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FS Informa
LA SOSTENIBILITÀ DI IVECO AL GIRO D’ITALIA VIAGGIA SULL’IVECO S-WAY LNG ALIMENTATO A BIOMETANO MONDO TRUCK
IVECO, nel suo percorso verso la decarbonizzazione, ha effettuato diverse tappe rivolte alla sostenibilità durante il Giro d’Italia, grazie a rifornimenti di biometano per l’IVECO S-WAY LNG, effettuati sulle stazioni del Corridoio Vulcangas di Nola, Rimini e Torino. L’IVECO S-WAY LNG alimentato a biometano ha infatti aperto ogni giornata di gara in testa alla Carovana, la popolare parata di veicoli decorati che precede i concorrenti. In linea con i valori di uno sport a zero emissioni come il ciclismo, il Brand ha dato il proprio contributo alla decarbonizzazione del settore. Infatti, grazie alla sua versatilità tecnologica, l’IVECO S-WAY LNG alimentato a biometano ha esaltato le sue qualità nei 6.136 km percorsi con un risparmio di CO2 pari a 6.179 kg rispetto a un diesel Euro VI, dimostrandosi ancora una volta il mezzo più adatto a un trasporto a lungo raggio che garantisce un ottimo rendimento. L’IVECO S-WAY LNG e gli atleti hanno affrontato con forza e tenacia impervie salite in cui il motore ha garantito un’ottima coppia anche nei sentieri più stretti e su strade secondarie difficilmente raggiungibili. Infatti, come in un team ogni corridore mette a disposizione della squadra le caratteristiche che lo rendono vincente, così IVECO offre una gamma completa e versatile, capace di adattarsi alla mission. Questo il caso dell’IVECO S-WAY LNG che, con un’autonomia di 1.600 km, ha dimostrato di essere un campione di sostenibilità e autonomia, grazie alla lunga tradizione di IVECO nello sviluppo e nella progettazione di ogni famiglia di veicoli, che calibrano e anticipano le tendenze di mercato. Un’efficienza che trova orgoglio e soddisfazione nelle parole di Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Medium & Heavy Business Line Manager: “Il nostro IVECO S-WAY LNG alimentato a biometano è la formula perfetta per rappresentare un evento entusiasmante come il Giro d’Italia, nel quale riconosciamo i valori comuni di sostenibilità, passione e impegno nella ricerca tecnologica. Allenamento, tenacia, innovazione nei metodi e negli strumenti, focus sull’obiettivo sono per noi rappresentati da innovazione, miglioramento continuo, target ambiziosi, che hanno portato già oggi i nostri veicoli a raggiungere emissioni neutre ed autonomie elevate grazie al biometano. Una risorsa che può essere tranquillamente prodotta dalle materie prime di rifiuti e residui e che porta benefici all’economia e all’ambiente, garantendo prestazioni elevate in ogni tipo di mission e, come in questo caso, su ogni tipo di strada”.
