Sfogliabile b2eyes 2/2025

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Sfrutta l’onda di visibilità della campagna media nazionale in partenza

LE PRIME LENTI BIOMETRICHE

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Febbraio 2025 numero 2 www.b2eyes.com In copertina Transitions

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Sommario

editoriale

4 Quei gesti che aiutano il gesto professionale attualità

6 Mido, appuntamento alle Olimpiadi 2026

10 Presbiopia e miopia: percorsi condivisi con la classe medica

14 Occhialeria, il mercato interno cresce ancora in valore

18 EssilorLuxottica: con Nuance Audio una soluzione accessibile tra vista e udito

20 Silhouette si consolida nel green e nell’occhialeria di lusso

moda

24 Mido Mood: l’occhiale è un linguaggio universale

28 l’ottico digitale La perfezione? Non esiste, neanche nell’ottica

30 in store L’ottico, un ambasciatore del valore nella filiera

34 lab Malattia di Parkinson: come incide sul sistema visivo

lenti oftalmiche

42 Zeiss, un approccio a 360 gradi per contrastare la miopia

lexicon

54 Punto: uno scambio di cervelli alla base dell’ottica di Gauss

Presbiopia e miopia: percorsi condivisi con la classe medica

Zeiss, un approccio a 360 gradi per contrastare la miopia 6 Mido, appuntamento alle Olimpiadi 2026

Mido Mood: l’occhiale è un linguaggio universale

EssilorLuxottica: con Nuance Audio una soluzione accessibile tra vista e udito

L’ottico, un ambasciatore del valore nella filiera

Quei gesti che aiutano il gesto professionale

Una dozzina di anni fa la luce blu, nell’ultimo lustro la gestione della miopia, ora pure un indice della sensibilità visiva. In mezzo una lunga serie di aggiornamenti in fatto di progressive, trattamenti, materiali. È una rapida panoramica, non necessariamente esaustiva, delle principali innovazioni uscite dall’industria oftalmica a cavallo degli ultimi due decenni. Innovazioni che sono sotto gli occhi di tutti gli operatori della filiera, ma che, come succede per molte altre cose, a volte si danno per scontate. Così non è invece: lo dimostrano i dati strutturali e quelli congiunturali.

Oggi il cosiddetto gesto professionale, cioè l’abbinata montatura-lente, che dà vita all’occhiale da vista, declinabile poi in tutte le sfumature e accezioni che le aziende propongono, rappresenta mediamente oltre il 70% del volume d’affari dei centri ottici italiani. Di più: costituisce uno degli elementi trainanti e differenzianti per il punto vendita indipendente, rispetto alla concorrenza delle catene e, per certi versi e in prospettiva futura, anche dell’online. Proprio perché il gesto professionale, cioè le competenze acquisite dagli ottici, meglio ancora se specializzatisi in optometria o formatisi a un corso universitario e in costante aggiornamento con corsi, convegni o pubblicazioni varie, sommate

al frutto della ricerca e sviluppo delle imprese oftalmiche, nonché ai loro programmi formativi, è il punto di riferimento per l’ametrope: è lo è sin dall’infanzia, dopo i 40 anni o in età adulta.

Gli ultimi dati di mercato non fanno che ribadirlo: secondo il preconsuntivo 2024 di Anfao, esposto in maniera dettagliata nelle pagine successive di questo numero, il valore del sell out oftalmico in Italia è aumentato di quasi il 9% rispetto all’anno precedente. Certo, va monitorata con attenzione la dinamica dei volumi, che non cresce di pari passo. Ma anche l’ultimo Mido ha mostrato grande fermento nel padiglione dedicato a tale segmento, grazie alla presenza di tutte le principali aziende, con stand ampi, moderni e accoglienti, in molti casi impreziositi da spazi per la formazione e i dibattiti.

E gli ottici italiani hanno risposto positivamente al salone milanese: +5,5% di presenze rispetto al 2024, secondo i dati degli organizzatori. Ora però è il momento di confermare tale sintonia. È il momento, in una fase comunque delicata dal punto di vista economico, di fare un gesto di fiducia nei confronti di un’industria che in questo decennio non si è mai risparmiata nel supportare un altro gesto: quello professionale dei suoi clienti.

Mido, appuntamento alle Olimpiadi 2026

a cura della redazione

I dati dell’ultimo salone confermano la sensazione di un’edizione brillante e animata a livello di mercato, ma anche in fatto di eventi, ospiti, premi e talk: l’appuntamento del prossimo anno sarà dal 31 gennaio al 2 febbraio, in anticipo di una settimana per via dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina, in partenza nei giorni successivi

Oltre 42 mila presenze (+9% rispetto al 2024) da 168 paesi, 1.200 espositori, di cui circa 930 esteri, in 7 padiglioni e 8 aree espositive: sono i dati di Mido 2025. In evidenza «l’importante incremento delle visite dall’Europa (+9%), soprattutto da Germania e paesi limitrofi, est Europa compresa, ma anche dall’Italia (+5,5%), e interessante l’aumento dall’Africa, grazie ai paesi affacciati sul Mediterraneo come Egitto, Tunisia, Algeria e Marocco - spiegano gli organizzatori - In crescita pure l’America del Sud, con Brasile, Argentina e Venezuela, e Medioriente, con un incremento dell’11% dagli Emirati Arabi e del 40% da Israele, a dimostrazione che il salone milanese è davvero un melting pot internazionale, luogo privilegiato del sistema dell’occhialeria mondiale per stringere accordi commerciali, avviare nuovi contatti e scoprire tutti i trend del momento». Quest’anno le statistiche hanno registrato anche le presenze di espositori oltre a quelle dei visitatori: più di 16.000 nei tre giorni, «tra personale degli stand, dipendenti delle aziende, agenti, rappresentanti e distributori, a ulteriore testimonianza dell’estrema vitalità della manifestazione che, forse mai come quest’anno, si è confermata leader indiscussa», aggiungono gli organizzatori.

Berton: perché questa edizione ha lasciato il segno Secondo Lorraine Berton, presidente di Mido e di Anfao, è stata un’edizione all’insegna del business,

della condivisione e delle novità. «Si è respirata una grande energia in tutte e tre le giornate, un entusiasmo diffuso tra gli espositori, i buyer, gli ottici e tra tutti i professionisti che vi hanno preso parte - commenta Berton - Abbiamo cercato di favorire il più possibile le occasioni di scambio e confronto tra operatori, sia in termini commerciali sia di formazione e informazione, anche attraverso i numerosi appuntamenti che hanno visto protagonisti ospiti di rilievo del panorama italiano e internazionale. Mido 2025 ha lasciato il segno, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità che guarda al futuro con passione e determinazione».

Gli organizzatori ricordano inoltre il coinvolgimento del mondo digitale, con «oltre 300.000 interazioni degli utenti (+20% rispetto al 2024) sui principali canali dell'evento: in particolare, i contenuti realizzati da Mido sono stati visualizzati oltre 3 milioni di volte (+50% rispetto allo scorso anno) - spiegano - Il sito è stato visitato da quasi 35 mila utenti e in crescita è risultato anche il numero di follower di ciascun profilo social, con +12% su Instagram, dimostrando il forte legame tra il più grande show internazionale dedicato all'occhialeria e la sua community digitale».

Mido Awards: quattro premi, dieci premiati

Tra i numerosi eventi della rassegna, vanno ricordati gli ormai tradizionali Mido Awards. La decima edizione del Best Store Award ha premiato Zien & Horen Frits Van Den Bosch di Thomas Van Den Bosch di Wommelgem, in Belgio, nella categoria Design, «per la creatività degli interni e i numerosi servizi offerti ai clienti, come bar e spazi dedicati ai bambini», precisa la segreteria organizzativa, e Ottica Padrin di Fabrizio Padrin di Vicenza, che «ha conquistato il premio nella categoria Innovation per l'integrazione di tecnologie avanzate, l'attenzione alla personalizzazione del cliente e l’impegno verso la sostenibilità sociale e ambientale».

Stand Up For Green è andato a Silhouette International, «per aver saputo coniugare design e sostenibilità dando priorità all’uso efficiente delle risorse e alla riduzione degli scarti». C’è stata, inoltre, una menzione speciale a Cso, che aveva conquistato l’edizione 2024 del riconoscimento, «per la continuità nell’impegno sociale e ambientale e per le attività realizzate a favore del territorio».

Sei inoltre i vincitori delle categorie del CSE-Certified Sustainable Eyewear Award, riconoscimento che

In queste pagine, alcuni scorci degli stand a Mido 2025, che si è svolto dall’8 al 10 febbraio a Fieramilano Rho

valuta la sostenibilità nel settore dell’eyewear a livello internazionale: Nike e Karl Lagerfeld di Marchon, Mokki Click di Mokki, Hibang di Duolog Design, Rolf di Rolf.produktions e Boss di Safilo. Infine, tra le novità di questa edizione, il Sergio Cereda Design Award dedicato ai talenti emergenti nell’eyewear design: la giuria ha scelto Tea Rocco del LABA di Brescia, «premiandone la capacità di coniugare innovazione audace ed eleganza senza tempo: il suo design non è solo estetico, ma racconta una storia di passione, precisione e coraggio, valori che hanno segnato l’eredità di Sergio Cereda nel mondo dell’eyewear», sottolineano gli organizzatori.

Costacurta: quando non vidi il Fenomeno passarmi davanti

La coppia che non ti aspetti, verrebbe da dire. Da una parte Billy Costacurta, ex difensore del Milan, che all’evento promosso e organizzato da Commissione Difesa Vista, tenutosi nella seconda giornata di fiera presso The Vision Stage e dal titolo “Sport e visione: l’importanza della salute visiva nella pratica sportiva”, ha raccontato la necessità di una vista ottimale nella sua esperienza da calciatore prima e da giocatore amatoriale di padel oggi. E, dall’altra, il medico oculista Francesco Loperfido, socio consulente di Cdv e

responsabile del servizio di Oftalmologia generale del San Raffaele di Milano, intervenuto con considerazioni puntuali e consigli utili sulla salute visiva nello sport. Il dibattito, moderato dalla giornalista Marialuisa Pezzali di Radio24, ha ruotato intorno all’importanza di tale argomento, fondamentale non solo per migliorare la performance sportiva, perché influenza il coordinamento motorio, ma anche per preservare il benessere generale dell’atleta professionista e amatoriale. Quest’ultimo aspetto «meriterebbe maggiore sensibilizzazione già dall’età scolare, quando i giovanissimi iniziano a praticare l’attività sportiva», ha precisato Loperfido. Oltre alla centralità dell’acuità visiva ci sono anche altre funzioni, «come la visione binoculare legata alla profondità e la visione periferica, che concorrono in maniera fondamentale al coordinamento e alla performance dell’atleta - ha aggiunto l’oculista - Pensate, ad esempio, alla coordinazione del pallavolista nel ricevere in pochi centesimi di secondo la palla e schiacciare con la mano». Una vista ottimale migliora la percezione dei contrasti, la profondità e la posizione degli avversari. Concetto su cui è intervenuto Costacurta, che ha raccontato di essersi reso conto dell’importanza della vista dopo essersi ritirato dal calcio professionistico a 41 anni. Oggi pratica il padel, «gioco che sottopone gli occhi a un grande stress visivo, perché occorre in pochissimo tempo focalizzare la pallina e interpretare in anticipo il movimento del tuo compagno di gioco e la posizione degli avversari», ha detto. A proposito di anticipo e percezione, l’ex calciatore rossonero ha raccontato un aneddoto che l’ha visto protagonista durante un derby di un’entrata irruenta nei confronti di Ronaldo il Fenomeno, all’epoca spauracchio delle difese avversarie per via della rapidità di cui era dotato. «Un compagno di squadra mi passò improvvisamente davanti e persi la percezione dell’anticipo sull’attaccante nerazzurro facendogli un fallo abbastanza eclatante».

