aratro 02 2013

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

Elezioni politiche 2013: appuntamento cruciale Speciale: i programmi dei partiti per l'agricoltura ferrarese.

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Febbraio 2013


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L’Aratro Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 12/2/2013

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50

Elezioni: sarà parlamento con 33% donne e media di 47 anni la piu’ grande rivoluzione della storia repubblicana pag. 5 Le proposte del Partito Democratico

pag. 6

Le proposte di Rivoluzione Civile

pag. 7

Le proposte del Movimento Cinque Stelle pag. 8 Le proposte del Popolo della Libertà

pag. 9

Le proposte della lista con Monti per l'Italia pag. 10 Pratiche più veloci con i CAA

pag. 11

Denunce di produzione vivaistica - scadenza il 31/03/2013 pag. 11 MUD 2013 - Scadenza 30/04/2013

pag. 11

Green: polizza infortuni Pensionati Coldiretti pag. 12 Mercatino

pag. 13

Stop elenco clienti e fornitori per esonerati iva pag. 14

Numero 2 - FEBBRAIO 2013

Sommario

Marini, grati per pontificato attento a campagne pag. 14

Elezioni, uno speciale per provare a capire Sergio Gulinelli e Luigi Zepponi pag. 3

Rinnovo cariche sociali associazione Pensionati Coldiretti di Ferrara pag. 15

Alessandro Beltrami nuovo delegato Giovani Impresa Ferrara Marco Baldon pag. 4

Passepartout digitale: entra anche tu nell’agricoltura innovativa!

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Quanto tempo si perde per presentare una domanda di finanziamento o per il carburante a prezzo agevolato, o la notifica sull’utilizzo dei reflui zootecnici… Ora non più, in Emilia-Romagna la Pubblica Amministrazione agricola è sempre più digitale anche con il nuovo Passepartout, che libera tempo al lavoro di chi conduce un’impresa agricola o forestale. Richiedi ora il tuo Passepartout Digitale, riceverai una chiavetta di firma digitale gratuitamente e fino ad esaurimento scorte, un corso di formazione di 4 ore in un’unica sessione e l’assistenza post - corso per un anno. La distribuzione del dispositivo e il corso verranno effettuati a cura delle sedi di Dinamica Soc. cons. a r.l. su tutto il territorio regionale. I tempi cambiano, l’agricoltura si evolve!

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Tra pochi giorni siamo chiamati ad esprimere il nostro voto per eleggere senatori e deputati e dunque un nuovo governo. Il perdurare della crisi economica ma ancor più la crisi etica, il disgusto per il perpretarsi di scandali e la caduta verticale di credibilità della politica, dei partiti a tutti i livelli, stanno sicuramente ponendo grossi interrogativi a tutti gli Italiani, comuni cittadini o imprenditori. Il dubbio su quale formazione politica votare, stante anche un sistema che impedisce di selezionare con il voto il singolo candidato, alimenta la voglia di disertare le urne o viceversa di dare un voto di protesta, nella speranza di dare uno scossone al "sistema". Come organizzazione di rappresentanza di un settore cruciale e come forza sociale, abbiamo chiaramente espresso il nostro punto di vista su tutto quello che serve per rilanciare il nostro Paese. I dieci punti per l'Italia che vogliamo, presentati ad ottobre al Forum di Cernobbio, sono il nostro punto di riferimento per i confronti con tutte le forze politiche. Ed ad ogni forma-

zione abbiamo dato opportunità di confronto, in sede nazionale con l'incontro presso la nostra sede con i principali leader delle coalizioni che sono candidati a governare; in sede provinciale dando occasione di esprimere direttamente il proprio pensiero ed il proprio programma specifico sul settore agricolo ferrarese, pubblicando su questo numero dell'Aratro i diversi interventi di chi ha ritenuto di rispondere alla nostra richiesta. Ecco perché nelle pagine che seguono troverete i programmi elettorali dei partiti politici, espressi direttamente dai candidati ferraresi delle coalizioni. A tutti abbiamo chiesto di far conoscere ai nostri soci il loro pensiero, con riferimento alla nostra realtà. Non diamo nessun giudizio sull'uno rispetto all'altro: ciascuno potrà farlo nel rispetto delle idee di ognuno e delle proprie preferenze. Vi diamo però la possibilità del confronto tra i diversi programmi e le diverse posizioni, raccontate magari in modo diverso da quanto si è soliti assistere in televisione o nelle piazze. Crediamo di aver fatto cosa utile, nel rispetto della nostra libertà da ogni vincolo partitico, ma nello stesso tempo con la responsabilità che ci deriva dall'essere un soggetto che con la politica può permettersi di confrontarsi e di fare proposte serie, concrete, efficaci e che si riflettono su tutti i cittadini e solo come mera richiesta settoriale. Il nostro modello di sviluppo, il nostro progetto, rimangono il percorso da seguire a prescindere da chi avrà la meglio nella competizio-

ne elettorale. Qualunque Parlamento e qualunque Governo che verra' sarà messo alla prova sulla concretezza dei fatti e non sulle promesse di questi giorni. Il confronto, la proposta, la capacità di far crescere l'economia e la società italiana partendo proprio dal nostro settore li metteremo in atto a tutti i livelli e con tutti i soggetti con i quali sarà utile farlo. Auspichiamo il ritorno della buona politica, di una presa di coscienza che bisogna davvero cambiare le cose e che occorre ripensare profondamente a tutto ciò che è rappresentanza dei cittadini e della cosa pubblica. Vorremmo più etica, vorremmo condividere un progetto che dia prospettiva alle nostre imprese ed alle nostre famiglie. Noi ci stiamo provando, auguriamoci che il nuovo Parlamento segni il punto di svolta per invertire la rotta, pur consapevoli che sarà difficile. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

