Aratro dicembre 2013

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

Auguri di Buone Feste

P O T S

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Dicembre 2013


Un piatto su tre è tutto straniero: necessaria più trasparenza e informazione pag. 8

L’Aratro Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 6/12/2013

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50 Numero 6 - Dicembre 2013

Sommario Sosteniamo il nostro progetto per l'agricoltura Sergio Gulinelli pag. 3 Roberto Moncalvo nuovo presidente nazionale

pag. 4

Brennero: 27% T.I.R. con finto made in Italy pag. 10 Ultim'ora: dalla U.E. arriva l'origine per altre carni

pag. 11

All'Università di Ferrara una "lezione" su Coldiretti

pag. 11

Chiusa con la giornata del Ringraziamento in piazza ed in duomo l'annata agraria. pag. 12 la campagna è amica degli artisti

pag. 13

Giovani Impresa Ferrara: tra formazione ed incontri pag. 14 Donne Impresa: conoscere il territorio, la sua storia, le produzioni di eccellenza pag. 19 Tradizione e riscoperta dei sapori con Donne Impresa

pag. 20

I.M.U./1 saldo: esenzione ma non per tutti Ida dalla Libera pag. 21 I.M.U./2 saldo: abitazione principale, "quasi abolizione" Ida dalla Libera pag. 22 Cordoglio per l'improvvisa scomparsa di Gianni Gennari

pag. 22

Le malattie di origine alimentare

pag. 23

Agrofarmaci: novità dal 1 gennaio 2014 Marco Baldon

pag. 26

Ortofrutta: attenzione alle norme di commercializzazione Marco Baldon

pag. 26

Il "Ringraziamento" nelle Zone

pag. 27

Una grande mobilitazione per un grande progetto Luigi Zepponi pag. 5

PAC: gli aiuti 2014 e la futura programmazione Alessandra Mariotti pag. 28

Diciamo stop al falso made in Italy

pag. 6

Moncalvo, grave se ministro non stesse con gli agricoltori

Esonero iscrizione albo trasportatori rifiuti Marco Baldon pag. 29

pag. 7

Mercatino.

pag. 30

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SOSTENIAMO IL NOSTRO PROGETTO PER L'AGRICOLTURA

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E’ trascorso poco più di un anno dall’assemblea che mi ha eletto alla presidenza della nostra Federazione, una delle più importanti d’Italia, un compito che ho condiviso con gli amici presidenti di sezione e di zona, con il consiglio provinciale, con la giunta. In questi dodici mesi ho incontrato tantissimi di voi, sono stato in decine e decine di incontri, ho cercato di ascoltare tutti, di farmi un’opinione serena e costruttiva sui tanti problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare. Ebbene ho potuto constatare quanto sia importante ciò che è diventata Coldiretti in questi anni, come tutte le tessere del mosaico vadano a comporre un disegno unico e perfettamente leggibile, quale è il nostro progetto, un progetto degli agricoltori ma che è fondamentale per l’Italia intera. Quell’Italia che ci ha obbligati a tornare in piazza per chiedere con forza che si faccia tutto ciò che serve per supportare un’idea di Paese competitivo, dove esistono ancora opportunità e prospettive ma che vanno difese e strutturate per ridarci una prospettiva di futuro. Quel futuro che non può prescindere dalla trasparenza, dall’etica, dal ritorno alle questioni concrete in tutti i campi,

dalla politica come dalla finanza, dai sindacati, ai cittadini comuni. Ed anche da un vero lavoro di squadra, dove l’interesse personale venga messo in secondo piano a vantaggio di quello delle nostre comunità, delle nostre città, del nostro sistema produttivo. La “battaglia di Natale” del made in Italy lanciata da Coldiretti ci ha riportato alle questioni che sono sospese da anni, da troppi anni, e che nonostante l’apprezzamento per ciò che siano riusciti, spesso in solitudine, a progettare e realizzare, non si traduce ancora in reddito e dunque futuro per le nostre imprese. Crediamo di avere dato, come Coldiretti, una spinta decisiva al “made in Italy” agroalimentare, oggi riconosciuto come brand di successo, alla moda ed imitatissimo sia sui mercati mondiali che in casa nostra: vedere messe in atto le leve necessaria alla sua salvaguardia ci pare obiettivamente il minimo che le istituzioni debbano fare. Quanto potremmo recuperare di quella fetta di reddito che oggi ci viene sottratta da prodotti finto italiani, a basso costo, non sicuri per la nostra salute? Quanti posti di lavoro per i nostri giovani potremmo recuperare con azioni a costo zero, come il semplice obbligo dell’indicazione d’origine in etichetta per tutti gli alimenti? Quanto dall’applicare leggi già approvate ma disattese (come il famoso articolo 62)? Ci conforta vedere al nostro fianco,

a Reggio Emilia, come al Brennero, sindaci, assessori, rappresentanti delle nostre comunità che credono in una Italia diversa e che possono, ognuno nel proprio ambito, se davvero convinti, essere il supporto, al pari dei cittadini e dei consumatori, per dare la spinta decisiva al nostro progetto, alla costruzione di un percorso che riporta al Paese vero, alla concretezza, alla crescita sostenibile, al rispetto del territorio, dell’ambiente, delle persone. Può sembrare quasi un sogno, ma proprio con la mia esperienza, ancora piccola, di contatto con tante persone, anche al di fuori del mondo agricolo, posso testimoniare la grande attenzione per Coldiretti, per chi sa costruire un progetto e lottare per portarlo avanti, per i giovani ma non solo, per l’agricoltura ma non solo. La nostra mobilitazione non si fermerà, abbiamo un nuovo presidente nazionale, Roberto Moncalvo, un giovane che nella squadra Coldiretti giocherà sicuramente all’attacco per far vincere l’Italia vera, la nostra Italia e noi ci siamo, dobbiamo fare la nostra parte, dobbiamo spingere per fare “quell’ultimo miglio” che ci separa dalla realizzazione del nostro progetto e dal veder finalmente incrementare la nostra “fetta” di reddito per i nostri prodotti anziché diminuire. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

Siamo tornati in piazza, a Reggio Emilia, al Brennero, a Montecitorio per riaffermare la necessaria attenzione al nostro progetto; il sostegno vero e concreto al Made in Italy che nasce nelle campagne italiane ed una lotta seria contro i tanti "tarocchi" che si prendono una fetta importante del nostro reddito e ci rubano il futuro. Difendiamo il nostro domani, scegliamo l'Italia, l'Italia vera!


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ROBERTO MONCALVO NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

SINDACATO

Eletto all'unanimità dal consiglio nazionale il sesto Presidente di Coldiretti Il nuovo leader della Coldiretti a livello nazionale è Roberto Moncalvo che con i suoi 33 anni è il piu’ giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel i cui vertici hanno in media una ètà quasi doppia di 62 anni. Lo ha eletto l’Assemblea nazionale della Coldiretti, la principale organizzazione di rappresentanza agricola europea, con 1,6 milioni di iscritti diffusi su tutto il territorio nazionale. Una scelta coerente con il processo di rinnovamento della classe dirigente sul territorio dove l’età media dei presidenti regionali è di 46 anni, ben al di sotto dell’età media della classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione che è di 58 anni, con un punta di 69 anni per i banchieri. La sua storia è rappresentativa del crescente numero di giovani provenienti da settori diversi che hanno deciso di investire in agricoltura portando innovazione e creatività. Laureato in Ingegneria dell’Autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare dell’azienda agricola “SettimoMiglio”, che gestisce con la sorella Daniela a Settimo Torinese (To) in Piemonte. Con una superficie di 15 ettari, storicamente ad indirizzo cerealicolo (grano, mais e orzo), l’azienda nel 2005 ottiene il riconoscimento di “fattoria didattica” e dal 2007 inizia a produrre ortaggi e fragole per la vendita diretta con l’apertura di un nuovo punto vendita aziendale. Sono inoltre di prossima apertura un laboratorio per la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli e cerealicoli aziendali e una piccola attività agrituristica, a supporto delle attività di fattoria didattica. Nel 2011 promuove la nascita di una piccola cooperativa agricola, “Agricoltori Consapevoli”, con la quale mette in rete alcune aziende agricole del territorio per aumentare la gamma di prodotti

offerti ai clienti, sia nel punto vendita aziendale sia con consegne a domicilio presso luoghi di lavoro o gruppi di famiglie. Nonostante la giovane età, la partecipazione in Coldiretti di Roberto Moncalvo dura da ben 17 anni quando nel 1996 entra a far parte del Movimento Giovanile; dal 2003 al 2007 è delegato provinciale del Movimento Giovanile Coldiretti Torino; dal 2005 è componente l’Esecutivo nazionale Giovani Impresa; dal 2007 al 2011 è vice presidente di Coldiretti Torino; dal 2009 al 2011 è delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Piemonte. Dal dicembre 2011 Roberto Moncalvo è presidente di Coldiretti Torino. Dal 3 dicembre 2012 è presidente di Coldiretti Piemonte. Dal gennaio 2013 è membro di giunta della Confederazione nazionale di Coldiretti. “Formuliamo al nostro nuovo Presidente i migliori auspici di buon lavoro, consci dell’importanza di un ruolo che ha un impatto decisivo per il nostro settore, e che attraverso questo processo di rinnovamento condiviso di Coldiretti, dimostra la nostra capacità di proposta e di squadra affiatata e coesa rispetto all’obiettivo del nostro progetto per l’agricoltura italiana e per il Paese”. E’ il primo commento a caldo di Sergio Gulinelli dopo l’elezione di Moncalvo alla guida di Coldiretti. “Sento molta vicino alla mia esperienza la storia di Moncalvo – continua Guinelli – sia per la giovane età, che per il percorso nell’organizzazione e nell’attività della propria impresa agricola. Ripartiamo con entusiasmo e spirito giovane, dal vertice nazionale sino alle federazioni sul territorio, con ben chiaro l’obiettivo del nostro progetto sulle filiere agricole italiane e sul nostro compito di rappresentare la nuova agricoltura ed essere parte sociale attiva nei territori”.

Il sesto presidente della storia della Coldiretti avrà il compito di guidare una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti è una grande forza sociale che rappresenta le imprese e valorizza l’agricoltura e la pesca dal campo alla tavola, come risorsa economica, sociale e ambientale. Costituita nel 1944 la Coldiretti può contare su 1,6 milioni di associati e sulla maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70 per cento degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 97 federazioni interprovinciali e provinciali, 724 Uffici di Zona e 5.668 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese.