In fiera Cdv era presente con la novità “Vista e Sport Virtual Arena”, uno spazio che ha offerto ai visitatori della fiera l’opportunità di cimentarsi in due discipline, il tennis e il tiro a segno utilizzato nel biathlon, replicando scenari realistici e coinvolgenti attraverso un’esperienza in due fasi: nella prima, il pubblico ha potuto affrontare le sfide sportive con una visione ottimale; nella seconda, sono state simulate diverse condizioni di difetti visivi, per far comprendere in modo concreto quanto una visione non corretta possa influire sulla performance atletica e sulla propria sicurezza.

Billy Costacurta presso lo stand di Commissione Difesa Vista, dove è stata allestita anche un’arena virtuale per far testare ai visitatori la visione migliore, nella pratica sportiva e non solo

Il kit essenziale per la gestione della presbiopia

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Per info: info@fgeditore.it

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Presbiopia e miopia: percorsi condivisi con la classe medica

a cura della redazione

A Mido si sono tenuti due eventi sulle rispettive tematiche, organizzati da Fabiano Editore: all’interno della gestione del paziente-cliente presbite si aggiunge l’Osservatorio digitale, presentato per la prima volta in fiera, mentre per il bambino miope si è discusso di come definirne l’iter in maniera interdisciplinare

Al kit con i materiali per classe medica e mondo ottico optometrico, presentati in anteprima assoluta nel novembre scorso al Forum di Napoli, ora si aggiunge l’Osservatorio presbiopia, un portale di aggiornamento permanente per queste due categorie professionali, fruibile anche dall’utente

finale. Mido è stato l’occasione per il suo debutto, attraverso due momenti distinti. Se n’è parlato, infatti, a una vasta platea all’evento del 9 febbraio, organizzato presso l’area di The Vision Stage da Fabiano Editore, in collaborazione con Anfao, Gruppo Lenti Anfao, Federottica e Mido: in questa occasione Paolo Nucci, presi-

Due degli incontri promossi dall’editore di b2eyes e di EyeSee, testata specializzata nell’oftalmologia, nello spazio The Vision Stage di Mido 2025

dente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo, Teresio Avitabile, presidente di Siso, Ro molo Protti, vicepresidente di Aimo, Francesco Ban dello, presidente del Collegio dei professori ordinari di oftalmologia, Andrea Afragoli, presidente di Federot tica, e Massimo Barberis, presidente di Anfao Gruppo Lenti, hanno fatto il punto sul percorso avviato due anni fa e proseguito con una serie di tappe, confer mandone le modalità operative e gli obiettivi di fondo.

L’incontro è stato moderato da Nicola Di Lernia, che ha condotto la mattinata seguente anche un meeting alla presenza di alcuni stakeholder del mondo dell’in dustria, del retail ottico e delle associazioni, presso lo spazio del b2eyes Arena TG: Ferdinando Fabiano, ideatore del Forum e delle iniziative collegate, e Ro berto Iazzolino, curatore dell’Osservatorio, ne hanno illustrato le varie sezioni, prossimamente online. Sono già oltre 600 gli oftalmologi e gli ottici optometristi interessati ad aderire alla piattaforma, che consentirà di favorire lo scambio di evidenze scientifiche, novità tecnologiche, appuntamenti congressuali e informa zioni relative alla gestione del soggetto presbite. A loro volta i consumatori finali avranno a disposizione uno store locator per trovare l’esperto più vicino a loro, in grado di affrontare questa problematica visiva in maniera condivisa. Potranno inoltre sottoporre un problema agli stessi, che risponderanno online. Sempre in tema di presbiopia e sempre presso The Vision Stage, lunedì 10 febbraio si è svolta la seconda edizione del Talent Show dedicato: dopo il successo del debutto al Forum 2024 a Napoli, il format, sempre con la conduzione di Di Lernia, stavolta ha coinvolto anche alcune delle principali scuole professionali ita liane di Ottica e Optometria e ha visto all’opera una giuria ancora più strutturata. Il risultato è stato un animato confronto con una potenziale cliente che co mincia a percepire i primi segnali della presbiopia e la conseguente scelta della soluzione visiva più adatta, arricchito dalla vitalità dei concorrenti, dalla puntualità delle osservazioni dei giurati e dal coinvolgimento del pubblico presente, che ha contribuito a scegliere i tre vincitori.

Nella prima giornata di Mido, invece, ancora una volta presso The Vision Stage esponenti del mondo oculistico, ortottico e pediatrico si sono confrontati con l’area ottico optometrica e l’industria sullo stato

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Occhialeria, il mercato interno cresce ancora in valore

I dati Anfao relativi al preconsuntivo 2024 mostrano un incremento superiore al 7% per il sell out del comparto rispetto all’anno precedente, con le lenti oftalmiche che sfiorano il +9%. Più contenuto invece l’aumento delle esportazioni, che soffrono soprattutto la debolezza della sua prima piazza di sbocco, gli Stati Uniti

Nel contesto interno il settore ha mostrato segnali di resilienza: così Anfao sintetizza il quadro economico dell’anno appena con clusosi per il mercato domestico. Quest’ultimo ave va chiuso il 2023 con una crescita di poco superiore all’esercizio precedente, per via di un primo semestre a +4,3% in valore e di un rallentamento nella secon da parte dell’anno: il preconsuntivo 2024, invece, offre numeri più confortanti. «I consumi, monitorati da Niel senIQ GfK nel canale specializzato di ottica, seppure nell’ambito di valori che restano pressoché stabili at torno ai 3 miliardi annui, hanno registrato una buona performance rispetto al 2023 – spiegano dall’associa zione delle imprese italiane di montature e oftalmica - Gli ultimi dati riferiti al periodo gennaio-ottobre 2024 riportano una crescita in valore del 7,1%. I prodotti che più stanno contribuendo sono le lenti oftalmiche (+8,8%) e le montature da vista (+6,5%), rispetto agli occhiali da sole (+4,7%). Da notare che il comparto vi sta, cioè lenti oftalmiche più montature, pesa per circa il 70% del fatturato del canale: da sole, le lenti oftalmi che sono a oltre il 50%».

I dati relativi al sell out dei centri ottici del nostro pa ese si inseriscono in uno scenario più ampio, che pren de in considerazione l’intera produzione e l’export, il quale rappresenta circa il 90% del fatturato comples sivo per il settore. «Il preconsuntivo 2024 delinea per l’occhialeria italiana un anno interlocutorio, caratteriz

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occhiali da sole e 44 milioni montature da vista.

Nel 2024 la produzione è stata di 5,64 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, grazie all’attività di 814 aziende a livello nazionale, pressoché alterati rispetto al 2023, e al lavoro di poco più di 19 mila addetti, circa il 2% in più rispetto all’anno precedente, «grazie alle dinamiche di stabilizzazione dei contratti a termine», affermano in Anfao.

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Cosa deve aspettarsi la filiera italiana dell’eyewear per il 2025? Secondo l’associazione di categoria, le previsioni delineano un anno privo di variazioni e di transizione, in un contesto economico globale caratterizzato da una crescita moderata e da molteplici incertezze. «Il settore continuerà a essere trainato dall’export, che rappresenta la grande maggioranza della produzione, ma le prospettive sui mercati internazionali rimangono complesse», sottolineano ancora da Anfao, la cui presidente, Lorraine Berton, ricorda che il significativo calo dell’export italiano dell’occhialeria negli Stati Uniti del 2024, oltre a essere il frutto dell’in-

certezza, riflette anche un mercato in evoluzione, dove il consumatore medio si sta orientando verso acquisti più razionali, privilegiando il rapporto qualità-prezzo. «Questo scenario rappresenta un’ulteriore sfida per il made in Italy, che deve adattarsi a nuove dinamiche di consumo, rafforzando la comunicazione sui benefici di lungo termine legati a qualità, innovazione e sostenibilità dei prodotti italiani, aiutando gli utenti finali a riconoscere il valore unico che essi rappresentano - afferma Berton - Non va poi dimenticato che l’elemento chiave del successo del made in Italy è il sistema produttivo italiano e l’eccellenza manifatturiera delle Pmi che lo compongono e che occorre salvaguardare con interventi di politica industriale: è fondamentale che le istituzioni mantengano, migliorino e amplino le misure di incentivazione attualmente disponibili, soprattutto quelle relative a innovazione, sostenibilità e digitalizzazione, con particolare riferimento alle tecnologie innovative e all’intelligenza artificiale. Solo così potremo aumentare la nostra competitività».

ANFAO – dati settore preconsuntivo 2024

EssilorLuxottica: con Nuance Audio una soluzione accessibile tra vista e udito

A cura della redazione

Comfort, accessibilità, facilità d’uso: sono le caratteristiche principali del primo occhiale con tecnologia acustica integrata, in arrivo con il lancio di un progetto pilota in una selezione di centri ottici e audiologici italiani e protagonista all’ultimo Mido

Nuance Audio è realtà. I dispositivi di EssilorLuxottica saranno disponibili negli Stati Uniti già dal primo trimestre di quest’anno, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration per la vendita senza prescrizione. Inoltre, entro la prima metà del 2025, saranno accessibili su diversi mercati in Europa, tra cui l’Italia, avendo ricevuto anche la marcatura CE ai sensi del Regolamento Europeo sui Dispositivi Medici, insieme alla certificazione ISO Quality Management System per gli apparecchi acustici. Rossana Loperfido, country manager EssilorLuxottica wholesale Italia, spiega nel dettaglio le caratteristiche del prodotto, le sue potenzialità e come verrà progressivamente distribuito nel nostro paese già nel primo trimestre, con il lancio di un progetto pilota, in concomitanza con il mercato americano.

