Fabia Ciccone
Rossella Fallucca
Marco Piscopo
FUTURE FURNITURE FABRICATION
LABORATORIO SVILUPPO PRODOTTO Politecnico di Milano Scuola del Design
1° Anno C.d.L.M. in Design del Prodotto per l’Innovazione A.A. 2014-2015 Secondo Semestre
Docenti: Stefano Maffei, Luca Ardena, Barbara Previtali Tutor: M. Bianchini, A. Carosi, G. Golimberti, S.I. Scarascia
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C fablab
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pietro leoni
chaise lounge
1. scheda anagrafica
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2. design e prodotto 2.1 prodotto
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2.2 processo
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di progettazione 3. sistema di produzione 3.1 processo di produzione
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3.2 tecnologie produttive
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3.3 materiali
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4. mercato, distribuzione e comunicazione 4.1 mercato
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4.2 distribuzione
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4.3 comunicazione
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Sitografia
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I mini-factory
N anais degnac edrris gaaloul artur didier
1. scheda anagrafica
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2. design e prodotto 2.1 prodotto
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2.2 processo
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di progettazione 3. sistema di produzione 3.1 processo
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di produzione 3.2 tecnologie produttive
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3.3 materiali
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4. mercato, distribuzione e comunicazione 4.1 mercato
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4.2 distribuzione
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4.3 comunicazione
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Sitografia
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I open scenario
C christian vivanco
1. scheda anagrafica
E traven
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2. design e prodotto 2.1 prodotto
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2.2 processo
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di progettazione 3. sistema di produzione 3.1 processo
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di produzione 3.2 tecnologie produttive
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3.3 materiali
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4. mercato, distribuzione e comunicazione 4.1 mercato
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4.2 distribuzione
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4.3 comunicazione
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Sitografia
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F torino
A pietro leoni
B chaise lounge
Studente di architettura al Politecnico di Torino, è stato tirocinante presso la Fuksas Architetti Associati di Roma (2007) e collabora dal 2008 con lo studio Carlo Ratti Associati. Per diversi anni si è interessato di architettura pietro.leoni@gmail.com pietroleoni.com
parametrica, physical computing e prototipazione rapida. Col progetto chaise Lounge è stato uno dei vincitori di Autoprogettazione 2.0, concorso di design lanciato nel 2012 da Domus. Il progetto è stato realizzato presso il Fablab Torino (nonchè riprodtto presso l’Aalto Fablab di Helsinki), ed è entrato a far parte della collezione permanente del Centro Nazionale di Arti Plastiche di Parigi.
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perchè il caso è interessante rispetto allo scenario?
La chaise Lounge prodotta da Pietro Leoni è sicuramente figlia dei nostri tempi, in cui una progettazione parametrica genera dei moduli, intagliabili su un unico foglio di materiale (tramite macchine CNC), ripetibili nello spazio tridimensionale e facilmente assemblabili. Il tutto con una filosofia open source, in cui ognuno può scaricare il progetto originale e riprodurlo in qualsiasi Fablab. Questo rappresenta la summa della moderna progettazione, per cui risulta più economico riprodurre in loco un manufatto che spedirlo.
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in cosa è innovativo?
Sistema - prodotto (prodotto, servizio, processo)
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A prodotto
La chaise Lounge si presenta come una piccola amaca, sviluppata su un solo foglio di compensato da dieci millimetri. Per questo progetto è stato utilizzata la tecnica del taglio a controllo numerico per realizzare una tessitura lignea, ottenuta sempre a partire dalle logiche di una fresatrice a tre assi o di una laser cutter. Il piano di seduta è a 35 cm da terra; la forma accogliente dello schienale concavo permette di sprofondare cullati come da un’amaca. La larghezza della sedia è pari a 112 cm, considerati anche i supporti laterali: questa dimensione permette di potersi accovacciare anche trasversalmente, come in una 8
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poltrona tradizionale. La profondità di 97 cm e la sua altezza di 78 mantengono centrale il baricentro nonostante lo sbalzo dei supporti rispetto alla base. Oltre agli incastri, i componenti vengono collegati tramite viti, bulloni e fascette per cablaggio. Questa seduta può essere ottenuta da un solo foglio di 200 x 155 cm.
