Aratro agosto 2017

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

COLDIRETTI FERRARA

NO CETA SI MADE IN ITALY

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Luglio Agosto 2017


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L’Aratro

Stampa: Origraf s.rl.

Claudio Bressanutti

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Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Claudio Bressanutti Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Andrea Bolzonaro, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati.

Oscar Green 2017. Giovani ed innovazione per il

Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 26/07/2017

Siccità, bene nuove assegnazioni di carburante.

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50

Numero 2 - Luglio - Agosto 2017

Sommario In campo per difendere il vero made in Italy ed il futuro delle nostre aziende. Sergio Gulinelli pag. 3 #Stop CETA: sono a rischio le eccellenze italiane. pag. 4 Origine in etichetta per riso e grano usato nella pasta: accolte le nostre richieste.

futuro.

Marco Baldon

pag. 6

Il Presidente del Consiglio in visita a Bonifiche Ferraresi.

Eleonora Bigoni

pag. 7

pag. 7

C.A.E., rinnovata la dirigenza. Anche Coldiretti Ferrara entra nel nuovo consiglio.

pag. 8

Nomina del CDA per il triennio 2017-2019.

pag. 8

Piano di Sviluppo Rurale: proroga progetti di filiera.

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PAC 2016.

Alessandra Mariotti

pag. 10

Allevare lumache: esperienze ferraresi.

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Mercatino.

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Pagamento della Quattordicesima alle pensioni basse. Beatrice Tagliaferri

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Tulio Marcelli nuovo Presidente Nazionale Epaca.

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MELE RACCOLTO 2017: NON SVENDERE IL PRODOTTO

Il 2017 a livello europeo si è caratterizzato anche per forti nevicate e gelate nel tardo inverno e primavera, con estese grandinate che hanno riguardato anche il nord Italia, condizionando pesantemente la prossima produzione di mele, che vedrà un mercato sia nazionale che europeo fare i conti con meno offerta rispetto agli ultimi anni. Alcuni siti esteri arrivano a stimare un calo produttivo europeo attorno al 50%, mettendo in conto le forti gelate che hanno interessato Polonia e Germania, Belgio, Austria ed Olanda. Anche per l’Italia potrebbe esserci una contrazione importante, soprattutto in Trentino Alto Adige in conseguenza di grandinate devastanti dei mesi scorsi, oltre che da gelate tardive. Altri commentatori del settore, sia a livello UE che italiano sottolineano come già i mercati nei mesi scorsi si siano mossi con una ten-

denza al rialzo per gli stock della passata campagna che sono stati avviati al commercio con il contagocce in previsione di minori disponibilità del raccolto 2017. In questo quadro il nostro territorio non pare aver subito particolari contraccolpi dal maltempo e salvo le problematiche della mancanza di piogge estive, dovrebbe presentare una situazione di ordinarietà produttiva e dunque in presenza di minor prodotto da altri areali, anche una prospettiva di mercato alla produzione positiva. L’invito di Coldiretti è quindi di non “svendere” il prodotto, non sottoscrivendo accordi a prezzi troppo bassi, ma di attendere che si chiariscano gli effettivi orientamenti di vendita del raccolto 2017, nella consapevolezza che a minor offerta la domanda dovrebbe adeguarsi su livelli di remunerazione più interessante rispetto alle ultime annate.


IN CAMPO PER DIFENDERE IL VERO MADE IN ITALY ED IL FUTURO DELLE NOSTRE AZIENDE

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Giorni caldi, sia dal punto di vista meteorologico che delle iniziative della nostra associazione su più fronti. Con l'unico obiettivo di rafforzare con l'aggiunta di nuovi tasselli il nostro progetto, che continua ad essere l'unico in grado di dare prospettive al settore agricolo italiano e quindi alle nostre aziende ed all'indotto. Se da un lato conforta il trend relativo alla "scelta" del settore agricolo da parte di giovani imprenditori, che con idee e volontà trovano soddisfazione nel lavoro in campo, utilizzando tutti gli strumenti offerti dalla legge di orientamento del 2001, che si conferma come uno dei punti di svolta dell'ecomomia (non solo agricola) nazionale, dall'altro dobbiamo fare tutti gli sforzi ed impegnarci per mettere in fila gli strumenti necessari affinchè gli agricoltori abbiano la possibilità di costruire il loro progetto d'impresa nell'ambito del progetto più ampio delle filiere e del made in

Italy, coniugando cisacuno nel proprio ambito aziendale le proproprie capacità e progettualità con la rete delle altre imprese e dei sistemi organizzati a loro servizio. Dobbiamo leggere in quest'ottica quanto fatto per entrare coerentemente nell'alveo del Consorzio Agrario dell'Emilia, che oggi opera nel nostro territorio e che saprà rendere partecipi le imprese associate di progetti economici la cui ricaduta già in altri territori è stata concreta e tangibile. Lo sono le iniziative di razionalizzazione di Enti e Consorzi ai quali sono affidate importanti attività di rete per le imprese, dai Condifesa, alla Bonifica. Lo sono i momenti di visibilità verso l'esterno ma principalmente anche per tutti i soci, dei nuovi modelli di agricoltura, dell'innovazione giovani di Oscar Green, come dell'agricoltura 4.0 di Bonifiche Ferraresi, che si pone come "prototipo" della sperimentazione di nuove tecniche e di nuove varietà che anche le imprese più piccole potranno mutuare un donani nella propria attività. Lo sono le grandi battaglie a difesa del modello agricolo italiano che abbiamo contribuito a costruire negli anni passati, in relazione con i cittadini e consumatori, non solo italiani, ma mondiali, tanto che oggi il Made in Italy agro alimentare è di per sè un valore economico del quale abbiamo l'onere di difenderlo ed arricchirlo di un racconto verso il futuro. Da qui la difesa del nostro modello di sviluppo sostenibile, le-

gato al territorio, identificabile, nel quale "l'origine" è la cifra di partenza per ogni ragionamento e che proprio in questi giorni ci vede raccogliere in positivo i decreti per l'indicazione obbligatoria per il riso e il grano utilizzato nella pasta. E che, d'altro canto, ci ha visto in piazza e ci vedrà ancora impegnati, nel dire con forza NO all'accordo CETA, porta spalancata all'ingresso di multinazionali pronte ad utilizzare il falso made in Italy e l'italian sounding, per schiacciare ancora di più le nostre imprese ed impoverire i nostri redditi giocando la carta del basso prezzo. Non è con questi accordi che si conquistano nuovi mercati, e per questo Coldiretti si è posta in testa ad una coalizione di rappresentanze sociali, dei consumatori, dei produttori, degli ambientalisti per dire con forza che abbattere i dazi tariffari non può disgiungersi dal mettere regole comuni di tutela per le persone, le imprese, i territori. Non siamo soli in questa battaglia, e siamo certi che agendo in sintonia con la società potremo esprimere pienamente le nostre ragioni e le ragioni dei cittadini italiani, senza accettare accordicchi e trattati provvisori non soddisfacenti. Altri si potranno accontentare di parziali risultati, anche a danno dei propri soci, non Coldiretti. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

Coldiretti sempre in campo per portare avanti concretamente il progetto delle filiere agricole che devono essere il modello di riferimento in tutti i territori per costruire un'agricoltura italiana identitaria, distintiva e competitiva nei mercati remunerativi.