Gli occhiali Nuance Audio sono stati tra i protagonisti di Mido 2025: quali le caratteristiche e gli obiettivi di questo prodotto?

Dopo aver debuttato all’edizione 2024 di Mido con un prototipo, Nuance Audio è tornato protagonista in fiera nella sua versione definitiva, perfezionata in questi 12 mesi di lavoro, ed è stato tra i prodotti che hanno

I relatori della sessione “Sentire meglio per vivere meglio”, all’interno di Leonardo in Conversation, presso lo stand di EssilorLuxottica a Mido 2025: da sinistra, Roberto Albera, Stefano Genco e Giorgio Lilli

suscitato maggiore interesse. Si tratta dei primi occhiali con un dispositivo acustico integrato e invisibile, pensati per chi ha disturbi uditivi lievi o moderati. Sfruttando una tecnologia di amplificazione direzionale, gli occhiali Nuance Audio migliorano l'udito permettendo di ascoltare più chiaramente ciò che è nella direzione in cui si guarda. Questa soluzione rappresenta una svolta nel settore, combinando tecnologia avanzata open-ear, ossia senza inserire nulla all’interno dell’orecchio, e design elegante per offrire un'esperienza innovativa. Il software integrato nell’occhiale è dotato di impostazioni preconfigurate che quindi non prevedono lunghe sessioni di calibrazione, semplificandone sia l’acquisto sia l’utilizzo da parte del consumatore finale. La nostra presenza a Mido ha avuto l'obiettivo di far comprendere al meglio il funzionamento di Nuance Audio e delle sue potenzialità, quelle di una soluzione in grado di superare le principali barriere che fino a oggi hanno limitato la diffusione degli apparecchi acustici: il comfort ridotto, i costi e lo stigma. Nuance Audio risponde a queste sfide, offrendo un dispositivo discreto e accessibile che punta sulla semplicità d’uso e migliora la qualità della vita senza compromettere lo stile personale.

Un’innovazione che avete presentato e celebrato nel format Leonardo in Conversation: perché questa scelta?

Leonardo in Conversation è un palco sul quale conoscenza, formazione e informazione sono stati al centro di una serie di incontri su tematiche chiave per il mondo dell’ottica, con uno sguardo costante al futuro, spaziando dalla vision, al tech e al fashion. In questo

framework, una delle sessioni è stata dedicata al tema “Sentire meglio per vivere meglio”, che ha esplorato l’importanza dell’udito per il benessere della persona e per contrastare il declino cognitivo. Durante questo incontro Roberto Albera, professore ordinario di Otorinolaringoiatria e già direttore della Struttura complessa di Otorinolaringoiatria presso l’Università di Torino, ha illustrato il problema della perdita dell’udito lieve e moderata e l’importanza del trattamento della stessa nel contribuire positivamente alla qualità della vita e nel prevenire deficit cognitivi. Mentre Stefano Genco, head of Nuance Audio, ha presentato la visione alla base della tecnologia innovativa degli occhiali Nuance Audio, che integra in modo invisibile e con stile una soluzione acustica open-ear in un paio di occhiali smart. L'intervento è stato moderato da Giorgio Lilli, dirigente medico, specialista in Audiologia e Otorinolaringoiatra presso l’Ospedale Maggiore-Policlinico di Milano, esperto nel campo audiologico. Questo è stato un momento fondamentale per approfondire il valore di Nuance Audio e il suo ruolo nell'evoluzione delle soluzioni visive e acustiche, sottolineando l'importanza di un approccio integrato alla salute sensoriale.

Quali sono le strategie e le prossime attività sul mercato wholesale per spingere Nuance Audio?

In linea con il suo modello di business aperto, EssilorLuxottica si appoggerà non solo alla sua ampia rete retail, ma anche ai clienti ottici e ai tradizionali canali di hearing care per rendere questa tecnologia accessibile a quanti più consumatori possibili. Uno dei vantaggi di Nuance Audio è la sua accessibilità, oltre alla tecnologia acustica integrata: questa caratteristica lo rende particolarmente adatto al canale ottico, dove può essere proposto come parte di un percorso integrato vista-udito. In Italia il lancio prevede una fase iniziale che partirà entro marzo 2025 e che coinvolgerà alcuni clienti ottici e audiologici selezionati, per poi ampliare progressivamente il numero di punti vendita nei quali sarà disponibile. Per supportare al meglio questa strategia, stiamo sviluppando programmi di formazione ad hoc per i professionisti della visione e per gli audiologi, fornendo loro gli strumenti necessari per presentare Nuance Audio in modo efficace e personalizzarlo in base alle esigenze specifiche di ogni cliente. Per rafforzare la visibilità del prodotto, i punti vendita riceveranno un kit di strumenti per valorizzarlo all'interno degli store. Grazie a questa strategia mirata e alle collaborazioni con partner strategici, Nuance Audio si posiziona come una soluzione innovativa e accessibile, confermando l’impegno del gruppo nel rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Silhouette si consolida nel green e nell’occhialeria di lusso

Il management dell’azienda austriaca di occhiali di alta gamma illustra gli ultimi progetti in cui l’innovazione si fonde al design in una costante connessione con l’impegno per la sostenibilità ambientale, per cui ha ricevuto il premio Stand Up for Green come migliore stand sostenibile conferito in occasione dei Mido Awards 2025

«Il nostro reparto di ricerca e sviluppo ha ideato un nuovo materiale bio-circolare che prende il nome di SPX Green+, presente nella collezione da vista Clear Sky che segna un punto di svolta importante sotto il profilo dell’innovazione - spiega Atissa Tadjadod, global brand director di Silhouette International - Alla leggerezza estrema e al comfort dei nostri materiali abbiamo aggiunto la totale sostenibilità di questo nuovo polimero, il quale permette di ridurre le emissioni di carbonio del 60% rispetto al processo di produzione che utilizza invece materiali tradizionali derivati da combustibili fossili».

Attenzione all’impatto ambientale che si è respirata anche presso lo stand a Mido 2025 dell’azienda austriaca realizzato con materiali riciclati e up-cycled e per questo vincitore del premio Stand up for green, conferito in occasione degli Awards alla 53esima edizione del salone milanese. Un approccio che si estende alle ultime collezioni e che utilizza appunto il nuovo materiale bio-circolare. «Clear Sky è composta da otto montature con tonalità traslucide che richiamano i colori della natura - precisa la manager di Silhouette - Si rivolge non solo alla clientela abituale che già conosce e apprezza la qualità innovativa dei nostri prodotti, ma anche alla generazione dei più giovani attenti e sensibili al tema dell’ambiente: per loro i materiali sostenibili

sono un must have». A dare forza a questa visione è Arizona Muse, modella e attivista ambientale che ha collaborato con l’azienda austriaca per la campagna di lancio della nuova linea.

Il richiamo ai giovani si ritrova inoltre nelle montature da sole della collezione Nova Shades, «con modelli dall’estetica futuristica e materiale in titanio, ma senza tralasciare i tratti distintivi del brand come leggerezza e comfort», sottolinea Tadjadod. Se da una parte i modelli riflettono il carattere di Silhouette rivolto al design minimalista, «dall’altro c’è un orientamento verso lo stile e il fashion per rispondere alle tendenze e al gusto del mercato italiano, che seguiamo con attenzione», afferma ancora la professionista, la quale aggiunge di avere notato l’apprezzamento da parte degli ottici per la decisione di lanciare collezioni dallo stile più trendy. «A tale proposito la collezione Nova Shades, presentata a gennaio ai partner italiani, sta riscontrando un buon successo sul mercato», rivela Tadjadod.

Il marchio austriaco a Mido ha presentato anche un’altra novità, Atelier Next. «Si tratta di una nuova linea luxury realizzata con materiali preziosi combinati con titanio composta da montature eleganti, ma con forme audaci e cura dei dettagli per un lusso consapevole», aggiunge la global brand director.

Il focus, infine, si sposta sul dialogo con gli ottici, in

di creare partnership a lungo termine fondate sulla fiducia grazie a un approccio orientato all’ascolto delle loro esigenze - conclude Tadjadod - Oggi i professionisti della visione si trovano davanti a sfide completamente differenti rispetto a quelle di dieci o vent’anni fa e devono comprendere come interagire con i loro utenti nel modo migliore. Noi li supportiamo non solo con un servizio post vendita rapido ed efficace, ma anche fornendo i materiali delle nostre campagne media e mettendo a disposizione informazioni e contenuti da promuovere sui loro canali social e digitali».

«Al salone milanese è stata lanciata anche Atelier Next, la nuova linea luxury realizzata con materiali preziosi combinati con titanio composta da montature eleganti»
Lo staff di Silhouette in occasione della consegna dello Stand Up for Green 2025

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Comfort

Prezzo

Fonte: Reasons for the non-use of hearing aids: perspectives of non-users, past users, and family members, Franks & Timmer, 2024

INNOVAZIONE STRAORDINARIA

Senti meglio, in pieno comfort

Il nuovo dispositivo acustico invisibile integrato nei tuoi occhiali, per adulti con perdite uditive percepite da lievi a moderate.

Cosa rende unico il dispositivo

Nuance Audio

DUE PRODOTTI IN UNO

Un unico dispositivo capace di soddisfare sia le esigenze visive sia quelle uditive.

COLLEZIONE E CONFEZIONE

Disponibili in due design, Square 54/56 e Phantos, e in due colori diversi per adattarsi a qualsiasi stile

All'interno della confezione troverai:

• 1 x Nuance Audio Glasses

• 1 x Custodia pieghevole

• 1 x Panno per la pulizia

• 1 x Base di ricarica, con cavo incluso

LENTI

I Nuance Audio si abbinano perfettamente alle lenti Transitions® per offrire un’esperienza uditiva e visiva completa ed un comfort che dura tutta la giornata. Disponibili nei colori Grigio e Smeraldo al momento dell’acquisto, e su richiesta, in una gamma di colori più ampia con prescrizione.

DISPOSITIVO ACUSTICO

INVISIBILE

Supera l’imbarazzo grazie a una montatura elegante che combina supporto visivo e uditivo.

AMPLIFICAZIONE DIREZIONALE

Migliora l’ascolto in ogni momento della tua vita grazie a microfoni direzionali e tecnologia beamforming.

Transitions e il logo Transitions sono marchi registrati di Transitions Optical, Inc., utilizzati su licenza da Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche e la polarizzazione dipendono dalla temperatura, dall'esposizione ai raggi UV e dal materiale delle lenti.

