Aratro Maggio Giugno 2014

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

“L’AGRICOLTURA DI CHI AMA L’ITALIA” Coldiretti accelera sul progetto per il rilancio dell’agricoltura realmente made in Italy

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Maggio-Giugno 2014


L’Aratro Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 10/7/2014

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50 Numero 3 - Maggio-Giugno2014

Sommario Lavorare e vivere "Green": Coldiretti c'è! Sergio Gulinelli pag. 3 Nuovo statuto della Federazione e bilanci ok pag. 4 È mobilitazione continua: allarme import riso. Luigi Zepponi pag. 5 Oscar Green 2014: due ferraresi sul podio. Marco Baldon pag.6 Giovani studenti in visita a Bruxelles, cuore della U.E. pag.8 Dal Mandela Forum il rilancio del sistema agricolo italiano Riccardo Casotti pag. 9

Scattato l'obbligo del Pos ma niente sanzioni per pag. 10 chi non si adegua Indagine C.S.O., fare chiarezza ed eliminare cattivo associazionismo pag. 11 Mauro Tonello confermato alla presidenza dei pag. 11 Consorzi Agrari d'Italia Donne Impresa: iniziative "Made in Fe" pag. 12 Venerdì 13 Giugno prodotti a regola d'arte, conpag. 13 corso per artisti ferraresi Grazie a Coldiretti esonero dal Sistri per l'agripag. 14 coltura Agrifidi: eletto il nuovo consiglio unificato Riccardo Casotti pag. 15 C.A.S.A. Mesola: vince la lista Coldiretti Riccardo Casotti pag. 15 Finalmente operazione verità sui nitrati pag. 16 Rilevazione prezzi frutta 2014 pag. 16 Progetto Zeolife: i risultati del primo anno di pag. 17 coltivazione sperimentale Edizione record per la XXIX Olimpiade dei Rapag. 19 gazzi ad Ostellato Coldiretti Portomaggiore, sempre attivi sul territorio pag. 20 Le tappe della Nuova P.A.C. Alessandra Mariotti pag. 21 Commercio e utilizzo dei prodotti fitosanitari: nuova disciplina sanzioni Alessandra Mariotti pag. 23 Che cos'è la demenza? Prof. Sergio Gullini pag.24 Sospeso il servizio di informazione medica pag.25 presso ambulatorio Coldiretti Mercatino pag.26 Getti irrigui in prossimità linee elettriche, mantenere distanza di sicurezza pag. 27 Notizie EPACA Beatrice Tagliaferri pag. 28 Firmato accordo quadro UECOOP con Epaca pag. 29 Questionario "figurato" Malattie Professionali pag. 30 Bonus 80 euro: riduzione cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati Valeriano Tagliati pag. 31

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LAVORARE E VIVERE "GREEN": COLDIRETTI C'È!

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Abbiamo assistito nelle ultime settimane a diversi fatti interessanti che riguardano tutti noi agricoltori, frutto di un intenso e continuo lavoro svolto da Coldiretti su tutti i tavoli, sia nazionali che locali. Dall’ approvazione delle norme nazionali relative alla nuova PAC, nel senso indicato da Coldiretti e concordato con il Ministero, che ha condiviso la nostra posizione, con grande scorno di Agrinsieme e degli altri soggetti che sostenevano tesi diverse ma che al momento di fare proposte concrete e di evidenziarne gli effetti non hanno saputo presentare nulla se non protestare perché Coldiretti aveva avuto ragione; I pronunciamenti, prima del Consiglio di Stato che ha confermato il divieto di semina in Italia di sementi OGM, e successivamente dell’Unione Europea che ha legiferato sulla possibilità di politiche nazionali sugli OGM che consentono di vietarne la coltivazione se si ritiene di volerlo fare e poco dopo, nel decreto “campolibero” l’introduzione di sanzioni per chi in barba alla legge intende seminare

piante OGM, danneggiando di fatto le altrui produzioni; L’approvazione da parte di un ramo del parlamento italiano della norma che eleva la percentuale di succhi di frutta nelle bibite dal 12 al 20%, con sconfitta delle “lobby” industriali e di parti politiche contrarie a dare più opportunità ai nostri agrumicoltori ed un prodotto più salubre ai consumatori; L’approvazione della norma che impone l’utilizzo nei ristoranti di tappi per bottiglie d’olio che impediscano il “rabbocco”, magari con altri tipi di olio diverso da quello indicato in etichetta e di qualità inferiore, contrastando pratiche truffaldine e dando più spazio alle nostre produzioni certificate; Il via libero nel decreto “campolibero”, al registro unico dei controlli, con la procedura della “diffida”, per poter sanare eventuali piccole irregolarità formali prima di sanzionare le imprese e razionalizzando la presenza (giusta e doverosa) nelle imprese dei vari soggetti deputati alla verifica del rispetto della miriade di norme che gravano sul settore agricolo non meno che nel resto delle imprese italiane. Tutti obiettivi che erano stati affrontati, come altri temi che sono in elaborazione, speriamo altrettanto positiva, anche negli incontri territoriali che quest’anno, con un nuovo format e nuovo contenuto hanno sostituito l’assemblea nazionale del Palalottomatica. La nuova formula che abbiamo vissuto a Firenze per quanto riguarda anche la nostra regione, ha centrato sicuramente l’obiettivo, tenendo viva l’attenzione per tutta la durata, in “stile Coldiretti”, con dati, proposte, condivisione

e determinazione nel chiedere a ciascuna parte di svolgere la propria azione senza rimandare a tempi migliori o ad altri soggetti, con gli attori principali presenti ed attenti al messaggio che la nostra organizzazione sa bene come presentare. Credo sia un periodo fecondo per tentare di dare lo “scossone” che serve anche a Ferrara, dove non mancano gli argomenti da affrontare, quanto spesso mancano le decisioni e le volontà per dare vere risposte alle imprese ed ai cittadini. La recente fase elettorale che ha rinnovato molte amministrazioni comunali è un punto di inizio per nuove relazioni sul territorio, ancora più importante dopo la soppressione delle Province, o quanto meno dei loro referenti politici, senza che sia ancora del tutto chiara la redistribuzione delle operatività che ad esse facevano capo. C’è insomma molto bisogno di quell’Italia del fare di cui Coldiretti ed il vero made in Italy sono la bandiera e che ognuno di noi può contribuire a rafforzare, così che il titolo dell’incontro fiorentino, lavorare e vivere green, non sia solo uno slogan, ma diventi l’orientamento per un percorso dove il settore agricolo rimanga effettivamente al centro dell’attenzione e non solo il pretesto per fare “bella figura” con qualche mercato contadino o con le più svariate sagre con prodotti che molto spesso di italiano hanno solo il nome. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

Dall'Assemblea di Firenze la conferma che il settore agricolo è strategico per il futuro del nostro Paese e che il modello di svliluppo ed il progetto Coldiretti sono vincenti.


SINDACATO

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NUOVO STATUTO DELLA FEDERAZIONE E BILANCI OK La consueta assemblea annuale di Coldiretti Ferrara si è svolta lo scorso 30 giugno, sia in parte ordinaria, che straordinaria, discutendo ed approvando due documenti essenziali per la vita associativa dell’organizzazione, alla presenza anche del direttore Luigi Zepponi e dei capi area e capi servizi della federazione, oltre che dei segretari di zona. Per la parte ordinaria i rappresentanti delle Sezioni di Coldiretti nella provincia di Ferrara, hanno esaminato il risultato a consuntivo della gestione 2013, ovvero il bilancio di esercizio, rilevando con favore un risultato economico di gestione positivo, e la sostanziale conferma di un equilibrio di gestione tra i ricavi ed i costi, che consente di poter programmare e mettere in atto le necessarie attività di supporto e di visibilità per gli scopi sindacali dell’organizzazione, con le proprie risorse e quindi in piena autonomia. L’assemblea ha successivamente preso atto del positivo risultato di gestione anche della società di servizi Impresa Verde Ferrara srl, passando poi alla parte straordinaria della riunione, inerente le modifiche allo statuto sociale di Coldiretti Ferrara. Modifiche che hanno riguardato in sostanza la durata dei mandati degli organi di rappresentanza eletti, che passa da quattro a cinque anni (dai componenti l’assemblea di sezione, sino al consiglio e giunta provinciale, compresi revisori dei conti e probi viri), con il limite di due mandati per il presidente provinciale della fede-

razione. Altre modifiche di dettaglio riguardano le formalità e modalità di convocazione delle assemblee e consigli ai vari livelli territoriali, nonché modalità e questioni inerenti l’arbitrato. Le nuove disposizioni hanno altresì imposto alcuni articoli transitori per regolare le future attività di rinnovo cariche che dovranno essere allineate nei tempi e modi a quelle regionali e nazionali. Il presidente provinciale Sergio Gulinelli nel corso delle sue comunicazioni ha ricordato brevemente l’impegno sindacale della federazione ferrarese, esprimendo la positività degli incontri territoriali svolti nei mesi scorsi in tutto il territorio provinciale nelle sezioni, e poi negli incontri interregionali che hanno coinvolto le federazioni delle diverse regioni italiane, con decine di migliaia di soci coinvolti complessivamente tra Milano, Napoli e Firenze. Un impegno che ha visto la presenza in questi contesti di interlocutori importanti, rappresentanti dei Governo, delle Regioni, di enti ed

associazioni di tutela dei consumatori e della legalità, che ha contribuito a raccogliere alcuni importanti risultati, dalla positiva chiusura sugli aspetti nazionali della nuova PAC, alla conferma della scelta italiana per produzioni di qualità OGM FREE e relative sanzioni per semine illecite, ad alcune misure di semplificazione della mole di adempimenti che toccano le imprese agricole, a nuove politiche di incentivazione delle imprese giovani, alla istituzione della commissione di inchiesta parlamentare sulla contraffazione e quindi in difesa del vero made in Italy e comunque del verificarsi di una stagione dove chi riesce, come Coldiretti fa da anni, a presentare progetti concreti, articolati, con studi approfonditi sugli effetti di certe scelte piuttosto di altre, riesce anche a concretizzare tale lavoro a beneficio dei soci e del settore, nonostante le indubbie difficoltà di questa lunga crisi. “Ora tocca a noi, sul nostro territorio ferrarese, dare gambe ad idee e progetti che hanno anche un nuovo contorno normativo e maggiori opportunità, - ha concluso Gulinelli – per riuscire a portare più reddito ai nostri soci con una prospettiva che vada oltre la semplice difesa dell’esistente, ma che incroci quel mondo dinamico che esiste e che richiede risposte: se quelle risposte riusciremo a darle noi ne avremo beneficio e vantaggio, viceversa, nella continua attesa del maturare dei tempi, rischiamo che altri settori ed altri territori si pongano tra noi e le opportunità dei mercati”.


È MOBILITAZIONE CONTINUA: ALLARME IMPORT RISO

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E’ solo l’ultimo fronte, quello che si è aperto proprio in questi giorni, e che vede in rilievo le problematiche produttive e soprattutto mercantili del riso. Un fronte che vede i produttori italiani chiamati a pagare il prezzo di accordi di favore nei confronti di paesi asiatici, su un prodotto quale il riso delle varietà Indica, che oggi provoca una concorrenza sleale godendo di un regime di dazi zero all’importazione, aprendo di fatto la porta ad una “invasione” di prodotto la cui filiera non è del tutto trasparente. Il timore, anzi la certezza è che i produttori italiani di riso di tipo Indica abbandonino del tutto la coltivazione, visto che di fatto non è possibile essere competitivi con risi che arrivano da Cambogia e Myanmar in particolare, addirittura già inscatolati, mettendo in risaia le tradizionali varietà italiane di tipo Japonica, con conseguente “ingolfamento” e riduzione dei prezzi anche in questo comparto. Insomma ancora una volta gli agricoltori dovrebbero farsi carico degli effetti di accordi i cui presupposti sono ormai venuti meno, e che hanno spinto Coldiretti a mobilitarsi e porre in atto ogni azione per innalzare il livello di guardia e spingere per la difesa del nostro riso. E così anche a Ferrara, capitale del riso emiliano-romagnolo, con circa

6.000 ettari a coltura, si sono incontrati i nostri risicoltori, si è messo a punto un documento che è stato consegnato al Prefetto della nostra Provincia alla presenza dei presidenti provinciale e regionale di Coldiretti, Gulinelli e Tonello, oltre che dei direttori provinciale e regionale. A seguire nei giorni successivi la sollecitazione agli assessori o rappresentanti delle regioni con realtà risicole di rilievo, manifestazioni nelle principali piazze del Nord (Venezia, Milano e Torino), incontro con il Ministro delle Politiche Agricole Martina. Ed in tutto questo attenzione anche a costruire, a proporre: non una semplice chiusura delle frontiere a questo riso, che sarebbe antistorica ed impraticabile, ma ricerca di regole in grado di riequilibrare le cose, dall’applicazione di dazi come per tutti gli altri Paesi extraeuropei, a nuove norme per qualificare il riso italiano, renderlo più riconoscibile e di una qualità per il consumatore maggiore di quella attuale, facendo sia attività di promozione, sia dando modo di poter trovare nelle confezioni effettivamente le varietà di riso classiche e non una miscele di varietà simili ma di minor pregio, oppure percentuali fuori legge di spezzato. E coinvolgere nel processo di trasparenza anche la ristorazione, in modo che oltre a trovare etichette d’origine chiare e complete, sia possibile poter avere l’indicazione se il risotto che si

sta gustando è preparato al momento o invece un parboiled precotto, come si è già fatto peraltro con il pesce, di cui deve essere specificato se trattasi di surgelato o fresco. Né va sottaciuto che la concorrenza di questi prodotti importati è sleale anche sotto gli aspetti del dumping sociale e dell’uso di mezzi chimici non consentiti, come attesta l’EFSA con i suoi controlli. Insomma se questo è, per ora, l’ultimo fronte aperto, non dobbiamo scordare i tanti esempi di accordi e di norme che consentono nella nostra bella Europa di fare il vino senza uva e con lo zucchero, il formaggio senza latte, il cioccolato senza cacao, di annacquare le carni di wrustel e mortadelle, di non conoscere l’origine di molti alimenti, di permettere che due prosciutti su tre diventino made in Italy solo per un passaggio in uno stabilimento, di negare etichette più trasparenti e complete ma anche semplicemente più leggibili e così via. Basta quindi con gli inganni, basta con la conservazione dello status quo: alle nostre imprese serve innovazione e sviluppo, all’interno di regole chiare, di leggi applicate e non solo annunciate, di un sistema Paese che deve ingranare una marcia diversa. Coldiretti su questo c’è, a fianco e davanti alle imprese agricole, con i fatti e non con gli annunci mirabolanti. Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara

La consegna al Prefetto di Ferrara Tortora del documento Coldiretti.

