BRIEF Martina Carlino Roma, 14/10/2011
Background Nata il 13 ottobre del 1991 a Tortona, cittadina in provincia di Alessandria, dove ho sempre vissuto fino al 2010, anno del mio trasferimento a Roma. Ho frequentato il liceo scientifico-tecnologico dove ho appreso principalmente competenze informatiche. Ho trascorso un mese all’estero presso famiglia americana per migliorare l’utilizzo della lingua inglese. Ho lavorato in un laboratorio di scenografia preparando allestimenti per alcuni spettacoli. Attualmente studio comunicazione presso l'Istituto Europeo di Design puntando alla creazione di eventi. Da bambina ho gareggiato nella ginnastica artistica e successivamente nuotato per altrettanti anni, da poco ho voluto unire queste due discipline iscrivendomi a un corso di tuffi olimpionici.
Target Direzione comunicazione all’interno di comitati sportivi di discipline olimpioniche o in alternativa grandi imprese con reparti di comunicazione
Obiettivi Addentrarmi più a fondo nel mondo degli eventi, non partecipare più solo come pubblico Acquisire tecnica per poter gareggiare nei tuffi olimpionici Uso della lingua inglese al livello della lingua madre
Percezione competitor Competitor diretti: responsabili settore comunicazione Competitor indiretti: altleti e sportivi
Sintesi e stile progetto Avendo viaggiato spesso ho acquisito una maggior curiosità verso altre culture; mi piace osservare come le persone si muovono, comunicano e vivono; mi piace confrontarmi con loro perché mi permette di conoscere nuove cose e guardarne altre da un diverso punto di vista. Ho sempre avuto interesse per il contatto con la gente e dopo aver partecipato ad alcuni spettacoli teatrali e aver “sbirciato” questo mondo attraverso la porta di un laboratorio di scenografia, ho deciso che non sarei rimasta a guardare, ma che avrei potuto organizzare in prima persona tanti altri spettacoli nei quali il protagonista, invece che l’attore, potesse proprio essere il pubblico stesso. Sono interessata all’ambito dello sport perché in quanto sportiva, ritengo sia poco frequentato, se non principalmente in età adolescenziale e poi abbandonato; lo ritengo un contesto che possa rispecchiarmi in quanto dinamico e coinvolgente.
Tono comunicazione -
Sono solita indossare abiti comodi, ma in occasioni importanti mi vesto elegante Cerco di apparire il più semplice possibile, solitamente non indosso accessori e cerco di ridurre il trucco all’essenziale, profumi fruttati non troppo dolci o forti Biglietti da visita Indirizzo di posta elettronica carlino.martina@gmail.com Account facebook http://www.facebook.com/carlino.martina Sito web http://www.martinacarlino.com non aggiornato di recente Account twitter e linkedin non aggiornati
Parole chiave Semplicità, dinamicità, coinvolgimento, positività, affidabilità
Punti essenziali Non bevo caffè Punto a lavorare internamente al reparto comunicazione di un’azienda per seguire nello specifico il suo percorso, non per agenzie alle quali vengono commissionati progetti da differenti clienti
Curiosità’ -
In possesso di ECDL certificate, Language travel certificate di lingua inglese, brevetto di subacquea Ho un’agenda all’interno della quale appunto frasi che sento dire qua e là dalla gente Non amo molto la fotografia ma mi piace creare dei video Mi rilassa la musica soul/reggae e mi piace andare ai concerti o festival ska-punk/rock Mi ritengo una persona cinestetica Se fossi un animale: scimmietta (non sta mai ferma ed è giocherellona) Colore: bianco (purezza, ricerca di perfezione) Forma: freccia (indirizza verso un punto) Stato d’animo: euforia (mi esalto all’avvenimento di qualcosa di nuovo)
Strenght
Weakness
Competenze scenografiche Competenze informatiche Buon uso della lingua inglese Capacità personali di coinvolgimento
Troppa dinamicità sfocia in irrequietezza Apparire troppo semplice si rischia di risultare forse vuoti, senza uno stile
Opportunity
Threats
Sfruttare ambiente sportivo che sto frequentando Sfruttare IED per conoscere più campi in cui poter decidere di inserirmi
Poca focalizzazione su un ambito specifico di interesse
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ANALISI PERSONAL BRAND PREESISTENZA COMUNICATIVA Mission Specializzarmi nel mondo degli eventi, mantenendo però una base di marketing e comunicazione soprattutto riguardo lato strategico. Potrei assumermi responsabilità creative, creando quindi una comunicazione adatta generando l’idea dell’evento per presentarla a una direzione/cliente, oppure di produttore esecutivo, acquisendo responsabilità di coordinamento del team di lavoro e di allestimento.
Attività Attività formativa/professionale
Istituto Europeo di Design Lezioni nell’ambito delle relazioni pubbliche, creazione e attuazione di eventi. Sono presenti differenti corsi ognuno dei quali è strutturato per descrivere un aspetto dello svolgimento dell’evento e come comunicare l’immagine dello stesso e di noi stessi. Questa attività oltre a formarci sulla branca della comunicazione, ci sprona a sviluppare la creatività, lavorando sull’aggregamento di elementi forniti da ogni singolo corso, per una formazione completa.
Simulazione progetti Permette di addentrarci sul campo come professionisti, effettuare ricerche e creare il più possibile una proposta verosimile, possibilmente fattibile che possa venir presa in considerazione da un ente che un domani potrebbe commissionarci un lavoro.
Workshop e lavori di gruppo Aiuta a confrontarsi con competenze ed idee altrui, stimolando il lavoro di gruppo e la crescita personale oltre che professionale, aiuta a tirare fuori il meglio di noi stessi per dimostrare le nostre capacità ad esperti nel settore.
Queste attività mi hanno dato modo di accrescere le mie competenze nell’ambito della comunicazione, conoscere meglio me stessa per poter rapportarmi con altre persone; mi hanno permesso di espormi e poter coinvolgere gli altri, senza paura di giudizi o di poter commettere errori, ma rischiando cimentandomi in tutto, in modo di poter trovare anche la strada che possa essere per me più indicata
Partecipazione sul campo Entrare ad eventi, fiere, partecipare a mostre e conferenze mi aiuta a conoscere il mondo della professione che vorrei intraprendere. Svolgo questa attività lo scopo di unire attività professionale a divertimento per rendere tutto più piacevole siccome è un settore molto coinvolgente; mi piace proprio per lo scambio di opinioni, la costruzione di nuove relazioni. Quando entro in uno di questi ambienti, pur partecipando come pubblico, non faccio a meno di notare come le persone vengono coinvolte, sia attraverso l’allestimento della sala che attraverso la comunicazione che si costruisce in essa e come lo stesso pubblico reagisce; mi piace osservare le espressioni della gente, come riescono a muoversi all’interno di un certo contesto. Mi capita spesso di fare queste osservazioni, anche al cinema per esempio, durante la proiezione del film sono sempre tentata a girarmi per guardare come le persone reagiscono a questo e che tipo di sensazioni provano, stupore, noia, interesse, divertimento.. La causa di questo mio atteggiamento penso possa essere curiosità e voglia di confrontarmi con le persone, permettendomi così di conoscere nuove cose e guardarne altre da un diverso punto di vista.
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Attività sportiva
Tuffi olimpionici Corso tenuto presso società sportiva con utilizzo di tecniche della ginnastica artistica, allenamento prettamente tecnico ma anche mentale mi ha permesso di unire le mie competenze di base della ginnastica artistica con quelle di nuoto.
Durante la mia vita lo sport ha avuto un ruolo importante, ha costruito il mio modo di fare, la mia dinamicità e soprattutto la mia immagine (struttura fisica e modo di vestire). Le attività, però, che ho svolto durante gli anni, non sono state prese professionalmente, ma data la mia debolezza e mancata affermazione, sono state svolte spesso in modo saltuario, facendomi rinunciare così al sogno di poter gareggiare ad alti livelli come sportiva; questo mi ha lasciato una sorta di rimorso e l’eccessiva esaltazione durante partecipazione ad eventi sportivi, data dal forte desiderio di voler prendere parte. Questa attività protrebbe essermi utile per conoscere l’ambiente nel quale vorrei lavorare per poter costruire strategie di comunicazione; potrebbe crarmi nuovi contatti con i responsabili e capire meglio come si muove un associazione del genere e come è strutturata. Durante questo percorso però, mi sto domandando, se voler lavorare presso comitati sportivi non sia per colmare questo “vuoto” della mancata realizzazione del mio sogno, e se ciò non diventi angosciante, per il fatto che non sia riuscita a portare a termine un mio obiettivo, cercanquo quindi di arrivarci tramite un'altra professione, raggirandolo.
Attività personale
Domicilio e persona Pulire casa, lavare, stirare, fare spesa, pagamento affitto, cura della persona etc.
Mi hanno permesso di organizzare meglio la mia vita personale, rendendomi più indipendente e responsabile, mi ostacolano però nella condivisione con gli altri, essendo padrona e responsabile della gestione di tutti i miei spazi e riuscendo difficilmente a cederli.
Riflessioni Passo diverso tempo durante la giornata a riflettere sulla mia vita, su quello che mi è successo, su cosa sarebbe avvenuto se le cose fossero andate diversamente e su quello che potrebbe ancora accadermi. Mi fermo proprio, seduta da qualche parte a pensare, alla mia persona, agli altri e alle situazioni che vivo.
Lo faccio sempre più spesso da quando un episodio un po’ particolare si è verificato durante la mia infanzia. Alle elementari ero molto amica con una bambina, stavamo sempre insieme e quando davanti agli altri compagni io facevo una battuta erano in pochi ad ascoltarmi e ridere, alle sue invece tutti si divertivano; così un giorno le chiesi come faceva ad essere così simpatica e lei mi spiegò che ogni volta che qualcuno le diceva qualcosa e lei non saperva rispondere, rientrando a casa ci pensava, sforzandosi di trovare una frase ironica adatta da poter riutilizzare alla possibile futura e simile affermazione. È un po’ quello che mi sono abituata a fare ponendomi soluzioni mentali per situazioni che magari ho anche già risolto, cercando sempre di migliorarle. Questo mi porta ad essere sempre più consapevole delle mie azioni, anche se qualche volta analizzandole mi rendo conto di aver commesso quella sbagliata; ma ciò diventa comunque costruttivo per l’attuazione di scelte future.
Vestiario Il tempo che impiego nella scelta degli abiti da comprare e successivamente quello che impego per scegliere cosa indossare dipende dalle mie capacità analitiche.
