MARIA MONNA portfolio
sis dolce gusto anno
cliente
2015 abea form tags temporary store, allestimento temporaneo, visual merchandising, lavoro di gruppo descrizione il punto di inizio per la progettazione di questo shop in shop e’ stato il determinare un modulo grazie al quale declinare l’intero sis: il package della cialda. tutte le superfici dello stand vengono divise grazie a una griglia regolare in quadrati di 40cm di lato. tale griglia viene sviluppata nello spazio estrudendo i quadrati che rivestono una funzione specifica. questa azione e’ enfatizzata e sottolineata dall’uso del colore: tutto cio’ che e’ rimasto superficie, e che ha dunque scopo “di sfondo” rimane bianco, mentre la griglia che si sviluppa plasticamente nello spazio si riveste del colore istituzionale richiesto dal cliente. in tal modo una delle richieste presenti nel brief di progetto viene soddisfatta: esporre il prodotto come se fosse un’opera d’arte. infatti, i parallepedi che si formano grazie all’estrusione vengono letti dai clienti ultimi come piedistalli sui quali vengono esposti i prodotti.
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5 5
6
3
2
1-vetrina esterna: esposizione scenografica delle macchine da caffe’ 2-glorificatori: le macchine da caffe’ viste all’esterno possono essere viste dal cliente da piu’ da vicino 3-parete informativa: le sei categorie di cialde da caffe‘ sono qui presentate, assieme a tutte le SINGOLE referenze suddivise 4-degustazione: l’hostess servira’ ai clienti degli assaggi delle cialde qui vendute nei fine settimana 5-libera vendita: il cliente puo’ prendere da solo il prodotto in base alle referenze presenti 6-piccolo spazio tecnico per un minimo stock, a disposizione dell’hostess
i feel food, i feel good cliente
2
2015 altromercato, abea form
2-area cooking class volontari collegati alle realta’ altromercato preparano piatti tipici utilizzando i kit
tags temporary shop, vacant shop, organizzazione eventi, business model canvas, lavoro di gruppo
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3-sedute
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i clienti possono sedersi suranti le cooking sessions o i concerti etnici/folk
4-isola cross-selling 5
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^ configurazione 2
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^ configurazione 1
prodotti non strettamente legati al cibo o alla cosmesi, come l’utensileria o la biancheria per la casa, possono essere qui esposti 1
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5-videowall
strumento indispensabile per la pubblicizzazione dei prodotti non presenti nel temporary store, degli eventi e dei social network
6-avancassa per stimolare l’acquisto d’impulso, sono qui esposti prodotti di piccole dimensioni e meno costosi
3
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descrizione “i feel food, i feel good” e’ un progetto che mira ad aumentare il percepito di altromercato. dopo un’analisi dell’azienda tramite il business model canvas, ci si e’ resi conto che per aumentare l’impatto sugli acquisti delle persone, senza dover cambiare il pensiero etico di fondo, e’ necessario avvicinarsi alle persone in location che non siano i punti vendita. Per far cio’ si e’ ricorsi ad una promozione tramite vacant store: due container di legno vanno a configurarsi per formare uno spazio costituito da scaffalature e altri elementi. il materiale per l’allestimento e’ interamente riciclato, e dunque a costo zero. nelle varie citta’ ci sono i punti vendita che forniscono i prodotti out of stock, e per ogni citta’ sono selezionati volontari attraverso i circuiti interni dell’azienda. in questo modo le persone che non conoscono la realta’ altromercato potranno apprezzarla.