SINDACATO

L’accordo con i Paesi Meno Avanzati della U.E. mette a rischio le produzioni nazionali di riso Indica, con riflessi immediati e pesanti sul mercato del riso italiano tradizionale.


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OSCAR GREEN 2014: DUE FERRARESI SUL PODIO

GIOVANI IMPRESA

Alex Di Domenico e Mosè Padoan premiati alla fase regionale del premio di Coldiretti Giovani Impresa per l'innovazione in agricoltura L’agricoltura è la nuova frontiera per fare impresa i promotori di Oscar Green a prevedere due menin Emilia Romagna. Lo afferma Coldiretti regio- zioni speciali. La prima per un’azienda che nel nale sottolineando che tra il 2011 e il 2013 nel- ravennate applica l’”agricoltura sinergica” nel rile campagne emiliano romagnole hanno aperto i spetto dell’ambiente e di un sistema naturale di battenti 600 nuove imprese al ritmo di 200 l’anno. fare agricoltura e la seconda per un allevamento La tendenza ad orientarin provincia di Bologna si verso attività legate al con prodotti innovativi verde e al cibo è conferottenuti da latte di capre mata anche dalle iscrie pecore. zioni scolastiche, che La cerimonia di premianelle iscrizioni al primo zione si è svolta presso anno delle superiori per l’Agriturismo La Bacil 2014 ha visto un giocelliera, a Modena, alla vane su cinque superiori presenza del presidente ha optato per scuole per dell’Unione regionale l’agricoltura, l’enogadelle Camere di Comstronomia e l’ospitalità mercio dell’Emilia Roalberghiera. magna, Maurizio TorregAlex Di Domenico, il Direttore Luigi Zepponi e Mosè Padoan. Nelle campagna italiane giani, del neo-sindaco di la green economy apre nuove opportunità che i Modena, Gian Carlo Muzzarelli, delle delegate nagiovani scelgono per fare impresa. Ed è proprio zionali e regionale di Coldiretti Giovani Impresa, a questi giovani che si rivolge “Oscar Green”, il Maria Letizia Gardoni e Valentina Bosco, del prepremio per l’innovazione in agricoltura promosso sidente e del direttore di Coldiretti Emilia Romada Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto Patronato gna, Mauro Tonello e Marco Allaria Olivieri, sotto del Presidente della Repubblica e della Rappresen- la guida di Lisa Bellocchi, presidente dell’associatanza in Italia della Commissione Europea arriva- zione interregionale dei giornalisti agroalimentari to quest’anno all’ottava edizione per premiare le di Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e aziende capaci di conquistare il mercato con idee e Repubblica di San Marino. prodotti innovativi. Sono state premiate, nelle diverse categorie, le Si va dal giovane produttore che a mille metri di aziende: Diavoletto di Maximilian Girardi di Rocaltezza, sull’Appennino piacentino, contribuisce a ca san Casciano (FC), Francesco Chinosi di Farini salvaguardare un paese disabitato, all’agricoltore (PC), Matteo Zarantonello di Novellara (RE), Coche sulle colline forlivese a salvato antichi vigneti operativa La Vela di Mosé Padoan di Comacchio dall’espianto per fare un vino che viaggia online; (FE), La Costa di Dante Corradini di Prignano suldal produttore reggiano che in Svizzera, invece di la Secchia (MO), Val testa di Alex Di Domenico capitali, esporta angurie di alta qualità, al produtto- di Argenta (FE). Mentre le menzioni speciali sono re di vongole veraci dei lidi ferraresi che commer- andate a Michele Rosetti di Castiglione di Ravencializza con una filiera cortissima; dall’allevatore na e all’azienda Valbona di Roberto Maccaferri di modenese che ha ripreso la produzione di yogurt Sant’Agata bolognese. e caciotte che amava negli anni dell’infanzia, al Insieme con le aziende vincitrici, che accedono coltivatore della bassa ferrarese che è tornato ad alla fase finale nazionale che si svolgerà in autunallagare i terreni prosciugati dalla palude per fare no è stato premiato l’archivio di Stato di Parma per allevamento di pesce. la sua mostra storico-documentaria su “Giuseppe La molteplicità delle idee innovative ha costretto Verdi proprietario e politico“ che dall’8 novembre


2013 al 24 aprile 2014, nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario verdiano, ha documentato l’intensa attività di agricoltore del grande compositore. IL PROFILO DELLE AZIENDE FERRARESI VINCITRICI SELEZIONE EMILIA ROMAGNA DI OSCAR GREEN

Sezione Ideando Società Agricola Val Testa di Alex Di Domenico Bando di Argenta (Ferrara)

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“Va dove ti porta il cuore” è stato il motto di Mosé Padoan, giovane agricoltore di Comacchio, nel ferrrese. All’agricoltura tradizionale fatta di coltivazioni di cereali, bietole e ortaggi, ha aggiunto una licenza di pesca all’anguilla, regina incontrastata dei pesci di valle, e la produzione e vendita di vongole veraci. Con due amici ha fondato la Cooperativa La Vela, che ha la concessione di circa 1,5 ettari di acqua presso il Lido di Spina. Le vongole inizialmente venivano vendute all’ingrosso, con poco profitto per la cooperativa che aveva alti costi e poca resa. E’ così che Mosé e i soci si sono orientati verso la vendita diretta. La Vela partecipa a diversi mercati di Campagna Amica e le vongole veraci arrivano sempre vive e freschissime, grazie ad una filiera cortissima e trasparente in modo che i molluschi appena pescati vengano trasferiti allo stabulario dove rimarranno per due giorni e poi messe in sacchetti di rete da 1 kg e marchiate con il logo della cooperativa. Il giorno successivo sono già nel banco frigo pronte per il consumatore. E’ stata questa la scelta che ha consentito di ritagliarsi uno spazio di assoluto rilievo nello scenario ittico ferrarese dove la cooperativa incarna il coraggio delle scelte imprenditoriali, l’amore per il territorio e i suoi prodotti, la filiera corta e la tracciabilità garantita. Il tutto “mettendoci la faccia”, in questo caso la faccia di un giovane ragazzo che ha voluto seguire un sogno e l’ha trasformato in impresa.

Una volta il territorio paludoso era una maledizione, per questo nella bassa ferrarese è stato bonificato, strappando alle acque terreni divenuti poi particolarmente vocati per la coltivazioni di ortaggi, dal pomodoro da industria ai cocomeri, dai meloni alle zucche e agli asparagi. Tutte produzioni che vengono ancora coltivate nell’azienda Val Testa, insieme con altre produzioni ortofrutticole come pere, mele, albicocche, cocomeri, meloni, zucche, comprese quelle di Halloween, ed ortaggi invernali di secondo raccolto come finocchi, radicchio e cavolo. Il giovane Alex Di Domenico ha però deciso di “riconsegnare” parte della sua azienda alla palude, allagando di nuovo tre ettari di terreno. E’ stato così ricreato quell’ambiente vallivo tipico dell’ inizio del secolo scorso. I canneti lasciati liberi di crescere spontaneamente rendono i bacini un’oasi naturale all’interno dell’azienda, luogo dove diverse tipologie di uccelli, sia stanziali che migratori, come aironi, garzette, germani reali, gallinelle d’acqua e folaghe trovano il loro ambiente ideale per nidificare e crescere. Vecchi capanni di caccia utilizzati nel lontano passato ora permettono ai clienti, che vengono per acquistare i prodotti, di poter osservare la fauna locale. L’azienda, come fattoria didattica, ospita sempre più di frequente scolaresche che chiedono proprio questo contatto con l’ambiente. I bacini d’acqua sono diventati anche luogo di allevamento di pesci autoctoni, come l’anguilla e il pesce gatto. Il pescato viene venduto a centri di pesca sportiva e a diversi agriturismi che stanno riproponendo con enorme successo i sapori e le tradizioni gastronomiche a base di pesce di valle. Marco Baldon Segretario Giovani Impresa

GIOVANI IMPRESA

Sezione In Filiera Cooperativa La Vela di Mosé Padoan Comacchio (Ferrara)


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GIOVANI STUDENTI IN VISITA A BRUXELLES, CUORE DELLA U.E.

GIOVANI IMPRESA

Studenti dell'Istituto Vergani-Navarra con Coldiretti alla scoperta delle sedi europee nell'ambito di un progetto di collaborazione con la scuola

Tra martedì 13 e giovedì 15 maggio si è concluso il progetto di collaborazione per l’anno 2013/2014 tra Coldiretti Giovani Impresa Ferrara e le classi quinte dell’Istituto Vergani-Navarra, con dieci studenti delle quinte della sezione di Ostellato del Navarra, che hanno potuto visitare il cuore dell’Unione Europea a Bruxelles: dal Parlamento, alla sede del COPA-COGECA (le rappresentanze degli agricoltori e delle cooperative agricole), al “quartiere europeo” della città, e naturalmente l’ufficio di rappresentanza di Coldiretti presso l’Unione Europea, particolarmente importante per gli interessi degli agricoltori, sempre strettamente connessi alle politiche ed alle decisioni dell’Unione e che Coldiretti monitora costantemente per la propria azione di rappresentanza dei propri soci e dell’agricoltura italiana.

Soddisfatti i ragazzi, accompagnati dal docente Marcello Folegatti, insegnante della sezione di Ostellato del Navarra, e da Marco Baldon, segretario provinciale e regionale di Coldiretti Giovani Impresa, oltre che responsabile provinciale dell’Area Tecnica di Coldiretti Ferrara. “Questa visita a Bruxelles – commenta Baldon – è la conclusione di un percorso che ha interessato le classi quinte sia di Ostellato che di Malborghetto dell’Istituto tecnico agrario Navarra, offrendo ai futuri tecnici periti agrari della nostra provincia, l’opportunità di una serie di incontri in classe con i responsabili dei servizi tecnici e sindacali di Coldiretti, per conoscere un po’ più da vicino il mondo dell’agricoltura in concreto, al di là dei libri di scuola, alle prese con la necessità di sviluppare sempre più l’approccio multi-

ORARIO E CHIUSURE ESTIVE DELLA FEDERAZIONE Si avvisa che nel periodo dal 17 luglio 2014 al 16 settembre 2014, gli uffici della sede provinciale e delle zone osserveranno l’orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 14,00, con chiusura pomeridiana ed al sabato per

funzionale e di impresa che si trova in un mercato sempre più competitivo e con problematiche sempre più complesse nello svolgimento della propria attività”. Gli incontri si sono svolti nei mesi scorsi ed hanno interessato il tema dell’agricoltura italiana nei confronti della storia e delle normative europee, la multifunzionalità in agricoltura e la diversificazione produttiva, i piani di sviluppo rurale e la PAC (la politica agricola comune), le opportunità di finanziamento e di accesso al sistema creditizio, con un occhio particolare per le imprese giovani ed innovative. Relatori: il vice direttore e responsabile dell’Area Sindacale, Riccardo Casotti; lo stesso Marco Baldon, come capo Area Tecnica; la responsabile del servizio tecnico provinciale, Alessandra Mariotti ed il responsabile provinciale di CreditAgri Italia, Alessandro Ballarini. “Ci auguriamo che l’esperienza di quest’anno sia stata il primo passo per un rapporto ancora più stretto e proficuo con il Vergani-Navarra – conclude Baldon – in una realtà come quella ferrarese dove il settore agricolo ed agro alimentare può ancora offrire opportunità e rappresentare occasione di lavoro per molti giovani e sicuramente riproporremo alla dirigente Dott.ssa Monti, un programma ancora più articolato per il prossimo anno scolastico”.

tutta la giornata. Il normale orario di accesso al pubblico sarà ripristinato dal 17 settembre. Si avvisa inoltre che tutti gli uffici Coldiretti Ferrara saranno chiusi al pubblico, per ferie comuni del personale, dal 8 al 19 agosto compresi. Per particolari esigenze e chiarimenti sull’operatività rivolgersi per tempo al proprio ufficio zona di riferimento.