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ACCESSORI ORIGINALI MAN: “IL COMPLETAMENTO PERFETTO PER IL TUO MAN”
MONDO TRUCK
Grazie alle numerose modifiche intelligenti apportate sul cambio I-Shift, siamo riusciti a introdurre una gamma di nuove funzionalità volte a migliorare sicurezza, guidabilità e comfort. Ognuna di queste è pensata per garantire al conducente maggior controllo e facilità di guida in fase di manovra”, dichiara Pär Bergstrand, Heavy Duty Transmission manager at Volvo Trucks. Terrain Brake è una nuova, unica soluzione per la guida a basse velocità su terreni accidentati e irregolari, che rende più facile e sicuro manovrare un camion. Se il conducente si appresta a frenare con una ruota posizionata sul bordo di una superficie rialzata, come un masso o un marciapiede, spesso il veicolo rischia di slittare prima che si riesca a raggiungere il pedale del freno, rendendone così più difficile il controllo. La nuova soluzione Terrain Brake aziona i freni non appena il conducente solleva il piede dall’acceleratore. Il veicolo mantiene quindi la posizione senza spostarsi, permettendo al conducente di effettuare piccoli movimenti con maggiore precisione. “Terrain Brake è l’ideale nelle condizioni di guida fuoristrada, come ad esempio nei cantieri, in miniera o su superfici irregolari, ma può essere utile anche per le manovre in città e per superare rallentatori e marciapiedi. A prescindere dalla situazione, assicurerà al conducente maggiore agilità e controllo, rendendo il suo lavoro più semplice e sicuro”, continua Pär Bergstrand. Change Direction è un’altra soluzione che rende più semplice manovrare il camion a basse velocità. In situazioni quali una svolta in spazi ristretti o un’inversione in una zona di carico, il conducente deve effettuare movimenti brevi e rapidi, alternando il pedale dell’acceleratore con quello del freno. Da ora, invece di azionare il freno, potrà inserire la retromarcia quando il camion si sta ancora muovendo in avanti. La nuova funzione arresterà automaticamente il veicolo e inizierà il movimento all’indietro, permettendo così al conducente di continuare a usare il pedale dell’acceleratore. Per muoversi in avanti, sarà sufficiente inserire la marcia e mantenere premuto l’acceleratore. Active Grip Control è una funzionalità che migliora in maniera significativa la stabilità e l’accelerazione sulle superfici sdrucciolevoli. Se il camion inizia a slittare, numerosi sensori permetteranno al sistema di controllo del veicolo di reagire alla superficie stradale in modo intelligente, aiutando così il conducente a non uscire di strada. Questa novità è pensata anche per ridurre il rischio di sbandata e di sovrasterzo quando il veicolo è scarico. Volvo Trucks ha inoltre aggiornato il cruise control, che ora può essere attivato a velocità ridotta, a 4 km/h o persino a 2 km/h, in caso di utilizzo con i primini opzionali. “È motivo di grande orgoglio essere riusciti a sviluppare così tante funzionalità utili che non solo migliorano la guida nei cantieri, ma si rivelano vantaggiose anche in molte altre situazioni, come nel trasporto del legname e nelle tratte urbane”, conclude Pär Bergstrand. Terrain Brake è disponibile sul modello Volvo FH16 e sugli altri veicoli Volvo dotati di assale anteriore motorizzato. Change Direction è disponibile in opzione su tutti i modelli Volvo FH, FM e FMX.
MONDO TRUCK CAMBIAMENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI DAF TRUCK
Harry Wolters lavora in PACCAR da 26 anni. Nel corso della sua carriera in DAF, ha ricoperto diversi ruoli di crescente responsabilità, tra cui Direttore dello stabilimento Truck Assembly, Direttore delle risorse umane, Direttore delle operazioni e Direttore delle vendite europee. Nel 2018 Harry Wolters è stato promosso Vicepresidente PACCAR e Presidente DAF. Harry Wolters si è laureato all’Università di Eindhoven (M.A.- Business Engineering) e ha frequentato il programma Executive MBA di Stanford nel 2017. Si trasferirà a Bellevue, negli Stati Uniti, e riferirà a John Rich, Chief Technology Officer e Vicepresidente di PACCAR. Harald Seidel è entrato in DAF nel 2001 e ha ricoperto diverse posizioni di crescente responsabilità all’interno dell’organizzazione finanziaria e di controllo di DAF, tra cui Controller PACCAR Parts Europe, Controller DAF Marketing & Sales e Group Controller. Nel 2017, Harald è stato promosso alla posizione di Director Finance e membro del Board of Management di DAF. Harald Seidel ha conseguito un master in Econometria presso l’Università di Tilburg e un diploma di controllore post-laurea (CMA/CFM) presso l’Università di Amsterdam. Nella sua nuova posizione, riporterà a Harrie Schippers, Presidente e Direttore finanziario di PACCAR.
