Aratro 5

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

a u q c A e a a c i r r m e T A a n Tra g a p m a C i d i or p a iS

2014

Giornata Provinciale del Ringraziamento

FERRARA Sabato 8 - Domenica 9 Novembre Piazza Trento Trieste

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Settembre Ottobre 2014


L’Aratro Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 28/10/2014

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50 Numero 5 Settembre - Ottobre 2014

Sommario Tra terra ed acqua crescono le filiere agricole italiane. Sergio Gulinelli pag. 3 Donne Impresa festeggia i 60 anni.

pag. 4

Hogan: su TTIP non sacrificheremo qualitĂ . pag. 4 Cernobbio, un forum per il futuro dell'agricoltura. Luigi Zepponi

pag. 5

64a Giornata del Ringraziamento.

pag. 6

Avviso di convocazione assemblea Associazione Pensionati Coldiretti. pag. 7 Dalle zeoliti le prospettive per un'agricoltura sostenibile. pag. 8 Agenzia delle dogane comunicazione per impianti fotovoltaici e autoconsumo. Marco Baldon pag. 10 Pronta a partire... la produzione integrata. Marco Baldon pag. 10 Bando INAIL per sicurezza trattrici agricole. Marco Baldon pag. 11 Esame endoscopico di esofago, stomaco e duodeno. Prof. Sergio Gullini pag. 12 Mercatino

pag. 14

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TRA TERRA ED ACQUA CRESCONO LE FILIERE AGRICOLE ITALIANE

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Si avvicina una nuova ricorrenza della Giornata del Ringraziamento, arrivata alla sessantaquattresima edizione nazionale e celebrata in tutte le diocesi e parrocchie al termine dell'annata agraria. Un'annata che ha portato frutti, quei frutti che porteremo all'altare durante la solenne Santa Messa, rendendo grazie al Signore e Creatore, ma anche problemi e difficoltà, paure e desiderio di più giustizia, incertezze e necessità di ascolto per chi da quei frutti non ricaverà a sufficienza per compensare il lavoro della propria famiglia. E' sempre più difficile chiudendo un'annata agraria, trovare la giusta soddisfazione per quanto avvenuto nei mesi passati, dalla semina al raccolto, anche quando il raccolto è abbondante. Perchè è sotto gli occhi di tutti che le nostre filiere sono tortuose, che i prezzi non sono quasi mai soddisfacenti, che le cose da aggiustare sono sempre più di

quelle aggiustate. Eppure non possiamo, non dobbiamo, restare chiusi nella negatività e nello sconforto. L'esperienza della nostra Organizzazione è quella di un corpo vivo, capace di reagire e di segnare il percorso per il futuro con progetti concreti, coerenti, adatti ai tempi e praticabili, in sintonia con la società e di avanguardia. Allora anche le occasioni dei bilanci amari di questi anni, devono diventare lo stimolo ulteriore per "fare", per cambiare le cose che non vanno, convintamente e senza perdersi nello sconforto e nella indecisione. Fino a che non avremo provato davvero le alternative, non potremo sapere realmente i benefici e le opportunità che il cambiamento ci offre. Questo è in sintesi quel progetto che Coldiretti da tempo ha messo in campo e si muove nella logica della filiera tutta agricola e tutta italiana. Ciò significa, ripetiamo ancora una volta, diventare i soggetti attivi e propositivi della nostra agricoltura, significa che la filiera agricola deve essere guidata dai produttori e non dai soggetti intermedi, da chi trae guadagno a prescindere dalle sorti di chi lavora ogni giorno nei campi. Significa dare un valore ai nostri prodotti che sono alla base di quello straordinario patrimonio che è il "made in Italy", ma che troppo spesso valorizza tutti tranne appunto i produttori

e penalizza i consumatori, sempre più nelle condizioni di dover cercare cibo a basso costo, con tutti i problemi connessi di salubrità e sicurezza, di alimentazione scorretta. Questo deve e può finire, con il contributo di tutti noi, ciascuno per il proprio ruolo, a partire dalla propria azienda, e via via in sezione, in consiglio, in provincia. Certo significa impegnarsi, significa cambiare il proprio orizzonte, mettersi nella condizione per cui il proprio lavoro non finisce una volta fatta la raccolta, ma forse inizia proprio da quel momento in poi, valorizzando e curando la vendita del proprio prodotto, sia direttamente o per il tramite di aggregazioni che siano funzionali all'impresa e non soltanto a se stesse, come purtroppo abbiamo constato e stiamo constatando in questi anni. E' un passaggio obbligato, necessario a dare reddito alle nostre imprese e quindi alle nostre famiglie, che siano agricoltori o pescatori. Le giornate di quest'anno infatti ci vedranno promuovere e far conoscere anche i frutti dell'acqua e non solo della terra, accumunati da una eccellente qualità e dalla necessità di una nuova modalità di fare "filiera" e rappresentanza. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

Portiamo in evidenza i prodotti della terra e del mare, l'unità di intenti degli imprenditori agricoli e degli imprenditori ittici ed acquacoltori per portare sulle nostre tavole il frutto di un lavoro, duro e difficile, ma alla base della vita stessa.