SINDACATO

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#STOP CETA: SONO A RISCHIO LE ECCELLENZE ITALIANE

Con la ratifica dell’accordo UE – Canada 250 su 291 DOP/IGP italiane non avranno tutela, aprendo le porte alle imitazioni d’oltre oceano. Dall’extravergine Toscano alla Nocciola del Piemonte, dal Salame di Varzi al Salame d'Oca di Mortara, dal Pecorino Crotonese al formaggio Castelmagno, dal Basilico genovese al Radicchio di Treviso, dal Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino al pane di Altamura e molti altri è scoppiata la rivolta della stragrande maggioranza dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine italiane da tutte le Regioni nei confronti dell’accordo di libero scambio con il Canada che lascia senza alcuna tutela dalle imitazioni ben 250 delle 291 denominazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy riconosciute dall’Unione Europea (Dop/Igp). Lo ricorda Coldiretti nel sottolineare che con l’approfondimento e la conoscenza dei contenuti sta crescendo rapidamente l’opposizione al trattato Europeo di libero scambio con il Canada che ora l’Italia è chiamata a ratificare. Si stanno moltiplicando - continua la Coldiretti - le sollecitazioni da parte dei Consorzi di Tutela delle produzioni italiane piu’ tipiche nei confronti dei parlamentari per salvaguardare denominazioni storiche frutto del lavoro di intere generazioni. Da chi è quotidianamente impegnato a difendere il valore del

proprio territorio vengono dunque smascherate - sostiene la Coldiretti - le bugie interessate sui contenuti di un accordo che concede la possibilità di chiamare con lo stesso nome produzioni del tutto diverse legalizzando di fatto la pirateria agroalimentare, il peggior nemico del Made in Italy all’estero. Per la prima volta nella storia dell’Unione peraltro – continua la Coldiretti - si accorda a livello internazionale un esplicito e formale il via libera alle imitazioni dei nostri prodotti più tipici (dall’Asiago al Gorgonzola, dalla Fontina ai prosciutti di Parma e San Daniele fino al Parmigiano nella sua traduzione di Parmesan). Un gravissimo precedente per i futuri accordi commerciali con altri

Paesi come dimostra quello appena siglato con il Giappone che accorda protezione solo al 6% delle denominazioni europee mentre le altre sono destinate ad una ingannevole e dannosa volgarizzazione con prodotti aventi caratteristiche profondamente diverse che saranno chiamati con lo stesso nome. Si conferma dunque che l’accordo con il Canada è il cavallo di Troia delle politiche commerciali dell’Unione per portare alla volgarizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali custodite da generazioni di agricoltori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “la presunzione di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori sui mercati internazionali dove invece l’Italia e l’Unione Europea hanno il dovere di difendere i prodotti che sono l’espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove, realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione e sotto un rigido sistema di controllo”. Per questo la Coldiretti continua la mobilitazione permanente per fare pressing, anche con email bombing e tweetstorm sui parlamentari, con un primo risultato che è lo spostamento delle votazioni previste per fine luglio al prossimo settembre. prima al Senato per poi passare alla Camera www. coldiretti.it<http://www.coldiretti. it/> #stopCETA. A sostegno dell’iniziativa un ampio gruppo di altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che hanno manifestato a piazza Montecitorio insieme a ex Ministri delle Politiche Agricole, parlamentari di ogni schieramento, presidenti e assessori regionali, sindaci ed esponenti della società civile.


ORIGINE IN ETICHETTA PER RISO E GRANO USATO NELLA PASTA: ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE

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Dopo mesi di mobilitazioni, di manifestazioni di piazza e di azione sugli uffici ministeriali e di dialogo concreto con i Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda, titolari delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico, sono stati firmati, in anticipo sulle norme comunitarie, i decreti che prescrivono l'obbligo di indicare in etichetta, in modo chiaro e trasparente l'origine del riso e del grano utilizzato per la pasta. Concettualmente cose molto semplici, forse addirittura banali, ma che in se hanno la forza della trasparenza e della affermazione e riconoscibilità del vero made in Italy, di quel modello di sviluppo e di produzione che il mondo ci invidia e copia. Ecco perchè è servito tanto tempo per definire questi decreti e perchè vi siano delle contrarietà da parte di chi sulla non chiarezza e sulla impossibilità dei consumatori di fare scelte consapevoli, regge la propria attività. Coldiretti da molti anni ha posto in cima alla propria azione quella di una chiara ed obbligatoria indicazione d'origine in etichet-

ta, unico sistema per dare identità ai nostri prodotti e di consueguenza poterli far apprezzare e valorizzare. Dare ai consumatori la possibilità di scegliere tra prodotti italiani a partire dal campo è in qualche modo anche un esercizio di civiltà e correttezza che ci pare doveroso. Però fastidioso per chi ritiene sufficiente poter appiccicare una targhetta tricolore solo per aver inscatolato qualcosa in un magazino in Italia. E' una battaglia forse prima di tutto culturale, che in altri Paesi molto più facilmente del nostro sarebbe capita e cavalcata da tutto il sistema agroalimentare. Ed invece è necessario mobilitarsi continuamente, essere pronti a bloccare simbolicamente i TIR al Brennero, le navi nei porti della Puglia, o nella vicina Ravenna. Manifestare di fronte agli stabilimenti delle industrie casearie, agli oleifici, alle cantine, ovunque insomma il cibo prodotto nei nostri campi viene lavorato, trasformato e preparato per il mercato. Sappiamo per esperienza diretta e tangibile che l'obbligo dell'origine può diventare elemento economico rilevante, trasformandosi in valore aggiunto per gli agricoltori: la vicenda dell'estensione a tutta la filiera dei prodotti lattiero caseari lo dimostra, con la risalita del prezzo del latte alla stalla per chi poi vuole vendere utilizzando la positività del "made in Italy". Abbiamo quindi necessità che tutto il cibo possa avere una car-

ta di identità chiara e completa, trasparente e leggibile. Da opporsi a quegli accordi "tossici" per la nostra agricoltura e per la sana industria agro alimentare italiana, come il recente trattato CETA tra Unione Europea e Canada e quello ancora più recente tra U.E. e Giappone. Tossici perchè con l'idea di abbattere le barriere tariffarie ed aprire nuovi mercati, in realtà legalizzano il falso made Italy, l'italian sounding, l'inganno ai consumatori, senza che si parifichino anche le condizioni di produzione, i costi, le regole ambientali e di sicurezza, che nel resto del mondo sono ben diverse da quelle italiane ed europee. Accordi come il CETA, che grazie alla forte mobilitazione messa in campo in queste settimane, è in fase di verifica e per il quale il voto di eventuale ratifica è slittato a settembre, sono contradditori e mettono in campo una concorrenza sleale ed una distorsione ulteriore di quei mercati nei quali solo con una altissima qualità ed una chiara identificazione, con l'origine davvero italiana, i nostri prodotti possono avere il meritato successo e remunerare gli agricoltori. I prossimi impegni sono per la frutta e verdura trasformata, per tutte le carni, per i salumi, per tutti i trasformati del pomodoro, insomma per tutte le filiere che fanno "grande" l'Italia del cibo. Claudio Bressanutti Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

Nei giorni scorsi i Ministri delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico hanno firmato i decreti con i quali si dovrà indicare obbligatoriamente in etichetta l'origine del riso e del grano usato per la pasta. Così si difende il Made in Italy, non con il CETA.