le sku scelte sono quelle piu’ facilmente vendibili ad un nuovo cliente, che non conosce la realta’ altromercato
2
anno
1-display libera vendita
1
7-cassa 2
1
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6
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1
1 TRANI, via archivio 30/07-09/08 arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
2 napoli, piazza plebiscito 13/08-23/08 arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
3 roma, lungo tevere 27/08-06/09
^ laddove
e’ presente il banco per le cooking class, nelle scaffalature retrostanti sono esposti prodotti alimentari in libera vendita
^
^
nelle scaffalature del container opposto, vicino alla cassa sono esposti i prodotti per la cura della persona, che potrebbero richiedere assistenza, dall’altro lato piccolo arredo per la casa
arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
4 siena, piazza del campo 10/09-20/09 arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
5 ravenna, darsena 24/09-04/10 arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
6 milano, via papiniano 08/10-18/10 arrivo location allestimento inaugurazione+ cooking class
cooking class evento musicale disallestimento
man absolute anno
cliente
2015 abea form tags visual merchandising, vetrina, temporaneo, lavoro di gruppo
espositore,
spazio
descrizione ESPORRE in MODO COERENTE LA FRAGRANZA MAN ABSOLUTE DI jil sander, durante la settimana della moda a parigi, tramite una vetrina ad hoc in una delle principali profumerie della citta’ e 200 espositori da inserire negli altri punti vendita specializzati: questo l’obiettivo del progetto di visual merchandising. dall’analisi del distintivo packaging di questo profumo si e’ cercato di capire quale tipo di uomo esso volesse veicolare: un uomo dalle idee solide-geometrie pure-ma al tempo stesso intrigante-trasparenza-capace di sorprendere-linea gialla-. tali concetti sono stati estesi all’intera vetrina, che espone un solo prodotto, glorificato, e che si riveste di un tessuto lucido movimentato da un sottile panneggio illuminato da una luce al neon gialla. anche nell’espositore finalizzato alla libera vendita, che puo’ fungere da testata di gondola, sono declinati tali concetti, anche se in modo differente.
lineare liquori anno
cliente
2015 abea form tags visual merchandising, planogramma, lineare, strategia di marketing, lavoro di gruppo descrizione obiettivo di questo progetto e’ la progettazione di un planogramma funzionale per l’esposizione e la vendita di liquori. il lineare si trova in un contesto di alto livello: le sku sono esposte in nicchie illuminate, che ne innalzano il percepito, anche attraverso la vendita assistitA. solo nella parte centrale il prodotto e’ massificato, e si ha un display shelf con libera vendita, in quanto non risulta necessaria l’assistenza per le specifiche esposte in modo cromaticamente referenze, scenografico. attraverso l’abbinamento dei diversi liquori con altri prodotti-nello specifico, cioccolata e sigari di importazione-si attiva il cross selling, allargando in questo modo la varieta’ di gamma offerta dal punto vendita, facilitata anche dalla libera vendita degli stessi. due breakpoint aiutano a creare un ritmo e stuzzicare la curiosita’ del cliente.
1-nicchia espositiva del liquore e del prodotto abbinato in cross selling 2-libera vendita prodotto abbinato 3-breakpoint: grafica coordinata 4-esposizione prodotto massificato 5-libera vendita prodotto massificato 6-esposizione glorificata delle sei sku
BLOODFACTS anno
cliente
2014 avis tags social network, informazione, concorso, progetto vincitore
lavoro
di
gruppo,
descrizione BLOODFACTS e’ un album di 31 immagini da condividere sui socialnetwork. Si basa sulle nuove modalita’ di informazione dirette ai giovani e sulla possibilita’ di condividere contenuti ritenuti interessanti nella propria piazza virtuale. Lo scopo e’ “somministrare a piccole dosi” informazioni sulla donazione di sangue, creando una serie di facts sotto forma di immagine. I giovani sono piu’ attratti da un’immagine, ancor piu’ se gradevole, che da una consistente serie di contenuti. bloodfacts ha come fine informare e provocare immediata curiosita’ per far scattare la condivisione e stimolare la discussione sulla donazione. Per ampliare ancor di piu’ la portata di condivisione, due hashtag permettono di aprire i confini oltre alla cerchia di contatti. un fact al giorno per un mese per entrare nelle bacheche virtuali dei giovani. la creazione di Adamo di Michelangelo si collega al concetto di dono della vita.
el paso anno
cliente
2015 el paso western food tags social network, IMMAGINE AZIENDALE, lavoro di gruppo
COORDINATA,
IMMAGINE
descrizione LA NUOVA IMMAGINE COORDINATA SI BASA SUL LOGO IDENTIFICATIVO DEL RISTORANTE STESSO, FORMATO DA ELEMENTI FORTEMENTE RAPPRESENTATIVI. LA RICHIESTA ERA QUELLA DI CREARE UN’IMMAGINE GIOVANE E FRIZZANTE, MA AL TEMPO STESSO SEMPLICE DA LEGGERE E DA GESTIRE. LA PROBLEMATICA PRINCIPALE DI QUESTO PROGETTO E’ LA PRESENZA TRA I COMPETITOR DI IMMAGINI AZIENDALI MOLTO SEDIMENTATE, QUASI SCONTATE, MA MOLTO FORTI nell’immaginario del target a cui si rivolgono, che esplicano il CONCETTO DI “WESTERN“ in modo molto simile. il tentativo e’ creare dunque un’immagine coordinata che esprima il giusto contenuto senza dover per forza ricorrere a stereotipi che non avrebbero fatto distinguere il ristorante dai suoi competitors, ma senza nemmeno allontanarsi dall’idea che il target potrebbe avere: immagini troppo innovative potrebbero “spaventare“ il cliente.
