Torquato Tasso, uno spirito inquieto e tormentato

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Marco Martini

Torquato Tasso, uno spirito inquieto e tormentato

Edizioni ISSUU.COM


TORQUATO TASSO - AMINTA. È un dramma pastorale in 5 atti, seguiti ognuno da un coro. La trama è semplice: il pastore Aminta ama la bella ninfa Silvia (le ninfe erano divinità minori, abitanti dei boschi e delle caverne). che lo evita perché profondamente devota a Diana, déa della caccia. Nel corso di una caccia la fanciulla viene creduta morta e Aminta, disperato, si getta da una rupe per suicidarsi, ma viene salvato da un cespuglio, nel quale rimane impigliato. Silvia soccorre il pastore, gli dichiara il proprio amore e lo sposa. L'amore che viene cantato nell'Aminta è l'unico amore tassesco realizzato, anche se non immediatamente. Grazie allo stile lirico, musicale, talvolta petrarchesco, l'Aminta ebbe successo. L'opera è un vero capolavoro: Carducci ha definito l'Aminta un "portento". Sono rispettate le unita aristoteliche di tempo, luogo ed azione. Alla fine dell'atto l° si trova il cosiddetto 'mito dell'età dell'oro', un coro di pastori: l'età dell'oro è la rappresentazione di un mondo idilliaco e felice, è un tentativo di evasione in un mondo di sogno e come tale irraggiungibile. Suona appassionata l'invocazione all'età dell'oro: è una parentesi edonistica cne Tasso apre nella sua vita tormentata; è un rimpianto nostalgico per un mondo irrevòcabile. In tale sconsolato rimpianto è lecito tutto ciò che piace ("S'ei piace, ei lice"). GERUSALEMME LIBERATA E un poema in 20 canti, in ottave, in cui si ~ebrano le gloriose vicende che portarono i cristiani della I~ crociata (1096/99) alla Iiber aztone del Santo Sepolcro dalle mani dei turchi. L'opera, composta tra il 1565 ed il 1575, divenne popolare, malgrado lo stile enfatico: abbondano infatti i latinismi e la lingua, troppa fiorita e retorica, è priva di disinvoltura e scorrevolezza. La trama è notevolmente intricata. Malgrado tali fattori negativi anticipino la poesia del '600, Tasso resta l'unico grande poeta del secondo '500. Le fonti ispiratrici del poema sono Omero, Virgilio, Ariosto, i poemi cavallereschi. L'ispirazione del Tasso è essenzialmente femminile: le creature più vive sono rappresentate dalle donne. Gli amori, tutti non corrisposti (a differenza dell'Aminta), sottolineano lo spirito inquieto e malinconico dell'autore. Emerge quindi una concezione pessimistica della vita umana. L'argomento, a grandi linee, è il seguente: I cristiani, guidati da Goffredo di Buglione, cercano di liberare il Santo Sepolcro, ma le potenze del male intervengono a loro danno. Molti crociati abbandonano il campo e seguono la bellissima Armida, presentatasi al campo cristiano per chiedere aiuto contro un inesistente oppressore.Si allontana anche il prode Rinaldo. Il nobile Tancredi sfida a duello il musulmano Argante. Erminia, figlia del sultano d'Antiochia, è innamorata di Tancredi e, dopo il duello, lo cerca. A tale scopo indossa le armi della pagana Clorinda, di cui è invaghito, non corrisposto, Tancredi. Goffredo decide di assaltare Gerusalemme ed a tale scopo fa costruire un'alta torre di legno, che viene però incendiata, durante la notte, da Argante e da Clorinda. Argante riesce a fuggire, ma Clorinda, raggiunta da Tancredi, viene da questi ferita a morte: Clorinda, morente, chiede a Tancredi il battesimo. Si deve ora ricostruire la torre, ma la VICina selva è incantata dalle potenze del male, e solo Rinaldo, che convive nelle isole fortunate con Armida, potrà disincantarla. Convinto da due crociati, Rinaldo torna al campo ed annulla gli incantesimi. I crociati conquistano Gerusalemme e cadono in battaglia i principali eroi saraceni: Argante, Solimano(sultano di Nicea), Aladino(re di Gerusalemme). Dopo la sconfitta, Armida tenta di uccidersi, ma viene fermata da Rinaldo, che lo sposa. Dal loro matrimonio, secondo il Tasso, discenderà la Casa d'Este. Importante è l'analisi tassesca dei personaggi: Erminia è una creatura sentimentale, ama Tancredi, ma non è ricambiata; il suo è un amore Infelice. La sua e una vita tutta. di palpiti; sparge "segrete lacrime". Si pasce dei suoi mali ed ha sete solo di pianto. Tancredi è un guerriero gagliardo, nobile, ma vive anch'egli in un'atmosfera di tristezza e malinconia, anche lui colpito da un amore irrealtzzato: ama Clorinda, non corrisposto, ed egli, sbadatamente e fatalmente, la uccide. Armida, da maga seduttrice, diviene creatura amante. Essere sensuale, ingenuo, distoglie il cristiano Rinaldo, ma è poi anch'ella presa dal suo stesso amore. Nelle isole fortunate spira un ardente oblio, ove tutto e voluttà. In tale sensualità Tasso proietta un aspetto della sua persona. Dalla maga seduttrice viene fuori la donna appassionata. È una creatura solitaria: vive "solinga", fuori dalla società umana. Tasso è veramente il poeta della solitudine. canta le VOCI segrete dell'animo, é uno spirito meditativo. piegato a raccogliere gli echi Interiori e indefiniti dell'animo umano. Gli amori tasseschi della Gerusalemme liberata sono tutti non corrisposti ed evidenziano l'inquietudine dell'autore' sotto questo profilo si può affermare che il 'mito dell'età


