyewear, degli addetti ai lavori e delle aziende del settore hanno iniziato a proporre contenuti su questo tema cromatico.

Le collezioni di montature Mocha Mousse e le lenti di questo colore caldo e avvolgente, che tanto ricorda le sfumature cremose del cacao, del cioccolato e del caffè, sono diventate protagoniste di una comunicazione fashion che ha sottolineato il nuovo volto del centro

Ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica

ottico, sempre più declinato sul mondo della moda e delle tendenze, improntato su una nuova strategia con cui catturare il consumatore dell’era digitale, attore e spettatore di un’attiva vita social. Ciò sottolinea come il colore abbia un ruolo nodale per il punto vendita non solo per le sessioni di armocromia, dedicate al cliente durante le fasi consulenziali che guidano all’individuazione di occhiali adatti a sposarsi con i toni naturali della persona, ma anche per l’esposizione visual, il logo, il look dei consulenti alla vendita, l’arredamento. Conoscere i trend cromatici per includerli nella comunicazione consumer diventa quindi sempre più importante.

Sul fronte creativo, anche le scelte dei designer di occhiali sono costantemente orientate verso previsioni che vengono chiamate in gergo “forecasting”. Intuire cosa si userà e quali colori saranno i preferiti per il consumer, così da disegnare collezioni “centrate” nelle stagioni a venire, è rilevante per questi professionisti dell’ottica e solo lo studio, l’attenta analisi e l’interpretazione dei codici cromatici proposti sulle piattaforme dedicate elevano la percentuale di successo dei modelli eyewear stagionali.

Mocha Mousse è sì il colore del 2025, ma è fondamentale sapere che sulla stagionalità sono di riferimento anche le sfilate di Londra e di New York e che tutti i toni must have autunno inverno e primavera estate sono rappresentati attraverso palette creative e vibranti, oltre a quelle neutre e classiche. Queste argomentazioni fashion offrono all’ottico molte opportunità per spiegare le collezioni eyewear ed eventuali personalizzazioni grazie all’abbinamento di lenti colorate, per far leva sui clienti più attenti ai trend imperdibili del momento. Infine, conoscere la cromia di tendenza offre anche la possibilità di tirare fuori dai cassetti modelli di precedenti collezioni che, se del colore del momento, possono risultare ancora attuali. Il suggerimento per metterli in evidenza è ideare un’esposizione ad hoc, ad esempio della tonalità Mocha Mousse, associata a campagne di marketing vantaggiose.

«Questa tonalità evoca la voglia di armonia, benessere e piccoli piaceri della vita quotidiana: ricorda le sfumature cremose del cacao, del cioccolato e del caffè»
Foto

A Jet Set Group la licenza di SILVIAN HEACH

Questa nuova licenza, che va ad arricchire ulteriormente il portafoglio dei brand di Jet Set Group, è rivolta alle amanti del marchio ma non solo: ogni ragazza e giovane donna con la passione per gli abiti accessibili, stylish e facili da interpretare si rispecchierà in questi modelli freschi, portabili, alla moda e accattivanti. Esattamente come il brand di cui portano il nome.

La collezione Mido 2025 è ampia e così suddivisa: 24 montature da vista e 15 da sole pensate per soddisfare qualsiasi esigenza di stile, da quello più romantico e chic fino a quello più casual. Un’ampia scelta che spazia dalle forme squadrate leggermente più importanti negli spessori a vezzosi cat-eye dai colori vibranti, da un modello con doppio ponte dal mood unisex e grintoso fino ai più classici pantos, sempre con colorazioni fresche e con grande cura dei particolari. Senza dimenticare 4 forme in metallo, geometriche e super cool, e i 3 clip-on molto leggeri e pratici, con magnete, dal design femminile: la mascherina è infatti poco più grande del frontale, regalando un’allure elegante e sofisticata. Le lenti sono polarizzate e dotate di antiriflesso interno.

I modelli da sole abbracciano queste tendenze, con alcune differenze: aumentano gli spessori per farsi notare con stile, il logo è più visibile e il colore strizza l'occhio alla stagione estiva: blu acceso, rosso passione, ciliegia, avana rosa, verde fluo e menta… E siamo pronte per un brunch in città, ma anche per l'aperitivo in spiaggia!

Jet Set Group, in accordo con il gruppo Arav, presenta la nuova collezione eyewear Silvian Heach, che rilancia in grande stile il marchio nel settore dell’occhialeria

Il glasant con lenti sfaccettate è un must have per la primavera estate in arrivo, così come i modelli in metallo dall’ispirazione geometrica e vagamente anni 70, perfetti per un weekend a Ibiza o una serata a ballare. E per le amanti di forme più avvolgenti e importanti, che regalano un'aura misteriosa ed elegante, c'è l’imbarazzo della scelta.

La collezione è pensata per donne dinamiche e cosmopolite, attente ai trend del momento. Giovani attive e indipendenti che, pur destreggiandosi tra lavoro e famiglia, non vogliono rinunciare alla propria femminilità e che ricercano un accessorio pratico e versatile, dal prezzo accessibile. Per andare all’università o al lavoro, per una semplice uscita in compagnia o una gita fuori porta, gli occhiali SH sono la scelta ideale: un accessorio di altissima qualità e dal design sempre ricercato.

EssilorLuxottica: a Mido in formato oversize

Dolce&Gabbana Protagonista della campagna Spring Summer 2025, questo occhiale dal design rettangolare e contemporaneo è caratterizzato da un audace frontale in acetato e da aste larghe impreziosite da dettagli in metallo che ne esaltano l’eleganza. Le varianti colore includono nero, avana, avana grigio e una versione opaca nera con lenti specchiate e loghi neri.

Ray-Ban Con un'innovativa montatura Liteforce, il modello da vista Mega Clubmaster reinterpreta in chiave moderna un look di ispirazione anni 80 grazie alle aste XL. Pensato per uno stile di vita dinamico, è la soluzione perfetta per esaltare lo sguardo con stile.

Oakley Creato per rivoluzionare estetica e prestazioni, Velo Kato rompe ogni regola con un design innovativo della lente progettato in base al sistema PhysioMorphic Geometry, che garantisce una calzata perfettamente aderen te al viso. Le lenti ampie, i naselli e i terminali antiscivolo in Unobtainium e le alette aerodi namiche incorporate nella montatura si inte grano in una struttura senza cerniere. Le lenti dotate di tecnologia Prizm regalano colori vi vidi e contrasti ottimizzati.