NELL’IMPIANTO PRODUTTIVO FORD DI COLONIA ARRIVA ROBBIE, IL COBOT CHE ASSISTE NEL LAVORO LE PERSONE CON MOBILITÀ RIDOTTA
Dietmar Brauner, dipendente della linea produttiva Ford, pensava che la sua carriera trentennale fosse finita dopo che alcuni problemi di salute gli avevano provocato la riduzione della mobilità della spalla e del polso. Adesso, però, Dietmar è in grado di mettere tutta la sua esperienza al servizio di un più ampio ventaglio di mansioni all’interno della fabbrica, grazie all’arrivo di un nuovo collega: un robot collaborativo che ha soprannominato Robbie. Il cobot (co-robot) Robbie è stato progettato per aiutare le persone con mobilità ridotta e i disabili, svolgendo mansioni che per questi dipendenti sarebbero state difficili o impossibili. Dopo una proficua sperimentazione durata 18 mesi, Ford ha deciso di impiegare Robbie sul posto di lavoro in modo permanente. Prossimamente potrebbero essere introdotti nuovi cobot anche in altri stabilimenti produttivi, per consentire a tutti i dipendenti di riuscire a svolgere compiti differenti durante il loro lavoro alla catena di montaggio. “Nel corso degli anni è diventato sempre più difficile svolgere il mio lavoro, poi è arrivato questo piccolo robot e adesso è come se avessi un braccio in più, un braccio molto forte”, ha detto Dietmar. “Ha cambiato la mia vita. E spero che possa dare anche ad altri la possibilità di continuare a fare il lavoro che amano, come è accaduto a me”. Dietmar e Robbie lavorano insieme nell’impianto Ford di Colonia, in Germania, al fissaggio delle coperture ai motori. Dietmar inserisce due coperchi nei supporti e chiede a Robbie di prenderli e di premerli saldamente in posizione. Questo compito di precisione richiede di allineare perfettamente i fori in modo che Dietmar possa usare un cacciavite elettrico per fissare i coperchi, permettendo al motore di proseguire il suo corso lungo la linea produttiva. L’iniziativa di Ford dimostra che i disabili e le persone con mobilità ridotta possono svolgere lavori nel settore manifatturiero senza bisogno di dispositivi di protezione o barriere di sicurezza. Robbie si muove solo quando viene attivato da Dietmar ed è dotato di sensori che rilevano la presenza di mani o dita nel suo raggio d’azione. Il progetto di ricerca, che è stato anche premiato, è sostenuto dall’Università RWTH di Aachen e dal Landschaftsverband Rheinland (LVR), il maggior fornitore di servizi per disabili in Germania, con un investimento di 372.000 euro. In passato, Ford ha introdotto altri cobot che sono stati programmati per assistere gli addetti alle linee di produzione in procedure complesse, come la lucidatura dei veicoli, e ha utilizzato anche un robot a guida autonoma chiamato “Survival”.
