Star bene senza tabacco

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Attività di ricerca sul fumo Elaborato relativo al WebQuest “Star bene senza tabacco” http://digilander.libero.it/maira660/tabacco/fumo.htm

ITCGT G. SALVEMINI MOLFETTA CLASSE 3B CAT


Il fumo: storia di un vizio mortale Da dove è iniziata l'abitudine di fumare, una "dannata abitudine" secondo i moniti dell'Organizzazione mondiale della sanità e dei medici di tutto il pianeta? La storia del fumo e delle sigarette: da strumento religioso a droga di Stato.


Il fumo, all'inizio delle civiltà umane, non era oggetto di consumo di massa ma qualcosa di sacro: era un'esclusiva dei sacerdoti. Quelli Maya e Atzechi, già verso il mille a.C., soffiavano il fumo verso il Sole e in direzione dei punti cardinali per comunicare con le divinità. La nuvoletta di fumo, "immateriale" proprio come potrebbe essere uno spirito, era un'importante strumento religioso. Il fumo di tabacco, descritto per la prima volta all'epoca della scoperta dell'America da cronisti come Bartolomeo de Las Casas, era usuale fra i Taino (popolazione precolombiana che abitava l'attuale Santo Domingo): «Gli indiani mischiano il fiato con un'erba chiamatapentum (o tabago) e soffiano come dannati». Anni dopo, il governatore spagnolo di Santo Domingo, Don Fernando Oviedo, aggiungeva: «Fra le molte sataniche arti, gli indigeni ne posseggono una altamente nefasta, l'aspirazione del fumo delle foglie che essi chiamano tabacco che produce in loro un profondo stato di incoscienza».


La funzione del fumo di tabacco fra i nativi americani era dunque quella di provocare uno stato modificato di coscienza, aspirandolo con forza e in grandi quantitĂ . Il tabacco veniva anche masticato o sniffato in polvere per usi piĂš comuni, con presunti poteri curativi, oppure mischiato con cenere e usato come gomma da masticare. Lo usano ancora oggi cosĂŹ gli Yanomami del Brasile con effetti, pare, positivi sul ph della bocca e sulla salute dei loro denti (sulla base dalle ricerche di due odontoiatri di Torino). Gli Indiani delle pianure del Nordamerica fumavano la pipa, ma solo in cerimonie spirituali o durante i consigli degli anziani.


Dall'America il tabacco fece il suo ingresso in Europa, portato dai compagni di Cristoforo Colombo. Nel 1560 un ambasciatore portoghese in Francia, Jean Nicot, promosse il tabacco come pianta medicinale (e da lui viene il nome del principio attivo, la nicotina). Ma ben presto divenne materia prima da fumare fra marinai e soldati europei. Questo non vuole dire però che in Europa o Asia non si era mai fumato prima della scoperta del tabacco in America. Si fumava altro. Gli Ariani dell'attuale Iran e l'antica popolazione degli Sciti - conosciuti dallo storico e viaggiatore greco Erodoto - utilizzavano semi di canapa (Cannabis sativa), in altre parole marijuana, per inalarne il fumo passivo. Racconta Erodoto: Si infilano sotto una tenda fatta di coperte e gettano i semi su pietre roventi; i semi bruciano producendo un fumo che nessun bagno a vapore greco potrebbe superare. Gli sciti urlano di gioia.... Il motivo lo possiamo immaginare: con quel fumo passivo, sballavano.


I Sumeri, molto prima, utilizzavano l'oppio in particolari cerimonie, sotto forma di tintura e palline da deglutire, e forse lo fumavano. L'oppio in estremo Oriente e l'hashish nel medio, divennero molto diffusi già nel Medioevo. Il primo si trasformò poi in piaga sociale nella Cina coloniale dove, nella prima metà dell'Ottocento, si scatenò laguerra dell'Oppio.


