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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

TERREMOTO: due colpi al cuore Le due scosse di maggio che hanno colpito il cuore dell'Emilia

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Maggio Luglio 2012


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L’Aratro

L'Italia non è un paese per giovani, a rischio il futuro. pag. 6

L'Italia che fa l'Italia: dal Palalottomatica per cambiare modello. pag. 8 Palalottomatica: ci può essere un'Italia diversa. pag. 10 Marini:"C'è una ricchezza che non si misura con il PIL, diamo forza al nostro modello di sviluppo". pag. 12 Ortofrutta: in arrivo l'O.I. della pera. Occasione di rilancio per il settore. Riccardo Casotti pag. 14 Dopo terremoto, richieste modifiche al decreto 74. Riccardo Casotti pag. 15 Vongole e Parmigiano, parte da Goro "Campagna Amica nel Piatto" anche a Ferrara. Riccardo Casotti pag. 16 Gas & energia elettrica, confrontare per risparmiare. Andrea Rimondi pag. 17 Siccità/1': sgravi fiscali. pag. 18 Siccità/2': la regione approva delibera per aggiuntiva carburante agricolo. pag. 19 Rafforzare la filiera: il punto vendita dei fratelli migliari. pag. 19 Articolo 62, arriva (finalmente) il decreto applicativo. Marco Baldon pag. 20 Condizionalità 2012: rispetto fasce tampone. Alessandra Mariotti pag. 21 Sanatoria dei lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno. pag. 22 Lavoro occasionale accessorio (voucher): ancora novità. Tagliati dott. Valeriano pag. 22 Sanzioni maggiorate per utilizzo lavoratori non in regola con permesso soggiorno per lavoro. pag. 23 Con "Saporidamare 2012" alla scoperta dei nostri prodotti e spazio all'agricoltura. Riccardo Casotti pag. 25 Mercatino. pag. 26 Creditagri iscritto nell'elenco speciale. pag. 28

Le aziende giovani crescono il triplo con metà credito. pag. 7

Informazioni epaca. Beatrice Tagliaferri

Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 30/7/2012

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50 Numero 3 - Maggio Luglio 2012

Sommario Colpiti ma non piegati, proviamo a guardare avanti. Mauro Tonello pag. 3 Annata disgraziata, ma non perdiamo la speranza. Luigi Zepponi pag. 5

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COLPITI MA NON PIEGATI, PROVIAMO A GUARDARE AVANTI

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Quando nel numero scorso, chiudendo il mio intervento, consideravo che "al peggio non c'è limite", non potevamo immaginare che per motivi naturali, tanto rilevanti quanto devastanti, ci trovassimo oggi a fare altre riflessioni nel bel mezzo di una siccità conclamata che sta falcidiando le produzioni e costringendo a spendere somme enormi per tentare di salvare i nostri raccolti, e con una buona fetta del territorio provinciale, in particolare i sei comuni dell'alto ferrarese, oltre a quello stesso di Ferrara, devastati, in maggiore o minore misura, da due forti eventi sismici, che tra la nostra provincia e quella di Modena (oltre che in minor misura, ma sempre significatamente, anche per Reggio-Emilia, Bologna, Rovigo e Mantova) nel mese di maggio e tuttora ci fanno intendere drammaticamente quanto poco sappiamo del mondo sul quale viviamo e lavoriamo, e purtroppo di quale portata sia

un evento di questo genere per le popolazioni e le attività che lo subiscono e che in buona parte ancora, a distanza di oltre due mesi, non sanno ancora esattamente come andranno le cose, se potranno contare su un aiuto per ripartire e migliorare le proprie case, le proprie scuole, i magazzini, i capannoni dove lavorare. Un dramma che ha contorni "anomali", vuoi perchè inatteso in un territorio considerato a basso rischio sismico, vuoi perchè vasto e compreso di molte aree industriali, artigianali e naturalmente agricole, anzichè esclusivamente o quasi residenziale, come avvenuto in altre zone d'Italia interessate nel passato dal medesimo evento. In più con la strana sensazione, ch essendo accaduto in Emilia, dopo tutto, visto come siamo fatti, più di tanto il problema non c'è, ce la possiamo fare senza

troppi aiuti: ma così non è. Come è strana a dire poco la sequela di incontri, riunioni, ordinanze, circolari, decreti, che di giorno in giorno segnano cosa fare, in che modo, con letture affatto agevoli e chiare, che sotto sotto evidenziano quanto l'Italia (ma anche la nostra Regione) non abbia nessuno strumento per affrontare (e magari prevenire) gli effetti di questi disastri naturali, ripartendo da zero o quasi, ogni volta che accade un terremoto, e quanto sia prezioso e indispensabile il lavoro dei volontari, che a tutti i livelli hanno lavorato e continuano a lavorare per dare una mano alla gente colpita da questo evento. Ed il tema delle risorse, di quanto serva per ricostruire quello che esisteva e che in pochi minuti è crollato o piano piano è collassato venendo meno il terreno per la liquefazione, ed an-

Oltre 500 nostri soci hanno subito danni dalle scosse del 20 e del 29 maggio.

EDITORIALE

Oltre al sisma, siccità e crisi battono sulle nostre imprese. Difficile trovare la forza, ma bisogna guardare avanti per ricostruire e far ripartire la nostra economia. Accelerare sui progetti utili per le imprese agricole.


EDITORIALE

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cora di quanto si mette a carico delle imprese nel portare in sicurezza anche quei fabbricati che non hanno subito danni ma che non sono in linea con le normative proprie di aree a maggiore rischiosità sismica, tra l'altro in tempi molto stretti. Risorse che sempre nel capitolo delle calamità sono al lumicino per poter rispondere all'altra emergenza che sta martoriando le nostre campagne, ovvero un lungo periodo siccitoso, a ben guardare forse più di un anno, che sta mettendo in ginocchio i nostri prodotti, dai cereali, agli ortaggi, alla frutta, agli allevamenti. Un fenomeno che costringe a ripensare le stesse tecniche colturali, le varietà da utilizzare, le colture da poter continuare ad utilizzare. E che oggi ci costa comunque in termini di aggravi di oneri di produzione, con il carburante sempre ai massimi, e poche certezze su un livello di prezzi che almeno in parte compensino i magri raccolti. A ciò aggiungiamo l'aumento dei mezzi tecnici, gli incrementi di tassazioni ed oneri (vedi IMU), il persistere di una burocrazia che continua a pesare sulle imprese, le minori risorse pubbliche che rallentano tutto il sistema in un contesto di crisi economica generale che pare congelare quasi tutte le attività economiche e delle famiglie. Dunque occorre trovare molta forza interiore prima di tutto e poi molta disponibilità per poter pensare a cosa fare per il domani, per ripartire, o per continuare a fare gli agricoltori, per vedere ancora un futuro per le nostre aziende e per le nostre famiglie. Ma sapendo che non siamo soli, che nonostante l'economia virtuale ci stia imponendo le sue regole, possono esistere anche altri modi di approcciare la nostra esistenza come imprenditori e come cittadini, che siano di-

versi dal PIL e dallo spread. Alla nostra assemblea nazionale del 5 luglio scorso al Palalottomatica (a proposito, un grazie di cuore a tutti gli intervenuti), il presidente nazionale Sergio Marini ha rivendicato a Coldiretti il ruolo di una grande organizzazione che vuole mettere in discussione questo modello di sviluppo puramente economicistico e finanziario, mettendo sul piatto della bilancia anche altri valori, altri modelli, un altro spirito, che è quello che ha consentito all'Italia di diventare comunque la patria del gusto, dei sapori, della qualità, di quel "made in Italy" che muove miliardi di euro in ogni settore, che tutti ci copiano, e che avrebbe bisogno di una nuova "Politica" per essere tutelato e continuare ad essere fonte di ricchezza per molte imprese. Nel nostro piccolo stiamo cercando, a tutti i livelli, di far emergere esperienze positive, di mettere a sistema i progetti che sulla filiera tutta agricola e tutta italiana possono dare gambe alle nostre imprese. Progetti condivisi oggi anche da altri soggetti, con i quali si continua a lavorare per ampliare la gamma dei nostri prodotti che nel modo più semplice possano essere identificati e quindi consumati, non solo dai cittadini italiani. Progetti che riguardano interi settori, oppure singoli prodotti,

come ad esempio le nostre pere. Abbiamo concluso da pochi giorni un giro di "consultazioni" con i nostri soci frutticoltori, ai quali abbiamo spiegato, nel corso di cinque assemblee nelle diverse zone, le possibilità operative di un Organismo Interprofessionale che possa promuovere e tutelare il prodotto pera, determinando la gestione tecnica e di mercato di uno dei nostri prodotti di eccellenza, seppure reduce da una annata a dir poco pessima. Mauro Tonello Presidente Coldiretti Ferrara


ANNATA DISGRAZIATA, MA NON PERDIAMO LA SPERANZA

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I segnali che arrivano in questo 2012 non certo dei migliori, tra andamenti climatici anomali ed estremi, con una siccità che sta toccando livelli inusuali e drammatici, temperature “africane”, prolungate e che non fanno che accentuare quello che la mancanza di precipitazioni (meno 75% rispetto al giugno scorso, meno 90% rispetto ai primi giorni di luglio 2011 secondo i rilevamenti della Regione), mettendo in crisi tutte le colture. Abbiamo visto un raccolto di grano con rese significativamente inferiori alla media della nostra provincia (pur se di qualità ottima), abbiamo riscontrato problemi di tenuta per i meloni, vediamo campi di mais che non saranno mai raccolti visto che non portano alcuna spiga e frutteti sofferenti. Però se non andiamo oltre a queste considerazioni non faremmo altro che piangerci addosso, senza risolvere un granchè. Dobbiamo invece rimboccarci le maniche e continuare, con ancora maggiore impegno e concretezza quel processo di ottimizzazione che come Organizzazione ci siamo dati ormai da diversi anni e che di volta in volta compie passi significativi.

Anche di fronte agli eventi più drammatici, come ad esempio i due terremoti che hanno interessato la nostra provincia, dobbiamo metterci in gioco, fare davvero squadra ed essere utili ai nostri soci. E’ stato così, almeno crediamo, dal giorno stesso di quella prima tremenda scossa, con i nostri funzionari e tecnici che sono andati a rendersi conto, azienda per azienda di cosa fosse successo, mappando danni e necessità, sul campo, portando concretamente la vicinanza di Coldiretti alle famiglie così improvvisamente colpite da un evento che ci dicevano non poter avvenire nei nostri territori. Abbiamo visitato tutti i nostri soci che ci hanno segnalato qualche problema, abbiamo raccolto circa 500 notifiche di danni ai fabbricati di servizio o alle case, per un danno stimato di oltre 50 milioni: e parliamo appunto solo dei nostri soci. Qualcosa di immenso nei suoi effetti, immediati e futuri. Ancora oggi le certezze sono poche, si attende la definitiva conversione in legge del decreto che assegna risorse per la ricostruzione, ma sappiamo che occorre lavorare anche per tutti coloro i quali dovranno mettere a norma, rispetto alla nuova classificazione del territorio i propri fabbricati. Abbiamo partecipato a tutti gli incontri, abbiamo portato su tutti i tavoli il nostro modo di vedere il problema e la necessità di rispondere chiaramente a chi il problema, enorme, lo sta vivendo sulla propria pelle. Continuiamo a fare proposte, ad emendare bozze di decreti e di circolari, a volte con esito positivo, a volte non ancora. Ma continueremo nel nostro im-

pegno, torneremo a visitare una ad una le aziende colpite per capire insieme ai soci cosa ci sia da fare e come. Per chi è stato colpito faremo il possibile per contemperare le possibilità di pagamento dei servizi e la necessaria solidarietà in un momento tanto complesso. Lo stesso impegno lo metteremo per affrontare l’altra grande crisi legata alla siccità, sia attraverso gli strumenti, che sappiamo scarsamente dotati, del fondo di solidarietà, sia attraverso la gestione della crisi con gli strumenti del credito agevolato, oltre che dell’assicurazione. Stiamo lavorando e abbiamo già sottoscritto la costituzione dell’organismo interprofessionale per la pera, che potrebbe, se realmente chi partecipa ne ha la vera volontà, governare uno dei comparti che possono ancora essere fonte di reddito per le nostre imprese. Stiamo affinando le nostre attività di servizio per poter rispondere in modo adeguato alle necessità dei soci soprattutto su nuovi fronti, dove il valore aggiunto della nostra attività sia più significativo del semplice adempimento burocratico, pur necessario e da rendere snello ed efficiente. Il bilancio che come Federazione ed Impresa Verde Ferrara abbiamo chiuso positivamente per l’anno 2011, ci è da sprone nel fare tutto ciò che serve affinché Coldiretti e l’essere soci di Coldiretti, sia una opportunità per le imprese agricole, e dove si persegua in ogni caso l’interesse dei soci, dopo un serio confronto, senza rincorrere facile populismo ed obiettivi irrealistici. Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

Il 2012 si conferma un anno davvero difficile, tra problemi climatici, aumento delle tassazioni e dei costi di produzione, perdurare della crisi. E'quindi ancora più necessario essere al fianco dei soci per guardare avanti


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L'ITALIA NON È UN PAESE PER GIOVANI, A RISCHIO IL FUTURO

GIOVANI

Dall'assemblea nazionale di Giovani Impresa l'allarme degli under 30 sulle difficoltà per le imprese e per il contesto in cui si devono muovere i nostri giovani

La delegazione di Giovani Impresa di Ferrara con il direttore Zepponi a Roma.

La classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione ha una età media di 59 anni, la piu’ alta tra tutti i Paesi Europei. E’ quanto emerge dal primo report sull’età media della classe dirigente italiana nel tempo della crisi, presentato nel corso dell’Assemblea dei giovani della Coldiretti e realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria. “La maggioranza della classe dirigente attuale andrà probabilmente in pensione prima che la crisi sia superata, anche se si tiene conto della riforma del Ministro del Lavoro Elsa Fornero”, ha ironizzato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel sottolineare che “la disoccupazione giovanile record non è solo un problema familiare e sociale, ma provoca anche un invecchiamento della classe dirigente italiana che deve affrontare la crisi con il Paese che sta rinunciando a energie e risorse fondamentali per la crescita”. A conquistare il triste primato dell’anzianità nel momento

economicamente piu’ difficile per l’Italia dal dopoguerra sono - sottolinea la Coldiretti - le banche che hanno una età media degli amministratori delegati e dei presidenti di circa 67 anni, pari addirittura a quella dei Vescovi italiani in carica. Nelle Istituzioni, tra i parlamentari l’età media dei senatori è di 57 anni e quella dei deputati 54. Ancora più alta è l’età media dei ministri del Governo guidato da Mario Monti: 64 anni. Nelle ultime 3 legislature sono stati eletti soltanto 2 under 30 su circa 2500 deputati, anche se il peso dei 2529enni è pari a circa il 28 per cento della popolazione eleggibile (con più di 25 anni). Attualmente - precisa la Coldiretti - solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli under 40 mentre quelli over 60 anni sono 157. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha 69 anni e i ministri più giovani, Renato Balduzzi e Filippo Patroni Griffi, hanno 57 anni. In Gran Bretagna David Cameron è diventato primo ministro a 43 anni, Tony Blair a 44, John Major a 47 e Gordon

Brown a solo poco più di 50. Il problema della burocrazia è forse quello che piu’ colpisce cittadini e imprese che lamentano spesso la disattenzione nei confronti delle nuove tecnologie che potrebbero portare piu’ efficienza o snellimento delle procedure. Forse non è un caso che - sostiene la Coldiretti - l’età media dei direttori generali della pubblica amministrazione è di 57 anni mentre, se si guarda alle aziende partecipate statali, l’età media - precisa la Coldiretti - sale a ben 61 anni. La situazione migliora nelle imprese private, anche se rimane drammatico il confronto con l’estero: l’età media degli amministratori delegati delle aziende quotate in Borsa a Milano è di 53 anni. A preoccupare particolarmente continua la Coldiretti - è il mondo della formazione con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato. Un quarto dei professori che ha più di 60 anni contro poco più del 10 per cento in Francia e Spagna e l’8 per cento in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16 mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5 per cento. I segretari regionali dei principali sindacati dei lavoratori hanno in media 57 anni, età solo leggermente inferiore a quella dei presidenti regionali delle organizzazioni di rappresentanza dell’industria e del commercio che è di 59 anni mentre nell’a-


LE AZIENDE GIOVANI CRESCONO IL TRIPLO CON META' CREDITO

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gricoltura, in Coldiretti, l’età media dei presidenti regionali è di 47 anni. “Ad essere vecchie ed anche poche sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi”, ha sostenuto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla finanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese”. L’Italia - ha concluso Marini - può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo" L’IDENTIKIT DEI GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI ITALIANI

• 61mila • il 40 per cento ha aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno • il 33 per cento è in fase di espansione aziendale • Il 50 per cento ha una certificazione di qualità Fonte: Elaborazioni Swg/Coldiretti Giovani impresa

Le giovani imprese hanno la metà delle possibilità di accedere al credito rispetto a quelle adulte, ma crescono il triplo. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Swg presentata a Roma in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa, in rappresentanza delle 61mila imprese agricole condotte da giovani in Italia. L’esperienza del settore agricolo conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa meno sentire, con risultati migliori in termini di reddito ed occupati. Il 33 per cento dei giovani agricoltori si trova in fase di espansione aziendale, al Nord come al Sud, contro il 10 per cento della media nazionale, e ciò nonostante le opportunità di ottenere finanziamenti dalle banche si riducono della metà: il 17 per cento degli under 30 segnala, infatti, difficoltà rispetto all’8 per cento degli adulti. Gli under 30 sono particolarmente attivi nell’export, con il 13 per cento dei giovani che vende oltre confine, contro una media nazionale dell’8 per cento. Il 40 per cento dichiara inoltre di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno. Ancora, il 37 per cento vuole espandersi nei prossimi tre anni, attraverso l’affitto (22 per cento) o l’acquisto di terreni (15 per cento). Un’azienda su due vanta anche una certificazione di qualità mentre il 63 per cento è multifunzionale contro il 37 per cento del campione nazionale. Non a caso, il principale settore di investimento per i giovani imprenditori (42 per cento) è la vendita diretta dei propri prodotti, seguita da agroenergie (24 per cento) e agriturismo (18 per cento). Ma la filiera corta con la vendita diretta in azienda o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è anche il canale commerciale preferito (64 per cento contro il 36 per cento del campione nazionale). Sul fronte occupazionale, nelle giovani imprese agricole lavorano stabilmente in media tre persone all’anno. Forte la presenza di lavoratori immigrati, in media del 18 per cento contro il 10-11 per cento generale. Non mancano però gli ostacoli: per il 36 per cento dei giovani la principale difficoltà per lo sviluppo di impresa è la burocrazia. “Per consolidare questi risultati serve una politica di creazione di imprese giovani all’interno di un’idea precisa di crescita economica del Paese - sottolinea il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio - che si basi su intelligenti attività di promozione e di accompagnamento alla fase di progettazione; su innovative ipotesi per la messa a disposizione delle giovani imprese dei terreni e del credito necessario”. L’agricoltura è l’unico settore che non ha visto diminuire la presenza percentuale di giovani imprenditori agricoli under 30 negli ultimi quindici anni”, ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “nell’attività manifatturiera tale percentuale si è piu’ che dimezzata. La presenza di giovani agricoltori - ha concluso Marini - è rimasta percentualmente stabile a conferma che il ricambio generazionale in agricoltura è più alto che in altri settori.

GIOVANI

Un sondaggio SWG/Coldiretti evidenzia la difficoltà di accesso al credito per le imprese giovani, ma una "resa" quasi tripla rispetto alle imprese senior


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L'ITALIA CHE FA L'ITALIA: DAL PALALOTTOMATICA PER CAMBIARE MODELLO

SINDACALE

La sintesi delle relazioni che nel corso dell'Assemblea hanno ridisegnato il modello di sviluppo al quale rivolgersi, considerando anche altri valori ed obiettivi che non siano solo il PIL e la finanza creativa. MARIANO CROCIATA Segretario generale CEI Il primo fra i saluti degli ospiti in sala è stato affidato a Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, al quale – ha evidenziato il Segretario nazionale Coldiretti Gesmundo – il compito di portare il “respiro di un approfondimento di natura culturale e spirituale”, “buon viatico per i lavori” dell’Assemblea di una grande Organizzazione valoriale qual è la Coldiretti. “Sono particolarmente contento di ritornare in mezzo a voi in occasione di questa Assemblea nazionale”, ha esordito Monsignor Crociata, nel salutare “i rappresentanti delle Istituzioni, la cui presenza già dice l’attenzione che il Paese nutre nei confronti del mondo agricolo” e nell’esprimere “apprezzamento al Presidente Sergio Marini e ai consulenti ecclesiastici che accompagnano da vicino il cammino della Coldiretti”. Rivolto alla foltissima platea, Mons. Crociata l’ha definita “espressione cara dei coltivatori delle campagne, di ogni regione e provincia dell’Italia tutta”. “La perdurante crisi economica e finanziaria, con le sue incognite, pone gli imprenditori di fronte a sfide inedite e difficili, che siete chiamati ad affrontare da Cristiani, coltivando rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di condivisione e solidarietà”, ha evidenziato Mons. Crociata, riprendendo le parole stesse del Santo Padre, “che rilanciano con fiducia un appello e un riconoscimento”. Questo l’appello ricordato dal Segretario generale della CEI: “tornare ai valori essenziali, alle stesse radici di fede, valori e radici cui, al di là di ogni sterile retorica, la Coldiretti si è sempre richiamata, in un’identità che ha saputo custodire e far germogliare, operando nel valore della carità e nel solco del magistero sociale della Chiesa” Poi, dalle parole di Mons. Crociata, “un riconoscimento” rivolto a Coldiretti “per l’opera educativa

L'assemblea nazionale ha ribadito la necessità di un diverso modello di sviluppo economico e sociale.

e sociale che portate avanti con generosità”. “Ne ravviso i riflessi in alcuni fatti di cronaca – ha aggiunto il Segretario Generale della Cei -, dalle iniziative della Coldiretti a fianco delle popolazioni dell’Emilia e della Lombardia, provate dal terremoto. A titolo di esempio un plauso alla dedizione di quanti si sono spesi per il recupero delle forme di grana dei magazzini distrutti dal sisma” e alle “forme diverse con cui avete contribuito a far ripartire l’economia di questi territori”. Sul fronte occupazionale, Mons. Crociata ha dato atto che tanti giovani, e tanti immigrati, “anche grazie all’opera di Coldiretti si sono inseriti in agricoltura”. “Siete portatori di un’agricoltura attenta alla comunità, alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, alla salubrità dei prodotti e degli allevamenti, garanzia di qualità”. “Rientra in questa cultura – ha aggiunto – la grande opportunità del progetto di Campagna Amica, che ha saputo creare nuovi rapporti tra chi produce e chi acquista”, ha dato spazio a un’educazione che parte dalla campagne, ha creato spazi, attraverso ad esempio le fattorie didattiche, a bambini, disabili, anziani.