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A processo di progettazione
Qual è stata la genesi progettuale?
Nella pagina a fianco, dall’alto al basso: arco catenario, arco a tutto sesto, arco a sesto acuto
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“Il progetto nasce per una contest (Autoprogettazione 2.0, ndr) ma sono partito volendo evitare quell’autoreferenzialità estetica che ogni oggetto prodotto in un fablab possiede. Ho iniziato studiando le strutture catenarie (l’arco catenario è detto anche arco equilibrato perché la sua forma consente una omogenea redistribuzione del carico; a differenza di altri tipi di archi, quali l’arco a tutto sesto o l’arco a sesto acuto, non necessita né di contrafforti né di altri elementi di supporto, ndr), come la Sagrada Familia e ho usato un software di modellazione parametrica (grasshoper per rhinoceros, ndr). Ho provato a restituire una forma morbida e flessibile non le solite strutture rigide, solitamente associate a prodotti creati in un fablab.”
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A processo di produzione
Per la realizzazione della sua chaise Lounge Pietro Leoni ha da prima creato un modello in 3D, successivaente suddiviso la superficie in tanti moduli con un software di modellazione parametrica. Una volta creati Nella pagina a fianco: Fablab Torino
tutti i componenti necessari al suo modello, ha fatto sĂŹ che fossero ottenibili da un solo foglio di compensato di dimensioni 200x155. In seguito ha utilizzato una fresa a tre assi presente nel Fablab di Torino per poter tagliare tutti componenti. Infine con viti e fascette da elettricista ha assemblato i vari componenti.
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A tecnologie produttive
Ciò che contradistingue questa chaise Lounge è stata la tecnologia utilizzata: ovvero il tutto è stato creato grazie alla Roland MDX40, una fresa a tecnologia SRP (Subtractive Rapid Prototyping) o prototipazione rapida sottrattiva, In alto: fresatrice Roland MDX - 40 Nella pagina a fianco: schema di tutti i componenti della chaise Lounge
con rimozione del materiale fino all’ottenimento del prodotto finito. La tecnica SRP ha molteplici vantaggi rispetto a quelle a sintesi additiva. Le periferiche a tecnologia SRP hanno un prezzo decisamente più competitivo e consentono l’utilizzo di diversi tipi di materiale da modellazione, con un’alta precisione sulla movimentazione degli assi ed una migliore qualità di finitura.
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A tecnologie produttive
Il secondo modello della chaise Lounge è stato realizzato presso l’Aalto Fablab di Helsinki. In questo caso si è usato il taglio laser per ottenere i componenti. In particolare il taglio è stato effettuato con una Epilog Legend In alto: laser cutter Epilog Legend 36xt Nella pagina a fianco: taglio e assemblaggio presso l’Aalto Fablab di Helsinki
36xt, una laser cutter in grado di fare tagli e incisioni con grande precisione. Il percorso eseguito dal laser è stato disegnato in un file di tipo vettoriale. Le caratteristiche delle linee disegnate (spessore e colore) sono legate alla potenza e alla velocità del laser, questo influenza la profondità di taglio. Tipici, del taglio laser su legno, sono i profili dei pezzi che risultano bruniti in quanto bruciati proprio dal laser in fase di taglio.
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A tecnologie produttive
Tutto ciò porta ad assumere che il processo sia pensato per poter minimizzare i costi e i tempi di produzione, in quanto, una volta scaricato il file con le indicazioni per il taglio, il tutto viene gestito da una sola macchina. Nella pagina a fianco: procedure di assemblaggio dei componenti
Quindi si passa da un semilavorato (il pannello di compensato) al prodotto finito (i pezzi della chaise lounge) con un solo processo, svolto da un’unica fresatrice o laser cutter, senza dover cambiare luogo di lavoro. La massima resa con la minima spesa.