ELEZIONI, UNO SPECIALE PER PROVARE A CAPIRE

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ALESSANDRO BELTRAMI NUOVO DELEGATO GIOVANI IMPRESA FERRARA

GIOVANI

I Giovani si preparano ad affrontare un nuovo mandato che li vedrà impegnati a sviluppare il progetto Coldiretti nella nostra realtà provinciale. “Dopo quattro anni è con orgoglio che vediamo una platea di giovani decisamente più numerosa di quando abbiamo iniziato il nostro percorso nel 2008. Ora ci aspetta il compito di mantenere ed incrementare la partecipazione in Giovani Impresa dei ragazzi e delle ragazze under 30, e di essere parte attiva e propositiva all’interno della nostra Federazione. Siamo certi – dice il neo eletto Delegato di Giovani Impresa Alessandro Beltrami – che come è accaduto in passato, troveremo ascolto in Coldiretti e potremo porci come elemento di stimolo e sostegno al progetto per le nostre imprese e l’agricoltura italiana. I dieci punti di Coldiretti per lo sviluppo dell’Italia sono dirompenti se sapremo applicarli, potremo costruire un Paese diverso dove valga ancora la pena di investire e lavorare”. L’assemblea provinciale di Giovani Impresa Ferrara ha dunque eletto i nuovi organi per il prossimo quadriennio, a partire dal Delegato Provinciale, Alessandro Beltrami. Ventisettenne, prossimo alla lau-

rea in Ingegneria civile (“mancano tre esami”, puntualizza), conduce direttamente circa 80 ettari nel basso ferrarese, tra Lagosanto, dove vive, ed i comuni limitrofi. “Oltre a coltivare mais, grano e altri cereali, coltivo anche pomodori ed un po’ di orticole, e poi riesco ad incrementare le mie attività anche con la gestione di altri terreni con la raccolta di erba medica, foraggi e paglia, per un giro annale di oltre 200 ettari – conclude Beltrami – coinvolgendo anche il resto della famiglia ed utilizzando a fondo tutte le attrezzature aziendali”. Il nuovo Comitato Provinciale che supporterà il neo delegato è composto da Bassi Emanuele, Beltrami Erika, Benazzi Licia, Berveglieri Michela, Bratti Matteo, Brunello Andrea, Dal Ben Elia, Di Domenico Alex, Michelon Chiara Vanessa, Pola Michel, Pozzati Jacopo, Saltarin Nicola, Sartori Ivan e Scagnolari Michele. Nel corso dell'assemblea ribadito il ruolo assolutamente non formale ma sostanziale dei Gio-

vani all’interno di Coldiretti sia nei momenti formativi, sia nelle iniziative in tutto il territorio, sia nei momenti conviviali dove si rafforza la conoscenza reciproca e si mettono le basi di una collaborazione tra persone che spesso va ben oltre il singolo ruolo ma che fa scattare una “forza” coinvolgente e capace di quel “contagio positivo” di ciò che oggi Coldiretti rappresenta per l’agricoltura italiana (come ha sottolineato Tonello nel suo intervento) e per l’intero Paese, così diversa da come era venti o anche solo dieci anni fa, a comprova che cambiare si può e che ancora si potrà e dovrà, magari proprio con l’entusiasmo e la carica dei giovani. Dal delegato regionale è venuto anche il ringraziamento per quanto Giovani Impresa di Ferrara ha saputo fare e dare anche come contributo di idee e di supporto al livello regionale “che sarebbe diverso da quello che è oggi senza l’attività dei Giovani di Ferrara”. Marco Baldon Segretario Giovani Impresa


Dalle prossime elezioni uscirà il Parlamento piu’ giovane e con il maggiore numero di donne della storia repubblicana con una età media di deputati e senatori di 47 anni ed il 33 per cento di presenza femminile. E’ quanto emerge dalla prima analisi della Coldiretti sulle candidature presentate dai principali schieramenti in vista delle elezioni politiche, illustrata dal presidente nazionale Sergio Marini. La proiezione della Coldiretti fa prevedere che nel nuovo Parlamento i deputati avranno una età media di 46 anni e i senatori di 50 anni. Un consistente ringiovanimento rispetto alla scorsa legislatura in cui l’età media dei deputati era di 54 anni (8 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (7 anni di differenza), secondo l’analisi della Coldiretti. Il cambiamento riguarda anche la presenza femminile che nella legislatura che si va a concludere era pari ad appena il 21 per cento alla Camera e al 19 per cento al Senato mentre dalle elaborazioni Coldiretti si prevede che nella prossima saranno il 33 per cento alla Camera e al 33,1 per cento al Senato. Il partito con l’età media più bassa è di gran lunga il Movimento 5 Stelle, con 42 anni (39 alla Camera e 48 al Senato), davanti a Lega Nord con 47 anni (44 alla Camera e 54 al Senato), al raggruppamento Lista Monti, Udc e Fli con 48 anni a pari merito con Sinistra ecologia e libertà (Sel) (45 alla Camera e 54 al Senato) e Partito Democratico (Pd) con (46 alla Camera e 53 al Senato), segue il Popolo della Libertà

(Pdl) con 49 anni (45 alla Camera e 57 al Senato) e Rivoluzione Civile Ingroia con 50 anni (48 alla Camera e 55 al Senato). Il maggior numero di donne si trova, invece, nelle liste del Pd, con il 46,3 per cento che precede il Sel, con 43,7 per cento. Più staccati Rivoluzione Civile Ingroia, dove la presenza femminile è al 37,8 per cento, Lega Nord al 33,3 per cento, Lista Monti-Udc-Fli al 30,5 per cento e Pdl, con il 25,8 per cento. Chiude la classifica 5Stelle che, dopo aver conquistato la palma del movimento più giovane, incassa anche quella della lista con il minor numero di donne, il 17,3 per cento. Ed è una donna anche la più giovane candidata al Parlamento tra i principali schieramenti in lizza. Anna Granato, 20 anni, cercherà di conquistare un posto alla Camera sotto le insegne del Pdl in Campania, regione che diventa così lo scenario di un ideale duello generazionale. Nella stessa terra c’è, infatti, anche il candidato più anziano, il popolare Sergio Zavoli (89 anni) che corre per il Pd al Senato. Il Parlamento - stima la Coldiretti - sarà profondamente rinnovato con almeno la metà degli eletti alla prima esperienza parlamentare dopo che tutte le forze politiche hanno puntato su volti nuovi mentre alcune formazioni come il movimento 5 stelle e le liste Monti alla Camera hanno addirittura candidato solo persone alla prima esperienza parlamentare. I primi segnali di cambiamento

che vengono dalle proiezioni sui risultati elettorali incontrano le attese di cittadini e dalle imprese in un Paese come l’Italia che ha la classe dirigente piu’ vecchia in Europa con una eta’ media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali, secondo l’analisi della Coldiretti. “Se c’è ancora incertezza sugli schieramenti che usciranno vincenti dal confronto elettorale è certamente positivo il fatto che dalle urne uscirà un Parlamento piu’ giovane e quindi speriamo anche piu’ attento ad investire sul futuro”, ha affermato Marini. Una tendenza che riguarda anche la Coldiretti che, nel percorso dei rinnovi che ha portato all’Assemblea nazionale, ha eletto una classe dirigente con una età media che si è abbassata sotto i 45 anni. “Ma il vero interrogativo – aggiunge il presidente di Coldiretti - non è se la politica sia in grado di ringiovanire la classe dirigente, quanto piuttosto se abbia la capacità di diventare “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce ‘bene comune’”. L’auspicio è che i risultati delle elezioni consentano anche di superare la fragilità politica che secondo il 49 per cento degli italiani è il fattore che incide sulla situazione del Paese piu’ dell’elevato debito pubblico (45 per cento), della debolezza dell’e-