Quando noto qualcosa che mi piace penso sempre a cosa potrei abbinarlo e in che occasione potrei metterlo, prima di acquistarlo; succede la stessa cosa quando sono a casa e devo prepararmi per uscire: penso a quello
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che voglio comunicare in quella occasione e cerco un modo adatto per esprimerlo attraverso l’acconciatura, il trucco, la scelta del profumo e degli abiti. Aumenta il tempo per tutto ciò quando ho occasioni importanti che mi fanno emergere, altrimenti sono piuttosto veloce a vestirmi e ripetitiva nell’indossare vestiti che già avevo abbinato tra loro. Questa attività mi porta via parecchio tempo, forse anche troppo, ma mi è comunque utile per costruire una immagine per chi non mi conosce che possa rispecchiare al meglio la mia personalità.
Attività di svago
Uscite con gli amici Frequentare posti differenti, divertirmi con persone con la quale ho una certa confidenza e conoscere gente nuova.
Oltre che a svagarmi da tutti i problemi e dagli impegni professionali, avere nuovi scambi di opinioni e consigli mi apre la visione dei punti di vista. Passo molto tempo con gli amici, che qua a Roma, non avendo famiglia sono diventati i miei punti di riferimento, anche se spesso mi lascio trascinare, avendo difficoltà a dire di no a persone con le quali ho un rapporto effettivo, rischio di dedicare a loro del tempo, portandone via per me stessa e per alcuni dei miei impegni
Lettura,visione, ascolto Leggere un libro, visionare film o filmati e ascoltare la musica oltre che a rilassarmi e a passare dei momenti in tranquillità al parco o a casa senza che nessuno possa disturbarmi, mi permette di conoscere il mondo in cui vivo.
La comunicazione agisce sotto differenti campi, e non amando guardare la televisione, ritengo siano queste le attività che possano darmi una visione abbastanza ampia della sua azione. La scelta di occuparmi di una piuttosto che dell’altra, dipende dai miei impegni e dal mio stato d’animo; mi piace molto leggere, ma sono spesso pigra e se consapevole di avere a disposizione poco tempo, rischio di rinunciarci preferendo ascoltare della musica intanto che svolga altre attività o guardando un film che riesce a catturare maggiormente la mia attenzione.
Attività di informazione
E-mail Controllo di nuovi messaggi e mantenimento dei contatti con persone con le quali ho collaborato o che con tutt’ora ho a che fare.
Spesso quest’attività mi innervosisce perché aspetto risposte che non arrivano, o ricevo comunicazioni tutte allo stesso tempo che mi confondono, aumentando in me l’ansia e comportando una disorganizzazione sia mentale che delle mie attività.
Web L’aggiornamento sito e social networks mi è utile per poter avere sempre visibilità, farmi conoscere e mantenere contatti con persone più distanti. La lettura sulle testate giornalistiche più importante mi tiene informata su quello che accade nel mondo.
La ritengo un’attività molto interessante, che mi porta alla conoscenza di nuovi fatti con rapidità e mi tiene aggiornata sui fatti più rilevanti e tiene aggiornate anche sui miei fatti personali, le persone che mi seguono. Un aspetto negativo è che mi porta via molto tempo: da un’informazione, ne viene scaturita un’altra, e da questa ancora un’altra, non riscendo il più delle volte a trovare un punto di conclusione perdendomi tra un flusso di informazioni dal quale mi sento travolta, mi fanno perdere la pazienza e terminare le mie ricerche prima del tempo.
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Competenze Riconosco di avere scarse competenze in uno specifico settore, e ciò mi porta purtroppo a non avere preferenze nella scelta del campo in cui agire, all’interno del quale non avrei le competenze adatte per potermi muovere. Le principali competenze che ho acquisito recentemente riguardano il marketing e la comunicazione, in specifico lo strumento strategico dell’evento, la sua produzione con relativa gestione della crisi. Meno approfondite, sono competenze in comunicazione interpersonale e basi pnl accennate all’interno di alcuni incontri con professionisti nel settore e approfondite da letture personali. Buone sono quelle riguardanti l’informatica acquisita durante liceo scientifico-tecnologico nel quale utilizzavamo linguaggio di programmazione e studi sull’ultilizzo dei programmi office, conseguendo anche test ECDL. Competenze artistico-teatrali le ho acquisite tecnnicamente da lezioni di disegno sia tecnico che artistico presso scuola media e superiore, da una passione verso il mondo del teatro, che mi ha portata a partecipare ad alcune rappresentazioni e all’organizzazione di una di queste e dall’allestimento pratico di scenografie svolto durante stage presso laboratorio. Competenze sportive, le ho acquisite dal sogno di poter gareggiare, fin da quando ero bambina dalle discipline della ginnastica artistica, del nuoto (competenze più elevate), della subacqua acquisite sia praticamente che da studi di fisica per conseguire brevetto e attualmente basi competenze nell’attività di tuffi olimpionici
Capacità Creatività data dalla curiosità, osservazione, riflessioni e ricerca di miglioramenti. Armonia di gruppo credo sia stata la musica ad aiutarmi parecchio in questo, quando suonavo la chitarra e facevamo dei saggi, all’interno del quale ognuno doveva ascoltare l’altro per poter svolgere il suo pezzo. Coinvolgimento acquisito da volontariato, assistenza sia morale che fisica di persone malate. Adattamento dovuto ai diversi viaggi, conoscenza di luoghi totalmente opposti e culture differenti, doversi rimboccare le maniche e cavarsela da soli. Orientamento dovuto sempre dai viaggi e differenti spostamenti, a sapersi arrangiare e voler scoprire nuovi percorsi avendo sempre in mente il punto di partenza. Gestione del cambiamento, improvvisazione dovuta dalla voglia di non fare brutte figure e voler trovare comunque una via di uscita, voglia di stupire , acquisita sicuramente da recite e spettacoli teatrali e da esperienze personali che mi hanno fatta convincere del fatto che a volte sia meglio rischiare che stare a guardare. Autocritica effettuando questa analisi ho imparato anche ad essere in grado di autovalorizzarmi e criticarmi negativamente, mentre prima riuscivo a farlo esclusivamente con ironia.
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Responsabilità
Consegne progetti scolastici, pulizia casa, pagamento affitto conseguiti con puntulità. Ho sempre temuto di poter deludere delle persone, così per far si che queste potessero fidarsi di me, ho sempre cercato di portare a termine nel tempo stabilito i compiti assegnati o presentarmi ad un appuntamento all’ora giusta (anche se effettivamente per rispettare certi tempi, mi incasino a perdo più tempo ad organizzarmi che fare il lavoro che mi è stato assegnato), soprattutto se si tratta di tempi stabiliti con altre persone, per quanto riguarda invece la pulizia della casa o qualsiasi attività rivolta più a me stessa,che se consapevole del fatto che qualcuno dovrà verificarla, sarà ugualmente efficiente, altrimenti meno precisa. Aggiornamento socialnetworks-sito, controllo email e notizie internazionali, conseguiti con meno costanza per la mia mancata pazienza quando accedo al web e comincio a perdermi tra un flusso di informazioni e l’altro che spesso mi portano a fare altre cose (dipende dal fatto che non ho abbastanza determinazione, e come accennato parlando degli amici, mi lascio talvolta trascinare).
Analisi target Il target a cui punto è un reparto di comunicazione di un’azienda o ente per seguire nello specifico il suo percorso, non presso agenzie alle quali vengono commissionati progetti da differenti clienti. Principalmente mi piacerebbe inserirmi all’interno di un comitato sportivo di discipline olimpiche; autorità che regola e gestisce delle attività sportive a livello internazionale o nazionale, promuovendo la diffusione della pratica sportiva e contribuendo economicamente al sostegno delle federazioni sportive. Credo sia frequentato da persone dinamiche e competitive, in quanto a stretto contatto con atleti che creano questo clima e che penso possano rispecchiare la mia personalità ed il mio modo di agire. Ritengo sia un settore all’interno del quale vengano coinvolti principalmente bambini, che intraprendono all’inizio della loro crescita un’attività, che spesso se non raggiunge livelli agonistici, viene abbandonata o sottovalutata, resa saltuaria e portata avanti solo dai professionisti e amatoriali sempre meno esperti o seguiti (probabilmente la penso in questo modo perché essendo capitato a me, mi accorgo sempre più di quanto sia elevato il numero di persone che ha il mio stesso percorso). È un settore, la cui comunicazione è maggiormente rivolta ai giovani e bambini, l’èta in cui il fisico si forma, ma essendo comunque troppo dispersivo come settore data la quantità di discipline differenti, ognuna con differenti target a cui puntare, presenta una svariata quantità di eventi annuali di piccole, medie e grandi dimensioni.