DAL MANDELA FORUM IL RILANCIO DEL SISTEMA AGRICOLO ITALIANO

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Il dibattito di fronte ai 10.000 del Mandela Forum di Firenze

Due milioni di consumatori dell’Emilia Romagna nel 2013 hanno fatto la spesa dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 23 per cento rispetto all’anno precedente e un fatturato regionale della spesa a chilometri zero stimato in circa 400 milioni di euro. E’ quanto emerge dal Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu e presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai Ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina. L’aumento degli acquisti direttamente dal produttore – commenta Coldiretti Emilia Romagna –risulta in controtendenza rispetto al resto dei consumi e sono sempre più i cittadini dell’Emilia Romagna, come nel resto d’Italia, che mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero, che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto

inquinanti, cibi biologici e specialità a denominazione di origine che conservano la biodiversità sul territorio nazionale. “I mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”,

afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, nel sottolineare che “oltre all’ottimo rapporto prezzo/qualità il segreto del successo sta nella sincera volontà di un numero crescente di cittadini di aiutare con i propri atti di acquisto il lavoro e l’economia nazionale e di comportarsi in modo sostenibile per la società e l’ambiente”. Positivo in Emilia Romagna è anche bilancio delle imprese che producono, preparano e distribuiscono prodotti biologici, che hanno raggiunto il numero di 3.718, con un aumento del 5,8 per cento in un anno, con una superficie certificata di 81.511 ettari. A fare però la parte del leone negli acquisti green degli emiliano romagnoli è sono però senza dubbio i prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica (Dop/Igp) tutelati dall’Unione Europea sulla base di uno specifico disciplinare di produzione che garantisce il legame territoriale e contribuisce a mantenere le tradizioni e la biodiversità nelle zone di origine. Con 39 prodotti Dop (denominazione di origine protetta)

Presidente Nazionale Roberto Moncalvo all'incontro di Firenze

SINDACATO

Diecimila agricoltori a Firenze hanno chiesto impegni precisi al Governo per vincere la sfida di un agroalimentare più competitivo e "green"


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SINDACATO

L'arrivo della delegazione ferrarese

e Igp (indicazione geografica protetta), l’Emilia Romagna ha la leadership in Italia che a sua volta è la prima in Europa europea con 262 prodotti. Nella nostra regione i prodotti a denominazione d’origine, secondo i dati dell’Osservatorio agroalimentare raggiungono il valore di 7 miliardi alla produzione e di 12,6 miliardi al consumo, grazie ai grandi prodotti come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, la Mortadella. “Questo è solo uno dei tanti aspetti della nuova agricoltura – sottolinea Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – che a Firenze si è messa in luce. Altrettanto importante è però evidenziare la necessità di porre in atto tutto quanto è possibile, ed a volte sono anche piccole cose, per consentire alle imprese di poter realizzare un reddito dignitoso e poter continuare la propria attività, investire e costruire un futuro con migliori prospettive. Sapendo di poter contare sull’appoggio dei cittadini e dei consumatori su alcuni elementi cruciali: la trasparenza, la conoscenza dell’origine dei prodotti, il no agli OGM, una maggiore presenza diretta dei produttori agricoli nei mercati e nei punti vendita, la fiducia nella nostra organizzazione e nelle battaglie che ha intrapreso per modernizzare non solo l’agricoltura ma l’intero Paese. Abbiamo bisogno – conclude Gulinelli – di un supporto

deciso del Governo sia in sede nazionale che in Europa, come ci hanno testimoniato i ministri presenti, abbiamo necessità di continuare a controllare la qualità e il rispetto delle norme da parte di tutte le aziende senza che ciò diventi vessazione ed inutile dispendio di risorse, dobbiamo riuscire a sfruttare nel modo migliore le risorse che l’Europa con la nuova PAC ci mette a disposizione e che il recente accordo Stato-Regioni ci ha consegnato con misure di applicazioni nazionali che ci trovano concordi e che ridurranno le pure rendite di posizione, siamo soddisfatti dell’impegno, qui rimarcato, del ministero dell’Ambiente nell’essere non controparte ma supporto per un nuovo modello di sviluppo. Insomma una bella occasione questa di Firenze, per fare il punto del nostro progetto, rilanciarlo per dare strumenti operativi alle imprese che sono sicuramente in grado di interpretare l’autentica <green economy>, che possono essere il futuro per tanti giovani che scelgono le opportunità del settore per darsi un progetto di vita oltre che di impresa, per rivendicare l’etica e la lotta al malaffare ad ogni livello nelle nostre scelte. Abbiamo sentito gli incoraggiamenti dei consumatori, l’appoggio dei cittadini, gli impegni del Governo e delle amministrazioni locali per costruire insieme a noi una certa idea di futuro per l’agricoltura: ne siamo soddisfatti e lavoreremo di conseguenza per passare dalle parole ai fatti prima possibile”. All’incontro del Mandela Forum hanno preso parte anche rappresentanze a vario livello di strutture economiche ferraresi e di amministrazioni comunali, come Copparo, Ro, Mesola, Masi Torello, Voghiera, Codigoro, Bondeno, oltre che soci, dirigenti e funzionari della Federazione provinciale estense, con tutti i segretari di zona, il direttore Luigi Zepponi ed i capi area provinciali. Riccardo Casotti Capo Area Sindacale

Scattato l'obbligo del Pos ma niente sanzioni per chi non si adegua Dal 30 giugno 2014 per importi superiori a 30 euro tutte le imprese, a prescindere dal fatturato dichiarato nell’anno precedente, devono garantire ai loro clienti la possibilità di effettuare pagamenti tramite Pos. Lo ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio che viene ovviamente ad interessare anche chi fa agriturismo e vendita diretta. I soggetti obbligati sono tutti gli esercenti di attività economiche e cioè le imprese o i professionisti beneficiari di un pagamento da parte di consumatori o utenti da intendersi come i privati, persone fisiche, che acquistano beni e servizi al di fuori all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. Per i soggetti obbligati è quindi venuta meno la fase transitoria di prima applicazione, prevista dal regolamento, che limitava l’operatività della disposizione sino al 30 giugno 2014, unicamente alle imprese ed ai professionisti con fatturato superiore a 200mila euro nell’anno precedente a quello del pagamento. Tuttavia nessuna sanzione è prevista per le imprese che decideranno di non adeguarsi. Gli agriturismi dovranno attivarsi per valutare con gli istituti bancari i costi effettivi del servizio Pos (canone, commissioni, ecc.). A tale proposito c’è la possibilità per quelli associati a Terranostra di usufruire della convenzione attivata a suo tempo attraverso Creditagri.


In un momento di crisi economica diventa ancora più vitale gestire con oculatezza e trasparenza i fondi pubblici, che devono essere uno strumento efficace per sostenere le imprese nel difficile percorso per uscire dalla stagnazione. E’ questo il commento di Coldiretti Emilia Romagna alle indagini avviate dalla Guardia di Finanza sull’ipotesi di truffa aggravata nell’utilizzo di finanziamenti pubblici da parte del Cso, Centro servizi Ortofrutticoli di Ferrara. Nel commentare positivamente l’azione della Guardia di Finanza, Coldiretti auspica che venga fatta al più presto completa chiarezza sull’ipotesi di truffa, che distoglie finanziamenti importanti per tutta l’agricoltura emiliano romagnola, per fare anche pulizia in un settore dove spesso si affacciano troppi furbetti per mungere fondi pubblici. “Contrariamente a quanto comparso su alcuni giornali – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – Coldiretti regionale (e neppure quella provinciale di Ferrara) non è associata al

Cso. Non è nostro costume entrare in una compagine sociale i cui amministratori votino un presidente che, in passato, come amministratore di cooperative, ha patteggiato una condanna per appropriazione indebita di finanziamenti pubblici erogati dal ministero delle Politiche agricole, con relativa restituzione del maltolto, pari a 326 mila euro. La nostra organizzazione – ha detto ancora Tonello – è da sempre impegnata contro la cattiva cooperazione e contro l’uso distorto di fondi

pubblici per finanziare il funzionamento di strutture ad essa collegate. Si tratta di un modo di operare che mette a rischio il reddito degli agricoltori e l’attività delle aziende agricole nascondendosi dietro i veli di un finto associazionismo nel quale, dietro alle ipocrite facciate di mutualità, si nascondono biechi interessi privati che spolpano le aziende oneste. Come Coldiretti – prosegue Tonello – abbiamo fatto del profilo etico e della centralità del socio il perno della nostra azione e per questo abbiamo costituito Uecoop, centrale cooperativa europea, per rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e delle comunità in cui le cooperative operano quotidianamente. La nuova centrale si è data un codice etico per cui ogni soggetto della cooperativa si impegna a conformare la propria condotta a comportamenti che non possano minare la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo”.

MAURO TONELLO CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DEI CONSORZI AGRARI D’ITALIA Mauro Tonello, codigorese, già presidente di Coldiretti Ferrara ed attuale presidente regionale di Coldiretti Emilia-Romagna e Vice Presidente nazionale dell’organizzazione, è stato confermato alla presidenza di Consorzi Agrari d’Italia (CAI), la holding che associa 24 Consorzi Agrari associati con 700 magazzini, 1,5 milioni di tonnellate di prodotti stoccati per un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro. Alla vicepresidenza rimane il direttore del Consorzio del Nord Est Pierluigi Guarise mentre la novità è la nomina a Consigliere delegato allo sviluppo industriale e agli affari finanziari di Federico Vecchioni. “Con questa nuova squadra, compatta e con chiare deleghe ripartiamo di slancio per proseguire nello sviluppo del nostro territorio tramite un efficace servizio alle imprese” afferma il presidente

Tonello. CAI vuole sempre essere di più uno strumento al servizio della vera agricoltura distintiva e piattaforma di integrazione tra agricoltura industria e distribuzione, e in tal senso si spiegano – precisa Tonello - le prime scelte del nuovo consiglio di Amministrazione. Affrontare la prossima campagna cerealicola, con un occhio all’ottima riforma della PAC che si sta delineando, lo sviluppo di una mangimistica totalmente italiana e OGM free, e la crescita di Fai (linea di prodotti Firmati dagli agricoltori Italiani promossi dalla Coldiretti) sono i primi obiettivi che vogliamo raggiungere per dare gambe al progetto della filiera agricola tutta italiana.” Un’apposita delega alle relazioni sindacali è stata attribuita all’avv. Gaetano Varano.

SINDACATO

INDAGINE C.S.O., FARE CHIAREZZA ED ELIMINARE CATTIVO ASSOCIAZIONISMO

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DONNE IMPRESA: INIZIATIVE "MADE IN FE"

DONNE IMPRESA

Le nostre imprenditrici in prima fila nell'animazione e promozione del territorio e dei prodotti ferraresi all'insegna del contatto con i cittadini

GIOVEDI’ 22 MAGGIO: LA FESTA DI CAMPAGNA AMICA CON LE SCUOLE All’agriturismo Ca Nova di Ro Ferrarese oltre 250 ragazzi per la premiazione del concorso “Prodotti a Regola d’Arte. Dalla nostra terra i capolavori del gusto”, che ha visto la partecipazione delle scuole primarie ferraresi nell’abbinamento gustoso tra prodotti agricoli e arte, nella declinazione che per l'anno scolastico appena concluso Coldiretti Emilia-Romagna ha voluto proporre alle istituzioni scolastiche regionali. In provincia di Ferrara sono state una ventina le scuole primarie che hanno partecipato al percorso educativo e di attività di Coldiretti Ferrara, sviluppato con il prezioso apporto di idee ed entusiasmo di Donne Impresa. Presso gli spazi verdi, a due passi dalla golena del Po e dal Mulino del Po, la giornata finale del progetto 2013/2014, che ha ottenuto il patrocinio della Camera di Commercio di Ferrara e del Comune di Ro, sono state premiate le classi in rappresentanza di tutte le scuole che hanno elaborato con diverse modalità il tema dell’anno, ovvero il connubio storico ed attuale tra i prodotti della terra e l’arte, sintetizzato dalla definizione dei “capolavori del gusto”. E così dopo la parte istituzionale, con i saluti del Sindaco di Ro, Filippo Parisini e dell'Assessore all'agricoltura della Provincia di Ferrara, Stefano Calderoni, e la consegna dei premi da parte del Presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli e della rappresentante di Donne Impresa Ferrara, Monia dalla Libera, i ragazzi hanno potuto concludere la giornata con alcune proposte di attività tra il bosco dell’area golenale in collaborazio-

ne con la Guardia Forestale, ed il Mulino sul Po, oltre che in agriturismo con la realizzazione di disegni a tema, prima di una gustosa e salutare merenda “a km zero”, preparata da Andrea e Sabrina Tasca, i titolari dell’Agriturismo , a suggello di un momento di festa per tutti i partecipanti, vincitori e no, alla scoperta della campagna e dei suoi tesori.