Leggeri altoparlanti a conduzione aerea per un comfort che dura tutto il giorno. Niente più fastidio o irritazioni nell’orecchio.

FACILITÀ D’USO

Facili da configurare grazie a un utilizzo intuitivo che non richiede l'assistenza di uno specialista.

ACCESSORI

Progettati per essere discreti e facili da usare, mantengono il look sofisticato degli occhiali.

È possibile aggiungere lenti oftalmiche sulla base delle proprie esigenze.

ESPERIENZA D’USO

Personalizza l’esperienza Nuance Audio utilizzando l’App. Grazie all’App gli utenti possono:

Gestire il livello di riduzione del rumore

Passare tra le diverse modalità audio: Frontale o 360°

Scegliere il profilo preferito tra le configurazioni esistenti per un’esperienza uditiva personalizzata

Mido Mood: l’occhiale è un linguaggio universale

Seconda edizione per il format che dà voce ai visitatori della fiera per raccontare stati d’animo, look, tendenze e modi di comunicare idee, pensieri e passione per l’eyewear

Ideatrice del format

“Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica

Mido 2025 ha regalato ispirazioni e soprattutto ha messo in connessione i professionisti della filiera concentrandosi sulla capacità di creare bellezza. Identificare tra ottici, designer, consulenti, tecnici, appassionati e tutti i professionisti il mood che ha caratterizzato la 53esima edizione del salone ha confermato che il patrimonio umano rappresenta la vera ricchezza di un settore in forte evoluzione. In un contesto internazionale come quello fieristico, l’occhiale che si indossa rivela non solo le ultime tendenze stagionali e l’amore per questo accessorio, utilizzato da molti come strumento di comunicazione, ma lascia anche scoprire la provenienza geografica e la cultura di un determinato paese.

Tra look che osano per stupire e scelte eyewear dettate da precise regole estetiche, ancora una volta abbiamo ritrovato la gioia di condividere un mondo che ci appartiene, ampliandone la visione. L’occhiale diventa così un linguaggio universale.

Un momento di Mido Mood all'ultimo salone milanese

È uno dei trend più amati in tutto il mondo. Considerato classy, statement, timeless e nel contempo chic, arriva dall’Argentina e ci ricorda che un occhiale tartarugato non è solo marrone. Il pattern tortoise può esprimersi con note di colore fuori dalle palette basiche, arricchisce lo stile personale ed eleva ogni outfit come infinita espressione di bellezza eyewear

Tortoise Armonico

«Modish» vuol dire «alla moda» ed è un mood in cui si riconosce chi è particolarmente attento ai trend del momento e li abbina sapientemente per comunicare un modo di essere e di pensare. Occhiali in metallo ovali anni 90, lenti del colore pantone dell’anno, Mocha Mousse, marsupio e accessori luxury. Un look total black non passa mai di moda

Lo stile è un linguaggio universale e racconta chi siamo senza dover parlare. È armonia. È l’equilibrio perfetto tra colori, forme e proporzioni, un piacevole viaggio estetico all’insegna dell’eleganza

Sul palcoscenico della vita, l’espressività resta il modo più bello per essere sé stessi e regalare un’interpretazione autentica del proprio io. Oversize, nero, dominante. Va in scena uno dei trend più forti del 2025: l’espressività creativa

Contrastante Lady

La combo di due o più colori, che non sono in armonia tra loro, comunica un messaggio di rottura, di forza, di grande determinazione. Se il total look con l’occhiale appare come dissonante e contrastante, è facile esplodere in quella diversità considerata in quest’epoca un vero e proprio superpotere

Da uomo o da donna? Per lui o per lei? Le barriere sono cadute da un pezzo e in un mondo gender-neutral, tutti possono adottare un look eyewear che non fa distinzioni. Salvo che una signora non decida di elevare la propria femminilità e il proprio magnetismo con una montatura cat-eye decisamente eye-catching

Viva la libertà! Di pensare, di parlare, di indossare. In fondo è uno stato d’animo che svincola da scelte razionali e le trasforma in emozionali. La libertà può essere indossata: è come un abito, un paio di scarpe, un occhiale.

Scegliere quello che ci fa stare bene ci fa sentire belli

Ogni cultura opta per un eyewear che interpreta i gusti, le esigenze e i valori del luogo. Nei paesi di cultura araba, ad esempio, le preferenze sono declinate sulla semplicità, sulla funzionalità e sulla qualità dei materiali, come titanio e bio-acetati. E il mood è quello di chi sposa questa filosofia, improntata su uno stile confortevole

of the season

Ogni stagione ci regala nuovi colori e nuova bellezza da diffondere con abbinamenti cromatici che includono anche l’eyewear. Chi ha uno stile trendy, è incline alle mode del momento. Rilassanti tonalità neutre e sabbiose si mescolano con quelle calde, terrose e aranciate per abbracciare briose note di blu. Come un dipinto a olio su tela

Ricercato

Fashion o di nicchia? Ce n’è per tutti, di ogni genere. L’equilibrio perfetto esiste e si può decidere di aderire a diversi stili. Non c’è mai una scelta che esclude l’altra per chi ama ridisegnare il proprio gusto in fatto di eyewear. Un occhiale che esce dai canoni per l’audacia delle cromie rivela note di ricercatezza

La finalità di Mido non è più solo presentare e vendere collezioni, ma creare contatti e relazioni sociali. Un consulente commerciale che opera nel settore da tempo si prepara all’occasione con un linguaggio dell’abbigliamento che esprime apertura e un occhiale dalla forma evergreen e dall’anima timeless

Essenziale

Gli occhiali regalano personalità anche quando non sono appariscenti. Le nuove generazioni riscrivono i codici dell’estetica con stili eyewear identificativi che raccontano il particolare senza essere eccessivi

La perfezione? Non esiste, neanche nell’ottica

Saper distinguere tra la realtà concreta e quella virtuale è una competenza cruciale per le nuove generazioni: comprendere che non c'è un negozio perfetto né il professionista impeccabile permette loro di liberarsi dalla pressione di emulare modelli idealizzati, spesso distanti e irraggiungibili

Nella vita quotidiana, così come nel lavoro, la perfezione assume un ruolo centrale per la generazione Z, che tende a viverla in modo diverso rispetto alle precedenti. La disponibilità costante delle informazioni tramite uno smartphone, elemento distintivo di questa fascia d’età, contribuisce a creare un panorama di confronto continuo e spesso opprimente anche per chi intraprende la professione di ottico. La continua connessione al mondo digitale offre la possibilità di scoprire e conoscere realtà diverse, nuovi modelli di business e concetti innovativi. Tuttavia, senza il giusto bagaglio critico, che dovrebbe essere coltivato sia in ambito familiare sia attraverso la formazione scolastica, questo flusso di informazioni rischia di creare confusione e frustrazione.

Un giovane ottico che cerca ispirazione potrebbe basarsi eccessivamente su ciò che vede in rete, scambiando la rappresentazione perfetta (e spesso costruita) sui social per una verità assoluta. Ma questa apparenza rischia di essere ingannevole. Il profilo di un centro ottico con un feed impeccabile, interazioni altissime e un’estetica ben curata non rappresenta necessariamente il modello ideale di negozio moderno.

La perfezione, in realtà, non esiste. Eppure molti professionisti si ritrovano a vivere sotto una sensazione di giudizio costante, pensando di dover sempre avere vetrine impeccabili, organizzare eventi di successo o emulare colleghi che sembrano irraggiungibili. In ag-

giunta, questo senso di confronto e competizione non si limita ai punti vendita vicini, ma si estende a livello globale, grazie alla portata dei social. Di conseguenza, anziché costruire un percorso realistico e personale, si tende a guardare come modelli persone o attività che, nel mondo digitale, appaiono invincibili.

Tale paragone continuo con una presunta perfezio ne, però, genera spesso sentimenti di ansia e sconforto che ostacolano il progresso professionale. Il senso di inadeguatezza che ne deriva può spingere gli ottici a inseguire obiettivi basati sull'apparenza, invece di con centrarsi su ciò che è realmente importante per miglio rare la propria attività e fornire valore ai clienti.

È fondamentale che le nuove generazioni capiscano che la narrazione social viene costruita con un preciso scopo: promuovere un’immagine legata a determina ti obiettivi di business. Non si tratta mai di una rap presentazione oggettiva della realtà. Saper distingue re tra la realtà concreta e quella virtuale è oggi una competenza cruciale per chi opera nel settore ottico: comprendere che non esiste un negozio perfetto né il professionista impeccabile permette ai nuovi ottici di liberarsi dalla pressione di emulare modelli idealizzati, spesso distanti e irraggiungibili. Al contrario, aiuta a focalizzarsi su ciò che realmente conta: costruire rap porti solidi con i propri clienti, lavorare con passione e autenticità e fare del proprio meglio per migliorare giorno dopo giorno.

Consulente di marketing e personal branding per gli ottici. Blogger e podcaster del progetto Ottico del Web

L’ottico, un ambasciatore del valore nella filiera

In sinergia con l’industria oftalmica e con la classe medica, il professionista della visione oggi assume una rilevanza cruciale, stabilendo con il cliente finale una relazione di fiducia e autorevolezza che va oltre la vendita dell’occhiale e diventando un punto di riferimento per il benessere visivo

Un professionista sempre più consapevole del ruolo esercitato nella filiera ottica italiana, che solo a livello di produzione di eyewear e di oftalmica vale più di 5,6 miliardi di euro, secondo il preconsuntivo 2024 di Anfao, ai quali vanno aggiunti quasi 500 milioni di sell out nelle lenti a contatto, in base ai dati Assottica-GfK aggiornati a metà 2024. Un professionista tecnicamente preparato che abbina a una profonda conoscenza dei prodotti e dei servizi offerti ai portatori la consapevolezza di ricoprire una posizione sempre più centrale in tale filiera, in stretto rapporto anche con la classe medica. Questo è l’identikit, confermato dall’ultimo Mido, del lavoro svolto dagli oltre ventimila ottici abilitati presenti sul territorio nazionale.

Un profilo per certi versi nuovo e già molto apprezzato, che progressivamente archivia la figura del venditore di occhiali o di dispositivi per la visione, per proiettarsi nel ruolo di un professionista dotato di una formazione avanzata e fortemente consapevole della propria rilevanza. Essere consci di ciò significa com-

prendere l'importanza di offrire un servizio di valore e promuovere prodotti ad alto contenuto tecnologico e qualitativo: vuole dire stabilire con il cliente una relazione di fiducia e autorevolezza che vada oltre la semplice vendita dell’occhiale. Con un due partner d’eccellenza: da un lato, l'industria caratterizzata da un forte impegno in ricerca e innovazione che investe in materiali avanzati, design e prodotti sempre più performanti; dall’altro, la classe medica che grazie al lavoro degli oculisti svolge un ruolo fondamentale nella diagnosi delle problematiche visive e nell'indirizzare i pazienti verso soluzioni adeguate.