Persol Suprema in tutti i sensi, questa montatura oversize supera ogni proporzione. L'acetato dalla linea angolata protegge il viso con le aste ultra-larghe. La Freccia Supreme da 10 mm, posizionata tra il frontale e le aste formando un angolo di 90 gradi, simbolo distintivo del patrimonio del brand, è al centro della scena.

Moncler Lunettes Un modello che cattura l’attenzione con la sua silhouette avvolgente, capace di combinare moda e funzionalità. La montatura dal profilo irregolare, abbinata a innovative aste a cavo, celebra lo spirito sportivo e l’expertise tecnica che da sempre contraddistinguono il carattere del brand.

Un Omaggio al Colore Pantone 2025
LA NUOVA LENTE A CONTATTO COLORATA DESÌO SIAMO

Sarà un anno troppo “artificiale”?

Sta prendendo sempre più piede l’AI, i cui benefici dipenderanno dall’uso che ne farà il singolo ottico: il rischio dell’omologazione è infatti dietro l’angolo

Consulente di marketing e personal branding per gli ottici. Blogger e podcaster del progetto Ottico del Web

L’ascesa dell’intelligenza artificiale sta trasformando in modo significativo diversi settori, tra cui quello dell’ottica. In quest'era cruciale in cui le capacità di tale tecnologia sono sempre più riconosciute e utilizzate, il professionista della visione moderno incontra nuove possibilità e sfide senza precedenti. L’AI è destinata a modificare il ruolo dell’ottico, introducendo strumenti che migliorano la precisione, l’efficacia operativa e il coinvolgimento del cliente. Tuttavia, i vantaggi che essa offrirà dipenderanno in gran parte da come verrà accolta e implementata in ogni singolo punto vendita.

Un ambito notevole in cui l’intelligenza artificiale sta facendo una differenza significativa è la comunicazione, insieme al marketing. Con sistemi in grado di generare contenuti scritti, visivi o multimediali in modo rapido ed efficiente, l’ottico può produrre più facilmente materiali per le sue piattaforme di social media, siti web o campagne di marketing. Spesso in piena autonomia, ma non di rado anche con l’aiuto di agenzie, l’ottico si avvale in maniera importante di questi metodi per risparmiare tempo e fatica.

Sebbene l’intelligenza artificiale faciliti la creazione di contenuti, presenta anche alcuni rischi, in primis la potenziale omogeneizzazione della comunicazione. Se molti utenti utilizzano strumenti e parametri identici per la produzione dei contenuti stessi, il risultato po-

trebbe essere blando, indistinguibile, privo di perso nalità e originalità. Questo tema è cruciale per l’ottico moderno, poiché i suoi valori dovrebbero trasmettere unicità, competenza ed empatia: un uso improprio o uniforme dell’intelligenza artificiale può eliminare la sottigliezza che distingue il tocco personale (e neces sario) di ciascun professionista.

L’AI è uno strumento straordinario, ma il pericolo di fare eccessivo affidamento su di essa è reale. Da un lato, rappresenta un collaboratore molto affidabile, puntuale, indefesso ed economico; dall’altro non garantisce, di per sé, un vantaggio competitivo a lungo termine. È importante ricordare che la pietra angolare del successo professionale risiede nella capacità di differenziarsi: valori autentici, tono di voce del brand e approccio su misura rimangono indispensabili. Su questo l’AI può fare ben poco, è bene chiarirlo. Di conseguenza per l’ottico moderno è consigliabile non solo incorporare l’intelligenza artificiale nei flussi di lavoro, ma farlo con una certa attenzione, assicurandosi di mantenere l’autorità sulle proprie narrazioni, di amplificare la propria identità e di utilizzare la tecnologia come risorsa, piuttosto che come obiettivo. Il rischio è vivere un nuovo anno apparendo sempre più artificiali: in un momento storico come questo, in cui la gente appare costantemente alla ricerca di autenticità, potrebbe risultare un serio pericolo.

Non chiamatele soft, ma power skill

Rappresentano una componente essenziale e non un complemento opzionale per il successo dell’ottico optometrista, in un settore dove la relazione con il cliente è centrale: investire in queste nuove competenze è il primo passo per diventare, oltre che un esperto tecnico, un vero professionista della visione

Gli ultimi dati GfK, presentati lo scorso novembre al Forum Presbiopia 2024, restituiscono una fotografia sostanzialmente positiva del mercato europeo dell’ottica e tornano a evidenziare importanti margini di crescita, in particolare per l’Italia. Le più autorevoli relazioni, basate sulle elaborazioni dei più recenti risultati economici, mostrano come, nel confronto con i principali paesi dell’area Euro, ovvero Francia, Germania e soprattutto Spagna, che ha un modello di business simile al nostro, l’Italia dal post-pandemia abbia realizzato performance positive sia per quanto riguarda il mondo dell’oftalmica sia per quello delle lenti a contatto. Crescono nel nostro paese i fatturati e i prezzi medi, ma restano sostanzialmente stabili i volumi di vendita, dimostrando come si debba ancora favorire lo sviluppo delle diverse categorie, specialmente in rapporto alla media europea. In particolare, i dati interni registrano ampi margini di crescita in termini di penetrazione di progressive, monofocali evolute, lenti a supporto accomodativo e, in generale, del segmento office. Anche in ambito contattologico emergono significative potenzialità nella diffusione delle lac, soprattutto tra gli over 45, puntando su controlli e applicazioni di nuovi prodotti, in primis delle multifocali.

Se si vogliono percorrere strade alternative o ancora poco esplorate, oltre a ricerca e innovazione che fungono naturalmente da boost per ogni settore e all’indispensabile rapporto sinergico con la classe medica, occorre sviluppare soprattutto una competenza nuova che ruota attorno al gesto professionale dell’ottico all’interno del punto vendita. Aspetti sui quali c’è chi ha già iniziato a lavorare, ma che evidenziano come in un mercato sempre più competitivo e in continua evoluzione, il successo non dipenda solo dalle indispensabili competenze tecniche, bensì anche da un complessivo atteggiamento che vede l’ottico quale risorsa cardine lungo tutta l'esperienza d'acquisto del consumatore in sinergia con la filiera.

Per coloro che operano in un settore dove la tecnologia e l’innovazione si intrecciano con il rapporto umano, le power skill rappresentano un elemento fondamentale per eccellere e differenziarsi. Le power skill, da non chiamare più soft proprio per non rischiare di sminuirne l’importanza, includono un insieme di competenze trasversali e personali che vanno oltre la sfera tecnica. Tra queste troviamo la capacità di comunicare efficacemente, la gestione delle relazioni interpersonali, la risoluzione dei problemi, l’adattabilità. Attenzione: non si tratta di abilità complementari o addirit-

tura secondarie. Al contrario, sono strumenti essenziali per creare valore, migliorare l’esperienza del cliente e costruire una carriera solida e soddisfacente.