UNA GRANDE MOBILITAZIONE PER UN GRANDE PROGETTO

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Se mai ce ne fosse stato bisogno, la conferma di quanto sia "centrata" la mobilitazione messa in atto da Coldiretti nei giorni scorsi, con una straordinaria partecipazione dei nostri soci ma anche di sindaci, amministratori, comuni e regioni, provincie, associazioni di consumatori, viene dalla stizzita reazione di taluni industriali dell'agroalimentare, piccati sia per la richiesta di denominare "made in Italy" solo i prodotti effettivamente derivanti da materie prime italiane, sia per la richiesta di applicare le norme che prevedono l'indicazione in etichetta dell'origine di tutti gli alimenti, dando seguito pratico a quanto leggi e regolamenti già prescrivono ed anzi estendendoli davvero a tutto ciò che arriva sulle nostre tavole. E ovviamente dando corso a tutti i controlli del caso, per assicurare ai consumatori la necessaria e corretta

informazione. Quei controlli che evidentemente "danno fastidio" per chi è avezzo a trasformare prodotti nelle proprie fabbriche affinchè possano avere un bel bollino tricolore anche se dell'Italia hanno visto solo le frontiere e le strade, come ancora una volta hanno confermato i nostri blocchi al Brennero. La nostra agricoltura, il nostro settore agroalimentare, può avere un futuro anche combattendo per la trasparenza e per leggi e decreti applicativi seri e concreti. La "scossa" della mobilitazione, che in varie sedi ha visto la presenza di oltre ventimila produttori ed allevatori, può dare ulteriore spinta al nostro progetto per le Filiere Agricole Italiane, laddove riusciremo a rendere evidente e chiara la differenza dei nostri prodotti rispetto a ciò che qualcuno intende propinarci come italiano ma che non solo ruba reddito agli agricoltori italiani tutti, ma inganna i consumatori e li espone anche a rischi riguardo la sicurezza alimentare. A conclusione dell’annata 2013, ci sembra importante rimarcare come, seppure tra le tante difficoltà di questi tempi, Coldiretti sia riuscita a dare continuità al proprio progetto, a dare opportunità alle imprese, a rappresentare davvero quell’Italia che vuole cambiare, che sa di meritare molto più di quanto una politica mediocre

e uno Stato chiuso nel proprio conservatorismo ci costringono a vivere. Ricordiamoci in queste settimane dove si fanno propositi e programmi per il prossimo anno, che noi siamo la Coldiretti, che voi tutti siete la Coldiretti, e che insieme , ciascuno per propria parte, possiamo far crescere quella grande filiera tutta italiana che è possibile ed ormai matura, oltre che necessaria per ridare fiato alle imprese agricole, agli imprenditori, ai giovani che credono al futuro e che hanno le capacità di poterlo costruire giorno per giorno, anche a Ferrara, anche e nonostante le ancora mille difficoltà di dare voce al cambiamento, di proporsi con idee e progetti, di percorrere strade nuove. Per chi si riconosce in questo progetto, per ha il “cuore giovane” come abbiamo intitolato le nostre giornate del Ringraziamento 2013, Coldiretti c’è, al fianco dei soci, delle famiglie, per mettere a disposizione gli strumenti, valutare insieme le idee, costruire i percorsi necessari ed abbattere gli ostacoli. Andiamo con rinnovata convinzione verso il nuovo anno, rimaniamo “in mobilitazione” ogni giorno per la nostra agricoltura italiana e ferrarese. Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara.

FESTIVITÀ NATALIZIE 2013 CHIUSURA UFFICI Nel formulare a tutti i nostri associati, alle loro famiglie ed ai lettori dell'Aratro, i migliori auguri di liete e serene festività, informiamo che gli uffici della sede provinciale Coldiretti e degli Uffici di Zona rimarranno chiusi nel periodo dal 23 dicembre al 6 gennaio compresi.

SINDACATO

Coldiretti "cuore" dell'agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare i tanti problemi di ogni giorno, che devono servire a spronarci per progettare un domani diverso. Mobilitazione è scossa positiva per ripartire.


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DICIAMO STOP AL FALSO MADE IN ITALY Addio al vero prosciutto italiano con crollo allevamenti. Mobilitazione nazionale di Coldiretti per l'origine in etichetta di tutti i prodotti alimentari e l'immediata

SINDACATO

applicazione delle norme già emanate a tutela di produttori e consumatori.

In Emilia Romagna negli ultimi dieci anni hanno chiuso tre stalle su quattro. Gli allevatori di maiali dell’Emilia Romagna sono tra i più danneggiati dalle importazioni di carni suinicole e insieme con i colleghi di tutta Italia hanno lanciato “La Battaglia di Natale: scegli l’Italia” per tutelare coloro che acquistano prosciutti, salumi, costolette, credendo di mettere prodotto nazionale nel piatto, mentre così non è. Per difendere gli allevatori italiani dal finto made in Italy, in diecimila sono scesi in piazza a Reggio Emilia, che per un giorno è diventata la capitale del made in Italy. Agli allevatori emiliano romagnoli, guidati dal presidente regionale e vice-presidente nazionale Mauro Tonello, sono venuti a dar man forte i colleghi di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, mentre altri diecimila imprenditori agricoli da tutta Italia hanno iniziato un presidio al valico del Brennero per

verificare camion frigo, autobotti, container e smascherare il made in Italy “tarocco” diretto sulle tavole italiane in vista del Natale all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti. “In Emilia Romagna – ha denunciato Tonello – tra il 2000 e il 2010 gli allevamenti di maiali sono passati da 4.438 a 1.179 con un calo del 73%, mentre i capi allevati sono passati da 1.555.000 a 1.247.000 con un calo del 20%. Solo tra il 2011 e il 2012 nella nostra regione abbiamo prodotto 12 mila tonnellate di carni di maiale in meno, mettendo a rischio la produzione di salumi Dop e Igp come il prosciutto di Parma, il culatello di Zibello, i salumi piacentini, i cotechini e gli zamponi. La causa – ha spiegato Tonello – va cercata in parte in un aumento vertiginoso dei costi di produzione mentre non sono aumentati i prezzi pagati ai produttori, al punto che su un

costo medio di produzione di 1,56 euro, il prezzo mediamente pagato all’allevatore è stato 1,40. Il tutto aggravato – ha detto Tonello – dagli insostenibili squilibri nella distribuzione del valore dalla stalla alla tavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini in salumi ben 48 euro restano in tasca alla distribuzione commerciale, 22,5 al trasformatore industriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euro all'allevatore”. Le difficoltà dell’Emilia Romagna, dove vengono allevati il 13,3 per cento degli oltre 9,3 milioni di maiali degli allevamenti italiani, si ritrovano anche a livello nazionale, dove nell’ultimo anno – evidenzia Coldiretti – sono “scomparsi” 615 mila maiali e 200 mila scrofe. Dall’inizio della crisi la filiera italiana ha perso oltre 8 mila posti di lavoro in un settore che occupa complessivamente 105 mila addetti, di cui 50 mila negli allevamenti (3.000 in Emilia Romagna) e 55 mila (7.000 in Emilia Romagna) nell’industria di trasformazione e nei servizi. Tutto questo accade mentre per coprire il consumo di 2,15 milioni di tonnellate di carni di maiale importiamo 850 mila tonnellate, pari al 40% del consumo. “A mettere in crisi i nostri allevamenti e più in generale le nostre produzioni, come frutta, cereali, olio, ecc. – è il commento del presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli - è la concorrenza a basso costo e la scarsa qualità di carne e prodotti


più, l’Unione europea chiede all’Italia di applicare rigorosamente la direttiva nitrati per lo spandimento liquami, rigore che non viene applicato alla Germania nonostante la stessa Commissione europea riconosca che le nostre acque non abbiano problemi al contrario

di quelle tedesche. E tutto questo mentre dalla Germania arriva il 52 per cento delle nostre importazioni di carne di maiale”. I diecimila soci presenti a Reggio Emilia, alcune centinaia quelli ferraresi, provenienti da tutta la provincia, e con la presenza di rappresentanze di diversi comuni (Bondeno, Ferrara, Ro, Voghiera, Mesola, Codigoro, Copparo, Massa Fiscaglia), insieme con i diecimila imprenditori del Brennero hanno quindi chiesto l’etichettatura obbligatoria dell’origine degli alimenti, con una presa di posizione chiara del Governo italiano per l’attuazione della legge nazionale per l’etichettatura obbligatoria degli alimenti, e della Commissione europea che entro il 13 dicembre deve decidere sulla “opportunità” in Europa dell’applicazione del regolamento sull’indicazione di origine (Reg 1169/2011/CE) che è fermo dal 2011”.

LE RICHIESTE DI COLDIRETTI • Il ministero della Salute renda pubbliche le aziende importatrici • Nei centri di stagionatura dei prosciutti le cosce importate vengano lavorate in stabilimenti separati perché all’uscita non diventino tutti salumi italiani • Attuare la legge nazionale e comunitaria che prevede l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei maiali • Rendere operativa la legge che vieta pratiche di commercio sleale, tali da permettere di pagare agli allevatori meno di quanto essi spendono per produrre. • Bloccare ogni finanziamento pubblico ad imprese dell’industria alimentare che danneggiano la competitività nazionale.

MONCALVO, GRAVE SE MINISTRO NON STESSE CON GLI AGRICOLTORI Sarebbe grave se un Ministro dell’Agricoltura non stesse al fianco degli agricoltori che lottano per difendere il lavoro, le aziende e la buona e sana alimentazione in Italia. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nell’esprimere apprezzamento per la partecipazione e il sostegno del ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, assieme ad altri ventimila agricoltori che tra il Brennero e Reggio Emilia hanno manifestato per la tutela del vero Made in Italy e per la trasparenza dell’informazione in etichetta per i consumatori che hanno il diritto di sapere cosa mangiano.

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SINDACATO

stranieri. La mancanza di trasparenza, che rende indistinguibile il prodotto italiano e confonde il consumatore, continua a favorire l’espansione delle importazioni che sottraggono spazi alle nostre produzioni più tipiche, costringendo i nostri allevamenti e le nostre aziende a chiudere, mettendo in pericolo l’immagine e la genuinità dei prodotti nazionali”. “La dimensione del fenomeno – riprende Tonello – minaccia prima gli allevatori e poi i consumatori. E’ a rischio anche la sicurezza alimentare perché i nostri allevamenti sono i più sicuri e controllati d’Europa con una media di un controllo a settimana. Ci auguriamo che questo primato venga riconosciuto pubblicamente, con una chiara indicazione che consenta una scelta consapevole dei cittadini. Non dimentichiamo che secondo il tedesco Der Spiegel, gli allevamenti di maiali intensivi tedeschi fanno un utilizzo massiccio di antibiotici con il rischio di renderli inefficaci nella lotta contro le malattie infettive dell’uomo. In


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UN PIATTO SU TRE È TUTTO STRANIERO: NECESSARIA PIÙ TRASPARENZA E INFORMAZIONE

SINDACALE

Latte, carne, pomodoro, frutta, formaggi: continua l'invasione di prodotti stranieri in Italia mentre le nostre imprese chiudono per i prezzi troppo bassi.

Contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole. E’ quanto emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti nell’ambito della mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy”, denun-

cia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”. La presenza di ingredienti stranieri nei prodotti alimentari realizzati in Italia è dovuta alla ricerca sul mercato mondiale di materie prime di minor qualità pur di risparmiare, dal concentrato di pomodoro cinese all’olio di oliva tunisino, dal riso vietnamita al miele cinese, offerte spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute. L’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3 per cento) che sono risultati peraltro inferiori di cinque volte a quelli della media europea (1,5 per cento di irregolarità) e addirittura di 26 volte a quelli extracomunitari


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SINDACALE

(7,9 per cento di irregolarità), secondo una anali- similgrana dall’estero (Repubblica Ceca, Unghesi Coldiretti sulla base dei dati Efsa. Peraltro l’80 ria, Polonia, Estonia, Lettonia) per un quantitativo per cento degli allarmi alimentari è stato provocato stimato in 83 milioni di chili che fanno concorrenda prodotti a basso costo provenienti da Paesi fuo- za sleale a Grana Padano e Parmigiano Reggiano ri dall’Unione Europea e a salire sul podio sono o Trentingrana ottenuti nel rispetto di rigidi discistati nell’ordine la Cina, l’India e la Turchia ma a plinari di produzione. seguire anche Usa. Spagna ,Thailandia, Polonia e L’Italia è anche il piu’ grande importatore mondiaBrasile. Si tratta di Paesi che alimentano un forte le di olio di oliva nonostante una produzione naflusso di importazioni verso l’Italia. zionale di alta qualità che raggiunge quota 480mila In Italia arriva dall’estero un quantitativo di agru- tonnellate, secondo la Coldiretti. Le importazioni mi freschi pari al 14 per cento della produzione na- di olio dell’Italia superano la produzione naziozionale a cui si aggiungono oltre 300mila quintali nale e sono rappresentate per il 30 per cento da di succhi concentrati che finiscono nelle bevande prodotti ottenuti da procedimenti di estrazione non all’insaputa dei consumatori perché in etichetta - naturali (olio di sansa, olio lampante e olio raffinasottolinea la Coldiretti - viene indicato solo il luo- to) destinati alla lavorazione industriale in Italia. go di confezionamento. La maggioranza del succo In pratica la qualità del nostro olio - sostiene la di arancia consumato in Europa, poi, proviene dal Coldiretti - viene “contaminata” dalle importazioBrasile sotto forma di concentrato al quale viene ni e in media la metà dell’olio di oliva consumato aggiunta acqua una volta arrivato nello stabilimen- in Italia proviene da olive straniere, ma l’etichetta to di produzione, a differenza di quanto avviene di provenienza che per questo prodotto è obbligaper la spremuta. toria risulta di fatto non leggibile perché scritta in Nel pomodoro da industria l’Italia importa semi- caratteri minuscoli posizionati nel retro della bottilavorati industriali prevalenglia mentre si fa largo uso di temente da Cina e Stati Uniti immagini e nomi che richiapari a circa il 20 per cento mano all’italianità. della propria produzione. Ad Solo nell’ultimo anno sono arrivare in Italia è soprattutto scomparsi in Italia 615mila concentrato in fusti da oltre maiali “sfrattati” dalle im200 chili che vengono svuoportazioni di carne dall’estetati per confezionare il poro per realizzare falsi salumi modoro in barattoli e vasetti italiani di bassa qualità, con il da distribuire al consumo nel concreto rischio di estinzione nostro Paese e all’estero senper i prelibati prodotti della za alcuna indicazione sulla norcineria nazionale, dal cureale provenienza in etichetlatello di Zibello alla coppa ta. Il risultato sono i bassi Importante sostegno di alcuni Comuni ferraresi piacentina, dal prosciutto di prezzi pagati agli agricoltori alla manifestazione di Reggio Emilia San Daniele a quello di Pare il crollo del raccolto che nel ma. La chiusura forzata de2013 è risultato essere il piu’ scarso degli ultimi gli allevamenti è stata causata dall’impossibilità dieci anni, secondo le analisi della Coldiretti. di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi In Italia, inoltre, sono stati consumati 2,05 milioni provocati dalle importazioni dall’estero di carne di di tonnellate di latte a lunga conservazione ma di bassa qualità per ottenere prosciutti da “spacciare” questi solo mezzo milione è di provenienza italiana come Made in Italy per la mancanza dell'obbligo mentre il resto è stato semplicemente confezionato di indicare in modo chiaro in etichetta la provein Itala o addirittura e arrivato già confezionato, nienza. In Italia nel 2012 sono state importate 57 con un impatto negativo sul lavoro e sull’econo- milioni di cosce di maiali dall’estero destinate ad mia del paese. Ma ad essere importati – riferisce essere stagionate o cotte per essere servite come la Coldiretti - sono anche semilavorati come le prosciutto italiano, a fronte di una produzione nacagliate, polvere di latte, caseine e caseinati che zionale di 24,5 milioni. Gli allevatori della Coldivengono utilizzati per produrre all’insaputa del retti mettono sotto accusa anche gli insostenibili consumatore formaggi di fatto senza latte. Il falso squilibri nella distribuzione del valore dalla stalla Made in Italy colpisce anche i formaggi piu’ tipici alla tavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini in con la crescita esponenziale delle importazioni di salumi ben 48 euro restano in tasca alla distribuzio-


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ne commerciale, 22,5 al trasformatore industriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euro all'allevatore. Attualmente in Italia l'obbligo di indicare la provenienza è in vigore per carne bovina (dopo l’emergenza mucca pazza), pollo (dopo l’emergenza aviaria), ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa dalla pasta ai succhi di frutta, dal latte a lunga conservazione ai formaggi, dalla carne di maiale ai salumi fino al concentrato di pomodoro e ai sughi pronti. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato – conclude il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - il valore ag-

giunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero, venga bloccato ogni finanziamento pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made in Italy dal campo alla tavola e diventi operativa la legge che vieta pratiche di commercio sleale, tali da permettere di pagare agli allevatori e agli agricoltori meno di quanto essi spendono per produrre”.

BRENNERO: 27% T.I.R. CON FINTO MADE IN ITALY Il 27 per cento dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al presidio di agricoltori ed allevatori al valico del Brennero trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. E’ quanto emerge dalla mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” che si è estesa dal Brennero a Roma in Piazza Montecitorio per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “Abbiamo verificato personalmente quanto sia grave il problema della mancanza di trasparenza sull’origine degli alimenti che ogni giorno portiamo in tavola e che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni”, ha affermato il presidente della Coldiretti nell’apprezzare il sostegno delle Istituzioni alla battaglia della Coldiretti per avere al piu’ presto l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di prodotti agroalimentari. E’ sconvolgente trovare

spaghetti cinesi in un camion ceco diretto a Firenze, tipico esempio di triangolazione CinaPaese dell’Est europeo-Italia, ma è impressionante constatare la quantità di latte proveniente da Germania e Polonia e destinato a aziende private e a cooperative italiane per diventare latte a lunga conservazione e formaggi “italiani”. Mozzarelle provenienti dalla Germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato alla Lombardia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla Germania e destinati a

Modena. Sono solo alcuni degli "inganni" smascherati al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti. Tra i tanti prodotti trasportati dai Tir che entravano nel nostro Paese i carabinieri dei Nas hanno prelevato dei campioni di prosciutti non timbrati sui quali fare delle analisi. L'inventario del "falso Made in Italy" stilato al presidio dalla Coldiretti per difendere l'economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che dopo aver oltrepassato le nostre frontiere vengono spacciate per italiane, conta anche piante olandesi dirette a Latina, fiori prodotti in Equador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in Toscana, patate tedesche destinate a un mercato ortofrutticolo della Sicilia. Ma non mancano il pane precotto congelato con destinazione Bolzano e Mantova dove andrà a “spiazzare” i pani artigianali italiani che sono spesso simbolo di identità territoriale e gli albumi d’uovo provenienti dall’Olanda con destinazione Veneto.


ULTIM'ORA: DALLA U.E. ARRIVA L'ORIGINE PER ALTRE CARNI “nato in“, dopo che il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali dell'Unione Europea si è espresso sull'etichettatura della carne suina, ovicaprina e di pollame in merito all'indicazione obbligatoria "allevato in" e "macellato in" con riferimento allo Stato membro e al Paese terzo dove avvengono queste procedure. E' certamente un primo passo importante che però deve esse-

re necessariamente completato con l'indicazione obbligatoria dell'origine per quanto riguarda tutti i prodotti trasformati che la Coldiretti ritiene fondamentale per garantire la trasparenza indispensabile per mettere il consumatore in condizione di fare scelte consapevoli e i nostri allevatori di differenziare e valorizzare il proprio prodotto.

ALL'UNIVERSITÀ DI FERRARA UNA "LEZIONE" SU COLDIRETTI

Un seminario al corso di marketing della facoltà di Economia della nostra università ha consolidato l'apertura di un rapporto con l'ateneo estense. Interesse degli studenti per il nostro progetto di Campagna Amica e filiere Mercoledì 20 novembre Coldiretti in cattedra alla facoltà di Economia a Ferrara: dirigenti e funzionari della federazione hanno spiegato, nel corso di un seminario agli studenti, il percorso di Coldiretti che in questi anni ha condotto ad una diversa concezione del settore agricolo nella società, caricando di valori positivi la figura dell’agricoltore e delle produzioni tipiche dei nostri territori, del vero Made in Italy agroalimentare che continua ad aumentare quote di export ed rappresentare l’immagine buona del nostro Paese all’estero, oltre che attrarre giovani tra i campi, dove, grazie alle opportunità legislative, fare agricoltura oggi significa potersi muovere in contesto dinamico e con diverse possibilità di attività. “Certamente continua ad essere un mestiere difficile e faticoso – precisa il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – le soddisfazioni economiche sono rare e la lotta quotidiana contro le difficoltà del sistema Italia e contro la crisi, sono pane quotidiano, ma diventare imprenditore agricolo può essere comunque un obiettivo che permette di immaginare un certo stile di vita, di sviluppare attraverso le proprie attitudini ed esperienze, progetti innovativi e di valore anche economico, oltre che di soddisfazione personale.

In questi termini abbiamo affrontato (con un occhio rivolto al marketing) con gli studenti i concetti chiave del nostro progetto e gli strumenti che abbiamo messo in campo per poterlo realizzare. Siamo lieti dell’invito che l’Università ha fatto a Coldiretti, che per la prima volta ha avuto l'opportunità di mettersi in relazione con questo mondo e di poter far conoscere in prima persona a questo target di studenti il nostro modello di sviluppo ed il progetto sulle filiere agricole italiane, che anche tramite Campagna Amica, sta raggiungendo gli obiettivi a suo tempo immaginati, costruendo quel pezzo di economia agricola che è indispensabile per il futuro del nostro settore e per le nostre famiglie”. Relatori del seminario, organizzato dal Professor Fulvio Fortezza, presso l’aula di Via degli Adelardi il presidente provinciale Sergio Gulinelli, la rappresentante di Donne Impresa, Monia Dalla Libera, il delegato di Giovani Impresa Alessandro Beltrami, il responsabile provinciale di Campagna Amica Riccardo Casotti, il segretario provinciale e regionale di Giovani Impresa Coldiretti, Marco Baldon ed il referente provinciale di CreditAgriItalia, Alessandro Ballarini.

SINDACALE

Dopo la protesta degli allevatori in Italia per la carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo sia fresca, refrigerata o congelata diventa obbligatorio indicare dal primo aprile 2015 il luogo dell’allevamento e della macellazione. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che la “Battaglia di Natale: scegli l’Italia” continua per accorciare i tempi e introdurre l’obbligo di indicare il luogo di nascita degli animali

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CHIUSA CON LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO IN PIAZZA ED IN DUOMO L'ANNATA AGRARIA.

CAMPAGNA AMICA

Il Mercato di Campagna Amica, la "chiaccherata" con giovani imprenditori, la solenne Messa con il Vescovo, l'offerta dei prodotti della terra: addio 2013.