VINCENZO TASSINARI Presidente COOP Italia "Noi che associamo milioni di consumatori non possiamo non collaborare con una organizzazione come la Coldiretti che rappresenta milioni di produttori. Viviamo un momento di recessione dei consumi, una recessione – ha esordito il presidente di COOP Italia Vincenzo Tassinari - che riguarda tutte le nostre imprese. Un fenomeno –

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C'è un Italia che guarda oltre il PIL e lo spread: guardiamo alle nostre ricchezze e torniamo a "fare l'Italia", senza perdere ancora tempo.

ha puntualizzato che accomuna tutti i Paesi europei. La stessa Germania ha il segno meno con un -1,5% dei consumi. Il consumatore europeo si sta impoverendo per l’inflazione, un’inflazione che a livello italiano sta superando il 4%. E il reddito dei cittadini cresce meno dell’inflazione. La causa – ha detto Tassinari - è la speculazione che attacca la nostra produzione. Abbiamo una politica economica sbagliata che impoverisce le famiglie italiane. Serve invece una politica economica che punti al sostegno e alla solidarietà, soprattutto dei soggetti più deboli. Noi dobbiamo avere chiaro che in questa fase esiste una priorità assoluta: comprendere il cittadino consumatore italiano. Rilanciando i consumi noi puntiamo al rilancio delle produzioni. Ma il consumatore non ha bisogno di essere abbindolato. Il consumatore vuole scegliere. E i nostri prodotti – ha detto Tassinari - devono tenere conto del potere

Il Presidente di Coop Italia: possiamo lavorare insieme.

SINDACALE

CARLO PETRINI Presidente Slow Food International “Ringrazio per l’emozione che mi sta regalando l’onore di partecipare a questa Assise e di far parte di un contesto che deve essere amato e che può fornire un’importante chiave di lettura per uscire dalla crisi”. E’ iniziato così l’intervento di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, all’Assemblea nazionale della Coldiretti. Dopo aver messo in evidenza il prezioso ruolo svolto dal settore agricolo anche dal punto di vista ambientale e aver ricordato la considerazione che giustamente merita, Petrini ha puntato il dito contro chi vuole un’agricoltura produttrice di cibo scadente a basso prezzo. Ha inoltre evidenziato come il 50% del cibo venga sprecato e si è soffermato sulla differenza tra prezzo e valore del cibo. “Negli ultimi 50 anni - ha detto – si è purtroppo persa la valorialità del cibo. In ogni angolo del pianeta il cibo ha invece un forte valore per chi lo produce”. Secondo il presidente di Slow Food il cibo è energia per la vita e deve quindi avere il giusto valore. Rimarcando la necessità di rifiutare lo spreco, di fendere la Terra Madre e la biodiversità, di valorizzare la filiera corta (ha avuto parole di elogio per i mercati dei produttori promossi dalla Coldiretti), di difendere il suolo agricolo che nel nostro Paese è sotto attacco speculativo, Petrini ha affermato “che bisogna dare valore agli agricoltori perché presidiano un nuovo concetto di economia”. In conclusione ha quindi posto l’accento sulla necessità di consolidare il rapporto tra produttore e consumatore nonché di difendere la biodiversità che rappresenta un valore forte e pertanto deve essere mantenuta nei campi. Per il presidente di Slow Food prioritaria deve essere anche la difesa della legalità. “Non è possibile – ha detto – che i contadini nel nostro paese vengano considerati come l’ultima ruota del carro. Essi sono presenti da oltre 10 mila anni e quindi meritano rispetto. Il loro lavoro è simbolo di una nuova economia e di una nuova giustizia sociale”.


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PALALOTTOMATICA: CI PUÒ ESSERE UN'ITALIA DIVERSA

SINDACALE

Davanti a circa 15.000 soci provenienti da tutta Italia esponenti della società, dell'economia e del governo hanno condiviso il modello di sviluppo proposto e praticato da Coldiretti con il suo progetto della Filiera tutta Agricola

di acquisto diminuito. Occorre utilizzare la formula del prezzo più giusto. Noi lavoriamo con 10.000 imprese agricole e conosciamo bene i problemi. La distribuzione non è più un’isola felice perché anche noi sentiamo pesantemente la crisi. Ci siamo messi a sedere con Coldiretti per collaborare insieme. Abbiamo lanciato la pasta “100% Italia”, valorizzando il valore dell’italianità. Il 90% dei cittadini italiani riconosce il valore dell’equo compenso alla produzione. La Coop può sviluppare le produzioni italiane, può svolgere un ruolo da cerniera. Noi possiamo mettere delle barriere – ha aggiunto il presidente di COOP Italia - ma le dobbiamo mettere nella testa dei consumatori italiani, barriere che sono rappresentate dai nostri valori. Ognuno, nelle proprie responsabilità – ha concluso Tassinari - faccia delle proposte. Noi come distribuzione italiana siamo piccoli e non riusciamo ad essere internazionali. Dobbiamo provare a lavorare attorno ad un progetto, ad un’idea mettendo in rete le nostre conoscenze e le nostre professionalità. Siamo convinti che la distribuzione di Coop italiana debba lavorare con il mondo della produzione, lavorare insieme con progetti idee e proposte. CORRADO PASSERA Ministro dello Sviluppo economico “L’Italia che fa l’Italia: solo se si ha coraggio e reputazione ci si può proporre in questo modo”. Così

ha esordito il ministro delle Sviluppo economico Corrado Passera intervenendo all’Assemblea nazionale di Coldiretti e sottolineando che “bisogna sentirsi parte della classe dirigente del Paese per poter dire una cosa così”. Il ministro ha ringraziato Coldiretti e i coltivatori perché “in un periodo così difficile il vostro mondo ha dimostrato capacità imprenditoriale e unità di intenti. Lo Sviluppo economico – ha detto – si sente impegnato verso il vostro mondo perché voi rappresentate un pezzo molto importante, quantitativamente e non solo, del Prodotto Interno Lordo. La società – ha puntualizzato - è molto più del Pil e molte cose che mandano avanti il mondo non si comprano e non si vendono”. Secondo Passera molti altri settori non ci sarebbero senza l’agricoltura e “molto del ‘marchio Italia’ – ha detto – non esisterebbe senza l’agroalimentare. Un Paese si tiene se si riconosce in una identità che nasce da tradizioni, ma anche dalla condivisione di una idea di futuro. Molti momenti cupi sono stati superati grazie alla condivisione di un progetto, con valori come i vostri, che significano competitività, ma anche coesione sociale”. Il ministro ha sottolineato che agricoltura significa equilibrio ambientale e rapporto tra generazioni e che l’Italia dimostra di avere una forte ricetta di crescita e la possibilità di raddoppiare i 30 miliardi di esportazioni agroalimentari. In questa direzione Passera vede nella globalizzazione una opportu-


MARIO CATANIA Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

Intervenendo all’Assemblea nazionale di Coldiretti, il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha tenuto a sottolineare che nei suoi lunghi anni al ministero (prima come direttore generale, poi come ministro) ha sempre lavorato insieme con Coldiretti. “Per il futuro – ha detto – dobbiamo definire quale modello di sviluppo vogliamo per il Paese: ci siamo dimenticati quanto l’agricoltura può rappresenta-

re come traino sui mercati mondiali e troppe volte è stata considerata residuale”. Secondo Catania “dobbiamo partire dalla realtà dell’impresa agricola italiana che, come ha detto Marini, è ricca per produzione e occupazione ad ettaro, ma non ha un adeguato riconoscimento economico perché non vengono riconosciuti i prodotti, perché non si riconosce il prodotto italiano”. Catania ha detto che la sua sfida sarà chiedere a Bruxelles una normativa che riconosca in modo evidente qual è l’origine del prodotto fresco e trasformato. “Non faccio deviazioni – ha affermato – e resto sulla strada della tutela della qualità e dell’origine”. “Non sono contento di come funziona la filiera in Italia – ha proseguito il ministro – perché ci sono prodotti ortofrutticoli freschi che arrivano sul mercato a 2 o 3 euro mentre ai produttori vengano corrisposti 30 centesimi. Non è giusto. Bisogna scardinare un sistema dove c'è troppa intermediazione parassitaria. Rimuovere ostacoli per i produttori”. Secondo Catania “tutta la Gdo deve cercare un contatto diretto con i produttori ed eliminare le intermediazione dannose. Tra le altre cose da fare, il ministro ha indicato la necessità di rimettere l’agricoltura al centro del modello di sviluppo e riannodare le interconnessioni con i fattori culturali, ambientali e paesaggistici che contribuiscono allo sviluppo del Paese.”Negli ultimi 30 anni – ha ricordato – ci siamo mangiati 5 milioni di ettari agricoli: è una follia e per questo il 24 luglio presenteremo con Carlo Petrini un dossier su questo ‘delitto’ che dobbiamo fermare”. Catania ha affrontato anche la questione delle energie rinnovabili “che – ha detto – non possono entrare in competizione con l’agricoltura alimentare, facendo lievitare gli affitti dei terreni. Per questo abbiamo riscritto la normativa indirizzando i finanziamenti ai sottoprodotti agricoli e non a produzioni no food”. Il ministro ha poi annunciato che i negoziati della nuova Pac sono molto difficili, ma che è sostenuto da tutto il Governo e che ha bene in mente gli interessi dell’agricoltura italiana e che “la Pac che verrà – ha detto – sarà una Pac in cui le risorse andranno solo a chi fa veramente agricoltura e che lo sviluppo rurale verrà incentrato sulle esigenze delle imprese e non su altri interessi”. Infine, il Ministro ha sostenuto che c’è molto da fare sul fronte della pubblica amministrazione, ma assai presto si cercherà di “girare pagina” su questa vicenda. Per dare risposte alle imprese abbiamo bisogno di buona politica e non di cantastorie e antipolitica.

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11 nità perché “chi ha cose uniche può conquistare i consumatori” e in questa direzione - secondo il ministro - va la ricostituzione dell’Ice, una delle prime cose fatte dal Governo tecnico. Passera ha poi sostenuto la necessità di superare la debolezza delle reti di distribuzione perché esiste la possibilità di conquistare i mercati. In questa direzione va la scelta del suo Ministero di ritirare il capitale pubblico dalla Simest. Sul fronte dell’internazionalizzazione, il ministro ha sostenuto la necessità di favorire forme di aggregazione di filiera per la crescita internazionale e ha detto che sul fronte della semplificazione “possiamo imporci di più in Europa vista la credibilità ottenuta da Monti” e ha auspicato un lavoro insieme con Coldiretti su decreti in grado di semplificare la vita del settore. Dopo aver sottolineato che “non c’è stato nessun incontro dove non ci siamo accordati sull’agricoltura”, Passera ha anche affermato “che non è possibile che un mondo come il vostro non sia rappresentato, per diritto e non per concessione, nei luoghi dove si prendono decisioni importanti per il Paese”. “E’ anche una questione di modello di società – ha detto – di forza di coesione. Ad esempio la collaborazione con il mondo del turismo, dei beni architettonici e ambientali può far raddoppiare il Pil costituito dall’agroalimentare”.


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Applauditissimo l'intervento del presidente Marini, che ha ribadito l'impegno di Coldiretti nello spronare economia e politica presentando idee e progetti concreti.