Per un ottico optometrista le power skill si collocano nel cuore della professione. Lavorando a stretto contatto con le persone, non solo per risolvere problemi di visione, ma anche per consigliare soluzioni che migliorino la qualità della vita nel lavoro, nello sport, nel tempo libero, è essenziale padroneggiare tali competenze per instaurare fiducia e offrire un servizio personalizzato in grado di soddisfare il benessere visivo. Sebbene lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti e nuove tecnologie sia importante, le abilità dell’ottico nell’anticipare, riconoscere e soddisfare le richieste del cliente restano fondamentali.

Ecco allora che diventa cruciale la capacità di saper comunicare concetti complessi in modo semplice e immediato, senza disorientare il cliente. Specialmente di fronte a un utente preoccupato che riferisce difetti visivi, saper comprendere le sue esigenze, interessarsi al suo caso e mostrare empatia sono elementi chiave per costruire un rapporto di fiducia e metterlo a proprio agio. Benché possiamo definire alcune figure tipo di cliente, ognuno di loro rappresenta una unicità e come tale va trattata: pensiero critico e capacità di problem solving aiutano l’ottico optometrista a trovare soluzioni personalizzate e a rispondere con professionalità e creatività, evitando risposte standardizzate che espongono sempre al rischio del confronto del prezzo. Infine, l’innovazione tecnologica richiede un costante aggiornamento professionale che, grazie a una spiccata capacità di interpretare il cambiamento, consente di integrare rapidamente nuove tecnologie e metodologie, offrendo un servizio sempre all’avanguardia.

W. Chan Kim e Renée Mauborgne nel famoso libro Strategia Oceano Blu del 2005, pubblicato in Italia da Rizzoli, offrono una prospettiva strategica per uscire dalla competizione diretta e aggressiva tipica del cosiddetto Oceano Rosso e creare nuove opportunità di mercato. Per gli ottici optometristi i dati italiani prospettano segmenti di business ancora largamente inesplorati, come le lenti a contatto e le lenti progressive per gli ultraquarantenni, spesso non ancora consapevoli delle soluzioni disponibili: questi segmenti rappresentano un vero “oceano blu”, dove la domanda non è ancora pienamente soddisfatta e dove è possibile innovare senza doversi confrontare con una concorrenza agguerrita.

«Le power skill includono un insieme di competenze trasversali e personali che vanno oltre la sfera tecnica: tra queste, la capacità di comunicare efficacemente, la gestione delle relazioni interpersonali, la risoluzione dei problemi, l’adattabilità»
Immagine tratta da ©Freepik

Le lenti Essilor® Stellest® rallentano la progressione della miopia del 67%(1)

Le lenti Stellest® sono la soluzione visiva di Essilor® progettata per contrastare la miopia dei tuoi bambini. Rallentano in media del 67%(1) la progressione della miopia rispetto alle lenti monofocali, se indossate 12 ore al giorno.

Test di fissazione: come rilevare eventuali difficoltà visive

Lo sviluppo del sistema visivo coinvolge la retina, il sistema oculomotorio e l’Attenzione Visiva Spaziale, che garantiscono una visione singola e precisa. Alcuni test, tra cui quello di Scheiman & Wick, ne valutano la stabilità e la qualità, con l'ausilio della codifica Ruggeri per una misurazione dettagliata

Lo sviluppo del sistema visivo coinvolge tanto la struttura oculare quanto il delicato equilibrio tra le abilità e la percezione visiva. La retina ha un ruolo cruciale poiché riceve e trasmette gli stimoli visivi in modo dettagliato, fungendo da collegamento tra l’occhio e il cervello e garantendo una visione precisa e affidabile. Il sistema oculomotorio consente al soggetto di esplorare visivamente il mondo e di adattarsi ai vari stimoli ambientali. A tal fine utilizza le saccadi, ovvero spostamenti rapidi da un punto all'altro, le fissazioni, ossia una raccolta dettagliata di informazioni riguardanti il target scelto, e gli inseguimenti, che consentono di seguire oggetti in movimento. La coordinazione tra questi tre aspetti è essenziale per mantenere una percezione singola, nitida e stabile, condizione indispensabile per lo sviluppo della lettura e, in generale, delle attività prossimali. Alla base c'è una buona acuità visiva, che permette al soggetto di distinguere i dettagli. Un’elevata acuità

supporta la capacità del sistema visivo di mantenere stabilmente la fissazione, ovvero saper mantenere lo sguardo su un obiettivo per un certo tempo. È fondamentale per attività come la lettura e l’esplorazione visiva dello spazio: quando la fissazione non è stabile, il processo visivo diviene impreciso, rallentato, compromettendo la sua efficienza, le prestazioni scolastiche e le interazioni sociali. Per questo è opportuno identificarne precocemente eventuali problemi. A ciò sono finalizzati i test di valutazione della fissazione, che consentono di rilevarne la qualità e ai quali si riferisce questo articolo, sintesi della tesi che ha avuto come relatore Andrea Tagliaferri, docente di Optometria Avanzata all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Le fissazioni sono determinanti nell'utilizzo della funzione visiva in maniera efficace. Ogni scena naturale contiene, infatti, un numero tale di informazioni visive da non poter essere elaborate contemporaneamente dal sistema cognitivo. Solo alcune di esse raggiungono

Laureata in Ottica e Optometria presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II

il livello di percezione cosciente, altre vengono filtrate e non utilizzate. Tale selezione avviene proprio in virtù dell'Attenzione Visiva Spaziale (AVS), che è la capacità di concentrare l’attenzione su una specifica posizione del campo visivo, consentendo così di elaborare le in formazioni rilevanti e limitando la distrazione causata dalla presenza di quelle irrilevanti. Lo spostamento dello sguardo da una regione del campo visivo all'altra, mediante un movimento oculare, costituisce il primo meccanismo di selezio ne attentiva, che equivale all’orientamento esplicito dell’AVS. Tuttavia l’AVS appare indipendente dai mo vimenti oculari: infatti può essere spostata senza che alcun movimento oculare venga eseguito dal sog getto. Questo processo di selezione viene definito orientamento implicito dell’attenzione, il quale viene considerato l’evento specifico che anticipa e, quindi, controlla l’orientamento esplicito. Infatti il movimen to oculare può essere eseguito correttamente solo se l’AVS è stata prima focalizzata nella regione di inte resse. L’AVS rende la rappresentazione degli stimoli percepiti più saliente a livello delle aree visive pri marie e superiori. Tale aumento della salienza degli stimoli visivi può essere ottenuto mediante un incre mento delle risorse di elaborazione (processi eccita tori) nella regione spaziale attesa (o rilevante) oppure mediante un decremento delle risorse di elaborazio ne (processi inibitori) delle regioni spaziali non attese (o irrilevanti). L’AVS sembra funzionare mediante la raffinata combinazione dei processi eccitatori della regione spaziale attesa, detta anche fuoco dell’atten zione, e dei processi inibitori delle regioni spaziali non attese, ossia le informazioni che cadono fuori dal fuo co dell’attenzione.