Purtroppo la pioggia della domenica pomeriggio ha ridimensionato il flusso dei ferraresi che in piazza municipale a Ferrara cercavano occasioni di acquisto diretto dai produttori ferraresi e delle altre zone d’Italia espressione di particolarità enogastronomiche d’eccellenza, ma nonostante il cambiamento della piazza che ha ospitato quest’anno il Mercato di Campagna Amica e costretto a ridurre il numero di aziende presenti, il flusso di ferraresi e turisti alla ricerca di qualche prelibatezza della filiera agricola made in Italy, o a km zero, è stato consistente, costringendo qualche produttore a nuove forniture o a ridurre drasticamente i quantitativi in vendita per poter rimanere entrambe le giornate. Si conferma insomma l’apprezzamento verso il rapporto diretto con gli imprenditori agricoli ed i prodotti delle tante filiere che partono dall’azienda agricola ed approdano anche a risultati originali: come ad esempio i cosmetici a base di latte d’asina, ma anche biscotti e liquori con il prezioso alimento proposto dall’azienda reggiana Montebaducco, oppure la birra “agricola”, ad oggi l’unica in Italia ad essere prodotta con materie prime tutte aziendali, dall’azienda romagnola La Mata. Ma anche da Ferrara qualche chicca: come ad esempio la lavanda essiccata e trasformata in co-

smetici ed anche ingrediente di profumatissimi biscotti di Dario Dolcetti, oppure i risotti pronti di Zangirolami, i vini delle sabbie dell’azienda Mariotti che ha proposto anche i “sugoli” e la “saba”. Originale e facile da prendere come spunto anche l’orto giardino sul balcone, messo in mostra dal Garden Arcobaleno, mentre il Garden Girasole ha presentato una rassegna vastissima di piante officinali e di piante inconsuete nei nostri mercati. Il tutto ad arricchire la consueta abbondanza di prodotti locali, come frutta e verdura di stagione, salumi (comprese naturalmente le ferraresissime “salamine”) delle aziende Bassi, Billo e Piazzi. Poi formaggi e le mozzarelle di Bufala “made in Ferrara” dell’azienda Benin, il parmigiano - reggiano, il miele e derivati, l’olio d’oliva pugliese e calabro, caciotte di pecora e di capra, l’aglio di Voghiera DOP, confetture, succhi di frutta, per concludere con le zucche dipinte. Una rassegna che ha messo in mostra uno spaccato importante della filiera agricola italiana e rinnovato il “patto con il consumatore”, portando concretamente a contatto diretto produttori e consumatori, esempio di un modo diverso di affrontare il mercato, dando non solo prodotti ma anche “sentimento”, anima, cuore a chi poi porta in tavola i grandi prodotti dell’agricoltura ferrarese ed italiana.


ad animare il mercato contadino, sia per la bella celebrazione liturgica in Duomo che ha portato in evidenza i profondi legami del settore agricolo con l’intero popolo italiano, elemento anzi - ha sottolineato l’Arcivescovo Mons. Luigi Negri – di identità del popolo italiano ben più forte di molti altri. Un ringraziamento anche ai tanti cittadini che hanno aderito alla campagna di sostegno alla Lega del Filo d’Oro per l’assistenza alle persone sordocieche, con una donazione cui ha corrisposto un assaggio di pasta italiana al 100% del pastificio Ghigi all’insegna dello slogan “vieni a scoprire il sapore delle buone azioni”, nonché per l’attenzione al messaggio di AVIS Ferrara, presente nel corso dei due giorni presso gli stand di piazza del Municipio. Un ringraziamento infine da parte del direttore della federazione ferrarese Luigi Zepponi, alle autorità ed enti vari che sono stati al fianco di Coldiretti in questa occasione a nostro supporto.

LA CAMPAGNA È AMICA DEGLI ARTISTI Coldiretti Ferrara promuove un’ iniziativa che vuole fornire un piccolo ma concreto contributo alla diffusione dell’arte ferrarese. Il premio di pittura Coldiretti è aperto ad artisti professionisti, emergenti, autodidatti che operano sul territorio locale. La partecipazione è gratuita, e non ci sono limiti di età per chi si candida né di qualifica o curriculum. L’intento è quello di creare un legame tra il mondo agricolo e quello dell’arte mettendo a disposizione dei cittadini la creatività degli artisti. L’iniziativa è in linea con il progetto di educazione alla “Campagna Amica “che vede Coldiretti impegnata ad aprire all’esterno il settore agricolo cercando un legame sempre più stretto con i consumatori. L'evento, che rientra nelle attività attuate da Coldiretti Ferrara rivolte alla sensibilizzazione sul tema alimentazione e prodotti tipici del territorio locale, prevede la realizzazione di un'opera di formato

e tecnica liberi che mette in relazione un aspetto del territorio con uno o più dei suo prodotti tipici. Gli artisti che vorranno realizzare un opera direttamente in azienda agricola o agriturismo o fattoria didattica potranno contattare gli uffici di Coldiretti Ferrara. Il concorso prevede l’esposizione delle opere pittoriche nel Chiostro di San Paolo nel mese di giugno 2014 dal 15 al 30, dove si terrà l’inaugurazione con un aperitivo a km 0 offerto dalle aziende agricole del territorio. Le iscrizioni sono aperte fino al 31/01/2014 online con mail a ferrara@ coldiretti.it. La consegna delle opere sarà presso la sede Coldiretti – via Bologna, 637 Chiesuol del Fosso – Fe entro il 01/06/2014 (Referente progetto Melissa Ghirardelli).

I premi rivolti ai primi tre classificati sono rispettivamente: 1° PREMIO 300 euro 2° PREMIO 200 euro 3° PREMIO 100 euro Le opere rimarranno di proprietà degli artisti.

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CAMPAGNA AMICA

Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, per la buona riuscita dell’iniziativa che ha cercato di far emergere il “cuore giovane ed innovativo dell’agricoltura”, sia in occasione dell’incontro del sabato mattina con alcune aziende che si sono raccontate nella loro originale esperienza, di innovazione o di multifunzionalità, sia nella presenza di produttori


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GIOVANI IMPRESA FERRARA: TRA FORMAZIONE ED INCONTRI

GIOVANI

I Giovani di Coldiretti ancora protagonisti. Oltre all'organizzazione di una giornata di studio per i Giovani di Cuneo a Ferrara, continua l'attività formativa e sindacale con incontri mirati sul credito, sulla PAC e sulle filiere Un "tour" alla scoperta di alcuni prodotti di eccellenza dell'EmiliaRomagna si è concluso per una trentina di giovani imprenditori di Coldiretti Cuneo a Ferrara, dopo aver toccato Piacenza, Modena e Bologna. All'attenzione dei giovani cuneesi, a ricambiare la visita fatta a fine ottobre dai giovani dell'Emilia Romagna, l'allevamento di bufale con annesso caseificio dell'Azienda agricola Cavallerizza di Mario Benin a Cona di Ferrara, che ormai da molti anni ha abbandonato l'allevamento di vacche da latte per adottare le bufale e ricavare direttamente in azienda oltre al latte, una vasta gamma di latticini (mozzarelle ma anche stracchino, bufalgrana, caciotte, ricotta) e anche carne, in vendita sia nello spaccio aziendale, sia in molti mercati contadini, che come fornitura a diversi esercizi commerciali e della ristorazione. Chiusura della giornata all'Agriturismo Corte dei Maghi dei fratelli Magagna a Quartesana, con

assaggio dei piatti tipici ferraresi di stagione. Per quanto riguarda invece l'attività di formazione rivolta al gruppo Giovani Impresa di Ferrara, lo scorso 2 dicembre si è tenuto, in collaborazione con Coldiretti e Credit Agri Italia, presso la Sala Conferenze della sede provinciale Coldiretti, un incontro che ha affrontato il tema del credito per le imprese agricole. In particolare con gli interventi di Matteo Sembianti (responsabile divisione Credit Agri Italia per la regione Emilia-Romagna), Alessandro Ballarini (responsabile provinciale Credit Agri Italia per Ferrara) e Michele Bortolotti (specialista per il settore agricoltura di Cariparma, direzione territoriale Emilia), si sono valutati gli strumenti e le caratteristiche tecniche ed operative dell’accesso al credito e delle forme di garanzia maggiormente utilizzate e necessarie per la gestione delle necessità finanziarie d’impresa delle aziende del settore agricolo,

data l'importanza dello strumento finanziario e del corretto posizionamento della provvista bancaria per la gestione aziendale anche in agricoltura. Altro incontro dedicato invece alla nuova PAC ed alle opportunità per le imprese del nostro territorio, si è tenuto il 16 dicembre, con la presenza della responsabile provinciale CAA Coldiretti di Ferrara, Alessandra Mariotti, a riprendere il filo di un ragionamento, già affrontato sempre con i Giovani, qualche mese fa. Faranno seguito nel nuovo anno incontri dedicati allo sviluppo del progetto Coldiretti, sulle filiere agricole italiane, la rete delle Botteghe e dei punti vendita, approfondendo in modo concreto opportunità e limiti della vendita diretta e delle forme alternative di commercializzazione. Altre serate saranno dedicate alle novità fiscali, alle iniziative sindacali ed organizzative di Coldiretti. Tanti buoni motivi per vivere l'esperienza di Giovani Impresa.


REGISTRO DEI TRATTAMENTI ANNO 2014 DATI ANAGRAFICI RELATIVI ALL’AZIENDA COGNOME O RAGIONE SOCIALE

NOME

SESSO M

DATA DI NASCITA

F giorno

mese

CODICE FISCALE

anno

PROV.

COMUNE DI NASCITA

P. IVA

DOMICILIO O SEDE LEGALE

INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

UBICAZIONE AZIENDA (solo se diverso dal domicilio o sede legale) INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

RAPPRESENTANTE LEGALE (solo se il titolare è persona giuridica) COGNOME O RAGIONE SOCIALE

SESSO

NOME

M

DATA DI NASCITA

F giorno

COMUNE DI NASCITA

mese

anno

PROV.

FIRMA DEL TITOLARE DELL’AZIENDA ATTENZIONE: tenere in allegato al Registro dei trattamenti il patentino per l'acquisto e l'utilizzo dei presidi sanitari, del titolare d'impresa o di chi effettua i trattamenti (delegato o conto terzista) e le bolle di acquisto dei prodotti utilizzati nei trattamenti registrati


DATA

COLTURA

ESTENSIONE IN ETTARI

FASE DEL CICLO BIOLOGICO (*) RACCOLTA

INIZIO FIORITURA

TRAPIANTO

SEMINA

* di semina, trapianto, inizio fioritura o inizio raccolta mettendo la X nella casella corrispondente

AVVERSITÀ DA COMBATTERE NOME DEL PRODOTTO DOSE PER ETTARO

QUANTITÀ (Kg o litri) TOTALI

Firma dell’utilizzatore se diverso dal titolare dell’Azienda

NOTE



DATA

COLTURA

ESTENSIONE IN ETTARI

FASE DEL CICLO BIOLOGICO (*) RACCOLTA

INIZIO FIORITURA

TRAPIANTO

SEMINA

* di semina, trapianto, inizio fioritura o inizio raccolta mettendo la X nella casella corrispondente

AVVERSITÀ DA COMBATTERE

NOME DEL PRODOTTO DOSE PER ETTARO

QUANTITÀ (Kg o litri) TOTALI

Firma dell’utilizzatore se diverso dal titolare dell’Azienda

NOTE


DONNE IMPRESA: CONOSCERE IL TERRITORIO, LA SUA STORIA, LE PRODUZIONI DI ECCELLENZA

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Le Donne di Coldiretti EmiliaRomagna hanno fatto , lo scorso 11 novembre, tappa a Ferrara e Voghiera, dove le ha accolte la rappresentante di Donne Impresa Ferrara, Monia Dalla Libera, per i lavori del periodico Comitato Regionale, cui prendono parte le imprenditrici che in ogni provincia rappresentano l’importante realtà delle imprese agricole condotte da donne. Alle partecipanti è stato dato un saluto di benvenuto da parte del presidente provinciale di Coldiretti, Sergio Gulinelli e del direttore Luigi Zepponi, che hanno seguito anche il tour alla scoperta di alcune particolarità del nostro territorio, a cominciare dalla Delizia estense del Castello del Belriguardo a Voghiera, la Versailles degli Estensi, con gli enormi giardini ed il complesso edilizio ed architettonico che ospitava la corte nel periodo estivo, e di cui rimangono tracce significative, non meno della necropoli e dell’insediamento romano di Voghenza, per finire poi al Borgo Le Aie sede operativa del Consorzio Produttori Aglio di

Voghiera DOP, una eccellenza ferrarese, tra le poche a poter vantare il prestigioso marchio europeo che certifica l’origine e la qualità dei prodotti agroalimentari e che rappresenta nel territorio tra i comuni di Voghiera, Ferrara e Portomaggiore una risorsa importante anche dal punto di vista del reddito per i produttori. “Quello dell’Aglio di Voghiera – ha sottolineato Lorella Ansaloni, rappresentante regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa – è un esempio molto interessante, soprattutto perché ha saputo mantenere sino ad ora la filiera nelle mani dei produttori agricoli, e che può essere preso come spunto per lavorare anche su altre produzioni di eccellenza dei nostri territori”. La giornata si è conclusa presso l’Agriturismo Corte dei Maghi dei fratelli Magagna, a Quartesana,con la discussione dei temi all’ordine del giorno, tra i quali la crescente partecipazione delle imprenditrici della nostra regione alle attività di Coldiretti, con il rilancio di specifici percorsi formativi d’impresa ed interpersonali, le attività rivolte alle scuole, i progetti per il prossimo anno tra i quali anche le celebrazioni

per i sessant’anni della presenza in Coldiretti di una specifica articolazione in rappresentanza proprio delle donne coltivatrici, cui ha fatto seguito un pranzo dove le suggestioni ed i sapori della cucina tradizionale ferrarese si sono fusi con l’eccellenza delle materie prime provenienti da aziende agricole della provincia e dei territori vicini, con qualche ottima invenzione gastronomica tutta da provare. Un ringraziamento ed un apprezzamento sono stati espressi da tutte le partecipanti ed anche da Silvia Bosco, la segretaria nazionale di Donne Impresa, che ha spronato le imprenditrici a prendere spunto da ogni esperienza per portare nelle proprie aziende quel qualcosa in più oggi necessario per andare oltre la crisi e saper crescere anche nella difficoltà, puntando a quell’eccezionale ricetta che mettendo insieme il territorio, la qualità dei prodotti e la fantasia italiana produce il “made in Italy” agroalimentare che il mondo ci invidia e copia.