Al centro di questo ecosistema si trova l'ottico, adeguatamente formato, che ha il compito di fornire un consiglio personalizzato al consumatore e offrirgli una scelta consapevole. Essere consapevoli di questa funzione centrale nella salvaguardia del benessere visivo del cliente, significa acquisire competenze non solo tecniche e commerciali, per valorizzare al massimo la proposta d'acquisto, ma anche relazionali e comunicative.

Formatore
esperto in comunicazione

in Switzerland. 04 | 03 | 2025

Nuove lenti progressive biometriche. Made

Per trasmettere efficacemente il valore di una soluzione proposta, l'ottico deve sviluppare uno stile che coniughi professionalità, empatia e autorevolezza. La comunicazione efficace non si limita a descrivere le caratteristiche tecniche o estetiche di una lente o di una montatura, ma deve essere orientata a far comprendere all’utente finale i benefici reali in termini di comfort, salute visiva e stile di vita, attraverso l’utilizzo di un linguaggio positivo e coinvolgente, che eviti tecnicismi inutili e trasformi ogni spiegazione in un racconto chiaro e appassionante, personalizzando qualsiasi esperienza d’acquisto.

La percezione del valore di una soluzione non dipende solo dalla sua qualità intrinseca, ma anche da come viene presentata al cliente. Il professionista, in quanto consulente specializzato, deve trasmettere la differenza tra un prodotto standard e una proposta di alto valore, facendo leva su elementi chiave quali l’innovazione tecnologica, il benessere visivo, l’esclusività e il design, e rassicurando il portatore sulla durata e l'affidabilità dell'acquisto: diventa quindi un ambasciatore del valore nella filiera, in sinergia con l’industria e la classe medica, che ha la responsabilità di trasferire le conoscenze di queste due categorie ai clienti, traducendole in un’esperienza d'acquisto positiva e soddisfacente. Tale approccio non solo favorisce la vendita di prodotti ad alto valore, ma consolida anche la reputazione del centro ottico come punto di riferimento per il benessere visivo dei clienti.

«In quanto consulente specializzato, deve fare leva su elementi chiave quali l’innovazione tecnologica, l’esclusività o il design e rassicurare il portatore su durata e affidabilità dell'acquisto»
Immagine tratta da ©Freepik

Gli occhiali per sentire meglio

Malattia di Parkinson: come incide sul sistema visivo

La patologia che colpisce gli aspetti motori coinvolge anche le strutture oculari, la binocularità e la psicofisica oculare: diversi studi hanno messo in evidenza tale relazione, insieme ai diversi segni clinici che si manifestano nella visione e alle interferenze con le attività quotidiane

La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa che colpisce il sistema motorio e, a livello globale, è il secondo disturbo più comune del sistema nervoso autonomo. Studi recenti indicano che l'incidenza annuale può raggiungere 15 casi ogni 10.000 persone1. James Parkinson fu il primo a descriverla dettagliatamente nel 1817, illustrandone la semiotica, la sintomatologia e gli aspetti clinici. Nonostante sia conosciuta da secoli, la causa del suo sviluppo rimane ancora ignota3. Attualmente, in Italia sono stimati almeno 300.000 pazienti affetti da Parkinson, come riportato in un comunicato dell’Omar, l’Osservatorio Malattie Rare, il quale afferma che il numero a oggi è in aumento, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione2,4

Laureato in Ottica e Optometria all’Università degli Studi di Torino
Immagine tratta da ©Freepik

La patologia si caratterizza per una perdita di dopamina nella parte centrale del cervello, causando problemi motori come bradicinesia, rigidità e tremori. Questi sintomi possono compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti. La privazione di autonomia può portare inoltre allo sviluppo di malattie mentali, come depressione, demenza e psicosi, che influenzano anche i caregiver. Ciò ha gravi ripercussioni sociali ed economiche che comportano un aumento delle spese sanitarie e la perdita di forza lavoro1,3.

Oltre agli aspetti motori, la malattia di Parkinson presenta anche manifestazioni visive, che coinvolgono le strutture oculari, la binocularità e la psicofisica oculare. Christou e collaboratori hanno effettuato una revisione della letteratura scientifica riguardante tale patologia e la microcircolazione maculare. Gli autori hanno concluso che nei pazienti affetti da Parkinson si osserva una riduzione della densità dei vasi sanguigni nel plesso capillare profondo e superficiale. I cambiamenti in queste regioni, in particolare nel plesso superficiale dove si accumula maggiormente α-sinucleina, si correlano con un peggioramento dell'acuità visiva5,10 In uno studio che confrontava lo spessore della fovea

tra pazienti con Parkinson e individui sani, è stata osservata una perdita del 15% dello spessore foveolare in una regione tra 0,75 e 1,5 mm dalla foveola. Gli autori ipotizzano che le alterazioni siano dovute alla perdita di cellule dopaminergiche, poiché quest'area è ricca di plessi di cellule amacrine6

Tuttavia, i cambiamenti descritti non spiegano completamente la riduzione dello spessore retinico in tali pazienti. In una metanalisi del 2014 è stata osservata una diminuzione significativa dello spessore delle fibre nervose retiniche, in particolare nel quadrante superiore. Una possibile causa di questo danno potrebbe essere il calo di dopamina nella retina, con una morte graduale delle fibre nervose7. Un altro studio ha mostrato una riduzione dello spessore retinico dello strato di fibre nervose peripapillari, soprattutto nei quadranti inferotemporale e superotemporale. La perdita di queste fibre nervose, secondo gli autori, può essere responsabile della diminuzione di acuità visiva e discriminazione cromatica9.

A livello della superficie oculare, i pazienti con Parkinson mostrano una riduzione nel test di Schirmer, una minore capacità di ammiccamento, che porta a

Immagine 1. Numero di sintomi visivi riportati per area, comparando il gruppo controllo con il gruppo con Parkinson. Sulle ordinate la percentuale cumulativa e sulle ascisse l’area d’analisi. Ad esempio, sotto l’area “ocular surface” solo il 37% del gruppo13

arkinson. Sulle ordinate la percentuale cumulativa e sulle ascisse l’area d’analisi. Ad esempio, sotto l’area “ocular surface” solo il 37% del gruppo13

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Immagine 1. Numero di sintomi visivi riportati per area, comparando il gruppo controllo con il gruppo con Parkinson. Sulle ordinate la percentuale cumulativa e sulle ascisse l’area d’analisi. Ad esempio, sotto l’area “ocular surface” solo il 37% del gruppo13

Immagine 2. Interferenza dei sintomi visivi con le attività quotidiane. Sulle ordinate la percentuale dei pazienti e sulle ascisse l’attività visiva colpita. Ad esempio, le persone con malattia di Parkinson (PD) hanno più problemi con la lettura in confronto con il gruppo controllo13

Immagine ordinate la percentuale dei pazienti e sulle ascisse l’attività visiva colpita. Ad esempio, le persone con malattia di Parkinson (PD) hanno più problemi con la lettura in confronto con il gruppo controllo13

un aumento della secchezza oculare evaporativa, per la mancanza dello strato lipidico, e una maggiore prevalenza di blefarite seborroica. Inoltre, presentano una ipotensione oculare e una prevalenza superiore di glaucoma rispetto alle persone senza patologia12 I pazienti con Parkinson hanno una maggiore prevalenza di cataratta rispetto a soggetti sani, a causa di un deposito maggiore di α-sinucleine nel cristallino. In uno studio del 2021, che confrontava le pupille tra un gruppo di controllo e pazienti con malattia di Parkinson, non sono state riscontrate differenze nella velocità di dilatazione e nel diametro minimo. Tuttavia, è stata notata una differenza significativa nella velocità massima di costrizione e nella velocità di costrizione nei pazienti con una durata maggiore della patologia, suggerendo che il sistema parasimpatico è più compromesso dalla malattia stessa14.

A livello oculare il Parkinson è associato ad altri segni clinici. Alcuni suoi disturbi visivi sono particolarmente tipici, come diplopia, allucinazioni visive, perdita di stereopsi e minore vividezza dei colori, soprattutto nell’asse rosso-verde13,29. Si osserva un’alta prevalenza di insufficienza di convergenza (IC) con anomalie nelle vergenze, che causa diplopia da vicino, specialmente in individui con problemi di allineamento oculare

«La diminuita capacità saccadica nei pazienti con Parkinson comporta una velocità di lettura inferiore rispetto ai soggetti sani, con una significativa riduzione della qualità della vita»

pre-esistenti alla patologia20,21. La riduzione della frequenza di ammiccamento, che causa una minore stabilità del film lacrimale sulla superficie oculare, unita alle ridotte vergenze e all'insufficienza di convergenza, rende i pazienti con Parkinson più difficili da gestire in compiti a diverse distanze20. Un articolo del 2018 ha studiato la velocità di lettura negli individui che ne

sono affetti. Gli autori hanno trovato una velocità di lettura ridotta rispetto ai soggetti normali, in particolare nel test King-Devick con numeri separati irregolarmente e anche in presenza di maggiore accalcamento, dimostrando che i pazienti sono influenzati dall'effetto crowding. Inoltre, confrontando persone con Parkinson con insufficienza di convergenza e senza, non è emersa una differenza significativa, sebbene i pazienti con IC leggano più lentamente rispetto a quelli senza IC. Una possibile causa è la ridotta capacità di generare movimenti saccadici, un maggiore tempo di fissazione e difficoltà visuospaziali. Infine, è emersa una correlazione significativa con il test VFQ-25, poiché i pazienti percepiscono una maggiore difficoltà nella lettura17.

Infine, sono stati studiati i movimenti oculari per comprendere la patofisiologia della malattia che influisce anche sui movimenti saccadici. Per quanto riguarda i movimenti volontari, come i movimenti saccadici guidati dalla memoria (MGS, Memory-Guided Saccades), è stata osservata una marcata ipometria e difficoltà nell'iniziarli, richiedendo più movimenti per raggiungere l'obiettivo. Negli stadi 3 e 4 della scala di Hoehn-Yahr, ossia uno stato avanzato della malattia, il livello di dopamina è minimo, rendendo gli MGS molto più compromessi. La diminuita capacità saccadica nei pazienti con Parkinson comporta una velocità di lettura inferiore rispetto ai soggetti sani, con una significativa riduzione della qualità della vita16,17.