SINDACATO

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DONNE IMPRESA FESTEGGIA I SESSANT'ANNI Il sessantesimo della fondazione di Donne Impresa Coldiretti è stato ricordato nella sede nazionale della Confederazione con un convegno e con la prima mostra sul business della tradizione con le innovazioni, provenienti da tutte le Regioni, che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali. "La presenza innovativa delle donne è maggiormente diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell'agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino”, commenta Monia Dalla Libera delegata provinciale di Donne Impresa Ferrara e vice delegata regionale. Non ultima, ricorda ancora Monia, l’attività dell'agritata un servizio educativo qualificato per la prima infanzia, che si rivolge alle famiglie con bambini tra tre mesi e tre anni. I bambini vengono accolti dall’Agritata nella propria casa che è collocata presso un’azienda agricola, con un servizio domiciliare di educazione e cura alla prima infanzia, per offrire ai bambini la possibilità di crescere in un ambiente familiare e ricco di stimoli. “Dall’analisi di Coldiretti Donne Impresa sui dati

Unioncamere relativi al secondo trimestre del 2014, l’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – precisa Luigi Zepponi Direttore di Coldiretti Ferrara – è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Sono salite a 220.079 le imprese agricole guidate da donne in Italia.Ormai nelle campagne quasi una azienda agricola su tre (28,9 per cento) è rosa anche grazie all’allargamento delle attività che è stato recentemente riconosciuto anche nel ricalcolo del Pil.”

Il gruppo regionale di Donne Impresa con il presidente Moncalvo

HOGAN: SU TTIP NON SACRIFICHEREMO QUALITÀ “Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell'Unione europea soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”. Lo ha affermato, in riferimento al Ttip, il trattato commerciale tra Ue ed Usa, Phil Hogan, neo Commissario designato agricoltura Ue che al Forum Internazionale della Coldiretti ha fatto la sua prima uscita ufficiale in Italia. Riprendendo le preoccupazioni espresse dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sui rischi connessi al trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato di “condividere l’impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e bilanciato che tuteli gli standard produttivi europei.

Non vogliamo sacrificare – ha detto Hogan – la qualità per ragioni commerciali”. “La nuova Pac – ha detto il commissario designato al Forum Coldiretti – entrerà in vigore tra due mesi e dobbiamo dare ai nostri agricoltori le soluzioni pratiche che si attendono ed io sono pronto a sostenere gli Stati membri per implementare la riforma”. Parlando agli intervenuti al Forum Coldiretti, Hogan ha individuato nelle semplificazione uno degli impegni principali: “la semplificazione non è semplice perché si tratta di armonizzare le tante diversità agricole nell’Ue e in questa direzione intendo intraprendere uno screening di tutta la legislazione europea, convinto che bisogna tagliare le complicazioni. Per

questo sono pronto ad ascoltare i suggerimenti di organizzazioni come la vostra”. Ricordando che la domanda alimentare crescerà del 60 per cento entro il 2050, il Commissario designato ha affermato che l’Europa “deve essere in grado di cogliere le opportunità della domanda crescente anche in termini di garanzie di sicurezza. Il mio impegno – ha detto concludendo il suo intervento al Forum Internazionale promosso dalla Coldiretti – sarà sostenere lo sforzo agricolo nei prossimi cinque anni. Fondamentale sarà lo spirito di collaborazione tra tutte le istituzioni affinché l’agricoltura sviluppi un ruolo centrale anche a sostegno dei giovani che vogliono impegnarsi nel settore”.


CERNOBBIO, UN FORUM PER IL FUTURO DELL'AGRICOLTURA

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Come ormai da quattordici anni, il momento di incontro organizzato da Coldiretti con lo studio Ambrosetti a Cernobbio, ha segnato il passo del settore agroalimentare, con interventi da parte di rappresentanti di istituzioni di livello internazionale e di molti protagonisti dell'economia mondiale, manager e rappresentanti di marchi famosi. Molti i temi discussi nei due giorni sul lago di Como, tuttavia alcuni filoni di interesse comune possono darci opportunità di riflessione, soprattutto in relazione al ruolo che Coldiretti sta svolgendo in Italia ma anche in Europa. Innovazione, qualità, opportunità per i giovani da un lato, e dall'altro lotta alla contraffazione ed all'inquinamento, al degrado ambientale e non solo. E ancora la "forza" del made in Italy e la necessità di individuare modelli di sviluppo compatibili con l'idea di un futuro più equo, giusto e sostenibile. D'altra parte il costante aumento della popolazione mondiale impone il ripensamento dei modelli di produzione e di organizzazione delle agricolture mondiali, dove il ruolo delle famiglie e dei piccoli produttori viene riconsiderato ed appare fondamentale il riequilibrio dei fattori produttivi locali, a fronte del consumo di

