Giacomo Leopardi, un uomo solitario e malato, che proietta il proprio dolore personale sul mondo o uno dei più grandi pensatori e filosofi di tutti i tempi, anticipatore dei temi dell'Esistenzialismo contemporaneo? Spesso è stato avvicinato a Schopenhauer, ma l'accostamento è legittimo? La parola ai critici, in questo mio breve articolo (che si colloca "a metà" tra filosofia e letteratura), da De Sanctis nell'Ottocento a Luporini, Severino, Bodei nel secondo Novecento.