Ma, tornando al tabacco, come ha fatto a diventare da sostanza sacra e curativa dell'antichitĂ a veleno nella societĂ dei consumi? GiĂ nel XVII secolo gli inglesi iniziarono a fare fruttare il fumo del tabacco che trovava consumatori non solo fra i soldati, ma anche fra gli intellettuali in forma di sigari o di tabacco per pipa: erano scrittori, poeti epittori che in questo modo volevano anche contestare i costumi rigidi dell'epoca. Entrarono in scena anche alcune donne, che fondarono in Inghilterra l'Ordine della tabacchiera.


Pittori come Adriaen Brower diffusero l'immagine del fumatore di pipa e Sebastian Bach fece una composizione in onore del fumatore. Fra i borghesi invitati a cena ci si ritirava a fumare in una sala con una giacca fornita dall'ospite: quando si tornava in sala da pranzo si lasciava questa giacca, chiamata smoking, e ci si rimetteva la propria, che non puzzava di fumo. Così non si dava fastidio agli altri convenuti. Ma si era ancora fermi all'uso di pipe e sigari, prima che dilagasse senza limiti la "peste del fumo". Che iniziò così: un giorno del 1832 i soldati musulmani turchi che stringevano d'assedio la città di San Giovanni d'Acri provarono a infilare tabacco nei cilindri di carta in cui veniva conservata la polvere da sparo e li accesero per fumare. Inventarono insomma la sigaretta, il virus più aggressivo ed efficiente della pandemia del fumo. E dalla Turchia alla Gran Bretagna, dalla Francia alla Germania le macchine della rivoluzione industriale iniziarono a confezionare milioni e milioni di sigarette.


Il terreno era quello giusto per un'evoluzione: un po' per gli effetti tonici della nicotina e un po' per le antiche e presunte doti magico-taumaturgiche del tabacco, la sigaretta era considerata una sorta di doping per i soldati al fronte, così come il tabacco da pipa era consigliato ai prelati come antidoto contro le tentazioni di tipo sessuale. Così durante la guerra civile americana comparve prima fra i soldati confederati, poi anche fra quelli dell'Unione, un tipo di sigaretta con tabacco più chiaro, selezionato da un coltivatore della Virginia, di gusto più leggero e aromatico. Ma in grado di creare più dipendenza. Un promettente mezzo di diffusione per l'industria delle sigarette che alla fine della guerra di secessione dilagò ovunque.


Nel 1880 apparve infine una macchina capace di garantire prezzi bassi per la produzione di grandi quantitĂ di sigarette, e la pubblicitĂ fece poi il resto. Consigliando per esempio l'uso della sigaretta per mantenere la linea invece di consumare dolciumi. Nei film girati fra la Prima e la Seconda guerra mondiale i divi fumavano quasi tutti, tanto per dare l'esempio. Alla fine della Seconda guerra mondiale le stecche di sigarette che i soldati americani ricevevano gratis sostituivano il denaro nelle transazioni al mercato nero. Poi divennero prodotti molto amati dai governi per caricarli di tasse al consumo. Negli anni Cinquanta e Sessanta, con la scusa del realismo, attori, cantanti, e scrittori comparivano con la sigaretta dappertutto, a teatro, al cinema e anche nel piccolo schermo di casa. Le sigarette avevano definitivamente trasformato l'usanza sacra ed estemporanea del fumo in un vizio quotidiano per le masse. E in una droga di Stato.


Curiosità Perché si dice fumare come un turco? L'origine di questo modo di dire è incerta, quella più probabile risale alla seconda metà del XVI secolo. A quell'epoca in Turchia regnava un Pascià estremamente severo nei confronti del consumo di caffè e tabacco, considerate alla stregua di pericolose droghe. I consumatori di caffè e tabacco erano perseguiti duramente (una delle pene previste era il taglio del naso…) e le caffetterie distrutte. Una volta morto il Pascià oppressore, i turchi tornarono a bere caffè e a fumare, anche in modo eccessivo, come reazione al divieto subito. Da qui il detto: fumare come un turco,nel senso fumare eccessivamente.