DESIGN DINAMICO: IL DISPLAY DEL NUOVO AMAROK MONDO VAN
Il nuovo pick-up premium della Volkswagen Veicoli Commerciali con il nuovo cockpit digitale e un display (con schermo da 10 a 12 pollici) che si allunga verticalmente sopra la console centrale, offre una migliore visione d’insieme e un più facile accesso ai comandi. Volkswagen Veicoli Commerciali utilizza nell’Amarok un mix di funzioni digitali, pulsanti e/o interruttori rotanti configurati in modo ergonomico e intuitivi da usare. Nel mondo del nuovo Amarok entrano anche oltre 30 sistemi di assistenza alla guida, che possono essere configurati tramite il display. Più di 20 si trovano per la prima volta nella gamma Amarok. Tra questi, il “Lane Assist & Lane Change System” (assistenti al mantenimento e al cambio di corsia), “Light Assist” (Dispositivo assistenza abbaglianti), “Predictive Adaptive Cruise Control” (Cruise Control adattivo con lettura dei segnali stradali) e il sistema “Area View” (monitoraggio dell’area circostante durante le operazioni di parcheggio). Le possibilità di interazione tra gli utenti del veicolo e il pick-up, come ad esempio l’utilizzo dei servizi digitali online “We Connect Navigation”, il funzionamento del Climatronic, l’infotainment, il sistema di navigazione, l’assistenza al parcheggio e l’esclusivo sistema audio premium (a seconda della configurazione), possono essere facilmente gestiti tramite il pannello di controllo centrale. Sotto il display sono presenti ulteriori comandi che permettono di accedere in modo rapido e diretto ad alcune delle numerose funzioni. Oltre al già presentato “IQ.Light” e alla vistosa scritta “Amarok” sul portellone posteriore, anche il nuovo display verticale al centro della console è un’altra tra le numerose caratteristiche di design e di ingegneria del nuovo pick-up della Volkswagen Veicoli Commerciali messo in risalto in un vero e proprio stile cinematografico. Seguendo le orme del successo. Finora sono state vendute oltre 830.000 unità dell’Amarok in Europa, Sud America, Sudafrica e Oceania. I punti di forza del pick-up premium di successo della Volkswagen Veicoli Commerciali sono: i sistemi di trazione eccellenti, elevate capacità di carico, funzionalità e un design che fa la sua bella figura sia su strada che off-road. Il marchio di Hannover sta sviluppando ulteriormente questi punti di forza con la nuova generazione. Il nuovo Amarok sarà lanciato a partire dalla fine del 2022 nei primi Paesi con cabina doppia e quattro porte (DoubleCab), e in altri mercati con cabina singola a due porte (SingleCab).
MONDO VAN SUZUKI SVILUPPA UNA NUOVA TECNOLOGIA PER IL RIUTILIZZO DI PICCOLE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO IN GIAPPONE
NNell’ambito delle attività no-profit che utilizza il surplus netto generato dalle tasse sulla rottamazione dei veicoli giapponesi, Suzuki Motor Corporation ha sviluppato un’innovativa tecnologia per riutilizzare le piccole batterie agli ioni di litio, raccolte dai veicoli rottamati ma ancora operative, per alimentare lampioni a energia solare in Giappone.
La nuova tecnologia consente di riutilizzare le batterie raccolte da dieci veicoli rottamati come batterie per un lampione a energia solare e apre la strada a un utilizzo efficiente di questa tipologia di batterie, che sono destinate ad aumentare in futuro. La tecnologia sviluppata sarà resa accessibile al pubblico come prodotto dell’attività no-profit di Suzuki per lo sviluppo e la condivisione di nuove tecnologie che contribuiscano allo sviluppo di una società sostenibile.
Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909 Suzuki Motor Corporation è un costruttore di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Suzuki nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili. Nel 1920 il laboratorio Suzuki Loom Works diventa Suzuki Loom Manufacturing Co, e nel 1952 viene introdotta la prima bicicletta motorizzata, la Power Free. Nel 1954 Suzuki diventa Suzuki Motor Corporation Ltd e nel 1955 nasce Suzulight, la prima automobile, seguita nel 1965 dal primo motore fuoribordo, il D55. Nel 1970 debutta Jimny LJ10, il primo 4x4 e nello stesso anno appare il mini MPV Carry L40V, 100% elettrico. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita puntando su tecnologia, affidabilità, design e innovazione.