suolo agricolo e di acqua. Ma come si conciliano questi elementi con un mercato sempre più globale e con una pressione crescente delle industrie e della finanza in ogni ambito produttivo? Diverse sono state le indicazioni, mediate dalle diverse sensibilità dei relatori e da esperienze di diverso tipo. Una sola risposta d'altra parte non è possibile in un quadro così composito e dunque diviene decisivo capire in quale ambito è possibile giocare il nostro ruolo come sistema Italia, tenuto conto che siamo tra i paesi leader e che potremmo recuperare ancora importanti margini di lavoro a favore delle nostre imprese e del sistema agro alimentare nazionale. A questo punto diviene indispensabile puntare su quegli elementi che Coldiretti nel corso degli ultimi anni ha posto alla base del proprio modello di sviluppo e dei progetti per l’agricoltura: origine delle produzioni, senza eccezioni; qualità e distintività; innovazione e capacità di fare squadra con modelli virtuosi che guardano alle nuove tecnologie ed alle nuove richieste del mercato tenendo ben ferma la tradizione ed il nostro modo di rappresentare l’autentico made in Italy. Ecco dunque che le filiere agricole, gestite dagli agricoltori italiani, sono il punto nodale per far fruttare anche in prospettiva e non solo per l’immediato le risorse della nuova programmazione europea e regionale (dalla PAC, al PSR); diventano il soggetto entro il quale le imprese devono trovare lo spazio per produrre ciò che richiede il mercato e ricavarne il giusto reddito, dove le regole, alla pari delle risorse sono decisive per rendere merito a chi in modo corretto ed anche eticamente sostenibile fa impresa e produce ricchezza (per se, per il territorio, per la società). Un valore che deve essere coniugato con il rispetto ambientale, fermando lo scippo della terra coltivabile e con-

trastando l’incuria dei terreni all’origine dei sempre più frequenti disastri idrogeologici, salvaguardando le fonti idriche, ricercando e difendendo la biodiversità delle speci animali e vegetali, evitando l’omologazione e la esasperazione della genetica OGM. Infine contrastando le tante forme di illegalità e di malaffare che nel settore agro alimentare purtroppo stanno prosperando. Difficile? Certamente. Possibile? Altrettanto certamente. Però non si può stare alla finestra ed attendere che “qualcun altro” risolva il problema. Tocca a tutti, noi inclusi. E peraltro non partiamo proprio da zero, anzi, molto abbiamo costruito per poter dare questo tipo di risposte: abbiamo un progetto che avanza, abbiamo il consenso dell’opinione pubblica, abbiamo contribuito a porre in essere quelle “regole” che possono consentire oggi alle imprese agricole di godere di una serie di opportunità quali nessun’altra categoria. E sono anche iniziati gli accordi con la grande distribuzione per far diventare la filiera corta non solo un fenomeno di nicchia e dei mercati contadini, ma una consuetudine di acquisto che affonda nella fiducia negli imprenditori agricoli italiani. Ed essere attrezzati per mantenere la fiducia dei consumatori è vitale per tutto il comparto agro alimentare alle prese con la contrazione dei consumi, anche di cibo, ma anche con diverse modalità di approcciare il consumo, con la crescita costante del biologico, con il diffondersi di nuovi stili alimentari, con la richiesta crescente di sicurezza e salubrità. Riportiamo le parole del presidente Moncalvo a Cernobbio, che nel costatare che “ogni anno siamo sempre meno soli” su questi temi, ha sottolineato le tre parole fondamentali dell’azione Coldiretti: regole, legalità, risorse. Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

Come sempre il "Forum" di Coldiretti ha rappresentato lo stato dell'arte del settore agricolo ed agroalimentare mondiale. Alla ribalta qualità ed innovazione per il futuro


SINDACALE

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64a GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO I due temi identitari del territorio ferrarese saranno al centro delle Giornate Provinciali del Ringraziamento 2014, occasione ormai tradizionale di incontro con la cittadinanza ferrarese a chiusura dell’annata agraria. Nella rinnovata cornice della principale piazza del centro storico di Ferrara, i produttori agricoli rappresenteranno con i loro prodotti e le loro storie, le filiere autenticamente made in Italy, dando spazio anche al settore della pesca, ai “coltivatori del mare”, che rappresentano una parte importante della produzione primaria della nostra provincia, spesso non conosciuta, così come il pescato della nostra costa

e dell’interno, che assieme ai molluschi e crostacei allevati, è in realtà un protagonista della nostra economia, che meriterebbe di essere maggiormente considerato. E perchè non cominciare dalla tavola? Ecco allora che nel mercato ci saranno i pescatori ed offriremo alla città una degustazione di “terra ed acqua”, utilizzando i prodotti della nostra filiera corta. Naturalmente ascolteremo con attenzione le riflessioni durante la solenne S. Messa in Duomo, cui seguirà il rito dell’offerta dei frutti della terra e la benedizione dei mezzi agricoli. Saremo lieti della vostra presenza e partecipazione nel corso delle giornate.