Gruppo degli storici


Il fumo fa male Fumare fa male alla salute, sia fisica che mentale; questo è un dato certo e vediamo il perché. Fumare una sigaretta dal principio fa sentire grandi, (meglio se con una birra nell’altra mano). Tutto inizia così per gioco, magari per non sentirsi inferiori agli altri, poi diventa un’abitudine, un bisogno, fino a trasformarsi in una vera e propria dipendenza, certo meno grave della dipendenza dalla droga, ma comunque assai dannosa. La sigaretta contiene infatti circa 5000 sostanze dannose all’organismo, alcune allo stato gassoso, altro allo stato corpuscolare; è una miscela di droghe leggere, a cui il nostro corpo mano a mano si abitua, arrivando a farci rincarare la dose. I principali effetti negativi di tali sostanze si possono riassumere come di seguito: - Diminuzione dell’ossigenazione dei tessuti; - Effetto citotossico ed irritante; - Effetto cancerogeno; - Acceleratore tumorale.


Questi sono solo i principali effetti dannosi che ci procuriamo con il piacere di fumarci una sigaretta; forse varrebbe la pena pensare che per il piacere di una sigaretta roviniamo la nostra vita, ed allo stesso tempo quella dei nostri cari, e non solo. E’ una grossa assurdità sentire i fumatori dire che "tanto fanno del male a se stessi, che la vita è la loro e possono farne quello che vogliono"; in realtà si tratta di egoismo, in quanto forse rovinano la vita anche dei loro cari, in quanto non è certo piacevole per chi ti vuole bene vedere che ti danneggi con le tue stesse mani, come se non succedessero già abbastanza disgrazie che da un giorno all’altro ti cambiano l’esistenza. Ma non si tratta solo di una sofferenza per il male altrui, perchè bisogna anche fare i conti con gli effetti del fumo passivo, che non sono meno dannosi di quelli del fumo aspirato direttamente dalla sigaretta; allora forse i fumatori dovrebbero pensare anche che non hanno alcun diritto di rovinare la vita degli altri, visto che i luoghi dove fumano non hanno alcuna limitazione, aperti o chiusi che siano. Anche se si limitassero a fumare nelle loro abitazioni danneggerebbero comunque i loro familiari, soprattutto i figli.


Gli effetti visti sopra, possono portare assai frequentemente alla morte, in quanto sono le principali cause di problemi respiratori gravi, di enfisema polmonare, del cancro ai polmoni ed alle alte vie respiratorie; ma anche di altri problemi meno gravi: invecchiamento della pelle ( a causa della riduzione di ossigenazione delle cellule), sterilità maschile e femminile, impotenza, caduta dei capelli, alito cattivo, macchie sui denti e sulla pelle. Forse l’aspetto fisico può avere poca importanza, ma perchè dobbiamo mettere a rischio la nostra salute fisica con il fumo, quando già siamo costretti a respirare un’aria inquinata? Lo smog, tuttavia, non ha lo stesso effetto del fumo della sigaretta, in quanto il nostro organismo è dotato di sistemi di un importante sistema di difesa che agisce come un vero e proprio filtro capace di trattenere le polveri , i germi e le sostanze tossiche che altrimenti giungerebbero ai polmoni assieme all’ossigeno che respiriamo.


Tra le principali sostanze che si respirano con il fumo della sigaretta ci sono la nicotina e l’ossido di carbonio, che hanno la capacità di aumentare la formazione delle placche arteriosclerotiche nei vasi sanguigni, causando l’ICTUS e l’INFARTO. Un altro effetto negativo del fumo è quello a livello economico, perchè le sigarette si pagano, e neanche poco, ma i fumatori quei soldi per rovinarsi la loro salute e quella degli altri li spendono volentieri, mentre ci sarebbero molti modi per impiegarli meglio migliorando la propria vita piuttosto che danneggiandola. E’ anche vero che la produzione di sigarette occupa migliaia di persone, sia negli stabilimenti di manifattura che nella coltivazione e trattamento del tabacco, ma quello di procurare lavoro agli altri non è un buon motivo per continuare a fumare. Apparentemente il consumo di sigarette, negli anni novanta, è diminuito ma è solo un’illusione, in quanto è aumentato dell’800% il contrabbando di sigarette, infatti il costo varia di molto visto che la tassazione imposta dallo Stato incide per il 72% circa sul costo di un pacchetto di sigarette; ma come abbiamo avuto modo di sentire più volte al telegiornale, anche questo tipo di commercio ha l’effetto di alimentare la cronaca nera, essendo oggetto di delinquenza.