I reparti di comunicazione si occupano dell'immagine di un’organizzazione che ricevono i suoi pubblici: mantengono contatti con giornalisti, televisioni, agenzie di stampa, politici etc. per fornire informazioni rilevanti sull’azienda costruiscono le migliori strategie per comunicare il brand al suo pubblico e programmare attività per aumentarlo si occupano anche dei dipendenti interni in modo che essi si sentano parte integrante dell’organizzazione
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Biografia Nasco il 13 ottobre del 1991 a Tortona, in provincia di Alessandria, cittadina situata nel mezzo del triangolo TorinoMilano-Genova. L’influenza che quindi acquisisco non è come si è soliti pensare prettamente piemontese, ma ligurelombarda. Cresciuta però da genitori con antiche origini calabresi-siciliane; trasferiti fin da piccoli nel nord Italia; madre nata a Crotone e padre nella vecchia Libia italiana. Non acquisisco quindi un senso di natività strettamente piemontese o nordico; a farmi sentire appartenere da tanti luoghi differenti hanno anche contribuito i viaggi che ho effettuato fin da bambina, che mi hanno permesso di scoprire culture molto lontane dalla nostra, ma anche che alla base è l’essere umani che ci rende comunque uguali e ciò mi ha permesso di non classificarmi mai secondo specifiche caratteristiche. Sono sempre stata molto attaccata ai miei genitori, forse anche per il fatto di essere figlia unica, soffrendo spesso di malinconia e gelosia nei loro confronti e non solo, anche nei confronti dei miei oggetti personali, soprattutto da quando è capitato che durante una vacanza ci abbiano derubati, sono diventata molto possessiva. Sempre da bambina ho gareggiato nella ginnastica artistica, e quando mi è stato offerto di passare ad un livello più alto l’ho abbandonata per la paura di inserirmi in un gruppo che non era il mio e tenere un confronto con persone che non conoscevo; questo mi ha portato nella mia vita ad avere sempre un po’ di timore e difficoltà, di sentirmi a disagio nell’inserirmi in un contesto nuovo con la paura di risultare invadente. Sono quindi sempre stata riservata e ho avuto sempre bisogno di “spinte” da parte dei miei genitori nell’effettuare delle scelte. Le recite e gli spettacoli scolastici, in cui dovevi mostrarti al pubblico, mi hanno aiutata molto ad aprirmi. Abbandonata la ginnastica artistica, mi iscrivo a nuoto dove ritrovo lo stesso problema di inserimento, ma che supero più velocemente avendo con la crescita modificato il mio carattere. Scelgo un indirizzo biliguista per le scuole medie, con l’intento di imparare più lingue possibili in futuro per i viaggi che avrei voluto continuare a fare, anche se oggi mi rendo conto di non ricordare nulla della seconda lingua, il francese che non amavo per la pronuncia troppo sofisticata e la loro cultura. In questa scuola mi scontro spesso con l’insegnante di italiano, che non mi riteneva portata per la sua materia e che nonostante io credevo di impegnarmi, non mi sentivo mai premiata, finchè un giorno partecipando ad un concorso con dei bambini sull’ideazione e rappresentazione di una favola, vinco il premio, ottenendo una rivincita sulla mia insegnante. Questo episodio, mi ha insegnato a non abbattermi ma a continuare a dimostrare quello in cui credo; cosa che successivamente ho portato all’esagerazione dovendola moderare, perché rischiavo di voler dimostrare troppo alle persone che in realtà non me lo chiedevano, come per volermi a tutti i costi farmi notare. In questo periodo facevo molto affidamento sulla musica, strumento che mi dava forza e ho iniziato a suonare la chitarra continuando per circa due-tre anni e poi lasciando anche questo. Ho sempre intrapreso nuove attività con entusiasmo e poi abbandonate per la monotonia o nessun raggiungimento di nuovi risultati. In questo periodo della mia vita sembrava quasi che non riuscissi a trovare delle attività adatte per me, avevo provato anche con il basket, pallavolo, ma non mi sentivo soddisfatta, finchè ritornando alle basi di nuoto ho seguito un corso di apnea e subaquea accorgendomi che quello che ricercavo alla fine non era più che altro un attività per me adeguata, ma il clima di persone più o meno simili a me, all’interno del quale potessi sentirmi a mio agio. Durante l’adolescenza frequento una compagnia dove principalmente c’erano ragazzi e ho acquisito più forza, più sicurezza in me stessa e fiducia negli altri. Alcune di queste persone sono state fondamentali nella costruzione della mia persona e della mia determinazione. Ci sono stati episodi di violenza e di uso di droghe all’interno dei luoghi che frequentavo che invece che condurmi sulla “cattiva strada” come chiunque potrebbe pensare, mi hanno permesso di poter essere consapevole delle mie scelte senza dovermi necessariamente farmi coinvolgere. In questa fase della vita sono maturata parecchio e cominciavo, forse anche per il numero limitato di ragazze che frequentavo, avendo quindi meno competizione sotto gli occhi dei ragazzi, a voler stare sempre al centro dell’attenzione. A farmi allontanare da questo contesto sono state delusioni da parte di amici dai quali, oggi mi rendo conto, di aver preteso troppo e soprattutto una storia durata anni con un ragazzo, la cui è stato il motivo principale che mi ha permesso successivamente di allontanarmi dalla mia città. Incerta rispetto il mio futuro, faccio dei test di orientamento che mi consigliano un indirizzo psicologico o sociologico, probabilmente per il fatto che mi è sempre piaciuto cercare di capire le persone per provare ad aiutarle, cercando sempre nuove possibili soluzioni; ma data la mia fissazione per gli aerei, acquisita sicuramente dai lunghi viaggi che ho compiuto, decido di intraprendere un indirizzo aeronautico, ma ciò
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mi viene impedito dai miei genitori, che mi ritengono troppo piccola per uno spostamento; così con la speranza di poter continuare successivamente, mi iscrivo al liceo scientifico-tecnologico che potessse darmi una base. Entro a far parte della squadra femminile di calcetto e partecipo alle corse comprestri, divento rappresentante di classe assumendo un ruolo rilevante nella comunità, esponendomi sempre di più, volendo aver sotto controllo e gestire i problemi rappresentando la classe. Comincio a seguire il calcio a recarmi allo stadio diverse volte, diventando anche un po’ maschiaccio. A farmi cambiare negli anni sono stati soprattutto lo studio, la letteratura e filosofia che mi ha aperto molto la mente. Pirandello mi ha portata a riscoprire il mondo del teatro, che già da bambina avevo sperimentato, permettendomi di frequentare sempre di più ambienti del genere, anche grazie a una zia che abita a Milano; per accedere a certi ambienti è necessaria l’eleganza e quiesto mi ha allontanata dallo stile maschile che stavo acquisendo. Richiedo successivamente di fare uno stage presso un laboratorio di scenografia, dato dalla mia curiosita di comprendere come il mondo del teatro funzionasse dietro. Durante questo stage aiuto realizzare scenografie, andando a fare sopralluoghi e allestendo alcuni dei palcoscenici. A seguito di questa esperienza ho abbandonato l’idea dell’aeronautica e sono andata ad informarmi in accademie ed istituti più artistici e creativi, ho trovato lo IED a Milano nel quale era presente anche un corso di eventi, così mi sono chiesta perché non occuparmi di tutta l’organizzazione di un evento anzi che solo dell’allestimento?
Mi sono presa l’estate per riflettere, intanto ho trascorso un mese in America presso una famiglia per migliorare la lingua inglese e per fare una nuova esperienza, qui ho acquisito una maggiore indipendenza e creatività sia perché dovevo in qualche modo cavarmela con la lingiua, sia perché durante le lezioni che tenevo ci facevano preparare dei progetti e portare a termine certe missioni che ci vedevano cinemntare all’iterno della vita q uaotidiana, spese, commissioni ecc.. Al mio ritorno ero decisa ad iscrivermi a Roma, dove anche qua era presente lo stesso corso IED con l’idea di allontanarmi dalla mia città definitivamente per poter trasferirmi nella città che comunque più amavo d’Italia. Qui ho imparato ad essere indipendente, vivendo da sola e a gestire meglio le mie attività, con più consapevolezza, all’inizio non è stato facile ma mi sto rendendo conto che questa esperienza mi sta facendo crescere moltissimo, permettendomi di conoscere più a fondo me stessa.
Percezioni interne ed esterne Gli altri mi vedono abbastanza energica, infatti non sto mai ferma, sono abbastanza dinamica e ho bisogno di muovermi non sentirmi oppressa, questo però mi può far mostrare frettolosa e superficiale agli occhi degli altri, quando invece per me significa essere efficienti ed avere voglia di fare. Molte volte sono insicura e mi sento in difficoltà, perché temo di non avere qualità abbastanza sviluppate al pari delle persone con cui mi devo relazionare, probabilmente questo dovuto al fatto che quando non ero totalmente al centro dell’attenzione, mi tiravo indietro per paura di entrare in competizione; ma esternamente dicono di vedermi piuttosto determinata, quando io ritengo di non prendere posizione a sufficienza. Probabilmente questo accade perchè tentando di nascondere le mie debolezze metto uno scudo e mi faccio forza. Dovrei modificare questo atteggiamento, perché è bene che gli altri mi vedano sicura di me, ma non quando in realtà io mi sento molto debole, perchè basterebbe svelare questa cosa che crollerei cedendo alla debolezza. Metto spesso alla prova le persone per paura che vogliano imbrogliarmi, risultando però poco fiduciosa e assumendo un atteggiamento scontroso, mi ritengono infatti vendicativa, ciò accade sicuramente a causa di situazioni passate che ho vissuto, nelle quali anzi che lasciar perdere chi aveva tradito la mia fiducia, con l’illusione di poter recuperare il rapporto cercavo ancora un contatto, ma reagivo da orgogliosa, facendo capire a loro che avrebbero dovuto pagare in qualche modo. Non capivo però che in questo modo anzi che recuperare la fiducia, la andavo a perdere ancora di più , rendendo il rapporto ancora meno recuperabile. Sono solitamente precisa e puntuale con gli altri e infatti mi ritengo una persona affidabile anche se caotica e disordinata con me stessa. Le persone che mi conoscono sanno quanto io sia caotica, perché vorrei concludere tutto subito quando in realtà poi mi confondo e rischio di perdere il controllo. Mentre le persone con le quali ho un rapporto
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meno confidenziale sanno che possono fidarsi per il fatto che porto sempre a termine i miei compiti anche se io sono a conoscenza del fatto che per rispettare certi tempi, mi incasino a perdo più tempo ad organizzarmi che effettivamente a fare il lavoro che mi è stato assegnato, ma riesco sempre a presentarlo al momento assegnato. La mia curiosità mi porta ad intraprendere avventure che non so dove possano farmi arrivare, un’altra delle percezioni esterne è infatti l’intraprendenza, che spesso viene vista come fattore positivo, in quanto le persone vedono che ho spirito di iniziativa , che mi piace creare nuovi stimoli, non ricadendo nel banale, ma cercando sempre, ove è possibile, alternative. Alla lunga, però, a me questo stanca per il semplice motivo che la gente si abitua e poi fa fare tutto a me evitandosi ogni tipo di responsabilità, o quando lo fa, sento che agisce in modo differente dal mio, magari con uno stimolo più forzato, proponendo cose banali che mi fanno innervosire per il fatto che presumo di poter riuscire a farlo meglio da sola. Ho un buon orientamento e alta capacità di adattamento, sicuramente acquisita dai viaggi che ho fatto e dai luoghi in cui ho alloggiato.