MARINI: "C'È UNA RICCHEZZA CHE NON SI MISURA CON IL PIL, DIAMO FORZA AL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO" Il progetto della filiera agricola e del modello di sviluppo alternativo a quello che ha generato questa crisi profonda, al centro delle riflessioni del presidente nazionale Coldiretti “Noi rappresentiamo un’idea di crescita e di sviluppo completamente diversa da quella dominante: l’Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e conquistare il mondo”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all’Assemblea nazionale della principale organizzazione agricola italiana alla presenza di 15mila agricoltori provenienti a Roma dalle campagne di tutte le regioni e province. C’e’ una Italia del buon cibo e di quell’agroalimentare che sa incontrare i bisogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del turismo, dell’arte, della cultura, della bellezza, dell’innovazione intelligente. E’ questa l’Italia futura, quella per cui - ha precisato Marini - il territorio è una miniera di opportunità, il cui modello di sviluppo è compatibile - ha concluso Marini - con la salvaguardia di un capitale umano e sociale unico al mondo e con la sapiente ricerca della felicità e dello stare bene insieme. Non a caso l’agroalimentare italiano è

un riferimento per individuare strategie di sviluppo per l’intero Paese: il modello agricolo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese. Siamo convinti - ha sostenuto Marini - che il nostro Paese possa ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che - ha precisato Marini - saprà reggere anche la competizione globale, contando sulla produzione e su flussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consumatori sparsi in molti luoghi del mondo. Ma vi è anche un altro aspetto, forse più importante. L’agricoltura che rappresentiamo, fatta di dialogo diretto con la società attra-


venta pratiche per giustificare se stessa (portando via 100 giorni di lavoro alle imprese). Basterebbe ridimensionare questa micidiale spinta creativa per recuperare qualche punto di Pil. “Troppo spesso la politica ha smarrito il suo cammino: non media fra le spinte conflittuali dei ceti e degli stati, con sempre maggior frequenza confonde gli interessi particolari con quelli generali – ha continuato Marini -, così in Italia e così in Europa. Si dice che stiamo vivendo una crisi finanziaria economica globale: questa è una “non verità” perché quella che stiamo vivendo è una crisi “politica globale”. La responsabilità è infatti della politica che ha fatto un passo indietro, accettando la globalizzazione dei mercati senza globalizzarsi. In ciò ha precisato Marini - non è mancata una certa supponenza: l’idea infatti che il mercato si sarebbe autoregolamentato è stata puntualmente smentita dalla storia. La globalizzazione senza regole è diventata globalismo, il mercato senza regole mercatismo dove tutto è merce e il Pil è l’unico misuratore con la speculazione che vince sull’etica e sul lavoro. Dalla politica non si prescinde, oltre c’è il vuoto, lo sappiamo, ma sappiamo anche che “la cattiva politica” - ha sottolineato Marini - rischia di compromettere il destino del paese e il destino dell’Europa. Abbiamo bisogno di tanta buona politica, che sappia intervenire tempestivamente, che sia rivolta al fare, che ritrovi una salda visione etica. Ne abbiamo bisogno a casa nostra e fuori. Per usare le parole di De Gasperi - ha continuato Marini - “Lo sforzo di mediazione e di equità……è compito necessario dell'Autorità europea”. Ma ciò senza dimenticare gli interessi nazionali, e che l’Italia puo’ tornare ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri.

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verso la vendita diretta e di risposte concrete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può generare nuova economia e nuova occupazione arricchendo nel contempo la comunità, garantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consumatori. E’ tempo – ha concluso Marini - di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. “Non vanno certo eliminati quegli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare ed ambientale che qualificano il nostro Made in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso - ha detto Marini ai rappresentanti del governo - la burocrazia si in-


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ORTOFRUTTA: IN ARRIVO L'O.I. DELLA PERA. OCCASIONE DI RILANCIO PER IL SETTORE Se tutti gli attori in gioco sapranno e vorranno fare la loro parte in un'ottica

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di squadra ci potranno essere vantaggi per i produttori, altrimenti sarà dura. Il presidente Tonello: “siamo arrivati al punto in cui è necessario che i produttori sappiano cosa è stato fatto sino ad ora e che cosa ancora rimane da fare per organizzare concretamente il settore delle pere. E’ necessario decidere dopo aver ascoltato i soci, per noi è un passaggio fondamentale, senza il quale non sottoscriviamo impegni in bianco”. Con questa premessa, dopo che lo scorso 27 giugno è stata sottoscritta in Regione Emilia-Romagna la manifestazione di interesse per l’adesione al progetto di riorganizzazione e rilancio del comparto delle pere in Emilia-Romagna, con la costituzione del Comitato Promotore, che ha raccolto le firme dei principali protagonisti della filiera che dovrà portare alla costituzione di un Organismo Interprofessionale, la nostra Federazione ha incontrato nei giorni scorsi tutti i frutticoltori di tutte le zone per valutare insieme a loro la rispondenza di questo strumento agli obiettivi ed alle necessità degli operatori, in particolare ovviamente a partire dai produttori. Coldiretti ha seguito nei mesi scorsi con attenzione l’evoluzione del progetto, partecipando ai gruppi di lavoro e stimolando i percorsi che tenessero in

conto le aspettative e le necessità dei propri associati, in particolare della nostra provincia, che è il punto di riferimento per la produzione pericola, in particolare della varietà Abate, prodotto di eccellenza che purtroppo nella scorsa annata ha subito un tracollo delle quotazioni che ha messo in crisi moltissime aziende. “Dopo una serie di approfondimenti, necessari per evitare di costruire qualcosa di frettoloso ed inefficace a difendere gli interessi degli agricoltori – ricorda il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello – crediamo si sia arrivati ad un documento sul quale poter avviare un confronto con i produttori e, con il loro conforto, poter procedere all’adesione o sollecitare ulteriori affinamenti. L’importanza di questa coltura per tante aziende ferraresi è risaputa, non possiamo permetterci di confezionare qualcosa che non sia concreto o che, peggio, non dia risposte positive alle imprese agricole. Il lavoro predisposto dai tavoli tecnici va fatto conoscere e va condiviso proprio con i diretti interessati, ecco perché come Coldiretti abbiamo voluto fare una serie di incontri con i nostri frutticoltori nel territorio, ritenendo che il loro giudizio sia la premessa alla partecipazione all’Organismo Interprofessionale che vedrà rappresentati tutti i comparti della filiera, compresi commercianti ed industriali”. Ed in effetti sarà sui fatti concreti che si misurerà la reale volontà di lavorare in squadra, attorno al "prodotto pera", tra i diversi attori della filiera commerciale. E se ancora l'Organismo Interprofessionale non è pienamente operativo, il fatto che esista il comitato promotore, può consentire a partire già da queste contrattazioni, di operare in sinergia tra i diversi protagonisti, puntando a dare valore, a partire dalla produzione, alla coltura, qualificando l'offerta e la successiva presentazione sui mercati. Riccardo Casotti Capo Area Sindacale


DOPO TERREMOTO, RICHIESTE MODIFICHE AL DECRETO 74

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Maggiore chiarezza sulle aree del "cratere", più risorse, certezza sulla rateizzazione degli oneri sino a ora sospesi e tempi più lunghi di sospensione dei

A distanza di oltre due mesi dal primo evento sismico che ha interessato sette comuni della nostra provincia e complessivamente 113 tra Emilia, Veneto e Lombardia, è ancora in corso l'iter di conversione in legge del decreto 74, attraverso il quale si sono indirizzate le direttrici di intervento a favore di persone ed imprese colpite dal terremoto. Un evento non previsto nella nostra provincia, ma già verificatosi in tempi molto lontani ma ugualmente con effetti catastrofici. Ed in effetti le due scosse principali e le centinaia di assestamento che tutt'ora interessano le zone di confine tra ferrarese e modenese e mantovano in modo particolare, hanno causato danni ingenti, sia alla popolazione, fortunatamente con un ridotto numero di morti, sia alle attività economiche di una delle zone più importanti del nostro Paese nella produzione agricola, artigianale ed industriale. E se le somme disposte dal gover-

no, attraverso la protezione civile per i primi interventi di urgenza, sono sembrate da subito inadeguate ed insuffcienti, altrettanto si può dire per le risorse per la ricostruzione. Nell'iter di conversione in legge si sta cercando di apportare tutta una serie di correzioni ed integrazioni che possano essere utili per far davvero ripartire questa terra ferita: e se è vero che già con i primi provvedimenti di urgenza sono stati sospesi i pagamenti di tasse, imposte e contributi di ogni genere, è altrettanto vero che il termine di settembre appare troppo vicino per poter pensare di avere recuperato redditi e risorse per pagare dopo un evento simile, che a tanti cittadini ha portato via la casa ed il posto di lavoro. E' quindi indispensabile che oltre ad un maggior periodo di sospensione dei pagamenti si dia anche la possibilità della rateizzazione non onerosa. Occorre poi una maggiore dota-

Il Presidente Marini in visita all'azienda Tartari di San Carlo.

zione finanziaria, cosa non facile tenuto conto del difficile periodo economico ma sulla quale pare possano esserci buone notizie. Per le imprese agricole in modo specifico si è ottenuto dalla commissione europea la possibilità di un pagamento anticipato della PAC, che avrà corso nelle prossime settimane, portando un pò di liquidità ai produttori dei nostri sette comuni interessati(Cento, Bondeno, S. Agostino, Mirabello, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico e Ferrara), così come l'attivazione della misura 126 del PSR, implementato con risorse aggiuntive. Ancora al palo a tutt'oggi l'operatività sul fronte creditizio, con una serie di problemi legati alle garanzie ed al rating aziendale che sino ad ora ha rallentato l'erogazione di prestiti e mutui per la ricostruzione (mentre è possibile congelare per 12 mesi le rate in scadenza, di ogni genere, comprese quelle ISMEA). Sul tavolo ancora la semplificazione delle norme sul fronte edilizio ed autorizzativo, così come il problema dell'adeguamento dei fabbricati esistenti (anche se non danneggiati) della tipologia dei capannoni prefabbricati alle norme antisismiche nel corso dei prossimi 18 mesi (almeno al 60% di quelli nuovi). Invitiamo tutti gli interessati a tenersi in contatto con i propri uffici di riferimento, che giorno per giorno acquisiscono le necessarie nuove informazioni. Riccardo Casotti Capo Area Sindacale

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pagamenti nei comuni colpiti. Più tempo per gli adeguamenti alla norma?


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VONGOLE E PARMIGIANO, PARTE DA GORO "CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO" ANCHE A FERRARA Alla presenza del sindaco di Goro, Diego Viviani, dell’Assessore provinciale all’agricoltura, Stefano Calderoni e del presidente di Coldiretti Ferrara, domenica 22, in chiusura della sagra della vongola di Goro, una delle diciassette perle dell’agroalimentare ferrarese, il Ristorante “Ferrari” ha formalizzato l’adesione a Campagna Amica nel piatto, l’iniziativa di Coldiretti e di Fondazione Campagna Amica per l’attribuzione di un marchio specifico ai ristoratori che condividono un modello di sviluppo e di consumo che privilegia i prodotti del territorio, di filiera agricola e stagionali. Un’adesione che ha già prodotto un primo risultato, con l’utilizzo di vongole “doc”, raccolte nelle acque di Goro dalla cooperativa CLAMS, aderente a Coldiretti Pesca, e che sono state utilizzate per il menù che il Ferrari ha dedicato all’ultima giornata di sagra. “In questi momenti di difficoltà economica complessiva – ha sottolineato Tonello – diventa importante sia per i produttori che per gli utilizzatori, rivolgersi ai consumatori con prodotti di qualità. Quella qualità che in realtà come il ristorante Ferrari, possono trovare uno sbocco interessante, valorizzando la filiera agricola italiana, pesca compresa, e diversificando e qualificando la ristorazione che punta all’eccellenza ed ai prodotti del territorio come segno distintivo. In un ambito come questo di Goro, diventano utili ed interessanti le sinergie con i pescatori e produttori di vongole e mitili, che rientrano a pieno titolo nelle strategie della filiera tutta agricola e tutta italiana che come associazione stiamo di giorno in giorno rendendo concreta, e che attraverso Campagna Amica abbiamo l’opportunità di far conoscere e rendere visibile ai consumatori”. Pensiero condiviso dall’assessore Calderoni e dal sinda-

La titolare del ristoranti Ferrari di Goro sottoscrive gli impegni di Campagna Amica.

Il sindaco di Goro consegna l'attestato di richiesta di Campagna Amica nel piatto a Paola Ferrari.

co Viviani, che hanno auspicato la crescita dell’iniziativa quale elemento di qualificazione del territorio e delle imprese, dell’agricoltura e della pesca, che costituiscono una parte fondamentale dell’economia e della società gorese. Buon riscontro anche per la vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano proveniente da uno dei caseifici colpiti dal terremoto e che, abbinato alla vendita di vongole di Goro, ha consentito un buon incasso che contribuirà alla ricostruzione delle strutture produttive di questo caseificio che in pochi minuti ha visto crollare letteralmente anni di lavoro, come purtroppo molte altre imprese tra Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna. Riccardo Casotti Capo Area Sindacale

Il sindaco di Goro, l'assessore provinciale all'agricoltura ed il presidente Tonello agli stand di Coldiretti Pesca.