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A materiali
L’unico materiale utilizzato è un compensato di betulla spesso 10 mm, ma, come suggerisce Pietro Leoni sul suo sito, è possibile usare qualsiasi legno, l’importante è che sia adatto alle fresatrici o laser cut con cui verrà tagliato e che sia in Nella pagina a fianco: dettaglio sui t-joint e fascette usate per assemblare i pezzi
grado di sostenere gli sforzi a cui verrà sottoposto. L’utilizzo del compensato per la chaise Lounge è giustificato dal suo costo relativamente basso (di solito in pioppo) e dal suo essere anisotropo, qualità che ben si presta a sopportare le forze che lo solleciteranno. Infine i pezzi sono assemblati con dei bulloni e con delle fascette stringitubo (o da elettricista) larghe 8 mm e in grado di reggere fino a 54 kg (l’una).
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A mercato e distribuzione
La chaise Lounge è stata progettata per essere autoprodotta, quindi è pensata per chiunque abbia voglia di costruirsela, impiegando tempo nell’assemblaggio e avendo una spesa irrisoria per acquistare il materiale (sui 100€) e per tagliarla in un Fablab o in un job shop. Si tratta quindi di un prodotto che non ha una produzione di massa ma rimane nell’ambito della micro-serie. Proprio per questo, non si può parlare di distribuzione vera e propria, in quanto la chaise Lounge non è distribuita nè venduta in nessun luogo fisico, e dal sito internet di Pietro Leoni è soltanto possibile scaricare il file con i dettagli per auto-prodursela. 24
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comunicazione
Non è prevista alcuna forma di promozione del prodotto, in quando il progettista (Pietro Leoni) ci ha detto di non volersene occupare in prima persona. Sarebbe di competenze di un’eventuale azienda qualora fosse interessata alla vendita e alla promozione della chaise Lounge.
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M svizzera
I Anäis Dignac Edrris Gaaloul Arthur Didier
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I Stamp
Anais Benoit Digac ha studiato presso la Atelier de sèvres a Parigi. Successivamente si è laureata nel 2013 presso l'ECAL di Losanna. Attualmente lavora come stagista presso lo Studio Pauline Deltour a Parigi. anaisbenoitdignac@hotmail.fr,
Si diploma con il massimo punteggio nella laurea triennale in Industrial Design nel 2014 presso l'ECAL University a Losanna. Attualmente lavora nello studio SUPERLIFE che ha fondato con un compagno. http://superlife.ch/#intro
Arthur Didier ha iniziato a studiare a Parigi presso l'Atelier de Sèvre, successivamente ha frequentato l'ECAL laureandosi in giugno 2014. Attualmente partecipa ad un programma di internships a Londra. arthurdi75@gmail.com
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perchè il caso è interessante rispetto allo scenario?
Stamp è un esempio fortemente innovativo, sistema che converte semplici fogli di plastica in lampade a sospensione portatili. Questa singolare realizzazione è il risultato di una complessa struttura che utilizza tecniche semplici e facilmente riproducibili, senza ricorrere a macchinari industriali. Le fasi del processo di produzione sono svolte lungo una rotaia che scandisce i vari momenti di lavorazione del materiale. L'innovazione sta nell'esaltare la fase di lavorazione del pezzo, a differenza della realtà industriale che fa del processo una condizione privata e lontana. Con questa Mini-Factory si giunge a una forma di conoscenza a tutto 28
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tondo sul prodotto, che interessa un pubblico curioso e attento ai nuovi scenari di innovazione emergenti.
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in cosa è innovativo?
Processo (sistema produttivo, modello, luogo di produzione, tecnologie di fabbricazione)
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N prodotto
Stamp si presenta in forma chiara e leggera, grazie alla struttura rigida reticolata che consente di vedere attraverso la fitta trama sferica tutti gli elementi che la compongono. Caratteristiche che fanno di Stamp un oggetto Nella pagina a fianco: Stamp nelle diverse versioni ellittica, conica, sferica.
di estrema contemporaneità che utilizza nuove tecniche di produzione, rifacendosi a un passato ispiratore che suggerisce preziose intuizioni sia nella struttura delle forme, sia nei colori. Funzionalità ed essenzialità sono gli aggettivi che descrivono interamente l’anima del prodotto. La lampada a sospensione Lamp è disponibile in tre diverse forme: ellittica, conica e sferica. Tutti gli elementi della collezione funzionano ad alimentazione con
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presa elettrica.