Percezioni interne Strenght
Weakness
Capacità adattative Dinamicità Solarità
Non prendo posizione a sufficienza Caotica Presuntuosa
Opportunity
Threats
Armonia e coinvolgimento nelle relazioni esterne
Rischio di farmi manipolare e di non essere comprensibile a sufficienza
Percezioni esterne Strenght
Weakness
Determinata Intraprendente
Frettolosa Vendicativa
Opportunity
Threats
Sfruttando la determinazione, divenire più sicura di me stessa e credere maggiormente anche negli altri
Apparire superficiale e che non ho abbastanza fiducia negli altri
Obiettivi percettivi
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Dinamica ma sicura di me (probabilmente invece sono caotica perché sono dinamica ma non ri trovo sicurezza in quello che faccio e quindi sfocia la confusione nell’agire)
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Disponibile (troppo scontrosa perché non voglio fidarmi subito, questa paura nasce dal fatto che invece lo faccio spesso subito, ma non è obbligatorio che io debba a tutti i costi fidarmi delle persone immediatamente, quello si vedrà dopo, devo pero essere gentile all’inizio se no per forza che le persone mi tratteranno male)
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Precisa anche con me stessa (non devo dimostrare agli altri, devo prima organizzare il mio modo di agire .. mi vedo un po’ come un ristorante, quando il piatto arriva al tavolo è perfetto, ma all’interno della cucina c’è il caos, se imparassero a controllare l’organizzazione interna il piatto uscirebbe sicuramente perfetto uguale, ma anche
quelli successivi uscirebbero perfetti, non come accade con me che dopo il primo progetto mi stufo a portarne avanti un altro) -
Non fare tutto da sola (a me piace avere sotto controllo ogni situazione, ma non sono in grado materialmente di poterlo fare, devo occuparmi del mio piccolo e promuovere al meglio il mio lavoro, intraprendente riguardo le mie idee ma senza esagerare nella presunzione e lasciar fare anche agli altri quello che vorrei fare io)
Analisi item comunicazione pregressa Elementi base Immagine social network e sito:
Foto presente nella home del sito web è la stessa immagine dei biglietti da visita, in bianco e nero stile diapositiva che ritrae sei scatti che si susseguono, di mie espressioni differenti che penso siano quelle che più mi identificano. Ho scelto questa immagine perché potesse mettere in mostra la mia dinamicità, non stare mai ferma e poi perche compaiono tutte espressioni solari che vorrei il pubblico percepisse in me. La scelta dei colori è stata fatta per far notare la trasparenza e semplicità, come se non ci fosse nulla da nascondere.
Questa immagine è stata scelta per i profili di socialnetwork e vari account, allo scopo di rendere visibile soprattutto lo sguardo e il ciuffo di capelli, elementi che ritengo entrambi molto rilevanti per la definizione della personalità di una persona, come si mostra (taglio di capelli, colore) e come comunica (attraverso lo sguardo). Sul mezzo web pìù aggiornato, social network che utilizzo di più (facebook), sono presenti differenti immagini del mio profilo che spesso tendo a cambiare sempre con l’intenzione di mostrare differenti aspetti di me; alcune di queste puntano molto al gioco: salto di una corda, espressioni buffe; perché effettivamente sono una persona solare e mi piace giocare su questo facendo sorridere le persone, in modo da creare una sorta di empatia con loro confidandogli quasi questo mio lato, di come sono nella vita di tutti i giorni e lasciando che anche loro possano aprirsi con me. Colore: come potrà essere visibile dalle mie foto e dall’utilizzo dei colori nei miei documenti, stampati, biglietti da visita , presentazioni ecc.. quelli che più preferisco sono i colori pastello, tenui non troppo invasivi e solitamente tendo a preferire il bianco e il blu. Il bianco simboleggia la ricerca di perfezione e penso sia coerente con le mie credenze di esistenza di una dimensione in cui poterla raggiungere. Il blu mi piace perché abbinato al bianco credo possa essere quello che crea una migliore unione, perché è di una tonalità accesa, ma non troppo scura e quindi non l’assoluto opposto del bianco. Font: nella scrittura utilizzo caratteri standard, facilmente leggibili di media grandezza.
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Per i miei biglietti da visita ho utilizzato il Century gothic che lo ritengo comunque semplice ma anche differente dai soliti caretteri standard in quanto più tondeggiante, con la caratteristica che per la creazione di una singola lettera, vengono tracciate le linee essenziali, per far si che esso possa essere riconoscibile e anche per il fatto che sono una persona dinamica, in continuo movimento, che ha bisogno di occupare superficie, come questo carattere che si estende su un area più ampia. Solitamente pongo l'interlinea alla fine di ogni cambio di concetto o discorso e due interlinee invece per segnalare il cambio di paragrafo per separare nettamente quello che sto dicendo e cercare di non stancare il lettore alla vista di un blocco intero di parole che si susseguono. Relazione elementi: intento di comunicare chiarezza, semplicità e trasparenza
Modulistica Biglietto da visita: colore sfondo bianco, immagine in alto a destra di scatti che si susseguono (prima cosa che voglio far notare: chi sono) ; seguita dal nome in blu e professione che riprende stessi colori dell'immagine per costruire coerenza (secondo punto: cosa faccio), contatti in blu in basso a sinistra. Il font usato é il century gothic, semplice ma anche differente dai soliti caretteri standard in quanto più tondeggiante, con la caratteristica che per la creazione di una singola lettera, vengono tracciate le linee essenziali, per far si che esso possa essere riconoscibile e anche per il fatto che sono una persona dinamica, in continuo movimento, che ha bisogno di occupare superficie, come questo carattere che si estende su un area più ampia.
Biglietti auguri o carta da lettere: cartoncino liscio bianco o colorato e busta non necessariamente dello stesso colore, ma senza cornicette o ricami vari sempre mantenedo una certa semplicità e svagandomi solo giocando con l’utilizzo di differenti colori, per non dare un senso di troppa rigidezza e formalità Email: oggetto esplicativo, brevi saluti e presentazione con l’intento di arrivare subito allo scopo del messaggio, frase di cortesia per essere gentili e firma con nome e cognome nella conclusione con numero di telefono ed indirizzo email, contatti essenziali per poter essere visionati immediatamente, senza inutile blocco di indirizzi o altri account Ppt: caratteri e colori utilizzati standard, diapositive con foto (molto vivaci e colorate) reali esplicative e pochi concetti scritti con intento di sviluppare creatività nel destinatario del messaggio rendendolo partecipe alla costruzione del mio concetto non annoiandolo con lunghe definizioni scritte
Marcature Abbigliamento: di oggetti personalizzati che indosso ho uno zaino sul quale compaiono scritte di posti in cui sono stata (come se lo zaino mi avesse accompagnata in tutti questi posti) e piccoli disegni e poi la maglietta della squadra di calcetto personalizzata con il mio soprannome e numero preferito; sono oggetti che utilizzo soltando durante gli allenamenti sportivi o per spostamenti ed uscite informali essendo comunque un abbigliamento poco opportuno da indossare in certi ambienti Stanza: le mie pareti hanno alcuni disegni e pitture realizzate da me, foto di amici e scritte; sono presenti anche oggetti che ho costruito partendo da elementi trovati per strada o in natura (sassi, cartoni, matite) per ricreare
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qualcosa di funzionale come arredamento. Tutto questo oltre che il continuo rielaborare e cambiare punto di vista, mi amplia la visione totale delle altre cose, mi da la sensazione di aver creato il mio luogo attraverso le mie capacità e di sentirmi soddisfatta di abitare in un ambiente al quale anche io ho contribuito alla creazione dello stesso
Comunicazione
Verbale: il linguaggio che utilizzo non é elaborato, parole elementari. Tono della voce medio/alto. Risulta troppo veloce e frenetico, troppi concetti vengono espressi insieme, risultando a volte confuso così da non poter esprimere quello che realmente volevo Non verbale: intento di dar disponibilità: cerco di mostrare principalmente il lato positivo delle cose, cerco spesso di essere ironica per fare bella impressione e di assumere un ruolo rilevante nella conversazione. I miei gesti più che descrittivi tendono a voler fare avvicinare chi mi ascolta. La mia camminata è veloce e determinata (sembra che sia di fretta e stia sempre andando da qualche parte anche quando in realtà passeggio nel tempo libero) Sono solita indossare abiti comodi, indosso volentieri tute, felpe, t-shirt e jeans; ma mi piace in occasioni importanti vertirmi elegante con vestiti e tacchi. Negativo è il fatto che vado da un estremo all’altro portando magari le persone a non aver ben chiara la mia immagine e il mio stile. Sostanzialmente cerco di apparire il più semplice possibile, non indossando molti accessori e cercando di ridurre il trucco all’essenziale, con profumi fruttati non troppo dolci o forti. Mangio in maniera troppo rapida non gustando bene i sapori, amo qualsiasi tipo di sapore (tranne il caffè), ma anche qui è presente un controsenso, non li gusto a sufficienza, perché ho il desiderio di volerli assaggiare tutti e penso che facendo più veloce ne potrò provare di più.
Online Sito web: ancora incompleto ma strutturato in Formazione (quali studi sto facendo), Made in (cosa ho realizzato prima), Autoritratto (chi sono) e Contatti. Social network: FB mostra l'istruzione, il lavoro e le attività che ho svolto, i luoghi che ho visitato, la musica, programmi tv e film che mi piacciono, non compaiono informazioni sulla vita privata e le foto visibili mi ritraggono in momenti di vita quotidiana; del mio profilo sono pubbliche le info e foto del profilo e premetto agli amici di poter pubblicare sulla mia bacheca. Sugli altri social network, collegati con facebook, emergono pensieri personali, sociali e preferenze artistiche e musicali
Offline: comunico anche con i regali che faccio alle persone, cerco di trovare non necessariamente oggetti originali, ma spesso considero come regalo anche una sorpresa che colpisca più che altro emotivamente la persona interessata. Tenedo conto delle loro preferenze, ma adattandole anche alle mie, non mi piace regalare un oggetto solo perché so che quella persona lo vorrebbe, se è un regalo fatto da me, deve avere anche caratteristiche che io apprezzo: un misto tra i miei ed i guisti del ricevente. Mi è capitato anche di montare video con spezzoni di film, altri video o foto che possano ricordare un vissuto insieme con altre persone o semplicemente per comunicare un messaggio. Preferisco questi alle foto, perché ritengo che non immortalino un momento, ma possano rifarlo vivere facendo riprovare determitate sensazioni
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Libri: non amo particolarmente storie di amore strappalacrime, gialli o di guerra e politica. Mi piacciono libri di avventura e m appasionano quelli che tirano in ballo la filosofia e il modo di vivere delle persone, l’osservazione delle stesse e dei loro comportamenti attraverso esempi pratici o applicati ad una storia, non quindi libri classici letterari con linguaggio aulico e di settore. Il linguaggio per stimolarmi deve essere ironico e coinvolgere il lettore, rendendolo interno alla storia stessa. Quando scelgo un libro la prima cosa che noto è l’odore e la morbidezza delle pagine, questo influisce molto nella mia scelta.