SPECIALE ELEZIONI

ELEZIONI: SARÀ PARLAMENTO CON 33% DONNE E MEDIA DI 47 ANNI LA PIU’ GRANDE RIVOLUZIONE DELLA STORIA REPUBBLICANA

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conomia (42 per cento) e della diffusa assenza di fiducia (22 per cento), secondo una indagine Coldiretti/Swg. Non sono pero’ di buon auspicio i segnali che vengono dal dibattito elettorale con il

93 per cento degli italiani che giudica i temi trattati nella campagna elettorale lontani dai problemi reali dei cittadini secondo il sondaggio sul sito www.coldiretti.it.

LE LISTE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI POLITICHE A CAMERA E IL SENATO

SPECIALE ELEZIONI

Camera Pd Sel Lega Nord Lista Monti Udc Fli Pdl Riv. Civile Ingroia Mov. 5 Stelle TOTALE

Età media 45,5 44,6 43,7 46,5 47,2 40,8 45,2 47,6 39,3 46,5

% Donne 45,4% 43,1% 34,8% 30,2% 31,3% 32% 28,1% 37,8% 14,6% 33%

Senato

Totale

Età media 53,3 54,2 54,2

% Donne 48,2% 45,0% 29,9%

Età media 48,1 47,7 47,0

% Donne 46,3% 43,7% 33,3%

53,3

26,6%

47,5

30,5%

56,5 55,1 48 49,8

21,1% 37,9% 23,2% 33,1%

48,9 49,9 42,3 47,3

25,8% 37,8% 17,3% 33,1%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati candidature Pd, Sel, Lega, Fli, Udc, Lista Monti, Pdl, Rivoluzione civile, Movimento 5 stelle.

LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO 1) In Europa, per cambiare la riforma della politica agricola comune La proposta della Commissione UE va cambiata profondamente. Vogliamo una spesa pubblica europea che premi l'agricoltura di qualità, che sostenga le rese, gli investimenti e l’occupazione e che, contemporaneamente, contribuisca a minimizzarne l'impatto sull'ambiente e a migliorare la conservazione delle risorse naturali (acqua, energia, terreno agricolo, fertilità dei suoli, CO2, clima). Vogliamo che l'Europa metta in campo strumenti per la stabilizzazione dei prezzi e dei redditi agricoli, per il riequilibrio dei rapporti con l'industria e la distribuzione, per un effettivo autogoverno della produzione agricola e della sua offerta commerciale, per la riduzione degli oneri burocratici. 2) Lotta al falso e qualità: per avere più reddito e occupazione Il falso Made in Italy ha impatto su mancato reddito nazionale e su mancati posti di lavoro. Il Pd si impegna per una seria azione di contrasto del falso Made in Italy con politiche nazionali e internazionali. Occorre adottare misure rapide per il contrasto alla pirateria agroalimentare e tutelare invece la distintività delle nostre produzioni agroalimentari nel mondo. Così si potranno recuperare risorse in termini di produzione di reddito e si potrà

aprire uno scenario in campo produttivo in grado di fornire molti nuovi posti di lavoro. La qualità è il profilo competitivo della produzione agricola italiana. Ciò significa puntare sempre più su sicurezza, affidabilità, naturalità, produzioni biologiche e a minimo impiego di chimica, nutraceutica, produzioni a indicazione geografica, marchi commerciali collettivi, tracciabilità dell'origine. Il PD promuoverà prioritariamente queste produzioni nelle strategie di sviluppo e nell’accesso ai finanziamenti pubblici, nonché la loro tutela dal falso Made in Italy. 3) In Italia, la priorità è il recupero di redditività dell’agricoltura La bassa redditività è la principale ipoteca sul futuro del settore. Bisogna agire sulle cause del problema. Innanzitutto sui maggiori oneri che gravano sulle imprese italiane rispetto a quelle europee: energia, trasporti, pressione fiscale, IMU, bassa efficienza della pubblica amministrazione, carichi burocratici, basso livello di sostegno alla innovazione e alla formazione. Poi sulla frammentazione economica e commerciale dei produttori agricoli, che va disincentivata per conseguire rapporti più profittevoli con il mercato. Nei rapporti con industria e distribuzione va generalizzata la contrattazione preventiva su larga


4) Più giovani in agricoltura Qualità e innovazione, crescita e sviluppo per l’agricoltura richiedono passione, competenza e spirito d’iniziativa, che sono le qualità principali dei giovani imprenditori. Oggi il Paese registra il più alto tasso di disoccupazione giovanile dal dopoguerra e c’è un ampio spazio per impresa e lavoro in agricoltura che è destinato ad aumentare visto che il 40% degli imprenditori che hanno più di 65 anni nei prossimi anni metteranno sul mercato fondiario le proprie imprese. Il futuro dell’agricoltura dipenderà da come queste terre incroceranno la domanda di chi vuole fare agricoltura nel lungo termine. Il PD pone il ricambio generazionale come fulcro delle azioni di governo. Ingresso e permanenza dei giovani in agricoltura sono l’obiettivo; accesso alla terra, al credito e sostegno al reddito sono gli strumenti. L’Italia giusta mette i giovani al centro. 5) Più risorse per la ricerca e l'innovazione L'agricoltura avrà futuro e potrà corrispondere alle aspettative della popolazione italiana e mondiale solo attraverso un adeguato e costante investimento in ricerca e innovazione. Le attuali conoscenze non sono in grado di rispondere al