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N prodotto
Stile del prodotto La natura del prodotto Stamp non risulta nuova nello scenario delle categorie presenti sul mercato di oggi. Come ogni elemento viene contaminato dalla realtà circostante, così anche Stamp Nella pagina a fianco: in senso orario Stamp, Tull lamp di Tommaso Caldera, lampada da officina.
sembra aver ceduto al fascino del passato, utilizzando forme e colori che ricordano la realtà di officina. È questo lo scopo di Low Tech Factory, legato all'esperienza pratica del meccanico, che fa della manualità un preciso processo di riparazione scandito dalle fasi di smontaggio e di riassemblaggio. Filosofia che ha favorito l'ideazione di un sistema di produzione semplice ed efficace avente come prodotto finale un
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oggetto dal sapore familiare.
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processo di progettazione
Genesi dell'idea progettuale In un mondo dove l'alta tecnologia è l'argomento preponderante, si affianca l'idea secondo cui più una cosa è altamente meccanizzata più questa risulti essere più efficiente, veloce e necessaria: è una folle rincorsa alla novità senza fine. Talvolta a causa di questa smania di novità si dimentica il modo più semplice di realizzare oggetti. Non per forza ogni azione che genera elementi ha bisogno di uno strumento elaborato, un nuovo prodotto, o di una smisurata quantità di energia.
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Come è stata concepità l'idea di Stamp nel contesto della Low Tech Factory? L'obiettivo era quello di dare uguale importanza sia all'oggetto Artur Diedier.
che al macchinario studiato, producendo una struttura attrezzata che soddisfacesse le esigenze legate alla realizzazione del prodotto. Un giorno Anais, si presentò con un foglio a rete di HDPE e abbiamo iniziato a sperimentare, scaldando il pezzo, provandone la resistenza. Successivamente abbiamo dato una forma al foglio retato utilizzando la termoformatura. Da questa fase nacque l'idea di creare una lampada, poichè la texture del pezzo in relazione alla luce creava 37
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processo di progettazione
un effetto interessante. Procedendo con l'ideazione del concept, abbiamo reso il disegno di Stamp il più regolare possibile, mantenendo la linea industriale, stile che meglio incarnava lo spirito della nostra Low Tech Factory. Pensi che il fatto di mostrare il processo di produzione aggiunga valore al prodotto? È la semplicità della produzione a rendere il processo così interessante, infatti le persone si dimostrano coinvolte sia nel prodotto finito, ma ancor più nel processo che sta a monte. I visitatori si dimostrano attivi e curiosi, cosa che mi ha piacevolmente sorpreso. Forse il motivo per cui Low tech 38
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Factory incuriosisce così tanto è perchè stiamo cambiando l'immagine del progettista nella società, possiamo infatti produrre oggetti senza l'esigenza di dover contattare le grandi industrie. Abbiamo dimostrato come l'utilizzo di strumenti ordinati secondo una logica precisa consenta la produzione di tutta una serie di lampade. Una delle nostre priorità è stata quella di poter mostrare ai visitatori il processo produttivo di Stamp dall'inizio alla fine. È la storia del prodotto, fase dopo fase, che dà valore all'oggetto finito. Spiegare il processo di creazione rende l'oggetto più vicino all'utente. 39
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processo di progettazione
Quando abbiamo raggiunto il pieno controllo del processo scandito dai vari step di lavorazione, abbiamo optato per un banco di lavoro quindi l'obiettivo era quello di mettere piÚ valore nella gestualità della realizzazione piÚ che mostrare soltanto il prodotto finito. Abbiamo principalmente lavorato su Illustrator e Rhinoceros, poichè essendo all'inizio del nostro percorso universitario, non avevamo ancora le conoscenze necessarie per l'utilizzo di altri software. Sinceramente ritengo sia stato un bene per noi non focalizzarci unicamente sul versante digitale, infatti questa esperienza ci ha dato modo di sperimentare nuove 40
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tecniche di comunicazione oltre a una progettazione fatta di disegni, di schizzi e di prototipi. Abbiamo usato software per creare il file CNC degli stampi, ma soprattutto per gestire le parti specifiche e tecniche della macchina.