Una conseguenza del fumo è anche a livello di inquinamento ambientale; infatti una bruttissima abitudine dei fumatori è quella di gettare i mozziconi di sigaretta ovunque, certo non sui pavimenti dei bar o della propria casa, ma sicuramente nelle piazze, per le strade, ai parco giochi, in spiaggia; non saranno meno inquinanti di una cartaccia, ed ai non fumatori danno molto fastidio, anche perchè generalmente sono una attrazione per i bambini; quindi se i fumatori avessero almeno l’educazione di non lasciare i segni dove passano sarebbe già una bella cosa, anche perchè quando hanno spento la loro sigaretta la potrebbero tranquillamente gettare nei cestini o nei bidoni delle immondizie, che tanto se ne trovano ovunque; certo non si tratta di un’effetto causato dalle sostanze tossiche delle sigarette, ma semplicemente di una mancanza di rispetto verso gli altri, oltre che verso se stessi, tipica dei fumatori. La percentuale dei fumatori è molto alta, soprattutto tra i 25 ed i 39 anni: 44% dei maschi e 37% delle femmine, anche se negli ultimi tempi la percentuale dei maschi fumatori va un po' diminuendo, al contrario di quella delle donne. Le donne fumatrici si sanno talvolta limitare soltanto durante la gravidanza, ma poi magari riprendono già con l’allattamento, trasmettendo al loro bambino, attraverso il latte, le stesse sostanze nocive che loro aspirano; talvolta hanno anche il buon senso di non fumare nemmeno durante l’allattamento, ma appena possibile riprendono il loro abituale consumo di sigarette, magari in casa, o ancora peggio con il bambino in braccio, iniziando subito ad avvelenare l’organismo del loro piccolo.

Gruppo dei medici


Fumo passivo l fumo provoca gravi danni all'organismo. L'unico aspetto "confortante" che possiamo ricavare riguarda lo smettere di fumare: chi smette diminuisce costantemente i rischi legati a queste patologie, tanto che dopo 10 anni è paragonabile a quello di chi non ha mai fumato. Le sostanze generate dalla combustione della sigaretta, provocano seri danni agli apparati respiratorio e vascolare (con ripercuIssioni cardiache, cerebrali, e circolazione arteriosa periferica), emoglobina, cavità orale e laringe, primo tratto delle vie digestive, placenta e feto, apparato urogenitale, pancreas.


Il fumo passivo, causa danni alla salute umana per patologie in gran parte assimilabili a quelle provocate dal fumo attivo (tabagismo e effetti del tabagismo sulla salute); sta provocando sempre piÚ danni nei paesi industrializzati e non (l'Indonesia ad esempio rientra tra i principali consumatori mondiali di tabacco pro-capite) Negli USA tale assunzione indiretta porta ogni anno fino a 60.000 morti negli anni 2000, precedentemente la mortalità era stata attestata, negli anni 1980, da 35.000 ai 40.000 morti all'anno In Italia la mortalità è di circa 2.800 morti ogni anno In Francia avevano calcolato che nel 1997 i non fumatori obbligati all'assunzione continuativa del fumo erano circa 3.000 in tutto il paese. Ma i danni potrebbero portare anche a 5.000 morti all'anno, scaturendo un allarme nel primo ministro Dominique de Villepin che in un comunicato stampa avvisava del pericolo.