LE CLASSI VINCITRICI: 1° POSTO Scuola Primaria di Gallo - classe 4a “AVANTI UN AGLIO” 2° POSTO Scuola Primaria di Pontegradella - classe 3a “L’AGRICOLTURA INCONTRA L’ARTE” 3° POSTO Scuola Primaria di Argenta - classe 2a C “C’ERA UNA VOLTA LA ZUCCA VIOLINA” Scuola Primaria di Berra - classe 4a “PEARL S BUCK - SI AFFRONTA IL FUTURO CON IL PROPRIO PASSATO”

DOMENICA 25 MAGGIO: DONNA E NATURA, QUELLO CHE NON TI ASPETTI DALLA CAMPAGNA. Agricoltura “da mangiare”, ma anche per curare il lato estetico e la bellezza, sia esteriore che interiore: infatti mangiare bene significa anche stare in salute, così come dedicarsi alla cura delle piante e dei fiori contribuisce al benessere psichico, e comunque il contatto con il verde e la natura ci fa stare meglio. Partendo da queste considerazioni, e nello spirito di offrire sempre occasioni di contatto tra città e campagna, tra curiosità e prodotti del territorio, Donne Impresa Coldiretti di Ferrara ha organizzato la prima edizione di “Donna e Natura”, un pomeriggio di “anteprima d’estate”, che si è svolta domenica 25 maggio a partire dalle 16


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dotti di bellezza, ma anche assaggi di agrigelato con frutta di stagione ed un aperitivo a km zero. E' stata anche l'occasione per esporre al pubblico gli elaborati del concorso proposto alle scuole primarie della

VENERDI' 13 GIUGNO PRODOTTI A REGOLA D'ARTE, CONCORSO PER ARTISTI FERRARESI Con la sapiente guida della gallerista Francesca Mariotti (L’altrove), si è tenuta lo scorso 13 giugno, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso pittorico “Prodotti a regola d’Arte”, proposta per la prima volta quest’anno da Coldiretti Ferrara nell’ambito delle attività di Campagna Amica. Una campagna “amica” in questa occasione degli artisti, in particolare dei pittori, che hanno raccolto l’opportunità di presentare opere ispirate alle campagne ed ai prodotti ferraresi, e che hanno avuto la possibilità di far conoscere i propri lavori con l’esposizione in Castello Estense all’imbarcadero tre, come cornice alla premiazione dei primi tre classificati dell’edizione 2014 del concorso. Alla presenza di molti dei pittori partecipanti, oltre che del presidente di Coldiretti Ferrara Sergio Gulinelli e del direttore Luigi Zepponi, con la rappresentante provinciale di Donne Impresa, Monia dalla Libera, e dell’assessore comunale Caterina Ferri, che ha portato il saluto del Comune di Ferrara, patrocinatore dell’iniziativa insieme a Provincia e Camera di Commercio, è stata proprio Francesca Mariotti a raccontare le opere esposte ed a comunicare i primi tre classificati, che si sono aggiudicati i premi previsti dal concorso. Al terzo posto si è classificato An-

nostra provincia “Prodotti a regola d’arte. Dalla nostra terra i capolavori del gusto”. Ringraziamo le aziende Dolcetti Dario, Garden Arcobaleno e Vini Zanatta per la collaborazione.

drea De Biaggi, con l’opera “la natura è tradizione”; al secondo posto Vanna Balboni, con “Bifora con natura morta” ed al primo posto, con l’opera “Dono d’Estate” Roberta Marconi. Nell’esprimere le congratulazioni dell’organizzazione per le opere presentate e per l’interesse degli artisti a questa proposta di Coldiretti, il presidente Sergio Gulinelli, non ha mancato di sottolineare come questa iniziativa rientri nelle attività dell’associazione per la promozione dei prodotti e del territorio, anche dal punto di vista culturale e della diffusione delle nostre eccellenze, che fanno del Made in Italy un valore assoluto per l’economia e la società italiane. La serata si è conclusa con assaggio di prodotti di stagione a cura dell’agriturismo “La Campanella di Benini Alessandro” e dell’azienda vitivinicola di Mirco Mariotti, ascoltando musica dal vivo con Deborah Bontempi ed i suoi musicisti nel loggiato del cortile del castello.

DONNE IMPRESA

e sino alle 20, nel chiostro di San Paolo, nel centro cittadino di Ferrara. “I ferraresi hanno avuto la possibilità – racconta Monia Dalla Libera, la rappresentante provinciale delle imprese femminili di Coldiretti – di trovare alcuni prodotti che arrivano dalle nostre campagne assumendo però una destinazione non solo alimentare, ma anzi di diversificazione produttiva con trasformazione in prodotti per la cura del corpo, in creme, shampoo, profumi…. L’iniziativa punta a far scoprire ciò che dai campi, dalle aziende agricole, possiamo poi trovare in contesti che non sempre colleghiamo con il settore agricoli. Nel chiostro – conclude Monia – sono state allestite aree con piante e fiori, cosmetici, olii e pro-


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GRAZIE A COLDIRETTI ESONERO DAL SISTRI PER L'AGRICOLTURA

SINDACALE

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che esonera dagli adempimenti di tracciabilità dei rifiuti le imprese agricole, purchè aderenti ad un sistema organizzato di raccolta. In arrivo le indicazioni operative per la cancellazione dal sistema e comunque non è più dovuto nessun contributo al SISTRI. È stato confermato l'esonero dall'obbligo di iscrizione al sistema di tracciabilità dei rifiuti per le imprese agricole, da tempo sollecitato da Coldiretti in tutte le competenti sedi istituzionali. Il Ministro dell'Ambiente ha firmato il decreto ministeriale che, in attuazione dell'articolo 188 ter del decreto legislativo n.152/06, contiene la specificazione delle categorie di soggetti obbligati all'adesione al Sistri. Il decreto prevede inoltre, per le imprese iscritte, lo slittamento dei termini per il pagamento del contributo annuale dal 30 aprile al 30 giugno. In merito all’adesione, per le diverse categorie, il decreto prevede un obbligo di iscrizione e di utilizzo del Sistri limitatamente agli enti ed alle imprese che abbiano più di dieci dipendenti. Con specifico riferimento alle imprese agricole ed alle imprese della pesca e dell'acquacoltura iscritte nell'albo speciale delle imprese agricole è previsto un esonero dall'obbligo di adesione al sistema di tracciabilità, a prescindere dal numero dei dipendenti dell'impresa, quando i rifiuti vengano conferiti nell'ambito di un circuito organizzato di raccolta. Si ricorda che il codice ambientale definisce circuito organizzato di raccolta un sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. Rientrano nella medesima nozione anche i sistemi

di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi previsti dal codice ambientale per la raccolta di determinati rifiuti (ad esempio, polielilene, oli, batterie, imballaggi, ecc). All’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione. Pertanto, al fine di beneficiare del regime di esonero, l’imprenditore agricolo deve preventivamente aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da Coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali. Il decreto firmato dal Ministro (che verrà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale), non disciplina le procedure per la cancellazione dal sistema delle imprese che si fossero iscritte sulla base delle disposizioni previgenti. Tali chiarimenti dovranno essere forniti nell’ambito dei futuri lavori, anche considerata la necessità di completa riscrittura della normativa di riferimento e di tutte le altre procedure. Parallelamente, nel valutare molto positivamente il risultato raggiunto ed il percorso avviato finalizzato ad assicurare una maggiore proporzionalità ed adeguatezza nell’applicazione del sistema di tracciabilità, si resta in attesa delle semplificazioni che dovranno essere applicate alle imprese eventualmente iscritte.


AGRIFIDI: ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO UNIFICATO

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Si è tenuta lo scorso 30 giugno l’assemblea generale che ha eletto il nuovo consiglio del consorzio fidi unico tra le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, e che è composto da 4 consiglieri per ognuna delle tre province, in rappresentanza delle quattro organizzazioni agricole che hanno sottoscritto l’accordo per l’accorpamento e l’unificazione delle precedenti tre realtà operanti a favore del settore agricolo. Si potrà ora aprire la stagione delle nuove convenzione, sia con le banche presenti nelle tre province, sia con altri soggetti (Regione, ISMEA, Camere di Commercio, singoli Comuni) per confermare l’operatività esistente, che non si è mai interrotta, nonostante le difficoltà pratiche di lavorare mantenendo i pre esistenti programmi operativi, con la conferma delle convenzioni valide recipro-

camente nei tre territorio, e sistemi di lavoro non del tutto omogenei, e soprattutto per impostare nuove opportunità di garanzia e di accesso al credito per gli associati. E’ bene ricordare che sono state istituite le sezioni territoriali, con un consigliere referente, e con personale dedicato, che continueranno

ad essere l’interfaccia locale tra le organizzazioni ed imprese nei confronti del consorzio fidi unificato, oltre che il punto operativo per banche ed istituzioni. Il nuovo Consiglio: Domenico Muraro, Alessandro

Beltrami, Nicola Buscaroli, Maurizio Carlotti, Marcello Vezzani, Antenore Cervi, Giovanni Gobetti, Lorenzo Melioli, Francesco Romano, Lorella Ansaloni, Paolo Caselli, Roberto Rustichelli. Il collegio sindacale è composto da Renato Nave, Paolo Calvi di Coenzo, Luca Altomonte, Deanna Ferrari, Stefano Prampolini. Ogni area territoriale avrà inoltre un comitato tecnico di valutazione delle pratiche e di supporto ai consiglieri. Per Ferrara sono stati indicati quali effettivi e supplenti (tra parentesi): Guido Garbellini (Claudio Bellettini), Riccardo Casotti (Alessandro Ballarini), Luca Simoni (Giuliano Paganini) e William Albertin (Mario Montanari). Riccardo Casotti Capo Area Sindacale

C.A.S.A. MESOLA: VINCE LA LISTA COLDIRETTI

Raccolta una maggioranza schiacciante di voti per il rinnovo del consiglio di una delle principali strutture associative del basso ferrarese. Una realtà importante quella della cooperativa CASA Mesola, struttura leader per produzione e commercializzazione di alcune delle colture più tipiche del basso ferrarese: asparagi (IGP), carote, radicchio ed altre orticole in particolare, i cui soci hanno dato fiducia alla lista composta da soci Coldiretti. Il rinnovo cariche si è svolto sabato 31 maggio, ed ha visto una importante affermazione della lista Coldiretti, che ha raccolto moltissimi consensi (oltre trenta i voti

di preferenza di distacco dal più votato dell’altra lista) e che si appresta a guidare la cooperativa per il prossimo triennio (il terzo consecutivo). Questi i nominativi dei nei eletti consiglieri: Michele Mangolini, Licia Benazzi, Paolo Barboni, Daniele Massarenti, Michele Buttini, Gabriele Zanellati e Ivan Crivellari. Riccardo Casotti Capo Area Sindacale

SINDACALE

L'assemblea generale dei soci del 30 giugno ha sancito la nascita della gestione unica del Confidi unico di Modena, Reggio-Emilia e Ferrara. Rimane la sezione territoriale in ogni provincia, con un proprio delegato che sarà anche il punto di riferimento per i soci.