SABATO 8 NOVEMBRE Ore 10.30 Piazza Trento e Trieste (Listone): Inaugurazione del Mercato di Campagna Amica e Mostra di “Pesca Amica” a cura di Impresa Pesca Coldiretti Ferrara.

DOMENICA 9 NOVEMBRE Ore 10.30 Duomo Cattedrale di Ferrara: Solenne Santa Messa del Ringraziamento, officiata da S.E. Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di FerraraComacchio e concelebrata dal Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Ferrara, Don Gino Boattin. Celebrazione del Rito dell’offerta dei doni della terra e Benedizione dei mezzi agricoli sul Sagrato del Duomo. Dalle 10 alle 19 Piazza Trento e Trieste: Mercato di Campagna Amica e raccolta fondi a favore della Lega del Filo d’Oro. Ore 15.30 All’interno del Mercato di Campagna Amica “Il mare incontra la terra”: preparazione e degustazione dei prodotti di mare, di laguna e di valle del territorio ferrarese, in accoppiata con i prodotti tipici della nostra provincia.


Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Ferrara COLDIRETTI PENSIONATI

AVVISO di CONVOCAZIONE di ASSEMBLEA STRAORDINARIA È convocata per il giorno

GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 Alle ore 5.30 in prima convocazione e alle ore 9.30 in seconda convocazione presso la sede della Federazione Coldiretti di Ferrara in via Bologna 637 l’Assemblea dei Soci dell’Associazione Coldiretti Pensionati Ferrara ORDINE DEL GIORNO

Parte straordinaria: - ADOZIONE NUOVO STATUTO SOCIALE - CARTA VANTAGGI 2015 A FAVORE DEGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE Il Presidente Alberto Sartori

15 0 2 I G G A T N CARTAVA

TTI COLDIRE IONE

ASSOCIAZ PENSIONATI MAGNA EMILIA RO


Innovazione

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DALLE ZEOLITI LE PROSPETTIVE PER UNA AGRICOLTURA SOSTENIBILE Alla fine dei due anni di sperimentazione in campo agricolo, è possibile stilare una prima sintesi dei risultati ottenuti grazie all’utilizzo delle zeolititi in campo agronomico proposto dal progetto ZeoLIFE (LIFE+10 ENV/IT/000321. La seconda prova in campo aperto. A novembre 2013, nel campo sperimentale è stata aggiunta una settima parcella di 4000 m2, ricavata da un precedente controllo, in cui sono state addizionate 100 ton/ha di zeolitite arricchita in NH4 in taglia grossolana (3-6 mm, in media contenenti 6 mg/g di ammonio). Trenta ton di zeolitite arricchita in NH4 di taglia fine (< 3 mm) sono state invece aggiunte nella parcella in cui questo materiale era già stato sperimentato durante l’annata precedente, per portare la quantità totale di zeolitite anche in questo caso a 100 ton/ha e poter avere così un confronto sulle possibile differenze di efficienza legate alla granulometria del materiale. Sul campo è stato seminato mais a fine marzo 2014 e la fertilizzazione è stata effettuata in 3 step: la prima utilizzando fosfato biammonico 18 % N in semina, la seconda e la terza con Urea 46% a partire da un mese e mezzo dalla semina. Le riduzioni di fertilizzazione sono state del 50% sulle due parcelle con zeolitite arricchita in NH4 e del 25% su quelle con ze-

olitite naturale. L’irrigazione del campo è stata effettuata per due mesi e mezzo mediante il sistema di subirrigazione da fine maggio a metà agosto; sulle parcelle trattate è stata interrotta mediante chiusura dei dreni dall’11 luglio, per sperimentare una riduzione irrigua di circa il 50% rispetto ai controlli. Il mais ha subito notevoli danni dovuti a due grandinate, il 10 ed il 30 luglio; al momento del raccolto gli aumenti delle rese sono stati del 3% sulla parcella con zeolitite arricchita in NH4 grossolana, del 6.3% e del 21.7% rispettivamente sulle parcelle con 50 e 150 ton di zeolitite naturale. La parcella con zeolitite arricchita in NH4 in taglia fine ha avuto una resa pari a quella del controllo. E’ da sottolineare che le differenze riscontrate tra le diverse tesi sono fortemente influenzate dalla salinità del terreno causata dall’innalzamento della falda (conducibilità mediamente > 10 mS, in quanto l’area era una palude salmastra prima della bonifica) durante un periodo estivo insolitamente piovoso (Fig. 1). La superficie della falda libera è più elevata ad ovest (piante in sofferenza) rispetto che ad est (piante più sviluppate) dove si raccorda al livello del canale Acque Basse: la diversa colorazione del mais riflette un diverso stato di salute della pianta. Il suolo e il nitrato nelle acque