Musica: Mi rilassa la musica soul/reggae che ascolto durante un viaggio o un momento di pausa e riposo, la soul insieme alla glitch però più leggera che si avvicina a un genere minimal creato con suoni estremamente con apparecchi informatici ed elettronici, mi piace tenerla sottofondo durante una ricerca di informazioni o creazione di progetti perché mi stimola dandomi quasi un ritmo. Ma la musica che più amo cantare a squarciagola è quella ska-punk/rock, che posso trovare all’interno di festival o concerti. Comunque da come si può capire ascolto differenti generli musicali, perché ognuno di questi mi stimola in qualcosa, mi rilassa o mi da carica a seconda del mio stato d’animo e della situazione in cui mi trovo. Progetti: ho creato una scenografia teatrale utilizzando tecniche di prospettiva e pittura acquisite durante scuola media e superiore; ho realizzato durante un workshop con un team di lavoro una struttura con cartoni e tecniche di decoro street art (stencil e bombolette); presantazioni ppt e video per progetti di comunicazione, ho scritto un copione per rave teatrale; scatto foto di luoghi in cui vivo un emozione o momento particolare come a ricordo che lì è avvenuto qualcosa; appunto sull’agenda frasi di persone note o gente che incotro per strada, che condivido o e che mi colpiscono per i differenti punti di vista
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Gestione processi Organizzazione attività
Attività personali
Base
256 Tempo libero
428
114 Analitiche 58 Professione
Film, 168 musica, 14 libro
Dormire
Mangiare 54 /cucinare
bagno
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Pulizia casa
14
Attività professionali
142 Sport
20 Informazione
82
12 Internet
80
Riflessioni
28 Lezioni
80
Shopping
6
Studio
52
Partecipaz. Conferenze/ 24 visite musei
8
Uscite con gli 100 Vestirsi amici e famiglia
244
Allenamento
Spostamento 8
Controllo/invio email
Spostamento 2 Spesa
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A seguito di questa suddivisione mi rendo conto principalmente di due aspetti: -
ritengo un attività professionale lo sport, siccome volevo intraprendere un percorso che mi portasse a gareggiare, quando in realtà ci dedico troppo poco tempo, la domanda che quindi mi pongo è se effettivamente ritengo di voler raggiungere quell’obiettivo
-
il tempo libero è quasi pari al tempo che dedico alla professione che vorrei intraprendere, non sarebbe meglio sfruttarne un po’ per dedicarlo ad addentrarmi ancor più nel mondo di questo lavoro?
Sono una persona abbastanza efficiente: rapida a lavarmi, sistemare, pulire casa e mangiare; divento molto più lenta nelle attività nelle quali devo effettuare delle scelte (mio punto debole di sempre) per esempio scegliere qualcosa da comprarmi o decidere come vestirmi per uscire. Devo sicuramente imparare a prendere decisioni più rapidamente e con più sicurezza, non a dire “beh ma va comunque bene uguale; in ogni caso me la posso gestire”. Il numero elevato di ore impiegato per fare delle riflessioni su me stessa e su quello che mi accade penso possa essere dovuto proprio da questo.
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Atmosfera luoghi -
Istituto Europero Design
Essendo un istituto privato, all’interno del quale vengono molto curati i dettagli, con corsi sulle arti visive ed il design, quindi ricco di creativi che rendono la stessa l'atmosfera innovativa e originale; spiccano personaggi esuberanti come gli studenti di moda che rallegrano persino l'ambiente, dandogli uno stile di classe ma al tempo stesso alternativo, insolito dall’usuale; mi piace entrare in questo istituto perché gli arredi sono moderni, i colori stimolanti e le persone che lo vivono coinvolgenti, credo di poter collaborare positivamente al mantenimento di quest'atmosfera in quanto mi sento parecchio a mio agio in un ambiente simile, mi piace conoscere le persone, scambiarci due parole, mi piace fermarmi a studiare nelle aule e partecipare agli eventi interni quali conferenze o aperitivi. -
Abitazione
Vivo in affitto in una casa presso il quartiere di testaccio, molto popolare, che mi ricorda quasi un paesino; al mattino presto già si incontrano per strada anziani con i giornali in mano, signore che accompagnano bambini a scuola e si recano a fare la spesa, amo gli odori e i suoni di questo posto: il fornitore arrivato in ritardo che non riesce a scaricare tutti i pacchi e inveisce contro il proprietario del negozio, i signori che cantano le canzoni della tradizione romana passando vicino al banco che vende cd, i profumi di pesce, frutta e verdura che arrivano dal mercato. Ma una volta rientrata in casa, vivendo da sola, l'atmosfera che vivo rispecchia molto il mio stato d’animo; confusione, fretta, disordine, quando ho molte cose da fare e magari sono ansiosa o stressata; mentre nei giorni più tranquilli c'è serenità, ordine, pulizia. Quando vengono i miei genitori a trovarmi e solitamente accade che si fermino qualche giorno l'atmosfera si destabilizza completamente, non collaboro a volgerla in positivo perché infastidita quasi dall'invadenza con la quale non sono abituata a scontrarmi, trascorrendo la maggior parte del tempo sola in quest’ambiente.
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Ambiente sportivo
La piscina al foro italico è un ambiente ricco di confusione, gente che entra ed esce, rispecchia il movimento dinamico dello sport; gli atleti che la frequentano non voltano lo sguardo altrove, ma cercano comunque una concentrazione interiore che possa permettere loro di dare il meglio. In alcuni momenti la confusione mi destabilizza, ma riesco comunque a star dietro a questi ritmi veloci, che talvolta addirittura t’incentivano a fare di più per il timore di non riuscirci in tempo. Ultimamente non collaboro proprio alla creazione di questo clima perché sto frequentanto saltuariamente a causa dei diversi impegni e della recente messa in discussione del raggiungimento dell’obiettivo che mi ero prefissata.
Strenght -
-
Competenze e capacità adeguate per comunicatore Presanza sul web e buoni strumenti di comunicazione piuttosto coerenti con mia immagine Entusiasmo, voglia di fare
Opportunity -
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Eventi e contatti offerti dallo ied
Weakness -
-
Sicurezza nel prendere decisioni Comunicazione verbale No specializzazione in un determinato settore
Threats -
Tempo perso in attività sportiva?
Definizione obiettivi
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-
Corso in america sulla comunicazione e businnes presso università con relativo stage finale (per quanto riguarda il miglioramento della lingua inglese e la formazione professionale)
-
Modifica informazioni sul web con relativa ristrutturazione del sito (a scopo professionale, x aumentare visibilità, non più personale)
-
Creare uno stile più uniforme nel mio modo di vestire (evitare di passare da un eccesso ad un altro)
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Utilizzare più pazienza sia con le persone, dando modo a loro di potermi dimostrare le loro capacità, sia con me stessa moderando la frenesia e non pretendendo tutto subito
-
Prendere decisioni! Non lasciarle al caso e scegliere la mia preferenza, non farmi sempre andare tutto bene
-
Dedicare più tempo alla partecipazione a eventi quali conferenze e alla cultura, rispetto alle uscite con gli amici (unire l’utile al dilettevole perché no, coinvolgere anch’essi in queste attività)
INDAGINE DI MERCATO Competitors diretti
RESPONSABILE CREATIVO
Figura all’interno della direzione comunicazione che si occupa di generare l’idea del progetto a seguito di una strategia di comunicazione prefissata, dirigendo e monitorando l’intero team che dovrà occuparsi della realizzazione pratica. Se dovessi dare una definizione di creativo per me sarebbe la testa dell’organizzazione: figura che “pensa”, colui che analizza tutte le situazioni per progettare successivamente una soluzione dalla generazione di un’idea.
Competenze Autorevolezza e determinazione nell’assunzione di un ruolo rilevante, perchè principalmente sarà il responsabile creativo, che guiderà gli altri. Multidimensionalità di ruoli avendo una preparazione trasversale che porta alla capacità di poter svolgere differenti compiti in caso di mancanza di altre figure, buona cultura generale e capacità adattative. Comunicazione ottime nozioni necessarie non solo teoriche, ma applicabili al mondo circostante per lo sviluppo del progetto. Organizzazione tecniche per poter gestire un gruppo di lavoro. Linguistica buona dialettica ed espressione, conoscenza della lingua inglese. Informatica ormai nuovo mezzo di comunicazione, conoscenza del web, dei processi e programmi informatici necessari per la presentazione di progetti. Normativa conoscenza delle norme in vigore, della burocrazia da rispettare.
Capacità Creatività, il ruolo del creativo è principalmente quello di creare: inventare o rielaborare qualcosa di già esistente, rendendolo nuovo. Originalità, è necessario emergere per farsi conoscere e ciò dipende molto da come viene comunicata l’immagine o il progetto stesso. Capacità analitiche deve saper analizzare il contesto, frammentandolo in vari settori in modo da trovare microbiettivi che coesistano per il raggiungimento di quello finale, giustificando ogni sua azione e adattandola a ciò che richiede il destinatario del progetto. Capacità di apprendimento, sempre informato sulle nuove innovazioni e avere voglia di scoprire, di imparare, per poter soddisfare nuove aspettative. Capacità di lavorare in gruppo il creativo deve saper coordinare un team in modo che questo possa realizzare le sue idee. Capacità di rapportarsi con gruppi e utenti differenti dovrà rivolgersi a differenti figure, concordando con esse il progetto da mettere in atto. Capacità di motivazione, deve essere in grado di sostenere il suo team, credendo prima di tutto in sé e nel suo progetto. Capacità di parlare in pubblico, è necessario che esponga le sue idee rendendole vincenti agli occhi di tutti.
Responsabilità
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Il responsabile creativo assume il ruolo decisionale, è lui che deve approvare ogni azione e/o modifica venga fatta al progetto dagli altri responsabili dei differenti settori. Viene chiamato a prendere decisioni immediate e a proporre soluzioni alternative in tempo reale.
Si assume la completa responsabilità del progetto a tutti i livelli, morale, penale, amministrativa anche se non è lui ad occuparsene direttamente.
Processi Agisce sullo studio della comunicazione da effettuare, tenendo ben in mente l’obiettivo, il target e gli stakeholders a cui rivolgersi; si occupa dell’ideazione dell’intero progetto ponendo molta attenzione al dettaglio e che tutto venga eseguito come stabilito. Viene assistito da un team che lavora a suo stretto contatto e sotto suo controllo .