Riferimenti bibliografici

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2. García-Ramos R, López Valdés E, Ballesteros L, Jesús S, Mir P. The social impact of Parkinson's disease in Spain: Report by the Spanish Foundation for the Brain. Informe de la Fundación del Cerebro sobre el impacto social de la enfermedad de Parkinson en España. Neurologia. 2016;31(6):401-413. doi:10.1016/j.nrl.2013.04.008

3. Arredondo-Blanco K, Zerón-Martínez R, Rodríguez-Violante M, Cervantes-Arriaga A. Gac Med Mex. 2018;154(6):719-726. doi:10.24875/GMM.18003702

4. https://www.osservatoriomalattierare.it/malattia-di-parkinson/20192-parkinson-300mila-gli-italiani-colpiti-dalla-patologia

5. Christou EE, Asproudis I, Asproudis C, Giannakis A, Stefaniotou M, Konitsiotis S. Macular microcirculation characteristics in Parkinson's disease evaluated by OCT-Angiography: a literature review. Semin Ophthalmol. 2022;37(3):399-407. doi:10.1080/08820538.2021.19 87482

6. Spund B, Ding Y, Liu T, et al. Remodeling of the fovea in Parkinson disease. J Neural Transm (Vienna). 2013;120(5):745-753. doi:10.1007/ s00702-012-0909-5

7. Yu JG, Feng YF, Xiang Y, et al. Retinal nerve fiber layer thickness changes in Parkinson disease: a meta-analysis. PLoS One. 2014;9(1):e85718. Published 2014 Jan 21. doi:10.1371/journal. pone.0085718

8. Liang K, Li X, Guo Q, et al. Structural changes in the retina and serum HMGB1 levels are associated with decreased cognitive function in patients with Parkinson's disease. Neurobiol Dis. 2024;190:106379. doi:10.1016/j.nbd.2023.106379

9. Huang L, Wang C, Wang W, Wang Y, Zhang R. The specific pattern of retinal nerve fiber layer thinning in Parkinson's disease: a systematic review and meta-analysis. J Neurol. 2021;268(11):4023-4032. doi:10.1007/s00415-020-10094-0

10. Zhou M, Wu L, Hu Q, et al. Visual Impairments Are Associated With Retinal Microvascular Density in Patients With Parkinson's Disease. Front Neurosci. 2021;15:718820. Published 2021 Aug 12. doi:10.3389/fnins.2021.718820

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12. Nowacka B, Lubinski W, Honczarenko K, Potemkowski A, Safranow K. Ophthalmological features of Parkinson disease. Med Sci Monit. 2014;20:2243-2249. Published 2014 Nov 11. doi:10.12659/ MSM.890861

13. Borm CDJM, Visser F, Werkmann M, et al. Seeing ophthalmologic problems in Parkinson disease: Results of a visual impairment questionnaire. Neurology. 2020;94(14):e1539-e1547. doi:10.1212/ WNL.0000000000009214

14. You S, Hong JH, Yoo J. Analysis of pupillometer results according to disease stage in patients with Parkinson's disease. Sci Rep. 2021;11(1):17880. Published 2021 Sep 9. doi:10.1038/s41598-02197599-4

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16. Fukushima K, Fukushima J, Barnes GR. Clinical application of eye movement tasks as an aid to understanding Parkinson's disease pathophysiology. Exp Brain Res. 2017;235(5):1309-1321. doi:10.1007/ s00221-017-4916-5

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18. Smilowska K, Wowra B, Slawek J. Double vision in Parkinson's Disease: a systematic review. Neurol Neurochir Pol. 2020;54(6):502-507. doi:10.5603/PJNNS.a2020.0092

19. Savitt J, Aouchiche R. Management of Visual Dysfunction in Patients with Parkinson's Disease. J Parkinsons Dis. 2020;10(s1):S49-S56. doi:10.3233/JPD-202103

20. Savitt J, Mathews M. Treatment of Visual Disorders in Parkinson Disease. Curr Treat Options Neurol. 2018;20(8):30. Published 2018 Jun 23. doi:10.1007/s11940-018-0519-0

21. Gupta P, Beylergil S, Murray J, et al. Effects of Parkinson Disease on Blur-Driven and Disparity-Driven Vergence Eye Movements. J Neuroophthalmol. 2021;41(4):442-451. doi:10.1097/ WNO.0000000000001422

22. Armstrong RA. Visual symptoms in Parkinson's disease. Parkinsons Dis. 2011;2011:908306. doi:10.4061/2011/908306

29. Oh YS, Kim JS, Chung SW, et al. Color vision in Parkinson's disease and essential tremor. Eur J Neurol. 2011;18(4):577-583. doi:10.1111/ j.1468-1331.2010.03206.x

Zeiss, un approccio a 360 gradi per contrastare la miopia

Non solo prodotto: dalle attività di informazione a medici e ottici optometristi, a quelle di sensibilizzazione rivolte alle famiglie, sino al nuovo programma di formazione online sulla gestione della progressione miopica aperto a tutti, sono molte le iniziative messe in campo dall’azienda oftalmica in tale ambito, anche in Italia

Nella sfida globale per contrastare la diffusione della miopia, una problematica che, come ormai confermato da recenti studi, interesserà circa il 50% della popolazione mondiale entro il 2050, con impatti negativi sulla qualità di vita dei bambini anche in termini di patologie di cui potranno soffrire da adulti se non corretti opportunamente, Zeiss ha messo in campo da tempo una strategia articolata. L’approccio al tema e, in particolare, alla gestione della progressione miopica poggia su alcuni pilastri fondamentali, a partire dallo sviluppo del prodotto. «Da questo punto di vista, è da oltre un decennio che Zeiss lavora sulla miopia in Asia, attraverso soluzioni visive ormai consolidate - spiega Carlo Abbate, customer development manager di Zeiss Vision Care Italia - Da allora, la miopia è ormai molto più diffusa. Per questo, a livello mondiale e nel nostro paese ha introdotto circa due anni fa un prodotto specifico in due diversi design, MyoCare per bambini e MyoCare S per i preadolescenti e adolescenti, lanciando di recente anche la versione in pronta consegna, disponibile in tempi rapidi e a un prezzo più accessibile. Su queste lenti sono stati realizzati e sono tuttora in corso studi clinici multicentrici su oltre 500 bambini, che ne confermano l’efficacia nel contenere l’evoluzione miopica, non soltanto in Asia, ma anche in Europa».

Se sotto il profilo strettamente oftalmico la miopia

te nell’eyecare. «Non ci limitiamo a sviluppare prodotti in grado di contrastare questa problematica, ma anche di informare i professionisti della vista e della visione, dagli oculisti agli ortottisti e agli ottici optometristi, fino ad arrivare ai genitori per sensibilizzarli sul temaaggiunge Abbate - A tale scopo abbiamo lanciato l’an no scorso lo Zeiss Myopia Insights Hub, un sito ricco di

Carlo Abbate, customer development

Il sistema completo di lenti a contatto per il controllo della progressione miopica

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Per favorire la collaborazione tra i diversi attori della filiera, Zeiss prende parte a diversi congressi medico scientifici, come Floretina, che si è svolto lo scorso dicembre, dove ha tenuto un simposio internazionale dedicato alle lenti oftalmiche per contenere l'evoluzione miopica

contenuti inerenti al mondo della miopia, come articoli sugli aspetti epidemiologici, studi e ricerche, statistiche e dati ufficiali, notizie di approfondimento tratte dai congressi medici. Un portale che viene costantemente aggiornato con le nuove scoperte e pubblicazioni, man mano che sono rese disponibili. Il sito, con contenuti in parte in italiano e in parte in inglese, è ad accesso libero e si pone come punto di riferimento per coloro che sono interessati ad approfondire il tema».

All’interno di questo hub, l’azienda oftalmica propone oggi un’importante novità: un programma formativo a 360 gradi sulla miopia, fruibile gratuitamente online in italiano e aperto a tutti. «Zeiss è nata come fondazione, investe il 15% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo con l'obiettivo di dare vita a innovazioni che vadano a beneficio di quante più persone possibili: ora lo facciamo anche in termini di contenuti formativi per tutti i professionisti, in base alle specifiche esigenze - dice ancora il manager - Lo Zeiss Education Program consente un apprendimento flessibile e interattivo: è sempre disponibile online, può essere svolto in qualunque momento e si articola attraverso sia dei filmati sia dei quiz, che permettono di mettersi alla prova su quanto si è imparato. Inoltre, ci sono interviste e approfondimenti di esperti di rilievo sul tema, attraverso video realizzati a livello globale dal team dedicato alla miopia». Il corso è costituito da cinque aree tematiche, che vanno a toccare argomenti come l’individuazione precoce della miopia, i rischi legati alla sua progressione, le strategie per rimandarne l’insorgenza, la scelta del trattamento specifico, a partire dalle lenti oftalmiche a defocus, passando per le lac morbide e l’ortocheratologia per arrivare all’atropina. «Vi è infine una parte dedicata a come proporre alle famiglie tali soluzioni, per rassicurarle sulle aspettative che ciascun trattamento può portare in termini di efficacia e informarle sulle visite di controllo necessarie per monitorare il trattamento stesso nel tempo - prosegue Ab-

bate - Il programma di formazione si conclude con un test di valutazione che, una volta superato, consente di ottenere un certificato attestante la partecipazione. Questo è uno dei primi corsi a disposizione sul portale, in futuro ne seguiranno altri, in base a ciò che emergerà in termini di argomenti utili da diffondere a tutti». Terzo pilastro nell’azione di Zeiss nel campo della miopia è rappresentato dalle attività volte a favorire la collaborazione tra i diversi attori della filiera, in particolar modo l’area medica e quella ottico optometrica. «Lo facciamo prendendo parte a congressi ed eventi nazionali, ma anche cercando di porci come facilitatori del dialogo attraverso incontri locali con i nostri partner, durante i quali si approfondiscono non solo gli aspetti tecnici delle lenti a defocus, ma anche le modalità con cui gestire al meglio la relazione con le famiglie, partendo dal pediatra per arrivare alla visita oculistica e infine all’ottico optometrista», sottolinea il professionista.

Infine, sempre sul tema della miopia Zeiss cerca di sensibilizzare anche le famiglie stesse, con l’obiettivo di promuovere informazione e prevenzione sul benessere visivo di bambini e ragazzi direttamente nelle aule di scuola. «Già dal 2023 abbiamo avviato una iniziativa educational che si chiama “Ci Vediamo in Classe”, attraverso la quale abbiamo coinvolto circa mille classi delle primarie e 23 mila bambini che, in modo divertente e con materiali didattici, apprendono come funziona la vista, la struttura dell’occhio e i principali difetti visivi, oltre a ricevere alcuni consigli su come non affaticare eccessivamente gli occhi - conclude Abbate - Anche quest’attività di sensibilizzazione nelle scuole primarie è cruciale secondo noi, poiché aiuta i genitori ad avere consapevolezza dell’importanza di sottoporre i bimbi a screening visivi in modo da valutarne l'efficienza visiva e intercettare eventuali problematiche sin dai primi anni di vita, poiché se si individua presto la miopia, si possono limitare possibili complicazioni in età adulta».