SINDACALE

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OSCAR GREEN 2017. GIOVANI ED INNOVAZIONE PER IL FUTURO paesaggio. Tra le 80 aziende che hanno partecipato alle finali regionali di Oscar Green c’è un’esemplificazione delle capacità innovative dei giovani imprenditori. Lo dimostra Cassie Margaret Puttock, studentessa inglese che in piena Brexit lascia l’università di Oxford per venire in Emilia Romagna a produrre formaggi biologici sull’Appennino Parmense, vendendoli direttamente in azienda e attraverso i mercati di Campagna Amica. Lo dimostra anche Fabio Monti, dell’azienda Ca’ Monti di Fontanelice (Bo), che ha trasformato un arbusto infestante come il sambuco in una risorsa aziendale, ricavandone la “Sambuchella”, un conMenzione speciale per Jacopo Tasca di Ro Ferrarese. dimento aromatico molto versatile in cucina. Tra i premiati c’è anche Gabriele Zannini di Modena che ha creato la Si è svolta lo scorso 18 Luglio, presso l’azienda vitiviniprima e per ora unica filiera tutta italiana di luppolo, coincola e agrituristica Condè, a Fiumana di Predappio (FC), volgendo nel progetto anche l’università di Parma. Queste la premiazione regionale di Oscar Green 2017, il premio sono solo alcune delle aziende premiate, cui si aggiungoper l’innovazione in agricoltura, giunto all’undicesima edizione, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per no altre che hanno ottenuto menzioni speciali tra le quali, premiare le aziende capaci di conquistare il mercato con per la categoria “ambiente”, anche l’Agriturismo ferrarese Ca’ Nova di Jacopo Tasca, di Ro Ferrarese (FE), che si idee e prodotti innovativi. Con l’occasione sono stati resi noti anche i dati incorag- trova nei pressi del sito dove è stato ricostruito un vecchio gianti relativi all’imprenditoria agricola giovanile in Re- mulino ad acqua, a ricordo delle numerose attività di quegione. L’agricoltura è in testa alle preferenze dei giova- sto tipo che un tempo erano diffuse lungo tutto il percorso ni dell’Emilia Romagna che intendono mettersi in gioco del grande fiume e che anche Riccardo Bacchelli, con il come imprenditori, avviando un’attività propria. È quanto suo romanzo storico “il mulino del Po” ha contribuito a far emerge da un’ analisi di Coldiretti Emilia-Romagna, sulla conoscere a tutto il mondo. In questo territorio “Cà Nova” base dell’apertura di nuove aziende giovanili in Regio- rappresenta un’occasione goloso per i turisti e gli amanti ne nel primo trimestre del 2017, rilevata da Movimprese delle cose buone, semplici e tradizionali, per una golosa sosta, dove l’occhio si perde tra la pianura ed i maestosi dell’Unione regionale delle Camere di Commercio. Nei primi tre mesi di quest’anno il settore agricolo è sta- argini del fiume, magari da percorrere con la bicicletta sul to l’unico settore che ha fatto registrare un aumento delle percorso della destra Po, da Ferrara sino al delta. imprese under 35, con una crescita del 2,8% rispetto allo Secondo il delegato regionale di Coldiretti Giovani Imstesso periodo dell’anno precedente, contro un calo me- presa, Andrea Minardi, “il ritorno dei giovani in agricoldio di tutte le imprese giovanili regionali del 4,7%. Ciò tura non è solo un interesse generico per la campagna e la che entusiasma di più è che tra coloro che fanno dell’a- vita bucolica, ma è soprattutto un scelta imprenditoriale, gricoltura una scelta di vita, più del 50% è laureto ed il determinata anche dalle forti innovazioni che corrono sui 60% sceglie attività e prodotti innovativi, garantendo così campi, con l’applicazione di nuove tecnologie all’avancrescita e sviluppo al settore agricolo. Oggi il 70% del- guardia che mettono alla prova i giovani della generazione digitale, sia sul fronte economico sia sul fronte di tutela le imprese under 35 opera ambientale, cha in parte in attività che vanno dalla sarà possibile approcciare trasformazione aziendale da parte anche di nuove dei prodotti alla vendita imprese attraverso i bandi diretta, dalle fattorie diregionali di nuovo insediadattiche all’agricoltura mento per i giovani sotto biologica e alla cura del i quarant’anni previsti dal verde, compresa la produPiano Regione di Sviluppo zione di energie rinnovaRurale”. bili. I giovani sono sempre Marco Baldon più attenti all’agricoltura Segretario Regionale sostenibile e alla valorizGiovani Impresa E.R. zazione del territorio e del I giovani vincitori della fase regionale di Oscar Green 2017.


Visita alla realtà di Bonifiche Ferraresi, lo scorso 19 luglio nell'azienda di Jolanda di Savoia per il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni accompagnato dal ministro Martina ed accolto non solo dai vertici della Società, e dai rappresentanti di Coldiretti nazionale e regionale, ma anche da numerosi giovani imprenditori e figli di agricoltori provenienti da tutte le province dell'Emilia-Romagna e dalle regioni più vicine, come Lombardia, Veneto e Marche, che hanno punteggiato con il giallo delle loro magliette l'auditorium di Bonifiche. Dopo il saluto della Presidente di Bonifiche Rossella Locatelli e dell'amministratore delegato Federico Vecchioni, dapprima il ministro Martina, ed a seguire lo stesso Gentiloni, hanno espresso l'apprezzamento per quanto realizzato in un breve lasso di tempo a Jolanda e per i progetti di sviluppo futuro, che vedono la società impegnata a riversare nuove conoscenze e nuove tecniche all'intero tessuto produttivo agricolo nazionale, tenendo ferma la barra su una progettualità tutta italiana, sulle filiere corte e sul ruolo di esploratore delle nuove opportunità anche per le medie e piccole imprese agricole, rompendo la contrapposizione tra soggetti diversi. Di fronte ai giovani di Coldiretti il

presidente Gentiloni ha riconosciuto il grande ruolo svolto da Coldiretti per dare un volto nuovo alla nostra agricoltura e farla divenire un fiore all'occhiello del made in Italy che il mondo ci invidia, sottolineando quanto sia importante per l’Italia “quel mix