COSTATO anno
cliente
2014 ARTVERONA-art project fair tags arredamento urbano, signiFIcato luogo, lavoro di gruppo, progetto vincitore
concorso,
descrizione COSTATO E’ UN SISTEMA DI ARREDO URBANO CHE PORTA I VISITATORI DELLA FIERA DI VERONA DALLA BIGLIETTERIA ALLO SPAZIO ESPOSITIVO. Alla base di “Costato” c’E’ l’idea di creare un filtro dinamico tra I DUE SPAZI. La biglietteria si configura come “bocca” d’accesso a un percorso che conduCE alla fiera vera e propria, il cui ingresso E’ immaginato come sbocco verso il luogo dove l’artE E’ ossigeno per la vita, dove il padiglione diviene polmone che permette a tale ossigeno di circolare. Lo spazio progettato si presenta come corridoio tra bocca e polmoni, una trachea i cui anelli cartilaginei CREANO un ritmo visivo dinamico. Costato E’ costituito da una serie di strutture in telaio d’acciaio rivestite da lastre in pvc, LE CUI basI FUNGONO da seduta per i visitatori in arrivo. ESSE sono facilmente recuperabili, riutilizzabili per la costruzione di altre configurazioni, SIA PER QUANTO RIGUARDA LA FORMA CHE IL MATERIALE DI RIVESTIMENTO.
trachea
seduta
flessibilita’
3 1-struttura metallica-tralicci in acciaio
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2-lastre in pcv espanso autoestinguente 3-faretto con sensore crepuscolare 4-gommapiuma 1
4
alto molise-mainarde anno
cliente
2014
sistema turistico locale alto molise-mainarde
tags LOGO, IMMAGINE COORDINATA, CONCORSO descrizione IL LOGO NASCE DALLO STUDIO DELLA CONFORMAZIONE del territorio che esso deve esprimere e DELLA sua ricchezza morfologica: si fa riferimento ai rilievi montuosi che caratterizzano questo sito e alle sorgenti del Volturno, come “rappresentante” dell’abbondanza di acque qui presenti. A tal fine l’azione comunicativa piu' significativa nella creazione del logo e' l’integrazione di suddetti elementi presi in esame con le lettere A-M-M, acronimo per “Alto Molise e Mainarde”, in modo da formare un monogramma leggibile su un doppio livello,( figurativo: le montagne e le valli; letterale: l’acronimo. questo logo e' costituito da due parti distinte: al centro il simbolo, intorno al quale si sviluppa la dicitura che identifica in maniera univoca l’Associazione in modo da .renderlo immediatamente riconoscibile in ambito istituzionale e amministrativo senza dover ricorrere a ulteriori aggiunte.
ordine psicologi lombardia anno
cliente
2014 ORDINE PSICOLOGI LOMBARDIA tags LOGO, immagine coordinata, concorso descrizione La proposta E’ frutto dell’analisi dei simboli identificativi dei due elementi da integrare nel logo: la categoria degli psicologi e la regione Lombardia. E’ naturale accostare il primo elemento alla lettera greca psi, presente, d’altronde, anche nel logo nazionale dell’ordine; mentre, per il secondo elemento, si E’ condotta una ricerca per identificare un simbolo immediatamente riconducibile al territorio, scegliendo, tra i vari, il Duomo di Milano. L’integrazione di questi due simboli ha come scopo, oltre a quello identificativo, anche di rendere letterale l’importanza dell’Ente e dei suoi servizi all’interno del territorio in cui opera: la PSI E’ l’elemento che modifica il simbolo stilizzato del monumento, senza tuttavia stravolgerlo. il logo si compone di due parti: il simbolo e la dicitura. Si E’ ritenuto fondamentale l’inserimento di quest’ultimA COSI’ da non fare ricorso ad aggiuntE.
