INTRODUZIONE
L’ Atelier compatibilità e sostenibilità del restauro architettonico è orientato alla salvaguardia dell’architettura in un ambiente storico costruito, dove lo studente sviluppa la capacità e il criterio di valorizzare, analizzare, diagnosticare e di intervenire su un bene architettonico; A partire da una comprensione del territorio, che comprende non solo lo stato attuale, ma anche la sua storia e le sue trasformazioni nel tempo, che permette di arrivare a un progetto coerente e argomentato. Il luogo prescelto per l’intervento è il concentrico di Stupinigi, che si trova nella parte sud-occidentale della città diTorino e fa parte della rete di parchi e aree verdi della città, come il parco di Stupinigi, che costituisce anche la corona storica degli edifici delle residenze Sabaude. Il libro che segue è il risultato accademico del lavoro architettonico, che si concentra sulla dimostrazione di come l’architettura risponda al suo ambiente e risponda al meglio alle esigenze umane e sociali. “Intelligence is the ability to adapt to change.” - Stephen Hawking
CONCENTRICO STUPINIGI
Presentazione Localizzazione Planimetria normativa Planimetria interesse culturale Concentrico di Stupinigi Costruzioni di ponente Caso studio - Locanda dei calcciatore Presentazione Cronologia Linea del tempo ponente
APROFONDIMENTO INSEDIAMENTI CASO STUDIO LOCANDA CACCIATORI
PROPOSTA LOCANDA CACCIATORI ARCHIVIO
Canile e esedra ponente Podere San Rafael Podere San Giovani Podere San Luigi Ghiacciaia locanda Cacciatore Inquadramento Planimetria Sezione Prospetti Locali Accessi e circolazione Struttura e Materialitรก Analisi dei materiali Abaco finestre e porte Mappatura del degrado Interventi puntuali Proposta concentrico Assonometria generale Nuovi usi Elementi rimosse ed aggiunte Circolazione Planimetria e sezione Pianta piano terra 1:150 pianta primo piano 1:150 Immagini Planimetria storica Bibliografia Anexos
INQUADRAMENTO STORICO
Il seguente inquadramento ci aiuta a contestualizzare, la ricerca, in un quadro territoriale più ampio, quello Piemontese, in cui si trova il complesso di Stupinigi, luogo riconosciuto come patrimonio dell’umanità, questo sarà il nostro sito di studio in relazione al quale elaboreremo una proposta progettuale. Si è partito dal masterplan generale che mostra il complesso di Stupinigi e il rapporto che ha con il suo intorno. Lo studio del piano dell’aria e dal piano passatistico, strumenti di tutela del territorio, ha contribuito alla raccolta di informazioni utili per una più accurata lettura del territorio. Da questi dati, in particolare, è possibile notare il sistema viario che collega Stupinigi con i centri urbani più vicini, come l’asse stradale che divide in due il concentrico che crea una connessione diretta con la città di Torino, le principali piste ciclabili, e in ambito ambientale, identifica i diversi utilizzi del suolo e il tipo di vegetazione presente nel territorio, come le aree di coltivazione, le aree boschive e le tracce di canali o fiumi, presenti nell’area. Attraverso alcuni schemi si è voluto evidenziare lo stretto rapporto, non solo geografico, ma culturale che il complesso ha con il suo intorno. Il primo riguarda la Corona di Delizie, dove sono raccolte, nella regione del Piemonte, le principali Residenze Reali, mentre il secondo schema indica i luoghi culturali più importanti che è possibile trovare in un raggio specifico. Questi non saranno solamente utili per una lettura più ampia dell’area, ma soprattutto, per sviluppare un’idea progettuale coerente con ciò che caratterizza questo luogo.
In questo inquadramento storico si è voluto mettere in evidenza il tema di approfondimento, gli insediamenti. L’idea è stata, prima di tutto, una linea temporale generale che mostra l’evoluzione storica del complesso di Stupinigi, in modo tale da comprendere quali siano gli avvenimenti più interessanti e come ogni edificio si sia sviluppato nel tempo. Si è voluto evidenziare maggiormente la storia di ogni edificio e la sua evoluzione storica generando una linea del tempo di ciascuno, che attraverso schemi e cartografia storica illustrano le sue trasformazioni. All’interno di questo inquadramento storico viene analizzata la Locanda dei Cacciatori. Viene rappresentato quale è stato l’inizio di questa locanda e come nel corso del tempo ha conservato il suo principale uso di alloggio e quali siano state le trasformazioni architettoniche che con il passare del tempo ha avuto al suo interno.
La locanda dei cacciatori è un edificio che si trova nel complesso di stupinigi, in particolare sul lato di ponente, questo si caratterizza nella sua storia per essere diviso con un muro al centro per assegnare due usi diversi, il primo è la mandria dedicata al principe Benedetto Mauriziano di Duca e il secondo uso come albergo. Attualmente l’edificio ha ancora alcune parti abitate, ma la sua principale destinazione d’uso come albergo è stata conservata, grazie alle persone che lo abitano, ed è composto da tre piani e da un cantina. La sua posizione urbana è una delle più importanti in quanto riguarda la sua facciata principale si orienta verso la strada principale di Torino e quella posteriore sulla via Villini, presenta aree verdi coltivati e un rapporto con il canale che prima era nel complesso ma che oggi non ha più acqua.
Prendendo in considerazione la ricerca storica sopra descritta e dando priorità agli usi e alle attività per le quali è stata concepita la Locanda, il progetto propone di preservare la funzione storica e la spazialità originale d’albergo, in modo che alcuni elementi aggiunti nel tempo siano rimossi per evidenziare le altezze e le volte iniziali; altri elementi sono conservati nella loro interezza, come il piano delle cantine. Per adattare il progetto alle attuali esigenze, viene proposta l’aggiunta di funzioni complementari e nuove alternative di accessibilità al progetto, che tiene conto delle persone a mobilità ridotta e delle diverse rotte degli utenti, al stesso tempo, integrato in un piano urbano generale, dove la locanda fa parte di una nuova proposta che invita i visitatori a vedere le diverse facce di Stupinigi, attraverso un tour della parte posteriore del complesso, che crea una relazione con i campi coltivati e Borgaretto, offre diverse attività e servizi in ogni edificio, oltre alla rivitalizzazione del canale storico, l’implementazione di nuove piste ciclabili e la pedonalizzazione di gran parte del luogo.