La mia città invisibile
Bendati RUMORI CITTA (Distribuzione matite e cartoline) Nessuna frontiera da superare per l’accesso. Allora come sei entrato a Barva? Se non riesci a vederla, ci sei già dentro! RUMORE MERCATO (Posizionare bicchieri + Profumo) Una donna siede con il suo banchetto. Puoi riconoscerla vedendo il suo profumo floreale. Ha scelto per i tuoi cari la cartolina più bella. Possiamo inviarla oggi stesso per far sapere loro dove ti trovi. A sinistra ti ha posizionato anche la penna; compila l’indirizzo da un lato e poi scrivi il tuo pensiero. (Riempire bicchieri) Le nostre mani qui vedono tutto non puoi sbagliarti. Seguire i contorni di una forma preimpostata rende prigionieri. Essere immersi invece nel non visibile, orientandosi esclusivamente per mezzo dell’esperienza, permette di costruire il mondo che ci circonda. Ora entriamo nel bar. RUMORE BAR (Distribuzione bicchieri) Voglio darti il benvenuto porgendoti qualcosa da bere alla tua destra. Fai attenzione a non rovesciarlo, può accadere a chi si è appena trasferito. (attendere) Non chiedermi cosa tu stia assaggiando, se è scuro, limpido o di una tinta accesa. Di che colore può essere un corpo se non riesci a vederlo? La luce crea l’illusione. Il colore di per se non esiste. Noi abitanti siamo soliti definirlo “buono”, “cattivo”, “non lo prenderò più” o “lo userò per la prossima festa”. Devi cercare di vedere il sapore, nient’altro. Ti invito ad alzarti. (attendere) Per non perderti è necessario cogliere la dimensione dello spazio anche attraverso le onde sonore che vibrano nell’aria. Devi ascoltare ogni suono, concentrarti su di esso ed ecco i tuoi punti di riferimento! Più rimarrai a Barva più riuscirai a vederla. C’è qualcosa di invisibile in ognuno di noi, ma lo si riesce a scoprire solo arrivando ad esplorare lo spazio più profondo.
Martina Carlino