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FINALMENTE OPERAZIONE VERITÀ SUI NITRATI

SINDACALE

Positivo incontro Ministro Agricoltura/Regioni del bacino del Po. Ora ridefinire le aree vulnerabili con criteri oggettivi e non penalizzanti Si è fatta finalmente quell’operazione verità da tempo auspicata sulla vicenda nitrati e sulle lacune e falsificazioni nell’attribuzione alla zootecnia della responsabilità esclusiva di inquinamento delle acque. E’ quanto afferma il presidente Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, nel commentare la riunione al Ministero dell’Agricoltura d’intesa con le regioni del bacino idrico del Po, congiuntamente con l’Amministrazione dell’Ambiente. Risulta ormai chiarito anche dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) come il coinvolgimento della fonte zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o, quantomeno, minimo, mentre - sottolinea Coldiretti - assume un diverso peso il contributo di altre sorgenti. Se in Europa i dati ufficiali forniti dalla Commissione confermano come tra i paesi in cui le concentrazioni massime registrate di nitrati nelle acque attribuiscono alla Germania il ruolo di Paese maggior inquinatore a causa di un modello zootecnico intensivo, nel nostro Paese – continua Coldiretti - occorre ricercare fuori dall’agricoltura le cause del deterioramento della qualità delle acque, così come già l’accordo del 2011 della Conferenza Stato Regioni aveva intuito avviando la realizzazione di nuovi studi sulla natura e l’origine del superamento dei valori soglia. Occorre, dunque, apprezzare - precisa la Coldiretti - il lavoro del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina insieme al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che, grazie anche alla fattiva collaborazione del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, e dell’assessore all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, hanno rappresen-

tato l’ineludibile necessità di avviare già a partire dal Consiglio europeo dei Ministri dell’ambiente previsto a Creta nel prossimo luglio la revisione del perimetro delle aree vulnerabili. “E’ una buona notizia per gli agricoltori ferraresi – commenta Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – che si aggiunge alla ricerca effettuata dalla provincia di Ferrara con la nostra Università e che aveva già fornito dati interessanti per la ridefinizione di area vulnerabile dell’intero territorio ferrarese. Occorre ora fare in modo che i dati scientifici siano utilizzati appieno per riconoscere i veri ambiti in cui i limiti previsti siano applicati e quelli dove sia possibile effettuare piani di concimazione alla pari con altre aree italiane, evitando di penalizzare i nostri agricoltori, pur nel rispetto dell’ambiente e della salubrità”. L’operazione potrà consentire di dare piena attuazione ai nuovi indirizzi di politica agricola europea che hanno stabilito il rafforzamento delle misure di sostegno al settore zootecnico che nel nostro Paese risulta organizzato con modalità sostenibili per la diffusione sul territorio e la complementarietà con la produzione di alimenti tipici e di qualità. È chiaro che, una volta risolto il problema della delimitazione delle zone geografiche, rimuovendo le ingiuste accuse agli imprenditori agricoli sarà anche possibile - conclude la Coldiretti - introdurre già a partire dal decreto di revisione degli effluenti alcune semplificazioni, con particolare riguardo ai periodi temporali di spandimento oltre che di valorizzazione del digestato proveniente dal trattamento degli stessi reflui zootecnici aziendali.

RILEVAZIONI PREZZI FRUTTA 2014 Sono riprese da mercoledì 16 luglio alle ore 21 presso la sala conferenze della sede provinciale Coldiretti-Unione Agricoltori di Ferrara, in Via Bologna, 637, le serate dedicate alle informazioni sulla frutta del territorio (produzioni, quotazioni di mercato, ecc.). Chi è interessato a ricevere informazioni tramite SMS, può rivolgersi al proprio ufficio zona per chiarimenti ed attivazione del servizio.


Il progetto ZeoLIFE (LIFE+10 ENV/IT/000321 (vedi articolo del numero precedente dell'Aratro) si propone di sperimentare un innovativo ciclo delle zeolititi che consenta di ridurre l’apporto fertirriguo e di conseguenza l’inquinamento da nitrati delle acque superficiali e di falda e lo sfruttamento della riserva idrica. L’efficacia delle zeolititi potassiche italiane in campo agronomico è nota in letteratura da molti anni, ma non era ancora stata testata direttamente in campo aperto.

La scelta delle quantità di zeolitite sia arricchita in ammonio che allo stato naturale da addizionare e le strategie di riduzione di fertilizzante sono state valutate preliminarmente attraverso una serie di esperimenti in serra, condotti da Aprile ad Ottobre 2012 presso il centro operativo di CRSA-Medingegneria, a Marina di Ravenna. Gli esperimenti in serra. Sono stati realizzati due cicli di coltivazione, entrambe su mais (Cisco Class 300), il primo dei quali aveva come scopo primario quello di individuare la quantità minima ottimale di zeolitite (sia caricata che naturale) da addizionare nel campo sperimentale, mentre il secondo quello di stabilire le possibili riduzioni di fertilizzante. Nel primo esperimento si è utilizzato il terreno

del campo sperimentale del progetto (periferia di Codigoro), un limo argilloso con un contenuto medio-alto di nutrienti. I risultati hanno permesso di stabilire che 50-70 ton/ha di zeolitite caricata fossero sufficienti per la prova in campo aperto. Nel secondo ciclo di coltivazione sperimentale si è scelto di limitare il più possibile il numero delle variabili per la valutazione dell’influenza della zeolitite sulla riduzione del fertilizzante, utilizzando un substrato neutro (sabbia silicea del Po e torba in proporzioni uguali); una sola tesi (T5) ha riutilizzato il suolo della precedente tesi T2 per simulare gli effetti di un secondo anno di coltivazione (Tabella 1). Le quantità di azoto si sono attenute a quantitativi idonei per il rispetto dei limiti imposti dalla Regione Emilia-Romagna, apportando 240 kg/ ha di N nel controllo e riducendo del 30, del 50 e del 70 % il quantitativo rispettivamente in T1, T2 e T3. L’esperimento, durato 73 giorni, ha visto un tasso di crescita della biomassa aerea e uno sviluppo radicale maggiori per tutte le tesi addizionate con zeolitite caricata, e massima in quella con il suolo riutilizzato dal secondo esperimento (T5); i tassi di crescita più bassi si sono ottenuti nel controllo e nella tesi con zeolitite naturale (T4). Il controllo, T1, T2 e T3 mostravano una maggiore attività fotosintetica (30-25 mmol/m2/s CO2) e indice SPAD (37-27) rispetto alle altre tesi (18-10 mmol/ m2/s CO2 e 20-14, rispettivamente). Il contenuto di macronutrienti delle foglie (N, P, S, Ca, Mg, K, Na) è risultato simile o leggermente superiore al controllo in tutte le tesi ad eccezione dell’azoto, nettamente più elevato in T1, T2 e T3 (> 2,5 %)

Innovazione

PROGETTO ZEOLIFE: I RISULTATI DEL PRIMO ANNO DI COLTIVAZIONE SPERIMENTALE

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Innovazione

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rispetto al controllo (circa 1 %). La valutazione di tutti i dati, effettuata mediante un processo di ranking pesato, ha indicato come scelta migliore la riduzione del 50% dell’apporto di fertilizzanti nel caso di addizione di zeolitite caricata e del 30% ove si utilizzi zeolitite allo stato naturale. La prima prova in campo aperto. I risultati dei due cicli di coltivazione in serra hanno portato alla organizzazione della prova in campo aperto per l’anno agronomico 2012-2013 (Fig. 1). Le parcelle 1, 4 (1,5 ha) e 6 (0,6 ha) sono di controllo; la parcella 2 (0,5 ha) è stata addizionata con 70 ton/ha di zeolitite caricata ad ammonio; le parcelle 3 e 5 (1 ha) sono state addizionate rispettivamente con 50 e 150 ton/ ha di zeolitite naturale. Ciascuna parcella è stata dotata di una stazione di monitoraggio permanente per controllare il livello e la composizione dell’acqua di falda, il contenuto volumetrico d’acqua nel suolo e il suo chimi-

Trattamento Controllo Tipo Sabbia + di suolo torba

smo. Il controllo della quantità e della composizione dell’acqua superficiale immessa dal campo nel sistema idrico circostante è stato effettuato raccogliendo campioni dell’acqua in uscita dal sistema di subirrigazione durante la stagione piovosa. L’analisi dell’azoto totale e dei macro e micronutrienti presenti nel suolo è stata realizzata con periodici campionamenti fino a 150 cm di profondità. Una varietà di sorgo da granella è stata scelta dall’azienda agricola ospitante per il primo anno di coltivazione sperimentale. La prima fertilizzazione è stata apportata in modo uguale per tutte le parcella in contemporanea alla semina, avvenuta il 9 maggio 2013, utilizzando fosfato biammonico 18 % N, per un totale di 21.6 kg di N per ha. La seconda fertilizzazione è stata fatta il 3 giugno, con Urea 46 % N. Sulla parcelle di controllo è stata apportata una quantità di concime tale da arrivare al MAS per il

sorgo, pari a 170 kg di N per ha. Sulla parcelle 3 e 5 il quantitativo è stato ridotto del 30 %, e sulla parcella 2 del 50 %, come previsto dalle prove in serra. La stagione particolarmente mite e piovosa non ha reso necessaria l’irrigazione artificiale. Al momento del raccolto, il 23 settembre, la produzione di granella è stata pesata per ciascuna parcella: in quella trattata con zeolitite caricata ad ammonio si è ottenuto un aumento di resa del 14 % mentre in entrambe le parcelle addizionate con zeolitite naturale l’aumento è stato del 4 % rispetto ai controlli. Notevoli anche i riscontri per quel che riguarda i vantaggi ambientali: nell’acqua interstiziale delle parcelle 2, 3 e 5 la concentrazione di nitrati è risultata inferiore dell’11, del 35 e del 49 % rispetto ai controlli, e nelle acque in uscita dai dreni si è riscontrata una diminuzione media del 33% rispetto alle parcelle coltivate in modo tradizionale.

T1 Sabbia + torba

T2 Sabbia + torba

T3 Sabbia + torba

T4 Sabbia + torba

T5 Limo argilloso

T6 Sabbia + torba

Quantità di zeolitite caricata

Nessuna

5 kg/m2 (50 ton/ ha)

5 kg/m2 (50 ton/ ha)

5 kg/m2 (50 ton/ ha)

Nessuna

5 kg/m2 (50 ton/ ha)

3 kg/m2 (30 ton/ ha)

Quantità di zeolitite naturale

Nessuna

Nessuna

Nessuna

Nessuna

5 kg/m2 (50 ton/ ha)

Nessuna

Nessuna

Quantità di 240 kg N/ 189 kg N/ 135 kg N/ 81 kg N/ 189 kg N/ 135 kg N/ Complefertilizzante ha (100%) ha (70%) ha (50%) ha (30%) ha (70%) ha (50%) mentare a (Urea) 270 kg N/ ha Tabella 1: Set up del secondo ciclo di coltivazione in serra


microfiltrata diretIl Comitato Olimpitamente dal CADF. co Locale (C.O.L.) E in fine, al parco di Ostellato, libeurbano di Ostellato, ra associazione no si è realizzato con profit creata da vola piantumazione di lenterose persone più alberi per ogni con lo scopo di propaese partecipanmuovere lo sport te, “Il bosco dell' nei giovani del terOlimpiade”,con ritorio, quest’ anno relativa targhetta a insieme all’assessoricordare l'evento, rato allo sport del un atto simbolico Comune di Ostelper cercare almelato ha organizzato no in minima parte le “Olimpiadi dei di compensare le ragazzi”, una delle manifestazioni più Podio della gara simbolo dell’olimpiade “Rubabandiera”. Oro Ostellato, Argento emissioni di CO2 prodotte dalla maattese dell'anno, nel Molinella e Bronzo Santa Maria Codifiume. nifestazione. settore della proconcorre per conquistare la sede delle Il C.O.L. di Ostellato e l’assessorato mozione allo sport giovanile. gare, il Comitato Olimpico di Ostellaallo Sport del Comune di Ostellato, A partire dal 1986, la tradizione si rito si è aggiudicato l’assegnazione di hanno creduto fortemente in questa pete ogni anno in un paese diverso, questa manifestazione per aver premanifestazione e nell’importanza di ma quella di quest’anno è stata una sentato un progetto basato sull’ uniofar crescere i giovani con lo sport , edizione da record, la partecipazione tra sport e ambiente. Lo sport deve soprattutto in un epoca in cui, il temne di circa 1800 bambini dai 6 ai 14 essere integrato con l'ambiente del po che i nostri ragazzi dedicano alle anni,accompagnati dalle loro famiglie con una presenza totale, nei tre giorni luogo, con la sua cultura, con la sua attività sportive ed al gioco “vero” è della manifestazione, di circa 4500- comunità per esaltarne il profilo so- sempre meno, in quanto influenza5000 persone. Hanno gareggiato in ciale basato sul coinvolgimento della ti da attività assai poco formative. E’ importante che imparino a gareggiare rappresentanza di 26 paesi delle pro- collettività locale. vince di Bologna e Ferrara in un area Lo sport deve inoltre integrarsi con la in modo sano , leale e a stringere la che va da Goro fino a Copparo, da San natura rispettarla ed esaltare il concet- mano al loro avversario in carne ed Bartolomeo in Bosco fino a Baricella e to di eco-sostenibilità. L’ obiettivo del ossa e non virtualmente. Molinella, da Santa Maria Codifiume C.O.L. è stato quello di diminuire l'im- E’ servito veramente tanto impegno fino ad Argenta passando ovviamente patto ambientale della manifestazione e tanta responsabilità, per creare dal e promuovere la cultura del rispetto nulla questo importante momento di per Ostellato. Sono state assegnate oltre 630 meda- per l'ambiente. Questo è stato possibi- solidarietà, amicizia, sport, ma sopratglie, relative alle oltre 26 specialità in le con una serie di accorgimenti: gare tutto felicità, divertimento e diffusione elenco tra gare sportive e attività lu- a tema (percorso ambientale), si è rac- di vera cultura sportiva. Tutto questo dico-motorie individuali e di squadra. colto in modo differenziato ogni tipo è stato possibile grazie ai numerosi Sede delle gare sono state il campo di rifiuto originato grazie ad AREA, i gruppi di volontariato locale, circa sportivo, le Vallette di Ostellato, l’area prodotti a km 0 per i punti di ristoro e 250 persone hanno contribuito alla reverde a lato del Museo del Territorio la merenda con frutta di stagione sono alizzazione di tutta la manifestazione. e posto d’onore è stato dato al paese stati forniti da associati Coldiretti, si La XXIX edizione delle Olimpiadi dei e alla sua piazza dove si è svolta la è utilizzato materiale biocompatibile, ragazzi si è conclusa lunedì 2 giugno sfilata inaugurale delle squadre , l’arri- evitando la plastica, per la distribu- alle 22:00 con una emozionante cerivo delle Fiaccola Olimpica e le prime zione di cibi e bevande, si è ridotto il monia, tutte le squadre sono scese in consumo di acqua in bottiglie di pla- campo sfilando per l’ultima volta porgare. Come in una vera olimpiade dove si stica con la fornitura di acqua potabile tando i loro stemmi e le loro bandie-