paradosso dei prossimi anni: la necessità di produrre più cibo e, contemporaneamente, di ridurre il consumo e lo sfruttamento di risorse naturali finite come la fertilità del suolo, l’acqua, i derivati del petrolio, l’energia, la biodiversità o, ancora, di adeguarsi, mitigandolo, al cosiddetto cambiamento climatico. Il PD si impegna a garantire un flusso ordinario di risorse pubbliche per l'innovazione e ad agevolare l'investimento privato in ricerca. 6) Contrastare il consumo del territorio agricolo e lo spreco alimentare Per il PD il consumo di suolo agricolo deve rappresentare l'eccezione e non la norma; bisogna privilegiare la riqualificazione urbana e il recupero del già costruito. Nelle aree di collina e montagna l'abbandono dell'agricoltura va contrastato con misure di sostegno ad una nuova agricoltura professionale multifunzionale. La conservazione delle risorse produttive va però accompagnata con una rigorosa lotta agli sprechi alimentari. Oggi il 25% del cibo prodotto nel mondo non viene consumato. Lo spreco di cibo si combatte con la sobrietà nei consumi e con reti permanenti di solidarietà tra chi produce in eccesso rispetto al mercato e gli indigenti che non accedono al mercato.

LE PROPOSTE DI RIVOLUZIONE CIVILE LA RIVOLUZIONE CIVILE IN AGRICOLTURA: UNA BANCA PUBBLICA PER LA CONCESSIONE DI CREDITI SUI PROGETTI, RIFINANZIARE IL FONDO DI SOLIDARIETA', NUOVI FONDI MUTUALISTICI PUBBLICI, NO AGLI OGM E ALLE AGROENERGIE, SI AL BIO E ALL'AGRICOLTURA BLU, UN PATTO TRA AGRICOLTORI E CONSUMATORI, INCENTIVI ALLE IMPRESE MULTIFUNZIONALI. L'agricoltura italiana è un settore strategico per la ripresa economica. In controtendenza rispetto agli altri comparti produttivi, garantisce reddito, occupazione e svolge un ruolo strategico nel campo della sicurezza alimentare. Negli ultimi decenni è stato un settore economico marginalizzato sia dalla politica nazionale sia da quella comunitaria, quest'ultima troppo attenta a un modello agricolo nord europeo al punto che la nuova PAC rischia di mettere in ginocchio il modello mediterraneo.

trimoniali ma sul valore delle idee progettuali. Non sono più sufficienti i soli aiuti comunitari se immaginiamo un'agricoltura dinamica ed innovativa che produca qualità, che investa sull'implementazione dei sistemi di rete, che sia competitiva e che costruisca nuove filiere in grado di produrre maggiore equità nella catena del valore: in 10 anni la vendita ha concentrato un ulteriore 5% del valore della filiera passando dal 68% al 73%, e l'agricoltura passa dal 18 al 13 %.

Sostenere l'agricoltura significa arrestare l'invecchiamento del settore, negli ultimi dieci anni abbiamo perso solo a Ferrara oltre 1000 giovani aziende. Giovani ed agricoltura sono un binomio vincente se si garantisce accesso al credito a condizioni vantaggiose. Per questo motivo lanciamo la proposta di una banca pubblica che valuti la concessione dei crediti non sulla base delle garanzie pa-

Per dare un futuro all'agricoltura bisogna garantire certezza di reddito agli agricoltori: il Fondo di solidarietà nazionale va rifinanziato, anche alla luce dei cambiamenti climatici, e vanno creati fondi mutualistici pubblici da affiancare al sistema assicurativo privato. Sostenere una rete capillare di aziende agricole è una garanzia di presidio del territorio e di sicurezza alimentare.

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SPECIALE ELEZIONI

scala per stabilizzare quantità e qualità delle produzioni e quindi prezzi e redditività. Infine sostegni all’internazionalizzazione e all’export.


SPECIALE ELEZIONI

8 Occorre un patto fra agricoltori e consumatori, perchè i primi abbiano la garanzia di un reddito adeguato e i secondi possano contare sulla qualità e salubrità e sull'assoluta sostenibilità delle tecniche agronomiche, per questo oltre al bio va incentivata la cosiddetta agricoltura blu; occorre bandire gli OGM in quanto non solo non sono riusciti a risolvere il problema della fame nel mondo, ma rispondo esclusivamente agli interessi dei grandi produttori di sementi e distruggono la biodiversità e le grandi specificità territoriali.

Perché l'agricoltura possa compiutamente svolgere il ruolo strategico che le compete occorre anche rafforzare il patto tra agricoltori e istituzioni al fine di garantire in ogni parte del Paese totale legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori, donne e uomini, stagionali e non.

L'agricoltura deve rimanere legata al territorio e ai cicli naturali; vanno incentivati gli agricoltori che intraprendono la strada dell'impresa multifunzionale, che conservano la zootecnia aziendale valorizzando la sostanza organica, che mantengono gli elementi naturali come i fondamentali corridoi ecologici, in particolare in un territorio come il nostro ricco di grandi peculiarità ambientali, e vanno sostenute le produzioni tipiche del nostro territorio, abbandonando definitivamente il fallimentare tentativo di dar vita a filiere agroenergetiche.

Le candidate e il candidato di "Rivoluzione Civile" nella Circoscrizione Emilia - Romagna: Elisa Corridoni Barbara Diolaiti Antonella Guarnieri Cecilia Mosca Massimo Ovani Lina Pavanelli Susanna Tasso Delfina Tromboni

C'e' molto da fare per rilanciare un settore strategico per il Paese come l'agricoltura, anche per questo serve una Rivoluzione Civile.

LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE L’agricoltura italiana paga un conto salatissimo per la lunga disattenzione della classe politica che l'ha relegata, complice il mondo dell’informazione, ad un ruolo marginale all’interno dell’attuale modello malato di “crescita e sviluppo”. Nella società civile inoltre, immersi in una bolla di bisogni indotti e superflui ,si è perduta la coscienza dei nostri bisogni primari, quelli a cui l’agricoltura, prima di ogni altro, sa dare una risposta. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, ma purtroppo comprensibile ai pochi addetti ai lavori: - il mondo agricolo in Italia sta invecchiando inesorabilmente , non ha ricambio generazionale - la figura dell’imprenditore agricolo professionale e la famiglia rurale stanno sparendo per la bassa remunerazione del proprio lavoro e del capitale investito;le aziende e relative competenze agricole spariscono,sostituite da figure di grossi investitori provenienti da altri settori. Si va perdendo un patrimonio economico, umano e culturale e si delinea un ritorno al latifondo. - i mercati delle materie prime che ci sfamano( cereali, in primis) non seguono più le leggi dell’economia reale( domanda–offerta) ma sono sempre più oggetto di speculazione alla stregua dei mercati finanziari,con tragici squilibri a livello mondiale che possono sfociare in conflitti. - il consumo di suolo, per grandi opere inutili e un’edilizia di rapina e speculazione,sottrae ogni

giorno all’agricoltura centinaia di ettari di terreno, con conseguenze catastrofiche sulla fragilità del territorio. - la tassazione con IRAP prima e ora l’ IMU ( una vera patrimoniale!) gravano pesantemente su un settore a così basso reddito ed alto rischio. - la burocrazia,che alimenta un gigantesco apparato che parte dalla UE e arriva sino alle nostre Province, soffoca ed esaspera le aziende, le costringe ad aggravi di costi, moltiplica i rischi di errori e quindi di sanzioni, in una vera e propria spirale persecutoria. - il mancato controllo della filiera dei prezzi dal campo alla tavola, promesso da tutta la classe politica e sindacale e mai attuato, allontana il cittadino dai consumi di prodotti freschi specialmente in momenti di crisi di liquidità ,con grave danno anche alla qualità e salubrità della dieta alimentare. Il M5S pertanto sostiene che : - il settore agroalimentare e tutto l’indotto ad esso collegato va riportato al centro delle politiche del lavoro e del rilancio del Paese (assieme all’artigianato, il turismo, i beni culturali, la piccola media impresa e la manutenzione del territorio ) restituendogli di fatto il ruolo di settore primario e all’interno di nuove forme di economie locali e solidali - va completamente fermato il consumo di suolo


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- è molto urgente una semplificazione burocratica spinta; molte norme, adempimenti e regolamenti del settore vanno completamente riscritti affidandoli a team di funzionari selezionati per professionalità e competenze tecniche e amministrative. - l’ingresso dei giovani,sia per formare imprese innovative ed ecocompatibili, che nuove figure professionali a disposizione del settore, va sostenuto con politiche fiscali , di accesso al microcredito (svincolato dal sistema bancario)e di incentivi con fondi recuperati eliminando e/o razionalizzando i troppi enti che affollano ed appesantiscono il settore ( enti di controllo, enti di formazione, ecc) - vanno riqualificati e sostenuti ,con politiche territoriali mirate, gli istituti tecnici e professionali agrari. - va eliminata l' IMU sui fabbricati rurali strumentali all’attività dell’azienda( magazzini ,fienili, prime case rurali, serre,ecc) - vanno incentivate la produzione e il consumo a km0 e le produzioni biologiche anche attraverso la creazione di circuiti chiusi di mercato garantiti e

controllati dall’Amministrazione Comunale . - le scelte ambientali delle aziende con un alto livello di green ( es. creazione e mantenimento di aree riqualificate e/o rinaturalizzate) vanno sostenute. Fare ambiente e tutelare il territorio è un servizio per la comunità intera e va riconosciuto. - l’agroenergia va dimensionata alle reali esigenze energetiche del territorio e portata in tempi stabiliti e rapidi verso l’utilizzo energetico dei soli sottoprodotti e degli scarti . - Il Made in Italy va prodotto solo in Italia - è urgente una verifica del lavoro di controllo del Ministero della Salute sulla giungla della produzione, distribuzione e revisione degli agrofarmaci - va attuato un controllo reale dei prezzi dal produttore al consumatore, affidato a una commissione snella e competente in grado di smascherare le speculazioni ( es. i frequenti aumenti ingiustificati legati alle condizioni atmosferiche) - le associazioni professionali dovranno ridefinire il proprio ruolo sindacale di tutela della categoria e uscire dal conflitto d’interessi in quanto erogatrici di servizi amministrativi e burocratici.

LE PROPOSTE DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ L'utile d'impresa ed insieme la competitività dell'impresa agricola sono le questioni centrali della prospettiva di sviluppo agricolo del nostro paese.

Il nostro partito ha svolto un ruolo incisivo e determinante sulla tracciabilità dell'olio d'oliva vergine italiano e sulla filiera della mozzarella di bufala campana.

Sullo sfondo come pilastri su cui costruire tutto questo ci sono la qualità del Made in Italy che deve essere tutelato con forza in Italia e nel Mondo attraverso un'opera legislativa minuziosa e attenta ed un intenso lavoro diplomatico a tutela dei prodotti. Sono personalmente convinto che la sussidiarietà e la solidarietà siano il secondo pilastro su cui indirizzare il territorio ed abbattere le diseguaglianze, mantenere la coesione ed il legame tra generazioni. Il nostro agire politico è stato molto attivo nell'individuare obiettivi importanti, che sono stati raggiunti, basta immaginare quanto fatto sull'etichettatura dei prodotti d'origine.

Il PDL eliminerà l'IMU sui terreni agricoli, così come farà per la prima casa degli italiani, in più rilanceremo l'imprenditoria giovanile in campo agricolo attraverso investimenti per lo start-up delle imprese e la riduzione fiscale anche per quei giovani imprenditori agricoli che hanno in affitto terreni di famiglia, tutto questo per abbattere quel terribile balzello creato dal governo Monti. Il nostro partito ha già portato in sede di rappresentanza del PPE la tutela dell'agricoltura italiana in tema di negoziato PAC senza subalternità o timori franco-tedesco reverenziali.

La battaglia che ho personalmente ribattezzato spiegandola in una scuola del mio Comune e stata "MAI PIÙ ARANCIATA SENZA ARANCE".

Un voto per noi, ed in particolare per me, non solo sarà "UN VOTO PER L'EMILIA" ma anche per l'impegno a mantenere alta la bandiera del-

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per progetti di nuova edilizia e cementificazione intervenendo sui piani regolatori territoriali dei Comuni.