Per valutare l'efficienza dei movimenti oculari e dello spostamento dell’AVS, si utilizzano alcuni test specifici, non invasivi. In particolare:

• test per la verifica dei movimenti saccadici: gli spo stamenti che gli occhi compiono per passare da una mira all'altra;

• test per la verifica dei movimenti d’inseguimento: la capacità del sistema oculomotore di seguire una mira che si muove uniformemente;

• test per la verifica delle fissazioni: la capacità del soggetto di mantenere gli occhi su un target in modo stabile e prolungato.

I test di fissazione non invasivi, basati sull'osserva zione diretta, sono due: uno utilizza l'oftalmoscopio e l'altro una sferetta di metallo. Pur avendo obiettivi simili, differiscono per tecnica e modalità di esecuzio ne. È consigliabile eseguire prima il Test di Scheiman & Wick con codifica Ruggeri, per una valutazione della fissazione in visione binoculare, passando poi all'oftal-

Schematizzazione dell'area retinica centrale in visione frontale (a sinistra) e in sezione (a destra) (tratta da Rossetti, Gheller, 2003)

SEIKO SMARTZOOM

moscopio con codifica Ruggeri per analizzare in dettaglio la fissazione monoculare.

I test di fissazione basati sull'osservazione diretta Il test di fissazione di Scheiman & Wick può essere eseguito a tutte le età a partire dai tre anni. L’unico fattore limitante riguarda la capacità di comprendere le istruzioni da parte della persona esaminata. Può essere effettuato sia in postura eretta sia seduta. Come mira si utilizza una sferetta di metallo riflettente con un diametro di 0,5 cm, posta a 40 cm davanti agli occhi del soggetto in posizione primaria di sguardo. L'esaminatore chiede di osservare binocularmente il centro della sferetta metallica dove l'esaminato vedrà riflesso il proprio volto a partire dal via, fissandola in modo continuo fino a quando non gli verrà detto alt. L'esaminatore, dopo aver dato il via, osserva attentamente entrambi gli occhi dell'esaminato per 10 secondi, memorizzando per quanti secondi egli ha mantenuto stabilmente la fissazione sulla sferetta. A questo punto registra il tempo massimo di fissazione ininterrotto e il numero di rifissazioni eventualmente effettuate dopo aver spostato lo sguardo. Se si eccettuano i soggetti ansiosi, le persone con ADHD, la sindrome da deficit di attenzione, e le persone iperattive, gli altri dovrebbero sostenere la fissazione per 10 secondi (cut off) in modo preciso senza alcun movimento osservabile degli occhi. Se il bambino appartenesse alle tipologie C - D - E - F della codifica Ruggeri, si registrano i dati raccolti e si ripete il test, questa volta contando a voce alta da 10 a 0 per fornire una facilitazione acustica.

Dopo aver eseguito il test di Scheiman & Wick in visione binoculare, si procede con il test di osservazione mediante oftalmoscopio, che viene invece effettuato in condizioni monoculari. Si esegue in condizioni naturali, in postura assisa, con illuminazione mesopica, utilizzando un oftalmoscopio con inserita la mira a stella con cerchi concentrici: la stella è la mira di fissazione alla quale il soggetto dovrà allineare il proprio occhio. In tale osservazione diretta, l'oftalmoscopio modificato con l'inserimento di una stellina come target di fissazione è definito in alcuni testi con il termine eutiscopio. L'esaminatore spiega al soggetto esaminato che dovrà fissare il centro della stella fino a quando sentirà il comando alt, e poi esegue una simulazione. Utilizzando un foglio di carta su cui proietta lo spot luminoso con la stella e mantenendo una distanza di circa 35 cm tra lo strumento e il foglio, il professionista chiede al soggetto di posizionare la punta di una matita al centro della stella e di mantenerla lì fino a quando non gli verrà detto alt, in modo da verificare che abbia compreso dove deve mantenere la fissazione. A

questo punto l'esaminatore esegue il test dando il via, contando mentalmente per 10 secondi e poi pronunciando alt. Durante questi 10 secondi l'osservatore segue, attraverso l'osservazione della stella, per quanto tempo la fissazione del bambino, ovvero la fovea, è rimasta in osservazione della stella e per quanto tempo l'ha lasciata. Se il bambino appartenesse alle tipologie C - D - E - F della codifica Ruggeri, si registrano i dati raccolti e si ripete il test, questa volta contando a voce alta da 10 a 0 per fornire una facilitazione acustica.

La codifica Ruggeri

Grazie a queste due tecniche, è possibile osservare la qualità della fissazione e individuarne la stabilità. L’aggiunta della codifica Ruggeri permette di quantificare il tempo massimo di fissazione ininterrotta e di annotare il numero di rifissazioni effettuate durante i 10 secondi di esecuzione del test. Ciò amplia i due test introducendo aspetti quantitativi e consentendo di registrare con precisione il tempo massimo (in secondi) di fissazione stabile (abilità) e il numero di rifissazioni (accuratezza).

