TIC e cognitivismo Progetto pilota per l'aggiornamento degli insegnanti sull'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione nello sviluppo cognitivo dei giovani Contributi di Mario Rotta
Parte I. TIC e multimedialità nella scuola italiana.1 In modo sintetico possiamo riassumere il processo di diffusione dei nuovi media nella scuola articolandolo in diverse fasi connotate da tipologie d'uso dominanti.
1980
Computer tutor
1990
Computer tool cognitivo
2000
Computer tool multimediale
Computer tool collaborativo
La prima, le cui origini negli USA precedono l'avvento del personal, è stata la fase dell'istruzione programmata e dei tutoriali, in cui il computer è visto come una specie di sostituto dell'insegnante che gestisce il percorso di apprendimento dell'allievo (computer tutor); la fase successiva (metà anni '80) corrisponde nella scuola all'avvento della filosofia del computer come utensile cognitivo (computer tool), caratterizzata dai cosiddetti ambienti general purpose (scrittura, archiviazione, disegno, foglio elettronico) e dai micromondi; la terza fase (primi anni '90) si caratterizza attraverso il computer come utensile comunicativo multimediale. Alla fine degli anni '80 si sviluppa l'idea della tecnologia come utensile in grado di potenziare la comunicazione interpersonale. Questo concetto esplode negli anni seguenti con la diffusione di Internet. In Internet si può, come si usa dire, "navigare" alla ricerca di informazioni usando appositi software (browser). Con programmi di ricerca adatti si possono raccogliere materiali che contengono specifiche parole. Con programmi di posta elettronica si possono inviare messaggi a singoli soggetti o a più soggetti simultaneamente. Si può partecipare a discussioni comuni inserendo i propri materiali in appositi spazi (web forum). Si può anche comunicare " in tempo reale" tra più soggetti attraverso la scrittura (chatting), il suono (audioconferencing) o anche il video (videoconferencing). La quarta fase (fine anni '80-nuovo millennio) è quella che possiamo chiamare del computer utensile cooperativo, che si presenta sempre più caratterizzata da una predominante ricerca di ambienti idonei a favorire forme di apprendimento collaborative, sia in rete locale che su Internet. Internet abbatte le mura della classe; si aprono spazi per attività di collaborazione/ cooperazione a distanza; gruppi telematici cooperativi si formano in tutto il mondo. L'evoluzione del dibattito su ipertesti e linguaggi multimediali Se escludiamo le applicazioni dell'informatica nella didattica della matematica o per la diffusione della cultura e della pratica dei linguaggi di programmazione, attuate già nel 1
Il primo paragrafo di questo contributo è tratto da Calvani A. (2001), Educazione, comunicazione e nuovi media. Sfide pedagogiche e cyberspazio, Torino, UTET.