DONNE

Tappa ferrarese per il Comitato di Donne Impresa Emilia-Romagna, con la rappresentante nazionale Lorella Ansaloni, alla scoperta delle nostre "perle"


DONNE

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TRADIZIONE E RISCOPERTA DEI SAPORI CON DONNE IMPRESA Donne Impresa festeggia un anno di attività rivolto a potenziare un gruppo che si appresta nei prossimi anni a promuovere il progetto Coldiretti. Nell’ anno trascorso ci si è adoperati per svolgere assieme la Giornata del Ringraziamento, il progetto rivolto alle scuole “Prodotti a Regola d’Arte. Dalla nostra terra i capolavori del gusto” e in contemporanea l’ iniziativa denominata “Campagna Amica degli Artisti”, che si concluderà nel mese di giugno con un evento nel chiostro di San Paolo a Ferrara tra musica, arte e cibo a Km 0. Vorremmo concludere assieme a voi l’ anno 2013 proponendo alcune ricette che coniugano tradizione e il recupero del cibo. PANA' A COLAZIONE Ingredienti: pane secco, latte e sale. Sbriciolare con le mani il pane raffermo (meglio se proveniente dai crostini delle nostre buone coppie) in un pentolino e ricoprire il tutto con latte intero. Portate ad ebollizione e cuocete a fuoco lento per 12-15 minuti. Salare leggermente quasi a fine cottura. P.S. Per i “golosi”. Lasciate attaccare leggermente il preparato al fondo del pentolino e raschiatelo via con un cucchiaio : è la parte più buona ! ….. suggerita da “Agriturismo la Corte dei Maghi” ZUPPA DI CIPOLLE Ingredienti per 4 persone : 200 gr di cipolle bianche, 40 gr di burro, 1 cucchiaio colmo di

farina, 1250 cc di brodo vegetale, parmigiano reggiano grattugiato a piacere, pane a fette, sale e pepe. Tagliate le cipolle a fettine e poi fatele imbiondire nelle padella con il burro. Salatele, pepatele, mescolatevi la farina e versate il brodo vegetale ancora freddo. Cuocete per 20 minuti. Se preferite un preparato cremoso a fine cottura passate il tutto nel passino. Fate tostare sulla graticola delle fette di pane e poi disponetele in una padella di terra cotta, cospargetele con Parmigiano Reggiano e versate la cipolla. Mettete per pochi minuti in forno a gratinare e servite il tutto direttamente in tavola. …… suggerita da “Agriturismo la Corte dei Maghi”

uno stato di mortadella e un po’ di formaggio ( grana o parmigiano) ,ancora uno strato e così via, fino alla quantità desiderata, si conclude con una spolverata di formaggio. Ricordarsi di cuocerle pian piano. ….. suggerita dalla Sig.ra Marta I TAMPLUN Ingredienti : un sacchetto di farina di castagne (250 g) - Un pizzico di dose x dolci (lievito) Ag vol un sachet ad farina castagna, int n'a tarina as met la farina castagna, un puchin ad zuccar, un guzin d’acqua tevda e un guzin ad lat; as grata na scorza ad limon e as met un guzin ad liquor a piasiment e un puchin ad dos par i dolz. A s'impasta tut par ben e po as fà dil fritteli in t’oli buient. ….. suggerita dalla Sig.ra Marta PERE AL VINO ROSSO

LE PATATE TARTUFLATE Ingredienti : patate, mortadella, fomaggio e olio Si mette un po’ di olio sul fondo del tegame. Si prendono delle patate e si tagliano un po’ spesse, le si adagiano nel fondo del tegame o pirofila, alternandole con

Prendete delle pere Kaiser mature e tagliatele a metà togliendo la zona calicina con i semi. Adagiate le mezzene su di una teglia da forno antiaderente, spolveratele con zucchero, e bagnatele con vino bianco. Mettete in forno a 180 gradi e cuocete per 30 minuti circa. A parte preparate in una padella antiaderente una soluzione di vino rosso (amabile) e zucchero, lasciate quindi “svaporare” mescolando di continuo, fino a che non otterrete un liquido della giusta densità. Versate sulle pere cotte e servite caldo. …… suggerita da “Agriturismo la Corte dei Maghi”


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I.M.U./1 SALDO: ESENZIONE MA NON PER TUTTI

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. 133 del 27-11-2013 sono entrate in vigore le norme che riconoscono l’esenzioni IMU dal pagamento della seconda rata 2013 per terreni agricoli e fabbricati rurali. La soddisfazione di Coldiretti è rappresentata dalla circostanza che, anche in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, è riconosciuto il ruolo strategico dell’agricoltura tanto da confermare, anche se parzialmente, le esenzioni IMU per la seconda rata per terreni agricoli e fabbricati rurali. Infatti, le difficoltà di trovare la necessaria copertura finanziaria, ha comportato l’impossibilità di mantenere anche per la seconda rata l’agevolazione generalizzata concessa per il pagamento della prima rata. L’esenzione, per i terreni agricoli, è infatti limitata ai proprietari, in possesso di qualifica previdenziaIMU 2013

fabbricati rurali

abitativi

abitazione dell'imprenditore abitazione del pensionato Cd abitazione del coadiuvante abitazione priva di utenze

le agricola (coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale) che conducono direttamente i terreni agricoli. Per quanto riguarda i fabbricati rurali, l’esonero dal pagamento del saldo Imu 2013 rimane applicato solo per i proprietari di magazzini rurali, i così detti immobili strumentali. L’esonero è previsto anche nel caso in cui i fabbricati rurali strumentali siano dati in affitto ad una impresa agricola anche gestita in forma societaria. Nella tabella sottostante è riportata la mappa degli esoneri IMU 2013 Facciamo presente che i tempi lunghi con i quali sono state resi effettivi gli esoneri, potranno genera qualche disagio o ritardo nella comunicazione degli importi da pagare. Ida Dalla Libera Capo area fiscale

1^ RATA 2^ RATA IMU 2013 IMU 2013 16-06-2013 16-12-2013 Esonero

Esonero

Esonero

strumentali

terreni agricoli

condotti dal proprietario con qualifica CD-IAP (titolare coadiuvante socio) condotti da soggetti senza qualifica previdenziale agricola Affittati

Da versare

Esonero Esonero Da versare

INTEGRAZIONE MINI IMU 16-01-2014 Solo se l'aliquota IMU deliberata dal comune per le abitazioni principali è maggiore 0,4%

FISCALE

Frutto del caos normativo e politico attorno all'imposta sugli immobili sia l'esonero per terreni agricoli e fabbricati ma anche il pagamento per soggetti diversi dai proprietari conduttori diretti dei fondi interessati.


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I.M.U./2: ABITAZIONE PRINCIPALE, "QUASI ABOLIZIONE"

FISCALE

Novità, e non tutte positive, anche per i proprietari di abitazione principale Sempre in tema di IMU, ci sono novità anche per i proprietari di abitazione principale e relative pertinenze. Se da una lato si conferma l’esenzione dell’IMU per i proprietari di abitazione principale classificate in categorie diverse da A1-A8-A9 e fabbricati di lusso, dall’altro è chiaro che per molte abitazioni principali il proprietario potrà essere chiamato a versare quella che è stata definita “Mini Imu”. Il Dl 133/2013, infatti prevede un obbligo di pagamento IMU da effettuarsi entro il 16-01-2014 in relazione alle abitazioni principali e pertinenze ubicate in comuni che hanno deliberato un’aliquota IMU 2013 maggiore rispetto all’aliquota base fissata dallo Stato in misura dello 0.4% Questa norma prevede che a carico del proprietario rimanga il 40% dell’IMU relativa alla differenza di aliquote, mentre il restante 60% sarà resa ai comuni direttamente dallo Stato. Tutto ciò, com’è noto, ha fatto molto discutere ed ha suscitato l’indignazione dei comuni, per cui è possibile che, nel corso della conversione in legge, se saranno trovate altre coperture finanziarie, la norma potrà essere modificate. Sarà nostra cura avvisare tempestivamente e quantificare correttamente l’importo dell’IMU da pagare entro il 16-01-2014.

Si riporta l’elenco dei comuni della provincia di Ferrara che hanno deliberato un’aliquota IMU per il 2013 da applicare all’abitazione principale maggiore del 0.4% COMUNI Argenta Berra Cento Codigoro Copparo Formignana Goro Jolanda di Savoia Lagosanto Massa fiscaglia Mesola Migliarino Migliaro Portomaggiore Ro Tresigallo Voghiera

Aliquota IMU ABITAZIONE PRINCIPALE 0,49% 0,60% 0,49% 0,50% 0,50% 0,50% 0,50% 0,55% 0,50% 0,50% 0,50% 0,45% 0,50% 0,48% 0,60% 0,50% 0,45%

Ida Dalla Libera Capo area fiscale

CORDOGLIO PER L'IMPROVVISA SCOMPARSA DI GIANNI GENNARI Coldiretti Ferrara si unisce al dolore dei familiari e degli amici per la scomparsa di Gianni Gennari, venuto a mancare improvvisamente il 15 novembre scorso. Stupore ed incredulità nell’apprendere una notizia così carica di dolore, per un apprezzato funzionario, un collega ed un amico, sono le reazioni dei dirigenti e dei colleghi, annichiliti da questo evento repentino ed inimmaginabile. “Ci siamo salutati venerdì scorso, come sempre con un pizzico di ironia e bonario sarcasmo, ci sembra impossibile – commentano in coro i colleghi della sede provinciale di Coldiretti, dove Gennari da alcuni anni ricopriva il ruolo di responsabile dell’ufficio sindacale, curando la

redazione dei contratti di affitto ed i rapporti tra proprietari ed affittuari, oltre che il servizio UMA e le problematiche connesse ai danni da calamità e da selvatici alle colture agricole, i patentini e per questo ben conosciuto da moltissimi associati di tutta la provincia.” Un percorso professionale che lo aveva visto ricoprire ruoli tecnici nella zona di Codigoro, sino a diventare segretario di Zona di Argenta per poi approdare alla sede provinciale. Il presidente provinciale, Sergio Gulinelli ed il direttore Luigi Zepponi, oltre che Mauro Tonello e Loris Braga, presidente della Zona di Codigoro e presidente della Sezione di Comacchio, ed i dirigenti ed i soci esprimono tutto il loro cordoglio e ri-

cordano i tanti momenti professionali e non solo, nel corso dei quali tutta l’umanità e la personalità di Gennari emergevano e ne facevano apprezzare la sua “comacchiesità” ed il suo impegno.