tra tradizione e innovazione che è la forza del nostro Paese”, riconosciuta anche all’estero, soprattutto nell’agricoltura, dove siamo i numeri uno (o secondi) in tutti i processi della filiera agroalimentare. Il Ministro ha anche colto l’occasione per annunciare la neonata partnership tra Bonifiche Ferraresi e ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), , con l’ideazione di una progettualità specifica per circa 145 mila ettari e l’istituzione di un soggetto che svilupperà

un programma di agricoltura di precisione attuabile anche dalla piccola impresa agricola. Particolare attenzione è stata rivolta dal Ministro Martina ai contratti di filiera, riconoscendo il ruolo importante giocato da Coldiretti nell’ottenimento dei contratti di filiera sul grano. Martina ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti in tema di qualità e tenuta dei prezzi, ottenuti proprio grazie a questi contratti fortemente voluti da Coldiretti, tant’è che ha annunciato che si passerà, già dalla prossima settimana, dal premio inizialmente previsto di € 100 a ettaro, ad un premio di € 200 a ettaro, dato che , grazie alla collaborazione tra produttori e trasformatori, si sono conclusi contratti di filiera per 100 mila ettari, innescando così un meccanismo economico virtuoso. Ha poi annunciato che dal 1 novembre verranno aperti nuovi bandi per i contratti di filiera, con una dotazione di circa 30 milioni di euro. Il riscatto dell’Italia passa anche per l’agricoltura hi-tech e sostenibile e Coldiretti deve continuare a contribuire a portare avanti questa battaglia culturale che fa grande il nostro Paese nel Mondo. Eleonora Bigoni

SICCITÀ, BENE NUOVE ASSEGNAZIONI DI CARBURANTE

Soddisfazione per la decisione della Regione di riaprire le assegnazioni di gasolio per le aziende agricole. È quanto esprime Coldiretti Emilia Romagna a fronte della decisione dell’assessorato regionale all’Agricoltura di dare la possibilità agli imprenditori agricoli di richiedere quote aggiuntive di carburante agricolo a costo agevolato per far fronte alle maggiori esigenze di irrigazione. Coldiretti regionale apprezza la sollecitudine con cui la Regione ha risposto alla richiesta inoltrato all’assessorato Agricoltura. In questo modo – afferma Coldiretti – verrà garantita la possibilità di irrigare, un intervento fondamentale in questo periodo di grande caldo per salvare le colture nei cam-

pi che diversamente rischiano di essere “bruciate”. Gli intereressati possono già rivolgersi agli Uffici Coldiretti per le richieste supplementari.

CREDITI E FINANZIAMENTI SINDACALE

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN VISITA A BONIFICHE FERRARESI

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SINDACALE

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C.A.E, RINNOVATA LA DIRIGENZA. ANCHE COLDIRETTI FERRARA ENTRA NEL NUOVO CONSIGLIO

L'affollata assemblea dei soci C.A.E. a Ferrara.

Il nuovo presidente del Consorzio Agrario dell’Emilia è l’imprenditore imolese Antonio Ferro. Dopo l’Assemblea Generale Ordinaria dei soci del 12 Giugno 2017- che aveva visto la netta affermazione della lista 1, rappresentativa di Coldiretti, - il consiglio di amministrazione del 20/6/2017 ha provveduto all’elezione e alla immediata nomina del nuovo presidente che succede a Gabriele Cristofori alla guida del CAE per tre mandati consecutivi. Come Cristofori anche Ferro – 59enne è imolese e ha maturato nella sua lunga vita professionale e associativa un’ampia e riconosciuta esperienza imprenditoriale e sindacale nel mondo agricolo. Ferro, attuale presidente della Federazione Provinciale della Coldiretti di Bologna, si è insediato alla presidenza del Consorzio Agrario dell’Emilia evidenziando al CdA la ferma volontà di

proseguire nel percorso aziendale che, grazie ad un elaborato ed innovativo Piano Industriale approntato dal management (ricalibrato in base ai nuovi e mutevoli scenari dei mercati globali e fedele alle esigenze delle imprese agricole locali) ha riportato il bilancio del Consorzio Agrario dell’Emilia all’utile dopo tre anni. Un Consorzio che si dimostra protagonista del comparto nelle quattro provincie in cui opera (Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara) e che rappresenta, nel concreto, una vera e propria garanzia per la valorizzazione delle filiere delle produzioni alla base del Made in Italy e uno strumento indispensabile per tutti i soci e gli attori che quotidianamente ci lavorano con impegno per migliorare le performances. E proprio in quest’ottica modelli rappresentativi di sinergie utili risultano es-

sere le società collegate del Consorzio Agrario dell’Emilia: SIS azienda di riferimento per il comparto sementiero, Emilcap specializzata nella produzione di mangimi non Ogm, Quality Seeds, Eurocap Petroli nel settore dei carbolubrificanti, e le stretta collaborazione di forniture al Pastificio Ghigi, garante di tracciabilità. Anche per questo motivo nell’atto del suo insediamento Ferro stringendo la mano del suo predecessore Cristofori– lo ha ringrazio per quanto fatto in questi anni con grande dedizione, capacità e spirito di sacrificio dimostrati in momenti non particolarmente semplici viste le congiunture non sempre positive del settore. “Sarà strategico– ha commentato Ferro – continuare ad eseguire una capillare e costante opera di assistenza alle nostre imprese che rappresentano il tessuto produttivo e sociale che sta alla base dell’economia agroalimentare del nostro paese ed dell’Emilia Romagna in particolare. Il Consorzio Agrario dell’Emilia è una realtà viva e il numero di soci (record toccato proprio nel 2017 a quota 4680 soci) in netta crescita lo dimostra palesando l’utilità delle molteplici attività che svolgiamo e che cercheremo di migliorare sempre di più attraverso politiche di innovazione, di investimento, ricerca e razionalizzazione dove serve”.

NOMINA DEL CDA PER IL TRIENNIO 2017-2019

L’Assemblea Generale Ordinaria del Consorzio Agrario dell’Emilia del 12 giugno 2017, a conclusione delle Assemblee Separate dei Soci che si sono svolte dal 29 maggio al 7 giugno, ha eletto quali Consiglieri per il triennio 20172019 i Sigg.ri (in ordine alfabetico): Barbieri Angelo, Bellini Carlo, Benatti Giuseppe, Bertuzzi Romano, Bonvicini Marcello, Bruni Paolo, Catellani Matteo, Cavani Stefano, Cavazzuti Paolo, Corradi Vittorio, Cristofori Gabriele,Dall’Olio Enrico, Favali Gianluca, Ferro Antonio, Gabusi Andrea, Ghirardello Mario, Guzzetti Fabio, Maccaferri Luigi,Magri Marco, Rizzoglio Aldo,Rodeghiero Alessandro,Rubini Michele, Simonazzi Simone, Tassinari Floriano,Tonello Mauro, Trentini Irio,Turrini Astro,Volpin Riccardo, Zanetti Alberto. Anche Coldiretti Ferrara è quindi presente nel nuovo Consiglio e potrà essere parte attiva nelle politiche di sviluppo del CAE e dei suoi servizi nel nostro territorio. Auguri di buon lavoro a Ghirardello Mario, Rubini Michele, Tassinari Floriano e Tonello Mauro, con l'auspicio di cogliere tutte le opportunità per i nostri soci e per l'economia ferrarese.