Danni provocati dal fumo Apparato respiratorio Peggioramento del funzionamento del sistema muco-cicliare(1), con possibilità di infiammazioni ed infezioni. Riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie(2) e dei macrofagi, con un peggioramento del controllo sulle infezioni. Accentuato rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può concludere in enfisema(3). Aumento dell'attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche. Invecchiamento precoce del sistema polmonare. Trasformazione del DNA cellulare, trasformazioni cellulari, displasie tessutali e trasformazione tumorale dei tessuti.


Apparato circolatorio Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in seguito all'immissione in circolo delle catecolamine(4) causata dalla nicotina. Inadeguata ossigenazione del miocardio a causa delle concentrazioni di carbossiemoglobina(5); policitemia(6) dovuta al monossido di carbonio. Aumento dell'aggregabilità piastrinica e della coaugulabilità del sangue quale azione diretta della nicotina. Aumento dell'immissione di noradrenalina con conseguenti scariche adrenergiche; se queste stimolazioni coincidono con un periodo di vulnerabilità ventricolare, possoportare a morte improvvisa. Cavità orale, prime vie digestive Gli stimoli irritativi responsabili delle disfunzioni appena descritte agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull'esofago. Quindi, il fumatore è soggetto a faringotonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell'esofago e, non ultimi, tumori maligni. Il fumo diventa causa concatenante dell'eziologia dell'ulcera peptica(7), anche se in concomitanza con altri fattori. Il fumo facilita l'insorgenza di ulcera gastrica e duodenale.


Effetti endocrini e matabolici Aumento dei livelli ematici di catecolamine degli ormoni della crescita, ACTH(8), cortisolo, prolattina e betaendorfine. Menopausa precoce nelle donne, con frequenza di osteoporosi(9) piÚ elevata. Peso corporeo dei fumatori mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non fumatori Il monossido di carbonio contenuto nel fumo, legandosi con l'emoglobina forma la carbossiemoglobina; quindi, in presenza di anche bassi valori di monossido di carbonio nell'aria, si determinano nell'organismo valori misurabili di carbossiemoglobina (inutile ai fini del trasporto dell'ossigeno). Il midollo osseo può essere iperstimolato con conseguente policitemia. La pelle assume un colore grigiastro, perde di elasticità , è avvizzita ed invecchiata.


Donne in gravidanza Smettere di fumare prima della gravidanza è il miglior modo per favorire il concepimento e per proteggere la salute del nascituro. La nicotina è certamente nociva per il feto, ma se il trattamento sostitutivo permette di supplire ad un consumo intensivo di sigarette, i benefici possono essere enormi, in particolare rispetto al tasso di ossigeno di cui il nascituro può disporre. Un sostituto nicotinico resta infatti meno nocivo di una sigaretta, perché rilascia solo nicotina e non migliaia di altre sostanze tossiche, fra cui il monossido di carbonio, gas pericoloso derivato dalla combustione. Danni specifici del fumo nelle donne E’ maggiore il rischio di tumori dell'utero. La menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi. Il fumo diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso e morti premature. La nicotina ha inoltre la capacità di nel latte materno. Il fumo in gravidanza può causare un ritardo di crescita, di sviluppo mentale e polmonare del bambino. Inoltre nei figli di fumatori si rischia una alta percentuale di bronchiti,polmoniti e crisi asmatiche.


IL FETO E LE MALFORMAZIONI Il feto è molto più sensibile dell’adulto all’effetto nocivo del fumo di tabacco, in quanto i suoi organi stanno ancora sviluppandosi e non sono quindi maturi. Anche la disintossicazione dalle sostanze nocive è più difficoltosa, poiché nel feto i sistemi enzimatici necessari non sono ancora completamente sviluppati. Se il feto è costretto a subire il fumo passivo possono quindi manifestarsi delle malformazioni. Il rischio di labbro leporino raddoppia se una donna incinta fuma da una a dieci sigarette al giorno.