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Attenzione alle tossinfezioni dovute a contaminazioni dovute ai cibi, che possono essere anche molto gravi e di diversa natura ed origine. L'importanza di una corretta diagnosi e soprattutto della prevenzione con le buone prassi igieniche e la corretta manipolazione e conservazione degli alimenti La grande facilità di movimento delle persone e delle cose, il cambiamento delle abitudini alimentari, l’aumento dei pasti consumati fuori casa, l’incremento di consumo di cibi a lunga conservazione, le nuove tecniche di agricoltura e di allevamento intensivo, la cosiddetta globalizzazione dei mercati, l’arrivo sulle nostre tavole di alimenti non sempre di origine e controllo certi, hanno determinato un notevole aumento delle Malattie di origine alimentare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, con questo termine definisce le Malattie di natura infettiva o tossica, causate o che si suppone siano state causate, da consumo di cibo o acqua contaminati da microrganismi che determinano una infezione nell’uomo. Sono incluse anche le cosiddette “Intossicazioni alimentari”, dovute a tossine prodotte da microrganismi patogeni all’interno del tratto gastrointestinale umano e quelle dovute a sostanze tossiche o tossine, prodotte dagli organismi nell’alimento ed ingerite con l’alimento stesso, senza che necessariamente venga ingerito anche gli agenti patogeni. L’alimento deve essere contaminato da microrganismi patogeni o tossine, in quantità sufficiente a determinare l’infezione o la reazione tossica nell’uomo. Oltre alle tossine di origine biologica, possono causare contaminazioni del cibo anche sostanze chimiche ad azione velenosa, come ad esempio i pesticidi utilizzati in agricoltura. Esistono poi categorie di alimenti naturalmente tossici, come ad esempio i funghi velenosi o alcune specie di frutti di mare. Si calcola che attualmente nel mondo esistano più di 250 tipi di malattie alimentari, che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni: batteri, virus, prioni e parassiti. Vengono identificati continuamente nuovi agenti patogeni, i cosiddetti “patogeni emergenti”, spesso più difficili da individuare e da eliminare. Si stima che nei soli Paesi industrializzati, il 30% della popolazione ogni anno è soggetto ad una tossinfezione alimentare. Spesso purtroppo queste situazioni non vengono individuate o non vengono segnalate alle autorità sanitarie, per la non correlazione dello stato di malattia con l’ origine alimentare della stessa, perché i sintomi possono comparire anche dopo alcuni giorni dal contatto. La contaminazione dei

cibi può avvenire in molti modi. Alcuni microrganismi sono presenti negli intestini di animali o pesci sani e vengono in contatto con le loro carni durante la macellazione, trasmettendosi poi a chi li ingerisce. Frutta e verdura possono contaminarsi, se lavate o irrigate con acqua contaminata da feci animali o umane. La Salmonella può contaminare le uova dopo aver infettato il sistema ovarico delle galline. I batteri del genere Vibrio, normalmente presenti nelle acque, vengono filtrati e concentrati dai frutti di mare, come ostriche e mitili e quindi possono causare infezioni se, gli alimenti vengono ingeriti crudi. Le infezioni possono essere trasmesse al cibo, anche da parte degli operatori, durante la fase di manipolazione e preparazione degli alimenti, sia per contatto con le mani, che con gli strumenti della cucina, non disinfettati a dovere; è il caso del batterio Shigella, del virus dell’epatite A e di molti altri patogeni. La gravità della malattia dipende da vari fattori fra i quali: virulenza del ceppo infettante, dose infettante, tempo intercorso tra comparsa dei sintomi e diagnosi, età e condizioni generali del paziente. Le malattie alimentari si manifestano quando i batteri patogeni e/o le loro tossine riescono a sopraffare le barriere di difesa dell’organismo umano. Normalmente, il sistema interessato dalle tossinfezioni alimentari è quello gastrointestinale con manifestazione di nausea, vomito, crampi addominali e diarrea e con una insorgenza dei sintomi in un arco di tempo relativamente breve (da ore a giorni). Nel caso di ingestione di alimenti contaminati, viene solitamente colpito il primo tratto dell’apparato gastroenterico e i sintomi (nausea e vomito e più raramente febbre e brividi) si manifestano in tempi più brevi. Invece nelle tossinfezioni causate da microrganismi che tendono a diffondersi anche nel sistema sanguigno, i tempi di manifestazione possono essere più lunghi e il sintomo più frequente è la diarrea, accompagnata da febbre e brividi. Vi sono casi in cui i sintomi interessano altri apparati corporei e il decorso della malattia è molto diverso. Per esempio, nel caso della malattia di Creutzfield-Jacob e della sua variante denominata anche della “ mucca pazza”, il periodo di incubazione può essere anche di molti anni e le manifestazioni sintomatiche non interessano il sistema gastrointesti-

Notizie dal mondo della medicina

LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE


Notizie dal mondo della medicina

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nale, ma quello nervoso. Nel corso dell’ultimo secolo, le malattie di origine alimentare sono cambiate molto, soprattutto nei paesi industrializzati. Da una prevalenza di epidemie di febbre tifoidea e di colera, infatti, grazie al miglioramento della gestione degli alimenti, si è passati a malattie dovute a nuovi patogeni, che si diffondono anche per effetto dell’incremento di scambi commerciali, della ristorazione collettiva, dei viaggi sempre più frequenti. Le infezioni più note nel mondo occidentale, sono quelle causate dai batteri Campylobacter, Salmonella, Stafilococco, Escherichia coli e dai virus del gruppo dei calicivirus. Il genere Campylobacter comprende diverse specie di bacilli ricurvi che possono dare febbre, crampi addominali ed è la causa più comune di diarrea al mondo. Si trova soprattutto nell’intestino e nelle carni di volatili e pollame, nel latte e in alcuni pesci. Viene distrutto dalla cottura. Le Salmonelle sono tra i batteri più diffusi, si trovano negli intestini di rettili, uccelli e mammiferi. L’uomo rappresenta l’unico serbatoio delle infezioni da Salmonella Typhi e S. paratyphi, che danno la febbre tifoide, con dolori addominali e malessere generale e possono diventare anche molto gravi. Le salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), danno sintomi gastrointestinali più lievi. La trasmissione avviene per via oro-fecale attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate. L’ Escherichia coli è un microrganismo a forma di bastoncello, di cui si conoscono almeno 171 sierotipi e vivono nel colon, l’ ultima parte dell'intestino di animali a sangue caldo, uccelli e mammiferi. L’infezione si trasmette attraverso l’ingestione di alimenti o acqua contaminati o per contattato diretto con gli animali. Alcuni ceppi di E. coli determinano malattie intestinali ed extra-intestinali, quali infezioni del tratto urinario, meningiti e setticemia, altri producono tossine che possono essere causa di diarrea. Lo Staphylococcus aureus produce tossine in grado di causare vomito violento, questa categoria comprende anche il Clostridium botulinum, che produce una tossina in grado di causare una paralisi mortale nel giro di 24-36 ore che si sviluppa in alimenti, quali marmellate, conserve, cibi in scatola, mal preparati e conservati. I Calicivirus sono molto comuni, ma non facilmente diagnosticati in quanto non ci sono test di laboratorio disponibili. Causano acute infezioni gastrointestinali con vomito più che diarrea, che si concludono nel giro di un paio di giorni. Si ritiene che questi virus si passino principalmente da persona a persona e che quindi un cuoco o un operatore infetto che lavori in cucina possa facilmente contaminare il cibo che tocca.

La diagnosi di una malattia di origine alimentare, è possibile solo attraverso test di laboratorio che identificano l’agente patogeno. Purtroppo, spesso alla comparsa dei primi sintomi, si tende ad curarsi da soli e in molti casi la diagnosi non viene effettuata perché i sintomi regrediscono e non si pensa ad una possibile origine alimentare delle manifestazioni, pertanto nono si fanno le dovute segnalazioni. Nei casi più gravi, con appositi test, si può arrivare alla giusta diagnosi e alla terapia appropriata, anche se per diversi microrganismi non esiste ancora un test o una cura specifica. Nelle malattie alimentari, spesso la terapia antibiotica non ha alcun senso e oltre che essere inutile, può determinare l’insorgenza dell’antibiotico resistenza in altri microbi che albergano nel nostro corpo. In caso di diarrea, può essere utile, dopo avere sentito il proprio medico, l’uso di prebiotici e probiotici, anche se ancora mancano dati precisi. In tutti i casi è molto importante assicurare un giusto apporto di liquidi e non disidratarsi. Dato che spesso non disponiamo ancora di cure efficaci, è molto importante la prevenzione dell’insorgenza delle malattie di origine alimentare e bisogna: curare l’igiene personale, assicurare la massima igiene nel conservare e preparare gli alimenti, scegliere prodotti confezionati sicuri leggendo attentamente le etichette, quando possibile scegliere alimenti prodotti a “chilometro zero”. Acquistare prodotti di buona qualità e da fornitori di fiducia, che diano garanzia di pulizia. La maggior parte dei microrganismi non resiste alla cottura per almeno 10 minuti a temperatura superiore ai 70-80 gradi; bisogna “riscaldare” nello stesso modo anche gli alimenti già cotti. Un cibo cotto e quindi sicuro, può contaminarsi per contatto altri con cibi crudi. Ricordarsi di lavare tutte le superfici e gli utensili che sono stati a contatto con la carne cruda e non riporre la carne cotta sui piatti che sono stati a contatto con alimenti crudi. Grande importanza rivestono le condizioni in cui i cibi sono conservati: la catena del freddo, ad esempio, previene lo sviluppo e la moltiplicazione di molti microrganismi, che per essere tossici necessitano di formare una “popolazione microbica” molto numerosa. E’sempre meglio evitare di mangiare carne e pesce crudi, se si vuol farlo bisogna assicurarsi che siano stati congelati per almeno 24-48 ore a -20°C . Sergio Gullini Responsabile Sezione di Gastroenterologia, epatologia ed Endoscopia Digestiva di “Ferrara Day Surgery”.


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CREDITI E FINANZIAMENTI

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AGROFARMACI: NOVITÀ DAL 1 GENNAIO 2014

C.A.A.

