Allestimento Tour Santana_MartinaCarlino

Page 1

Martina Carlino Management degli Eventi IED Roma

Tecniche di produzione: l’allestimento


Santana Band rock-blues che incorpora nelle proprie melodie anche elementi di musica latina. Erroneamente si riconduce il nome soltanto a Carlos Santana, chitarrista che all’età di diciannove anni entra a far parte del complesso “I Santana”. Dalla formazione ad oggi sono avvenute continue variazioni nei componenti, ma questo ha portato alla chitarra di Carlos l’acquisizione di un ruolo sempre più rilevante (pur non rispecchiando inizialmente la figura di leader) e la rispettiva riduzione del nome della band esclusivamente a “Santana”; lo stesso che a causa delle crisi nel gruppo, portava parallelamente avanti una carriera da solista, incidendo diversi brani con artisti di alto rilievo quali Bobby Martin, Rob Thomas, Eric Clapton, Michael Jackson, Tina Turner, Shakira… I componenti attuali sono: alla chitarra Carlos accompagnato da Thommy Anthony, alle voci Carlos, Tony Lindsay e Andy Vargas, alla tastiera Dave K.Mathews, ai bassi Chris Schwegler e Benny Rietveld, alla batteria Dennis Chambers, alla tromba Bill Ortiz, al trombone Jeff Cressman e alle percussioni Karl Perazzo con timbales e bongos e Raul Rekow con le congas. Carlos (1947) è un chitarrista messicano autodidatta, nato da famiglia di musicisti, che giovanissimo si sposta negli Stati Uniti per seguire la sua passione dove formerà la band a cui dona esclusive caratteristiche latine probabilmente provenienti sia dalle sue origini, che dall’influenza delle esibizioni svolte con i suonatori di conga presso l’Aquatic park di San Francisco, dove spesso i componenti si ritrovavano a suonare. Apprezzati da esperti nel settore, iniziano a produrre il primo album nel 1966 non riscuotendo successi. L’esordio riescono ad ottenerlo al festival di Woodstock nel 1969, rassegna che funge a loro come vero e proprio loro trampolino di lancio, aumentando sproporzionatamente la loro popolarità.

Pag.

2

Tra le ultime apparizioni in Italia ricordiamo quelle del luglio 2011 all’Arena Santa Giuliana a Perugia in occasione del “Umbria Jazz” e per le due tappe del “Santana Guitar Heaven Tour ” all’Arena delle vittorie a Bari e presso il Teatro Antico di Taormina. Attualmente sono in tour per il “Greatest Hits Live - Yesterday, Today & Tomorrow” a Las Vegas e in Australia dove resteranno fino a giugno 2013.

Martina Carlino


Musica Santana sostiene che le note possano scendere più in profondità di un bisturi diventando una cosa sola con l’individuo. Il ritmo entra nelle persone come il vento in un campo di grano, dove le spighe cominciano a danzare. Il gruppo sceglie quindi di concentrarsi sulla particolarità delle melodie che accompagna per lo più con testi d’amore. Il loro dono proviene da un’altra dimensione; Carlos ha sempre dichiarato di dedicare molto tempo alla meditazione, attraverso la quale riesce ad entrare in comunicazione con gli angeli, suoi spiriti guida. Questa credenza, che ha inclinazioni esoteriche, descrive Dio come una fonte di energia che ci fornisce il potere di modificare la storia, ciò è riservato a chi sa guardarsi dentro e scoprire la verità più nascosta. L’esoterismo nasce dalle numerose tensioni e angosce originatesi durante gli anni Sessanta negli Stati Uniti che la cultura americana non riusciva a placare. Il bisogno di scoprire la realtà mediante una conoscenza che trascende la religione porta a credere che Dio e Satana possono essere la stessa cosa, entrambi appartengono ad un mondo sovrannaturale ma sono anche opposti. Una fusione di sacro e profano, uomo e divino. Spiritualità è sensualità, eccitazione e inebriazione che una forza superiore domina in noi. Proprio durante l’esibizione a Woodstock, Carlos vede la sua chitarra trasformarsi in un serpente che gli permette di suonare divinamente. Il serpente è sempre stato simbolo di grande rilievo in tutte le civiltà. Simbolo di vita e morte: egli stesso produce un veleno con il quale si effettuano delle cure, ma un suo morso potrebbe essere letale.

Comunicazione Lo stile rock latino, energico ma al tempo stesso sensuale, ci dice già molto sull’approccio della band. La stessa immagine personale di Carlos rispecchia ciò: uomo dal forte impatto e dai tratti selvaggi (pelle olivastra, baffi e capelli medio-lunghi un po’ trascurati) che opera però con movimenti dolci e passionali. Carlos veste t-shirt colorate con giacche eleganti o indossa classici cappelli con camice dai forti sbalzi cromatici, gli altri componenti hanno sempre costumi molto variopinti o se indossano tinte unite sono differenti tra di loro. Andiamo ad analizzare le copertine dei loro album: i colori usati sono molto accesi solitamente complementari, la grafica astratta riprende immagini esoteriche che rimandano a spiriti ultraterreni o a momenti di meditazione. Sembra quasi di essere immersi in un caleidoscopio.