Con la convenzione Coldiretti - Unogas, è possibile verificare il corretto inquadramento delle proprie forniture energetiche e rivolgersi al mercato libero per cercare opportunità e risparmio. Verifiche in ufficio e a domicilio. Si chiama UNOGAS, è una primaria società operante sul mercato libero dell'energia (gas ed energia elettrica) ed è il partner convenzionato con Coldiretti per l'approvvigionamento energetico delle nostre imprese associate. L'impatto delle spese per queste due fondamentali componenenti di spesa quotidiana, sia in famiglia che in azienda è andato via via crescendo in questi anni, e di pari passo si sono evolute normative per la "concorrenza" anche in questi settori. Tuttavia non è semplice poter entrare nel merito, con la necessaria competenza e conoscenza e strappare le migliori condizioni: ecco quindi l'opportunità, attraverso i nostri uffici ed in particolare con l'area dei servizi innovativi, di comparare i propri attuali fornitori e le condizioni di fornitura per poter eventualmente accedere al mercato libero e sfruttare la convenzione con UNOGAS, che offre alle imprese associate a Coldiretti uno sconto sulla componente energia delle forniture, oltre che il corretto inquadramento delle accise e delle tassazioni connesse. Non si tratta di somme trascurabili, specie certi tipi di attività che devono fare ricorso in modo consistente a queste materie prime, e spesso anche solo la modifica di una voce contrattuale può significare un risparmio di centinaia di euro. Invitiamo quanti interessati ad una verifica o anche solo ad un chiarimento nel merito a contattare il proprio ufficio di zona, che curerà il contatto con il responsabile provinciale per una prima presa visione della situazione contrattuale di fornitura, per cui occorrono le bollette e fatture delle utenze aziendali, rispetto alle quali poter fare una prima valutazione sulla correttezza dei

contratti e quindi sul costo effettivo della componente energetica. Successivamente, laddove vi siano margini per approfondire il contatto, ci potrà essere un ulteriore verifica presso i nostri uffici di zona o della sede provinciale e se necessario anche un sopralluogo in azienda per la piena valutazione delle condizioni di fornitura e per le proposte alternative. E' importante sottolineare che il servizio è indirizzo alle imprese e non ai privati, in quanto alle stesse sono applicabili condizioni e tassazioni diverse, con conseguente possibilità di adeguamenti tariffari specifici per il tipo di attività (ivi compreso agriturismi, attività di lavorazione e trasformazione dei prodotti, ecc.); per quanto riguarda il gas, si intende il gas di rete (metano), escludendo in linea di massima i cosiddetti "bomboloni". Per informazioni rivolgersi ai propri uffici di zona.

MODIFICHE ED ADEGUAMENTI CATASTALI PER I CONSORZI DI BONIFICA

l'inoltro della segnalazione e della dcumentazione a corredo (rogiti, successioni divisioni, vendita, modifiche alla situazione catastale dei fabbricati, ecc.)

Ricordiamo che ogni modifica in essere dell'intestazione catastale (proprietà) di fondi e pertinenze agricole od urbane soggette a tassazione di bonifica, devono essere sollecitamente comunicate ai Consorzi di pertinenza entro ogni 31 dicembre per la corretta emissione dei ruoli per l'anno successivo. Ogni consorzio ha una propria modulistica per

Andrea Rimondi Responsabile servizi innovativi p

REQUISITI DI RURALITÀ Anche il mantenimento della caratteristica di pertinenza agricola dei fabbricati accatastati a catasto fabbricati, deve essere segnalata con apposita autocertificazione dei requisiti di ruralità. In mancanza di detta comunicazione i fabbricati possono essere assoggettati ad autonoma tassazione, con conseguente errato aumento del carico fiscale aziendale.

SINDACALE - i nostri servizi

GAS & ENERGIA ELETTRICA, CONFRONTARE PER RISPARMIARE

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ORARIO ESTIVO E CHIUSURA UFFICI PER FERIE AD AGOSTO

SINDACALE

Come di consueto nel periodo estivo cambiano gli orari di apertura al pubblico degli uffici della Federazione provinciale e degli Uffici di Zona. Dallo scorso 16 luglio l'orario è fissato dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 14,00, sino a venerdì 14 settembre compreso. L'orario ordinario riprenderà quindi dal 17 settembre. Si comunica inoltre che, dal 10 Agosto al 21 Agosto 2012 (compresi) è prevista la chiusura totale di tutti gli Uffici. Tuttavia sia il servizio Paghe che il Patronato EPACA manterranno una sia pur ridotta operatività per le sole emergenze.

Laddove possibile si invitano quindi i soci a voler predisporre le assunzioni e conseguenti adempimenti recandosi presso il proprio Ufficio Zona prima del periodo di chiusura e comunque a prendere nota, ciascuno per il proprio ufficio di competenza territoriale, dei numeri telefonici per le eventuali emergenze nei giorni di chiusura al pubblico. Ogni altro servizio non sarà attivo, per cui si raccomanda di disporre in tempo utile ogni eventuale necessità o richiesta onde evitare problemi.

SICCITÀ/1': SGRAVI FISCALI È già possibile presso i nostri uffici segnalare la perdita di produzione media ai fini reddituali causa sbalzi termici e siccità prolungata, se non inferiore al 30% della media aziendale. I proprietari o i conduttori di fondi rustici che a seguito dell'andamento climatico calamitoso riscontrino danni alla propria produzione media aziendale non inferiore al 30% (ovvero un danno superiore al 30%), possono recarsi presso il proprio ufficio zona per richiedere sgravio fiscale dei redditi (dominicale ed agrario o solo agrario o solo dominicale) ai fini della dichiarazione dei redditi 2012 che si farà nel 2013. La richiestra avrà anche funzione di segnalazione puntuale del danno per la Provincia, al fine di eventualmente, se ve ne sarà opportunità, attivare qualche forma di intervento pubblico o di risarcimento per la perdita di produzione. Non è ancora fissato alcun termine per la presentazione dello sgravio, dato che non vi è una data precisa ed univoca di inizio dell'evento "sbalzo termico e siccità", che ormai si prolungano da circa un anno e stanno provocando danni e perdite su quasi tutte le colture. Maggiori informazioni presso gli Uffici Zona.


A seguito dell'anomalo andamento climatico, con punte di calore "africano" e mancanza di precipitazioni piovose, lal Regione Emilia-Romagna ha deliberato la concessione di assegnazioni aggiuntive di carburante ad accisa ridotta per le imprese agricole e della pescicoltura, ov-

vero allevamenti estensivi in acque salmastre, che ne abbiano i requisiti per l'anno 2012. La richiesta di ulteriore assegnazione di carburante si può fare presso i nostri Uffici Zona, una volta ultimata la precedente assegnazione, nel limite del 100% di quanto ottenuto prima,

a decorrere dalla data della delibera stessa e comunque entro il prossimo 31 ottobre, in modo da poter disporre del carburante agevolato per poter eseguire le lavorazioni autunno-invernali, precluse visto l'uso a scopo irriguo straordinario in questo periodo primaverile-estivo.

RAFFORZARE LA FILIERA: IL PUNTO VENDITA DEI FRATELLI MIGLIARI Inaugurato lo scorso 27 maggio il nuovo punto vendita gna Amica ed oltre a garantire l'orgine aziendale delle aziendale dei fratelli Roberto e Alberto Migliari, nostri carni e dei salumi venduti, assicura anche la gran parte soci del comune di Portomaggiore. dei mangini e foraggi che derivano dai prodotti azienIl punto vendita, perfettamente attrezzato e fornito dali. per poter fare tutto il ciclo di lavorazioni delle carni Fiore all'occhiello della produzione la salamina da ottenute dagli animali allevati, si trova in via Scolo sugo, ma anche i salami all'aglio e non, i prosciutti e le Bolognese, 36 a Portoverrara e darà continuità alle carni fresche, bovine, suine ed ovine. esperienze altamente Presenti all'inaugupositive che i titolari razione il Sindaco hanno già maturadi Portomaggiore, il to, guadagnandosi parroco ed i dirigenti una meritata fama e funzionari di zona di "bravi salumieri", e provinciali di Colconcorrendo anche diretti e Campagna in manifestazioni ed Amica. eventi del territorio con ottimi risultati. Riccardo Casotti L'azienda è accredita Responsabile al circuito dei Punti I fratelli Migliari con il sindaco Minarelli ed il vice direttore della Provinciale Vendita di Campa- Federazione, Casotti. Campagna Amica

SINDACALE

SICCITÀ/2: LA REGIONE APPROVA DELIBERA PER AGGIUNTIVA CARBURANTE AGRICOLO

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ARTICOLO 62, ARRIVA (FINALMENTE) IL DECRETO APPLICATIVO Lo scorso 17 luglio è stato emanato il decreto che reca le modalità applicative del "famoso" art. 62 del decreto legge del 24 gennaio 2012 convertito in legge il 24 marzo 2012. Giova ricordare che si tratta di uno dei provvedimenti invocati a gran voce da tutto il mondo produttivo agricolo, in quanto con la fissazione di regole precise in ordine ai contratti di cessione dei prodotti agricoli, si rendono più trasparenti le transazioni e si pongono limiti allo strapotere di pochi soggetti, che sino ad ora hanno fatto tardare norme in questo senso, paventando problemi e difficoltà. Sono semmai le nostre imprese a subire difficoltà di tempi di pagamento ormai dilatati oltre misura e di accordi e mai contratti che mettano finalmente, almeno su questo, le due parti su un piano paritario per la sua esecuzione, anche in sede giudiziaria se del caso. Ad ogni buon conto il decreto, sostenuto dallo stesso ministro Catania, è infine stato approvato e si applica ai contratti di cui al comma 1 dell’art. 62 e alle relazioni commerciali in materia di cessioni di prodotti agricoli e alimentari, la cui consegna avviene nel territorio Italiano. Non costituiscono cessioni ai sensi dell’art. 62 i conferimenti di prodotti agricoli e alimentari operati dagli imprenditori alle cooperative, alle organizzazioni di produttori se gli imprenditori risultano soci delle stesse. I contratti devono essere stipulati in forma scritta e indicare a pena di nullità la durata, la quantità, le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento; per forma scritta si intende qualsiasi forma di comunicazione scritta, anche trasmessa in forma elettronica o a mezzo fax, anche priva di sottoscrizione, avente la funzione di manifestare la vol volontà dellee pparti costituire, estinolon ont de t ddi co cost tu e,, regolare ego go e o est

guere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale avente ad oggetto la cessione dei prodotti. I termini di pagamento decorrono dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Gli interessi legali di mora sono calcolati utilizzando il tasso di riferimento indicato dalla normativa nazionale di recepimento delle direttive comunitarie. È in ogni caso vietato trattenere l’intero importo di una fornitura a fronte di contestazioni solo parziali relative alla fornitura oggetto di contestazione. Il decreto si applicherà a tutti i contratti di cessione di cui all’art. 62 comma 1 stipulati a decorrere dal 24 ottobre 2012, per quanto nulla vieti, sin da ora, che nel concreto si applichino già tra le parti i contenuti più rilevanti, tra i quali ricordiamo appunto la forma scritta, i termini di pagamento a 30 giorn i per i prodotti deperibili e 60 giorni per tutti gli altri, il divieto di pratiche commerciali scorrette, la vigilanza dell'autorità garante. Non è infine prevista nella norma in oggetto ma potrebbe avere un effetto positivo, l'inclusione nei contratti commerciali, della clausola di ricorso alla camera arbitrale o alla conciliazione in caso di controversie, ovvero il ricorso alla giustizia alternativa presso le Camere di Commercio, che ha il vantaggio di costi contenuti e di tempi decisamente più rapidi per la sentenza o l'accordo stragiudiziale. Ovviamente occorre che entrambe la parti siano disponibili a questo percorso, che rivela già un approccio collaborativo e trasparente, mettendo in mora chi ritiene di poter far leva anche sui tempi lunghi dei tribunali italiani e sulle spese necessarie per le cause ordinarie. Marco Baldon Capo p Area Tecnica