Fig. 1: Campo sperimentale il giorno prima del raccolto, con la suddivisione in parcelle.

prima della coltivazione sperimentale. La primavera-estate del 2012 era stata eccezionalmente siccitosa. La coltivazione era andata quasi totalmente perduta nonostante l’attivazione della subirrigazione e una ulteriore irrigazione a pioggia. Al momento della prima addizione di zeolitite lo strato superficiale del suolo del campo era estremamente ricco di nitrati (mediamente 900 mg/kg di nitrato). E’ ipotizzabile infatti che il fertilizzante fosse stato solo in minima parte assorbito dalle piante, e le condizioni climatiche non avessero favorito processi di denitrificazione. La zeolitite aggiunta al terreno, sia quella naturale che quella arricchita in ammonio, ha apportato una componente silicatica povera di metalli pesanti quali Cr, Ni, Co, V, Zn, ed elementi radioattivi (U e Th), presenti invece nei terreni delle aree di bonifica del delta del Po, ricchi di sostanza organica, come il limo argilloso del campo sperimentale. Tutto il periodo autunnale-invernale è stato molto piovoso, e l’infiltrazione dell’acqua nel suolo ha provocato la lisciviazione del nitrato nel sistema idrico superficiale (Fig. 2) attraverso il sistema di subirrigazione, posto ad 1 metro al di sotto del piano di campagna. L’attivazione dei dreni avviene a seguito di piogge persistenti o forti temporali e dipende sostanzialmente da due fattori: la quantità di pioggia e l’innalzamento dei livelli di falda, quest’ultimo strettamente dipendente dalla regimazione artificiale dei canali di bonifica. L’acqua dei dreni è una miscela dei due contributi (pioggia e falda) in rapporto mediamente di 9:1. Le concentrazioni di nitrato simili nelle parcelle addizionate con zeolitite sia naturale (ovviamente priva di composti azotati) che caricata e le parcelle di controllo, sono da ricondurre al tenore di fondo già molto ele-


arricchita in NH4 nella settima parcella sono mediamente più elevate rispetto a quelle dell’anno precedente (Fig. 2). La maggiore piovosità dell’autunno 2012 e inverno 2013 rispetto all’autunno 2013 e inverno 2014 (Fig. 2) hanno avuto un effetto di diluizione maggiore sulle concentrazioni; inoltre a novembre 2013 è stato effettuato uno spandimento di 120

Fig. 2. In alto sono riportati le concentrazioni di nitrato nell’acqua in uscita dai dreni delle diverse parcelle nei due anni di sperimentazione. In basso la piovosità per il periodo di attivazione dei dreni 2012-2013 e 2013-2014.

Fig. 3: Quantità di nitrato per ettaro immessa nel sistema idrico superficiale dai dreni delle varie tesi in sperimentazione.

Fig. 4: Concentrazione di nitrato (mg/l) nelle acque interstiziali del suolo nelle diverse parcelle del campo sperimentale, per i due anni di coltivazione.

q/ha di liquame suino sul campo che non era stato fatto nel novembre 2012. Per i risultati dopo il secondo anno di coltivazione, sarà necessario attendere le piogge invernali. In base alla quantità di acqua misurata dai conta-litri installati nei dreni, è possibile calcolare la quantità totale di nitrato per ettaro immessa dal campo nel sistema idrico superficiale per le due stagioni fredde (Fig. 3). Mediamente, la quantità di nitrato immessa è maggiore del 43% nei controlli rispetto alle parcelle trattate con zeolitite. Durante i cicli di coltivazione del sorgo (2013) e del mais (2014), il nitrato nelle acque interstiziali delle varie parcelle del campo è risultato globalmente inferiore in tutte le parcelle con zeolitite, fino a oltre il 40% in quella con il dosaggio più elevato (Fig. 4). L’aumento della concentrazione di nitrato nel periodo primaverile riflette gli input dovuti alle fertilizzazioni. Questi risultati sono in linea con ciò che è stato verificato in laboratorio, mediante esperimenti di lisciviazione realizzati sul suolo del campo addizionato di zeolitite arricchita in NH4 in dose di 7 kg/m2 (pari a circa 545 kg di N/ha), in confronto con lo stesso suolo fertilizzato con urea (pari a 270 kg di N/ha). Dopo una irrigazione costante di 4 mm al giorno per due mesi si verificava che la concentrazione del nitrato nelle acque interstiziali della prova con urea era il doppio rispetto a quella trovata nel suolo con zeolitite, nonostante la quantità di N introdotta nel secondo caso fosse maggiore. Conclusioni. L’utilizzo della zeolitite comporta dei vantaggi ambientali in termini di riduzione del quantitativo di nitrati immessi nel sistema idrico superficiale; inoltre la possibilità di mantenere o addirittura aumentare le rese produttive a fronte di una riduzione dei fertilizzanti e dell’irrigazione risultano in un vantaggio economico nel tempo, in quanto l’addizione di zeolitite va fatta una volta sola, ma le riduzioni nei trattamenti fertirrigui potranno poi essere applicate sempre.