BIOSIS anno
cliente
2014 SACOM GREEN BIOTECHNOLOGY tags LOGO, IMMAGINE COORDINATA, NAMING, CONCORSO, LAVORO DI GRUPPO descrizione Il logo si compone di due parti: il marchio e il nome. il marchio fa riferimento alle api, che trasformano il nettare in miele, nella struttura fortementente organizzata ed efficiente dell’alveare. allo stesso modo, l’azienda opera ricavando la massima resa dalle piante, traendone beni o servizi. Il marchio e’ costituito da due esagoni: uno rappresenta il corpo dell’ape e l’altro, diviso in due meta’, le sue ali. Il corpo centrale rappresenta l’azienda, mentre le ali simboleggiano i due ambiti in cui essa opera, la nutrizione vegetale e il recupero ambientale, L’esagono fa riferimento sia alle celle dell’alveare, sia ai zuccheri esosi, la famiglia di monosaccaridi piu’ comuni in natura. Il nome pensato per l’azienda e’ “Biosis”, “tenore di vita”, derivante da bios, “vivere”. si vuole in questo modo sottolineare il compito dell’azienda biotecnologica di migliorare il tenore di vita delle persone.
IMPRENDITORIA GIOVANILE PADOVA anno
cliente
2014 IMPRENDITORIA GIOVANILE PADOVA tags LOGO, CONCORSO, LAVORO DI GRUPPO descrizione IL LOGO nasce dallo studio di quello della Camera di Commercio di Padova E DALL’ANALISI DEI simboli della cittA’, concentrando l‘attenzione sul Prato della Valle ed estraendone metaforicamente il concetto di forma e di significato. CosI’ come lo spazio che ospita la piazza ha conosciuto UNA profonda trasformazione da zona paludosa a fulcro economico e sociale per la cittA’, questo logo vuol trasferire il concetto del Comitato come strumento di crescita e di sviluppo per le giovani realtA’ imprenditoriali. il logo E’ formato da due linee curve DI COLORE DIfferente che si intersecano per creare una figura equilibrata E dinamica. rappresentano l’una il mondo del commercio e l’altra quello della produzione. la linea spezzata sottolinea l’importanza di ogni segmento: in mancanza di uno degli elementi l’immagine risulta mancante di una parte fondamentale all’equilibrio: la figura e’ leggibile solo quando tutti i pezzi entrano in gioco.
espositore astoria anno
cliente
2013 ABEA FORM tags espositore temporaneo, visual merchandising, lavoro di gruppo descrizione progettare un espositore che facesse conoscere al pubblico la nuova bottiglia astoria e il calice per due durante la settimana di san valentino: questo il brief di progetto. Partendo dall’immagine coordinata del prodotto, che pone al centro il cerchio del packaging della bottiglia, il tentativo e’ coniugarlo assieme all’occasione d’uso. nello specifico, due spirali, una bianca e l’altra nera, simboli dell’uomo e della donna, si rincorrono incontrandosi laddove sono presenti i prodotti esposti, inseriti in una sfera rossa illuminata dall’interno, sospesa in un tubo trasparente, che funge anche da supporto. il vino astoria diventa metaforicamente occasione di incontro tra le due parti. la struttura poggia su un tappetino, dove e’ presente anche un glorificatore su cui sono posti i prodotti. lo scopo e’ quello di incuriosire e attrarre immediatamente l’attenzione attraverso una struttura espositiva non convenzionale, scenografica.
espositore miia anno
cliente
2015 ABEA FORM tags espositore temporaneo, visual merchandising, lavoro di gruppo descrizione partendo dall’analisi del catalogo dell’azienda, si sono estratti dei concetti che stanno alla base della progettazione degli stand: leggerezza, trasparenza, dinamismo-e’ un brand giovane-e sottrazione-logo ricavato da un quadrato. i due espositori sono costituiti da una serie di tubi trasparenti “racchiusi” da una cornice che funge da supporto ai televisori appesi e da spazio tecnico per l’inserimento di un corpo illuminante, che retroillumina i tubi e rende piu’ evidenti le refenze esposte. i tubi, opportunamente tagliati, creano un effetto dinamico a onde. laddove e’ necessaria una massificazione del prodotto, finalizzata alla libera vendita, i tubi divengono delle incisioni attraverso cui passa la luce, a creare un pattern. la cornice diviene un elemento aggiuntivo che richiama visivamente i due stand, che si trovano in due spazi del punto vendita differenti.