La codifica Ruggeri prevede la registrazione della tipologia di fissazione secondo alcune sigle:

A. Centrale stabile: il riflesso foveale rimane sempre all’interno della stella/sferetta;

B. Centrale instabile interna: il riflesso foveale si muove ma non esce dalla stella/sferetta;

C. Instabile dentro/fuori: il riflesso trascorre più tempo all’interno della stella/sferetta rispetto all’esterno;

D. Instabile fuori/dentro: il riflesso trascorre più tempo all’esterno della stella/sferetta rispetto all’interno;

E. Eccentrica instabile: il riflesso si muove esternamente e non entra mai nella stella/sferetta;

F. Eccentrica stabile: il riflesso rimane costante all’esterno della stella/sferetta.

In sintesi, è consigliabile eseguire prima il Test di Scheiman & Wick binocularmente, con codifica Ruggeri, per una valutazione binoculare rapida, poi l’oftalmoscopia diretta monoculare, con codifica Ruggeri, per analizzare più in dettaglio la fissazione di ogni occhio. Se, con i test di verifica della fissazione, emergesse una sua bassa qualità nel tempo massimo di fissazione stabile e nel numero di rifissazioni, è anzitutto opportuno inviare il soggetto dal medico oculista per una verifica della salute oculare e per un approfondimento specialistico che consenta di individuare i margini di miglioramento possibili, nella specifica situazione.

Le immagini di questo articolo sono tratte da “La visione nell’apprendimento del bambino”, di Silvio Maffioletti e Alessio Facchin, 2016, FrancoAngeli

Hoya: ritorno a Mido con vista sul futuro

a cura della redazione

L’azienda oftalmica, che quest’anno partecipa nuovamente al salone milanese, accoglie i partner in un ampio stand dove mette in evidenza tutte le soluzioni visive per le diverse fasce d’età, con cui gli ottici optometristi possono soddisfare la propria clientela

Innovazioni, avanguardia, nuove soluzioni visive: a Mido 2025 Hoya invita i professionisti a immergersi in un viaggio verso il futuro della visione, dove tecnologia e tocco umano si incontrano per migliorare la qualità della vita delle persone e il successo dei centri ottici. Anna Maria Nicolini, direttrice marketing della società oftalmica, spiega nel dettaglio le novità di prodotto e le strategie di comunicazione presentate in occasione del salone.

Hoya torna a Mido con numerose novità: quali sono i punti chiave della partecipazione?

Siamo entusiasti di tornare a Mido quest’anno con un’esposizione ricca di innovazione e soluzioni mirate. Tra i lanci strategici che presentiamo c’è VisuPro, la categoria di lenti specifiche per le persone tra i 35 e i 45 anni che iniziano ad avvertire i primi sintomi della presbiopia; ma anche Sensity Colours, le sei fotocromatiche con base colorata e sfumata, che offrono rapida transizione nelle diverse fasi di scurimento e schiarimento, ideali per chi desidera protezione valorizzando lo stile. Inoltre, proponiamo il nuovo sistema di centratura VisuReal MoveAI, dotato di Intelligenza Artificiale. Tutto questo, unito alle soluzioni già affermate come MiyoSmart e le lenti progressive top di gamma, testimonia il nostro impegno a supportare i centri ottici nel creare per i loro clienti un’esperienza d’acquisto memorabile. Per quanto riguarda MiyoSmart, la quale per la gestione della progressione miopica rappresenta ormai un riferimento globale grazie agli oltre 50 studi che

ne confermano l’efficacia, a Mido mostriamo la gamma estesa, ora disponibile con poteri fino a -13.00 D, per soddisfare anche i bambini con alte miopie. In generale, è stata ottimizzata l’estetica delle lenti riducendo gli spessori e aumentando i diametri disponibili, rendendole ideali per montature più grandi, che accompagnano il bimbo miope nella crescita: questi aggiornamenti non solo ampliano le possibilità per gli ottici, ma garantiscono un supporto ancora migliore per i bambini e le loro famiglie.

Cosa significa personalizzazione per Hoya?

ll beneficio principale della personalizzazione elevata è il comfort visivo, che permette all’ottico optometrista di soddisfare e fidelizzare pienamente i propri clienti. Negli ultimi anni abbiamo puntato sull’evoluzione della nostra offerta di lenti progressive su misura Hoyalux iD e dei sistemi di videocentratura visuReal. A Mido 2025 presentiamo le nuove iD MySelf Profile, contraddistinte dalla facilità di personalizzazione e disponibili in cinque design che si adattano perfettamente alle esigenze visive del portatore presbite moderno. Inoltre, facciamo toccare con mano i sistemi di videocentratura visuReal MasterAI e la nuova versione portatile visuReal MoveAI, entrambi progettati per sfruttare algoritmi evoluti che massimizzano precisione, semplicità e velocità nella rilevazione dei dati di centratura, per un’esperienza eccellente e lenti interamente individualizzate, con un comfort immediato per i portatori.

Anna Maria Nicolini, direttrice marketing di Hoya Italia

MIDO 2025• PAD. 3 / STAND H22-K21

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CSO: più capacità produttiva e rispetto per l’ambiente

CSO, azienda specializzata nella progettazione e produzione di strumenti oftalmici, ha recentemente completato un ambizioso rinnovamento del reparto hi-tech presso la sua storica sede di Scandicci, alle porte di Firenze, trasformandolo in un esempio virtuoso di sostenibilità e attenzione al benessere. La nuova struttura, estesa su una superficie di 2.000 metri quadrati, ha unificato le linee tecnologicamente avanzate, ottimizzando i flussi di materiali e potenziando la flessibilità operativa. Questo approccio ha

permesso di raddoppiare la capacità produttiva, integrando al contempo soluzioni tecnologiche d'avanguardia con pratiche rispettose dell'ambiente.

In linea con il marcato impegno “green” aziendale, il reparto è stato progettato per minimizzare l'impatto ambientale. L’installazione di pannelli solari su tutta la copertura oggi consente di valorizzare significativamente l'impronta ecologica, favorendo l'uso di energie rinnovabili.

Tra le novità principali: la pavimentazione in resina electrostatic discharge compliant su tutta la superficie per la riduzione delle cariche elettrostatiche durante l'assemblaggio dei componenti elettronici; i magazzini automatici verticali di ultima generazione, gestiti da un sistema di warehouse management system, per uno stoccaggio dei materiali efficiente e sostenibile; le cappe a flusso laminare progettate per garantire un ambiente di lavoro privo di contaminazioni durante l'assemblaggio delle componenti ottiche.

Spazi che promuovono il benessere

CSO non si limita a innovare tecnologicamente, ma si distingue anche per l’attenzione al benessere dei collaboratori. Il nuovo reparto hi-tech è stato progettato per offrire ambienti di lavoro confortevoli e luminosi, capaci di favorire la produttività e il relax: l’azienda, infatti, mette a disposizione aree dedicate ad attività ricreative, tra cui corsi di yoga e iniziative di team building, sottoline -

ando l’importanza di un equilibrio tra lavoro e benessere personale.