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Innovazione

vato e sono dunque indipendenti dal trattamento effettuato. Mediamente, il contenuto è maggiore nel controllo rispetto alle parcelle con zeolitite. Il nitrato nelle acque dopo la coltivazione sperimentale. Le concentrazioni del nitrato nelle acque in uscita dai dreni dopo il primo anno di coltivazione e subito dopo l’addizione di zeolitite


C.A.A.

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AGENZIA DELLE DOGANE COMUNICAZIONE PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI E AUTOCONSUMO Si comunica che l’AGENZIA DELLE DOGANE ha emanato una nota che sta inviando a tutti produttori interessati (per intenderci tutti gli impianti con registro doganale e che tutti gli anni a dicembre versano il diritto di licenza), con la quale comunica che il diritto di licenza versato fino ad oggi dalle società con partita iva pari a 77,47 euro annuali è stato ridotto a 23,24 euro annuali (in base al chiarimento della Direzione Generale Gestione Tributi che ha stabilito che l’esercente officina elettrica che effettua la cessione alla rete di distribuzione dell’eccedenza di produzione rispetto ai propri fabbisogni energetici non svolge attività commerciale bensì attività di produzione per uso proprio). Pertanto a partire da dicembre 2014 il versamento da effettuare non sarà più di 77,47 euro ma di 23,24 euro.

Inoltre è possibile recuperare la differenza dei versamenti effettuati negli anni precedenti, fino ad un massimo di 5 anni indietro, facendo richiesta scritta alla propria Agenzia doganale di riferimento in dupplice copia. La lettera in DUPLICE COPIA può essere inviata sia tramite posta (consiglio la raccomandata) oppure tramite mail PEC all’indirizzo di riferimento provinciale. Per fare un esempio: Un impianto che ha versato negli ultimi 3 anni 77,47 euro può richiedere il rimborso pari a 77,47 x 3 = 232,41 euro versati prima del chiarimento 23,24 x 3 = 69,72 euro da versare dopo Rimborso da chiedere = 232,41-69,72 = 162,69 Marco Baldon Capo Area Tecnica

PRONTA A PARTIRE... LA PRODUZIONE INTEGRATA Strumento volontario, e con disciplinari regionali di produzione ancora in preparazione: ma il sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI) fa passi avanti, con il decreto Mipaaf del 29 luglio 2014. Dopo infatti che la Legge 4 del 3 febbraio 2011 ha istituito, all’art. 2 comma 3, il SQNPI , con la promessa di “una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti in termini di sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali o tutela ambientale”, la domanda allora è: cosa devono fare gli agricoltori per accedervi? L’uso del marchio Per essere abilitati all’uso del marchio sulla produzione integrata (vedi sotto), i produttori potranno rivolgersi al CAA o all’organismo pagatore competente per poter

accedere al sistema, previa la preparazione del fascicolo aziendale, e successivamente, comunicazione all’organismo di controllo dell’apposito elenco ministeriale. Il produttore agricolo dovrà poi dimostrate tramite le procedure di autocontrollo, di rispettare i requisiti del disciplinare regionale, molti dei quali ancora in scrittura. Il sistema dei controlli prevede inoltre un primo livello (controllo annuale in azienda e sui residui, e verifica iniziale del piano di auto-controllo per accedere al sistema), e controlli di secondo livello su Organizzazioni dei Produttori. Vantaggi I vantaggi riguardano sia la possibilità di accedere a finanziamenti dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) per tramite dei sistemi di qualità alimentare (come da reg. 1305/2013, art. 16) o altri sistemi di qualità agroambientale sempre da PSR. Ancora, per rispettare il piano di azione nazionale (PAN), come stabilito dalla Dir. 2009/128/CE, per il corretto uso dei fitosanitari. Ci si attende l’operatività del sistema entro la fine dell’anno. Marco Baldon Capo Area Tecnica


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BANDO INAIL PER SICUREZZA TRATTRICI AGRICOLE - sistemi di ritenzione del conducente e del passeggero; - dispositivi di protezione contro l’avviamento incontrollato del motore; - dispositivi di protezione di elementi mobili; - sedile del passeggero; - mezzi di accesso al posto di guida; - dispositivi di protezione di parti calde del trattore; - zavorre; - segnalatore acustico; - silenziatore del sistema di scarico dei gas esausti; - dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa. La domanda di partecipazione secondo la procedura informatica disponibile sul sito Inail resterà attiva per un mese dal 3 novembre al 3 dicembre fino alle 18.00. Entro 60 giorni decorrenti dalla completa realizzazione del progetto, il soggetto beneficiario deve trasmettere alla sede Inail competente la rendicontazione del progetto realizzato tramite il finanziamento ricevuto. Il progetto ammesso al finanziamento deve essere realizzato - incluso l’ottenimento di autorizzazioni o certificazioni necessarie - entro 180 giorni decorrenti dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione. Il mancato rispetto di tale arco temporale farà decadere il finanziamento. Marco Baldon Capo Area Tecnica

C.A.A.