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sistema di produzione
Categoria e localizzazione Il processo di produzione è vincolato dalla presenza del piano attrezzato della Mini-Factory. È una produzione itinerante. Si può definire quindi il settore di appartenenza del metodo di Nell a pagina a fianco :
produzione come un sistema
-Designer's Saturday 2012
autoproduttivo. La produzione
Langhental Switzerland
dipende dalla localizzazione
-Hotel Droog 2013, Amsetdam
della Low Factory, che è stata
Holland (Exhibition and debate
esposta a dimostrazione del suo
about autoproduction in Design)
funzionamento in occasione di
-Fuori Salone 2013, Milano ECAL's
svariati eventi di Design in tutta
showroom at Spazio Orso 16
Europa.
-Paris Design Week, September 2013 (Exhibiton Low Tech factory at MERCI Concept Store)
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sistema di produzione
Tecnologie produttive Vi sono tre diverse fasi che riproducono i momenti del processo industriale della termoformatura. Si inizia con il rammollimento del foglio di plastica che viene Nell a pagina a fianco: rammollimento mediante serpentina elettrica , formatura pressione del foglio plastico su stampo, termosaldatura a barra calda.
adagiato su un piano rigido e successivamente avvicinato a un pannello con serpentina incandescente che scalda il foglio. Si procede con la formatura del foglio che viene deformato mediante una pressione tra semistampo superiore e inferiore. La saldatura finale a sovrapposizione dei due film polimerici, viene effettuata da una barretta riscaldata elettricamente che fonde le due parti unendole.
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sistema di produzione
Si inizia con il taglio del film in HDPE che viene tirato da un rotolo posto in cima alla struttura. Il foglio viene disposto poi sul semistampo, fissato mediante dei chiodini che fermano il reticolato polimerico. Il film viene scaldato da una piastra a incandescanza Nell a pagina a fianco, da sinistra a destra le fasi del processo di Stamp : taglio del pezzo HDPE , posizionamento su semistampo, rammollimento del reticolato polimerico, pressatura stampo forma semisferica, inserimento bulbo basso consumo energetico, saldatura a barra calda del corpo lampada .
che lo rammollisce preparandolo al momento dello spampaggio. Il blocco di stampo con il foglio di HDPE è spinto lungo il binario fino a raggiungere il sempistampo opposto: la pressatura del maschio sulla femmina forma il foglio che assume una geometria semisferica. Lo stampo di partenza su rotaia viene infine chiuso facendo collimare le due metà che vengono termosaldate.
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N materiali
I materiali impiegati per la realizzazione del prodotto sono: •
cavo elettrico in PVC con spina tipo J , porta lampada con interno filettato in PVC.
•
Foglio di HDPE dim. fori 2mm X 2mm peso 230g/m2
Nella pagina a fianco: cavo elettrico PVC, rete in HDPE, bulbo a basso consumo.
•
Sorgente: bulbo a basso consumo 11 Watt colore bianco caldo
Caratteristiche materiale corpo lampada in HDPE: Polimero termoplastico Trazione: da 18 a 35 MPa Modulo trazione: 700/1400 MPa Temperatura rammollimento: 60/70 °C 48
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mercato distribuzione
Sono stati venduti migliaia di pezzi a partire dal 2013 ed è possibile acquistare la lampada presso gli store: MERCI a Parigi, Chic Cham a Losanna, Chapter 1 a Seoul. Principalmente Stamp è venduta durante fiere e esibizioni: una volta terminato il periodo di dimostrazione del funzionamento al pubblico, il pezzo viene messo in vendita dagli atelier che hanno ospitato l'evento. Il prezzo di Stamp è di 50 euro. Essendo state eseguite tutte le fasi di montaggio della lampada dal cavo alla termoformatura, compreso il test di collegamento elettrico e considerato il budget di progetto ristretto, non è stato possibile garantire un servizio clienti. 50
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Inoltre è possibile richiedere ordini su misura di Stamp modificandone dimensioni e forme, come per la dimensione del cavo o per specifici tipi di sospensione.