Strenght
Weakness
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-
Ruolo rilevante (è lui a dover approvare) Creativo (in grado di costruire una buona comunicazione originale, non copiabile)
-
Opportunity -
Svolge solo attività prettamente concettuali, non pratiche Gestione crisi (dovrà continuamente motivarsi e motivare il team anche in momenti negativi) Avrà differenti limiti (richieste cliente e normative) Dovrà sempre soddisfare le richieste del pubblico/cliente anche quando non le condividerà
Threats
Prende il merito del progetto Più sviluppa idee più avrà creatività e fantasia di generarne delle nuove
-
In caso di insuccesso sarà comunque sempre sua la responsabilità Farsi rubare o copiare idea da altra azienda che la modifica riadattandola
RESPONSABILE MEDIA
Figura all’interno del reparto di comunicazione di un ente o azienda che mantiene i contatti con giornalisti, televisioni, agenzie di stampa, politici etc. per fornire informazioni rilevanti l’organizzazione. Solitamente è il capo ufficio stampa. Se dovessi dare una definizione di responsabile media lo considererei come il volto dell’organizzazione: colui che ci mette la faccia!
Competenze Comunicazione nozioni base necessarie in questo campo non solo teoriche, ma applicabili al mondo che ci circonda. Giornalismo nozioni base necessarie per conoscere il funzionamento del mondo della stampa e come muoversi all’interno di esso. Linguistica ottima dialettica ed espressione, ottima conoscenza della lingua inglese. Normativa conoscenza delle norme in vigore, rispetto privacy etc. Esperienza e fama più tempo si ha svolto questo ruolo, più si conosce come agire ed è facile ottenere contatti.
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Capacità Capacità di rapportarsi con gruppi e utenti differenti dovrà rivolgersi a differenti figure, utilizzando per ognuna di queste un linguaggio adatto alla creazione di più contatti possibili senza che vengano confusi i differenti tipi di comunicazione che dovrà effettuare con essi (cosa è bene dire a chi). Capacità di parlare in pubblico, è necessario una grande capacità di parlare davanti a un pubblico numeroso, senza dar segnali corporeii che possano divenire altro mezzo comunicativo se interpretati negativamente. Capacità di negoziazione, non arrendersi, continuare verso il proprio obbiettivo, tentando di portare il destinatario finale sulla strada nella quale lo si vuole condurre. Capacità di scrittura abilità nel comunicare concetti chiave in poche righe, presentazione articoli, comunicati stampa e varia documentazione. Buona memoria ricordarsi di fatti accaduti, come risolverli se si ripresentano; ricordarsi di ogni accaduto anche personale relativamente alle figure importanti per mantenere contatti. Efficienza abilità di svolgere un compito in maniera soddisfacente e abbastanza rapidamente, per dare spazio allo svolgimento di altri. Elevata visibilità dovrà mostrarsi sempre in pubblico, dovrà sempre essere presente a eventi di un certo tipo e acquisire sempre più contatti, emergendo tra gli altri suoi colleghi.
Responsabilità Il ruolo del capo ufficio stampa è relazionale; è lui che si occupa effettivamente che il progetto venga comunicato all’esterno e recepito in maniera corretta. Si occupa principalmente della gestione di differenti flussi di comunicazione: seleziona e filtra le informazioni dell’organizzazione da rilasciare ai media (canali differentri tra tv, stampa ecc..) e interpreta contemporaneamente i media in funzione delle esigenze dell’organizzazione. Riservatezza e discrezione dovrà sempre avere le orecchie ben aperte, ma la bocca chiusa! Sempre attento a quel che succede intorno a lui ma ponendo molta attenzione, su ciò che può comunicare e ciò che è meglio tralasciare. Creazione di reti esterne deve essere abile a creare sempre più contatti, ma più che in maniera quantitativa, porre attenzione alla qualità, in modo da aumentare la visibilità in ambiti di interesse dell’impresa.
Processi Si informa su tutte le testate di principali rilievo, e su quelle specifiche di interesse. Ogni giorno raccoglie le informazioni riguardanti l’organizzazione, effettuando una rassegna stampa. Organizza conferenze stampa mediando e facendo emergere le notizie più vendibili. Scrive articoli e comunicati stampa da presentare al suo pubblico.
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Strenght
Weakness
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-
Elevato numero di conoscenze Elevato numero di abilità linguistiche e comunicative
Opportunity -
-
Metterci la faccia Se esterno all’organizzazione non ne conosce bene i meccanismi
Threats
Elevata visibilità (data dai contatti che acquisisce) Continue sfide, stimolanti
-
Crisi improvvisa e/o fatto da giustificare non avendo tempo di trovare soluzioni
RESPONSABILE PRODUZIONE
Figura all’interno della direzione comunicazione che acquisisce le responsabilità di coordinamento del team di lavoro per la realizzazione materiale delle idee creative, individuando i fornitori adatti, controllando i costi e le qualità del lavoro. Se dovessi dare una definizione il produttore direi che è il corpo dell’organizzazione: che si muove sempre dietro agli altri, ma che senza di lui il progetto non verrebbe realizzato!
Competenze Autorevolezza e determinazione nell’assunzione di un ruolo rilevante per la gestione di un gruppo di lavoro. Multidimensionalità di ruoli avendo una preparazione trasversale che porta alla capacità di poter svolgere differenti compiti in caso di mancanza di altre figure, buona cultura generale e capacità adattative. Comunicazione nozioni necessarie in questo campo non solo teoriche, ma applicabili al mondo che ci circonda. Organizzazione tecniche per poter gestire un gruppo di lavoro. Informatica ormai nuovo mezzo di comunicazione, conoscenza del web, dei processi e programmi informatici necessari per bilanci e gestione attività. Normativa ed amministrativa conoscenza delle norme in vigore, della burocrazia e della situazione economica da rispettare.
Capacità Capacità analitiche deve saper analizzare il contesto, frammentandolo in vari settori in modo da trovare microbiettivi per ogni componente del gruppo di lavoro, che coesistano per il raggiungimento della realizzazione del progetto. Capacità di lavorare in gruppo il creativo deve saper coordinare un team in modo che questo possa realizzare le sue idee. Capacità di motivazione, deve essere in grado di sostenere il suo team, credendo prima di tutto nel progetto da portare a termine con esso. Capacità di rapportarsi con gruppi e utenti differenti dovrà rivolgersi a differenti figure, concordando con esse le attività che avranno da svolgere. Efficienza abilità di svolgere un compito in maniera soddisfacente e piuttosto rapidamente, per dare spazio allo svolgimento degli altri.
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Puntualità rispettare tutti gli impegni e scadenze, rischio la compromissione di altre attività.
Responsabilità Il produttore assume un ruolo operativo, occupandosi della realizzazione effettiva del progetto.
Le sue responsabilità riguardano il rispetto delle tempistiche, il coordinamento di ogni attività pratica (es: in un evento possono essere allestimento, logistica..), rientrare all’interno del budget, attraverso la diminuzione dei costi ove possibile.
Processi Il produttore opera all’interno di svariate attività, che dipendono dalla necessità del progetto. Contatta i fornitori, valutando i prezzi migliori e il rispetto delle tempistiche. Si occupa dell’allestimento di una possibile location e delle relative figure necessarie a completarlo, si occupa della scelta dei mezzi con il quale poterlo fare. È necessario che utilizzi strumenti (matrici, grafici, check list) utili alla suddivisione delle attività che dovrà gestire con le varie tempistiche, i fornitori a cui rivolgersi e i costi finali.
Strenght
Weakness
-
-
Elevate capacità organizzative
Opportunity -
Arrivare ad organizzare progetti propri sviluppando la creatività e le capacità concettuali ed essere molto più abile nel saper distribuire gli spazi e gestire tutta l’organizzazione
Svolge solo attività prettamente pratiche, non concettuali
Threats -
-
Perdere pazienza e controllo di tutte le attività Non rispettate i tempi Sfororare il budget a disposizione
Competitors indiretti
ATLETA SPORTIVO
Figura che pratica uno sport a livello agonistico e professionale, mettendosi quindi in competizione e gareggiando in una specifica categoria in rappresentanza di una squadra.
Competenze Motorie deve aver acquisito le caratteristiche per un fisico adatto a poter gareggiare Tecniche deve aver acquisito le tecniche adatte alla disciplina in cui si cimenta (tuffi olimpionici: minime competenze nel nuoto, elevata tecnica della ginnastica artistica) Sportive deve sapere come funziona il mondo sportivo: varie categorie, che premi sono previsti, i punteggi, le classifiche etc. Anatomia, medicina, fisioterapia avere minime competenze di conoscenza in alcuni questi settori di come è fatto il corpo umano, di cosa ha bisogno, cosa fare in caso di infortunio etc.
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Fisiche preparazione base della fisica scientifica, come avviene un moto, una forza, da cosa sono causati e quali azioni possono favorirli e/o ostacolarli
Capacità Dipende dal tipo di disciplina sportiva: in quella di tuffi olimpionici è fondamentale l’equilibrio, il coordinamento, la precisione, la capacità talvolta di rischiare senza farsi intimorire, elevata concentrazione, motivazione e costanza. Elemento importante che deve avere l’atleta è la capacità di rialzarsi dopo una sconfitta, non arrendersi e mettercela tutta per conseguire un obiettivo.
Responsabilità Allenamento costante. Mangiare cibo sano e seguire dieta specifica. Se attività sincronizzata, necessario il lavoro di gruppo, e la fiducia, altrimenti l’unica responsabilità la assume l’atleta stesso. Rispetto delle tempistiche di gara. Attività burocratica per tesseramento e gareggiamento.
Processi Un atleta sportivo della categoria olimpica dei tuffi effettua un duro allenamento in palestra per rinforzare i muscoli, lavora inizialmente sull’equilibrio e la coordinazione di tutto il corpo. Esercizi su travi, spalliere, tappeti elastici, trampolini e pedane a secco. L’allenamento in acqua invece parte dall’insegnamento della posizione da fermo, arrivando fino all’insegnamento delle diverse tipologie di tuffo. Si utilizzano trampolini da 1m e 3m, pedane da 3m, 5m, 7m e 10m. Durante le gare l’atleta ha un numero di tuffi da dover eseguire a seconda della categoria in cui si trova, ognuno del quale avrà un punteggio che verrà moltiplicato per il relativo coefficiente di difficoltà, la cui media corrisponderà al posizionamento del tuffatore nella classifica. I giudici tengono conto di differenti elementi durante l’esecuzione di ogni parte del tuffo: la partenza, il volo e l’entrata in acqua. L’altleta quindi deve porre attenzione a tutti i dettagli possibili, che sono veramente troppi per un’azione che dura qualche secondo.
Strenght
Weakness
-
-
Preparazione fisica Preparazione mentale Precisione, attenzione al dettaglio
Opportunity -
Elevata soddisfazione personale Vittorie
-
Alimentazione da seguire Stress gare
Threats -
Squalifiche Possibilità di demoralizzazione Elevata competizione
Comparazione La prima domanda che mi pongo sui miei competitor diretti è: voglio essere testa, volto o corpo? È impossibile, in una grande azienda, nella quale un giorno vorrei lavorare, riuscire ad essere tutti e tre contemporaneamente.