Riduzione dell'uso di mezzi chimici per la cura delle colture, adeguato monitoraggio, applicazione della difesa integrata, pratiche colturali adeguate per un'agricoltura più sostenibile e minori rischi per persone ed ambiente Il decreto legge n 150 del 14/08/12 definisce le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari al fine di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità e promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici in agricoltura. Il decreto in attuazione della direttiva 2009/128/CE definisce le misure appropriate per la tutela dell’ambiente acquatico e delle fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall’impatto dei prodotti fitosanitari. Gli utilizzatori professionali (agricoltori e contoterzisti) di prodotti fitosanitari, a partire dal 1 gennaio 2014, applicano i principi generali della difesa integrata obbligatoria. La difesa integrata obbligatoria prevede l’applicazione di tecniche di prevenzione e di monitoraggio delle infestazioni e delle infezioni, l’utilizzo di mezzi biologici di controllo dei parassiti, il ricorso a

pratiche di coltivazione appropriate e l’uso di prodotti fitosanitari che presentano il minor rischio per la salute umana e l’ambiente. I principi generali di difesa integrata sono: - Utilizzo di tecniche colturali adeguate, utilizzo di cultivar resistenti/ tolleranti e di sementi e materiale di moltiplicazione standard certificati, utilizzo di pratiche equilibrate di fertilizzazione, - Gli organismi nocivi devono essere monitorati con metodi e strumenti adeguati, ove disponibili, - In base ai risultati del monitoraggio, l'utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare adeguate misure di controllo, - Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi, - L'utilizzatore professionale dovrebbe mantenere l'utilizzo dei prodotti fitosanitari e di altre forme

d'intervento ai livelli necessari, per esempio utilizzando dosi ridotte, riducendo la frequenza dei trattamenti o ricorrendo a trattamenti localizzati, avendo cura che il livello di rischio per la vegetazione sia accettabile, - Sulla base dei dati relativi all'utilizzo dei prodotti fitosanitari e del monitoraggio di organismi nocivi, l'utilizzatore professionale dovrebbe verificare il grado di successo delle strategie di difesa applicate. Si ricorda agli associati l’obbligo della tenuta del registro dei trattamenti per un periodo di 3 anni dalle ultime registrazioni fatte. E consigliabile tenere insieme al quaderno copia delle bolle di acquisto dei concimi e dei prodotti fitosanitari in modo da limitare il più possibile la mancanza di registrazioni rispetto agli acquisti. Marco Baldon Capo Area Tecnica

ORTOFRUTTA: ATTENZIONE ALLE NORME DI COMMERCIALIZZAZIONE Le normative comunitarie impongono alle aziende una serie di adempimenti, tra cui l'iscrizione alla BNDOO ed i dati relativi sulle etichette ed imballaggi. Ortofrutta, attenzione alle norme di commercializzazione e iscrizione Bndoo La aziende del settore hanno tutta una serie di adempimenti, previsti dalla normativa comunitaria,

che se non correttamente rispettati, possono portare ad incorrere in sanzioni di migliaia di euro. Le aziende che vendono tramite i mercati ortofrutticoli devono essere iscritte alla banca dati na-

zionale operatori ortofrutticoli (Bndoo), a meno che non facciano esclusivamente vendita diretta al consumatore finale o conferiscano tutto a cooperativa o Op o centro di condizionamento o all’industria


dell’origine del prodotto, per tutti, il calibro e la categoria, per i prodotti con norma specifica. Nelle etichette applicate sugli imballaggi, nelle fatture e nei documenti di trasporto del prodotto devono essere riportate origine, calibro e categoria per i prodotti con norma specifica, l’origine per tutti gli altri.

In particolare si ricorda poi che sulle etichette e sui documenti di accompagnamento (fatture o documenti di trasporto), deve essere riportato il numero di iscrizione alla banca dati nazionale degli operatori ortofrutticoli (Bndoo) o, la dicitura “esonerato ai sensi del Dm 03/08/2011 n°5462, art.5, comma 2” per i soggetti che non hanno l’obbligo di iscrizione alla citata banca dati. I dati in questione, numero di iscrizione o dicitura di esonero, non sono necessari in caso di vendita diretta al consumatore finale. Marco Baldon Capo Area Tecnica

IL "RINGRAZIAMENTO" NELLE ZONE Pubblichiamo alcune delle foto arrivate in redazione, per testimoniare questa bella ricorrenza e tradizione di Coldiretti che si è tenuta in tutta la provincia.

Mesola 24 novembre

Voghiera 24 novembre

Mezzogoro 24 novembre

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C.A.A.

per la trasformazione o abbiano un volume di vendite inferiore ai 60mila euro (Iva esclusa). Chi fosse iscritto e fosse nella condizione di non avere più i requisiti per l’iscrizione o avesse variato alcuni dati aziendali (ragione sociale, sede, cessazione, etc.) deve comunicarlo entro 60 giorni agli organismi preposti, pena il rischio di sanzioni pecuniarie. Sia le aziende iscritte che quelle non iscritte nella banca dati nazionale devono rispettare le norme di commercializzazione specifiche previste e la norma di commercializzazione generale, valida per gli altri prodotti. Le norme di commercializzazione prevedono l’obbligo di indicazione


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PAC: GLI AIUTI 2014 E LA FUTURA PROGRAMMAZIONE

C.A.A.

Promemoria delle cose fondamentali per l'accesso agli aiuti previsti dalla riforma della PAC. L'annata 2014 importante per preparare gli anni futuri Appena conclusasi la semina dei cereali autunno-vernini, è già tenpo di pensare alla PAC per la prossima campagna agraria 2013/2014 . Tra gli elementi che l’agricoltore deve tener conto nella pianificazione, un posto importante è riservato necessariamente alle regole per i contributi comunitari. Da un certo punto di vista, il 2014 sarà un anno “tranquillo” sul fronte del sostegno della PAC; infatti, per quanto riguarda i pagamenti diretti, nel 2014 la modalità sarà esattamente identica alla scorsa annata, cone le varie possibilità che indichiamo come promemoria qui di seguito: - la scadenza è fissata per il 15 maggio ed i requisiti per poter accedere alla domanda unica rimangono = • essere in possesso di titoli e/o avere i requisiti per accedere ai premi dell'art. 68 • possedere un fascicolo aziendale • dichiarare una superficie ammissibile su cui poter applicare i propri titoli ( è ammissibile qualsiasi superficie agricola dell’azienda ) • rispettare i criteri di condizionalità oltre a mantenere buone condizioni agronomiche e ambientali Per quanto riguarda la richiesta dei premi aggiuntivi relativi all’art.68 anche per il 2014 rimangono in vigore tutti i pagamenti al miglioramento delle qualità attivati gli anni precedenti nei seguenti settori : • barbabietola da zucchero (utilizzando sementi certificate, di varietà riconosciute, con un minimo di sementi per ettaro pari a

120.000 ) • coperture dei rischi da avversità atmosferiche sui raccolti “polizze assicurative collettive” stipulate attraverso i consorzi di difesa (a tal proposito diventa importante ricordare che per avere diritto al

contributo relativo all’art. 68 la polizza va sempre pagata entro i termini fissati dai Consorzi di Difesa pena la decadenza del riconoscimento di tale aiuto) • carni bovine ed ovicaprine (macellazioni secondo un programma di etichettatura certificata delle carni) • piante ornamentali • avvicendamento biennale dei cereali (solamente per la regioni centro-meridionali) • olio d’oliva • latte • tabacco Riserva nazionale Anche per il 2014, è consentito l’accesso alla riserva nazionale per: - nuovi agricoltori; - agricoltori in zone soggette a programmi di ristrutturazione.

Non è previsto un taglio dei titoli per alimentare la riserva nazionale. Pertanto, gli agricoltori che hanno diritto alla riserva nazionale non hanno la garanzia di accoglimento della domanda, qualora le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti. Tuttavia, va ricordato che, dal 2005 ad oggi, la riserva nazionale ha sempre soddisfatto tutte le richieste. Qualora i fondi disponibili per la riserva nazionale non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, sono stati stabiliti criteri di priorità per l'attribuzione dei titoli, in base a caratteristiche anagrafiche, territoriali, professionali (previdenza o titoli di studio in materia agraria, forestale o veterinaria) e imprenditorialità femminile. Patate Una novità del 2014 potrebbe essere l’introduzione di un nuovo sostegno accoppiato dell’art. 68 a favore delle patate. Infatti, il regolamento transitorio, che sancisce le norme per il passaggio dalla PAC attuale alla nuova PAC, consente agli Stati membri di modificare le scelte nazionali dell’articolo 68. La Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto un accordo di massima per introdurre un pagamento accoppiato nel 2014, a favore dei produttori di patate da consumo con marchio dop e igp. Verso la nuova Pac La nuova politica agricola comune (PAC) mira a preservare la tutela ambientale, garantire una più equa distribuzione dei fondi UE e aiutare gli agricoltori ad affronta-


coli, patate, piante ornamentali e vigneti, al 15 maggio 2013 , oppure che hanno ricevuto titoli da riserva nel 2014 o che comunque comprovano una loro esistenza nella produzione agricola sempre alla data del 15 maggio 2013 La nuova PAC si comporrà di 7 azioni diverse che andranno a comporre l’aiuto all’ettaro che percepiremo nella domanda dei prossimi anni .

Ogni pagamento prevede il rispetto di requisiti specifici che verranno definiti dallo Stato Membro entro agosto 2014 . Di seguito uno specchietto semplificato di come verrà composto il nuovo aiuto PAC , che mano a mano che si definiranno le scelte dello stato membro sapremo meglio leggere insieme Alessandra Mariotti Responsabile CAA Ferrara

Opzione per gli Distribuzione Stati membri fondi

Pagamenti Pagamento di base Pagamento ridistributivo Pagamento ecologico (greening) Pagamento per le zone con vincoli naturali Pagamento per i giovani agricoltori

Condizioni

obbligatorio

max: 70%

Condizionalità base

facoltativo

max: 30%

Per i primi 30 ettari

obbligatorio

30%

facoltativo

max: 5%

obbligatorio

max: 2%

Età < 40

Pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente Localizzazione in aree con vincoli naturali

Pagamento accoppiato

facoltativo

max: 15%

Specifiche produzioni escluso tabacco e patate

Pagamento dei piccoli agricoltori

facoltativo

max: 10%

Piccolo agricoltore

ESONERO ISCRIZIONE ALBO TRASPORTATORI RIFIUTI Chiarito che non ricorre l'obbligo per gli imprenditori agricoli Il Testo del decreto legge 31 agosto 2013 n.101 coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2013 n.125 ha messo finalmente la parola fine alla questione dell’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. In sintesi quello che interessa le nostre imprese è contenuto all’Art.11 e nello specifico riguarda il registro di carico e scarico e l’albo trasportatori. Il Comma 12 bis compilazione registri carico e scarico: questo comma sostituisce il comma 1 e il comma 1 bis dell’art. 190 del D.lgs 152/2006 e aggiunge il comma 1 ter che stabilisce che: a) gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del c.c. produttori iniziali di rifiuti pericolosi adempiono all’obbligo della tenuta dei registri di carico e scarico con una delle seguenti modalità 1) Con la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione di cui all’art.193, comma 1, relativo al trasporto dei rifiuti, o della copia della scheda del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’art. 188 bis, comma 2, lettera

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a). 2) Con la conservazione per tre anni del documento di conferimento di rifiuti pericolosi prodotti da attività agricole, rilasciato dal soggetto che provvede alla raccolta di detti rifiuti nell’ambito del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183, comma 1, lettera pp. Il Comma 12 quinquies inserisce all’art. 212 del D.Lgs 152/2006 il comma 19 bis che recita: sono esclusi dall’obbligo di iscrizione all’albo nazionale gestori ambientali gli imprenditori agricoli di cui all’art 2135 c.c, produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto dei propri rifiuti effettuati all’interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l’impresa ai fini del conferimento degli stessi nell’ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp del comma 1 dell’art.183 Marco Baldon Capo Area Tecnica

C.A.A.

re meglio le sfide nel mercato. La nuova Pac 2014-2020 è stata approvata con gli accordi del 26 giugno 2013 e del 24 settembre 2013 e mercoledì 27 novembre 2013 , il Parlamento ha approvato l'accordo aggiunto con il Consiglio sulla riforma della politica agricola europea. I nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori sulla base delle superfici agricole dichiarate nella Domanda Unica 2015. Ma il trascinamento dei titoli storici, per l’applicazione della convergenza, tiene conto dei pagamenti ricevuti o del valore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il 2014 , la definizione di questa scelta è lasciata in mano allo Stato Membro che dovrà acquisirla entro agosto del 2014. Per dare una continuità alla conduzione agricola verranno interessate dall’assegnazione dei nuovi titoli le aziende che hanno presentato domanda unica nel 2013 , oppure che coltivavano ortofrutti-


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MERCATINO

Gli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell’Aratro. Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.