PIANO DI SVILUPPO RURALE: PROROGA PROGETTI DI FILIERA

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Con l’apertura dei bandi di filiera si compie un ulteriore passo verso uno degli obbiettivi principe del Piano di Regionale di Sviluppo Rurale quello della Focus area P3A : "Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali" Chiudendo il cerchio attorno alla produzione primaria agricola e la sua filiera di trasformazione legando il sistema filiera da obbiettivi e fini che devono essere inevitabilmente comuni , di qui la complessità e nello stesso tempo la forza del sistema che opera in maniera trasversale rispetto alla filiera produttiva . Per cercare di utilizzare meglio il tempo da dedicare a tali progettazioni la regione Emilia Romagna ha concesso un periodo ulteriore per la presentazione delle domande , in questo modo gli agricoltori con il loro progetto singolo collegato ad una filiera potranno presentare entro il 29/09/2017 le domande , ad oggi bene o male i nominativi inseriti nei vari progetti sono stati inseriti tutti hanno avuto modo di interessarsi ma il periodo viene buono per cercare di completare le domande dedicando loro il tempo necessario per comporle al meglio . La regione Emilia Romagna ha raccolto il materiale e l’elenco dei soggetti capofila che intendono presentare progetti scaricabile e consultabile al seguente link , a cui poi le aziende agricole singole socie aderenti degli stessi possono collegare le propri progetti , accomunati proprio dagli stessi obbiettivi http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr2014-2020/bandi/bandi-2017/bando-progetti-di-filiera

3° bando riservato ai giovani che prevede la possibilità di garantire un premio ai giovani che si insediano per la rima volta in agricoltura prevedendo un progetto aziendale Il tipo di operazione contribuisce alla Focus area P2B e sostiene il primo insediamento dei giovani agricoltori attraverso l’erogazione di un premio da utilizzare integralmente per lo sviluppo della propria azienda. I giovani agricoltori dovranno aver compiuto la maggiore età , non aver compiuto 40 anni al momento di presentazione della domanda . Alla domanda denominata 6.1.01 relativa all’insediamento del giovane può essere collegata una domanda relativa al Piano di Investimenti dovesse essere necessaria attraverso l’operazione 4.2.01 il bando infatti è denominato “pacchetto giovani” proprio perché sono fondi riservati a startup giovani in agricoltura La graduatoria sarà disponibile entro il 02/02/2018 , il consiglio è sempre proprio quello di aspettare ad effettuare gli investimenti sempre dopo aver ottenuto l’ammissibilità della domanda oltre poi ad avere la visione della posizione che si garantirà la domanda in graduatoria . APERTURA NUOVI BANDI FORESTAZIONE

Imboschimenti permanenti 8.1.01 in terreni agricoli e non agri- 15/09/2017 coli di pianura e collina Arboricoltura da legno 8.1.02 15/09/2017 consociata – ecocompatibile Arboricoltura da legno 8.1.03 29/09/2017 Pioppicoltura ordinaria Anche queste sono misure del Piano Regionale di Sviluppo Rurale che possono essere utilizzate da quelle aziende agricole che vogliono investire nella forestazione convertendo ed impegnando superfici agricole a boschi permanenti, arboricoltura da legno di pregio con cicli di taglio lunghi, oppure pioppo ordinario . Nel caso di interesse meglio prendere contatti per tempo con gli uffici in quanto tali progetti prevedono relazioni tecniche agronomiche specifiche .

C.A.A.

6.1.01 “Insediamento dei giovani agricoltori” e 4.1.02 “Ammodernamento di aziende agricole dei giovani agricoltori”


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PAC 2016

C.A.A.

È in corso la liquidazione da parte di Agrea delle Domande Uniche presentate per l’annualità 2016, l’organismo pagatore regionale ha dovuto aspettare la circolare Agea di definizione dei premi accoppiati art. 52 del Reg. 1307/2013 che di seguito si mettono in evidenza

SEMINATIVI – Frumento duro: il pagamento erogato è di 60,48 euro/ha. – Soia (Nord): il pagamento erogato è di 65,53 euro/ha. – Colture proteaginose: il pagamento erogato è di 56,38 euro/ha. – Leguminose da granella: il pagamento erogato è di 24,86 euro/ha. – Barbabietola: il pagamento erogato è di 532,36 euro/ha. – Riso: il pagamento erogato è di 96,18 euro/ha. – Pomodoro da industria: il pagamento erogato nel 2016 è di 168,09 euro/ha. – Olivo: il pagamento erogato è di 119,79 euro/ha LATTE BOVINO L’aiuto, destinato alle vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità, prevede una dotazione finanziaria di 74,1 milioni di euro, pari al 17,5% del plafond totale; a questo, si aggiunge una dotazione di 9,74 milioni di euro (il 2,3% del plafond totale) per gli allevamenti situati in zone montane. I capi richiesti e accertati a premio sono 927.481; nelle zone montane sono 124.339. Il pagamento erogato è di 79,92 euro/capo e di 78,35 euro/capo per le zone montane (tab. 2). SETTORE BUFALINO Il premio è riconosciuto a favore delle bufale con un’età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell’anno civile dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016. Il massimale è di 4,0 milioni di euro, pari allo 0,96% del plafond. Le bufale richieste e accertate a premio sono 72.103 capi e il pagamento erogato è di 56,39 euro/capo. In numero dei capi richiesti a premio è notevolmente aumentato rispetto al 2015 (+22.000 capi); il pagamento accoppiato per le bufale è una novità della Pac 2015-2020, che non era stata adeguatamente divulgata nel primo anno di applicazione.

