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Dry Eye e Chirurgia della Cataratta: prevenzione e protezione

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Editoriale

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 Fabio Patelli

Responsabile servizio chirurgia vitreoretinica, ASST Santi Paolo e Carlo Università di Milano

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Per quanto sia al giorno d’oggi un intervento ad alto grado di standardizzazione, la chirurgia della cataratta rimane un evento traumatico per il delicato equilibrio della superficie oculare. Circa il 37,4% dei pazienti non precedentemente affetti da disturbi della superficie oculare inizia infatti a soffrire della Malattia dell’Occhio Secco1 (DED), già a partire dai giorni immediatamente successivi all'intervento, ed una persistenza dei sintomi anche mesi dopo la chirurgia. Allo stesso modo, i pazienti già precedentemente affetti dalla Malattia dell’Occhio Secco, a seguito di facoemulsificazione non complicata, corrono il rischio di subire un aggravarsi delle loro condizioni preoperatorie, con un impatto notevole sulla qualità della vita2 .

>> UNA COMPLICANZA COMUNE

Riconosciuta come la più comune complicanza dopo la chirurgia della cataratta, la Malattia dell’Occhio Secco iatrogena rappresenta un problema non indifferente per il paziente sintomatico. Ciò ha un impatto notevole sia nel grado di soddisfazione, ed in senso più ampio nella qualità della vita, due parametri che devono essere tenuti in grande considerazione dal chirurgo per la piena riuscita dell’intervento. Per questo motivo, un’attenta valutazione del delicato equilibrio della superficie oculare deve essere condotta sempre e con molta attenzione prima dell’intervento chirurgico, allo scopo di individuare possibili segni e sintomi della presenza di DED e adottare ogni strategia possibile allo scopo di prevenire in modo efficace il rischio di insorgenza post-operatoria della Malattia dell’Occhio Secco, o il suo eventuale aggravamento. Diversi sono i fattori di rischio pre, intra o postoperatori che l'oculista deve tenere in considerazione, quali ad esempio anestetici topici o iodopovidone per la profilassi chirurgica, l'esposizione alla luce del microscopio, i cicli ripetuti di irrigazione e asciugatura della superficie oculare, i danni da incisione corneale, l'uso di colliri con conservanti nel post-operatorio. Pur riconosciuta una patogenesi multifattoriale, la up-regulation dei mediatori dell’infiammazione dovuta al trauma chirurgico e la riduzione della sensibilità corneale in conseguenza al danno incisionale dei nervi corneali sono due importanti fattori eziopatogenetici che concorrono ad instabilità e compromissione dell’omeostasi del film

lacrimale nel Dry Eye indotto da chirurgia della cataratta.

>> UN TRATTAMENTO TOPICO

Garantire l’equilibrio della superficie oculare prima e ridurre l’infiammazione e favorire il ripristino della normale sensibilità corneale dopo l’intervento è molto importante per ridurre la dislacrimia post-chirurgica e garantire una perfetta ripresa dell’occhio del paziente. Un approccio specifico alle condizioni del paziente, con un trattamento mirato sia nel pre che nel post-operatorio con somministrazione di sostituti lacrimali mirati è stato dimostrato essere molto efficace nel ridurre e risolvere le cause alla base dell’insorgenza del DED, attraverso la protezione e il miglioramento delle condizioni della superficie oculare in preparazione all’intervento prima, e favorendo la rigenerazione dei tessuti corneali poi.

>> PRINCIPE DEI PRINCÌPI

Una componente fondamentale per il trattamento, la stabilizzazione e il ripristino del delicato equilibrio della superficie oculare dopo chirurgia è l’acido ialuronico3 . Principe dei principi attivi, l’acido ialuronico ad alto peso molecolare favorisce l’idratazione dei tessuti, riduce l’infiammazione oculare, promuove la riepitelizzazione corneale e l’incremento del tempo di rottura del film lacrimale (TBUT) con una riduzione del processo apoptotico delle cellule della superficie oculare, in particolare favorendo la rigenerazione del danno ai nervi stromali a seguito di una ferita incisionale come nel caso di chirurgia della cataratta4 . Per poter garantire il massimo della sua efficacia, tuttavia, l’acido ialuronico deve rispondere ad alti standard qualitativi. Un acido ialuronico a catena lunga, con un alto peso molecolare e un massimo livello di purezza può infatti garantire la massima biocompatibilità ed efficacia per il trattamento di una superficie oculare danneggiata.

>> IN COMBINAZIONE

La riduzione dei mediatori dell’infiammazione, il ripristino dell’omeostasi del film lacrimale e la rigenerazione del danno ai nervi corneali sono obiettivi di fondamentale importanza per la riduzione dei sintomi del DED anche di fronte ad un danno microincisionale delle tecniche più moderne per la rimozione della cataratta . L’acido ialuronico di grado farmaceutico di alta qualità ad alto peso molecolare, associato ad un principio attivo come il Ginkgo Biloba5, ha dimostrato di massimizzare l’efficacia di queste strategie protettive grazie anche all’effetto antiossidante, antinfiammatorio e neuroprotettivo di quest’ultimo. Per questo motivo, la combinazione di questi due principi attivi è particolarmente efficace nel trattamento topico con colliri mirati allo scopo di ridurre l’infiammazione, favorire la rigenerazione assonale nella zona dell’incisione e conseguentemente ripristinare la normale sensibilità corneale della cornea del paziente. Un trattamento mirato, in particolare postoperatorio, con un collirio contenente una combinazione di questi due principi attivi si è dimostrato dunque un efficiente alleato del chirurgo e del paziente, con un notevole miglioramento dei segni e sintomi di Dry Eye indotto da chirurgia e della soddisfazione e della qualità della vita del paziente.

>> Bibliografia

1. Miura M et al. Prevalence and Characteristics of Dry Eye Disease After Cataract Surgery: A Systematic Review and Meta-Analysis. Ophthalmol

Ther. 2022 2. Mencucci R et al. Iatrogenic Dry Eye Disease: Dealing with the Conundrum of Post- Cataract Discomfort. A P.I.C.A.S.S.O. Board Narrative Review.

Ophthalmol Ther. 2021 3. Labetoulle M, Benitez-Del-Castillo JM, Barabino S, Herrero Vanrell R, Daull P, Garrigue JS, Rolando M. Artificial Tears: Biological Role of Their

Ingredients in the Management of Dry Eye Disease. Int J Mol Sci. 2022 Feb 23;23(5):2434. doi: 10.3390/ijms23052434. PMID: 35269576;

PMCID: PMC8910031. 4. Naderi K, Gormley J, O'Brart D. Cataract surgery and dry eye disease: A review. Eur J Ophthalmol. 2020 Sep;30(5):840-855. doi: 10.1177/1120672120929958. Epub 2020 Jun 9. PMID: 32515220; PMCID: PMC7549290. 5. Fogagnolo P, Romano D, De Ruvo V, Sabella P, Rossetti L. Clinical Efficacy of an Eyedrop Containing Hyaluronic Acid and Ginkgo Biloba in the

Management of Dry Eye Disease Induced by Cataract Surgery. J Ocul Pharmacol Ther. 2022 May;38(4):305-310. doi: 10.1089/jop.2021.0123.

Epub 2022 Apr 18. PMID: 35442771; PMCID: PMC9125569.

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