MERCATINO

N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

I/1 Vendo: Motore lombardini a benzina modello LA 490; MotoFresa pasquali con motore lombardini; Bilancia con portata fino a 1500kg adatta per pesare fino a 4 bins di frutta alla volta; Spandiconcime praticamente nuovo marca eurospand con convogliatore da frutteto; Atomizzatore agro con botte in vetroresina da 15 qli, opzione basso e alto volume, pompa centrifuga, elettrovalvole, tenuto in buone condizioni. Per imformazioni chiamare il numero 339-5323994 I/2 VENDO vino bianco e nero a euro 0,80 al litro. Per chi fosse interessato telefonare ore pasti al numero 0532/427320. I/3 Vendesi terreno agricolo di medio impasto livellato, senza scoline, di ha 6,5; presenza di capannone di 100 mq. Telefonare ore pasti 347/5991859. L/1 Vendesi Archetti in plastica per tunnel – Mauro Rocchi via valle isola Lagosanto tel. 338/8533946 L/2 Vendo n. 70 pali in cemento vibrati, lunghezza 4 m x 7 cm e 500 m di tubi di diametro 80, lunghezza 6 m ciascuno per irrigazione. Tel. ore pasti 0532/826711 L/3 Cerco trattore Fiat 450 normale e trattore Fiat 850 normale. TEL. 347/9761892 L/5 Azienda agricola del territorio interessata ad acquistare mais da ceroso in piedi. Per contatti chia-

mare cell. 335/5978502. L/6 Vendo trincia Eston 7680 400 cv special, con barra da mais, 4 file, pick-up da medica, barra da m 3 per orzo. Carica balloni Livel Car da 12 balloni cilindrici; due spandiletame da 80 cc Annovi; rotoballe con pick-up grande Sgorbati; condizionatrice trainata Tarup da m 2,20; pompa miscelatrice per liquame; due carri miscelatori da ceroso, uno con pesa elettronica da m 9 e l'altro da m 7 senza pesa; due autocaricanti uno Velger con libretto stradale e l'altro senza libretto. Tel. cell. 347/8751147. L/7 Vendo erpice rotante Feraboli Master 250/36 come nuovo; spandiconcime Eurospand 733/R, come nuovo. Cell. 335/6704829. L/8 Vendo compressore elettrico/ cardano l. 1.200 min, bicilindrico; compressore l. 400 min, per potatura 4 forbici; compressore l. 50 min, 10 bar, per innesto p.d.f.; n. 2 rimorchi gommati in ferro, da q. 30; pompa sommersa l. 300 min, trifase con m 30 tubo diam 60; n. 50 pali ferro zincati per recinzione da m 2,50, diam 60. Tel. 339/8462843 L/10 Vendo n. 2000 archetti plastica per tunnel piccoli (meloni, fragole, ecc.), lunghezza m 1,80; tunnel ferro zincato tipo Ferrioli per superficie di 1.000 mq circa, completo di porta. Contattare Diego al cell. 340/3445726. L/11 Vendo trattrice Landini 6500

con gabbie, 2000 ore; Lely 2,5 m con punte nuove; trinciastocchi Ferri 2 ; vibrocoltore 2,5 m; rimorchio Bedendo portata 40 q, 4x2 con sponde in ferro. Tel. ore pasti 0532/863178 L/12 Giovane agricoltore cerca terreni in affitto da condurre, zona Copparo e limitrofe. Tel Andrea cell. 331/1724475 L/13 Cerco turbina travaso acqua misura 15-20-25 oppure motore travaso acqua possibilmente da cardano. Tel. 393/0981321 L/14 Vendo erpice rotante marca Lely larghezza m 2,50 con rullo a gabbia e rullo a spuntoni. Tel. 335/8072358 L/15 Vendo ripuntatore Pietro Moro 1 lancia; rotante Alpego m 3, denti 3; botte diserbo q 6, barra m 12; vibro Passardi m 3 con rullo; aratro Rossetti n. 29 normale; estirpatore Malin 9 ancore; rullo trainato 3 pezzi. Cell. 347/5991859 L/16 Vendo per cessata attività frutticola: atomizzatore 1000 l, completo con gomma pescaggio e cardano, ottimo stato di condizione; raccoglifrutta Candi con motore diesel 4 ruote motrici e sterzanti, completo di compressore per la potatura e scivoli per movimento cassa, avviamento elettrico, in buone condizioni. Tel. ore pasti 0532/978297 L/18 Vendo nastro raccolta principale nuovo, riccio in ottime condizioni, pure i nastri di cernita buoni;


1500, acciao inox, pompa comet, apparato distributore a torretta, euro 4000 tel. 335/5374631 N/1 Vendo 2 cisterne in cemento da vino, capacitĂ 20 q l'una. Tel. ore pasti se interessati all'acquisto 0532/832019 (Lino) N/2 Per cessata attivitĂ vendo i seguenti attrezzi agricoli: trattore Fiat 550; trattore Fiat 29 cv (per traino trenini); carro raccolta Festi Driver idrostatico; bombolone per potatura, capacitĂ 800 litri; 2 matasse con avvolgitore m 100 l'una; 8 trenini (mod. Jumbo car, doppia zincatura) per raccolta frutta; atomizzatore Agrimaster 10 q; raccoglirami Cesari; tridisco Spedo. Per informazioni chiamare cell. 347/4157825, oppure 0532/861534. N/3 Vendo rimorchio agricolo, portata 80 q, con impianto frenatura ad aria, gemellato e non ribaltabile. Tel. ore pasti 0533/600097 (Vanni) O/1 Vendo estirpatore combinato Comas (Schiavina) m 2,5; istrice (macinalotti) Zucchi m 2,5, peso 30 q; aratro carrellato bivomere Comas (Schiavina); spandiconcime Lely con rialzo; distanziali ruote posteriori per Fiat 640 e simili. Il tutto in ottimo stato. Tel. ore serali 349/7333097 O/2 Vendo 1 atomizzatore Caffini 16 q, alto/basso volume; 1 carro raccolta Candi Jolly, con motore Lombardini a benzina e compressore ad aria; 1 carro raccolta porta bins; impianto di irrigazione fisso sopra chioma (copre 2,5 ha) com-

pleto di 90 getti e con filtro a calza, il tutto in buono stato. Tel. a Giampietro 348/8520788. O/3 Vendo n. 30 archi per tunnel serra, m 50 x5 Tel. 328/8675342 O/4 Vendo rotante Maschio m 2,5; spandiconcime q 6; elevatore idraulico 3 movimenti con forche pieghevoli; frangizolle m 2,5; botte diserbo 600 l; estirpatore; gabbie (2); livella; trincia; pompia Amiad per fertirrigazione. Per informazioni cell. 347/4009797 O/5 Vendo terreno agricolo ha 5,00, localitĂ Ripapersico di Portomaggiore, adiacente strada statale 16. Ottima posizione per vendita diretta. Tel. 333/2676794 O/6 Cerco trattore cingolato per frutteto, da 50/69 cavalli, 4 coppie di distributori idraulici, larghezza m 1,30. Per offerte contattare Tullio al cell. 347/1030145. O/7 Vendita macchine agricole: trattrice Caterpillar D4D; Caterpillar D6B 44/A; Fiat 415 DT; Fiat 600 DT 12; Motofalciatrice Laverda MF 4; Motocoltivatrice Valpadana VMC 14 WL. Tel. 347/5515137 O/8 Cerco trattore Fiat 40/60 cv, oppure 60/80 cv, no 4 ruote motrici; erpice rotante m 2,5. Tel. 347/9761892 O/9 Cerco trivella con punta diametro 50 / 60 cm con invertitore e macchina pacciamatrice per posa teli ( fragole ) della larghezza 100 / 120 cm . Telefonare 347/5817369

La redazione dell'Aratro si unisce alla famiglia Guidetti nel festeggiare il traguardo dei 100 anni per nonna Malvina, nata il 15 divembre del 19 1913. Augu Auguri!!

Giordana Vecchi n. 26/7/1933 - m. 23/9/2013

31

MERCATINO

movimenti idraulici coin comandi elettrici dal trattore, basta una semplice presa elettrica. Completa di kit per raccolta cipolla. Per informazioni Angelo, tel. 347/3772298 L/19 Disponibile da subito ad eseguire vari lavori in campagna. Esperienza lavorativa in azienda agricola familiare. tel ore pasti 331/1211850 Manuele. L/20 Disponibile a eseguire vari lavori come semina (tutte le colture), sarchiatura, concimazione, preparazione terreno, livellatura terreni, diserbo, trattamenti, aratura, ripperatura, estirpatura, concimazione, trinciatura fossi, pressatura e raccolta. Tel. 348/8520788 Giampietro L/21 Cerco ruote strette posteriori complete di cerchio e flangia per trattrice Fiat 640. Tel ore serali 347/4126147 (Matteo). M/1 Vendo vibrocoltivatore Schiroli; fresa multipla Comas con 3 gruppi fresanti, spandiconcime da m 1,65, riduttore, albero cardano; materiale per irrigazione: pompa Tinti mod. 656, n. 30 tubi zincati diametro 80, irrigatore Sime tipo "big river", cavalletto 4 piedi 80/80/ ZS, 6 minirrigatori Ibis a settore con cavalletto; motocoltivatore carrellato Pasquali. Tel. 335/5456977. M/2 Vendo sarchio Rossetto. Tel. 338/8533946 M/3 Cerco trattore Fiat 100/90 oppure 110/90. Tel. 347/9761892 M/4 vendo atomizzatorre agro top


Il Consorzio Agrario di Ferrara, in occasione delle festività natalizie, invita gli agricoltori a questi incontri:

MARTEDÌ

17

DICEMBRE

ore 16.30

presso la Sala Dancing Diana in via Chiesa, 385 a San Martino (FE), un incontro sul tema:

‘‘Frutticoltura, bilancio campagna 2013 e proposte per il 2014’’

(un nuovo Consorzio per un’agricoltura più sostenibile) Per informazioni: Agenzia del Consorzio Agrario di Ferrara di San Martino (FE) Via Buttifredo, 54 | Telefono 0532.713154

MERCOLEDÌ

18

DICEMBRE

ore 16.30

presso la Sala Teatro Polivalente Circolo in via A. Manzoni, 40/1 di Mezzogoro (FE), un incontro sul tema:

‘‘Agricoltura, bilancio campagna 2013 e proposte per il 2014’’

(un nuovo Consorzio per un’agricoltura più sostenibile) Per informazioni: Agenzia del Consorzio Agrario di Ferrara di Mezzogoro (FE) Via per Codigoro, 25/a | Telefono 0533.95917 - 0533.95107

GIOVEDÌ

19

DICEMBRE

ore 16.30

presso la Sala del Campo Sportivo in via Indipendenza, 7 a Burana di Bondeno (FE), un incontro sul tema:

‘‘Orticoltura, bilancio campagna 2013 e proposte per il 2014’’

(un nuovo Consorzio per un’agricoltura più sostenibile) Per informazioni: Agenzia del Consorzio Agrario di Ferrara di Bondeno (FE) Via Arrigo Osti, 10 | Telefono 0532.893236 - 0532.883314

Gli incontri sono organizzati in collaborazione con i principali partner, anticipando l’Anno Internazionale della Famiglia Agricola.

Con l’occasione sarà presentato e omaggiato a tutti i partecipanti un originale Calendario 2014 del Consorzio Agrario di Ferrara che vede la firma del noto illustratore di Frate Indovino, Severino Baraldi.

! e t s e F e Buon

Al termine di ogni incontro verrà offerto un buffet a tutti i partecipanti.


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