CONDIZIONALITÀ 2012: RISPETTO FASCE TAMPONE

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La fascia tampone è intesa come una fasce stabilmente inerbita spontanea oppure seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od impiantata, di una larghezza di 5 metri . L’ampiezza della fascia tampone viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 5 metri devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche se parziale delle stesse (capezzagna) . E comunque rimangono esclusi da tale vincolo : • Le scoline , i fossi collettori e tutte le altre forme di strutture artificiali destinate alla raccolta e al convogliamento delle acque destinate ai campi coltivati. • Adduttori d’acqua per l’irrigazione. • Pensili corpi idrici in cui la quota del fondo risulta essere superiore rispetto al campo coltivato. • Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera. Di seguito riportiamo l’elenco completo che la Regione Emilia Romagna ha reso disponibile dei corsi d’acqua che dovranno rispettare il vincolo suddetto della fascia tampone . I nostri uffici sono a disposizione per eventuali informazioni FIUME RENO PO DI GORO FIUME PO CANALE DIVERSIVO DI BURANA CANAL BIANCO FOSSETTA VAL D'ALBERO CANALE CITTADINO - NAVIGLIO FOSSA LAVEZZOLA COLLETTORE GIRALDA PO DI VOLANO COLLETTORE A.A. FERRARESI COLLETTORE A.B. FERRARESI CANALE LEONE CANALE BELLA CANALE MALEA CANALE MAESTRO I COLLETTORE TREBBA

CANALE BURANA-NAVIGABILE CANALE QUARANTOLI CANALE BAGNOLI - RUSCO I FOSSA REGGIANA CAVO DOGARO UGUZZONE CANALE PILASTRESI ALLACIAMENTO FELONICA CANALE BAGLIANA - FELONICA CAVO PORETTO CANALE ANGELINO CONDOTTO TASSONE CANALE NICOLINO PO DI PRIMARO SCOLO OPPIO COLLETTORE GENERALE S.ANTONINO - MONESTIROLO CANALE MAESTRO CANALE CIRCONDARIALE BANDO - VALLE LEPRI CANALETTA DI BANDO CANALETTA RIUNITA BENVIGNANTE FOSSO SABBIOSOLA SCOLO BOLOGNESE COLLETTORE S. ANTONINO - FOSSA DI PORTOMAGGIORE CANALE BRELLO FOSSO MARTINELLA FOSSA MASI - BEVILACQUA FOSSA BERTOLDA FOSSA GAMBALUNGA COLLETTORE MEZZANO CANALE PEGA CANALE EMISSARIO GUAGNINO - VALLE ISOLA CANALE CIRCONDARIALE GRAMIGNE - FOSSE SCOLO GRAMIGNE SCOLO MENATE FOSSA DELLA VALLE COLLETTORE FOSSE

Alessandra Mariotti Responsabile Prov.le CAA Coldiretti Ferrara

Ciglio di Sponda

Fascia Tampone

C.A.A.

Novità del 2012 l'introduzione di fasce di rispetto lungo i corsi d'acqua


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SANATORIA DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO

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Dall'assemblea nazionale di Giovani Impresa l'allarme degli under 30 sulle difficoltà per le imprese e per il contesto in cui si devono muovere i nostri giovani Il Consiglio del Ministri ha approvato, oltre all’inasprimento delle sanzioni, anche una sanatoria per tutti i datori di lavoro che occupano, alle loro dipendenze, lavoratori extracomunitari provo di permesso di soggiorno. Si pongono in evidenza le principali procedure per poter accedere alla sanatoria: • i datori di lavoro potranno inviare la domanda di sanatoria a partire dal 15 settembre sino al 15 ottobre prossimi; • potranno inviare la sanatoria i datori di lavoro che all’entrata in vigore (il Decreto descritto è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) del presente Decreto occupino alle loro dipendenze continuativamente da almeno 3 mesi il lavoratore extracomunitario irregolare; • il dipendente extracomunitario irregolare, oggetto di sanatoria, dovrà dimostrare di essere presente sul territorio italiano almeno dal 31/12/2011 con documenti derivanti da enti pubblici per avere una data certa (certificati medici, visite specialistiche, visti di ingresso per turismo antecedente, ecc.); • non saranno ammessi alla sanatoria i datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi 5 anni per reati legati ad immigrazione clandestina, o per reati legati al favoreggiamento e/o sfruttamento della prostituzione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ecc.; • saranno esclusi dalla sanatoria i rapporti di lavoro a tempo parziale ad esclusione dei lavoratori domestici (COLF, badanti ecc.) che svolgeranno almeno 20 ore settimanali e con ed una retribuzione non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale del 2012; • la dichiarazione di emersione potrà essere inviata dopo aver effettuato un pagamento forfettario di euro 1.000,00; questo pagamento riguarderà i contributi degli ultimi

6 mesi: qualora il rapporto di lavoro sia iniziato in data antecedente il datore di lavoro dovrà versare i contributi pregressi; • lo sportello unico per l’immigrazione, presso la Prefettura, verificata l’ammissibilità delle dichiarazioni ed acquisito il parere della questura e della direzione del lavoro, territorialmente competenti, convocherà le parti per la stipula del “contratto di soggiorno”; • ai datori di lavoro hanno inviato domanda di sanatoria non si potranno applicare le sanzioni, anche penali, per i reati relativi all’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari, anche se la domanda verrà archiviata per motivi indipendenti dalla volontà o dal comportamento del datore di lavoro; • Chiunque presenta false dichiarazioni, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con sanzioni di carattere penale per falsa testimonianza. Se il fatto è commesso tramite contraffazione o alterazione di documenti si applica alla reclusione da1 a 6 anni. La pena è aumentata se il fatto è commesso da pubblico ufficiale; Queste, in sintesi, le principali indicazioni in merito alla procedura da seguire, dato che il decreto legislativo non è ancora stato pubblicato e che si attendono delle indispensabili circolari applicative invitiamo i nostri associati a comunicare, agli uffici di zona Coldiretti competenti, eventuali esigenze di sanatoria, sarà nostra cura, non appena pubblicati i decreti e chiariti i dubbi interpretati, contattare gli associati per una puntuale verifica ed invio delle domande di sanatoria.

LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO (VOUCHER): E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in data 3 luglio 2012, la legge 28/2012 n. 92 recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” (legge ribattezzata “Riforma del mercato del lavoro”). La nuova norma, in oggetto, và a riformare, praticamente, tutta la materia del lavoro; per il momento si vogliono porre in evidenza gli aspetti legati al lavoro occasionale

accessorio (Voucher)i: 1) Il ministro del Lavoro, Fornero, inizialmente aveva intenzione di limitarli enormemente, grazie ad una pressante azione sindacale della Coldiretti i voucher rimarranno per il settore agricolo per i pensionati e studenti. Dopo il 18 di luglio prossimo, data di entrata in vigore della nuova norma, non potranno più essere assunti cassaintegrati, part-time, casalinghe. Resta inteso, comunque, che i rapporti

di lavoro con cassaintegrati, parttime e casalinghe assunti prima dell’entrata in vigore della nuova norma, potranno portare a “temine naturale” il loro rapporto di lavoro in quanto la nuova norma non può essere retroattiva. (esempio: invio della comunicazione di assunzione in data 15/07/2012 con inizio della prestazione occasionale di lavoro accessorio il 15/07/2012 e termine del periodo lavorativo 30/09/2012, il rapporto potrà


Il Consiglio del Ministri ha approvato, in attesa di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, un decreto legislativo di attuazione della direttiva della Unione Europea 2099/52 in tema di “norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impieghino cittadini di paesi terzi 8extracomunitari) il cui soggiorno è irregolare. Si espongono le principali novità legislative che entreranno in vigore con la pubblicazione, a breve, del decreto legislativo in commento: - le attuali sanzioni per utilizzo i lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno (art. 22, comma 12, D.Lgs 286/1998 chi occupa alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno per lavoro sono puniti con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da € 5.000,00 per ogni dipendente; oltre alle sanzioni civili per lavoro nero pari ad € 3.000,00, per ogni lavoratore, più € 50,00 per ogni giorno di lavoro occupato più i contributi sociali) sono aumentate da un terzo alla metà:

a) se i lavoratori extracomunitari sono in numero superiore a tre; b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa; c) se i lavoratori occupati sono sottoposti a condizioni particolari di sfruttamento (di cui al 3° comma dell’art. 603-bis CPP). - con la sentenza di condanna il giudice dovrà applicare anche la sanzione amministrativa accessoria al pagamento del costo medio del rimpatrio del lavoratore assunto illegalmente ( il costo medio sarà aggiornato annualmente in base a dati ISTAT); - nella ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo è rilasciato allo straniero che abbia presentato denuncia, contro il datore di lavoro, un permesso di soggiorno di 6 mesi rinnovabile; - il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrà provvedere ad effettuare controlli mirati, adeguati ed efficienti sull’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari. Il Decreto Legislativo, in commento, dovrà essere pubblicato nei prossimi giorni ed introdurrà, anche, la sanatoria per i datori di

lavoro che occupano alle loro dipendenze del personale irregolare: date le sanzioni estremamente pesanti sia dal punto di vista penale che amministrativo si consigliano gli associati a fare particolare attenzione anche alla documentazione trasmessa dai dipendenti extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno: è sempre opportuno visionare i documenti originale (permesso di soggiorno, passaporto, ecc.) e da questi trarne copie fotostatiche.

ANCORA NOVITÀ legittimamente continuare anche dopo il 18/07/2012). 2) I prestatori d’opera potranno essere retribuiti con il limite massimo di € 5.000,00, netti, anche da più committenti, per ogni anno solare (in precedenza il limite era di € 5.000,00 per ogni committente);, 3) La percentuale relativa alla contribuzione, comprensiva dei costi, attualmente del 25% dovrà essere rivista e rideterminata. Inoltre sarà introdotto un “voucher orario”

con apposito decreto ministeriale, sentite le pari sociali. In attesa dei nuovi voucher le nostre aziende possono acquistare i voucher con le attuali modalità. In questo clima di incertezza in attesa dell’entrata in vigore delle nuove norme. 4) I voucher acquistati prima della introduzione del nuovo “voucher orario” potranno essere utilizzati entro il 31/05/2013; entro tale data dovrà essere inoltrata richiesta di rimborso per i voucher non

utilizzati. Dato l’argomento in continua evoluzione siamo a consigliare gli associati, prima di effettuare assunzioni con i voucher di chiedere informazioni presso gli uffici di zona in modo tale da non incappare in errori formali che potrebbero essere pesantemente sanzionati in caso di controllo ispettivo. Tagliati dott. Valeriano Caposervizio Paghe

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SANZIONI MAGGIORATE PER UTILIZZO LAVORATORI NON IN REGOLA CON PERMESSO SOGGIORNO PER LAVORO

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Coltiviamo gli stessi interessi Consumatori, cittadini, produttori agricoli

Campagna Amica è la Fondazione che sostiene l’agricoltura e l’alimentazione “made in Italy”, l’ambiente e il turismo in campagna. Promuove e organizza nuove forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera agroalimentare e che sono sostenibili, responsabili e vantaggiose per produttori e consumatori.