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Menicon, quando l’innovazione incontra il rispetto per l’ambiente

Negli ultimi anni la sostenibilità è diventata una delle forze trainanti delle iniziative aziendali globali. Che si tratti del passaggio dalle cannucce di plastica a quelle di carta nei bar o dell’introduzione di confezioni ecologiche, le imprese stanno sempre più riconoscendo la propria responsabilità nel contribuire a un futuro più green. Questa crescente consapevolezza sull’impatto ambientale dei prodotti di consumo, in particolare della plastica, ha spinto molte realtà ad adottare pratiche volte a ridurre i rifiuti e a promuovere un modello più verde.

Menicon, multinazionale di riferimento nel settore delle lenti a contatto, è orgogliosa di far parte di questo movimento, in particolare con le lenti Miru 1day Flat Pack, che concorrono alla sostenibilità e si allineano con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals-SDG) delle Nazioni Unite.

Miru 1day Flat Pack: ridurre i rifiuti di plastica

Menicon ha fatto un passo importante per ridurre l’impatto ambientale delle lenti giornaliere con il lancio di Miru 1day Flat Pack. Questo prodotto innovativo è realizzato con un blister sottile di 1 mm, che utilizza l'80% in meno di plastica rispetto a quelli tradizionali. Inoltre, il packaging è creato riutilizzando il 100% della plastica derivante dal processo di produzione delle lenti a contatto. Rispetto alle confezioni convenzionali, un’intera fornitura annuale pari a 720 lenti genera cinque volte meno rifiuti. Così i portatori di Miru 1day Flat Pack usufruiscono dei benefici delle lac giornaliere, contribuendo a salvaguardare l’ambiente.

L'impegno di Menicon

Le iniziative di sostenibilità sono focalizzate anche sul miglioramento dell’impronta ecologica dei processi produttivi e degli impianti. La nostra filosofia aziendale è quella di essere

un’impresa globale che sia amica delle persone, degli animali e dell’ambiente. Ogni giorno ci impegniamo a onorare questa mission, collaborando al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.

Le nostre azioni ambientali vanno comunque oltre i prodotti e gli impianti di produzione e comprendono numerose attività di conservazione volte a creare una società migliore. Dal 2009 Menicon partecipa ogni anno al Tree Planting Festival, un progetto di sviluppo forestale sponsorizzato dalla città di Nagoya, in Giappone. Nella prima edizione Menicon ha piantato 500 piantine come contributo alla riforestazione, segnando l’inizio della propria campagna Eco-Green Questi sforzi sono continuati nel corso degli anni e nel 2019 Menicon SAS in Francia ha organizzato una campagna di riforestazione che ha visto la piantumazione di circa 2.000 alberi in Europa, Brasile e Africa.

Rendere il pianeta più sostenibile deve essere uno sforzo continuo e collaborativo. Proseguiremo a fare la nostra parte per l'ambiente e, come affermato nella Dichiarazione sull’Ambiente Umano, pubblicata dall’Onu nel 1972, promettiamo: “Come parte del nostro sogno di restituire all’intera Terra la tecnologia e la saggezza che possediamo, intendiamo dedicare ogni nostro sforzo a iniziative che includano un nuovo focus sull’ecologia”.

Con l’impegno verso l’ambiente, Menicon continua a porsi come esempio di innovazione sostenibile nel settore delle lenti a contatto, lavorando non solo per il benessere delle persone, ma anche per quello del pianeta.

Scoprite di più sulle azioni di sostenibilità.

B.I.G. EXACT® Sensitive

Immaginiamo un mondo in cui ogni dettaglio visivo sia adattato alle esigenze del portatore, dove la visione sia nitida, confortevole e unica come ogni persona: Rodenstock lo trasforma in realtà. Grazie a migliaia di punti di misurazione biometrica, con la filosofia

B.I.G. VISION® l’azienda ha creato lenti su misura per qualsiasi occhio, offrendo una visione personalizzata per ciascun portatore.

B.I.G. EXACT® Sensitive: un passo oltre verso l’eccellenza

Dopo più di cinque anni di ricerca, studi scientifici di eye tracking e milioni di misurazioni biometriche effettuate con DNEye® Scanner, Rodenstock ha sviluppato le lenti B.I.G. EXACT®

Sensitive, le prime capaci di adattarsi alla sensibilità visiva individuale. Con un algoritmo di intelligenza artificiale all'avanguardia, offrono prestazioni superiori anche nelle situazioni più dinamiche. Ogni individuo presenta una sensibilità visiva unica: le persone con un basso indice di sensibilità sono in grado di tollerare lievi

Le prime lenti biometriche al mondo ottimizzate sulla sensibilità visiva individuale

cambiamenti nella qualità visiva; i soggetti con un alto indice di sensibilità, invece, spesso percepiscono anche leggere alterazioni nella stessa qualità visiva, che possono compromettere l’intero flusso della visione. Rodenstock rispetta questa unicità, integrando tale sensibilità nei calcoli biometrici per creare un’esperienza davvero personalizzata.

Flusso visivo ideale grazie alla biometria avanzata

La nostra visione è il risultato di un’armonia perfetta tra due sistemi: la visione focalizzata, che cattura i dettagli, e quella periferica, che

ci orienta nell’ambiente. Gli occhi compiono fino a 250.000 movimenti al giorno passando costantemente da un sottosistema all’altro. Rodenstock ha progettato lenti che supportano entrambi i sottosistemi, garantendo un flusso visivo ottimale e un’interazione equilibrata tra visione periferica e visione focalizzata. Questo stato di costante adattamento sottolinea l’importanza di considerare la sensibilità visiva come parametro essenziale nella progettazione di lenti avanzate e personalizzate.

Del mondo che vedi c’è molto di più

«Le lenti biometriche sono una vera rivoluzione degli ultimi vent’anni nel settore ottico», afferma Dietmar Uttenweiler, executive vice president innovation di Rodenstock.

Utilizzando milioni di dati raccolti con DNEye® Scanner e grazie a un sofisticato algoritmo di intelligenza artificiale, capace di individuare correlazioni e connessioni tra i dati biometrici, si possono ottenere nuove informazioni sull’elaborazione di quelle visive a livello cerebrale. Rodenstock ha trasformato la personalizzazione in una nuova arte, creando lenti che rispondono alle esigenze uniche di ogni individuo. L’innovazione è nei risultati: secondo uno studio condotto con l'Università di Scienze Applicate di Monaco di Baviera, l’83% delle lenti tradizionali non si adatta perfettamente ai portatori.

«Conoscendo l’unicità della sensibilità visiva di ogni persona, Rodenstock è in grado di integrarla nel calcolo delle lenti B.I.G. EXACT® Sensitive, personalizzandole specificatamente per le esigenze di ciascun portatore, così da migliorarne significativamente le prestazioni visive», conclude Uttenweiler.

B.I.G. EXACT® Sensitive

Rodenstock ha perfezionato i propri calcoli biometrici avanzati per le lenti, collaborando con l’Università di Scienze Applicate di Monaco di Baviera per studiare e testare i risultati ottenuti. I test hanno dimostrato che le nuove lenti

B.I.G. EXACT® Sensitive offrono un’ottimizzazione ancora più precisa, garantendo un miglioramento significativo delle prestazioni visive per chi le indossa. Poiché la sensibilità visiva si basa su uno spettro, le esigenze delle lenti cambiano a seconda del livello di sensibilità individuale. Per questo il design delle lenti B.I.G. EXACT® Sensitive è personalizzato per ciascun soggetto. Ad esempio, per chi ha un’elevata sensibili-

tà visiva, le lenti sono ottimizzate e presentano campi di aberrazione più piccoli e concentrati, offrendo fino al 42%* di aree prive di aberrazioni più ampie. Al contrario, le lenti per persone con un basso grado di sensibilità visiva sono ottimizzate per distribuire i campi di aberrazione in modo più uniforme e zone di transito più fluide.

Benefici per il portatore di occhiali e vantaggi per l'ottico

Con B.I.G. EXACT® Sensitive, Rodenstock porta l'individualizzazione biometrica a un livello superiore, fissando un nuovo standard con vantaggi senza precedenti. Test sui portatori e uno studio di eye tracking hanno dimostrato l’efficacia di B.I.G. EXACT® Sensitive. I portatori di occhiali hanno indicato una netta preferenza per le nuove lenti, riportando miglioramenti significativi. L’83% dei partecipanti ha preferito il nuovo design, personalizzato in base alla propria sensibilità visiva individuale**: nello specifico, il flusso di lettura è migliorato fino al 28%, garantendo un’esperienza di lettura più fluida e senza interruzioni, il flusso visivo è aumentato fino al 24%, grazie a transizioni perfettamente integrate tra le diverse zone di visione e distanze e l’orientamento visivo è migliorato fino al 35% sia da lontano a vicino sia nella visione centrale e periferica. Grazie alla Ricerca e Sviluppo e alla tecnologia avanzata, Rodenstock offre ai professionisti della visione strumenti chiari e intuitivi per illustrare i vantaggi di B.I.G. EXACT® Sensitive ai propri clienti, rafforzando il ruolo degli ottici come esperti di lenti biometriche intelligenti e distinguendoli dalla concorrenza.

La filosofia unica di Rodenstock, basata sulle Lenti Biometriche Intelligenti, con l’ultima tecnologia B.I.G. EXACT® Sensitive sottolinea l’elemento distintivo del gesto professionale e consulenziale che sempre più spesso gli ottici sono chiamati a interpretare.

* In base all'analisi dei dati biometrici di centinaia di portatori di occhiali.

** In base a un confronto tra il design delle lenti B.I.G. EXACT® SENSITIVE con le lenti B.I.G. EXACT® con una prescrizione simile.

Tutti i risultati sono di uno studio esterno condotto con l'Università di Scienze Applicate di Monaco di Baviera, giugno 2024.

Premium Armonie: l'evoluzione delle lenti oftalmiche con l’intelligenza artificiale

Nel panorama dell’ottica oftalmica la ricerca e l’innovazione giocano un ruolo chiave per offrire ai portatori di occhiali soluzioni sempre più avanzate e personalizzate. Ital-lenti, azienda italiana con 70 anni di esperienza, ha sviluppato Premium Armonie, una gamma di lenti progettate con algoritmi di intelligenza artificiale per garantire un’esperienza visiva superiore e un’ottimizzazione senza precedenti.

Tecnologia e precisione avanzata

• Ottimizzazione con 52.000 punti di calcolo per superficie, per una progettazione su misura del design oftalmico.