Il bando è rivolto alle piccole e micro imprese del settore agricoltura, ed è finalizzato a progetti legati al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei trattori. Si tratta di contributi in conto capitale erogati nella misura massima del 65% dei costi, al netto dell’Iva, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto e concessi con una procedura valutativa “a graduatoria” (a differenza dei bandi Inail cosiddetti Isi che, invece, sono “a sportello” e prevedono il click day). Quindi i piani verranno finanziati non sulla base dell’ordine cronologico di presentazione ma sulla base del punteggio conseguito. Il contributo massimo concedibile è pari a 50.000 euro mentre quello minimo è pari a 1.000 euro, fermo restando il rispetto del regime “de minimis”. Per quanto attiene al regime di “de minimis” per il settore dell’agricoltura, come noto per effetto del Regolamento 1408/2013, entrato in vigore da gennaio 2014, l’importo complessivo degli aiuti concessi a una medesima impresa del settore non deve superare i 15.000 euro nell’arco dei tre esercizi finanziari precedenti. Il finanziamento per il settore agricolo è concesso per l’intervento di adeguamento di un solo trattore agricolo o forestale di proprietà del soggetto richiedente. Un’impresa può presentare una sola richiesta di contributo relativo ad un solo progetto. Gli interventi di adeguamento ammissibili consistono, in generale, nell’installazione di: - dispositivi di protezione in caso di ribaltamento;


Notizie dal mondo della medicina

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ESAME ENDOSCOPICO DI ESOFAGO, STOMACO E DUODENO L'esofagogastroduodenoscopia è un esame endoscopico che permette di vedere direttamente l'interno dell’esofago, stomaco e duodeno, con una sonda flessibile, di circa 1 centimetro di diametro e lunga circa 1 metro, che viene introdotta delicatamente attraverso la cavità orale, fino a raggiungere il duodeno, la prima parte dell’intestino. L’esofagogastroduodenoscopio è dotato, nella sommità della parte che va inserita nel corpo umano, di un microcip che permette la trasmissione e ricomposizione computerizzata, su un apposito monitor esterno, della visione del lume intestinale. Esiste inoltre un fascio di fibre ottiche flessibili che da una fonte esterna, trasmettano una luce “fredda”, che pur illuminando perfettamente la cavità, non può provocare danni al contatto con la mucosa intestinale. E’ presente anche un canale attraverso il quale si possono inserire appositi strumenti manovrabili dall’esterno. L'esame non procura dolore, ma solo fastidio all'introduzione dello strumento nella bocca, con conseguente stimolo della epiglottide. Per tale motivo si spruzza uno spray per anestetizzare la gola. Essendo un esame invasivo, alcuni paziento possono tollerarlo male, pertanto si possono somministrare farmaci sedativi per via endovenosa, per una migliore riuscita dell’esame e rilassare il paziente, che però comportano un aumento dei possibili rischi cardio-respiratori e di reazioni allergiche. Prima dell'inizio dell'esame è bene segnalare al medico eventuali allergie a farmaci, trattamenti farmacologici in atto, presenza di protesi dentarie mobili. Il paziente viene disteso sul fianco sinistro su un apposito lettino e dovrà trattenere tra i denti un boccaglio attraverso il quale si inserisce lo strumento. Durante l'esame, la cui durata è solitamente di 5-6 minuti, è importante mantenere un atteggiamento rilassato, respirando lentamente e profondamente; questo aiuterà a controllare l'eventuale sensazione di vomito, a tollerare meglio

l'esame e consentirà al medico di portare a termine la procedura più rapidamente. Poco tempo dopo la fine dell’esame, se non sono stati somministrati sedativi generali è possibile allontanarsi dall'ospedale, nel caso di uso di sedativi si dovrà attendere un tempo adeguato per la fine della loro azione e non si deve guidare autoveicoli per l’intera giornata. E’ sempre meglio però essere accompagnati durante il ritorno a casa. Si possono assumere cibi e bevande dopo circa un’ora, tempo solitamente necessario affinché scompaia l'effetto dell’anestesia locale. Il medico, attraverso il gastroscopio ha una visione nitida e precisa dell’interno dell’esofago, stomaco e duodeno e può individuare o escludere la presenza di alterazioni. Pertanto l’esame è indicato, su consiglio del medico di fiducia, per definire le cause di sintomi generalmente legati a malattie dell'esofago, dello stomaco e del duodeno, quali dolore e crampi alla sommità dell’addome ( bocca dello stomaco), nausea, vomito o difficoltà digestive, che persistono per lungo tempo e non risentano delle cure o si presentano improvvisamente anche di notte, sensazione di reflusso di acido dalla “ bocca dello stomaco”, verso la gola, specialmente se sono sintomi di improvvisa insorgenza, in persone con età superiore ai 45 anni, quando l’incidenza dei tumori in questo tratto di intestino comincia ad aumentare. È’ inoltre utile per accertare la causa di sanguinamenti del tratto digestivo superiore, di alcune anemie (carenza di globuli rossi), di improvvisa intolleranza all’ingestione di carne, di difficoltà ad ingerire il cibo, di dimagramenti inspiegabili o per confermare il sospetto di una celiachia. Può es-