pedon anno
cliente
2012 ceramiche d’imola tags nuova tecnologia, riqualificazione urbana, concorso, workshop, lavoro di gruppo, pubblicazione progetto descrizione pedon e’ un intervento di riqualificazione urbana RESO POSSIBILE GRAZIE ALla creazione di una nuova tecnologia lapidea. Il sito scelto e’ quello del ponte di porta genova a milano, identificato come luogo usato e non vissuto, dal grande potenziale non sviluppato. il ponte e’ stato rivestito con piastrelle forate con la tecnica dell’idrojet. Tali fori hanno SIA LA funzione Di “oblo’”, risolvendo cosi’ la problematica della sensazione violenta di strizione, sia quella di ocarina: le piastrelle sono infatti accoppiate cosi‘ da creare un’intercapedine che permette, al passaggio d’aria, la riproduzione di suoni. E’ stata aggiunta una copertura di piastrelle dotate di pannelli fotovoltaici collegate a piastrelle luminose, COSI‘ da aumentare la luminosita’ del sito in modo energicamente autosufficiente. in tal modo si offre all’utente un’esperienza del luogo di passaggio piu’ vivibile, coinvolgente e sicura.
LA NUOVA COPERTURA COSTITUITA DA PIASTRELLE FOTOVOLTAICHE MONTATE SU TELAI METALLICI MODULARI E COLLEGATE A PIASTRELLE LUMINOSE PERMETTE A CHI USUFRUISCE DEL PASSAGGIO DI NON BAGNARSI IN CASO DI PIOGGIA, E DI ESSERE IN UN LUOGO SICURO ANCHE in assenza della luce diurna.
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piu’ luce MAGGIORE SICUREZZA PIASTRELLE FOTOVOLTAICHE
PIASTRELLE LUMINOSE
autonomia energetica ESPERIENZA PIU’ COINVOLGENTE
PIASTRELLE SONORE
PASSAGGIO PIU’ VIVIBILE
BIBLIOSTAIR anno
NOVEGRO
MILANO
milano s. felice san bovio
cliente
2012 aler milano tags riqualificazione, interior design, innovazione sociale, tesi di laurea
CONTESTO social
design,
descrizione BIBLIOSTAIR E’ una biblioteca che si sviluppa in verticale, ricavata nello spazio minimo della facciata cieca del vano scale della struttura destinata all‘abitare sociale. il tentativo e’ quello di dare un significato e un valore alle scale, considerate un non-luogo, un passaggio. dall’analisi contestuale risulta che a ponte lambro non vi sono biblioteche. da qui la necessita’ di crearne una, cercando di attivare un circuito che esca dai confini della struttura stessa, ma che inglobi la cittadinanza e attivi cosi’ la cooperazione sociale. la biblioteca si snoda sui cinque piani con diverse categorie bibliografiche, in riferimento al concept: piu’ si sale, piu’ il target di riferimento e‘ specializzato. a completare la struttura nel condominio si e’ ricavato un infopoint in cui e’ possibile chiedere informazioni, ma anche proseguire con il prestito elettronico del libro, facilitando la fruizione della biblioteca.
PONTE LAMBRO
mezzate
B
RIFLESSIONE
ELEVAZIONE A
B
B
A
A
il concept di bibliostair si basa sulla concezione dell’alternanza di viaggio verticale e circolare della filosofia di young. all’abitudine deve essere alternata l‘evoluzione. a tale concetto si affiancano le teorie del colore di le corbusier e di kandinskij: l’azzurro fa parte della scala cromatica maggiore, implicando un senso di calma e stabilita’. esso si depura del pigmento per diventare piu’ bianco del bianco, nobilitando lo spazio che abbraccia.