CAMPAGNA AMICA

EDIZIONE RECORD PER LA XXIX OLIMPIADE DEI RAGAZZI AD OSTELLATO

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CAMPAGNA AMICA

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re, è stato suonato l’inno ufficiale dei giochi. Dopo il saluto e i ringraziamenti del sindaco Andrea Marchi uno stupendo spettacolo pirotecnico ha chiuso i giochi. Dando uno sguardo al medagliere finale, Molinella, Portomaggiore e Copparo come sempre si sono piazzati ai primi tre posti, ma con grande soddisfazio- Serata inaugurale il Sindaco di Ostellato Andrea Marchi tiene la ne le due squadre locali bandiera dell’Olimpiade con alcuni ragazzi della squadra locale.

IL MEDAGLIERE Oro 28 14 14 11 8 8 5 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 0 0

Argento Bronzo Paese 17 11 Molinella 23 17 Portomaggiore 10 7 Copparo 7 14 Ostellato 3 8 Gaibanella 3 8 Voghiera 4 8 Mesola 3 8 Iolanda di Savoia 2 6 Consandolo 2 4 Baricella 1 1 San Bartolomeo in Bosco 4 5 Goro 3 6 Cona Quartesana 3 3 Migliarino 2 3 Baura 1 4 San Martino in Argine 8 5 San Pietro Capofiume 7 4 Gambulaga 6 8 Santa Maria Codifiume 6 6 San Nicolò 5 4 Masi Torello 4 3 Ospital Monacale 3 6 Le Vallette 3 3 Massafiscaglia 3 3 Fossanova San Marco 2 2 Argenta

Iscritti 113 115 68 80 63 43 73 51 55 38 30 56 57 64 50 26 44 35 56 66 53 17 80 43 29 29

Ostellato e Le Vallette insieme hanno portato a casa 13 ori, 10 argenti e 20 bronzi. L’appuntamento ora è per la prossima edizione, la XXX, che si svolgerà a Santa Maria Codifiume. La fiaccola proseguirà la sua maratona tra i paesi, portando con sé solo i valori veri dello sport “sano”. C.O.L. Ostellato

Coldiretti Portomaggiore, sempre attivi sul territorio La zona di Portomaggiore si conferma vivace ed attiva, sia per le tematiche sindacali ed organizzative delle sezioni, sia per le iniziative che coinvolgono le imprese del territorio e le istituzioni locali. Nelle foto che seguono, facciamo menzione della partecipazione all'edizione di primavera

della Festa dell'Agricoltura di Portomaggiore, con la presenza delle aziende Dario Dolcetti e Migliari Roberto e Alberto, oltre che dello stand di rappresentanza di Coldiretti, e dell'attività di animazione fatta presso la scuola materna Colombani Navarra di Ostellato.


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Appena concluso l’iter di presentazione della domanda unica 2014 , vediamo insieme a che punto è la discussione relativa alle ultime decisioni che andranno a definire i regolamenti attuativi che comporranno la nuova programmazione che ci accompagnerà fino al 2020 . Di seguito le scelte che sono state definite e divulgate dal ministero con un documento rilasciato dal dipartimento delle politiche agricole : Agricoltore Attivo definizione di seguito meglio descritta Italia Regione Unica, definendo che tutti i pagamenti diretti negli anni raggiungeranno una media uguale per tutta Italia di circa 300 €. Convergenza interna parziale metodo "irlandese", dove vengono definite anche i limiti di calo e di

definito dal pagato 2014, viene definito con questo passaggio, infatti verrà utilizzato il pagamento della DU 2014 per determinare il valore dei nuovi, certo una parte di esso non tutto. Limite minimo di 250 € per accesso alla nuova domanda: viene innalzato il limite minimo di accesso per le domande da 100 € a 250 €. Aiuti accoppiati definiti all'11% del plafond nazionale, a beneficio di una maggiore percentuale di calcolo del pagamento di base che sostituirà i titoli storici (di seguito la tabella con i premi) 1% del plafond nazionale per gli aiuti ai giovani, non stiamo parlando dell’aiuto al primo insediamento, bensì un aiuto in più all’ettaro alle aziende che risponderanno ai requisiti di "giovane". 21% del plafond nazionale per la riserva Le scelte ancora da fare nelle prossime settimane (entro il 01/08/2014): • • • •

crescita del valore dei nuovi titoli fino ad arrivare al 2019 dove avremo un allineamento parziale mantenendo i paletti calo max del 30% per le aziende che partono con valori superiori alla media , e aumento di max 60% per le aziende che partono con un valore inferiore alla media . Valore del greening, calcolato come percentuale di ciascun titolo. No al pagamento redistributivo, a beneficio di una maggiore percentuale di calcolo del pagamento di base che sostituirà i titoli storici No al pagamento per aree svantaggiate, a beneficio di una maggiore percentuale di calcolo del pagamento di base che sostituirà i titoli storici, gli aiuti per le aree svantaggiate verranno discussi sul PSR. Saranno ammissibili tutte le superfici agricole, la fissazione nel 2015 metterà in gioco ogni superficie coltivata. Calcolo del valore dei nuovi pagamenti di base

• • •

Dimensione minima aziendale per i “nuovi entranti Attivita’ agricola “ minima “ Applicazione di possibili coefficienti di riduzione per le superfici a pascolo Limite massimo dei valori unitari dei titoli per ettaro Schema per il regime dei “piccoli agricoltori” Scelte relative all’applicazione del greening Limiti chilometrici all’utilizzo dei titoli, per evitare speculazioni fondiarie

Agricoltore Attivo Si considera agricoltore attivo quell’impresa che soddisfa uno dei seguenti requisiti : • Iscrizione INPS come coltivatore diretto , imprenditore agricolo professionale , colono o mezzadro • Partita IVA attiva in campo agricolo con dichiarazione annuale IVA per le zone di pianura • Partita IVA attiva in campo agricolo per le zone di svantaggiate e / o montagna • Aziende che percepiscono aiuti diretti per un ammontare entro i 5.000 € per le zone svantaggiate e/o di montagna • Aziende che percepiscono aiuti diretti per un ammontare entro i 1.250 € per le zone di pianura

C.A.A.

LE TAPPE DELLA NUOVA P.A.C.


Viene definito ed allargato anche l’elenco degli esclusi , la famosa “ black list “ , di seguito vi riporto le situazioni che non potranno beneficiare degli aiuti • Persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione creditizia ( banche e finanziarie ) • Persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale • Società per azioni , cooperative e mutue assicurazioni che svolgono attività di assicurazione e/o di riassicurazione

• Pubblica Amministrazione , fatta eccezione per gli enti che effettuano la formazione o sperimentazione in campo agricolo • Aeroporti • Servizi ferroviari • Impianti idrici • Servizi immobiliari , terreni sportivi • Aree ricreative permanenti ACCOPPIATO ecco i premi accoppiati che verranno liquidati nella nuova PAC:

C.A.A.

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(*) Misura attualmente fuori previsione (**) Misura eliminata Noi continueremo i nostri incontri sul territorio per incontrare quante più aziende e per entrare insieme a loro nei nuovi ragionamenti , con cui avremmo a che fare dal prossimo anno , nel contempo vi aspettiamo nei nostri uffici dove potrete comunque cercare

le risposte ai vostri dubbi , in maniera da conoscere meglio tutti insieme il delinearsi della nuova programmazione. Alessandra Mariotti Responsabile C.A.A. Provinciale


Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1107/2009 relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive 79/117/ CEE e 91/414/CEE, nonche' del regolamento (CE) n. 547/2011 che attua il regolamento (CE) n. 1107/2009 per quanto concerne le prescrizioni in materia di etichettatura dei prodotti fitosanitari. Con Decreto Legislativo n. 69 del 17 aprile 2014 a firma del Presidente del Consiglio viene introdotto il regime sanzionatorio in riguardo alla violazione delle norme relative al reg. CE 1107/2009 , tale regolamento del 2009 disciplina l’immissione sul mercato dei prodotti fitofarmaci. Interessati da tale revisione non sono solo gli operatori addetti alla commercializzazione, ma anche gli addetti alla produzione, all’immagazzinaggio/stoccaggio oltre agli utilizzatori finali di tali prodotti, siano essi agricoltori oppure conto terzisti . Tale decreto delinea pesanti sanzioni che sono previste per punire un utilizzo scorretto dei prodotti fitofarmaci da parte degli agricoltori oppure contoterzisti; il comma 3 dell’art. 3 definisce le sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni ed indicazioni riportate in etichetta e riporta tali regimi sanzionatori: Sanzione amministrativa da 35.000 € a 100.000 €. La sanzione punisce gli agricoltori ed i contoterzisti e chiunque effettui un trattamento fitosanitario senza rispettare rigorosamente le modalità di impiego del

fitofarmaco riportate in etichetta, incluso il rispetto delle indicazioni relative all’adozione dei Dispositivi di Protezione Individuali impiegati per ridurre i rischi relativi alla salute dell’operatore che effettua il trattamento. Se il fatto è di particolare tenuità la sanzione scende, da 2.000 € a 20.000 €. Oltre alla sanzione pecuniaria è prevista la revoca del provvedimento che consente lo svolgimento dell’attività che ha dato causa all’illecito, quindi revoca del patentino per l’utilizzo. Per quanto riguarda gli operatori addetti all’immagazzinamento , all’impiego senza autorizzazione, senza il permesso al commercio parallelo del prodotto fitosanitario Saranno puniti l’immagazzinamento o impiego di un prodotto fitosanitario privo dell’autorizzazione all’immissione in commercio con una sanzione amministrativa da 15.000 € e 150.000 € , l’impiego di un prodotto fitosanitario privo del permesso al commercio parallelo da 15.000 € a 150.000 € Chi introduce nel territorio nazionale o impiega un prodotto fitosanitario anche se munito di autorizzazione che ha una formula diversa da quello autorizzato è punito con una sanzione da 15.000 € a 150.000 € . Se il fatto è di particolare tenuità per tutte le situazioni sopra riportate è prevista una sanzione ridotta che va da 1.000 € a 20.000 € . Anche in questo caso oltre alla sanzione pecuniaria è prevista la revoca del provvedimento che consente lo svolgimento dell’atti-

vità che ha dato causa all’illecito , quindi revoca del patentino per la vendita . Altra materia trattata da tale revisione tocca anche gli obblighi in relazione alla tolleranza per lo smaltimento delle scorte , infatti l’impiego delle scorte esistenti di prodotti fitosanitari in violazione del periodo di tolleranza stabilito dal Ministero della salute è punito con una sanzione amministrativa da 1.000 € a 10.000 € . Comma 1 dell’art.11 MANCATA TENUTA REGISTRO DI MOVIMENTAZIONE Il mancato rispetto dell’obbligo da parte dei fabbricanti, fornitori, distributori, importatori ed esportatori di fitofarmaci di tenuta e compilazione per 5 anni del registro con annotazione della movimentazione di tali prodotti di cui all’art. 67 del reg. CE1107/2009 è sanzionato con il pagamento da 3000 a 10.000 euro. Comma 1 dell’Art 15 Viene sanzionato il mancato rispetto da parte degli utilizzatori dell’obbligo di conservare correttamente i fitofarmaci secondo le indicazioni riportate in etichetta sanzione amministrativa da 1.000 a 6.500 € In questi casi non sarà applicata nessun altra sanzione oltre a quella pecuniaria sopra descritta. Come possiamo vedere le regole per quanto riguarda il settore ambiente sono sempre più stringenti per una necessità di Stato Membro di adeguarsi a quelli che sono i dettami europei Alessandra Mariotti Responsabile C.A.A. Provinciale

C.A.A.