Rischi per i bambini I neonati nati in famigli di fumatori possono pesare 250-300 gr in meno rispetto a quelli nati in famiglie di non fumatori. I neonati di madri fumatrici hanno un rischio di mortalitĂ perinatale piĂš elevato. Esistono dati per associare fumo materno ed aumento di apnea di origine centrale del bambino. Aumento delle malattie ed infezioni a carico dell'apparato respiratorio inferiore. I principali danni provocati dal fumo passivo su un adulto in due patologie: cancro ai polmoni e disturbi cardiaci. Ma i danni maggiormente documentati sono quelli sui bambini, che possono essere colpiti da otiti, bronchiti e crisi d'asma: malattie che aumentano percentualmente se a fumare sono entrambi i genitori.


METODI PER SMETTERE La convinzione di voler smettere di fumare deve essere alla base di ogni tentativo di smettere di fumare. Le ragioni possono essere varie: la preoccupazione per la propria salute, la volontà di liberarsi di un odore che ristagna nei capelli, sulla pelle e nei vestiti, il desiderio di abbattere una "tassa" giornaliera autoimposta …. Ad ognuno trovare la propria motivazione, l'importante è che siate ben decisi a eliminare il fumo dalla vostra vita. Malgrado la vostra volontà smettere di fumare potrebbe essere un'impresa davvero difficile, ecco allora i consigli e i metodi per smettere di fumare: ● ●

Una volta che avete preso la decisione di smettere pianificate come fare. Fissate un giorno ben preciso dal quale non fumerete più, scegliete un periodo non particolarmente stressante. Liberatevi di sigarette, accendini e posacenere.


● ●

Comunicate la vostra decisione a familiari e amici. Quando desiderate fumare fermatevi e aspettate ... pensate a qualcos'altro e bevete un bicchiere d'acqua: aiuta a ridurre al minimo il desiderio di fumare e ad espellere la nicotina che è idrosolubile. E' consigliabile evitare di bere alcolici, thè e caffè e, per quanto possibile ed evitare i luoghi legati alle sigarette … Gratificatevi: alla fine di ogni giorno senza fumo concedetevi un piccolo lusso (un bel film, il vostro pasto preferito ecc...) e riflettete su quale altra spesa vi potrete concedere alla fine del mese grazie al risparmio delle sigarette. Se proprio non ce la fate e cedete alla tentazione non rinunciate. Molti ex fumatori hanno dovuto provarci più di una volta ma alla fine ci sono riusciti.

Gruppo dei crociati contro il fumo


LEGGE ANTIFUMO Nel 1972, su indicazione della CEE, è stato introdotto in Italia il divieto di pubblicizzazione dei prodotti per fumatori. L'11 novembre 1975 entra in vigore la legge n. 584 che vieta il fumo sui mezzi di trasporto pubblico (ad eccezione delle carrozze riservate ai fumatori) e in alcuni locali pubblici (ospedali, cinema, teatri, musei, università e biblioteche). Il progetto tuttavia suscitò molte polemiche e venne presto accantonato. A partire dal 1991 su ogni prodotto da fumo compare per la prima volta in Italia la scritta informativa a caratteri cubitali il fumo è nocivo. In Italia la legge 16 gennaio 2003 n. 3 art. 51 ha stabilito che "è vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;" e a eccezione di apposite sale fumatori, nelle quali può anche essere servito cibo. La legge antifumo attualmente in vigore è anche detta Legge Sirchia, in quanto fortemente voluta dall'allora Ministro della Sanità del governo Berlusconi Girolamo Sirchia. Una modifica del 2013 aggiunge il divieto anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche.


La legge Sirchia prescrive tutta una serie di norme specifiche per le sale fumatori: devono essere ventilate separatamente, con specifici valori circa il tasso di ricambio dell'aria; la pressione atmosferica in tali sale deve essere costantemente pi첫 bassa di quella delle sale adiacenti; devono essere munite di porte scorrevoli a chiusura automatica. Al momento solo l'1% dei locali pubblici ha introdotto una sala fumatori a causa degli elevatissimi costi degli adeguamenti.


