RESTAURO DELLA GRADINATA
DELLA CHIESA ARCIPRETALE DI SAN ZENO in MOLVENA MOLVENA 22 settembre 2013
PARROCCHIA di SAN ZENO
COMUNE di MOLVENA
Gruppo Alpini Molvena Gruppo Alpini Villa
RESTAURO DELLA GRADINATA
DELLA CHIESA ARCIPRETALE DI SAN ZENO in MOLVENA MOLVENA 22 settembre 2013
PARROCCHIA di SAN ZENO
COMUNE di MOLVENA
Gruppo Alpini Molvena Gruppo Alpini Villa
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IL SALUTO DELL’ARCIPRETE Quando 11 anni fa sono venuto a Molvena, ricordo la grande scalinata che dalla piazza portava alla Chiesa. Era bella e maestosa, ma era chiaro che aveva bisogno di essere ristrutturata per tornare al suo primitivo splendore. E nella mia mente era sorto un sogno pensando al sogno di Giacobbe. Giacobbe, uno dei tre patriarchi dell’Antico testamento, fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ho pensato che anche la scalinata di Molvena ha questo significato: unisce la nostra bella piazza alla nostra stupenda Chiesa. E’ l’unione della terra con il cielo, cioè la nostra vita quotidiana di lavoro, di gioie, di problemi, con la casa del Signore. Salendo portiamo al Signore la nostra vita perché sia illuminata dalla sua Parola e per essere nutriti dal Pane della vita, dell’Amore, della Fraternità che è l’Eucaristia. Poi scendiamo a riprendere la nostra vita quotidiana con nuovo coraggio, con nuova gioia e con la certezza che Dio è con noi. E pensavo poi alle migliaia di fratelli e sorelle che in passato hanno percorso questa scalinata con tanti sogni, speranze, gioie, problemi, sofferenze insieme con tanti altri perché si andava a piedi e nella casa del Signore trovavano conforto, forza, coraggio, amore per riprendere nelle case la vita di ogni giorno. Ora il mio sogno si è realizzato: la scalinata è tornata al suo splendore, alla sua bellezza, si fa ammirare e ci lascia stupiti per la sua imponenza maestosa. Dal nostro cuore sgorga un grande grazie al Signore che ci dà questa meraviglia. E poi un grazie grande, riconoscente e sincero va a tutti i volontari che con amore e competenza hanno lavorato in buona armonia e fraternità, agli sponsors, a tutte le persone che hanno contribuito portando da bere, da mangiare, pagando panini, birre, vino. Tanti gesti di partecipazione che hanno fatto trovare il senso più bello di comunità. Un grazie sincero all’Amministrazione Comunale, sempre disponibile a collaborare in armonia sentendo che siamo un’unica Comunità. Vorrei quindi esprimere un augurio fraterno che sgorga dal mio cuore traboccante gioia e riconoscenza: che la rinnovata, stupenda, meravigliosa scalinata unisca ancora la terra al cielo, la piazza alla Chiesa e la Chiesa alla piazza perché possiamo sentirci sempre Comunità amata dal Signore e costruire insieme la Nostra bella e amata Molvena come tutti la sognamo e la desideriamo: una famiglia di veri Fratelli e Sorelle che si amano e collaborano insieme.
L’ARCIPRETE Don Bruno Pernechele 3
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LA VOCE DEL SINDACO
E’ con vivissimo piacere e grandissima soddisfazione che, a nome dell’Amministrazione che rappresento, colgo l’opportunità offertami da questa pubblicazione, per esprimere il mio più sentito compiacimento per l’ultimazione dei lavori di restauro e rifacimento della Scalinata della Chiesa parrocchiale di Molvena. Le motivazioni che supportano questo particolare e profondo compiacimento derivano da due ordini di considerazioni: innanzitutto questo intervento rappresenta il logico e funzionale completamento della ristrutturazione della piazza e del centro storico di Molvena capoluogo. La progettazione e la realizzazione di tali lavori è stata concepita fin dal suo esordio come elemento iniziale di un percorso che si sarebbe completato proprio con il ripristino della gradinata al suo originario splendore che risultava significativamente compromesso dal trascorrere del tempo. Il secondo ordine di considerazioni è inerente al fatto che tutto l’intervento è stato realizzato con il prezioso contributo del volontariato, articolato sia in forma associata che singolarmente. Il restauro della scalinata ha costituito quindi l’opportunità tangibile di apprezzare quanto i cittadini di Molvena siano legati alla propria realtà territoriale e quanto rilevante sia il significato da essi attribuito ai simboli rappresentativi della nostra comunità. Un grazie vivissimo, pertanto, a tutti coloro che si sono adoperati a diverso titolo per la realizzazione dell’opera, che, sono certo, rimarrà impressa nella storia del nostro Comune e nella memoria dei nostri cittadini.