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comunicazione
Il principale strumento di comunicazione del prodotto è il web, infatti si possono trovare informazioni sul contest Low Tech Facory sul sito dell'università ECAL. Inoltre è possibile visualizzare il video che i tre progettisti hanno girato per promuovere la MiniFactory, dove vengono mostrate tutte le fasi di processo. Attualmente non vi sono punti vendita o atelier che abbiano inserito Stamp nell'elenco prodotti acquistabili online, perciò risulta molto complicato trovarlo in commercio.
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O messico
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christian vivanco
N traven
Christian Vivanco è attualmente responsabile del dipartimento di Industrial Design presso The Monterrey Center for Higher Learning of Design. Nel 2007 Vivanco si laurea con lode in Industrial Design presso studio@christianvivanco.com christianvivanco.com
la Universidad Autónoma di San Luis Potosi in Messico e in seguito si trasferisce a Barcellona dove ha conseguito il diploma di Master in Product Conceptualization and Development a Elisava, School of Design. Dopo la laurea, ha lavorato per tre anni come Senior Designer presso DesignCode e HTDS, in Europa. Nel 2009 è stato selezionato dall’editoriale Wallpaper come uno dei designer emergenti da seguire in tutto il mondo.
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perchè il caso è interessante rispetto allo scenario?
Il progetto Traven è particolare nel suo genere perché utilizza le tecniche di lavorazione del materiale tipiche della zona in cui è progettato e prodotto. Con l’utilizzo di soli tre materiali viene comunicata la semplicità del progetto e in un certo senso l’educazione sensoriale dei futuri utilizzatori. Christian Vivanco in un’intervista per la webzine messicana PortaVoz afferma che nel suo lavoro è molto importante l’autoproduzione poiché non è necessario appoggiarsi a grandi aziende per poter vedere il lavoro finito e non è necessario uniformare il progetto per rispettare lo standard delle grandi 56
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macchine. Quando si ha la possibilità è meglio farsi aiutare da collaboratori fidati, come per esempio i piccoli produttori locali, anche per poter valorizzare l’artigianato locale, molto spesso dimenticato e sottovalutato. Quest’aspetto gli permette di poter utilizzare quei materiali che in ambito industriale andrebbero persi e conferire così al progetto una memoria tangibile.
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in cosa è innovativo?
Processo (sistema produttivo, modello, luogo di produzione, tecnologie di fabbricazione), materiali.
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E prodotto
Una serie di mobili per bambini e genitori composta da una poltrona, uno sgabello e un contenitore per i giocattoli. Un aspetto fondamentale nello sviluppo di Traven è stato l’uso di materiali diversi e la Nella pagina a fianco, in senso orario: Burro, Atrapa Mariposa, Silla Luna.
trasformazione di contesti sociali e ambientali. Volumi e forme semplici, uniti a materiali 100% naturali, propongono differenti scenari in cui i bambini possano vivere un’esperienza diversa con ciascuno degli oggetti disegnati. Traven vuole diventare parte di queste esperienze, giochi, apprendimento e svago: oggetti che diventino parte della loro infanzia.
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E prodotto
Burro Elemento più piccolo della famiglia, sebbene sia il più dinamico. Si presenta come un piccolo cesto che permette di contenere sorprese e segreti al suo interno. Dimensioni: lunghezza 40 cm, profondità 30 cm, altezza 36 cm Atrapa Mariposa Elemento più rappresentativo della collezione perchè la sua composizione ispirata ai cesti che simulano delle mensole, diventa per i bambini un luogo per contenere i giochi. Ogni singolo cesto può compiere una rotazione di 360° per esplorare ogni direzione, permettando la sua configurazione in diversi luoghi in 62
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base alle necessità. Dimensioni: lunghezza 65 cm, profondità 62 cm, altezza 145 cm Silla Luna Un grande spazio ideale per stimolare momenti di pace e tranquillità per il bambino. Fornisce una sensazione di comfort totalmente naturale attraverso l’uso del cuscino in lana naturale. Dimensioni: lunghezza 85 cm, profondità 69 cm, altezza 100 cm
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processo di progettazione
Christian Vivanco afferma che il progetto Traven è nato dalla volontà di ricreare un ambiente di gioco nel quale i bambini potessero sentirsi sicuri come nell’utero materno. L’incontro con i due progettisti di Nido Muebles, genitori sempre attenti ai bisogni dei loro figli, l’ha ispirato nella scelta formale. Il suo approccio progettuale è sempre volto a privilegiare la produzione artigianale e valorizzare le realtà locali. La scelta dei materiale è venuta da sè: il territorio vanta artigiani specializzati per certi tipi di lavorazioni che ben si sposavano con quello che fino a quel momento era il concept di Traven. 64
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L’intero progetto, non dovendo affrontare lavorazioni industriali, è stato comunicato agli artigiani tramite disegni tecnici realizzati a mano nei quali compaiono sia il dimensionamento che le varie sequenze da seguire per arrivare alla realizzazione del singolo prodotto.