-2dell'oro',

presente

nell'Aminta,

rappresenta

ver'a~te

una parentesi

nella vita

inquieta

e

tormentata dell' autore. GERUSALEMME CONQUISTATA Poema in 24 canti, successivo alla Gerusalemmme liberata, narra la stessa vicenda. È veramente ~ l'opera della controriforma nel senso peggiore del termine. Applica rigidamente schemi moralistici e religiosi, senza alcuna divagazione avventurosa ed amorosa. Il motivo centrale è quello religioso. Lo stile è pesante e l'ispirazione è più fredda. Tasso è ossessionato dalle manie di persecuzione. dallo spirito della controriforma, dalle paure per la messa all'indice dei libri proibiti. Sia per i contenuti che per la forma, la Gerusalemme conguistata è decisamente Inferiore alla precedente Gerusalemme liberata. LANFRANCO CARETTI: ARIOSTO E TASSO (CONCETTI ESSENZIALI DEL SAGGIO) L'armonia, il sorriso, l'ironia sono le caratteristiche dell'Ariosto, che non è uno spirito superficiale, né tormentato, ma equilibrato. È il poeta più tipicamente rinascimentale. Come Machiavelli (in sede politica), Ariosto, in sede poetica, ricerca il medesimo concetto di equilibrio, inteso in senso morale. Tasso è interprete e vittima dei suoi scrupoli religiosI e etici. L'eroismo della Gerusalemme liberata è tra il dovere e le passioni. In Ariosto gli ideali umani sono ricondotti al vero, mentre in Tasso il vero è innalzato alla sfera dello ideale, del mistico. Quella tassesca e una tensione angosciata e priva di soluzione. Il meraviglioso tassesco è essenzialmente religioso, anche se trova una concretezza storica nelle imprese dei cristiani alla la crociata( 1096/99). Il meraviglioso ariostesco risente invece di quello immaginifico e fantasioso del Boiardo: questo, per Caretti, è il concetto che affascina il lettore moderno (amori, odi, magie, duelli, affetti, fontane incantate, anelli

magici,

fantasie).


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