Pag.

Particolare scenografia invece, unica in tutta la sua tournee europea venne allestita a Taormina. Come sfondo non si poteva che lasciare lo splendido panorama del Golfo di Naxos e dell’Etna e per risaltare le antiche pietre del Teatro greco romano vennero creati raffinati scambi di blu ilight (New York designer), fu così che Carlos lasciò senza fiato l’Italia in un elegantissimo abito bianco.

3

Gli allestimenti nei concerti sono prevalentemente di sfondo scuro (classico/elegante). Nessuna scenografia particolare con grafiche o simboli, ma piuttosto numerosi giochi di luci gialle rosse e verdi che rimandano all’esotico, al selvaggio, essere autentico primordiale.

Martina Carlino


La complementarità Il contrasto che unifica

Gli opposti sono elementi apparentemente inconciliabili tra i quali però è situato un flusso di energia che li unifica. A volte, il privilegiare un polo a discapito di un altro può essere una necessità, ma l’equilibrio e l’armonia la si ottiene esclusivamente utilizzandoli entrambi nelle giusti dosi. I colori complementari sono gli opposti di ogni tinta sul cerchio cromatico ed hanno la caratteristica di esaltare e rafforzare a vicenda la propria luminosità. Tutto ciò che può integrarsi ma riesce anche a contrastarsi è definito complementare. Il rock tira fuori la grinta che in assenza di un suono più dolce rischia di trasformarsi in ira e terrorizzare. Così la nota latina più delicata e suadente rischia di perdersi e stancare, se non retta da una base più potente. Santana è un gruppo che è riuscito a creare il mix ideale di energia.

Pag.

4

La radice esoterica con la quale viene posta attenzione sulla conoscenza interna di un mondo superiore alla realtà, alla quale si ispirano, si basa anch’essa sul principio di complementarità: lo spirito tende ad elevarsi, ma qualcosa deve ancorarlo alla terra altrimenti si disperderebbe e per non rischiare di farlo sprofondare, deve poter essere sollevato dal cielo.

Martina Carlino


Allestimento

l nostro occhio percepisce solo una piccola parte delle onde luminose esistenti in natura. La luce che vediamo è composta dai sette colori dello spettro solare. Facendo passare un raggio di luce attraverso un prisma di cristallo, il raggio si scompone nei sette colori dello spettro solare, a dimostrazione che il bianco ne è la somma. L’oggetto quindi che riflette tutte le onde luminose appare bianco. La scelta nel nostro spettacolo sarà quella di partire da un caleidoscopio ricco di differenti sfumature di culture, di energie e dell’intera carriera di Carlos, per arrivare a purificare tutto ciò, lasciando l’essenziale che porti agli spettatori dentro di se direttamente in contatto con il mondo ultraterreno a cui Carlos si ispira. Si parte da una tavola cromatografica ricca di ogni sfumatura per scendere nel profondo della luce dove il contrasto tra colore e non-colore non fa che completarsi, risfociando nel pubblico che ha infinite sfumature tornando al concetto di etnicità, cultura e le differenti percezioni dalle quali siamo partiti. Tutto ciò sarà sostenuto dal simbolo per eccellenza che accompagna Carlos fin dal suo esordio: il serpente, simbolo del contrasto che non stona, bensì rende la sua stessa struttura più completa, dandone un senso. Andando a descrivere il palco nel dettaglio possiamo trovare nella parte verticale appunto il serpente che rivolge la bocca al pubblico, curandolo e avvelenandolo allo stesso tempo. La struttura sinuosa del serpente che regge il nostro palco sarà interamente costituita da luci che si accenderanno o multicolori o bianche. La parte orizzontale del palco verrà a destra modulata secondo il corpo del serpente che termina con la coda tra il pubblico, pedana sulla quale Carlos potrà sfoggiare i suoi assoli. Mentre la parte sinistra del palco sarà regolare e sullo sfondo verranno posizionate altre due piattaforme rialzate sulle quali saranno presenti le percussioni e i ballerini che accompagneranno il concerto. Entrambi alle loro spalle avranno una proiezione su un telo bianco che li ingigantisce potandoli a raggiungere il cielo e creando complementarità con tutto il contrasto colorato dello sfondo.

Pag.

5

Sul palco saranno posizionati centralmente gli altri componenti della band e i cantanti che accompagneranno Carlos durante il concerto. Mentre la parte destra sulla quale si muoverà il chitarrista ,davanti alle sue amate percussioni, sarà rappresentata con il cranio umano, dal quale si sviscera il serpente che va a costituirne la colonna vertebrale, nuovamente a supporto di tutta la struttura e la carriera della Band che ha origini proprio dalla famosa immagine di trasformazione della chitarra in un serpente feroce.

Martina Carlino


6 Pag. Martina Carlino


7 Pag. Martina Carlino


8 Pag. Martina Carlino


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.