L'esofagogastroduodenoscopia è una procedura discretamente sicura, con una certa percentuale di complicanze (0,13%, con una mortalità dello 0,004%). L'incidenza di complicanze più importanti, come la perforazione, è bassa (0,08% 0,01%: circa un caso su 10.000) ed è spesso legata alla presenza di gravi patologie dell'esofago.

Tra le complicanze più comuni, sono state descritte delle complicanze cardiorespiratorie (ipossiemie, apnee, bradicardie, sincopi), il più delle volte legate all’ uso di farmaci per la sedazione. Solo eccezionalmente, dove sono state effettuate biopsie, vi può essere un sanguinamento, che quasi sempre si arresta spontaneamente. La eventuale asportazione di polipi ( polipectomia ), può provocare sanguinamento ( 1-3%) o perforazione ( 0,-1%) che possono richiedere un intervento chirurgico. L'esofagogastroduodenoscopia, richiede il digiuno da almeno 6/8 ore, pertanto, se l'esame viene effettuato al mattino, si raccomanda il digiuno dalla sera prima, mentre, quando è programmato nel pomeriggio, è consentita una colazione leggera al mattino. Prima dell'esame è opportuno rimuovere eventuali protesi dentarie mobili. Nel caso si assumano abitualmente farmaci, questi vanno normalmente continuati anche il giorno dell'esame; va però evitata l'assunzione di antiacidi (ad esempio sucralfato o magaldrato) che ostacolano la visione. In caso di trattamento con anticoagulanti (es. Coumadin) o di doppia antiaggregazione (es. Aspirinetta + Plavix) si deve parlare con il Medico Curante per l’eventuale modifica della terapia: nessuna manovra operativa deve essere eseguita, se il paziente è in terapia anticoagulante. Prima dell’esame è richiesta la firma di un consenso informato, che testimoni che al paziente è stato spiegata la natura e finalità dell’esame e che ha capito quanto gli è stato detto dal medico che eseguirà la procedura. Prof Sergio Gullini Sezione di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di “Ferrara Day Surgery”

SERVIZIO DI INFORMAZIONE MEDICA LILT: DA OTTOBRE 2014 OPERATIVO PRESSO IL VECCHIO S.ANNA DI VIA GIOVECCA A FERRARA Per facilitare l'accesso dei cittadini al servizio offerto da LILT Ferrara di informazione medica su analisi, referti, ecc. è stato aperto un punto di informazione presso il vecchio Ospedale S. Anna di Ferrara in corso Giovecca, nell'anello dove trovano sede anche alcuni ambulatori di medicina di gruppo. L'accesso ed il colloquio sono liberi e gratuiti. Non è pertanto più attivo il punto informativo presso la sede Coldiretti. Per informazioni e prenotazioni telefonare in orari d'ufficio alla sede LILT di Ferrara telefono 0532.242418.

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sere indicata dallo specialista in caso di particolari disturbi cardiaci per escludere la presenza di alterazioni dell’esofago quali l’ernia iatale e/o l’esofagite da reflusso. La possibilità di effettuare biopsie (cioè il prelievo di piccoli frammenti di mucosa), quando il medico lo ritenga utile, migliora ulteriormente le capacità diagnostiche di quest'esame. Le biopsie sono del tutto indolori e si effettuano per molti motivi, per esempio per la ricerca di Helicobacter pylori, per la caratterizzazione istologica di gastrite e ulcera e non necessariamente solo quando vi è sospetto di tumore. Se si riscontrano polipi, formazioni che possono essere precancerose, che si sviluppano come un piccolo fungo, a partire dalla mucosa, si possono asportare durante l’esame, con l’elettrobisturi e una apposita ansa da polipectomia e recuperare per l’analisi istologica, evitando di dover fare un intervento chirurgico per asportarli. L’unica alternativa alla esofagogastroduodenoscopia è lo studio radiologico delle vie digestive superiori o la TC, che però non permettono una visione diretta dell’esofago, stomaco e duodeno e non consentono di eseguire biopsie né manovre di interventive .


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