Innovazione sostenibile a MIDO 2025

CSO continua a essere un modello di eccellenza nel settore oftalmico, combinando innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

A MIDO 2025 l'azienda espone i propri dispositivi in uno stand modulare, riciclabile e realizzato con materiali sostenibili come carta, cartone e pannelli totalmente ecosostenibili, di cui il 90% è a basso impatto ambientale. Progettato dall’architetto Barbara Borghini, l’installazione ha già vinto autorevoli premi di sostenibilità nel 2023 e nel 2024. Al centro dello spazio espositivo un albero simbolizza l’impegno verso la natura e le risorse del pianeta.

www.csoitalia.it

Vieni a trovarci a MIDO. Padiglione 3 - H22/K21

Divel Italia: Aliena Max, la progressiva Top Custom

Sono state scattate le immagini dell’ultima lente progressiva dell’azienda: faranno parte della nuova campagna di Divel Italia per Mido 2025, che ha come claim Focus on what you love: it’s you!: invita a volgere il proprio sguardo sul mondo con le lenti da vista e da sole di Divel Italia, concentrandosi su ciò che si ama, in particolare su sé stessi.

Le lenti Divel Italia servono per vedere perché costruite con i migliori software e i trattamenti più performanti, ma servono anche per farsi guardare perché arricchiscono il look grazie alla vasta gamma di colorazioni, trattamenti, forme e specchiature che offre il campionario sole. La realtà di Divel Italia è più chiara e nitida e sarà bellissimo accorgersi della bellezza presente nel mondo!

Le lenti Aliena Max sono le ultime progressive lanciate dalla società oftalmica e rappresentano la versione premium della progressiva Aliena, sul mercato già da qualche anno.

Aliena Max si colloca fra le progressive customizzate di Divel Italia.

A breve, in concomitanza con il lancio del nuovo listino, verranno riviste tutte le classificazioni delle lenti progressive Divel, che saranno suddivise in tre macro categorie:

- TOP CUSTOM: le lenti personalizzate come la progressiva Eterea, che consente di adattare il potere correttivo alla forma della montatura e, naturalmente, la progressiva Aliena Max. In arrivo fra qualche mese anche un’altra novità.

- EVERY DAY: le progressive sviluppate per l’uso giornaliero, per le attività lavorative in ufficio o all’aperto, come la progressiva Aliena, lente dalle ottime prestazioni di comfort, l’intramontabile A clear e la Easy.

- DYNAMIC: le progressive dinamiche, pensate per specifiche destinazioni d’uso, come lenti per la guida, per gli sportivi e per over 65. Con il listino 2025 verranno introdotti anche i

La lente progressiva Aliena Max, già annunciata a fine 2024, è pronta a spiccare il volo a Mido

nuovi trattamenti Divel della linea Aria, progettati per migliorare l’esperienza visiva, l’estetica e la funzionalità degli occhiali perché realizzati attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale, in modo da ottenere la migliore combinazione tra estetica visiva e performance.

Fra le ultime novità: la nuova marcatura Divel. Fino a novembre 2024 era identificata dal tondino del marchio (una piccola lente attraversata da fasci di luce). Dallo scorso dicembre l’azienda ha deciso di utilizzare due lettere, DV, che contrassegneranno quasi tutte le lenti progressive del listino Divel.

Divel Italia sarà presente a Mido 2025 presso il Padiglione 3, Stand C01-C10-D01-D09. Vi aspettiamo per scoprire tutte le novità!

Forottero compatto con ottotipi

Sistema avanzato di refrazione soggettiva salvaspazio che integra ottotipi e forottero automatico in un’unica unità

• Valutazione dell’acuità visiva a 5 m e dell’acuità visiva da vicino a 40 cm

• Test di contrasto e Illuminazione a LED bianchi

• Regolazione della distanza pupillare DX/SX indipendente

• Touch screen LCD a colori da 10,4 pollici

• Connettività LAN/WLAN per trasferimento dati istantaneo

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Distributore esclusivo per Italia e RSM dei prodotti NIDEK e OCULUS per centri ottici Repubblica di San Marino Tel. 0549 99 95 58

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SEL OPTICAL: innovazione e tecnologia a MIDO 2025

SEL OPTICAL, da oltre 40 anni consolidata realtà italiana nella produzione di lenti oftalmiche e filtri solari, conferma la partecipazione a Mido 2025 con uno spazio espositivo raddoppiato rispetto alle precedenti edizioni, per poter accogliere i propri clienti partner e presentare al meglio le novità.

Presso lo stand i visitatori hanno l’occasione di scoprire i nuovi prodotti, sviluppati con passione e dedizione nell’ultimo anno, in grado non solo di soddisfare le loro aspettative, ma anche di ottimizzare la customer experience del cliente finale. Grazie al rinnovamento e al potenziamento del proprio sito produttivo di soluzioni

oftalmiche e trattamenti antiriflesso a Pontemaodino di Codigoro, in provincia di Ferrara, che ha richiesto a Sel Optical un significativo investimento nelle tecnologie destinate alle lenti di ricetta, l’azienda ha sviluppato un’importante evoluzione tecnologica, per un mercato che ricerca sempre più prodotti e geometrie personalizzate sugli stili di vita dei portatori.

Tra le novità, una rinnovata gamma di progressive caratterizzate da tecnologie di ultima generazione, che offrono prestazioni superiori in termini di comfort e qualità di visione. È caratterizzata da una nuova evoluzione che introduce negli algoritmi di calcolo il concetto dell’intelligenza artificiale a supporto dell’elaborazioni delle geometrie free form, permettendo una superiore personalizzazione delle lenti, per rispondere alle esigenze visive dei moderni portatori di ogni età, con uno stile di vita digitale, iperconnesso e dinamico, garantendo una visione confortevole e rilassata.

MY ULTRA HD PLUS e MY BIFREE sono le due progressive di ultima generazione che customizzano la geometria con infinite combinazioni, in relazione sia al potere refrattivo sia ai parametri posturali del portatore: consentono inoltre al centro ottico di richiedere differenti geometrie in relazione al suo stile di vita, modulando autonomamente con un apposito programma di inserimento ordini le zone di visione da privilegiare (lontano, intermedio, vicino).

Anche la famiglia MYOSEL si evolve. Le lenti di SEL OPTICAL per la gestione dell’evoluzione miopica nei bambini sono realizzate con il concetto della geometria perifocale, disponibile oggi in una più ampia e completa gamma di materiali organici, in tutti gli indici di rifrazione e range di correzione, sia bianche sia fotocromatiche.