MONDO VAN
MOLE URBANA APPRODA NEL BLOCKCHAIN, NFT E METAVERSO
Da fine anno la gamma di Mole Urbana sarà prodotta nella ex fabbrica Blutec di Orbassano, alle porte di Torino. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti autorizzato Ingegneria Italia alla vendita del ramo d’azienda Engineering e Prototipi alla società Up di Palermo, proprietaria del brand Mole Urbana, che si è aggiudicata il bando. La nuova acquisizione consentirà all’azienda Mole Urbana di dotarsi di un sito produttivo di 8.500 metri quadrati coperti (con piazzale di 5.000 metri quadrati), i cui lavori di adeguamento alla produzione verranno ultimati a fine 2022. I dipendenti saranno 25, numero che crescerà in funzione della risposta del mercato. In occasione del Mimo di Milano verranno presentate 2 collezioni limited edition di Nft (contratti digitali in grado di garantire l’autenticità di ogni singolo file), acquistabili presso la piattaforma di OpenSea.Gli Nft di Mole Urbana consisteranno sia nella garanzia di un’opzione di acquisto di una special edition della vettura fisica sia in un oggetto d’arte unico. La prima delle collezioni di Nft rappresenterà il concetto di trasparenza secondo la visione dell’artista Antonio Perotti, la seconda consisterà invece nei disegni di una bambina di 5 anni. Ogni Nft darà diritto al possesso di una one-off virtuale nel Metaverso, caratterizzata da codice colore unico creato ad hoc per ogni cliente. Chi acquista Nft potrà inoltre entrare a far parte del Club Mole Costruzione Artigianale, i cui vantaggi verranno annunciati nel mese di ottobre.
VEICOLI COMMERCIALI, A MAGGIO IL SECONDO PEGGIORE RISULTATO DELL’ANNO (-11,3%).
Quarto calo consecutivo a maggio per il mercato dei veicoli commerciali leggeri (autocarri fino a 3,5 t di peso totale a terra). Con 15.835 veicoli immatricolati, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE, contro i 17.847 dello stesso mese 2021, maggio registra una flessione dell’11,3%, il secondo peggiore risultato da inizio anno. Il cumulato dei primi cinque mesi conta 74.076 immatricolazioni rispetto alle 80.925 del periodo gennaio-maggio 2021, pari a una riduzione dell’8,5%. L’apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi governativi, avvenuta lo scorso 25 maggio, non ha avuto alcun effetto positivo sul mercato dei veicoli commerciali. Il fondo di 10 milioni di euro messo a disposizione dei soli veicoli elettrici puri a fronte di rottamazione, nelle due fasce fino a 3,5 t e superiore a 3,5, è ancora praticamente integro: le prenotazioni hanno impegnato una quota di poco superiore a 400 mila euro.“Come già pronosticato – commenta il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci - la scelta di escludere dai benefici i veicoli a combustione tradizionale, che oggi con il 98,5% coprono la quasi totalità del mercato dei veicoli commerciali, rende molto esigua la platea dei veicoli incentivati, e soprattutto riduce il numero delle possibili rottamazioni, ritardando il ricambio del parco circolante che anche in questo comparto è tra i più vecchi d’Europa, con un’età media che ha raggiunto i 14 anni”. L’analisi della struttura del mercato del 1° quadrimestre (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, conferma il crollo dei privati che, con 1/4 dei volumi persi, scendono al 18,8% di quota (-4,2 p.p.) e delle società che cedono 1/5 delle immatricolazioni e si fermano al 39,5% del totale (-6,1 p.p.). Le autoimmatricolazioni scendono al 4,4% di share, mentre sul fronte del noleggio il breve termine – in progressiva pesante contrazione - si ferma al 4,3%. Il lungo termine segna una crescita vertiginosa, salendo di 12 punti a rappresentare oltre il 33% delle preferenze. Sul fronte delle motorizzazioni, il benzina raddoppia i volumi e arriva al 6,9% del totale, il diesel perde oltre 10 punti, al 74,9% di quota, il metano scende all’1,6%, mentre il Gpl rimane stabile al 2,7% di share. I veicoli ibridi più che raddoppiano la quota, all’11,9% delle preferenze; gli elettrici puri salgono all’1,5%.