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Trovare una figura che mi rappresenti per me è piuttosto complesso, anche perché mi sono fatta diverse idee delle azioni che esse svolgono, ma non sono a conoscenza di come questi processi si attuino effettivamente sul campo. Analizzandoli trovo alcune caratteristiche in comune: x = possiede /
= da sviluppare
Competenze
Io
Autorevolezza Multidimensionalità dei ruoli Comunicazione Organizzazione Informatica Giornalismo Linguistica Artistiche Normativa Amministrativa
Resp. Creativo
Resp. Media
Resp. Produzione
x x
x
X x
x x x
x
x x x
x x x / / x
x x x
x x
x
x x
Più aspetti in comune con responsabile creativo (4/7) mancanza di (3/7) autorevolezza che si acquiscisce maggiormente anche con l’esperienza che mi manca; multidimensionalità dei ruoli, riesco spesso ad assumere punti di vista differenti ma non sempre mi sento portata ad assumere differenti ruoli anche se mi cimento provando ad adattarmi; mancano totalmente competenze sulle norme, dovrei documentarmi e leggere di più articoli di quotidiani e perché no, della costituzione. Per quanto riguarda il resp. media (4/6) manca un numero inferiore (2/6) di aspetti, tra quelli che ho evidenziato, che coincidono con quelli del creativo ovvero: conoscenza delle norme in atto e di autorevolezza, anche se aggiungerei che le competenze linguistiche e giornalistiche mie sono ad un livello parecchio inferiore rispetto quello che si dovrebbe acquisire. Con il resp. di produzione ho un numero superiore di differenze (4/7) in aggiunta alle già elencate c’è l’amministrativa: gestione di bilanci e varia documentazione, che sarei in grado di preparare ma in modo poco efficace data la mia mancanza di pazienza verso le cose che non amo fare.
Capacità
Io
Resp. Creativo
Resp. Media
Creatività Originalità Analisi Apprendimento Lavoro di gruppo Rapportarsi con gruppi ed utenti differenti Motivazione Parlare in pubblico Coinvolgimento Adattative Buona memoria Scrittura Negoziazione Orientamento Autocritica Visibilità
x /
x x x x x x
x x
x x x x
x x
x
x x x
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/ x
/ x x / / x x
x
Resp. Produzione
x x x
x x
x x x
Efficienza Gestione cambiamento Puntualità
x x /
x x x
x x x
x x x
Creativo in comune (12/15) di cui 5 migliorare. Non possiedo buone capacità di parlare in pubblico, perché mi agito spesso il linguaggio che utilizzo non é elaborato, parole elementari. Tono della voce accompagnato dai gesti risultano troppo veloci e frenetici; troppi concetti vengono espressi insieme, risultando a volte confuso così da non poter esprimere quello che realmente volevo comunicare. Non possiedo abbastanza visibilità, di motivazione di me stessa perché riesco benissimo a farlo con gli altri, invece per me stessa avrei bisogno sempre che qualcuno mi appoggiasse e motivasse me. Media in comune (6/12) di cui 4 da migliorare. Non possiedo in aggiunta capacità di negoziazione, di rapportarmi in modo differente a gruppi differenti, solitamente comunico nel mondo professionale con tutti alla stessa maniera e capacità di analisi, siccome voglio spesso arrivare a concludere rapidamente, sono meno razionale. Produzione in comune (8/9) di cui 3 da migliorare.
Responsabilità Rispetto tempistiche Aggiornamenti continui Diminuzione costi Coordinamento attività Riservatezza e discrezione Creazione reti esterne Gestione flussi comunicazione Prendere decisioni
Io
Resp. Creativo
Resp. Media
/ /
x x
x
x x x
x x
x x x
x
Resp. Produzione
x
x x
x
Le responsabilità che mi mancano sono di creazione reti esterne fondamentali sia nell’ufficio stampa che nella comunicazione data la mia mancanza di contatti, il coordinamento della attività perché il più delle volte mi incasino avendo troppe cose da fare e non riuscendo a trovare un equilibrio in esse e la relativa gestione dei flussi di comunicazione.
Conclusioni Dall’analisi sui competitor diretti risultano maggiori capacità produttive, a seguito quelle creative e piuttosto inferiori sono quelle relative il responsabile media. Le competenze più o meno si equivalgono e quelle che mi mancano accrescerebbero comunque tutti i rispettivi profili. Per quanto riguarda invece le responabilità, solo una di quelle produttive che ho segnalato, 2 delle creative e 3 responsabile media, su un totale di 4-5 responsabilità assegnate, sono comuni a quelle che ho tutt’ora e che sarei in grado di portare a termine. Ritengo che il ruolo che possa attualmente essermi più adatto sia quello del creativo, anche se ammiro il lavoro di ufficio stampa perché credo abbia un alto livello di conoscenze e sia molto più strategico e dia una vasta possibilità di mettersi in gioco, rischiando appunto proprio la faccia, con risultati che se positivi, possono diventare molto più soddisfacenti. Per quanto riguarda il produttore, inizialmente credevo fosse una di quelle attività a dovermi dare più entusiasmo nel voler cimentarsi alla realizzazione del progetto, perché si lavora con qualcosa di concreto, non solo rapporti con le persone e idee concettuali, ma allestimenti, soldi, permessi ecc. Rintengo che si dia da fare più di tutti, ottenendo però meno merito. Lo vedo meno indicato per me, perché essendo una persona abbastanza frettolosa, impazzirei nella gestione di tutte le attività pratiche, dove il controllo è sicuramente più fiscale, perché il risultato sarà maggiormente visibile; ritengo anche che in conclusione, essendo in parte presuntuosa e un po’ egocentrica, che non riuscendo a farmene riconoscere il merito, ne rimarrei demoralizzata e alla riuscita dei progetti successivi mi ci impegnerei sempre meno. Per quanto riguarda invece il competitor indiretto, le uniche competenze in comune che ho, prefissato lo scopo di voler raggiungere l’obiettivo o forse più il sogno che tempo ho desiderato, non sono sufficienti perché ho solo nozioni di fisica(
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apprese dal liceo scientifico-tecnologico e dalla subacquea), conoscenze sul funzionamento delle organizzazioni sportive (per gli ambienti che ho sempre frequentato) e tecniche basi della disciplina della ginnastica artistica, nonostante le elevate competenze nel nuoto, ma rilevanti per la disciplina dei tuffi olimpionici; con bassa preparazione fisica. Le mie capacità invece sono buone, ma non comunque sufficienti, in quanto manco di parecchia costanza, motivazione personale che il più delle volte mi porta ad arrendermi e concentrazione. Riconosco che questi elementi siano fondamentali anche nella professione del comunicatore, ma che in ambito sportivo siano davvero trainanti per tutto il resto. Da questa analisi ne deduco che dovendo già aumentare il tempo da dedicare all’attività professionale (dedotto dalla analisi sulla gestione dei processi e le atmosfere dei luoghi, la cui professionale mi stimolava maggiormente adicendosi alla mia persona), non sarei in grado di integrare gli allenamenti, le competenze e responsabilità, che dovrei assumermi, per dover arrivare a gareggiare. Decido quindi di ignorare questo competitor indiretto, con il quale forse, se lavorerò all’interno di un comitato sportivo, ritroverò, ma vivendone solo il clima che lo stesso crea, essendo più consapevole di come gestirlo, ma per ora focalizzarmi solo sui miei competitor diretti.
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STRATEGIC PLANNING Tabella strategie (allegata in file Excel)
Descrizione strategie Da sito web a blog Il sito che già avevo creato sul web per l’inserimento di informazioni, facilitando così la mia reperibilità, è stato da me valutato come troppo “statico”. La scelta di creare qualcosa che possa svilupparsi nel tempo, arricchendosi di contenuti e mostrando non solo le mie capacità e competenze descritte, ma dandone prova attraverso pubblicazioni di post su argomenti di mio interesse: mondo della comunicazione e alla creatività utilizzata in essa, volendo evidenziare prima di tutto la mia caratteristica principale di prodotto: direttore creativo. Decido di impostare come header con la stessa immagine, caratteri e colori descritti nell’analisi e presenti nel biglietto da visita, in modo da rendere subito riconoscibile e familiare l’approccio per chi entra nel blog, qual’ora già mi conoscesse o fosse entrato in contatto con me. Aprire la home con una citazione di Giovanni Agnelli : “La creatività è un valore aggiunto, quello capace di comprendere tutti gli altri” che già lasci intendere gli argomenti di cui si parlerà. Sarà presente una sezione di descrizione della mia professione e degli studi che sto intraprendendo, una inerente alle mie esperienze e progetti realizzati e una sulla mia persona e caratteristiche che mi contraddistinguono. Saranno presenti due pagine una interamente dedicata alle metodologie di comunicazione o strumenti utilizzati più creativi, l’altra inerente curiosità sempre a livello di comunicazione nei settori del teatro e sport e come essi possono essere coniugati a livello di performance. L’idea è di pubblicare nella prima pagina descrittaverranno pubblicati post a cadenza settimanale, nella seconda a cadenza mensile.
Account twitter Possedevo già accont twitter, seguendo personaggi famosi o testate più importanti che potessero darmi informazioni sull’attualità e inerenti ad interessi culturali, non ho mai pubblicato però qualcosa che potesse permettere ad altri iscritti di seguirmi e di aumentare visibilità e contatti. Decido quindi, a seguito della scelta della creazione di un blog, di essere più attiva su questo social network, utilizzandolo come strumento di “lancio” e conoscenza dei contenuti del mio blog. I tweet verranno scritti con l’intento di creare curiosità, attraverso l’uso di umorismo o sarcasmo, che spinga ad entrare nel blog.