In occasione di Mido, Sel Optical svela anche altre novità che rientrano nel nuovo piano produttivo in corso di potenziamento nel centro ricerche e sviluppo dell’azienda: a tal proposito i product specialist del gruppo sono a disposizione per approfondire argomenti tecnici e commerciali.

Non di secondaria importanza per il core business di Sel Optical sono i filtri solari. Nel secondo stabilimento ferrarese di Pontelangorino vengono realizzati annualmente quasi 4 milioni di pezzi nei materiali organici, nylon e policarbonato, in uno degli impianti produttivi più grandi d’Europa, che comprende un imponente reparto dedicato ai trattamenti antiriflesso su

filtri, permettendo di andare incontro alle effettive richieste del retail ottico e soddisfacendo un mercato caratterizzato da una domanda sempre più specifica in termine di colorazioni, specchiature e qualità di prodotto.

Mido è anche un’opportunità per incontrare di persona partner commerciali e amici, scambiare opinioni e discutere delle loro esperienze e necessità da cui trarre spunto per ulteriori idee e lo sviluppo di nuovi prodotti adatti al loro business locale.

«La vostra presenza è per noi fondamentale e ci permetterà di continuare a costruire insieme un futuro di successi: non vediamo l’ora di incontrarvi e di mostrarvi come SEL OPTICAL possa supportarvi nella crescita professionale e commerciale - affermano dall’azienda oftalmica - La nostra missione è fornirvi prodotti di alta qualità che soddisfino le esigenze del mercato e aiutino i portatori finali a vedere il mondo in modo migliore».

Vi aspettiamo a MIDO.

SEL OPTICAL

3 - Stand L14 L22 M13 M21

Padiglione

Ital-lenti: a MIDO 2025 focus su prodotti e soluzioni innovative

L’azienda oftalmica conferma la partecipazione alla 45esima edizione della fiera internazionale dell'occhialeria, che si tiene dall'8 al 10 febbraio presso Fieramilano Rho: un’importante opportunità per presentare le ultime innovazioni, rafforzare le collaborazioni con i partner e riaffermare la propria posizione di eccellenza nel settore.

Durante MIDO 2025 Ital-lenti pone il focus su una serie di prodotti e soluzioni innovative, tra cui:

• EyeFit Smart Desk PRO

Uno strumento di centratura altamente avanzato, progettato per combinare precisione ed estrema semplicità d'uso. Dotato di telecamere tridimensionali, consente la misurazione accurata dei parametri individuali del portatore senza l’utilizzo di maschere di calibrazione, garantendo risultati affidabili e ottimizzando l’efficienza del processo.

• Lente Myopica

Una soluzione dedicata alla gestione della progressione miopica nei giovani, basata sul principio del defocus ottico periferico. Questa tecnologia avanzata contribuisce al controllo dell’evoluzione della miopia, rispondendo efficacemente alle esigenze sempre più diffuse nel segmento pediatrico.

• Lente fotocromatica Sunset

Una lente innovativa che si adatta perfettamente alle variazioni di luminosità. Grazie alla sua tecnologia evoluta, si scurisce rapidamente alla luce solare e ritorna trasparente in ambienti chiusi, garantendo protezione, comfort visivo e una transizione fluida tra diverse condizioni di luce.

• Premium Armonie

Un design progressivo di ultima generazione, sviluppato con il supporto di intelligenza artificiale e algoritmi free form avanzati: questa tecnologia consente di ottimizzare la geometria delle lenti in funzione dei parametri visivi e posturali del portatore, offrendo un’esperienza visiva personalizzata e senza compromessi.

Prenditi

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La partecipazione a MIDO rappresenta anche un’occasione strategica per consolidare la relazione tra gli ottici optometristi e Ital-lenti, che li supporta con soluzioni all’avanguardia, programmi formativi mirati e un servizio clienti altamente qualificato. Tra i servizi offerti, l’azienda si distingue per un sistema informatizzato che permette agli ottici di effettuare ordini online con semplicità e precisione, migliorando l’efficienza operativa e i tempi di fornitura.

Vi invitiamo a scoprire tutte le novità di Ital-lenti presso il Padiglione 3 - Stand N14 N22 P13 P21.

Per ulteriori informazioni sui nostri prodotti e servizi, visitate il sito ufficiale www.itallenti.it.

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ColorMatic®: lenti fotocromatiche per protezione e comfort visivo in ogni condizione di luce

ColorMatic®, le innovative lenti fotocromatiche progettate per offrire un nuovo livello di protezione e comfort tutto il giorno e in ogni condizione di luce, da quella intensa del sole agli ambienti interni, sono la soluzione visiva ideale per chi è sempre in movimento tra indoor e outdoor.

Le lenti ColorMatic® si adattano dinamicamente alla luce: chiare in interni, si scuriscono fino all’88% all’aperto, offrendo una protezione 100% UV e riducendo la luce blu potenzialmente dannosa del sole e dei dispositivi digitali. Disponibili in colorazioni di tendenza, le ColorMatic® combinano funzionalità e moda, perfette soprattutto per chi vive l’occhiale come elemento di stile.

ColorMatic® X: più chiare e più veloci

La nuova generazione ColorMatic® è disponibile nei due colori best seller Smoky Grey e Chestnut Brown. Il tempo di schiarimento delle lenti è ridotto del 54% rispetto alla versione precedente. Performance superiori, per chi cerca praticità e comfort.

Una nuova dinamicità di visione in ogni condizione di luce con WIDR® Lens

Technology + ColorMatic®

Per una visione ancora più dinamica e personalizzata, le lenti fotocromatiche ColorMatic® sono disponibili anche in combinazione con la tecnologia WIDR® per lenti progressive, sviluppata grazie all’analisi delle abitudini visive di oltre 5.000 portatori mediante realtà virtuale. Tale

Con

ColorMatic®, Optovision conferma il proprio impegno verso l’innovazione, offrendo soluzioni visive all’avanguardia che combinano protezione, comfort e stile in ogni momento della giornata

approccio ha portato alla creazione di un design individuale e ottimizzato, pensato per rispondere alle esigenze di uno stile di vita moderno e dinamico, in linea con i ritmi della società contemporanea.

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Il kit contiene:

Manuale “La compensazione della presbiopia con lenti progressive: oftalmiche e a contatto”

Opuscolo “Le principali cause di perdita della vista”

Opuscolo “Lenti Progressive: vedere bene, a ogni distanza”

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Modulo di accompagnamento al medico oculista

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Optometria: dagli Usa all’Italia, oltre un secolo di frizioni linguistiche

di Sergio Cappa

Il lemma optometria ha poco più di un secolo di vita. A parte alcune citazioni sporadiche la parola che origina la professione viene sdoganata e legittimata dalla sentenza di un tribunale: una storia tutta americana, che molti conoscono ma con qualche curiosità poco nota, il cui protagonista è Charles Prentice.