MAGGIO IN CRESCITA PER I VEICOLI INDUSTRIALI, SALVATI DAI PESANTI SOPRA LE 16 TONNELLATE (+12,5%) MA LA CRISI PESA SUL MERCATO CHE RIMANE IN ROSSO NEI 5 MESI 2022 (-5,3%)
MERCATO
Nel mese di maggio il mercato dei veicoli industriali ha registrato un segno positivo rispetto allo stesso mese del 2021, con 2.435 unità immatricolate contro 2.164, pari a +12,5%. Il rialzo delle vendite è trainato dal comparto dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che cresce di oltre 300 unità rispetto allo scorso anno (+17,3%). Continua, invece, il trend negativo delle altre fasce di peso: calano i veicoli leggeri sotto le 6 t (-9,8%) e segnano una caduta a doppia cifra i medio-leggeri sotto le 16 t, che perdono il 10,3% sul 2021. Complessivamente, nei primi cinque mesi dell’anno i numeri del mercato rimangono in rosso, a -5,3% (con 11.037 unità). VEICOLI INDUSTRIALI
IMMATRICOLAZIONI
“Accogliamo positivamente l’incremento delle immatricolazioni di maggio, sebbene sia ormai evidente la forte volatilità del mercato dei veicoli industriali, che continua a mostrare in questi mesi alti e bassi a causa delle difficoltà delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. “La situazione è ancora profondamente incerta, – sottolinea il Presidente – in quanto la crisi mondiale e il brusco aumento dell’inflazione impattano pesantemente sulla capacità produttiva dei costruttori, sul costo dei veicoli e sul prezzo dei carburanti. Pertanto, rimane di primaria importanza sostenere la domanda mediante un fondo ad hoc per l’autotrasporto, che possa aiutare il settore nella fase contingente e nella transizione”. L’UNRAE, alla luce della crisi congiunturale e dei conseguenti ritardi nella consegna dei nuovi veicoli, coglie infine l’occasione per suggerire un anticipo dei tempi nelle decisioni sui futuri investimenti da parte degli autotrasportatori. “Dato il perdurare dell’attuale situazione contingente, che sta causando forti rallentamenti nei tempi di produzione e di consegna dei veicoli, consigliamo alle aziende di autotrasporto di anticipare fin da ora i termini relativi alla programmazione degli acquisti per il prossimo anno, così da assicurare la consegna dei veicoli ordinati già nel 2023 e scongiurare un ulteriore invecchiamento del parco circolante” conclude il Presidente Starace.
maggio 2021
61
312
1.791
2.164
3,51-6 t
-9,8%
6,01-15,99 t
-10,3%
>=16,00 t
+17,3%
+12,5% maggio 2022
55
280
2.100
2.435
CAMIONISTI, FATEVI TROVARE PRONTI PERCHÉ STA TORNANDO TRUCK IN SUD
Andate in vacanza, rilassatevi, abbronzatevi e divertitevi. Ma tornate dalle ferie non oltre il giorno 16 settembre perché al Polo Fieristico A1Expò di Caserta Sud, dal 16 al 18 settembre, torna Truck in Sud – Lo Show dei Motori. Nei giorni scorsi sono state aperte le adesioni e le richieste per “Un posto al sole” sono già tantissime. D’altronde conosciamo bene la frenesia che accompagna l’attesa dei camionisti per questo raduno così sentito, così amato e così osannato.
Che Truck in Sud sarà?
Beh, al momento è ancora prematuro parlarne perché il programma ancora non è stato stilato, ma come da tradizione ci sarà il concerto, l’entrata trionfale dei trucks nell’arena dell’A1Expò e la sfilata per il centro di Caserta, il grosso grasso pranzo del camionista, gli stuntman, il sexy car wash, gli spettacoli, gli artisti locali e tanto tanto altro. In ogni caso, si consiglia di seguire le pagine Facebook ed Instagram di Truck in Sud per essere sempre aggiornati sul programma che nelle prossime settimane prenderà vita e che sicuramente sarà, come sempre, entusiasmante ed all’altezza delle enormi aspettative che questo evento genera da sempre.
Come partecipare all’ottava edizione di Truck in Sud?
Questo il link per scaricare il modulo (https://bit.ly/3azZ43l) che, una volta compilato, dovrà essere spedito all’indirizzo email info@truckinsud.it.