Partecipazione ad attività sportive, tesseramenti, iscrizioni a forum Ho inserito come obiettivo nel brief di addentrarmi maggiormente nel mondo degli eventi e delle pubbliche relazioni non esclusivamente come pubblico. Ritengo quindi che per farlo possa colpire il mio target partecipando ad attività che loro stessi organizzano e iscrivermi a forum sul web per restare sempre informata sulle novità dell’associazione sportiva e delle persone che la frequentano. L’obiettivo non è solo quello di acquisire visibilità e parallelamente di aumentare il numero di contatti, ma anche conoscere e iniziare a muovermi all’interno di questo settore. Gia in possesso di tesseramenti: -
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FIN : Federazione Italiana Nuoto
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FIAS : Federazione Italiana Attività Subacquea
Decido di ripartire da queste due attività consultando portali, iscrivendomi a forum, “riimmergendomi” in questi ambienti che già conosco,per poter partecipare a loro prossimi incontri ed essere sempre informata sullo svolgimento delle loro attività e poi man mano spostarmi anche all’interno di altre società. I Forum sportivi invece che ho selezionato a seguito di una ricerca sono: -
Corsia4 :sezione particolare sulle gare, gli eventi e gli incontri sportivi ForumRoma (iscrizione a newsletter) portale ufficiale sostenuto da CONI e ANIF che offre servizi ai soci di benessere, palestra, corsi ecc oltre che fornire educazione alimentaree motoria e incontri di settore. Poverosub : mondo subacqueo FIASforum : sessione particolare sui viaggi e gli eventi
Canale youtube Attraverso il caricamento di video su youtube voglio rendere visibili le mie esperienze sia scolastiche che lavorative per mostrare la contrapposizione nei confronti dei miei competitor. I video mostreranno la costruzione di progetti, lavori di gruppo e presentazioni o realizzazioni finali degli stessi, necessari alla prova di quanto la sola teoria non sia sufficiente, ma necessari i fatti! Questi video verranno postati sui social network e anche sul blog, in modo che più utenti possibili possano visionarli.
Sezione particolare nel blog sul settore artistico e sportivo All’interno del blog una pagina verrà interamente dedicata a due mie competenze particolari: artistico/teatrali e sportive. Due mondi apparentemente opposti, ma che in realtà coesistono. Entrambi danno vita a performance che creano aspettative nel pubblico offrendo interpretazioni a seconda di chi si esibisce. In questa sezione mi piacerebbe pubblicare dei post sulle più crative operazioni di comunicazione che vengono attuate in questi campi, quali eventi, promozioni o strategie di diffusione. Lo stile sarà più che visuale (cioè accompagnato da video o immagine), molto concentrato sull’audio, sulla descrizione di sensazioni vissute dallo spettatore, come per far vivere al lettore la sensazione di ritrovarsi in quel contesto.
Stile abbigliamento Considerando il mio stile troppo variabile da un estremo all’altro, decido di abbinare ad un abbigliamento sportivo(comunicando semplicità e adattamento) un elemento di una certa eleganza (comunicando serietà e professionalità) o viceversa ad un abbigliamento prettamente elegante, un elemento di stacco, più semplice e sportivo, uniformando sempre più uno stile che non mi mostri totalmente differente da un giorno all’altro.
Profilo facebook Per aumentare, ma soprattutto mantenere i contatti, scelgo di professionalizzare il mio contatto facebook, iniziando ad aggiungere anche persone conosciute in ambito lavorativo o scolastico e non più solo amici e parenti. Decido di sfruttare facebook per la creazione di un’atmosfera creativa che intendo comunicare. Postando immagini, riferimenti a post del mio blog, citazioni particolari e racconti di esperienze vissute con tanto di video o foto allegati, intendo far conoscere ai miei contatti la parte di me più giocosa ed inventiva, come mi sono accorta durante l’analisi di aver in parte già comunciato a impostare attraverso l’utilizzo di foto profilo buffe e dai colori vivaci.
Profilo linkedin La creazione di un profilo linkedin mi permetterà di entrare in contatto con il mio target e le persone che sono a stretto contatto con esso. Decido di usare linkedin per la creazione di un’atmosfera professionale che intendo voler comunicare alle aziende per le quali desidererei lavorare.
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Sul mio profilo verranno inserite le mie esperienze professionali molto dettagliate, evidenziando parole chiavi che possano essere facilmente reperibili dal mio target, i miei studi e le reti al quale attualmente faccio già parte: istituto design, associazioni sportive, associazioni culturali ecc.
Biglietto da visita La scelta di una linea di presentazione semplice, decido di mantenere le caratteristiche del il mio, già esistente, biglietto da visita descritto nell’analisi degli item.
Aggiungendo però sul retro(per un fattore di grafica,non dare troppe informazioni a blocco, tutte insieme) l’indirizzo del sito in modo da coinvolgere le persone a visitarmi e ad entrare più facilmente in contatto con me, elencando anche i social network al quale sono iscritta.
Creazione portfolio particolare Per dover comunicare una contrapposizione pragmatica ho pensato di poter realizzare un portfolio: scelta strategica che prova la realizzazione pratica dei progetti dei miei studi e delle esperienze lavorative. A prova del mantenimento di una linea semplice ma coinvolgente che quindi scaturisca curiosità e possa intrattenere, decido di rendere il mio portfolio particolare. Analizzando tutte le mie capacità a confronto con i competitor, trovo un abilità non necessaria ne richiesta in questa professione, che però mi caratterizza: l’orientamento. La mia idea è quindi quella di inserire tale capacità che mi diversifica all’interno di uno strumento che scelgo di utilizzare per contrapposizione rispetto sempre ai miei competitor. Il portfolio sarà digitale, presenterà come pagina iniziale una cartina (che man mano le mie esperienze aumenteranno, si amplierà come la mia volontà di viaggiare e di ampliare le mie esperienze) clicclando sulle località segnalate in questa cartina, sarà possibile accedere alla presentazione e/o descrizione del progetto realizzato in quel luogo.
Aggiornamento e creazione CV particolare L’aggiornamento del CV europeo di tutte le mie esperienze anche delle più banali, personalizzate a seconda del ruolo per il quale mi candido, prettamente evidenzierà le caratteristiche da direttore creativo, figura alla quale desidero avvicinarmi il più possibile. In quanto la mia scelta sia quella di lavorare come direttore creativo, scelgo di presentare un altro CV di differente formato, che possa essere visionato con più interesse. Quale strumento può rappresentarmi più di tutti? Analizzando i miei punti di forza, emergono: -
Semplicità: strumento banale con importante contenuto che lo valorizzi Dinamicità: lo strumento deve evolversi, essere in grado di cambiare il contenuto, riadattarsi Coinvolgimento: deve creare curiosità e interazione
Solitamente all’apertura di un curriculum chi deve leggerne a migliaia inizia a sbuffare, ma di certo non lo farebbe con un portafoglio ricco di banconote! Diventa anche divertente e buffa la situazione quando alla richiesta del curriculum mi vedranno tirar fuori il portafoglio credendo possa essere realmente il mio, quando in realtà conterrà riproduzioni di:
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CARTA DI IDENTITA’: dati anagrafici BANCONOTE(guadagno)= esperienze professionali Lira: esperienze passate Euro: esperienze attuali Dollaro: esperienze estere TESSERE= competenze/studi Tessere accademiche, patente, brevetti, interessi BIGLIETTO DA VISITA: contatti Quando invierò il CV europeo per email allegherò anche come CV alternativo la foto di questo nel caso non riuscissi a realizzarlo in maniera multimediale, in modo da creare curiosità e stupore.
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BRIEF BLOG Martina Carlino Roma, 24/01/2012
Background Possiedo già un sito web da poco più di un anno. Aperto con l’intento di caricare sul web informazioni relative alle mie esperienze ed ai miei studi, siccome su social network era elevato il numero di omonimi, volevo differenziarmi ed emergere tra questi. Utilizzavo però questo strumento statico in maniera errata, solo come archivio di informazioni, senza mai aggiornarlo di contenuti. Nasce la necessita di trasformarlo in qualcosa che possa arricchirsi nel tempo, dando prova delle mie capacita e competenze, attraverso pubblicazioni di post su argomenti di mio interesse: mondo della comunicazione e alla creatività utilizzata in essa. Decido di creare un blog per rendere visibile mia caratteristica principale di prodotto: direttore creativo.
Target Professionisti di comunicazione operanti in aziende o associazioni settore teatrale/spettacolo (ambito in cui ho già avuto esperienze) o nel settore sportivo
Obiettivi Aumentare visibilità Comunicare immagine desiderata
Percezione competitor Enricobianchessi.com: Le Relazioni pericolosamente pubbliche Aspetto creativo nella realizzazione di una comunicazione adeguata Verdeblog.verdeprofilo Aspetto creativo negli allestimenti di spazi urbani, location, fiere Elena Veronesi: Visual communication Aspetto creativo degli strumenti visuali di comunicazione Blog ADICI: Art director club italiano Aspetto creativo nella promozione e pubblicità
Sintesi e stile progetto Impostazione blog con gli stessi strumenti utilizzati nel biglietto da visita (immagine font e colori), in modo da rendere subito riconoscibile e familiare l’approccio per chi entra nel blog. Tutto improntato sulla creatività, parola che solitamente trovo accostata all’arte ed a forme di sua espressione. Il mio intento è quella di trasmettere il messaggio che è presente ovunque, fondendola con la comunicazione.
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Iniziale sezione di descrizione della mia professione e studi intrapresi. Sezione inerente alle esperienze e progetti realizzati. Sezione sulle caratteristiche personali che mi contraddistinguono. Pagina interamente dedicata alle metodologie di comunicazione o strumenti utilizzati più creativi (pubblicità recenti, eventi, prodotti). Pagina dedicata a curiosità sempre a livello di comunicazione nei settori di mio interesse: coniugazione teatro/spettacolo con sport (es. olimpiadi, avventura, performance…)
Tono comunicazione -
Colori: bianco, azzuro e grigio Approccio visivo professionale Approccio creativo nei contenuti Lo stile scrittura: descrizione di sensazioni, far vivere al lettore la sensazione di ritrovarsi in quel contesto Linguaggio ironico ed informale Contatti: Indirizzo di posta elettronica Skype Facebook twitter e linkedin No cellulare o indirizzo
Parole chiave Creatività, comunicazione, spettacolo, avventura
Punti essenziali Frase: “La creatività è un valore aggiunto, quello capace di comprendere tutti gli altri” Giovanni Agnelli
Curiosità’ Se fosse: Animale: farfalla (da bruco si trasforma: evoluzione, dinamismo, creatività) Colore: azzurro/blu (semplicità,adattamento) Forma: freccia (indirizza verso un punto) Stato d’animo: solarità
Strenght
Weakness
Nel settore comunicazione tratta più settori(pubblicità,eventi,design..) con tema comune (creatività) a differenza dei competitor
Forniti solo contatti online Impegno costante per pubblicazioni
Riconoscibilità da biglietto da visita
Opportunity
Threats
Nuovi contatti
Inesperienza rispetto ai competitor già affermati
Suscitare curiosità verso chi già mi conosce potrà scoprire nuovi lati interessanti
Inserimento di curiosità tratte da informazioni errate trovate sul web
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