VACCHE NUTRICI Un plafond di 36,6 milioni di euro è concesso a favore delle vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici delle razze bovine da carne. Un plafond specifico di 3,6 milioni di euro è riservato alle vacche nutrici incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza Chianina, Marchigiana, Maremmana, Romagnola e Podolica, facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della Rinotracheite infettiva del bovino IBR. Gli allevatori di vacche nutrici ricevono un pagamento di (tab. 2): – vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici: 136,35 euro/capo. – vacche nutrici inserite in piani selettivi e gestione di razza: 323,17 euro/capo. BOVINI MACELLATI Il sostegno è riconosciuto a favore dei bovini da carne la cui età è compresa tra 12 e 24 mesi al momento della macellazione, i quali abbiano subito un periodo di permanenza presso l’allevamento del richiedente per non meno di 6 mesi. A tale misura è destinato un plafond a 3,5 milioni di euro. I capi richiesti e accertati a premio sono 103.877 e il pagamento erogato è di 33,84 euro/capo, importo inferiore alle attese. Un importo di premio superiore al precedente è erogato ai capi che presentano alcuni requisiti aggiuntivi: – capi allevati per almeno 12 mesi nell’allevamento del richiedente (73,19 euro/capo); – capi aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale (73,19 euro/capo); – capi rientranti nell’ambito di un sistema di etichettatura (73,19 euro/capo); – capi certificati come Dop e Igp, ai sensi del Reg. 1151/2012 (79,60 euro/capo). OVINI L’aiuto è corrisposto a favore delle agnelle da rimonta, che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie. La quota di agnelle da rimonta ammissibili a finanziamento per ciascun gregge è determinata come segue: 1. il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta non raggiunto; 2. il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto (allevamenti dichiarati indenni). A tale misura è riservata una percentuale del 2,21% della dotazione, pari a 9,36 milioni di euro; l’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e ac-


certati (341.494 capi), è di 27,41 euro/capo. L’importo è nettamente inferiore rispetto a quello del 2015 (52,36 euro/capo), in quanto il numero dei capi richiesti a premio è quasi raddoppiato. Inoltre, il settore ovino beneficia di un premio agli allevatori i cui capi ovini e caprini macellati siano certificati come DOP e IGP, ai sensi del Reg. 1151/2012. La dotazione è pari all’1,29% del massimale riservato al sostegno accoppiato, corrispondente a 5,46 milioni di euro; l’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e accertati (1.026.453 capi), è di 5,32 euro/capo. Anche in questo, il numero dei capi richiesti

a premio è aumentato e il premio erogato è leggermente diminuito. Nello stesso tempo nei prossimi giorni dovremmo ottenere dettagli in base alla chiusura dei controlli amministrativi che stanno precedendo verso le aziende che erano a campione ammissibilità 2016 in seguito ai controlli di condizionalità , le stesse aziende dovrebbero vedere la liquidazione del pagamento 2016 una volta esaurito tale controllo . Alessandra Mariotti Responsabile Provinciale C.A.A.

Negli ultimi tempi l'allevamento delle chiocciole, da destinare sia ad uso alimentare che cosmetico o di riproduzione, ha trovato attenzione anche nel ferrarese. Sono diverse le aziende nostre associate, che dall'agentano, al copparese, ad altre zone del territorio hanno iniziato questa attività, in stretto collegamento con l'Istituto Internazione di Elicicoltura di Cherasco (CN), da sempre riferimento per gi elicicoltori italiani. La filiera dell'elicicoltura nazionale si sta affermando come interessante fonte di reddito in determinate condizioni, e merita di essere approfondita "sul campo". Chi fosse interessato a conoscere meglio un esempio di azienda ferrarese attiva in questo contesto, può contattare MARANGONI GINO, a Longastrino di Argenta,

in Via Fossa Menate, 31, che sarà lieto di mettere a disposizione la sua esperienza.

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C.A.A.

ALLEVARE LUMACHE: ESPERIENZE FERRARESI.


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MERCATINO

Gli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell’Aratro. Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.

MERCATINO

N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

B/1 Attrezzi in vendita: per irrigazione a goccia doppio filtro di cui uno a calza + eventuale pompa elettrica 3 fase Lowara e quadro elettrico; trattorino rasaerba Murray 14,5 cv funzionante; pompa per irrigazione Euromec funzionante + gettone. Tel. 348/2796686. B/2 Vendo vino trebbiano e uva d'oro nero di Comacchio a euro 0,80 al litro. Contattare Giulio tel. 0532/427320 ore pasti. B/3 Vendo Ford Transit 160 portata q 13,50, anno 1980, km 47.000,00, buono stato. Tel ore pasti 0532/421392. B/4 Vendo International 844 con impianto ad aria 80 q, in buone condizioni, ore 4.500. Tel. 338/2613520. B/5 Vendo aratro Pietro Moro bivomere fuorisolco, doppia slitta, 20 q per trattore 150/200 cv; seminatrice Fontani con cambio, completa di dischi per semina bietole, soia e sorgo; cassoni spandiconcime per sarchiatori, seminatrici frese multiple; gettone per irrigazione Mellini Martignoni 40 m di getto; troncatrice per ferro alimentazione 380/220, taglio a 45° sia a destra che a sinistra. Tutto in ottime condizioni ed a modico prezzo. Cerco trapiantatrice per ortaggi, cocomeri e meloni. Tel. Daniele 347/8058123. B/6 Vendo carro raccolta Marchesi mod. Export 3000, ottobre 2010, motore Lombardini 1400, completamente idraulico; compressore Campagnola mod. Mammut 85,100, completo di due serbatoi da 500 l;

spandiconcime frutteto; filtro per irrigazione a goccia; pali di cemento precompresso lunghezza m 3,50, sezione 9x9 e 7x7; carrettini porta casse; girarami. Tel. 647/4101569. B/7 Cerco irrigatore rotolone da 350 a 450 metri con diametro tubo da 100 a 120 mm; Cerco irrigatore da sollevatore ( pompa con getto) Tel. FRANCESCO 393/0981321. B/8 Vendo attrezzi agricoli:

erpice a libro 2,5 m,

estirpatore Malin 9 punte,

erpice artigianale,

concimatore,

taglialotti,
carro due assi,

ruspa,

gatto,

atomizzatore Tifone 36 AX 1500 anno 1980,

pompa centrifuga con accessori,

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tubi Berselli 5 M (43 = 220 M circa) e accessori vari,

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uccellina,

erpice a 3 pezz,i

portagetto e getto,
carrofrutta. Tel. 339/5726803 (Stefano) B/10 Cerco trattore da 50 a 100 cv. ed erpice rotante da 2.5 mt. Tel. 347/9761892 B/11 Cerco rimorchio agricolo portata ql. 80 o 50 ribaltabile bilaterale o trilaterale. Tel. cell. 328/4599787 C/1 Vendo ad Aguscello (prato delle donne) terreno agricolo di circa 8 ettari con contributo pac e magazzino per ricovero attrezzi accatastato. prezzo trattabile contattare Massimo al 335/5497026 oppure 0532/64477 C/2- Vendo a Boara terreno agricolo di circa 9,5 ettari fronte strada della via principale con contributo pac per circa 5 ettari