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processo di progettazione
Per questo progetto, Christian Vivanco ha collaborato con Nido Muebles, azienda fondata da Valeria Tamayo e Andres Barreiro, designer messicani che curano l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, dalla progettazione Nella pagina a fianco: homepage di Nido Muebles.
fino alla vendita. La realizzazione dell’intera linea di prodotti, tutti dedicati ai bambini e genitori, è realizzata artigianalmente. Traven è stato ideato per permettere agli utenti finali di personalizzarne l’utilizzo pur mantenendo le dimensioni e le geometrie di partenza: si può avere più di una modalità di utilizzo che dipende sia dall’utilizzatore che dalla conformazione nello spazio.
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processo di produzione
Traven viene confezionato artigianalmente in tre diverse città messicane: Tequisquiapan, San Miguel de Allende e Teotihuacán de Arista. Queste, non propriamente famose come poli industriali, sono state Nella pagina a fianco: mappa del Messico. Dall’alto verso il basso: San Pedro Garza Garcia Tequisquiapan San Miguel de Allende Teotihuacàn de Arista
scelte invece per i tre diversi tipi di lavorazioni artigianali richiesti dal prodotto: l’intreccio del vimini, la tessitura della lana e la modellazione degli elementi in legno. Il prodotto finito viene assemblato a San Pedro Garza García, sede dello studio e del laboratorio di Christian Vivanco.
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tecnologie produttive
Ogni componente viene confezionato singolarmente per poi giungere all’assemblaggio che avviene in un unico luogo. Ogni prodotto è composto unicamente da tre materiali ai quali corrispondono tre processi produttivi. Per questo motivo ben si sposa ai criteri di Design for Manufacture. Lo sviluppo del prodotto parte dal progetto “ideale”, le scelte del progetto sono le migliori dal punto di vista tecnico, tecnologico, della qualità e dei costi per ottenere così il migliore prodotto nel minor tempo possibile per una realizzazione artigianale.
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tecnologie produttive
Il vimini intrecciato è l’elemento principale della serie di progetti. Viene lavorato artigianalmente nella città di Tequisquiapan Queretaro, centro messicano famoso per la lunga tradizione di artigiani e di prodotti tipici Nella pagina a fianco, dall’alto verso il basso: lavorazione artigianale del vimini, artigiano che realizza componenti in legno di pino.
realizzati con giunco e vimini. La trama dell’intreccio, che richiama quella tipica della tradizione, incontra la rivisitazione formale attuata dal designer per restituire un segno formale inconfondibile. Gli elementi in legno di pino sono lavorati secondo tecniche tradizionali con l’utilizzo di macchinari di laboratorio come tornio, sega circolare e levigatrice a nastro.
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tecnologie produttive
La lana naturale viene lavorata con un processo particolare. Non si tratta della tradizionale tessitura ma della creazione di un grande telo che verrà poi tagliato e cucito su misura all’interno dei prodotti. La lavorazione risulta lunga ma Nella pagina a fianco: processo di lavorazione della lana naturale
abbastanza semplcie. Le fibre di lana grezza vengono disposte su un foglio di pluriball e poi ricoperte con lo stesso per intrappolare l’umidità che si viene a creare; la lana viene pressata manualmente e lo strato di pluriball viene “lavato” con un soluzione saponosa. Dopo l’asciugatura, si ottiene un feltro che viene steso e modellato in base alle necessità.