IL SINDACO Dott. Franco Fabris 5
Molvena: la piazza, l’imponente gradinata, il Campanile e la Chiesa ed in mezzo la sede del municipio del Comune. Non c’è ancora il monumento ai caduti. Questa foto risale quasi sicuramente al 1909 o a qualche anno prima. E’ stata ricavata infatti da un manifesto stampato in occasione dell’ingresso a Molvena come novello Arciprete di Don Giovanni Rasia, ed era appunto il 21 novembre 1909. E’ la foto più antica del nostro paese! Saremmo lieti di essere smentiti! Ovviamente è un invito a chi avesse del materiale fotografico, di metterlo a disposizione della comunità. 6
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Foto di gruppo in piazza. E’ arrivato anche il trattore !!! E’ l’anno 1925 e si festeggia l’inaugurazione del monumento ai caduti che appare parzialmente sul lato sinistro della foto. 9
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La gradinata dalla piazza: è l’anno 1965 e sono appena stati ultimati i lavori di restauro della Chiesa. E’ Arciprete a Molvena Don Silvio Amadio. Come si può notare, per l’occasione, i muretti della gradinata sono stati rinfrescati con calce bianca. Altro particolare da notare sono i primi gradini che partono dalla piazza: sono stati tagliati e sono stati costruiti due muretti, probabilmente in occasione dell’asfaltatura della strada provinciale Monteferro che porta a Marostica (sporgevano e ….). Per fortuna con l’ultimo restauro si è almeno in parte riparato a questo palese errore.
In occasione della frana nella strada delle processioni (anno 2010) e relativa demolizione del muretto adiacente la strada, è stata rinvenuta questa scritta in una delle pietre molari poste nel lato superiore del muretto stesso. 1845 è una data che potrebbe far supporre che la gradinata sia stata fatta in quegli anni dal momento che anche la nuova chiesa è stata ultimata nell’anno 1874 ed il campanile iniziato nel 1863 ed ultimato nel 1870. Purtroppo consultando gli archivi parrocchiali e comunali non si trova nessuna notizia della gradinata, se non una voce nel registro entrate/uscite della Parrocchia: “anno 1845 spese per riparazione stradella gradinata”. 11
Altra foto di gruppo in piazza a Molvena. E’ l’anno 1927 e i parrocchiani sono in festa in occasione del rifacimento del pavimento della Chiesa. Si può notare benissimo che ai lati dei pianerottoli della gradinata erano stati piantati dei cipressi. Durante i lavori di quest’anno sono state trovate infatti le vecchie radici. Evidentemente sono stati rimossi perché portavano danni alla struttura muraria. Non c’è ancora la strada, ora denominata “Monteferro” che porta a Pianezze, evidentemente si passava per la strada delle processioni. 12
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Sicuramente molti si saranno chiesti, guardando la scalinata, come mai all’inizio non ci sono le copertine di pietra bensì un getto cementizio da ambo i lati. Forse la foto può portare ad una ipotesi: la scalinata probabilmente era più corta di un pianerottolo e per accedervi c’era una piccola rampa come si può notare dal muro di sostegno verso la provinciale Monteferro. Si nota benissimo una serie di sassi neri inclinati che portano all’idea appunto di una rampa. E’ una ipotesi un po’ fantasiosa, ma, chissà…. 14
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LA GRADINATA RICOSTRUITA Vi ammiriamo tutti, Alpini di Villa, Molvena e volontari, Comune e sponsors per la ricostruzione così esatta e splendita della lunga gradinata della nostra chiesa! Vi ammiran le persone e molti fanno foto, chè passar non possono senza darci un’occhiata. E quale competenza, come già avete fatto per la Strada dei sassi e ancor per la Loara: Un lungo, perfetto ordine di gradini con vari larghi piani, adorni di tondi sassi, e bianchi come luce e neri come notte e più che mai vivaci che dureran perenni. A voi il nostro grazie il più commosso! Cantiam allor, fratelli, la scalinata bella, cantiamo un canto nuovo a una voce sola! Don Antonio Veronese 19
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(foto a sinistra) “Il barbacan”: è splendido! Attraverso un paziente e meticoloso lavoro di sabbiatura è stato riportato alla sua originaria bellezza di giochi di colori fra pietre e mattoni.
(foto a destra) La scalinata piccola è stata anch’essa restaurata ed adeguatamente illuminata, forse, visti i materiali usati, è ancora più vecchia della gradinata che sale dalla piazza.
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Coordinatore Gianni Scarello Fotografie Archivio storico parrocchiale Foto Giovanni Nervo
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Grafica Mario De Marinis