prezzo trattabile contattare Massimo al 335/5497026 oppure 0532/64477 C/3 Cerco operaio con esperienza per lavoro in serra, zona di Mesola. Tel cell: 335/5860320 C/4 Vendo pressa Massey Ferguson (ballette piccole) a spago, come nuova. Carica ballette come nuovo. Ranghinatore a 3 stelle trainato in buone condizioni. Tel.ore pasti 0532/838366 (Angelo). C/5 Vendo rimorchio agricolo marca Orsi, portata q 50, freni meccanici, cassone+ sponde in ferro. Cassone fisso. Tel. 328/4599787. C/6 Vendo pressa Gallignani 9250 SL, revisionata euro 3.000,00. Tel. 0532/722307. C/7 Cercasi occasione spandiconcime da sollevatore 5-6 q, tel. cell. 393/0981321. C/8 Vendo roger (schiaccialotti) di q 25, larghezza m 2,50, marca Zucchi, causa passaggio a macchina più pesante, in buone condizioni, ad euro 1.500,00, trattabili. Per informazioni tel. Claudio 329/5934263. C/9 Vendo pesa bascula su ruote portata 6 q; pompa sommersa Caprari, litri 300/min, trifase con m 30 tubo zincato diam. 60. Tel 339/8462843. C/10 Vendo Class 697 ATZ 150 cv; Lamborghini Premium 1050, 105 cv; Lamborghini 874/90, 90 cv; trapiantatrice Checchi e Maldi per pomodoro, radicchio e altri per file binate o singole, 4 elementi; aratro Overum voltaorecchio trivomere, profonditù 35/40 cm; fresa Kum m 305 con rullo parcher; fresina mul-


la semina delle seguenti colture: bietole, mais, soia. Inoltre è dotata di impianto per il diserbo localizzato che comprende botte in plastica da 200 l, pompa e gettini, un distributore. Vendesi anche dischi assolcatori per patate, originali e usati poco, marca Checchi e Magli (sono tre accoppiati e due singoli). Se interessati telefonare pref. ore pasti al cell. 368/7467018. E/2 Vendo sarchiatore Gaspardo 7 file a 45 cm, con spandiconcime in ottime condizioni (prezzo euro 2.500 non trattabile); barra falciante Gaspardo da 1,80 m, con doppia lama funzionante (prezzo euro 1.000 non trattabile). Telefonare sul mezzogiorno 0532/863670 (Giancarlo). E/3 Vendo attrezzi agricoli: carro raccolta Galletto idrostatico con piattaforma m 2; motore Bregs Stratton HP 18 benzina; erpice rotnte Isomec m 2,5; trincia frutteto Seppi; filtro fertirrigazione zincato, portato con pompa Amied; centralina salvamotore; manichette irrigazione-fert. frutteto; tel..333/3627491 0532/865338. E/4 Vendo casa colonica mq 160, magazzino adiacente mq 100, corte mq 800. Terreno circostante ha 2,30 con PAC. Possibilità di vendita di ulteriori ha 8,00 con PAC, sito in Ambrogio di Copparo, Via Capozza, 14. Tel. 333/3627491 0532/865338. E/5 Vendesi per cessata attività trattore Fendt 120 cavalli, con impianti as aria 200 q, sollevatore anteriore e pala neve, 4 ruote motrici, il tutto omologato. Pressa rotoballe Feraboli 265 con coltelli, come nuova, prezzo da concordare. Tel. a Moreno cell. 347/0453744. E/6 Cerco cisterna gasolio omologata capacità massima 3.000/3.200 litri. Tel. cell. 347/9761892 E/7 Vendo container frigo perfetta-

mente funzionante, motore 380V, larghezza 240, lunghezza 600, altezza 220. Per info cell. 348/2226242. E/8 Vendo caricatore/escavatore Sandri Falco B8 con girevole benna in punta, completo di benna bietole, benna letame e benna mordente. Revisionati 2 anni fa tutti i pistoni, pompa Casappa nuova e gomme nuove, vendo per inutilizzo. 3497139157 E/9 Vendo botte per diserbo/trattamenti con contenitore da 650 litri in resina trasparente, barra da 12 metri in acciaio inox divisa in 3 sezioni, doppi ugelli in ceramica a ventaglio antideriva con antigoccia, pompa Annovi & Reverberi a 5 testate da 120 litri in bassa e alta pressione, pescaggio con filtro antinquinante con partenza a portata nulla, distributore con 2 manometri e gestione separata delle 3 sezioni. Tenuta molto bene. 3497139157

La redazione dell'Aratro si unisce alla gioia della famiglia Ferrari Carlo per la laurea di Caterina Ferrari in "Letterature e lingue moderne e classiche" presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli studi di Ferrara, e per il diploma in Pianoforte presso il Conservatorio di Musica "G.Frescobaldi" di Ferrara.

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MERCATINO

tipla Breviglieri, 8 elementi per radicchio e soia, rincalzatore Spedo 5 elementi per porro, patate o mais; ripper 2 punte per 100 cv; livella m 3,40 con ruote; sarchio radicchio 9 punte; ruote strette complete di flange per Lamborghini 90 o same Explorer; lame per lavorazione pomodoro; piccoli erpici per pomodoro ruote strette consumate, 2 coppie, n. 6.00.36; stendi nylon per carota/ radicchio. Tutto in ottimo stato. Tel 348/7382282 (Vincenzo). D/1 Vendo 4 cerchioni 6 fori misura 11x18 pollici, montano gomme 13.00/65 - 18 (gomme non presenti). Tel 3497139157 D/3 Vendo: n. 50 rotoli di fieno di argine Po (circa 3.80 q ognuno) a € 25 cadauno. Tel. 347/8181654 Francesco D/4 Cerco: trattore FIAT OM 715 trattore FIAT 50-100 CV. A 2 O 4 ruote motrici; erpice rotante m. 2,5 Tel. 347/9761892 D/5 vendesi attrezzi agricoli usati a Tresigallo (FE): vibrocoltivatore marca KONGSKILDE da 3 metri; fresa verticale marca MALETTI con rullo paker da 2,5 metri; scavafossi a una ruota marca MALETTI; aratro monovomere entro solco; rimorchio agricolo. Se realmente interessati contattare il sign. Fausto al numero 0533/601725 ora pasti. D/6 Vendo irroratrice trainata da q 15, omologata stradale con libretto, marca Ricosma con barra idraulica m 12, con triget e traccia schiuma compoleta di distributore volumetrico a compensazione. Tel. 329/4045482. D/7 Vendo seminatrice da grano marca Carraro da m 3 con serbatoio da q 3,50 e copri seme incorporato. Tel. 329/4045482 E/1 Vendesi seminatice pneumatica di precisione a falcioni, marca Agricola Italiana, completa di dischi per