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la qualità della agricoltura italiana nella tradizione, del buon vivere, del buon bere e mangiare. La buona politica dà prospettive di benessere e difende l'esclusività del proprio paese e, quello che è stato il mio impegno come Sindaco a

Sant'Agostino legalità, giustizia sociale,sviluppo e cura della propria comunità sarà portato in parlamento. Fabrizio Toselli

SPECIALE ELEZIONI

LE PROPOSTE DELLA LISTA CON MONTI PER L'ITALIA Nel programma dello schieramento che sostiene Mario Monti il sistema agroalimentare è al centro dell'attenzione. Lo si visto già in questo difficilissimo anno di governo dove si è tentato di fare un salto di qualità attraverso un approccio sistemico al settore. Questo ha rappresentato un cambio di rotta e un segnale di estrema attenzione per un settore, in passato, trascurato, ma che nel secondo trimestre del 2012 ha visto, a sorpresa, aumentare del 10% gli occupati e del 4,2% il numero delle imprese individuali condotte da giovani sotto i 30 anni. Questo governo ha affrontato temi come l'erosione del terreno, l'acqua, la grande scommessa del millennio e la regolamentazione della filiera agroalimentare, le agroenergie con «un approccio equilibrato che ha corretto le sfasature e gli eccessi del passato con una concorrenza tra filiere food e non food». Ora il prossimo obiettivo è di ridare redditività alle imprese per offrire così prospettive concrete anche ai giovani. I quali come dice Marini – intravedono, se non proprio un presente di grande soddisfazione economica, almeno un futuro migliore. La politica agricola non è stata vissuta solo in relazione alle decisioni comunitarie ma si è cercato di riproporre una politica agricola nazionale. Il 7 e 8 febbraio prossimi,è atteso un nuovo appuntamento fondamentale per la Pac. È infatti in programma il Consiglio Europeo, in cui si tornerà a discutere del bilancio europeo. Con determinazione e con forza si continuerà a sostenere le ragioni dell’Agricoltura Italiana, visto la non adeguata la dotazione destinata al settore Partendo da quanto fatto con metodo e con concretezza è importante elencare il piano di lavoro per la prossima legislatura • Affrontare e vincere la sfida complessa della tutela del made in Italy in ambito Wto con la difesa dei prodotti a indicazione geografica e in sede Ue sulla tracciabilità e i contrasti a tutti gli illeciti. • assicurare che agli agricoltori non rimanga una quota troppo bassa del valore aggiunto generato lungo le filiere agroalimentari, favorendo una maggiore aggregazione dell'offerta che gli dia un'ade-

guata forza contrattuale sul mercato ed eliminando intermediazioni inutili e parassitarie che sottraggono reddito • garantire maggiore protezione agli agricoltori dalle crisi climatiche o di mercato, incentivando le pratiche assicurative a livello nazionale e comunitario • assicurare un migliore accesso al credito agrario specializzato • approvare il disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo. Importante è sicuramente il tema della fiscalità che in questo ultimo anno ha ulteriormente gravato sui redditi degli imprenditori agricoli. L’introduzione anticipata dell’IMU, già prevista dal precedente governo, ha indebolito ulteriormente il reddito degli agricoltori, anche in virtù delle scelte delle amministrazioni locali di massimizzare le aliquote previste dal governo centrale. Con franchezza e responsabilità non credo possibile ora la totale eliminazione di questa imposta, ma senza dubbio è indispensabile una sua rimodulazione che vada verso una maggiore equità e progressività. Questo è l’impegno possibile che si può portare avanti. Chi conosce la mia esperienza amministrativa e politica sa quanto i temi delle produzioni agricole e della loro valorizzazione mi stiano a cuore e quanto la fattiva collaborazione, la competenza, la tenacia e la passione degli agricoltori del mio territorio siano state capaci di produrre risultati importanti sul tessuto economico locale. Questo ci è stato chiesto nell’impegno con Monti per l’Italia; uscire dalle strette logiche di appartenenza per mettere al servizio del bene comune le nostre competenze, le nostre idee re le nostre passioni. Con questo spirito e per questi obiettivi vorrei poter spendere il mio impegno. Neda Barbieri Candidata alla Camera lista UDC Con MONTI PER L’Italia


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PRATICHE PIÙ VELOCI CON I CAA

In un periodo di alleggerimento del carico burocratico e di digitalizzazione, l’agricoltura emiliano-romagnola non si fa trovare impreparata. Al convegno “La semplificazione in campo”, tenutosi il 18 Gennaio al Palazzo dell’Agricoltura di Bologna, sono state presentate importanti iniziative che andranno a cambiare e ad informatizzare il volto del mondo agrario. Il denominatore comune di queste iniziative è rappresentato dai Caa (Centri di Assistenza Agricola) i quali si trovano al centro del processo di riduzione del carico burocratico, coadiuvando la pubblica amministrazione nella gestione dei controlli e delle pratiche on-line (il così detto “fai da te telematico”). Per quanto riguarda il sistema di verifica, il progetto prevede l’istituzione di un Registro Unico dei Controlli (Ruc), un archivio informatizzato di tutte le ispezioni effettuate dai diversi enti

pubblici. ”L’obiettivo di questo progetto”, afferma il presidente di Coldiretti Emilia-Romagna Mauro Tonello, “è quello di alleggerire il numero dei controlli per i medesimi ambiti, ciò porterà ad un maggior tempo libero da ispezioni per gli Agricoltori e un minor dispendio di risorse pubbliche”. Un’altra delle grandi novità presentate al Convegno è l’istituzione del silenzio assenso,da utilizzare, almeno nella prima fase, nelle pratiche relative al settore vitivinicolo. I Caa, in particolare quelli di Coldiretti, rappresentano un punto di riferimento e un valido alleato per gli agricoltori in quanto permettono di ottenere le approvazioni necessarie, in tempi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di un iter amministrativo classico. Gli imprenditori agricoli, grazie a questo nuovo meccanismo, potranno beneficiare di una corsia privilegiata per la conclusione

delle procedure amministrative. Il sistema è molto semplice: trascorsi i giorni previsti per ciascuna pratica, non si avrà più bisogno di attendere risposta dalla pubblica amministrazione, permettendo così un risparmio di tempo all’agricoltore di notevole portata. Tra le istanze relative al settore vitivinicolo i produttori attraverso i Caa hanno la possibilità di effettuare la correzione di anomalie presenti sulle superfici vitate, eliminando così tutti i ritardi che queste causano all’erogazione dei finanziamenti e consentendo alle aziende di ottenere il pagamento dei relativi aiuti in tempi molto più brevi. Coldiretti si augura, per il futuro, che tale procedura, riguardante inizialmente il settore vitivinicolo, possa essere ampliata ad altri comparti. “I vantaggi di questa iniziativa”, afferma l’avvocato di Coldiretti Nazionale, Gianfranco Calabria, ” riguardano la certezza dei tempi e l’instaurazione di rapporti trasparenti con la pubblica amministrazione”. Sussidiarietà orizzontale, ovvero conferimento di informazioni a carattere pubblico a un soggetto accreditato (come i Caa) e tecnologia rappresentano l’impianto su cui sono stati ideati e sviluppati questi progetti.

