Orizzonti

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Martina Buzio


In occasione di Contemporaneamente 2013 - arte, design, artigianato e cultura contemporanea in via Maggio - lo Spazio Sessantaquattrorosso ha ospitato, dal 13 al 21 dicembre 2013, una mostra al femminile di fotografia e ricamo dal titolo Orizzonti. La mostra concepita all’unisono da due artiste amiche Blandina Pistone Steinhauslin e Martina Buzio si articolava fra ricami, fotografie, musiche e parole che si incrociavano in un percorso sensoriale, ricco di stimoli e da godere senza preconcetti, in cui l’osservatore si ritrovava libero di inserire il proprio sguardo nell’arte che più gli corrispondeva. In questo piccolo catalogo è riportata la mostra fotografica di Martina.

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Stiamo vivendo un’era caratterizzata da una dose eccezionale di informazione visiva, una bulimia di immagini tale che ogni possibilità di scattare una "nuova" immagine è ormai elusa. Perché continuare allora a proporre fotografie? Con queste cinque nuove immagini (in realtà 17 fotografie) Martina cerca di offrire all'osservatore molteplici possibilità di osservazione, diversi punti di visione. Le composizioni, immerse in nebbie o nuvole, emergono lentamente, in ordine diretto o inverso, affinché l'interpretazione possa essere soggettiva e la scena, aperta a diverse letture, possa essere assorbita lentamente. Gli orizzonti conosciuti divengono incerti, la linea di demarcazione delle montagne sospesa, anche là dove conserva la sua nitidezza. Quante immagini una stessa realtà contiene? E qual è l'imma-

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gine che ci corrisponde di più? La ricerca continua di una tridimensionalità della fotografia serve a creare un'osservazione attiva, che metta in corrispondenza l’osservatore con il paesaggio fotografato. La fotografia non è più la mappa della realtà, non serve più a cogliere l'attimo, il gesto, ma racconta una storia personale, che è anche quella dell'osservatore, il quale, attraverso il coinvolgimento fisico, passa da spettatore inerte ad attore. L’unione delle immagini con le musiche e le parole, proposte in questa mostra, diventa uno strumento per riflettere e pensare. Un ascolto interiore alla ricerca del proprio orizzonte, quello a noi più congeniale, che può risultare appannato, confuso e ignoto oppure comparire, lentamente, grazie a una messa a fuoco via via più marcata.

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Orgasmo

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Bocca di Magra

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Sera

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Visione

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Stasi

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Stasi All’inizio è solo un do minimo,

ci regala un leggero accordo in fa

profondo e gutturale.

maggiore.

Nessun ticchettio dell’acqua sulla

Poi pausa da un quarto.

sabbia,

Il silenzio dell’attesa

ma una serie completa di stoccate in-

e l’onda riprende a scivolare lunga

tense.

sulla battigia

Diverso il suono delle gocce sull’o-

riuscendo a tenere un la semibreve in

ceano:

sospensione.

una semiminima in sol quasi traspa-

La giornata riparte tranquilla,

rente

un dolce mi si diffonde nell’aria

tanto l’unione del cielo e del mare

formato da quel residuo di vento che

si completa.

oramai sta soffiando sempre più lonta-

Il vento,

no.

spazzando via qualche alga che dormi-

La luce si fa più calda,

va sulla sabbia,

le immagini tornano a fuoco.

Martina Buzio 18


Orgasmo Erotta da gorghi di gelo e vapori, Esplosa da abissi di polvere e fango, Sconfitte le vette del più alto rango, Schiantate catene di freni e timori,

Si erge vibrante con boato di orango, Fa mostra di turgida tempra e furori. Si nutre di ore sognate e stupori, Danza col cielo le cadenze del tango.

Dirada la nube e d’imperio s’impone: La forza maestra governa l’agone.

Luciano Marcelli

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Orizzonti immoti, irraggiungibili Brume di lontananze sferraglianti L’orizzonte è sempre sfida Al languire dell’anima.

C.A.

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Immerso nel silenzio Immerso nel silenzio come in un mare tiepido, sento l’onde vibrare come corde di violino e d’arpe in un concerto d’armonie sublimi. Nel silenzio il suono è più dolce come nel vuoto brillano i colori più belli. Naufrago resto in questo mare dall’onde carezzevoli e non curo di cercare la sponda, da che parte essa sia non mi chiedo; dell’onde seguo il mormorio, fatuo mi sento e mi crogiolo in questo incantamento.

Santi Molino 21


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Martina Buzio è nata a

Firenze

sotto

il

nel

1964

segno

del

privata. Nei primi anni 2000 scopre nella fotografia uno

Sagittario. Studia

straordinario

letteratura

Angloamericana

espressivo,

prima

strumento che

decide

di approfondire frequen-

a Firenze poi a Ber-

tando

keley

Fondazione Marangoni di

si

dove

nel

avvicina

1986

all’arte

corsi

presso

la

Firenze.

frequentando un corso

Dal

di pittura a olio.

2011

propri

condivide

lavori

con

i il

L’amore e la sincera

pubblico partecipando a

passione

numerose

per

l’arte

la spingere a coltiformazione

Nel giugno 2012 la sua

arti-

prima personale in occa-

stica, che non l’abbandona

mai,

in

Italia.

vare e accrescere la sua

collettive

sione della manifestazo-

neanche

ne che si svolge a Reg-

in particolari momen-

gio

ti di difficile vita

Emilia

“Fotografia

Europea 2012”.

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Progetto grafico Martina Buzio

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