Dopo il 1870 molti degli ottici che hanno ricevuto l’abilitazione dalle aziende a seguito di corsi per corrispondenza, cominciano a volersi differenziare: nascono i refracting optician, i dispensing optician, i manufacturing optician, gli eye specialist, per citarne solo alcuni, oltre a un uso indiscriminato del titolo di doctor per tutti quanti si occupino a vario titolo della salute, inducendo confusione nel pubblico.

Nel 1889 il Philadelphia Optical College dà inizio a un corso triennale di dottore in ottica e nello stesso anno inizia una lunga contesa legale tra gli ottici stessi e il collegio degli oftalmologi. Per provare a ingenerare chiarezza, nel 1896 Prentice, ottico nato a New York da genitori inglesi emigrati nella metà del secolo, pubblica la definizione di optometria - lemma che Emanuel Klein, medico viennese trasferitosi in Ohio, sostiene peraltro di aver coniato nello stesso anno - intesa come la metodica per definire lo stato accomodativo e refrattivo e il conseguente adattamento dell’occhiale: ma attribuirsi tale competenza provoca la reazione netta degli oculisti, i quali lo ritengono atto di arrogante presunzione, innescando ulteriore confusione nel pubblico. La questione si chiude nel 1897 con la sentenza del tribunale dello Stato di New York, che li-

Docente di ottica e optometria, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla professione

cenzia e regolamenta l’optometria come professione autonoma e lecita.

l’inizio della nostra storia ma, curiosamente, i professionisti continuano a definirsi ottici, nelle varie declinazioni del termine viste sopra, e non optometristi, per primo lo stesso Prentice che continuerà a definirsi physical eye specialist. La confusione linguistica viene avviata a soluzione da John Eberhardt, nato nel 1857 a Muhlhausen, piccola città della Turingia, in Germania: dopo il trasferimento della famiglia a Dayton, in Ohio, studia e si diploma per corrispondenza in ottica al Northern Illinois College of Ophtalmology e il suo coinvolgimento nella professione è tale che nel 1903 viene eletto presidente dell’American Optometric Association, spendendosi con convinzione per l’adozione identitaria e suggerendo, senza successo, alla convention in Atlantic City di quell’anno l’adozione del termine opto-metrist. Nel 1904 ancora Klein sostiene la causa e definitivamente è statuita l’adozione del termine optometrist per coloro che praticano la physiological optometry, stabilendo di rigettare il lemma doctor che, però, ancora per un quarto di secolo viene preferito da molti.

Da questa piccola storia traspare con evidenza che i nostri colleghi americani d’inizio secolo hanno incontrato più difficoltà nel riconoscere la mutua identità di quanto ne abbiano avuta i giudici nel riconoscere la loro matrice manufatturiera. Ancora oggi le nostre categorie professionali allevano al proprio interno distinguo e frizioni lessicali: vogliamo credere che sottotraccia ciascuno stimi e apprezzi con lealtà i meriti altrui e siano solo amabili schermaglie linguistiche.

Presentazione a MIDO

Domenica 9 febbraio

Stand b2eyes - Pad. 1 Stand PR29

La consulenza d’immagine in ottica

Come offrire al cliente un’esperienza d’acquisto personalizzata

Angelica Pagnelli

Neuromarketing & AI

Le tribù del consumo tra “Phygital” e Intelligenza Artificiale

Massimo Barberis

Gli occhiali ci parlano

Nicola Di Lernia

Fondamenti di Optometria

Giulia Palma

Il futuro del mercato dell’Ottica attraverso la lente di una storia (quasi) vera

21 BLUDATA INFORMATICA

31030 Breda di Piave (TV) Via delle Industrie, 10 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com

27 CARL ZEISS VISION

21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it

49,50,51 C.S.O.

50018 Scandicci (FI) Via degli Stagnacci 12/E Tel. 055 7221913 Fax 055 721557 support@csoitalia.it www.csoitalia.it

37 D.A.I. OPTICAL INDUSTRIES

70056 Molfetta (BA) Via dei Calzaturieri, 9 Z.I. Tel. 080 3974278 Fax 080 3973431 www.daioptical.com

35 DESIO

21013 Gallarate (VA) Viale dell’Unione Europea, 8 Tel. 0331 232711 info@desioeyes.it www.desioeyes.it www.qualimed.it

I Copertina,52 DIVEL ITALIA

40012 Calderara di Reno (BO) Via Verde, 5/A Tel. 051 721651 Fax 051 721860 www.divel.it

IV Copertina,15,rigida,41 ESSILOR

20123 Milano

Piazzale Cadorna, 3 Tel. 02 863341 www.essilor.com/it-it/ marketing@essilor.it

59,60,61,63 FABIANO GRUPPO EDITORIALE

14050 Moasca (AT) Reg. Rivelle, 7/F Tel. 0141 1706694 Fax 0141 856013 info@fgeditore.it

5,III Copertina FILAB

55100 Lucca (LU) Via di Salicchi, 758 Tel. 0583 469145 Fax 0583 469172 info@filab.net www.filab.net

II Copertina HOYA

20024 Garbagnate Milanese (MI)

Via Zenale, 27 Tel. 02 990711 Fax 02 9952981 hoya@hoya.it www.hoya.it

13,32 JET SET

62012 Civitanova Marche (MC) Via Enrico Mattei, 97 Tel. 0733 898660 info@jetsetgroup.eu www.jetsetgroup.eu

23 IRSOO

50059 Vinci (FI)

Piazza della Libertà, 18 Tel. 0571 567923 Fax 0571 56520 info@irsoo.it www.irsoo.it

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45 SEIKO OPTICAL

20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Tel. 02 9907 1550 info@seiko-optical.com www.seiko-optical.com

31,54,55 SEL OPTICAL

44021 Pontemaodino (FE) Via Firenze, 22 Tel. 0533 728590 Fax 0533 728537 www.seloptical.it info@seloptical.it

29 SHAMIR RX ITALIA 35138 Padova Via Castelmorrone, 72 Tel. 049 723102-3 Fax 049 723087 www.shamir-rx.it commerciale@shamir-rx.it

11 SILHOUETTE 20121 Milano Bastioni di Porta Nuova, 21 Tel. 031 4155700 www.silhouette-group.com

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