COMMERCIO E UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI: NUOVA DISCIPLINA SANZIONI

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CHE COS'È LA DEMENZA

Notizie dal mondo della medicina

Intervista a cura del dr. Sergio Gullini

Prof. Giovanni Zuliani e Cecilia Soavi

La demenza è una condizione piuttosto frequente che interessa dall’1% al 5% della popolazione “anziana” (cioè sopra i 65 anni); durante la vecchiaia la sua prevalenza praticamente raddoppia ogni quattro anni, giungendo a una percentuale del 40% circa all’età di 90 anni (quasi un novantenne su due ne è affetto), per avere un’idea più chiara della malattia, ho voluto porre alcune domande al Prof. Giovanni Zuliani, Direttore della Medicina Interna Universitaria dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna, Ferrara e alla sua collaboratrice Cecilia Soavi, esperti riconosciuti a livello nazionale e internazionale: Che cosa è una demenza? Per demenza si intende, in termini generali, una condizione in cui una persona presenta una perdita progressiva di diverse funzioni cognitive come la memoria, l’orientamento, l’attenzione, ecc. Questo determina un declino delle capacità di gestire la propria vita con inevitabile perdita della autonomia. La demenza non rappresenta una singola malattia; infatti, con un quadro di demenza si possono manifestare in realtà diverse malattie come la malattia di Alzheimer (la forma di demenza più frequente), ma anche la demenza a corpi di Lewy o le demenze frontotemporali. Altre forme di demenza sono invece definite come “secondarie” in quanto la demenza compare come conseguenza di un’altra malattia come l’ictus (in questo caso si chiama demenza vascolare, la seconda per frequenza), l’idrocefalo normoteso, la carenza di alcune vitamine, ecc. Si preferisce quindi parlare di “demenze” e non di “demenza”. Come si manifesta la demenza dal punto di vista clinico? Solitamente il decorso è lento e progressivo, anche se in alcuni casi la malattia può evolvere in modo relativamente rapido (per esem-

pio nel caso di un ictus); mediamente i pazienti vivono 8-10 anni dopo la diagnosi. Inizialmente la demenza può manifestarsi in modo subdolo esordendo con piccoli problemi di memoria (che comunque sono molto frequenti anche negli anziani sani) o con una depressione. Tuttavia, deve essere sottolineato che in caso di demenza la memoria continua a peggiorare di mese in mese fino a compromettere irrimediabilmente la vita quotidiana. Il soggetto può porre più volte le stesse domande, perdersi in luoghi familiari, essere disorientato nel tempo (in che mese siamo?), nello spazio (dove ci troviamo?) e nella persona (chi è la persona che ho di fronte?). Successivamente il soggetto sembra molto cambiato nel carattere e arriva a trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e perfino l’alimentazione. Spesso i disturbi cognitivi compaiono alcuni anni prima che venga formulata dal medico una diagnosi di demenza e questo perché vengono scambiati (erroneamente!) con i cambiamenti che avvengono nel corso di un invecchiamento normale. Molto spesso la demenza si associa, nella sua evoluzione, a disturbi del comportamento come grave insonnia (il paziente dorme di giorno e sta sveglio di notte), agitazione, apatia, allucinazioni (il paziente vede cose che non esistono), vagabondaggio (il paziente esce di casa senza una meta precisa specie di notte), ecc. Come si fa la diagnosi di demenza? La diagnosi è fondamentalmente clinica e viene solitamente formulata da un Neurologo o da un Geriatra che visita il paziente, cerca di capire a fondo la sua storia clinica (come si comporta? da quanto tempo? come era prima?) e ne valuta le funzioni cognitive. Per fare questo sottopone il paziente ad una serie di test che valutano diverse funzioni del cervello (es. memoria, attenzione, capacità di giudicare, attenzione, ecc.) e cerca di capire se effettivamente è presente un deficit o meno. Inoltre, il medico richiede sempre degli esami del sangue (per escludere altre malattie che possono causare perdita di memoria) e si avvale di esami strumentali per visualizzare il cervello del paziente (TAC o Risonanza Magnetica Nucleare) o il suo funzionamento (SPECT o PET). Cosa significa deterioramento cognitivo lieve? Talvolta il medico identifica una situazione che è a


(basata su pasta, pane, riso, verdura e frutta, olio di oliva, poca carne e tanto pesce) e una regolare attività fisica sono in grado di ridurre il rischio di demenza. L’idea è quindi quella di condurre una vita “sana” da adulti in modo da ridurre il rischio di sviluppare una demenza da vecchi. Cosa posso fare se perdo la memoria? Bisogna ricordare che la perdita di memoria con l’invecchiamento (dove ho messo le chiavi della macchina? come si chiama l’amico di mio figlio?) entro certi limiti è normale. Tuttavia, se questo fenomeno ci preoccupa molto oppure interferisce con la nostra vita quotidiana, possiamo rivolgerci ad un centro specialistico senza alcun timore: ogni ritardo può solo peggiorare le cose. Prof. Sergio Gullini Responsabile sezione di Gastroenterologia Epatologia ed Endoscopia Digestiva di “Ferrara Day Surgery”

FERRARA Presidente dott. Sergio Gullini presso MCR - corso Isonzo, 53 - 44121 Ferrara Telefono 340.9780408 Fax 053437452 E-mail: s_anna7@unife.it

www.legatumoriferrara.org

SOSPESO IL SERVIZIO DI INFORMAZIONE MEDICA PRESSO AMBULATORIO COLDIRETTI Il servizio di informazione medica per la prevenzione e consigli sui corretti stili di vita ed alimentazione, partito a marzo scorso, presso la sede provinciale di Coldiretti Ferrara in via Bologna, in collaborazione con LILT, sarà sospeso per tutto il periodo estivo. La ripresa dell'attività è prevista a partire dal prossi-

mo mese di settembre. Gli interessati potranno quindi telefonare al numero del nostro centralino (0532/979711), che darà anche l’indicazione del medico presente quella settimana, oltre al giorno ed orario di apertura a tutti i cittadini.

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Notizie dal mondo della medicina

metà tra il soggetto normale e il soggetto demente; in altri termini, anche se sono presenti dei deficit cognitivi (di grado moderato) questi non impediscono al soggetto di condurre una vita normale. Questa condizione è importante da riconoscere in quanto in questi individui il rischio di demenza è superiore alla norma, anche se non tutti svilupperanno una demenza in futuro. Si può trattare la demenza? Purtroppo non esiste una terapia specifica della demenza; una volta che si è instaurato un danno cerebrale (con morte di cellule cerebrali in determinate zone del cervello) non si può tornare indietro. Tuttavia, le terapie che abbiamo oggi a disposizione possono rallentare significativamente il decorso della malattia (specie se la diagnosi è precoce) o stabilizzare le funzioni cognitive nel tempo. Queste terapie sono basate su farmaci che aumentano la concentrazione di acetilcolina nel cervello (es. Donepezil, Rivastigmina). Possiamo inoltre controllare i disturbi del comportamento con alcune modificazioni ambientali o gestionali, oppure con farmaci specifici (antipsicotici tipici o atipici). Si può prevenire la demenza? La vera causa delle demenze primarie (malattia di Alzheimer, demenza a corpi di Lewy) non è stata identificata. Invece, sono stati indentificati diversi “fattori di rischio”, cioè condizioni che aumentano il rischio di sviluppare sia demenza vascolare che malattia di Alzheimer. Tra questi molto importanti sono la scolarità (più si studia, più basso è il rischio), l’ipertensione arteriosa, il diabete, il colesterolo elevato, l’obesità e la sedentarietà. Per esempio, chi è obeso ha un rischio di demenza raddoppiato rispetto alla norma; chi ha studiato meno di 6 anni ha un rischio triplicato rispetto a chi ha studiato più di 10 anni. Al contrario, una dieta di tipo mediterraneo


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347/2708066 P/2 Vendo impianto di irrigazione soprachioma per frutteto completo di gomme, getti, valvole, per una superficie di 3 ettari. tubi lunghi 300 m, in perfetto stato. Per informazioni tel. ore pasti 348/6941034 (Valerio). P/3 Azienda agricola per cessata attività vende n. 1 autocarro pick-up Daewoo -Fso, collaudato, gomme nuove, meccanica buona, carrozzeria discreta, 4 posti + cassone, portata 700 kg, ottimo per azienda agricola, euro 750,00. Per informazioni tel. ore serali 333 2097435. P/4 Vendo carro raccolta Marchesi modello 170, 4 ruote motrici e sterzanti. Motore Intermotor a benzina con avviamento elettrico. Impianto ad aria per potatura, il tutto in buone condizioni. Tel. ore pasti 0532/1932927 (Luigi). P/5 Azienda agricola vende n. 1 sarchiatrice marca Kongskilde per mais, soia e barbabietola; n. 2 coppie di piccoli rimorchi per raccolta frutta, euro 500,00 a coppia (come nuovi); n. 2 rimorchi fissi senza sponde, portata q 50, com libretto di circolazione; scavapatate, costruzione artigianale, con porta bins; fresa Breviglieri a due elementi, trainata per mais e pomodoro. Per visionare gli attrezzi, solo la domenica mattina in azienda, Via Gigliola, 125 Bosco Mesola, tel. 0533/794131 (Adriano). Q/1 Vendesi autocarro Volkswagen 25J 20 245, portata 920 kg, immatricolazione anno 1990, revisiona-


in dotazione, anno immatricolazione 2004, ore lavorate 2339, (optional n. 4 gomme strette P: 8.3-42, A: 8.3/828, n. 2 gabbie). Per informazioni cell. 347/4009797 Q/5 Vendo rotante Maschio mod. Daino DS 2500 m 2,5; frangizolle m 2,5; estirpatore (stirpone) m 2,30; ruote strette complete di flangia (P: 8.3-42, A: 8.3/8-28); pompa Amiad inizione per fertirrigazione; gabbie n. 2. Per informazioni cell. 347/4009797. Q/6 Vendo trattrice Caterpillar D4D, completo di ruspa Angledozer + aratro Schiavina bivomere 14 q; spandiconcine Lely 500; erpice rotante Emi comp0leto gabbia rulli paker; fito-box nuovo; 2 rimorchi 50 q, uno fisso e uno ribaltabile. Tel. 347/5515137 Q/7 Cerco rullo a gabbie (non Parker) da 3 metri in buone condizioni, possibilmente di marca Moreni. Tel ore pasti 0533/601715 (Edmondo). Q/8 per riordino dotazione attrez-

GETTI IRRIGUI IN PROSSIMITA' LINEE ELETTRICHE, MANTENERE DISTANZA DI SICUREZZA In questo periodo in cui è normale utilizzare getti per l'irrigazione, è bene ricordare che l'uso improprio può essere pericoloso oltre che provocare interruzioni e disturbi nell'erogazione di energia elettrica. ENEL distribuzione ricorda che secondo le norme CEI "la vena continua del getto liquido non deve penetrare nella zona di guardia assegnata nell'intorno di ciascun conduttore o sub conduttore del fascio...". Nel caso delle linee MT dell'Emilia-Romagna, esercite a 15000 V, la distanza di guardia prescritta risulta essere pari ad un metro. Onde evitare situazioni di pericolo, con danni a persone, impianti e produzioni industriali, si chiede di evitare di dirigere il getto degli impianti verso le linee elettriche e comunque di valutare il rispetto della distanza di sicurezza.

Antonio Piazzi N. 13/6/1940 M. 18/4/2014

Alberto Zanellati N. 5/11/1948 M. 23/5/2014

zatura agricola causa terremoto del 2012, az. Agricola alto ferrarese, vende la seguente attrezzatura usata: fresa marca Dondi metri 2,70 con rullo a spuntoni, mezze gabbie per trattore tipo OM 850, gruppo aspirante per botte da liquame marca Garda, falciacondizionatrice Khun f 202 portata, motofalciatrice carrellata BCS, ranghinatore a 3 ruote Fort, botte diserbo Toselli da 20 q.Li con barra da 16 m. idraulica, gruppo irrigazione iscritto Uma motore Fiat 160 cv, pompa Caprari 3 giranti, trattore OM 850 2 rm con muletto e pinza per rotoballe altezza 5.20 M e guida retroversa, ranghinatore stellare a 5 stelle da sistemare, palo solleva attrezzi. Per contatti telefonare al 3356147066 Q/9 Cerco: estirpatore, 9 ancore, larghezza lavoro 2.30/2.50 mt circa; FIAT 315 normale. Tel. 347/9761892 Q/10 Ragazzo diplomato perito agrario cerca lavoro in azienda agricola, munito di patente B, patentino per acquisto ed utilizzo fitosanitari, patentino uso carrelli elevatori e muletti, disponibile per qualsiasi lavoro. Tel. cell. 338/9281190. R/1 Vendo rimorchio per trasporto bins marca Randazzo; portata q 120, 5x2,30, frenatura idraulica, anno 2013, ottime condizioni, euro 8.500 trattabili. Contattare Michele tel. 340/2253118. R/2 Vendesi carro semovente marca Poli, in ottime condizioni, sempre manutenzionato. Per informazioni tel. 335/5464459 (Roberto). R/3 Vendo rimorchio Mutti Amos ribaltabile trilaterale, portata complessiva 80 q; presenza di sponde e sovrasponde, il tutto in buone condizioni. Tel. 345/9030021 (Sergio). R/4 Vendo trattrice OM 750, anni 70, in buono stato. Tel. ore pasti 0533/819343. R/5 Vendo atomizzatore Tifone C VRT 32 AX 1000; motopompa per manichette; motore benzina CO.TI. EMME hp 14; pescaggio + mandata 30 tubi x 6m; pompa sommersa per pozzi. Tel. 0532/857441, oppure cell. 338/4653620. R/6 Vendo rotolone per irrigazione marca "OCMIS" e fresatrice a 6 file per bietole, soia e mais, marca COME3. Tel. 0532/712655 ore pasti.