DENUNCE DI PRODUZIONE VIVAISTICA - SCADENZA IL 31/03/2013 Come ogni anno è tempo, per le aziende florovivaistiche, di portare i dati di produzione realizzati nella scorsa annualità in maniera da poter compilare la denuncia che ha scadenza 31/03/2013 sono soggette a tale denuncia tutte la aziende vivaistiche autorizzate dal fitosanitario alla produzione e la commercializzazione di materiale di propagazione tale denuncia deve tenere conto anche del materiale prodotto non commercializzato e successivamente distrutto.

MUD 2013 - SCADENZA 30/04/2013 "Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2013" . La scadenza è stata fissata entro il 30/04/2013 tele dichiarazione deve essere presentata dai soggetti tenuti all’adempimento quali tutte le imprese produttrici di rifiuti pericolosi che hanno consegnato nell’annualità precedente olii esausti – filtri olio – batterie ricevendo da chi ha operato il recupero di tale rifiuto un formulario di consegna ; tale formulario dovrà essere portato insieme al registro di carico e scarico rifiuti presso i nostri uffici unitamente ad € 10 che andranno versati come diritti alla Camera di Commercio di Ferrara.

C.A.A.

Agricoltura emiliano-romagnola al passo coi tempi.


GREEN: POLIZZA INFORTUNI PENSIONATI COLDIRETTI Dopo la nascita lo scorso anno del nuovo ufficio, continua l’azione di divulgazione dei nuovi servizi, i quali stanno trovando gradimento tra i nostri associati che toccano con mano il risparmio su taluni capitoli come la telefonia e l’energia ecc. Ora è la volta della POLIZZA INFORTUNI PENSIONATI COLDIRETTI, nuova opportunità per potere contare su un ristoro economico qualora si verificasse un non auspicato evento estremo. Per fare un po’ di cronistoria, le associazioni dei pensionati della Coldiretti in questi anni hanno sentito la necessità di avere uno strumento in più ad integrazione della copertura infortunistica INAIL e uno strumento nuovo quando la stessa viene a mancare nel caso in cui il nostro pensionato per i motivi previsti dalla normativa vigente, chiedendo la cancellazione INPS ai fini previdenziali, gli viene a mancare anche la copertura ai fini infortunistici. Recependo questa necessità, la Confederazione, tramite il suo Broker GREEN ASSICURAZIO-

NI, in convenzione con FATA ASSICURAZIONI, ha confezionato una Polizza molto semplice, ma efficace qualora si verificasse l’evento estremo o un’invalidità permanente, anche fuori dall’azienda e non in ambito squisitamente lavorativo. Il target sono i nostri pensionati associati o che hanno dato delega all’associazione pensionati, il potenziale assicurato non deve aver compiuto gli 85 anni di età, la copertura e di 24 ore su 24, la polizza una volta attivata non ha un tacito rinnovo, il soggetto assicurato può decidere annualmente, alla scadenza della stessa se rinnovarla o meno. Il valore assicurato in caso morte e’ di € 75.000,00 e in caso di invalidità permanente fino a € 150.000,00. Il costo della POLIZZA è di € 100,00 l’anno detraibili ai fini delle Imposte sui Redditi. Maggiori informazioni presso gli uffici di zona, al Patronato Epaca o direttamente al Responsabile Provinciale del servizio, ANDREA RIMONDI 0532-979709 - 335-5978503

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nante a euro 1.000,00; frangizolle trainante a 16 dischi a euro 1.000,00; botte di cemento da 10 q con carrello a euro 500,00; forca trasporta legna da frutteto a euro 300,00; n. 3 carrelli porta casse per raccolta frutta a euro 300,00. Telefonare ore pasti 0532/258014. F/6 Cerco trenini per frutteto n. 6, marca Cesari. Tel. 338/9604168. F/7 Vendo atomizzatore Caffini anno 1998, q 16, basso e alto volume, pompa Annovi Reverberi 145; carrello porta bins (4 bins) marca Candi; carro raccolta marca Jolly a benzina con compressore e forbici ad aria a 4 ruote motrici, con frizione nuova; aratro bi vomere marca Nardi fuori solco. Tel ore pasti 348/8520788. F/8 Vendo per cessata attività (periferia nord di Copparo-Fe) azienda agricola di circa 1,5 ha con produzione pere abate i.g.p. e ortaggi in serra e non. Il frutteto dispone di copertura antigrandine (i 2/3), impianto d'irrigazione e fertirrigazione in tutto il terreno. 200 mq di magazzini agricoli con possibilità di trasformarli in abitazione civile. Trattore e macchine per la lavorazione di tutta l'impresa (atomizzatore, carro raccolta, moto coltivatore, rimorchio, muletto, trincia stocchi, spedo,...). Il tutto confinante con il canale di irrigazione seminato e dista dalla circonvallazione nord di Copparo 1 km. Tel. 348.2528571. F/9 Vendo: fresa “ciacala” 100 cc. a miscela con zappe di ricambio nuove. motore fb minarelli con regolatore a € 150. Tel. 333/3195295 Claudio F/10 Vendo: carro raccolta/potatura “marchesi vanguard”,benzina, avanzamento idraulico, con compressore