INTERMODALITA’ FERROVIARIA AL VIA I LAVORI DEL COMITATO SCIENTIFICO PER IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SUI SISTEMI DI MOBILITÀ E LOGISTICA
IIl Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha nominato con decreto il Comitato scientifico che svolgerà un’attività consultiva, propositiva e di supporto alla Commissione incaricata della redazione del documento programmatico sui sistemi di mobilità e logistica per lo sviluppo sostenibile del Paese e dell’indirizzo strategico per la definizione dei piani settoriali (ferrovie, portualità, logistica integrata, ciclabilità, ecc.), coordinata dal dott. Salvatore Rossi. Il Comitato scientifico, composto da 22 esperti e presieduto dal prof. Ennio Cascetta (Universitas Mercatorum), si è riunito ieri per discutere i principali contenuti del documento e per condividere gli aspetti organizzativi essenziali, inclusa l’attività di coinvolgimento dei portatori di interesse e dei bisogni del sistema della mobilità e della logistica.
ASSEMBLEA ASSOPORTI: PORTI AVANTI FRA SFIDE PANDEMIA E GUERRA
INTERMODALITA’ MARITTIMA
L”I porti non si fermano” è il titolo dell’assemblea aperta di Assoporti, l’associazione delle Autorità di sistema portuale italiane, che si svolgerà a Roma il 22 giugno, di nuovo in presenza, con la partecipazione del ministro delle Infrastutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini. “Il mondo sta cambiando intorno a noi e dopo questi anni pieni di eventi imprevisti come la pandemia e adesso la guerra, i porti non si sono mai fermati. Crediamo sia il momento giusto per sottolineare il ruolo della portualità italiana, ma anche di avviare un lavoro di sintesi che ci consenta di fare in modo che i fondi del Pnrr, e non solo - commenta il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri - portino ad una modernizzazione del sistema. In generale, l’attenzione posta al nostro comparto è tanta, e vogliamo che si senta forte la risposta responsabile del sistema delle AdSP. Per questo motivo, abbiamo organizzato la nostra assemblea che, oltre alla mia relazione, avrà anche dei panel di approfondimento tecnico”. Fra i temi la sostenibilità ambientale, economica e sociale e i rilfessi sui porti dell’instabilità geopolitica.
ALESSANDRO SANTI CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DI FEDERAGENTI
INTERMODALITA’ MARITTIMA
Alessandro Santi, veneziano, una laurea in ingegneria, è stato confermato ai vertici della Federazione Nazionale Agenti, Raccomandatari marittimi e Mediatori marittimi. La decisione è scaturita dall’Assemblea elettiva che si è svolta questa mattina a Roma, presso la sede di Federagenti. Santi si è trovato a guidare in un contesto internazionale di assoluta emergenza la categoria degli agenti marittimi, da sempre sulla linea del fronte dell’interscambio mondiale via mare, della portualità e della logistica. Il suo secondo mandato al timone della Federazione coincide con ulteriori criticità, in primis con un processo di riassestamento delle grandi rotte commerciali anche in conseguenza della crisi delle materie prime in atto, quindi con le conseguenze di un’ulteriore accelerazione nei processi di concentrazione in atto nel mondo dei trasporti marittimi e della logistica. “Gli agenti marittimi – ha affermato Alessandro Santi – hanno dimostrato in questi anni una eccezionale e unica capacità di adattamento e integrazione rispondendo ai mutamenti nella struttura del mercato, con trasformazioni anche profonde nelle loro caratteristiche professionali e nel rapporto con gli armatori e le compagnie di navigazione”. “Ora – ha concluso – sono chiamati a partecipare attivamente, con un ruolo propulsivo anche ai dibattiti in atto relativi alla nuova infrastrutturazione dei porti, alle connessioni logistiche e a un rapporto, non sempre facile, con le Istituzioni”. Alessandro Santi resterà in carica sino al mese di giugno del 2024.