Attualmente in Italia è consentito fumare liberamente solo più nei luoghi aperti (compresi i parchi pubblici, le spiagge e gli stadi) o in quelli parzialmente aperti (dehors, portici,...) oltre che ovviamente nelle residenze private e nelle già citate sale fumatori. Da più parti vi sono pressioni per ampliare il divieto anche agli stadi ed esistono già movimenti di opinione che chiedono di proibire il fumo anche nei giardini pubblici. Esistono tuttavia alcuni, limitati, casi di spiagge italiane che nel loro regolamento hanno inserito il divieto di fumo.


Il contrabbando dei tabacchi lavorati esteri consiste nell’introduzione clandestina di sigarette nel territorio dello Stato in violazione delle leggi doganali. L’art. 291 bis del D.P.R. 23 Gennaio 1973 n. 43 punisce chiunque introduce, vende, trasporta, acquista o detiene nel territorio dello Stato un quantitativo di tabacco lavorato estero di contrabbando superiore a dieci chilogrammi convenzionali. La pena prevista è sia la multa di Euro 5,00 per ogni grammo di prodotto contrabbandato, sia la reclusione da due a cinque anni. La pena è aumentata se il contrabbando è effettuato con mezzi di trasporto appartenenti a terze persone estranee al reato. E’ previsto, inoltre, che la multa passi ad Euro 25,00 per ogni grammo di prodotto e la reclusione da 3 a 7 anni, se il reato è commesso utilizzando mezzi di trasporto fraudolentemente alterati per occultare le sigarette, se il reato è commesso facendo uso di armi o utilizzando società di persone o di capitali. L’aggravante viene contestata quando, ad esempio, il tir utilizzato per il trasporto presenti un doppio fondo ove occultare il tabacco lavorato estero o altri artifizi idonei ad eludere i controlli doganali.


La legge è ancora più severa se il contrabbando è gestito da una associazione costituita da tre o più persone; in tal caso, l’art. 291 quater, prevede la reclusione da tre ad otto anni per coloro che hanno costituito l’associazione per delinquere e, per i partecipanti all’associazione, la pena della reclusione da uno a sei anni. Lo Stato, quindi, punisce pesantemente il traffico di sigarette sia in termini di reclusione, sia di multa e a ciò si deve aggiungere che è sempre ordinata la confisca dei mezzi di trasporto modificati ad hoc ed utilizzati nel contrabbando.

Gruppo dei vigilanti


Alcuni dati ... Al mondo si contano oltre 1 miliardo di fumatori che che fumano circa 6 mila miliardi di sigarette all'anno; quindi, in media, ogni fumatore consuma circa 6.5 kg /anno di tabacco, con consumo medio di 1.600 sigarette /anno. Queste cifre sono in aumento, non solo nel Terzo Mondo dove dal 1970 il consumo di tabacco è cresciuto del 67%, ma anche in tutto il Mondo Industrializzato. Il nuovo obiettivo dei produttori di sigarette rimane il mercato cinese, dove 300 milioni di fumatori consumano 1.880 miliardi di sigarette /anno. Un fumatore su quattro e' cinese e il numero dei tabagisti in CINA sta aumentando Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le sigarette sono la causa del 20% delle morti nei Paesi sviluppati, oltre ad essere causa del 90-95% dei tumori polmonari, l'80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare, il 20-25% degli malanni cardiovascolari. Sono numeri da Olocausto ... il fumo è la principale causa di mortalità !!! Ogni anno nel mondo perdono la vita circa 3.000.000 di persona a causa del fumo.


Morti annuali previste per il 2025 [milioni di morti/anno] La metĂ di queste morti avviene tra i 35 ed i 69 anni, con una perdita di 20-25 anni di vita.


Morti attribuibili al fumo nel 1990 (popolazione mondiale, maschile 35-69 anni) nei paesi industrializzati. I dati sono riferiti a: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti.


Morti attribuibili al fumo nel 1990 (popolazione italiana)


Grafico Morti causate dal tabacco dal 2005 al 2030


Gruppo degli statisti


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