Promuove la Rete Nazionale di vendita diretta di Campagna Amica

Ovvero il più grande circuito in Europa, per dimensioni economiche ed estensione territoriale, di produttori in vendita diretta ma anche il più grande canale di consumo consapevole e sostenibile del nostro Paese. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una “filera agricola tutta italiana”, capace di creare più concorrenza e più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i cittadini. La Rete a marchio Campagna Amica, ad oggi, è già partecipata da migliaia di aziende agricole, agriturismi, cooperative, consorzi agrari e da centinaia di farmer’s market diffusi capillarmente su tutto il territorio italiano.

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Obiettivo del tour sui sette lidi comacchiesi, far conoscere ed apprezzare i prodotti enogastronomici ferraresi e le produzioni del nostro territorio Torna anche per il 2012 SaporidaMare, il contenitore di iniziative enogastronomiche e culturali, che toccherà i sette lidi comacchiesi animando le prossime serate estive, sino all’appuntamento di settembre, anche se sono previste iniziative anche sino ad ottobre. Verrà dato spazio ai prodotti ed ai cibi del nostro territorio, magari rivisitati in chiave moderna ed originale, elaborati anche su ricette sfornate dai piccoli studenti delle scuole ferraresi che hanno preso parte alle iniziative di Educazione a Campagna Amica di Coldiretti Ferrara, e che saranno presentate (quelle selezionate per i premi e le menzioni che saranno ufficialmente consegnati alla ripresa delle lezioni del prossimo anno vista la brusca interruzione del calendario a seguito dell’emergenza terremoto) nel corso delle varie serate all’insegna della merenda sana, locale e stagionale. Altro momento in avranno spazio aziende nostre associate “il festival della cucina contadina”, che vedrà confrontarsi, agriturismi ed aziende agricole, nella presentazione di un piatto il più possibile originale, dove siano utilizzati prodotti della stessa azienda e del nostro territorio. Al termine delle sette puntate, il gioco – concorso premierà la migliore ricetta contadina con la presenza ad una importante fiera di settore. Coldiretti Ferrara nel condividere e supportare l’iniziativa 2012 ha posto attenzione nel dare opportunità di contatto diretto tra i consumatori, in questo caso i turisti dei nostri lidi, ed i produttori, sia attraverso le ricette, sia attraverso la fornitura di prodotti, sia con alcune ciclo-scampa-

gnate in aziende agricole del litorale, dove conoscere direttamente i prodotti che poi si trovano nei menù proposti. Il programma completo di SaporidaMare, che vede coinvolti anche il Consorzio dei Vini DOC del Bosco Eliceo di Ferrara, la Strada dei Vini e Sapori della provincia di Ferrara, l’A.I.S., Slow Food, ristoratori, attori, musicisti, teatranti, si può scaricare dal sito www.ferrara.coldiretti.it e consultare sul sito www. saporidamare.it Nel contempo ci sarà anche la possibilità di partecipare alle “pedalate dei sapori”, che si svolgono in coincidenza con le sagre di prodotto della nostra provincia e che coinvolgono i cicloturisti interessati a conoscere prodotti e lavorazioni delle nostre campagne e del nostro mare, oltre che a gustare ottimi piatti realizzati con prodotti di alta qualità. Dopo le pedalate dell’asparago di Mesola e della vongola di Goro, spazio all’Aglio di Voghiera, al pesce di mare di Portogaribaldi, al riso di Jolanda, al vino di Bosco a San Giuseppe, al pomodoro di Codigoro, alla pera di Copparo, al radicchio di Bosco Mesola ed infine all’anguilla di Comacchio. Partecipano nel corso dell’estate al festival della cucina contadina: Agriturismo Ca Nova di Tasca Andrea – Ro Ferrarese; Quieto Vivere di Lido di Spina; Azienda Agricola Mirco Mariotti di Argenta; Agriturismo La Campanella di Voghiera; Agriturismo Il Serraglio di Ospital Monacale di Argenta; Azienda Agricola Castaldelli Stafania di Santa Maria Codifiume; Azienda Agricola San Carlo di Tosi e Casari di Copparo. Verranno invece proposte le ricette “più” delle classi 1 di Pontegradella (folletto dei ghiacci); della classe 5 di Dogato (brazadela); della classe 3 di Dogato (muffin alle mele e cannella); della classe 3 di Dogato (pizza margherita); della classe 4 A di Bosco Mesola (panzuccone), della classe 4B di Bosco Mesola (fior di radicchio), della classe 5 di Bosco Mesola (i biscarò), all’insegna della “merenda sana, locale e stagionale”. Riccardo Casotti Responsabile Provinciale Campagna Amica

CAMPAGNA AMICA

CON “SAPORIDAMARE 2012 ” ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI PRODOTTI E SPAZIO ALL'AGRICULTURA

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MERCATINO

Gli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell’Aratro. Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.

MERCATINO

N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

B/1 Vendo trattore international 1055, 120 HP, impianto frenatura pneumatica omologato 80 q, cabina con piattaforma tre distributori idraulici; rimorchio Apollonio ribaltabile bilaterale omologato 60 q con frenatura pneumatica misure 2x4; seminatrice grano Gallignani, portata su sollevamento, m 1,80 di lavoro. Per informazioni tel. 333/2604191 B/2 Vendo per cessata attività (periferia nord di Copparo-Fe) azienda agricola di circa 1,5 ha con produzione pere abate I.G.P. e ortaggi in serra e non. Il frutteto dispone di copertura antigrandine (i 2/3), impianto d'irrigazione e fertirrigazione in tutto il terreno. 200 mq di magazzini agricoli con possibilità di trasformarli in abitazione civile. Trattore e macchine per la lavorazione di tutta l'impresa (atomizzatore, carro raccolta, moto coltivatore, rimorchio, muletto, trincia stocchi, spedo,...). Il tutto confinante con il canale di irrigazione seminato e dista dalla circonvallazione nord di Copparo 1 km. Tel. 348.2528571. C/1 Vendo Caterpillar D5 B, turbo, 150 cv, ore 4.217, anno 1981, catene lubrificate, ottime condizioni (sempre al coperto). Vendo erpice rotante tipo Sicma, metri 2,50 con protezione anteriore in ottimo stato. Tel. 0532/878236 ore pasti C/2 Giovane agricoltore disponibile ad eseguire vari lavori (semina, diserbo, sarchiatura, aratura, estirpatura, ripperatura, escavo fossi, livella laser e trebbiatura). Telefonare ore pasti 347/6889293 - Cristiano. C/3 Vendo mietitrebbia New Holland

8080 anno 1985 con barra grano e barra mais 10 file in 45; mietitrebbia New Holland 8080 anno 1987 con barra grano e barra soia snodata. Telefono 338/8076041 C/4 Vendo vibro m 2,50, balestre doppie, come nuovo; botte diserbo tipo Botoli, con barra per frutteto; frangizolle con pantofrafo, n. dischi 16, attacco al sollevatore; erpice 3 pezzi da sollevatore; forca per sollevatore; rimorchio piccolo. Telefonare 0532/415241 ore pasti. C/5 Vendo trattore Same Deutz Fahr 185, immatricolato luglio 2009, 520 ore, motore Deutz common rail a 6 cilindri, equipaggiato con impianto di freni ad aria per trasporti, sollevatore anteriore. Si vende anche relativa attrezzatura quale: aratro trivomere, dissodatore a 5 punte a dischi, rimorchio Alberti trilaterale portata q 140 con cassone da m 6,10x2,50. Telefono 347/4250557. C/6 Vendo una cisterna per acqua da q 100. Telefono 0532/810079 C/7 Vendo aratro bivomere Nardi fuori solco voltaorecchio, peso 20 q a prezzo interessante. Telefonare ore pasti 348/8520788 (Giampietro) C/8 Vendo aratro Ermo trivomere reversibile fuorisolco; seminatrice a righe Gaspardo m 4,50 con dischi d'apertura; barra grano o soia Case 1020 m 4,10; barra mais pieghevole Dominoni 6 file da 70 cm. Tel. 335/8387261 C/9 Operaio agricolo esperto in potatura cerca lavoro. Telefono 0532/737022 ore pasti. C/10 Vendo estirpatore marca Rossetto con 11 ancore a balestra;

pressa ballette per paglia e foraggi marca Gallignani modello 6000. Telefonare ore pasti 0532/826728 C/11 Ragazzo di 33 anni, proveniente dal Marocco, residente in Italia da oltre 15 anni, referenziato, capace alla fatica, volenteroso, gran voglia di lavorare, affidabilissimo, puntuale, onesto e serio, cerca lavoro come raccogli frutta o altro in campagna, magazziniere, ecc., da subito. Tel. 328/1681579 (Magid). C/12 Residente a Ferrara, referenziata, volenterosa, affidabile, puntuale, seria onesta, cerco lavoro come raccogli frutta. Tel. 348/2937695 (Flavia). C/13 Vendo archi (tipo Ferrioli) per tunnel da utilizzarsi per meloni, fragole, ecc. completi di porte. Telefonare al 340/3445726 D/1 Vendo impianto di irrigazione aereo (gettini) per ha 3,00 di frutteto; pali in cemento 7x7 altezza m 3,50. Tel. cell. 348/6941034 D/2 Vendo aratro portato, bivomere, reversibile, marca Annovi Aldo, entro-fuori-fine solco, con memoria inclinazione, ribaltamento con allineamento automatico, variabile, deflettori mais, tutto in ottime condizioni, pronto all'uso. Contattare tel. cell. 328/5463867. D/3 Vendo impianto d'irrigazione: tubi 200 m diam. 80, 4 getti con cavalletti e pompa. Tutto a euro 300 trattabili. Per informazioni cell. 347/5722267. D/4 Vendo rotolone Marani, diametro 100, lunghezza m 250, motore ACME diesel per il riavvolgimento, carrello a tre ruote, con zavorre per il getto della SIME, tipo Ranger con prolunga per mais, con pompa Caprari; perfetto,


D/7 Vendo attrezzatura completa per cipolle, seminatrice Bassi, scava cipolle Carlotti, raccoglitrice Carlotti; barra trebbia per mais, attacco Claas, pieghevole, per 6 file, 75 cm; motore VM 75 cv. Tel. 0532/814116 D/8 Vendo aratro DonegĂ per trattore cingolato cavalli 120-150. Perfetto funzionamento a euro 3.000. Telefono cell. 328.3599544. E/1 Vendo ruspina m 2,00. Tel. cell. 338/8533946 E/2 Cerco azienda agricola in affitto (casa e terreni) per coltivazioni fiori e ortaggi. Tel. cell. 333/1247710. E/3 Vendo trattore Fiat 640 in buone condizioni, con impianto frenante ad aria 80 q e impianto idraulico a due vie; 9.000 ore di lavoro originali. Rimorchio agricolo con cassone fisso 60 q di portata, 4 m x 2 m e sponde in ferro. Telefonare solo se interessati, ore pasti 340/2854487 (Luciano). E/4 Vendo Fiat 411 in buone condizioni, completo di gomme nuove, gabbie, appena verniciato e con motore rifatto a nuovo. Tel. ore pasti 347/5991859 (Lucio). E/5 Vendo compressore monocilindrico marca Grazia, conb bombola da 200 litri, completamente rinnovato e funzionante con motore monofase/trifase Euro 150,00; n. 20

lastre in alluminio (onduline) nuove, misura 150x100 a Euro 250,00. Telefonare 338/8236234. E/6 Giovane agricoltore cerca terreno a seminativo da prendere in affitto, zona Copparo e dintorni. Tel. ore pasti cell. 348/6717276. E/7 Vendesi fresa multipla. Tel. cell. 338/8533946. E/8 Vendo fresa sarchiatrice m 2,5 6 file; spandiconcime q 4. Tel 0532/712653 ore pasti. E/9 Vendo botte q 30 completa di pompa per trasporto acqua; stendinylon per pacciamatura meloni. Tel 338/8533946. E/10 Vendesi trapiantatrice bietole da seme con punte regolabili, in buono stato. Tel. ore pasti 0532/800465. E/11 Vendo motopompa diesel su 2 ruote, mod. Fiderman 12 cv, con pescaggio e tubo flessibile di mandata m 12 e con pezzi di ricambio. Euro 450,00 trattabili. Tel. 0532/812827 E/12 Vendo pianale per il trasporto di attrezzi e macchine agricole , marca Zucchi , della larghezza di metri 2,50 e lunghezza di metri 7 e portata complessiva di qli 80 provvisto di dispositivo ad aria. Telefonare ore pasti al numero 0532/893279.