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MERCATINO

to a Febbraio. Per informazioni tel. 0532/857441 - cell. 338/4653620. Q/2 Vendo pesa bascula su ruote, portata q 6; cisterna carburanti l 650, con sottostante vasca raccolta in acciaio; pompa sommersa l 300/ min. trifase; n. 2 rimorchi gommati in ferro, portata q 30; vibrocoltore Kongskilde supoer, m 2,50, con rulli e livella. Teo. 339/8462834. Q/3 Vendo sarchio a sei file (bietole/ soia/mais) con spandiconcime; archi in ferro zincato per serre di varie misure. Per informazioni chiamare il numero 338/5859132 Q/4 Vendo trattore SAME Dorado 85 VDT, 40 km/h turbo, cambio Agrishift 30 av + 15 rm con inversore, gomme 320/70 r 24 tm 700 Pirelli ant., 480/70 r30 tm 700 Pirelli post., sollevatore idraulico, sensore di posizione sollevatore, cabina originale con aria condizionata, pto 540/750/1000 gpm, ganci rapidi sui bracci, antifurto, filtro carboni attivi in dotazione, n. 6 zavorre kg 40 l'una


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NOTIZIE EPACA

EPACA

IMPORTO CONTRIBUTI CD/CM E IAP RELATIVI ALL’ANNO 2014 Con circolare n° 70 del 05.06.2014 l’INPS ha comunicato gli importi dei contributi 2014 dovuti rispettivamente da coltivatori diretti/mezzadri e imprenditori agricoli professionali, distinti per tipologia: maggiori di 21 anni, minori di 21 anni, ultrasessantacinquenni pensionati. IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI, MEZZADRI - ANNO 2014 Maggiori di 21 anni FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

Zone normali CD/CM € 2.788,64 € 3.425,20 € 4.061,77 € 4.698,33

Minori di 21 anni FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

Zone normali CD/CM € 2.669,28 € 3.266,06 € 3.862,84 € 4.459,62

Ultrasessantacinquenni Zone normali pensionati CD/CM FASCIA 1 € 1.782,31 FASCIA 2 € 2.100,60 FASCIA 3 € 2.418,88 FASCIA 4 € 2.737,16 Gli importi su indicati possono subire una riduzione del contributo INAIL, pari al 14,17% della quota a unità di € 768,50, nel caso in cui l’indice di gravità aziendale infortunistico risulti inferiore all’indice di gravità medio nazionale, così come previsto dalla Legge 147/2013 e descritto nelle circolari INAIL n. 32 del 01 luglio 2014 e n. 25 del 07 maggio 2014, e sarà applicabile nel triennio 2014/2016. Per queste aziende il contributo INAIL unitario è pari a € 659,60. IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAGLI IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI ANNO 2014 Maggiori di 21 anni FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

Zone normali IAP € 2.020,14 € 2.656,70 € 3.293,27 € 3.929,83

Minori di 21 anni

Zone normali IAP

FASCIA FASCIA FASCIA FASCIA

1 2 3 4

Ultrasessantacinquenni pensionati FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4

€ € € €

1.900,78 2.497,56 3.094,34 3.179,59 Zone normali IAP € 1.013,81 € 1.332,10 € 1.650,38 € 1.968,66

NUOVE PRESTAZIONI DI DISOCCUPAZIONE ASPI E MINI ASPI Con la legge n. 92 del 2012, la legge di riforma del lavoro, sono state introdotte, con decorrenza dal 1 gennaio 2013, due nuove forme di indennità di disoccupazione, l’Aspi e la mini Aspi. Le nuove prestazioni hanno interessato gli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla data del 1° gennaio 2013, ed hanno sostituito: l’ASPI le preesistenti indennità di disoccupazione non agricola ordinaria con requisiti normali e l’indennità di disoccupazione speciale edile oltre, a far tempo dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della legge n. 223/91. La mini ASPI invece ha sostituito la precedente indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti. Soggetti interessati Hanno diritto all’ indennità, tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata, i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. Gli interessati devono: 1- trovarsi in stato di disoccupazione, comprovato dalla presentazione dell’interessato presso il Centro per l’impiego nel cui territorio si trovi il proprio domicilio entro 90 giorni dal licenziamento, mentre la dichiarazione attestante l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa va resa nella domanda di prestazione. 2- lo stato di disoccupazione deve essere involontario, escludendo i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Per fruire dell’indennità di disoccupazione ASPI e mini Aspi, i lavoratori aventi diritto devono, pena la decadenza, presentare apposita domanda, esclusivamente in via telematica, entro il termine di due mesi dalla data di diritto della prestazione. Il termine di due mesi decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile,


ridotti ed è erogata per i nuovi eventi di disoccupazione che si siano verificati dal 1 gennaio 2013. Requisiti necessari Per poter fruire della nuova indennità di disoccupazione in vigore dal 1 gennaio 2013, la mini Aspi, occorre che il lavoratore possegga i seguenti requisiti: 1- sia in stato di disoccupazione, con l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa attestata sulla domanda, e comprovato dalla presentazione dell’interessato presso il Centro per l’impiego nel cui territorio risiede. 2- lo stato di disoccupazione deve essere involontario, escludendo tutti coloro il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. 3 - possa far valere almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa negli ultimi 12 mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, per la quale siano stati versati o siano dovuti contributi per l’assicurazione obbligatoria. La mini Aspi verrà corrisposta ogni mese per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo. Si ricorda che gli uffici provinciale e zonali del patronato EPACA sono disponibili per l’inoltro delle domande su descritte, e che tale attività è prestata a titolo completamente gratuito. Beatrice Tagliaferri Responsabile provinciale EPACA

FIRMATO ACCORDO QUADRO UECOOP CON EPACA Realizzare una sinergia di esperienze, porre la persona al centro, garantire attenzione ai bisogni, affermazione dei diritti, promozione e accoglienza: questi i reciproci intenti che hanno portato a concludere e firmare un importante accordo valido su tutto il territorio nazionale tra il Patronato Epaca e Ue.coop. Obiettivo del documento è stato quello di formalizzare l'impegno di Ue.coop di avviare una specifica convenzione con l’Epaca, patronato presente da oltre 60 anni in tutte le province del territorio nazionale, per offrire gratuitamente ai soci delle cooperative aderenti e alle loro famiglie una migliore e più qualificata assistenza e consulenza in campo previdenziale e socio-assistenziale, garantendo agli stessi anche la tutela e l’assistenza necessaria in caso di contenziosi amministrativi, giudiziari e medico-legali. La preziosa collaborazione fra Ue.coop ed Epaca potrà sicuramente contribuire a consolidare un fruttuoso scambio di idee, oltre a portare molteplici benefici per i soci Ue.coop che potranno così accedere più facilmente ai numerosi servizi offerti gratuitamente da Epaca, primo Patronato in Italia nel mondo del lavoro autonomo e per l’assistenza Inail. Ecco in sintesi i principali servizi offerti da Epaca: Pratiche pensionistiche del settore pubblico e privato; Invalidità civile; Pratiche di disoccupazione e di maternità; Trattamenti di famiglia; Prosecuzione volontaria; Riscatti, ricongiunzione, cumulo e totalizzazione; Apertura posizione assicurativa; Rilascio e verifica estratto contributivo; Avviamento al lavoro domestico; Rilascio e rinnovo permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari. Fornisce, inoltre, tutta l’assistenza necessaria nel far valere i diritti nei casi in cui il lavoratore abbia subito un danno alla salute a seguito di infortunio sul lavoro e/o di una malattia professionale, avvalendosi di un servizio di consulenza medico legale qualificata. Epaca garantisce questi servizi su tutto il territorio nazionale grazie ad una rete di 620 uffici, 750 unità di personale, 140 avvocati e 160 medici convenzionati. Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino è possibile consultare il sito http://www. epaca.it/ o contattare il numero verde 800667711, oppure contattare la sede Coldiretti al numero 0532/979711.

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EPACA

che è così stabilito: a. ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro; b. data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria (si precisa che il riferimento deve essere sempre inteso alla sentenza di un giudizio di merito); c. data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (es.: malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, d. ottavo giorno dalla data di fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro; e. ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate; f. trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa. Requisiti ASPI Per ottenere la nuova indennità di disoccupazione, bisogna avere almeno due anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione nei due anni che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. L’Aspi viene calcolata sulla retribuzione media mensile degli ultimi due anni, utile ai fini contributivi, e viene erogata per il 2013 per un periodo che va da un minimo di 8 mesi per chi ha meno di 50 anni ad un massimo di 12 mesi per chi ha più di 55 anni. Mini Aspi La mini Aspi, è la prestazione che sostituisce l’indennità di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti


EPACA 30


Il Governo ha introdotto, con il D.L. N. 66 del 24 aprile 2014, la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti , denominato Bonus 80 euro; si è parlato molto di questo provvedimento, soprattutto in campagna elettorale, vediamo quali sono gli argomenti di principale interesse per i datori di lavoro agricoli. Il bonus 80 euro in pratica è una detrazione d’imposta, pari ad euro 640 annue, e si applica: - ai lavoratori dipendenti ed assimilati, che abbiano un reddito complessivo lordo annuo, per il 2014, tra euro 8.000 ed euro 26.000 (con reddito tra euro 24.000 ed euro 26.000 si applica una formula che riduce, progressivamente, la detrazione spettante, sino ad azzerarla al superamento di euro 26.000); - l’importo del bonus è pari ad euro 640 su base annua e verrà erogato a partire dal mese di maggio nella misura di 80 euro mensili. Il bonus si applica anche ai rapporto di lavoro part-time; - se il rapporto di lavoro è iniziato nel corso del 2014, il bonus sarà riproporzionato per il periodo di lavoro effettivo; - il bonus spetta anche ai lavoratori agricoli stagionali ma dovrà essere proporzionato alle giornate effettivamente lavorate, tenendo conto dei giorni di detrazione; - qualora, per qualsiasi motivo, il bonus non venga erogato o sia stato erogato in misura eccessiva, rispetto al diritto del lavoratore, in sede di compilazione del modello 730 e/o dichiarazione dei redditi, del prossimo anno, potranno essere effettuati

tutti i conguagli del caso. Chi è tenuto ad erogare il bonus 80 euro: - il datore di lavoro anche agricolo, sostituto d’imposta, è tenuto ad erogare il bonus anche se i dipendenti non lo chiedono, utilizzando i dati in suo possesso; - il dipendente potrà chiedere al datore di lavoro, tramite richiesta scritta, la non applicazione del bonus se ritiene di non averne diritto (ad esempio se ritiene di superare il reddito annuo di euro 26.000). Per le COLF e le Badanti, le famiglie non sono “sostituti d’imposta” in quanto non devono effettuare trattenute fiscali ai lavoratori; per tale motivo il datore di lavoro domestico non dovrà erogare il Bonus 80 euro. Le COLF e le Badanti potranno far valere il diritto al Bonus in sede di dichiarazione dei redditi del prossimo anno. Valeriano Tagliati Responsabile Servizio Paghe

QUESTIONARIO “FIGURATO” MALATTIE PROFESSIONALI Nell’immagine della pagina precedente sono indicate le zone del corpo umano dove più si evidenziano le patologie che possono configurarsi come malattie professionali. Gli associati che sono interessati da dolore o patologie nelle parti evidenziate, già diagnosticati e non, possono indicarle con una crocetta, compilare il modello con i propri dati, ritagliarlo e consegnarlo all’ufficio del patronato EPACA di riferimento: verranno contattati dall’ufficio provinciale EPACA per predisporre una visita medico-legale presso il nostro ambulatorio, per valutare la presenza di malattia professionale e fare predisporre l'eventuale riconoscimento da parte dell’INAIL.

PAGHE

BONUS 80 EURO: RIDUZIONE CUNEO FISCALE PER LAVORATORI DIPENDENTI E ASSIMILATI

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Costruire con sistemi antisismici

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