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EPACA

PAGAMENTO DELLA QUATTORDICESIMA ALLE PENSIONI BASSE E’ previsto un aiuto ai pensionati con redditi bassi, attraverso il pagamento della così detta “quattordicesima”, la somma aggiuntiva erogata a luglio di ogni anno, a partire dal 2008, a coloro che hanno più di 64 anni di età, ed in presenza di determinati limiti di reddito; l’importo erogato è differenziato in base ai contributi versati conteggiati in pensione, e con un limite di reddito personale lordo che nel 2016 non doveva superare euro 9.786,86 (1,5 volte il trattamento minimo vigente) per percepirlo interamente, mentre viene erogato in misura parziale per redditi ricompresi tra il predetto importo e 10.290,86 euro. La Legge di Stabilità 2017 ha previsto l'incremento e l'estensione della platea dei pensionati che hanno diritto alla quattordicesima, con un aumento di circa il 30% dell’importo erogato. I pensionati interessati otterranno, pertanto, un incremento dai 100 ai 150 euro l'anno rispetto agli importi attualmente erogati. Si passerà rispettivamente a 437 euro dai 336 attuali per chi può vantare fino a 15 anni di contributi (18 anni gli autonomi); a 546 euro dai 420 euro attuali per i pensionati che vantano da 15 a 25 anni di contribuzione (da 18 anni a 28 anni gli autonomi) e a 655 euro dagli attuali 504 euro per i pensionati con più di 25 anni di contribuzione (più di 28 anni gli autonomi). Inoltre vi è la possibilità, per i pensionati che possiedono reddito lordo compreso fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo di, cioè tra 9.780 e 13.049 euro lordi circa all'anno, di ottenere per la prima volta la corresponsione della quattordicesima (fino ad ora questa fascia ne era esclusa), anche se di importo più basso rispetto alle casistiche sopra indicate. Il bonus sarà pari a 336 euro per chi può vantare fino a 15 anni di contributi (18 anni gli autonomi); 420 euro per i pensionati che vantano da 15 a 25 anni di contribuzione (da 18 anni a 28 anni gli autonomi) e a 504 euro per i pensionati con più di 25 anni di contribuzione (più di 28 anni gli autonomi). Chi, tra i potenziali aventi diritto, non avesse ricevuto il pagamento con la rata di pensione di luglio, può effettuare le opportune verifiche tramite gli uffici del patronato EPACA.

APE Sociale

L'APE Sociale è un sussidio economico previsto dalla legge di bilancio 2017 che accompagna al raggiungimento della pensione di vecchiaia, a partire dal 1° maggio 2017, alcune categorie di lavoratori, a condizione di avere raggiunto il 63 anni di età, e di avere la effettiva residenza in Italia. L'intervento riguarda tanto i lavoratori dipendenti del settore privato sia gli autonomi che i parasubordinati, oltre ai lavoratori del pubblico impiego, sono esclusi invece i liberi professionisti iscritti presso le casse professionali. L'agevolazione è rivolta a lavoratori che versano in condizione di difficoltà individuata in base a quattro specifiche tipologie:

Disoccupati Per quanto riguarda i disoccupati, devono esserlo a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale con conciliazione obbligatoria a seguito di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, e che abbiano terminato di percepire la prestazione per la disoccupazione loro spettante (Naspi, l'Aspi o all'indennità di mobilità) da almeno tre mesi. Assistenti a famigliari invalidi La norma comprende coloro che assistono, al momento della richiesta della prestazione, da almeno sei mesi il coniuge (anche nel caso di unione civile) o un parente di primo grado (esempio il figlio o il genitore) convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992.


continuerà a percepirlo sino alla prima data di pensionamento che potrà essere successiva al 31 dicembre 2018. L'importo del sussidio, erogato direttamente dall'Inps per 12 mesi all'anno, sarà pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso. Il sussidio non potrà in ogni caso superare l’importo massimo mensile di 1.500 euro lordi, non rivalutabili annualmente.

IL REQUISITO CONTRIBUTIVO Per accedere all'Ape sociale bisogna possedere almeno 30 anni di contributi per le prime 3 tipologie di lavoratori, che diventano 36 anni per i lavoratori impiegati nelle attività gravose elencate. La misura è sperimentale sino al 31 dicembre 2018, poi potrà essere prorogata in base ai risultati della sperimentazione. Naturalmente chi ha diritto al sussidio

Per conseguire il beneficio gli interessati devono presentare un'istanza per verificare la sussistenza delle condizioni per accedere all'APE sociale, entro il 15 luglio 2017 se maturati entro il 31.12.2017, entro il 31 marzo 2018 se i requisiti verranno maturati entro il 2018. Beatrice Tagliaferri Responsabile Provinciale EPACA

L’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito derivanti dallo stato di disoccupazione involontaria, Naspi e Asdi, nè con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale. Non può naturalmente essere concessa a coloro che sono già titolari di una pensione diretta, è invece cumulabile con trattamenti ai superstiti concessi al richiedente e con le prestazioni di invalidità civile. Per accedere al sussidio il lavoratore deve cessare qualsiasi attività lavorativa sia dipendente che autonoma, ma avrà la possibilità di cumulare l'indennità con piccoli redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nei limiti di 8.000 euro annui (4.800 euro nel caso di lavoro autonomo).

TULIO MARCELLI NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE EPACA

Tulio Marcelli è il nuovo Presidente Nazionale dell’ Epaca, il patronato della Coldiretti per i servizi alla persona che da più di 60 anni, garantisce informazioni, consulenze e servizi in materia di previdenza e assistenza, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni sociali legate al reddito. Epaca è il primo Patronato in Italia del lavoro autonomo e per l’assistenza Inail, una realtà – spiega la Coldiretti - che conta 627 uffici sul territorio e più di duemila tra operatori e consulenti. Tulio Marcelli è nato nel 1972, è

sposato e ha quattro figli. Laureato in giurisprudenza, è titolare dell’azienda agrituristica, il «Relais La Torre» in località Chiassa Superiore e, oltre ad essere presidente della Federazione Regionale della Toscana e ai vertici dell’organizzazione provinciale di Arezzo, è membro della giunta nazionale di Coldiretti. “Sono onorato di aver ricevuto questo incarico che accetto con la consapevolezza della necessità di offrire ai cittadini servizi di qualita’” ha affermato il neopresidente nel sottolineare l’importanza dell’impegno “di fronte alle grandi

sfide e cambiamenti che attendono l’ Epaca nei prossimi anni”.

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EPACA

Invalidi con grado pari o superiore al 74% Si tratta di coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%. Lavori Gravosi Riguarda i lavoratori dipendenti che svolgono una delle professioni elencate, da almeno 6 anni in via continuativa negli ultimi sette anni, al momento della decorrenza dell'indennità. Tali lavori sono: • addetti alla concia di pelli e pellicce; • addetti ai servizi di pulizia; • addetti spostamento merci e/o facchini; • conducenti di camion o mezzi pesanti in genere; • conducenti treni e personale viaggiante in genere; • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni; • infermieri o ostetriche che operano su turni; • maestre/i di asilo nido e scuola dell'infanzia; • operai edili o manutentori di edifici; • operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti; • chi cura, per professione, persone non autosufficienti.


CENTRO MACCHINE FERRARA

Via Eva e Adamo 10 - Ferrara - Tel. 0532.66049

Servizio Commerciale: Mirko Mancini 348.3888303 Enrico Fioravanti 334.9726140

Servizio Ricambi e Assistenza: 0532.61624

Officina Ferrara: Via Eva ed Adamo, 10

Officina Jolanda di Savoia: Via Cavicchini, 9


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