• Riduzione delle aberrazioni periferiche, migliorando la qualità dell’immagine percepita e aumentando la nitidezza visiva.

• Transizione fluida tra le diverse aree di visione, minimizzando le distorsioni e offrendo una percezione spaziale più naturale.

• Correzione personalizzata: grazie a un’elaborazione avanzata, la lente è progettata in funzione della morfologia dell’occhio e della montatura.

Materiali e trattamenti innovativi

• Rivestimento IRON+: composto da 16 strati protettivi, garantisce una resistenza superiore ai graffi e una protezione ottimale dai raggi UV e dalla luce blu.

• Tecnologia free form avanzata, per una visione nitida e naturale a qualsiasi distanza.

• Lavorazione personalizzata in base ai parametri

visivi del portatore, massimizzando il comfort visivo.

• Materiali ad alta trasparenza, con indici di rifrazione elevati che garantiscono spessori ridotti e un’estetica migliorata.

Benefici per il portatore

• Maggiore definizione dell’immagine, attraverso una geometria sofisticata che ottimizza la distribuzione della potenza.

• Riduzione dell’effetto distorsione, migliorando la percezione dello spazio.

• Adattamento rapido, grazie alla progettazione intelligente delle superfici.

• Comfort visivo maggiore, riducendo l’affaticamento durante l’uso prolungato, soprattutto in condizioni di illuminazione variabile.

• Ottimizzazione della visione periferica, migliorando la percezione dinamica e l’esperienza visiva complessiva.

Innovazione e ricerca continua

Le lenti Premium Armonie sono il frutto di un percorso di ricerca che punta a ottimizzare costantemente le prestazioni visive. L’intelligenza artificiale viene impiegata per analizzare in modo predittivo il comportamento visivo del portatore, suggerendo soluzioni su misura.

Questo significa che le lenti non sono solo un accessorio per la correzione della vista, ma diventano un vero e proprio strumento di precisione ottica, in grado di adattarsi attivamente al portatore. L’uso di materiali di ultima generazione e il perfezionamento delle superfici oftalmiche garantiscono una durata superiore nel tempo, rendendo le lenti Premium Armonie un investimento di qualità per il benessere visivo.

Con Premium Armonie, Ital-lenti conferma il proprio impegno nell’innovazione, ridefinendo gli standard delle lenti oftalmiche. L’applicazione di tecnologie avanzate e un’attenzione meticolosa alla qualità garantiscono un prodotto d’eccellenza per i professionisti della visione e per i clienti più esigenti.

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La consulenza d’immagine in ottica

Come offrire al cliente un’esperienza d’acquisto personalizzata

Angelica Pagnelli

Gli occhiali ci parlano

Il futuro del mercato dell’Ottica attraverso

la lente di una storia (quasi) vera

Nicola Di Lernia

FABIANO GRUPPO EDITORIALE

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI)

Sede operativa: FGE srl – Regione Rivelle 7/F – 14050 Moasca (AT)

Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 – e-mail: info@fgeditore.it – www.fgeditore.it

SEL OPTICAL: il nuovo Catalogo Lenti Oftalmiche

Sel Optical ha partecipato a Mido 2025 con il motto “Tradizione e innovazione” che rappresenta la filosofia e l’impegno quotidiano nel valorizzare le radici italiane dell’azienda oftalmica, con oltre 40 anni di attività, per mantenere un legame autentico e personale con i partner.

«L’innovazione è il motore che ci spinge verso il futuro, in un mondo in continua evoluzione, alla ricerca di soluzioni sempre nuove - spiegano dalla società ferrarese - La capacità di innovare ci consente di adattarci velocemente alle esigenze del mercato, esplorando tecnologie in grado di offrire prodotti e servizi che rispondono alle aspettative dei nostri partner commerciali e degli utenti finali».

Questo approccio ha consentito negli ultimi mesi di sviluppare e preparare il nuovo Catalogo Lenti Oftalmiche SEL OPTICAL 2025, presentato in anteprima a MIDO e in vigore dal 3 marzo

Rivisto nella grafica e nell’impostazione, ha l’obiettivo di semplificare la consultazione per diventare non solo un semplice listino prezzi, ma anche uno strumento tecnico e di marketing: con tutte le informazioni necessarie, può infatti rispondere in maniera efficace alle attuali esigenze dei consumatori finali, fornendo argomentazioni di vendita nella logica della personalizzazione, allo scopo di fidelizzare sempre più il cliente al centro ottico

Molti sono gli ampliamenti di gamma e i nuovi prodotti inseriti in questo catalogo, sulla base dell’ormai consolidata disponibilità di lenti pronte di stock fino a cilindro 4.00 in quasi tutti i materiali e geometrie.

Di primaria importanza è stato il rinnovamento della tecnologia produttiva nelle progressive, inserendo negli algoritmi di calcolo l’ausilio

dell’intelligenza artificiale, in modo da ottimizzare ulteriormente tutti gli aspetti fisiologici della visione.

Tra le novità sono state introdotte MY ULTRA HD Plus e MY BIFREE, le progressive top di gamma nella versione super personalizzata in funzione dei poteri refrattivi, dei parametri posturali e dello stile di vita dei portatori.

Di primaria importanza il segmento bambini: le ormai consolidate lenti per la gestione dell’evoluzione miopica MYOSEL, sulla base della comprovata efficacia della geometria perifocale, sono state ampliate nei materiali, oggi disponibili in tutti gli indici di rifrazione, nei materiali a protezione della luce blu e nelle lenti fotocromatiche. Oltre a queste è stato inserito un importante segmento di bifocali Selecta baby per la correzione di strabismi e ambliopie.

Altra novità è l’implementazione delle Colorazioni Selettive per patologie retiniche richieste soprattutto in campo medicale.

Spicca inoltre la famiglia delle Monofocali dinamiche funzionali, nella quale rientrano quelle da ufficio indoor OFFICE, ad assistenza accomodativa FREE ONE RELAX e free form ARCUS 180, tutte disponibili nella più ampia offerta di materiali e trattamenti. Tra questi, in partico-

lare, KRYSTALL, antiriflesso top di gamma, e A-KROM, antiriflesso “acromatico” specificatamente indicato per le colorazioni o per le lenti fotocromatiche.

Infine, la divisione FILTRI SOLARI, da sempre un punto di riferimento nella produzione di Sel Optical, in una vasta gamma di colori, materiali e basi, consultabili sul nuovo listino nella sezione dedicata.

Tutto il Catalogo Sel Optical 2025 è disponibile, oltre che cartaceo, in versione digitale consultabile e scaricabile dal sito web www.seloptical.it nell’area riservata al centro ottico.

Per concludere, per SEL Optical unire tradizione e innovazione significa trovare un equilibrio perfetto: preservare ciò che è stato costruito con cura nel tempo, mentre si guarda avanti con curiosità e audacia. «Questo approccio ci consente di creare un valore duraturo, in cui l'eredità del passato si fonde con le nuove opportunità, garantendo così un percorso di crescita sostenibile e responsabile - sottolineano dalla società oftalmica - In sintesi, il motto “tradizione e innovazione” non è solo una frase, ma un vero e proprio stile di vita aziendale, che ci vede impegnati a onorare la nostra storia, mentre abbracciamo il futuro con entusiasmo e creatività».

Punto: uno scambio di cervelli alla base dell’ottica di Gauss

Docente di ottica e optometria, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla professione

Sergio Cappa

Derivato dall’etimo latino punctum, il punto è da sempre la base dell’ottica geometrica, sulla quale è costruita l’optometria: oggetto, immagine, autoconiugato, focale, frontale, nodale o quanto altro nei fatti è l’origine del fascio di luce oggetto o il terminale degli stessi o, ancora, la millimetrica individuazione degli intermedi, come nel posizionamento dei diaframmi. Ma il punto è definito in geometria come entità adimensionale, una semplice coordinata di posizione: in realtà quindi non esiste. Come conciliare le due aree è stato il compito affidato a Johann Friedrich Carl Gauss, matematico e astronomo tedesco, definito anche Principe dei Matematici, che ha percorso buona parte del XIX secolo. Originario di Braunschweig, nel 1840 si era già trasferito a Gottingen, in Bassa Sassonia, dove morirà poi nel 1855 a 78 anni: lì scrive un testo cardine per i successivi studi di ottica, il Dioptrische Untersuchungen, le indagini sulla refrazione in un diottro. Solo una trentina di pagine di fitta matematica dove postula, in apertura, la necessità di definire un’approssimazione numerica che sia in grado di coniugare l’assoluto della definizione di punto con la modalità di trasmissione ondulatoria della

luce, già teorizzata da Young nel 1801: l’adesione cioè al modello geometrico accettando di confondere, per piccoli angoli di apertura del cono luminoso, i risultati trigonometrici con quelli algebrici. In sostanza, una semplificazione che ancora oggi viene accettata nelle aule di ottica con il nome di Ottica di Gauss.

Poco più avanti, al punto 7, scrive: “Data l'importanza dei punti E, E*, questi sembrano meritare un nome speciale: li chiamerò i punti principali del sistema di mezzi, sia della lente sia del sistema di lenti cui si riferiscono; (…) Per piani dei punti principali si intenderanno i piani normali agli assi del piano X”. Il testo, pubblicato nel 1841, segna l’apertura di un nuovo territorio di studio e di indagine, quello dell’ottica fisiologica divenuto optometria in tempi più recenti.

Il giorno successivo alla morte di Gauss, il suo cervello fu prelevato, conservato e studiato dall’anatomista Rudolf Wagner, che ne trovò una massa leggermente superiore alla media, pari a 1.492 grammi: si scoprì poi che per un errore di etichettatura era stato confuso con quello del medico Conrad Fuchs. Il nome Carl Gauss è invece inciso senza malintesi nel famedio dei padri dell’ottica moderna.

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Neuromarketing & AI

Le tribù del consumo tra “Phygital” e Intelligenza Artificiale

Massimo Barberis

Fondamenti di Optometria

Giulia Palma

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Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI)

Sede operativa: FGE srl – Regione Rivelle 7/F – 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 – e-mail: info@fgeditore.it – www.fgeditore.it

11 CARL ZEISS VISION

21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it

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14050 Moasca (AT) Reg. Rivelle, 7/F

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Viale Luigi Sturzo, 43 Tel. 02 818031 www.alcon.com

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31030 Breda di Piave (TV) Via delle Industrie, 10 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com

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50059 Vinci (FI) Piazza della Libertà, 18 Tel. 0571 567923 Fax 0571 56520 info@irsoo.it www.irsoo.it

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Il portatore viene sottoposto alla scansione del viso per il rilevamento dei dati morfologici.

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