e impianto potatura per 4 forbici, 4 ruote motrici autosterzanti, 2 pedane da mt. 1.5 (1 fissa e 1 idraulica intercambiabile); pompa sommersa, 300 lt al minuto trifase, con 30 mt di tubo zincato diametro 60 per pescaggio; compressore elettrico/cardano bicilindrico lt 1200 su carrello, serbatoio aria lt. 400; n. 2 rimorchi in ferro gommati da q.li 30. Tel. 339/8462843 G/1 Cerco trattore Fiat 250 o 550 normale (no doppia trazione); cerco imballatrice "Gallignani" 6100. Tel.347/9761892 G/2 Vendo piante di Abate, vari portainnesti, certificate CAC. Tel. 339/5323994 G/3 Vendo fresa Breviglieri tipo B72V con due tipi di rotore; tagliaerba Cavagion da frutteto; botte da diserbo anteriore con attacco fiat, da q.li 3 con pompa elettrica per distribuzione localizzata alla semina.Tel. 329/4045482 G/4 Vendesi attrezzatura per cessata attività: Fiat 670 F, 4 distributori; Same Panter, 2 distributori; muletto COF30-15; gettone e gettini 8; due pompe dosatrici per fertirrigazione. Per informazioni tel. 335/8123078. G/5 Vendo Fiat 780 DT con zavorre, con gabbie, impianto aria idraulico; erpice Lely m 3 (tre denti per elemento); trincia Ferri m 2, coltelli e cinghie nuovi; vibro m 3 con rullo; ripuntatore Pietro Moro; aratro Rossetti 29; spandiconcime Lely q 3; estirpatore Holen 9 ancore; rullo trainato 3 pesi; botte diserbo q 6 barra 12; rimorchio q 30. Tel. ore pasti 347/5991859. G/6 Cerco trattore Fiat 640 DT, 12 marce (da controllare l'opzione 12

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originale senza aria condizionata, 3 distributori idraulici (di cui due a doppio effetto), PTO 540-750-1000, cambio con inversore meccanico e super riduttore 20+20 con CARICATORE FRONTALE SIGMA 4 GOLD anno 2002 con forca balloni e benna cereali, parallelogramma e ammortizzatori. Per informazioni Federico 3385857750 H/1 Vendo ha 9,00 di terreno, con irrigazione, adatto a tutte le colture, località Poggio Renatico. Tel. 338/4293925. H/3 Vendo spazzolatrice per meloni e cocomeri, marca Iaccucci, 3 m di spazzole sotto e 3 spazzoloni sopra (funziona a 380 Volt). Il tutto in ottimo stato. Tel. 339/5980448 I/1 Vendo: Motore lombardini a ben-

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STOP ELENCO CLIENTI E FORNITORI PER ESONERATI IVA APERTURA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE PER ELENCHI CLIENTI E FORNITORI PER LE IMPRESE IN REGIME DI ESONERO. L’Agenzia delle Entrate nel corso delle risposte a quesiti date in occasione dell’iniziativa del Sole 24 ore TELEFISCO, ha annunciato che non sarà sanzionata la mancata comunicazione da parte dei produttori agricoli in regime di esonero IVA, relativa ai movimenti IVA 2012 c.d. elenco clienti e fornitori.

A fronte di tale apertura, anche se non ancora formalizzata in una circolare ministeriale, restituiremo quanto prima le fatture e altri documenti contabili consegnati dalle imprese in regime di esonero per la predisposizione ed invio telematico dei dati 2012.

MARINI, GRATI PER PONTIFICATO ATTENTO A CAMPAGNE Accogliamo la coraggiosa decisione del Santo Padre con grande rispetto e lo ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare in questi anni alle nostre campagne. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l’annuncio di Papa Benedetto XVI di voler lasciare il pontificato il prossimo 28 febbraio. Ricordo con grande commozione - ha sottolineato Marini - il suo invito agli imprenditori agricoli, nel corso dell’udienza che ha voluto concedere alla Coldiretti in Vaticano pochi mesi fa, ad affrontare la “crisi morale alla base della perdurante crisi economico-finanziaria" “dan-

do prova di solidarietà e di condivisione”. Sulla strada indicata dalle sue parole - ha concluso Marini - la Coldiretti continuerà a camminare.


Si sono svolte nelle zone di Copparo, Portomaggiore, Bondeno, Codigoro e Ferrara le assemblee zonali dell’Associazione Provinciale Pensionati di Ferrara, per il rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2013/2016. Ogni zona ha nominato i propri rappresentanti all’Assemblea Provinciale, che si è tenuta il giorno 11.02.2013 e che, alla presenza del Presidente di Coldiretti Ferrara Sergio Gulinelli e del Direttore Luigi Zepponi, ha eletto il Consiglio Provinciale, composto da: Bergamasco Sergio, Bonora Romano, Brandola Valeriano, Buriani Vittorio, Cavicchi Paolo, De Zen Silvano, Gardenghi Antonina, Ghedini Dino, Grassilli Cardenio, Maestri Maurizio, Malavolta Umberto, Pignatti Giovanni Gaetano, Pinotti Gianni, Roffilli Ivano, Sartori Alberto e Zaghi Edoardo. Il Consiglio ha quindi proceduto all’elezione del Presidente e dei vice Presidenti, confermando i precedenti rappresentanti, con l’elezione all’unanimità del Presidente Alberto Sartori, e dei vice Presidenti Antonina Gardenghi e Romano Bonora.

“GIORNATA PROVINCIALE DEL PENSIONATO COLDIRETTI” Venerdì

22 Febbraio 2013

ore 9 Ristorante “Ottocento” S. Vito di Ostellato

CONVEGNO ANNUALE PROGRAMMA DEL CONVEGNO ore 9.00 Santa Messa ore 10.00 Saluto del Presidente Provinciale dell’Associazione Pensionati ore 10.15 Conversazione di Beppe Sangiorgi, giornalista e storico delle tradizioni popolari: “I PIATTI TRADIZIONALI DELLA CAMPAGNA FERRARESE” ore 11.15 Intervento del Presidente Nazionale Federpensionati Coldiretti Antonio Mansueto ore 12.00 Saluto dei Presidenti Regionale e Provinciale Coldiretti ore 12.30 Pranzo PER LE ADESIONI RIVOLGETEVI PRESSO GLI UFFICI PROVINCIALI E ZONALI DELLA FEDERAZIONE COLDIRETTI E DEL PATRONATO EPACA AGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PENSIONATI IN QUESTA OCCASIONE VERRÀ CONSEGNATA IN ANTEPRIMA LA TESSERA PERSONALE PENSIONATI PER L’ANNO 2013.

Tutti i Pensionati iscritti all’Associazione sono invitati a partecipare! DOPO IL CONVEGNO SEGUIRÀ IL PRANZO SOCIALE, LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE È DI EURO 30,00 A PERSONA.

PENSIONATI

RINNOVO CARICHE SOCIALI ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI DI FERRARA

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