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MERCATINO

usato poco, a chi interessa regalo 200 m di tubi diam. 100, il tutto a euro 5.000 trattabili. Tel. Andrea cell. 345/5716804 D/5 Vendo vibrocoltivatore Schiroli m 2,00; materiale irrigazione: pompa Tinti 656; pompa Caprari; n. 30 tubi zincati per 6 m, diam. 80; irrigatore SIME tipo Big River; cavalletto 4 piedi 80/80/zs; n. 6 irrigatori Ibis a settore, completi di cavalletto; motocoltivatore Pasquali serie 900 con avantreno semplice (carrello), gruppo fresante da 90 cm; atomizzatore portato marca Caffini l 400 con pompa l 100, elica 700, supporto barra diserbo, barra diserbo m 10 inox; spandiconcime trainato/portato; sgranapannocchie cardano/manuale. Tel. Michele cell. 335/5456977 D/6 Vendo/affitto zona Dogato (FE), cinque ettari di terreno agricolo, quattro coltivati a frutteto, uno seminativo. Caratteristiche frutteto: varietĂ Abate Fetel, impianto alto densitĂ (10.000 piante per ettaro), impianto di irrigazione a goccia computerizzato, antigrandine, messa a dimora delle piante: due ettari nel 2005, due ettari nel 2010; un fienile rustico. Per informazioni Andrea Forlani, tel. cell. 328/0394105.


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CREDITAGRI ISCRITTO NELL'ELENCO SPECIALE La Banca d'Italia iscrive Creditagri Italia all'elenco speciale degli intermediari finanziari Dall’ultima Assemblea nazionale, tenutasi il 5 luglio a Roma, ancora una volta è emerso come Coldiretti sia un’organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle singole imprese alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale ai mercati e alle botteghe di Campagna Amica, fino al settore finanziario con Creditagri Italia, che dal 5 giugno scorso è diventata la prima “banca” degli agricoltori italiani. Con delibera della Banca d’Italia, infatti, Creditagri Italia è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB). CreditAgri Italia è il risultato di un percorso societario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi confidi agricoli territoriali impegnati attivamente alla strutturazione di un progetto di fusione promosso dalla Coldiretti al fine di dare vita ad un unico ente di garanzia fidi specializzato nel settore agricolo e agroalimentare. Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per supe-

rare queste difficoltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tutta Italia con oltre 50 filiali e un volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche. “La riuscita di questo percorso – ha affermato l’attuale consigliere delegato Roberto Grassa – si è resa possibile grazie a Coldiretti e alle Imprese associate che hanno creduto in questo progetto di crescita in un momento particolarmente delicato per l’economia del nostro Paese, con l’affermazione di un ente finanziario mutualistico che segna un momento di virtuosità nel panorama bancario e finanziario nazionale”. Le imprese agricole ed agroalimentari non stanno attraversando certamente un buon periodo – ha sottolineato il presidente di CreditAgri Italia Giorgio Piazza - la nostra struttura anche in virtù di questo prestigioso riconoscimento potrà certamente rappresentare ancor di più un valido riferimento per ogni tipo di richiesta finanziario”. “Siamo impegnati in un progetto economico nei servizi e nelle opportunità offerti alle imprese che operano nell’agroalimentare che e’ una leva competitiva formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo" ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, la cultura e il cibo, coniugando l’innovazione alla tradizione. CreditAgri Italia è nato dalla fusione dei 38 consorzi agricoli presenti sul territorio nazionale, attualmente è, tra l’altro, soggetto accreditato per l’attivazione dei fondi pubblici di garanzia Sgfa (Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare) per il rilascio di garanzie dirette - fino al 70% - contro garantite dallo Stato. Per informazioni: CreditAgri Emilia Romagna Referente Impresa Verde Ferrara: Alessandro Ballarini Tel. 0532.979734 alessandro.ballarini@coldiretti.it www.creditagri.com


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INFORMAZIONI EPACA

MOD 0 BIS M PENSIONI ANNO 2012 I pensionati INPS che in queste settimane hanno ricevuto dall’Istituto una busta contenete il mod. 0BIS M, riportante tutti i dati relativi alla pensioni di cui sono titolari, sono invitati a recarsi presso gli uffici provinciale o zonali del patronato EPACA, per verificare che tutti i dati e gli importi spettanti siano esatti. Nella medesima busta possono esservi anche i mod. RED, e per i titolari di prestazioni di invalidità civile i modelli di dichiarazione ICRIC, ICLAV, ecc., da portare con sollecitudine in Federazione per tutti gli adempimenti necessari. ESENZIONE TICKET PER POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO La Giunta regionale Emilia Romagna ha adottato provvedimenti a favore delle persone colpite dal terremoto, prevedendo da lunedì 11/06/2012 e fino al 30/09/2012 l’esenzione dai ticket sanitari per: 1) tutti i cittadini residenti nei Comuni terremotati: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda, ai quali l’esenzione viene riconosciuta d’ufficio, in base alla residenza, e registrata telematicamente. 2) i lavoratori, e loro familiari a carico, residenti in comuni dell’Emilia Romagna diversi da quelli colpiti dal sisma e che lavorano in imprese colpite dal sisma e che sono inseriti negli elenchi delle richieste di sostegno al reddito, tipo cassa integra-

zione; per avere l’esenzione dovranno presentare il documento di identità, la copia della domanda di sostegno al reddito e, per i familiari a carico, copia dell’autocertificazione di stato di famiglia. 3) I residenti nei comuni di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, che abbiano fatto richiesta agli uffici preposti di “dichiarazione di inagibilità” della propria casa, della studio professionale o dell’azienda, presentando copia di tale richiesta. Per i lavoratori dei casi ai punti 2 e 3 si può presentare anche apposita autocertificazione, a disposizione presso tutte le strutture sanitarie. CONTRIBUTI CD/CM E IAP 2012 Il recente decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 emanato dal Governo a seguito del sisma in Emilia Romagna ha previsto all’art. 8 c. 1 p. 1) che per i contributi previdenziali, sia autonomi che dipendenti, è previsto una sospensione del pagamento, per ora, al 30 settembre 2012. Tale slittamento riguarderà le aziende agricole collocate nei comuni della provincia di Ferrara colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino e Vigarano Mainarda. Per i residenti del comune di Ferrara, la sospensione riguarda esclusivamente coloro che, in seguito a richiesta del soggetto interessato, hanno avuto la dichiarazione di inagibilità dell’abitazione o dell’azienda, da parte dell’Autorità competente. IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI, MEZZADRI PER IL 2012 MAGGIORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALI FASCIA 1 € 2.641,63 FASCIA 2 € 3.230,74 FASCIA 3 € 3.819,86 FASCIA 4 € 4.408,98 MINORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALI FASCIA 1 € 2.461,62 FASCIA 2 € 2.990,73 FASCIA 3 € 3.519,85 FASCIA 4 € 4.048,96

EPACA

ACCREDITO SERVIZIO MILITARE SU PENSIONE Tutti i pensionati che nel corso della vita lavorativa hanno svolto attività sia come dipendenti che come lavoratori autonomi, ( Coltivatori Diretti, Artigiani e Commercianti), o in più gestioni autonomi, e hanno prestato servizio militare, sono invitati a recarsi presso gli uffici del patronato EPACA, al fine di verificare l’esatto accredito della contribuzione figurativa del servizio militare, e per presentare, nel caso l’accredito non fosse effettuato correttamente, apposita domanda di ricostituzione di pensione, che può portare ad un incremento dell’importo della prestazione. Tale verifica non riguarda coloro che nel corso della vita lavorativa, pur avendo prestato servizio militare, hanno lavorato esclusivamente come coltivatori diretti.


30 ULTRASESSANTACINQUENNI PENSIONATI – ZONE NORMALI FASCIA 1 € 1.708,81 FASCIA 2 € 2.003,37 FASCIA 3 € 2.297,93 FASCIA 4 € 2.592,49 IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAGLI IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI

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MAGGIORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALI FASCIA 1 € 1.766,76 FASCIA 2 € 2.320,42 FASCIA 3 € 2.874,08 FASCIA 4 € 3.427,74 MINORI DI 21 ANNI - ZONE NORMALI FASCIA 1 € 1.562,20 FASCIA 2 € 2.047,68 FASCIA 3 € 2.533,16 FASCIA 4 € 3.018,63 ULTRASESSANTACINQUENNI PENSIONATI – ZONE NORMALI FASCIA 1 € 887,12 FASCIA 2 € 1.163,95 FASCIA 3 € 1.440,79 FASCIA 4 € 1.717,62 Quest’anno l’INPS non invia al domicilio i mod. F 24 da utilizzare per il versamento, ma una comunicazione, che gli interessati sono invitati a portare nei nostri uffici, per gli adempimenti necessari. SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER I COMUNI COLPITI DAL SISMA DEL MAGGIO 2012 Con la circolare n° 85 del 15.06.2012 l’INPS ha fornito le indicazioni per sospendere il pagamento dei contributi previdenziali nei comuni interessati dai recenti eventi sismici. Il periodo contributivo oggetto della sospensione è quello dal 20 maggio al 30 settembre 2012. I comuni interessati sono: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda. I soggetti interessati sono: I datori di lavoro pri-

vati, anche agricoli e domestici, i lavoratori autonomi, quali artigiani, commercianti e agricoli, CD CM e IAP, e gli iscritti alla gestione separata (committenti, liberi professionisti). La sospensione riguarda le prime due rate dei contributi CD CM e IAP 2012, in scadenza il 16.07.2012 e 16.09.2012, per i datori di lavoro agricolo il 4° trimestre 2011 in scadenza il 18.06.2012 ed il 1° trimestre 2012 in scadenza il 16.09.2012, per i lavoratori domestici il versamento relativo al 2° trimestre 2012, in scadenza dal 01 al 10.07.2012 e gli eventuali arretrati di nuova assunzione, se la scadenza del pagamento ricade nel periodo interessato. Per usufruire della sospensione, bisogna presentare all’INPS apposita domanda, disponibile nei nostri uffici. MALATTIE PROFESSIONALI AGRICOLE A seguito di diverse sentenze della Corte di Cassazione e di specifiche disposizioni di legge, è stata ampliata la tabella delle malattie professionali riconoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo. Il riconoscimento della malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una indennità giornaliera per astensione temporanea assoluta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi permanenti indennizzabili in capitale o, se superiori ad un grado percentuale del 15%, alla costituzione di una rendita mensile. Ci sembra opportuno evidenziare di seguito alcune malattie professionali piuttosto frequenti in agricoltura (ma anche in altri ambiti lavorativi) per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio potranno rivolgersi all’ufficio zona Coldiretti più vicino


TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ UDITIVA I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi. Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. ERNIE E PROTUSIONI DISCALI DELLA COLONNA LOMBO SACRALE I lavoratori affetti da patologie della colonna lombo sacrale, per avere svolto lavorazioni quali conduzione abituale di trattori agricoli, movimentazioni manuali di carichi svolte in modo non occasionale ed in assenza di ausilii efficaci, posture incongrue. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono delle lavorazioni che hanno causato la malattia. TENDINITI Sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame.

Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. PATOLOGIE DEL GINOCCHIO Le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso. Beatrice Tagliaferri Responsabile provinciale EPACA Ferrara

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per la valutazione, anche attraverso una consulenza medica completamente gratuita.



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