GTS INVESTE 74 MILIONI E PUNTA AL MERCATO IBERICO
MERCATO LOGISTICA
Il gruppo GTS, operatore privato barese del trasporto intermodale merci ferroviario nazionale e internazionale, investe circa 74 milioni per l’acquisto di 20 locomotive elettriche firmate Alstom, modello Traxx DC3-494. Si tratta della commessa più importante della storia del gruppo che segue a ruota la consegna di altre 5 unità della stessa classe. La società, inoltre, annuncia inoltre di volersi espandere verso il mercato iberico attraverso una società dedicata. Alessio Muciaccia, CEO di GTS, spiega che «attraverso la GTS Iberia vogliamo creare nuovi flussi da e per la Spagna e il Portogallo verso i mercati di Regno Unito, Belgio, Italia e altri. Questo ci consentirà di creare una nuova e forte rete di fornitori. I settori che andremo a coprire saranno il petrolchimico, l’alimentare e supportare le società di logistica che necessitano del trasporto doganale con il Regno Unito. Per il nostro gruppo è un importante momento di crescita, anche quest’anno i dati di bilancio non ci hanno deluso». Il fatturato consolidato 2021, infatti, chiude a 132 milioni di euro con un ebitda margin pari a 25,5 milioni. E il 2022 segna già un più 19 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E sulla nuova commessa, Muciaccia aggiunge: «rafforziamo la partnership ormai decennale con Alstom/Bombardier. Questo ulteriore ordine ci consentirà di avere una flotta più efficiente e offrire più soluzioni per i clienti. L’obbiettivo è trasferire ingenti volumi di merce dalla strada alla ferrovia sostenendo così, grazie alla tecnologia elettrica, il trasporto a zero emissioni dirette. Il trasporto ferroviario/intermodale, nonostante la pandemia e ora la guerra in Ucraina, si sta rivelando il miglior sistema per far viaggiare le merci e il mezzo migliore per la svolta verso la transizione ecologica. Siamo qui per cogliere questa incredibile opportunità». La società, che arriva così ad un totale di 48 locomotori, investirà altri 70 milioni nei prossimi tre anni per altri acquisti e realizzare acquisizioni nel settore. Nel gruppo sono impiegate 260 persone, con un programma di assunzioni per altre 150 unità nei prossimi quattro anni. «E poi - conclude Muciaccia- c’è la quotazione in borsa».
LOGISTICA
Avviare un vasto programma d’interventi per trasformare la stazione Alta Velocità di Napoli Afragola in un nuovo polo intermodale. Con questo obiettivo si sono riuniti i rappresentanti delle aziende Rete Ferroviaria Italiana (società del gruppo FS che gestisce l’infrastruttura ferroviaria) e Metropark (società del gruppo FS che gestisce le aree di sosta presso le principali stazioni ferroviarie), insieme al comandante della Polizia Municipale e all’assessore del trasporto pubblico locale del Comune di Afragola. Attualmente, in attesa di un futuro servizio ferroviario metropolitano, l’accesso in stazione è possibile quasi esclusivamente con mezzi privati che non trovano poi riscontro in un numero adeguato di aree di sosta. L’incontro, finalizzato a trovare nel breve una soluzione per gestire questa situazione di disagio, ha portato alla definizione delle azioni prioritarie su cui lavorare. Azioni che completeranno anche l’offerta del servizio alla mobilità cittadina e che concorrono al progetto di riqualificazione dell’area: • Trasformare la stazione in un polo intermodale, potenziando il Terminal Bus adiacente; aumentare il numero di corse da/per la stazione, attivando tavoli di confronto con gli enti competenti. • Avviare un servizio navetta istituito dal Comune di Afragola da e per la stazione; • Spostare i posti auto dedicati agli utenti a mobilità ridotta in una zona più facilmente accessibile; • Riconvertire alcune aree di sosta oggi non funzionali a questo scopo in aree per la sosta dei mezzi privati, con conseguente aumento della capacità totale del parcheggio.