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E materiali
I tre materiali utilizzati sono stati scelti per trasmettere il senso della tradizione locale e le città dove avvengono le lavorazioni conservano questi usi da un lungo periodo. La personalità dei materiali, specialmente quella del vimini, conferisce a Traven quell’unicità che Vivanco ha sempre ricercato nei suoi progetti. Creare una linea di giochi/sedute per bambini con materiali che non rientrano nell’immaginario collettivo è stata una mossa vincente sia per una questione educativa, sia per la bellezza estetica e comunicativa. Traven è stato concepito per essere utilizzato in un ambiente interno, quindi i materiali non sono subiscono danneggiamenti 76
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dovuti a particolari condizioni atmosferiche. Il legno di pino ben si presta ad essere utilizzato nell’ambito del furniture e si dimostra abbastanza resistente alle sollecitazioni di carico e sforzo dovute all’utilizzo. L’elasticità dell’intreccio in vimini garantisce la flessibilità necessaria richiesta dal progetto. L’involucro in lana naturale (feltro) conferisce agli oggetti quel senso di sicurezza e di maternità che dei prodotti versatili come Traven, adatti sia al gioco che al riposo, dovrebbero garantire ad ogni bambino.
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E mercato
Il mercato di riferimento di Traven è internazionale poichè viene venduto su una piattaforma di e-commerce che prevede la spedizione del prodotto desiderato in qualsiasi paese del mondo, con spese di trasporto variabili. A causa della rete di vendita ridotta ad un solo luogo fisico (showroom Nido Muebles) e ad un solo luogo virtuale (online shop) e alla realizzazione puramente artigianale su richiesta, il tipo di mercato è sicuramente B2C poichè non si appoggia a nessun altro store per l’esposizione/vendita. I prodotti sono acquistabili singolarmente in edizione limitata con una produzione che avviene in base alle richeste di vendita. 78
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distribuzione
Traven al momento viene venduto solo da Nido Muebles è possibile acquistarlo sia on line, sia nello showroom messicano.
Nella pagina a fianco: prodotti presenti nello Shop on line Nido Muebles
Showroom Nido Mesons 5, within the Passage Local Allende D Col. Centro, CP 37700 San Miguel de Allende, Guanajuato. Mexico. +52 415 121 2501
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comunicazione
La famiglia di prodotti ha riscosso un notevole successo sulle webzine internazionali di settore. Oltre ad articoli dedicati, Traven compare in vari post pubblicati sui vari social network e sul sito personale del designer. Nella pagina a fianco, dall’alto verso il basso: profilo Facebook, Twitter e Instagram di Christian Vivanco
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fablab
http://pietroleoni.com/#chaiselounge
http://www.carloratti.com/studio/contact/
http://www.domusweb.it/it/ notizie/2012/06/13/design-communities. html
http://makerfairetorino.com/wp-content/ uploads/2014/04/pietroleoni.jpg
http://www.toolboxoffice.it/fablab.html
http://www.simit.it/roland-cnc/
http://yourlaser.co.uk/images/Epilog/
https://www.flickr.com/photos/aaltofablab/ archives/date-posted/2012/09/03/
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mini-factory
http://www.ecal.ch/en/1181/events/ exhibitions/low-tech-factory
http://www.thewowa.com/en/top/ detail/05caAzrn.html
http://www.wallpaper.com/fashion/asvoff5-a-shaded-view-on-fashion-film-festivalparis/6179
http://merci60.rssing.com/chan-11992322/ all_p3.html
http://arthurdidier-portfolio.tumblr.com
http://superlife.ch/#about
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open scenario
https://twitter.com/chris_vivanco
https://instagram.com/chris_vivanco
https://www.facebook.com/christian. vivanco?fref=ts http://www.domusweb.it/it/ notizie/2015/02/10/christian_vivanco_ traven.html http://www.domusweb.it/it/ notizie/2015/02/10/ http://www.nidomuebles.com http://www.christianvivanco.com
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