ATTACCO AL SOFFITTO
CAVO TESO ALLOGGIAMENTO LUCE APPENDINO SUPPORTO LIBRO
LIBRO
TANGRAM HOUSE anno
fiume lambro
clinica privata
cliente
mercato coperto
2011 aler milano tags riqualificazione, interior design, social design, lavoro di gruppo descrizione tangram house e’ un intervento di riqualificazione di aver spazi destinati all’abitare sociale. dopo analizzato i dati si e‘ individuata una fascia di target in quelle categorie sociali che sono considerate tra le piu’ fragili: le madri monogenitori, i figli di queste madri e gli anziani soli. una volta prese in considerazione le problematiche e le esigenze di ogni target, si interviene sull’organizzazione della struttura presa in considerazione, inserendo, affianco a moduli residenziali ripensati, nuovi spazi dal forte valore sociale. in tal modo vengono incoraggiati tutti quei meccanismi potenziali che non trovano, nello stato di fatto, occasione di nascere e svilupparsi. si creano in questo modo due circuiti di flussi: il primo, interno, che coinvolge gli abitanti dello stabile, il secondo, esterno, che interessa anche i cittadini del quartiere, auspicando l’attivazione di iniziative a livello piu’ esteso.
LABORATORIO DI QUARTIERE DI RENZO PIANO scuola elementare
posta centro cardiologico monzino
chiesa area verde
asilo nido
scuola materna
centro cucine
palestra
madri
monogenitori
crescere da sole i figli prendere decisioni da sole per i figli poca fiducia nelle relazioni solitudine conciliare lavoro e famiglia AVERE UNA FIGURA di riferimento a cui affidare i figli sicurezza economica
BAMBINI
anziani soli
confronto coi bambini con entrambi i genitori poco contatto con la figura paterna insicurezza nelle relazioni
DIFFICOLTA’ A MUOVERSI E A FARE LE FACCENDE DOMESTICHE SOLITUDINE DIFFIDENZA NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI
FIGURA di riferimento AVERE LO SPAZIO PER GIOCARE, MUOVERSI, DIVERTIRSI ED ESPRIMERE LA PROPRIA CREATIVITA’ RICEVERE LE GIUSTE ATTENZIONI
AVERE UNA FIGURA DI RIFERIMENTO A CUI POTERSI RIVOLGERE IN CASO DI NECESSITA‘ DISTRARSI CON ATTIVITA’ AVERE AFFETTI NON SOLO FAMILIARI
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54mq
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zona gioco
zona cucina
zona relax
zona scambio
orto [+180mq]
zona cinestudio
biblioteca
IN TE R
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STARE
RICORRDARE
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36mq
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COLLABORARE
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GRAZIE ALLâ&#x20AC;&#x2122;INTRODUZIONE DEGLI SPAZI SOCIALI SI crea UN NUOVO FLUSSO DI PERSONE PROVENIENTI DAL QUARTIERE, il quale INCORAGGIA nuovi meccanismi di cONOSCENZA, cOOPERAZIONE E CONDIVISIONE
OV
S ER
I
anno
cliente
VIALE MONZA
E Z ARA VIAL
NUTRIMENTE
BIBLIOTECA VIALE ZARA
2011 CITTA’ DI MILANO-POLIMI
BIBLIOTECA CRESCENZAGO
PARCO TROTTER VIA
LE
LU
NIG
IAN
A
PARCO LAMBRO
MERCATO COPERTO VIALE MONZA
tags RIQUALIFICAZIONE, INTERIOR DESIGN, SOCIAL DESIGN, CROSS-DESIGN, INNOVAZIONE SOCIALE, LAVORO DI GRUPPO descrizione NUTRIMENTE E’ UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE CHE INTEGRA IN UN UNICO SPAZIO-IL MERCATO COPERTO DI VIALE MONZA-DUE funzioni differenti: quella del mercato e quella di una biblioteca multilinguistica. dall’analisi del contesto ci si e’ resi conto che questa e’ la zona di milano a piu’ alto tasso di immigrazione, con la mancanza di un punto di aggregazione e di integrazione. lo scopo di nutrimente e’ quello di creare un punto dove gli immigrati possano riconoscersi-il cibo e’ infatti il primo legame con la madrepatria-e dove gli abitanti della citta’ conoscano meglio le altre culture. “mens sana in corpore sano”: e’ questo lo scopo del progetto. lo spazio si articola su due piani, riportando visibile la volta a botte dell’edificio: il mercato nella parte inferiore, la biblioteca posta su una struttura sospesa, dotata di undici diverse scaffalatura, una per ciascun ceppo linguistico.
utenti biblioteca utenti biblioteca che si servono del mercato
biblioteca multilinguistica
utenti mercato che si servono della biblioteca utenti mercato
mercato
piano biblioteca
piano mercato
aggiornato a ottobre 2015